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Il Vatican Information Service (VIS), istituito nell'ambito della Sala Stampa della Santa Sede, è un bollettino telematico che diffonde notizie relative all'attività magistrale e pastorale del Santo Padre e della Curia Romana...

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venerdì 30 maggio 2003

DICHIARAZIONE RELATIVA PROGETTO COSTITUZIONE EUROPEA


CITTA' DEL VATICANO, 30 MAG. 2003 (VIS). Il Dr. Joaquín Navarro-Valls, Direttore della Sala Stampa della Santa Sede, ha rilasciato questa mattina la seguente dichiarazione:

"Si è notato, con soddisfazione, che, con l'attuale progetto di articolo 51, la Convenzione Europea ha incluso nel trattato costituzionale il contenuto della Dichiarazione 11 annessa al Trattato di Amsterdam ed ha previsto un dialogo costante con le Chiese e con le Comunità religiose, riconoscendone l'identità ed il contributo specifico".

"Per quanto attiene al primo progetto del Preambolo, si è constatata la menzione di varie ed importanti componenti che hanno concorso a plasmare il patrimonio europeo, ma si è rilevata con sorpresa l'assenza di una menzione esplicita del Cristianesimo".

"Di conseguenza, si condivide l'opinione di quegli autorevoli membri della Convenzione, che hanno già proposto l'inclusione di tale elemento nella successiva versione del Preambolo, per rispetto della verità storica e per un migliore bilanciamento del testo".
OP/CONVENZIONE EUROPEA/NAVARRO-VALLS VIS 20030530 (160)

NUOVO AMBASCIATORE DEL GIAPPONE RICEVUTO DAL SANTO PADRE


CITTA' DEL VATICANO, 30 MAG. 2003 (VIS). Questa mattina il Santo Padre Giovanni Paolo II ha ricevuto il Signor Gunkatsu Kano, nuovo Ambasciatore del Giappone presso la Santa Sede, in occasione della presentazione delle Lettere Credenziali. Nel porgere i suoi saluti alla Famiglia Imperiale del Giappone, ai responsabili del governo ed al popolo giapponese, il Papa ha ricordato in particolare i feriti del recente terremoto.

Il Santo Padre ha ricordato l'impegno del Giappone "a servire la causa della pace" ed ha affermato: "La situazione internazionale attuale, segnata da nuove tensioni in diversi punti del pianeta e dalla recrudescenza di azioni terroristiche, resta preoccupante. Tuttavia, questa congiuntura non deve far venire meno la determinazione di tutti coloro che sono già impegnati nella ricerca di soluzioni pacifiche per risolvere i conflitti".

Occorre, ha aggiunto il Papa, proseguire: "Gli sforzi riguardanti in particolare l'eliminazione progressiva, equilibrata e controllata delle armi di distruzione di massa, come la non-proliferazione e il disarmo nucleare. (…) La Comunità Internazionale deve anche mobilitarsi in permanenza perché, a livello mondiale e sul piano regionale, siano prese misure appropriate per prevenire le potenziali aggressioni, senza che esse nuocciano ai bisogni fondamentali delle popolazioni civili coinvolte, conducendole alla miseria e alla disperazione".

Giovanni Paolo II ha quindi ricordato la ricchezza "di tradizioni religiose e filosofiche" del Giappone, "contenenti risorse spirituali capaci di stimolare in modo efficace questo ardente desiderio di adoperarsi per la pace e la riconciliazione fra le comunità umane e fra le persone" e ha sottolineato che "Il vostro Paese rimane, attraverso la visione dolorosa di Hiroshima e Nagasaki, testimone vivente dei drammi del ventesimo secolo, ed invita tutti a ripetere con Papa Paolo VI: 'Mai più la guerra!'".

Successivamente il Papa ha ricordato il ruolo del Giappone nella cooperazione economica con i paesi asiatici ed il suo attivo ruolo di "promozione dei popoli". Riferendosi all'interesse del Paese per la salvaguardia dell'ambiente, ha ricordato che il Giappone ospiterà nel 2005 la Mostra Internazionale di Aïchi ed ha auspicato che essa "permetta alle numerose Nazioni partecipanti di dibattere serenamente sulle soluzioni concrete da adottare per risolvere i problemi connessi, fra gli altri, alla protezione dell'ambiente e alla gestione delle risorse naturali".

Il Santo Padre ha dedicato la conclusione del suo discorso alla piccola ma attiva comunità cattolica giapponese, affermando che la Chiesa desidera offrire alle giovani generazioni "in particolare attraverso l'educazione integrale impartita nelle scuole e nelle università, un contributo efficace alla crescita umana, spirituale, morale e civile, che li prepari a prendere parte attiva alla vita della Nazione".

Infine Giovanni Paolo II ha ricordato che la Chiesa desidera accogliere i numerosi immigranti che vengono in Giappone a cercare "lavoro, dignità e speranza. Con tutti gli uomini di buona volontà, la Chiesa intende lottare contro i fenomeni della discriminazione e dell'esclusione, che emarginano i più deboli minando i rapporti fra gli uomini".
CD/LETTERE CREDENZIALI/GIAPPONE VIS 20030530 (480)

UDIENZE

CITTA' DEL VATICANO, 30 MAG. 2003 (VIS). Il Santo Padre ha oggi ricevuto in udienze separate:

- Sette Presuli della Conferenza Episcopale dell'India in Visita "ad Limina Apostolorum":

- L'Arcivescovo Abraham Viruthakulangara, di Nagpur, con l'Arcivescovo Emerito Leobard D'Souza.

- L'Arcivescovo Daniel Acharuparambil, O.C.D., di Verapoly.

- Il Vescovo Godfrey de Rozario, S.I., di Baroda.

- Il Vescovo Thomas Ignatius Macwan, di Ahmedabad.

- Il Vescovo Edwin Colaço, di Amravati.

- Il Vescovo Mathias Kappil, di Punalur.

- L'Arcivescovo Józef Nowacki, Nunzio Apostolico in Slovacchia.
AL:AP/…/… VIS 20030530 (80)

ALTRI ATTI PONTIFICI


CITTA' DEL VATICANO, 30 MAG. 2003 (VIS). Il Santo Padre ha nominato il Vescovo Guillermo Rodríguez Melgarejo, dal 1994 Ausiliare dell'Arcidiocesi di Buenos Aires (Argentina), Vescovo di San Martín (superficie: 102; popolazione: 740.700; cattolici: 592.560; sacerdoti: 91; religiosi: 265; diaconi permanenti: 8), Argentina.
NER/…/RODRÍGUEZ VIS 20030530 (50)

mercoledì 28 maggio 2003

UDIENZA GENERALE: DIO NON CI ABBANDONA MAI NELLA PROVA


CITTA' DEL VATICANO, 28 MAG. 2003 (VIS). Il Salmo 107, "Lode a Dio e invocazione di aiuto", è stato il tema della catechesi del Santo Padre Giovanni Paolo II per l'Udienza Generale di oggi tenutasi in Piazza San Pietro con la partecipazione di 18.000 fedeli.

Giovanni Paolo II ha spiegato che il Salmo 107 derivante dalla "fusione di due frammenti salmici preesistenti, l'uno preso dal Salmo 56 e l'altro dal Salmo 59", "mostra come già Israele nell'Antico Testamento riutilizzava e attualizzava la Parola di Dio rivelata".

"Il Salmo risultante da questa combinazione è quindi, qualcosa di più della semplice somma o giustapposizione dei due brani preesistenti. (…) Speranza e incubo si fondono insieme e diventano sostanza della nuova preghiera, tutta protesa a seminare fiducia anche nel tempo della prova vissuta da tutta la comunità".

Il Santo Padre ha ricordato che il Salmo si apre "con un inno gioioso di lode". Per "la fedeltà amorosa del Signore (…) il popolo è sicuro di non venire mai abbandonato da Dio nel baratro del nulla e della disperazione".

Nella seconda parte del Salmo 107, ha proseguito il Pontefice, "Nell'angustia di Israele, che sente Dio come assente e distante, si leva la voce dell'oracolo del Signore che risuona nel tempio. In questa rivelazione Dio si presenta come arbitro e signore di tutta la terra. (…) Se il Signore regna, non si deve temere: non si è sballottati qua e là dalle forze oscure del fato o del caos. C'è sempre, anche nei momenti tenebrosi, un progetto superiore che regge la storia".

"Questa fede" - ha terminato la catechesi Giovanni Paolo II - "accende la fiamma della speranza. (…) Ciò significa che, nonostante la prova e il silenzio, Dio tornerà a rivelarsi, a sostenere e guidare il suo popolo. Solo da Lui può venire l'aiuto decisivo e non dalle alleanze militari esterne, cioè dalla forza delle armi. E solo con Lui si otterrà la libertà e si faranno 'cose grandi'".
AG/SALMO 107/… VIS 20030528 (340)

AIUTI CHIESA CATTOLICA IRAQ COORDINATI ARCIVESCOVO CORDES


CITTA' DEL VATICANO, 28 MAG. 2003 (VIS). L'Arcivescovo Paul Josef Cordes, Presidente del Pontificio Consiglio "Cor Unum", si reca oggi in Iraq, inviato dal Santo Padre, per coordinare gli aiuti umanitari della Chiesa Cattolica al Paese.

Secondo quanto riportato in un Comunicato pubblicato dal Pontificio Consiglio "Cor Unum", il Santo Padre Giovanni Paolo II ha chiesto all'Arcivescovo Cordes di "farsi concretamente interprete della Sua vicinanza spirituale verso l'intera popolazione irachena".

Il compito affidato al Presidente del Pontificio Consiglio sarà quello di "verificare di persona le necessità e le condizioni che permettano alla Chiesa cattolica di operare in quei territori martoriati dalla guerra. In particolare dovrà portare avanti con i Vescovi e le Organizzazioni Non Governative cattoliche, un piano di aiuti razionale e coordinato per rispondere alle emergenze sanitarie ed alimentari oltre che per la ricostruzione".

"La Chiesa, attraverso la sua presenza capillare" - si legge ancora nel Comunicato - "è disponibile ad impegnarsi - come in altre situazioni simili - sia per l'equa distribuzione degli aiuti umanitari sia per favorire la ricostruzione sociale e politica".

Durante il suo soggiorno in Iraq, l'Arcivescovo Cordes, che sarà accompagnato da esperti nel settore dell'aiuto umanitario, incontrerà il Nunzio Apostolico in Iraq, Arcivescovo Fernando Filoni, i Vescovi, i rappresentanti delle organizzazioni cattoliche presenti nel Paese e le autorità locali. Domenica 1° giugno, l'Arcivescovo Cordes celebrerà la Santa Messa nella Cattedrale di Baghdad ed il giorno successivo si recherà a Mossul.

Al termine del Comunicato si legge che: "Pur nel momento favorevole della caduta dell'embargo - che apre nuove possibilità di rapporto con la comunità irachena - il viaggio dell'inviato del Papa, si colloca in un periodo particolarmente delicato per le sorti della convivenza pacifica di quella regione".
…/AIUTI UMANITARI/IRAQ:CORDES VIS 20030528 (290)

ARCIVESCOVO FOLEY E ASSOCIAZIONI CATTOLICHE STAMPA IN U.S.A.


CITTA' DEL VATICANO, 28 MAG. 2003 (VIS). L'Arcivescovo John P. Foley, Presidente del Pontificio Consiglio delle Comunicazioni Sociali, è negli Stati Uniti d'America, ad Atlanta, Georgia, per partecipare ad una serie di manifestazioni organizzate dal "Catholic News Service" (CNS) ed intervenire al Congresso della "Catholic Press Association" (CPA).

Domani giovedì 29 maggio, l'Arcivescovo pronuncerà un breve discorso all'inaugurazione del Congresso, e venerdì 30 maggio presiederà una Messa di commemorazione dei membri defunti della "Catholic Press Association". Infine sabato 31 maggio terrà l'omelia nella Cattedrale di Atlanta.
…/MEZZI COMUNICAZIONE/FOLEY VIS 20030528 (100)

martedì 27 maggio 2003

DATI STATISTICI RELATIVI ALLA CHIESA CATTOLICA IN CROAZIA


CITTA' DEL VATICANO, 27 MAG. 2003 (VIS). In occasione del Viaggio Apostolico del Santo Padre Giovanni Paolo II in Croazia, dal 5 al 9 giugno prossimo, il 100° fuori d'Italia - nel corso del quale si recherà a Rijeka, Dubrovnik, Osijek e Zadar - riportiamo alcuni dati statistici relativi alla Chiesa cattolica in Croazia.

La Croazia, Paese già visitato dal Papa nel 1994 e nel 1998, conta una popolazione di 4.660.000 abitanti, dei quali 3.772.000 cattolici, l'80,9% del totale. Attualmente vi sono 27 Vescovi, 2.260 sacerdoti, 3.520 religiosi e 689 seminaristi.

In questa nazione balcanica la Chiesa ha 26 scuole materne, medie e secondarie e 8 scuole superiori e università nelle quali studiano più di 4.000 alunni e gestisce 33 case per anziani, invalidi e minorati, 57 orfanotrofi e asili nido, 21 consultori familiari ed altri centri per la protezione della vita e 18 centri speciali di educazione o rieducazione sociale.
…/DATI STATISTICI/CROAZIA VIS 20030527 (170)

ALTRI ATTI PONTIFICI

CITTA' DEL VATICANO, 27 MAG. 2003 (VIS). Il Santo Padre ha nominato il Vescovo Miklós Beer, finora Ausiliare dell'Arcidiocesi di Esztergom-Budapest (Ungheria), Vescovo della Diocesi di Vác (superficie: 8.805; popolazione: 1.067.000; cattolici: 705.000; sacerdoti: 224: religiosi: 233; diaconi permanenti: 6), Ungheria.
NER/…/BEER VIS 20030527 (50)

UDIENZE


CITTA' DEL VATICANO, 27 MAG. 2003 (VIS). Il Santo Padre ha ricevuto oggi in udienze separate:

- Cinque Presuli della Conferenza Episcopale dell'India, in Visita "ad Limina Apostolorum":

- L'Arcivescovo Raul Nicolau Gonsalves, di Goa e Damão, con l'Ausiliare Vescovo Filipe Neri António Sebastião do Rosário Ferrão.

- Il Vescovo Thomas Bhalerao, S.I., di Nashik.

- Il Vescovo Thomas Dabre, di Vasai.

- L'Arcivescovo Stanislaus Fernandes, S.I., di Gandhinagar.

- L'Onorevole Dott.ssa Angela Merkel, Capogruppo parlamentare CDU/CSU (Germania), e Seguito.
AL:AP/…/… VIS 20030527 (90)

lunedì 26 maggio 2003

FORMAZIONE INTEGRALE PER PREPARARE EVANGELIZZATORI SANTI


CITTA' DEL VATICANO, 24 MAG. 2003 (VIS). Questa mattina il Santo Padre ha ricevuto i partecipanti all'Assemblea Plenaria della Congregazione per l'Evangelizzazione dei Popoli, riuniti in questi giorni per riflettere sul tema: "La formazione nei territori di missione".

Il Papa ha affermato: "Urge una formazione integrale, in grado di preparare competenti e santi evangelizzatori all'altezza della loro missione. Ciò richiede un processo lungo e paziente, nel quale ogni approfondimento biblico, teologico, filosofico e pastorale trova il suo punto di forza nel rapporto personale con Cristo 'Via, Verità e Vita'".

"La Chiesa, specialmente nei Paesi di missione" - ha proseguito il Pontefice - "ha bisogno di persone preparate a servire il Vangelo in modo gratuito e generoso, pronte perciò a promuovere i valori della giustizia e della pace abbattendo ogni barriera culturale, razziale, tribale ed etnica, capaci di scrutare i 'segni dei tempi' e di scoprire i 'semi del Verbo', senza indulgere a riduzionismi né a relativismi",

"In primo luogo, però, si esige da tali persone che siano 'esperte' e 'innamorate' di Dio" - ha detto ancora il Santo Padre - "Accanto alla personale intimità con Cristo, è necessario curare una costante crescita nell'amore e nel servizio alla Chiesa". Il sacerdote, ha ricordato il Papa citando la "Pastores dabo vobis", "'È chiamato, pertanto, nella sua vita spirituale a rivivere l'amore di Cristo Sposo nei riguardi della Chiesa sposa'".

Ringraziando "quanti si dedicano generosamente al compito educativo nei territori di missione", il Papa ha concluso il suo discorso ricordando i "non pochi seminaristi, sacerdoti, religiosi, religiose e laici appartenenti ai territori di missione" che "completano il loro itinerario formativo qui, a Roma, in Collegi e Centri, molti dei quali dipendono dal vostro Dicastero".
AC/FORMAZIONE:MISSIONE/CGE VIS 20030526 (290)

ALTRI ATTI PONTIFICI


CITTA' DEL VATICANO, 24 MAG. 2003 (VIS). Il Santo Padre:

- Ha nominato il Vescovo Murphy Nicholas Xavier Pakiam, Arcivescovo dell'Arcidiocesi di Kuala Lumpur (superficie: 63.763; popolazione: 7.944.600; cattolici: 91.951; sacerdoti: 52; religiosi: 154; diaconi permanenti: 1), Malesia. Il Vescovo Pakiam, finora Ausiliare della medesima Arcidiocesi, succede all'Arcivescovo Antony Soter Fernandez, del quale il Santo Padre ha accettato la rinuncia al governo pastorale della medesima Arcidiocesi, presentata in conformità al canone 401, paragrafo 2, del Codice di Diritto Canonico.

- Ha nominato il Vescovo Charles Maung Bo, S.D.B., finora Vescovo di Pathein (Myanmar), Arcivescovo Metropolita di Yangon (superficie: 66.535; popolazione: 14.700.000; cattolici: 85.000; sacerdoti: 80; religiosi: 270), Myanmar.

- Ha nominato il Vescovo Paul Grawng, attualmente Vescovo di Myitkyina (Myanmar), Arcivescovo Metropolita di Mandalay (superficie: 212.407; popolazione: 15.000.000; cattolici: 22.809; sacerdoti: 31; religiosi: 174), Myanmar.

- Ha nominato il Vescovo John Hsane Hgyi, Vescovo di Pathein (superficie: 25.328; popolazione: 4.745.378; cattolici: 69.588; sacerdoti: 59; religiosi: 168), Myanmar, finora Ausiliare della medesima Diocesi.

- Ha nominato il Vescovo Ricardo Valenzuela Ríos, finora Ausiliare dell'Arcidiocesi di Asunción (Paraguay), Vescovo Ordinario Militare per il Paraguay (sacerdoti: 21; religiosi: 3; diaconi permanenti: 2), Paraguay.

- Ha nominato Membri della Congregazione per l'Evangelizzazione dei Popoli: il Sacerdote Joseph Gyetin, dell'Arcidiocesi di Koupéla (Brukina Faso) e Direttore Nazionale delle Pontificie Opere Missionarie per il Burkina Faso e il Niger; il Sacerdote Jan Piotrowski, della Diocesi di Tarnów (Polonia) e Direttore Nazionale delle Pontificie Opere Missionarie per la Polonia; il Sacerdote Ignace Siluvai, della Diocesi di Tuticorin (India) e Direttore Nazionale delle Pontificie Opere Missionarie per l'India.
NER:RE:NA/…/… VIS 20030526 (270)

IL RITO DI SAN PIO V NON SI PUÒ CONSIDERARE COME ESTINTO


CITTA' DEL VATICANO, 24 MAG. 2003 (VIS). Il Cardinale Darío Castrillón Hoyos, Presidente della Pontificia Commissione "Ecclesia Dei", ha celebrato, nel pomeriggio di oggi, nella Basilica Liberiana di Santa Maria Maggiore, la Santa Messa secondo il Messale detto di San Pio V, con la partecipazione di fedeli provenienti da numerosi Paesi. Prima della Celebrazione Eucaristica, i fedeli hanno recitato i Misteri Gloriosi del Santo Rosario.

Iniziando l'omelia, il Cardinale Castrillón Hoyos ha affermato: "Tre figure attirano oggi il nostro sguardo di credenti, in questa Patriarcale Basilica di Santa Maria Maggiore: Maria Santissima, il Pietro di oggi e San Pio V".

"Ci rivolgiamo a Lei, la Madre di Dio" - ha affermato il Cardinale - "felici per essere stati accolti nella sua casa, nel contesto di quest'anno del Rosario, proclamato dal Santo Padre. (…) È tutta l'esistenza di Maria Santissima, presentata alla contemplazione orante del credente. È il mistero della nostra intera esistenza, che qui viene riprodotto".

Riferendosi successivamente al Santo Padre, il Cardinale Castrillón Hoyos ha detto: "È a Giovanni Paolo II, il nostro amato Papa, che va il nostro pensiero, la nostra preghiera e il nostro profondo ed affettuoso senso di comunione ecclesiale. In questi venticinque anni, la sua vita e il suo supremo ministero apostolico sono caratterizzati dall'instancabile difesa della Verità, dalla totale dedizione alla causa dell'unità della Chiesa e dalla profetica e coraggiosa opera pastorale per la promozione della vera e giusta pace fra i popoli e fra tutti gli uomini".

Il Presidente della Pontificia Commissione "Ecclesia Dei" ha rimarcato che: "una provvidenziale coincidenza" è stata quella di celebrare "il divino Sacrificio secondo il rito romano che prese forma nel Messale detto di San Pio V" nel medesimo luogo, la Patriarcale Basilica di Santa Maria Maggiore, dove riposano le sue "spoglie mortali".

"Il rito cosiddetto di San Pio V" - ha sottolineato il Cardinale - "non si può considerare come estinto e l'Autorità del Santo Padre ha espresso la sua benevola accoglienza verso i fedeli che, pur riconoscendo la legittimità del rito romano rinnovato secondo le indicazioni del Concilio Vaticano II, rimangono legati al precedente rito e trovano in esso valido nutrimento spirituale nel loro cammino di santificazione. (…) L'antico rito romano conserva, quindi, nella Chiesa il suo diritto di cittadinanza nella multiformità dei riti cattolici, sia latini che orientali".

In una Lettera indirizzata al Cardinale Castrillón, il Cardinale Angelo Sodano, Segretario di Stato, ha trasmesso ai partecipanti alla Celebrazione Eucaristica la gratitudine del Santo Padre per la loro "cordiale adesione al Successore di Pietro" e per la "corale preghiera a Maria nel contesto dell'anno dedicato al Santo Rosario" innalzata per il 25° anniversario del suo Pontificato. Il Cardinale Sodano scrive inoltre che: "Sua Santità, riconoscente per il filiale gesto, si unisce spiritualmente al devoto omaggio a Maria Santissima chiedendole di intercedere presso il suo Figlio Gesù affinché tutti i cristiani siano lievito di santità e di rinnovamento spirituale nel mondo di oggi".
…/CELEBRAZIONE MESSA/SANTA MARIA MAGGIORE VIS 20030526 (500)

IL PAPA PREGA PER LA PIENA UNITÀ DI CATTOLICI E ORTODOSSI


CITTA' DEL VATICANO, 26 MAG. 2003 (VIS). Il Santo Padre Giovanni Paolo II ha ricevuto questa mattina una Delegazione del Santo Sinodo della Chiesa Ortodossa di Bulgaria, accompagnata dal Metropolita Kalinik. Erano presenti anche il Cardinale Walter Kasper, Presidente del Pontificio Consiglio per la Promozione dell'Unità dei Cristiani ed alcuni Vescovi.

Il Papa ha pregato i Membri della Delegazione di trasmettere a Sua Beatitudine Maxim, Patriarca della Chiesa Ortodossa di Bulgaria, "l'espressione della mia vicinanza spirituale nell'anelito che si concretizzi quanto prima la piena unità dei cristiani cattolici e ortodossi".

"Mentre anche la Bulgaria si apre al nuovo" - ha affermato il Santo Padre - "protesa verso un'Europa allargata, occorre ravvivare quel ricco patrimonio di fede e di cultura che la Chiesa e la nazione bulgara condividono, e che costituisce il miracolo dell'opera di evangelizzazione compiuta dai due Santi Fratelli di Tessalonica, Cirillo e Metodio, il cui retaggio, dopo undici secoli di cristianesimo tra gli Slavi, è e resta per loro più profondo e più forte di ogni divisione".

Dopo aver ricordato le parole che Cirillo, prossimo alla morte, scrisse nella sua Vita, auspicando l'unità della Chiesa, il Santo Padre ha affermato: "Questo messaggio di fede, così radicato nella vostra cultura e nel vostro essere Chiesa, è e resta il traguardo a cui tendere affinché l'Oriente e l'Occidente cristiani possano pienamente ricongiungersi e far meglio risplendere insieme il 'pleroma' della cattolicità della Chiesa".

Infine il Santo Padre ha precisato che la Delegazione Bulgara è a Roma per più di un motivo: per ricordare il primo anniversario del suo Viaggio Apostolico a Sofia, il suo "incontro indimenticabile con Sua Beatitudine Maxim" e per l'inaugurazione dell'uso liturgico della Chiesa dei Santi Vincenzo e Anastasio a Fontana di Trevi.

"Un'esperienza di condivisione fraterna" - ha concluso il Santo Padre - "improntata a rispetto reciproco delle nostre legittime diversità, può essere di incoraggiamento a conoscerci meglio e a collaborare anche in altri contesti e circostanze, ogni volta che se ne presenterà l'occasione. Che ciò sia di buon auspicio per il futuro delle nostre relazioni! Ne ringrazio il Signore e gli chiedo di benedire i nostri passi sulla strada intrapresa".
AC/SINODO ORTODOSSO BULGARIA/… VIS 20030526 (370)

NEL CENACOLO NASCE LA PREGHIERA DEL ROSARIO


CITTA' DEL VATICANO, 25 MAG. 2003 (VIS). Alle 12:00 di oggi, il Santo Padre Giovanni Paolo II si è affacciato alla finestra del suo studio nel Palazzo Apostolico, per recitare il Regina Coeli con i fedeli e i pellegrini convenuti in Piazza San Pietro.

Giovanni Paolo II ha ricordato che: "Nell'emisfero boreale, il mese di maggio segna il pieno rifiorire della natura; è anche il tempo della 'alleluia pasquale', che risuona in tutta la Chiesa, tempo quanto mai propizio per offrire alle nuove generazioni i doni di Cristo risorto: il Battesimo, la Prima Comunione e la Cresima".

Successivamente il Papa ha precisato che giovedì prossimo, con la festa dell'Ascensione di Cristo al Cielo "avrà inizio la novena della Pentecoste, e le comunità cristiane potranno rivivere l'esperienza originaria del Cenacolo, dove i discepoli stavano assidui e concordi nella preghiera con la Madre di Gesù. La presenza materna di Maria tra gli Apostoli era per loro memoria di Cristo (…); il suo cuore immacolato ne custodiva i misteri dall'Annunciazione alla Risurrezione e Ascensione al Cielo, attraverso la vita pubblica, la passione e la morte. In questo senso si può dire che nel Cenacolo è nata la preghiera del Rosario, perché là i primi cristiani hanno incominciato a contemplare con Maria il volto di Cristo, ricordando i vari momenti della sua vicenda terrena".

"Ho voluto indicare due speciali intenzioni di preghiera per quest'anno" - ha concluso il Santo Padre - "dedicato appunto al Santo Rosario: la famiglia, purtroppo seriamente minacciata nei suoi fondamentali principi e valori, e la pace nel mondo, con particolare riferimento alla Terra Santa. Voglia il Signore che, nonostante la feroce violenza che continua ad imperversare e che offende Dio e l'uomo, si rafforzi la ricerca di soluzioni eque, negoziate, per assicurare ad ogni popolo la serenità e la pace".
ANG/ROSARIO:FAMIGLIA:PACE/… VIS 20030526 (330)

UDIENZE

CITTA' DEL VATICANO, 26 MAG. 2003 (VIS). Il Santo Padre ha ricevuto oggi in udienze separate:

- Cinque Presuli della Conferenza Episcopale dell'India in Visita "ad Limina Apostolorum":

- Il Cardinale Ivan Dias, Arcivescovo di Bombay, con gli Ausiliari Vescovo Percival Joseph Fernandez ed il Vescovo Agnelo Rufino Gracias.

- Il Vescovo Ferdinand Joseph Fonseca, già Ausiliare di Bombay.

- Il Vescovo Valerian D'Souza, di Poona.

- L'Arcivescovo Juliusz Janusz, Nunzio Apostolico in Ungheria.

Sabato 24 maggio il Santo Padre ha ricevuto in udienze separate:

- Signor Simeone di Sassonia Coburgo-Gotha, Primo Ministro della Repubblica di Bulgaria, e Seguito.

- Il Signor Grzegorz W. Kolodko, Vice Primo Ministro e Ministro delle Finanze della Repubblica di Polonia.

- Il Signor Hyun-seop Seo, Ambasciatore di Corea, con la Consorte, in visita di congedo.

- Il Cardinale Giovanni Battista Re, Prefetto della Congregazione per i Vescovi.
AL:AP/…/… VIS 20030526 (150)

IN BREVE


IN UN DISCORSO INDIRIZZATO AL SUPERIORE GENERALE, Padre Pierre Schouver ed ai Membri del Consiglio Generale della Congregazione dello Spirito Santo, fondata tre secoli fa, il 27 maggio 1703, il Papa esorta a rimanere fedeli "alla duplice eredità" dei fondatori: "l'attenzione ai poveri e il servizio missionario, cioè l'annuncio della Buona Novella di Cristo a tutti gli uomini".

IL CARDINALE ANGELO SODANO, SEGRETARIO DI STATO, ha fatto pervenire un telegramma, a nome del Santo Padre Giovanni Paolo II, all'Arcivescovo José Manuel Estepa Llaurens, Ordinario Militare per la Spagna, nel quale trasmette "il vivo cordoglio" del Papa nell'apprendere "la triste notizia del tragico incidente aereo occorso in Turchia, che ha causato la morte di 62 militari spagnoli, mentre rientravano da una missione di pace in Afganistan, e dell'equipaggio, lasciando numerose famiglie in lutto, come pure la nobile Nazione spagnola".
…/IN BREVE/… VIS 20030526 (140)

venerdì 23 maggio 2003

DELEGAZIONE MACEDONIA RICEVUTA DAL SANTO PADRE


CITTA' DEL VATICANO, 23 MAG. 2003 (VIS). Questa mattina il Santo Padre Giovanni Paolo II ha ricevuto in udienza una Delegazione della Repubblica Ex-Jugoslava di Macedonia, accompagnata dal Primo Ministro Signor Branko Crvenkovski, in pellegrinaggio a Roma per venerare le reliquie di San Cirillo custodite nella chiesa romana di San Clemente, in occasione della festa dei Santi Cirillo e Metodio, Co-Patroni d'Europa.

"La mia fervente preghiera" - ha detto il Santo Padre - "è che il vostro Paese si rafforzi nel suo impegno all'unità e alla solidarietà, ideali che i Santi Fratelli di Salonicco incarnarono efficacemente nella loro vita, dedicata alla predicazione della fede cristiana. (…) Questi due santi rappresentarono il punto d'incontro fra Oriente e Occidente. Mediante i valori da loro insegnati e il loro esempio, essi seppero conciliare culture e tradizioni diverse in un ricco patrimonio unico per tutta la famiglia umana".

Successivamente, il Papa ha affermato che il Terzo Millennio deve riscoprire i valori ai quali si ispirò la vita dei Santi Cirillo e Metodio: la carità e la giustizia. Ambedue si trasformano in "realtà tangibili quando persone di buona volontà in ogni parte del globo (…), si impegnano senza compromessi alla 'causa della riconciliazione, della coesistenza amichevole, dello sviluppo dell'uomo e del rispetto per l'intrinseca dignità di ogni Nazione'".

"Il vostro annuale pellegrinaggio a Roma" - ha concluso il Pontefice - "non è solamente un tributo a San Cirillo ma è anche una testimonianza dei legami di amicizia esistenti fra la vostra Nazione e la Chiesa Cattolica. Vi incoraggio ad adoperarvi affinché tali legami si rafforzino, in particolare nell'ambito delle vostre comunità locali, suscitando (…) maggiore cooperazione fra la Chiesa Cattolica e il vostro Paese".
AC/PELLEGRINAGGIO MACEDONIA/CRVENKOVSKI VIS 20030523 (290)

UDIENZE

CITTA' DEL VATICANO, 23 MAG. 2003 (VIS). Il Santo Padre ha ricevuto oggi in udienze separate quattro Presuli della Conferenza Episcopale dell'India (Regione di Shillong), in Visita "ad Limina Apostolorum":

- L'Arcivescovo Dominic Jala, S.D.B., di Shillong.

- Il Vescovo George Mamalasserry, di Tura.

- Il Vescovo Lumen Monteiro, C.S.C., di Agartala.

- Il Vescovo Stephen Rotluanga, C.S.C., di Aizawl.

Nel tardo pomeriggio di oggi è previsto che il Santo Padre riceva il Cardinale Joseph Ratzinger, Prefetto della Congregazione per la Dottrina della Fede.
AL:AP/…/… VIS 20030523 (90)

RIPENSARE GLI STRUMENTI DEL DIRITTO INTERNAZIONALE


CITTA' DEL VATICANO, 23 MAG. 2003 (VIS). L'Arcivescovo Renato Raffaele Martino, Presidente del Pontificio Consiglio della Giustizia e della Pace è intervenuto al Convegno Internazionale presso la Pontificia Università Gregoriana su "Chiesa e Ordine Internazionale".

Secondo quanto riportato in un Comunicato pubblicato oggi dal Dicastero, "Dopo aver rilevato che la dottrina sociale della Chiesa fonda l'ordine internazionale su valori etici e giuridici tendenti alla solidale convivenza e collaborazione tra le diverse comunità politiche", l'Arcivescovo Martino ha sottolineato che "l'obiettivo preminente di tale insegnamento è quello di legare le relazioni tra gli Stati ad un concetto di giustizia internazionale quale componente essenziale del bene comune".

Riferendosi alla situazione attuale, il Presidente del Pontificio Consiglio della Giustizia e della Pace ricorda che "'la libertà e il ripristino del diritto non sono mai stati raggiunti attraverso l'uso della forza e la guerra' e afferma che 'gli strumenti normativi in alternativa alla forza armata, già esistenti nel diritto internazionale, devono essere ripensati in modo da renderli rispondenti alle effettive esigenze della comunità internazionale rafforzandone anzitutto la portata e la cogenza"
…/CHIESA E ORDINE INTERNAZIONALE/MARTINO VIS 20030523 (190)

INDIA: MADRE TERESA MODELLO PER LE OPERE DI CARITÀ


CITTA' DEL VATICANO, 23 MAG. 2003 (VIS). Questa mattina il Santo Padre Giovanni Paolo II ha ricevuto i Vescovi delle Provincie Ecclesiastiche dell'India, delle Regioni di Calcutta, Guwahati, Impahl e Shillong, al termine della Visita "ad Limina Apostolorum".

Nel suo discorso in lingua inglese, il Santo Padre ha ricordato che: "Per secoli i cattolici in India hanno compiuto l'essenziale opera di evangelizzazione, specialmente nel campo educativo e sociale, liberamente offerta ai cristiani e ai non cristiani. (…) È oltremodo sconcertante che coloro che desiderano diventare cristiani debbano ricevere il permesso dalle autorità locali, mentre altri hanno perso il loro diritto all'assistenza sociale e al sostegno della famiglia. Altri ancora sono vittime dell'ostracismo o sono stati espulsi dai loro villaggi. Purtroppo, certi movimenti fondamentalismi creano confusione fra alcuni cattolici e direttamente sfidano ogni tentativo di evangelizzazione. Auspico che, in quanto responsabili della fede, non vi facciate scoraggiare da queste ingiustizie ma anzi proseguiate ad impegnare la società in modo tale da invertire tali allarmanti tendenze".

Sottolineando che sussistono "ostacoli alla conversione non solo esterni ma anche in seno alle vostre comunità", il Santo Padre ha affermato: "Ciò può succedere quando gli appartenenti ad altre religioni, vedono il disaccordo, lo scandalo e la disunione nelle istituzioni cattoliche. Per questa ragione è importante che i sacerdoti, i religiosi e i laici lavorino insieme e specialmente cooperino con il loro Vescovo che è segno e fonte di unità".

Il Papa ha inoltre affermato che: "Fondamentale agli sforzi di evangelizzazione è lo sviluppo di una Chiesa locale che abbia essa stessa una vocazione missionaria. (…) L'impegno a seguire Cristo come sacerdote esige la migliore preparazione possibile". In tal senso il Papa ha avuto parole di elogio per le iniziative dei Vescovi affinché gli istituti di formazione di sacerdotale "raggiungano gli alti livelli di educazione e di preparazione necessarie al clero di oggi".

Parlando della formazione dei laici, il Santo Padre ha sottolineato la necessità di prepararli a ricevere i sacramenti, specialmente il sacramento del matrimonio, di formare catechisti, e di offrire "la necessaria assistenza morale e spirituale".

"L'India" - ha proseguito il Pontefice - "ha la grande fortuna di avere un ricordo diretto della vocazione della Chiesa all'amore dei più deboli nella testimonianza e nell'esempio di Madre Teresa di Calcutta, che presto sarà proclamata Beata. (…) Cari Vescovi, come Madre Teresa, anche voi siete chiamati ad essere straordinari esempi di semplicità, umiltà, carità per quanti sono a voi affidati. (…) Prego affinché voi vi ispirate all'esempio di Madre Teresa e la prendiate a modello delle opere caritative nelle vostre comunità".

Infine, Giovanni Paolo II ha affermato che "in un mondo dove tante persone hanno tante domande, è unicamente in Cristo che possono sperare di trovare risposte sicure" ed ha concluso il suo discorso sottolineando che: "Solo un'attiva ed impegnata partecipazione al mistero della riconciliazione può portare la vera pace ed una genuina risposta ai fardelli che opprimono l'anima. Mi rallegro di sentire che in molte delle vostre Diocesi i fedeli frequentemente fanno ricorso alla grazia del sacramento della Riconciliazione e vi incoraggio a continuare a ribadire l'importanza di questo sacramento".
AL/…/INDIA VIS 20030523 (530)

ALTRI ATTI PONTIFICI


CITTA' DEL VATICANO, 23 MAG. 2003 (VIS). Il Santo Padre ha nominato il Vescovo Robert C. Morlino, finora Vescovo di Helena (Stati Uniti d'America), Vescovo di Madison (superficie: 20.893; popolazione: 917.645; cattolici: 266.396; sacerdoti: 159; religiosi: 351; diaconi permanenti: 4), Stati Uniti d'America. Il Vescovo Morlino succede al Vescovo William H. Bullock, del quale il Santo Padre ha accettato la rinuncia al governo pastorale della medesima Diocesi presentata per raggiunti limiti d'età.
NER:RE/…/MORLINO:BULLOCK VIS 20030523 (80)

giovedì 22 maggio 2003

COOPERARE INSIEME ALLA PACE E ALLA GIUSTIZIA NEL MONDO


CITTA' DEL VATICANO, 22 MAG. 2003 (VIS). Questa mattina, il Santo Padre ha ricevuto in udienza un gruppo di rappresentanti del Congresso Mondiale Ebraico e del Comitato Internazionale Ebraico per le Consultazioni Interreligiose.

Giovanni Paolo II ha affermato che: "Anche se il mondo di oggi è spesso segnato dalla violenza, dalla repressione e dallo sfruttamento, queste realtà non rappresentano l'ultima parola sul nostro umano destino. Dio promette un Nuovo Paradiso e una nuova Terra. Sappiamo che Dio tergerà tutte le lacrime, e che il cordoglio e il dolore non esisteranno più. Gli Ebrei e i Cristiani credono che le nostre vite siano un cammino verso la realizzazione delle promesse di Dio".

"Alla luce del ricco patrimonio religioso comune che noi condividiamo, possiamo considerare il presente come una opportunità piena di sfide per l'impegno comune di pace e di giustizia nel nostro mondo. La difesa della dignità di ogni essere umano creato ad immagine e somiglianza di Dio, è una causa che deve impegnare tutti i credenti. Questo tipo di cooperazione pratica fra cristiani ed ebrei richiede coraggio e intuizione, fiducia che è Dio a trarre il bene dai nostri sforzi".
AC/…/CONGRESSO MONDIALE EBRAICO VIS 20030522 (210)

DIFENDERE IL DIRITTO ALL'EDUCAZIONE DEI GIOVANI INDIGENI


CITTA' DEL VATICANO, 22 MAG. 2003 (VIS). L'Arcivescovo Celestino Migliore, Osservatore Permanente della Santa Sede presso l'Organizzazione delle Nazioni Unite, ha partecipato ieri alla Sessione relativa all'Educazione nell'ambito del Foro Permanente sui problemi degli Indigeni, in corso a New York.

L'Arcivescovo Migliore ha ricordato che le Nazioni Unite celebrano il Decennio Internazionale dei Popoli Indigeni del Mondo e che la Santa Sede accoglie con favore la decisione del Foro Permanente di scegliere "'L'Infanzia e la gioventù indigena' come tema della Seconda Sessione. "La Convenzione sui diritti del bambino" - ha affermato l'Arcivescovo - "firmata anche dalla Santa Sede, è il primo trattato internazionale sui diritti umani che riconosca l'infanzia indigena come un gruppo di soggetti di diritto, e specificatamente identifica i popoli indigeni come un gruppo discriminato in rapporto al rispetto della maggior parte dei diritti contemplati nel Documento".

"La Convenzione riafferma" - ha proseguito l'Arcivescovo Migliore - "che a un bambino indigeno 'non sia negato il diritto, in comunità con altri membri del suo gruppo, di beneficiare dalla propria cultura, di professare e praticare la propria religione, di usare la propria lingua". Però, nonostante i numerosi impegni internazionali, "i bambini rimangono particolarmente vulnerabili alle violazioni relativamente al diritto all'educazione, e per i bambini e i giovani indigeni questa sfida è accompagnata dal razzismo, dalla xenofobia e da intolleranze che continuano a colpire i bambini nella loro specificità e unicità culturale".

"Il diritto all'educazione non si limita solo all'accesso all'istruzione, ma anche ad assicurare un contenuto che possa dare tutti gli strumenti necessari ai bambini indigeni per affrontare il loro futuro. (…) Per proteggere il diritto all'educazione dell'infanzia e della gioventù indigena, la comunità internazionale può dare efficace sostegno agli sforzi delle comunità indigene in difesa del proprio patrimonio culturale e della propria identità. (…) La sfida alla quale devono rispondere gli individui e le organizzazioni e tutta la comunità internazionale, è quella di garantire che l'infanzia e la gioventù indigena non siano private del proprio presente e del proprio futuro".
DELSS/EDUCAZIONE INDIGENI/ONU:MIGLIORE VIS 20030522 (340)

TELEGRAMMA DI CORDOGLIO PER IL TERREMETO IN ALGERIA


CITTA' DEL VATICANO, 22 MAG. 2003 (VIS). Di seguito riportiamo il testo del telegramma fatto pervenire, a nome del Santo Padre, dal Cardinale Angelo Sodano, Segretario di Stato, all'Arcivescovo Augustine Kasujja, Nunzio Apostolico in Algeria, per il terremoto che ha colpito la notte scorsa il Paese:

"Dopo il terribile sisma che ha colpito la regione di Algeri, il Papa prega l'Onnipotente perché accolga nella sua misericordia tutte le persone morte in questa tragedia ed ugualmente prega per i numerosissimi feriti, per i soccorritori ancora impegnati nei soccorsi e per tutte le famiglie toccate da questo dramma, auspicando che esse trovino il conforto di cui hanno bisogno, particolarmente nell'espressione della solidarietà. Il Santo Padre presenta al Capo dello Stato, al Governo e alle famiglie delle vittime, l'espressione del suo vivo cordoglio e assicura tutto il popolo algerino della sua vicinanza spirituale in questa nuova prova".
TGR/TERREMOTO ALGERIA/SODANO:KASUJJA VIS 20030522 (150)

NON PUÒ ESSERCI PACE AUTENTICA SENZA RISPETTO DELLA VITA


CITTA' DEL VATICANO, 22 MAG. 2003 (VIS). Il Santo Padre Giovanni Paolo II ha ricevuto questa mattina, nella Sala Clementina, i membri del Movimento per la Vita Italiano, che da 25 anni, e precisamente "dal 22 maggio del 1978" quando "venne legalizzato l'aborto in Italia - non ha mai smesso di operare a difesa della vita umana, uno dei valori cardini della civiltà dell'amore".

"Il Signore vi aiuti a operare incessantemente perché tutti, credenti e non credenti" - ha affermato il Papa - "comprendano che la tutela della vita umana fin dal concepimento è condizione necessaria per costruire un futuro degno dell'uomo".

Ricordando le parole della Venerabile Madre Teresa di Calcutta: "L'aborto è il principio che mette in pericolo la pace nel mondo", il Papa ha ribadito che: "Non può esserci pace autentica senza rispetto della vita, specie se innocente e indifesa qual è quella dei bambini non ancora nati. Un'elementare coerenza esige che chi cerca la pace difenda la vita. Nessuna azione per la pace può essere efficace se non ci si oppone con la stessa forza agli attacchi contro la vita in ogni sua fase".

Il Santo Padre ha quindi precisato che il Movimento per la Vita è impegnato affinché il Parlamento italiano approvi una legge che rispetti i diritti del bambino non ancora nato: "anche se concepito con metodiche artificiali di per sé moralmente inaccettabili". In tal senso, il Papa ha espresso l'auspicio che: "si concluda rapidamente l'iter legislativo in corso e si tenga conto del principio che tra i desideri degli adulti e i diritti dei bambini ogni decisione va misurata sull'interesse dei secondi".

"Non scoraggiatevi e non stancatevi, carissimi Fratelli e Sorelle, di proclamare e testimoniare il vangelo della vita; siate al fianco delle famiglie e delle madri in difficoltà", ha detto il Papa al termine del suo discorso. Infine, rivolgendosi in particolare alle donne, ha rinnovato l'invito: "a difendere l'alleanza tra la donna e la vita, e di farvi 'promotrici di un 'nuovo femminismo' che, senza cadere nella tentazione di rincorrere modelli 'maschilisti', sappia riconoscere ed esprimere il vero genio femminile in tutte le manifestazioni della convivenza civile, operando per il superamento di ogni forma di discriminazione, di violenza e di sfruttamento'".
AC/…/MOVIMENTO DIFESA VITA VIS 20030522 (380)

ALTRI ATTI PONTIFICI


CITTA' DEL VATICANO, 22 MAG. 2003 (VIS). Il Santo Padre ha nominato:

- Il Sacerdote Guy Harpigny, Vescovo di Tournai (superficie: 3.796; popolazione: 1.284.761; cattolici: 900.000; sacerdoti: 593; religiosi: 1.212; diaconi permanenti: 39), Belgio. Il Vescovo eletto è nato a Luttre (Belgio) nel 1948 ed è stato ordinato sacerdote nel 1973. Dal 1997 è stato Decano principale di Mons e Parroco di diverse parrocchie.

- Il Reverendo Claude-Joseph Azéma, Vescovo Ausiliare dell'Arcidiocesi di Montpellier (superficie: 6.101; popolazione: 900.000; cattolici: 670.000; sacerdoti: 272; religiosi: 614; diaconi permanenti: 19), Francia. Il Vescovo eletto è nato nel 1943 a Vailhauquès (Francia), ed è stato ordinato sacerdote nel 1969. Finora è stato Vicario Generale della medesima Arcidiocesi.

- Il Monsignor Luigi De Magistris, Pro-Penitenziere Maggiore, Membro della Pontificia Commissione "Ecclesia Dei".
NER:NEA:NA/…/HARPIGNY:AZEMA:DE MAGISTRIS VIS 20030522 (130)

UDIENZE

CITTA' DEL VATICANO, 22 MAG. 2003 (VIS). Il Santo Padre ha ricevuto oggi in udienze separate:

- Quattro Presuli della Conferenza Episcopale dell'India (Regione di Imphal), in Visita "ad Limina Apostolorum":

- L'Arcivescovo Joseph Mittathany, di Imphal, con il Coadiutore Vescovo Dominic Lumon.

- Il Vescovo Thomas Pulloppillil, di Bongaigaon.

- Il Vescovo Jose Mukala, di Kohima.

- Il Cardinale Jean Marie Lustiger, Arcivescovo di Paris (Francia).
AL:AP/…/… VIS 20030522 (70)

IL BAMBINO DEVE CRESCERE IN SANO AMBIENTE FAMILIARE


CITTA' DEL VATICANO, 22 MAG. 2003 (VIS). L'Arcivescovo Javier Lozano Barragán, Presidente del Pontificio Consiglio per la Pastorale della Salute, ha pronunciato ieri un discorso a Ginevra (Svizzera), nel corso della XLVI Assemblea Plenaria dell'Organizzazione Mondiale della Sanità.

Nel suo discorso, reso pubblico nel pomeriggio di ieri, l'Arcivescovo Lozano ha affermato che: "Negli ultimi dieci anni più di due milioni di bambini sono stati uccisi in conflitti armati, sei milioni sono rimasti invalidi, decine di migliaia sono rimasti mutilati a causa delle mine antiuomo; nel 2002, 300.000 bambini sono stati reclutati per fare i soldati; più di 4.300.000 bambini sono morti recentemente di Aids, ogni giorno in Africa rimangono contagiati da questa malattia 7.000 bambini, e più di 14 milioni sono gli orfani. La povertà rimane la causa principale delle malattie infantili. (…) Anche nei paesi più ricchi, un bambino su sei vive sotto la soglia di povertà. Il divario fra ricchi e poveri si accresce sempre più; il 30% dei bambini di meno di cinque anni soffre la fame o di malnutrizione, il 50% di tutta la popolazione africana subsahariana soffre per la mancanza di acqua potabile".

Il Presidente del Pontificio Consiglio ha anche ricordato che "250 milioni di bambini minori di 15 anni lavorano, fra i 50 e i 60 milioni dei quali in condizioni di pericolo. Secondo l'Organizzazione Mondiale del Lavoro 120 milioni di bambini e bambine fra i 5 e i 14 anni lavorano a tempo pieno, molti di loro sei giorni la settimana e alcuni sette giorni. Questi bambini sono obbligati molto spesso a vivere rinchiusi in locali senza ventilazione, mal illuminati e con guardie armate per impedire loro la fuga".

"Oggi, molti bambini e adolescenti sono abbandonati a se stessi" - ha continuato l'Arcivescovo - "molte famiglie hanno rinunciato al dovere educativo".

L'Arcivescovo Lozano ha ribadito che occorre "dare priorità alla salute materna e infantile, (…) in particolare in materia di fornitura d'acqua, igiene e cure sanitarie, (…) e di attenzione ai bambini in particolari situazioni di rischio".

"Insistiamo" - ha aggiunto l'Arcivescovo Lozano Barragán - "su due punti urgenti per creare un ambiente adeguato per il bambino: combattere la povertà con mezzi adeguati nell'ambito dell'attuale economia globalizzata. (…) La disuguaglianza esistente fra paesi sviluppati e paesi in via di sviluppo, non è più assolutamente sostenibile. Non meno importante è la condotta e lo sviluppo psico-sociale del bambino" che "deve sapere chi è, che cosa desidera, cosa gli è di beneficio e cosa lo danneggia; in questa complessità ha bisogno di una guida chiara e ferma".

Il Presidente del Pontificio Consiglio per la Pastorale della Salute ha concluso il suo discorso affermando che: "l'ambiente principale per l'auto comprensione del bambino si trova nell'affetto, nell'amore e nella protezione assicurata dai genitori e da tutta la famiglia. (…) La scuola, nell'ambito della comunità educativa che davvero formi il bambino, deve essere un ambiente che prolunghi la famiglia nel senso più ampio".
DELSS/SALUTE:MALATTIA BAMBINI/LOZANO VIS 20030522 (490)

mercoledì 21 maggio 2003

SIMPOSIO ACCADEMICO SUL TEMA DEL MINISTERO PETRINO


CITTA' DEL VATICANO, 21 MAG. 2003 (VIS). Dal 21 al 24 maggio è in corso a Roma un Simposio Accademico, organizzato dal Pontificio Consiglio per la Promozione dell'Unità dei Cristiani, sul tema del Ministero Petrino.

Secondo quanto riportato in un Comunicato reso pubblico nel pomeriggio di ieri, l'iniziativa si ricollega alla Lettera Enciclica "Ut unum sint" riguardo la necessità di "trovare una forma di esercizio del primato che, pur non rinunciando in nessun modo all'essenziale della sua missione, si apra ad una situazione nuova" e di "cercare, evidentemente insieme, le forme nelle quali questo ministero possa realizzare un servizio di amore riconosciuto dagli uni e dagli altri".

Dopo la promulgazione dell'Enciclica, sono stati inviati al dicastero diversi studi e contributi da parte di altre Chiese e Comunità Ecclesiali, in risposta all'auspicio espresso dal Papa nella "Ut unum sint".

Al Simposio partecipano otto relatori (quattro cattolici e quattro ortodossi), sette specialisti cattolici e undici delegati in rappresentanza di alcune Chiese ortodosse. I temi presentati saranno i seguenti: Il fondamento biblico del Primato; Il Primato nei Padri; Il ruolo del Vescovo di Roma nei Concili Ecumenici; Discussioni recenti sul Primato in relazione al Concilio Vaticano I; Discussioni recenti sul Primato tra i teologi ortodossi.
…/MINISTERO PETRINO/CON-UC VIS 20030521 (200)

DIO S'IMPEGNA CONTRO IL MALE DELLA STORIA


CITTA' DEL VATICANO, 21 MAG. 2003 (VIS). Il Santo Padre Giovanni Paolo II ha dedicato la catechesi dell'Udienza Generale odierna, tenutasi in Piazza San Pietro, con la partecipazione di 20.000 fedeli, al Salmo 143: "Preghiera del Re per la vittoria e per la pace".

Il Salmo, ha affermato il Papa, "ha le caratteristiche di un inno regale. (…) A parlare in prima persona è lo stesso sovrano davidico, che riconosce l'origine divina dei suoi successi. Il Signore è raffigurato con immagini marziali, secondo l'antico uso simbolico: (…) una fortezza inespugnabile, uno scudo protettivo, un trionfatore. Si vuole, per questa via, esaltare la personalità di Dio, che s'impegna contro il male della storia: egli non è una potenza oscura o una sorta di fato, né un sovrano impassibile e indifferente rispetto alle vicende umane".

"Di fronte alla potenza divina" - ha spiegato il Pontefice - "il re ebraico si riconosce fragile e debole come lo sono tutte le creature umane. (…) Solo col sostegno divino possiamo superare i pericoli e le difficoltà che costellano ogni giorno la nostra vita. Solo contando sull'aiuto del Cielo potremo impegnarci (…) a camminare verso la libertà da ogni oppressione".

"L'intervento divino è dipinto con le tradizionali immagini cosmiche e storiche, allo scopo di illustrare la signoria divina sull'universo e sulle vicende umane. (…) È, questo, un modo molto concreto e orientale per rappresentare la malvagità, le perversioni, l'oppressione e l'ingiustizia: realtà tremende da cui il Signore ci libera, mentre ci inoltriamo nel mondo".

Infine, riferendosi alla conclusione del Salmo che termina con un inno di ringraziamento perché il Signore dà vittoria a chi si è "consacrato" a Lui, il Santo Padre ha ricordato che la parola "consacrato" in ebraico è "Messia" ed ha sottolineato che "Noi cristiani lo ripetiamo tenendo fisso lo sguardo su Cristo, che ci libera da ogni male e ci sostiene nella battaglia contro i perversi poteri nascosti".
AG/SALMO 143/… VIS 20030521 (330)

UDIENZE

CITTA' DEL VATICANO, 21 MAG. 2003 (VIS). Il Santo Padre riceverà in udienze separate, nel tardo pomeriggio di oggi, quattro Presuli della Conferenza Episcopale dell'India (Regione di Guwahati), in Visita "ad Limina Apostolorum":

- L'Arcivescovo Thomas Menamparampil, S.D.B., di Guwahati.

- Il Vescovo Robert Kerketta, S.D.B., di Tezpur.

- Il Vescovo John Thomas Kattrukudiyil, di Diphu.

- Il Vescovo Joseph Aind, S.D.B., di Dibrugarh.
AL/…/… VIS 20030521 (70)

USO LITURGICO CHIESA IN ROMA COMUNITÀ ORTODOSSA BULGARA


CITTA' DEL VATICANO, 21 MAG. 2003 (VIS). Il 24 maggio prossimo sarà inaugurato l'uso della Chiesa dei Santi Vincenzo ed Anastasio a Fontana di Trevi (Roma), che in occasione del Viaggio Apostolico in Bulgaria, Papa Giovanni Paolo II offrì a Sua Beatitudine Maxime, Patriarca della Chiesa Ortodossa Bulgara, per la comunità ortodossa bulgara della capitale.

In un Comunicato pubblicato questa mattina si legge che è stata scelta per l'inaugurazione della Chiesa la data del 24 maggio, giorno in cui si commemorano solennemente in Bulgaria i Santi Cirillo e Metodio, perché la comunità ortodossa bulgara di Roma è dedicata ai due Santi Apostoli degli Slavi, e per ricordare il primo anniversario della visita del Santo Padre in Bulgaria, nel maggio 2002.

La Delegazione del Santo Sinodo della Chiesa Ortodossa Bulgara, composta di nove membri, sarà a Roma dal 22 al 27 maggio, in coincidenza con la visita ufficiale al Governo Italiano del Primo Ministro di Bulgaria, Simeone di Sassonia Coburgo-Gotha. Alla celebrazione inaugurale del 24 maggio è prevista la presenza del Primo Ministro di Bulgaria, dei rappresentanti del Corpo Diplomatico presso la Santa Sede e di alcuni membri della Curia Romana.

Nella chiesa è stata installata una Iconostasi mobile, che permette di officiare la liturgia secondo la tradizione orientale; per facilitare lo svolgimento delle attività di catechesi a favore dei fedeli ortodossi bulgari, sono stati inoltre eseguiti dei lavori di restauro. Tutto ciò, conclude il Comunicato, è stato possibile grazie ad un dono del Santo Padre ed al contributo di un benefattore.
…/CHIESA ORTODOSSA BULGARA/MAXIME VIS 20030521 (270)

martedì 20 maggio 2003

CELEBRAZIONI PRESIEDUTE DAL SANTO PADRE NEL MESE DI GIUGNO


CITTA' DEL VATICANO, 20 MAG. 2003 (VIS). L'Ufficio delle Celebrazioni Liturgiche del Sommo Pontefice ha pubblicato questa mattina il calendario delle celebrazioni presiedute dal Santo Padre Giovanni Paolo II nel mese di giugno:

- Giovedì 5 - lunedì 9: Viaggio Apostolico in Croazia.

- Giovedì 19: Solennità del Corpus Domini, alle ore 19:00, nella Basilica di San Giovanni in Laterano, Santa Messa, processione a Santa Maria Maggiore, Benedizione Eucaristica.

- Domenica 22: XII Domenica del tempo ordinario, Viaggio Apostolico in Bosnia ed Erzegovina.

- Sabato 28: Alle ore 18:00, nella Basilica Vaticana, Primi Vespri della Solennità dei Santi Pietro e Paolo. Promulgazione e consegna dell'Esortazione Post-Sinodale "Ecclesia in Europa".

- Domenica 29: Solennità dei Santi Pietro e Paolo, Apostoli. Alle ore 18:00 in Piazza San Pietro, Santa Messa e imposizione del Pallio.
GPII-CALENDARIO/GIUGNO/… VIS 20030520 (150)

DARE INIZIO ASSAI PRESTO EDUCAZIONE CRISTIANA DEI BAMBINI


CITTA' DEL VATICANO, 20 MAG. 2003 (VIS). Questa mattina il Santo Padre ha ricevuto nell'Aula Paolo VI i partecipanti alla 51a Assemblea Generale della Conferenza Episcopale Italiana, che quest'anno ha come tema centrale l'iniziazione cristiana.

Giovanni Paolo II ha affermato che la scelta di questo tema è "quanto mai opportuna, perché la formazione del cristiano e la trasmissione della fede alle nuove generazioni hanno un'importanza decisiva, resa ancora più grande dall'attuale contesto sociale e culturale, nel quale molti fattori concorrono a rendere più difficile, e per così dire 'contro corrente', l'impegno di diventare autentici discepoli del Signore, mentre la velocità e la profondità dei cambiamenti fanno crescere la distanza e a volte quasi l'incomunicabilità tra le generazioni".

"È poi di grande importanza" - ha proseguito il Pontefice - "dare inizio assai presto all'educazione cristiana dei bambini, in modo che essa sia vitalmente assimilata fin dai primi anni: le famiglie vanno rese consapevoli di questa loro nobilissima missione ed aiutate ad adempierla". Inoltre i sacerdoti, i catechisti, gli educatori devono "coltivare il colloquio personale con i ragazzi, adolescenti e giovani, non nascondendo la grandezza della chiamata di Dio e l'esigente impegno della risposta".

Successivamente il Santo Padre ha fatto riferimento agli altri temi trattati dall'Assemblea, quali "la riforma del sistema scolastico italiano e le nuove prospettive che si aprono per l'insegnamento della religione cattolica". Quindi ha auspicato che "alla funzione educativa e formativa della scuola possano partecipare a pieno titolo sia gli insegnanti di religione sia la scuola cattolica, che ancora attende di vedere adeguatamente riconosciuto il proprio ruolo e contributo educativo, in un quadro di effettiva parità".

Il Papa ha espresso la sua "speciale vicinanza" a tutte le persone e le famiglie che sono prive di lavoro ed ha concluso il suo discorso affermando che: "Nonostante i miglioramenti intervenuti, esistono ancora, particolarmente in alcune regioni meridionali, aree in cui i giovani, le donne, e a volte anche padri di famiglia rimangono disoccupati, con grave danno per loro e per il Paese. L'Italia ha bisogno di una crescita di fiducia e di iniziativa, per poter offrire a tutti prospettive migliori e più incoraggianti".
AC/…/CONFERENZA EPISCOPALE ITALIANA VIS 20030520 (370)

IN MEMORIAM

CITTA' DEL VATICANO, 20 MAG. 2003 (VIS). Di seguito riportiamo i dati relativi ai Presuli scomparsi nelle ultime settimane:

- Il Vescovo Carlo Aliprandi, emerito di Cuneo (Italia), l'8 maggio, all'età di 78 anni.

- Il Vescovo Jozef Feranec, emerito di Banská Bystrica (Slovacchia), il 3 maggio, all'età di 93 anni.

- L'Arcivescovo Louis Ferrand, emerito di Tours (Francia), il 9 maggio, all'età di 97 anni.

- Il Vescovo Francis Paul McHugh, S.F.M., già Prelato di Itacoatiara (Brasile), il 6 maggio, all'età di 78 anni.

- Il Vescovo Giovanni Pisanu, emerito di Ozieri (Italia), il 1 luglio 2000, all'età di 79 anni.
- L'Arcivescovo Adolfo Rodríguez Herrera, emerito di Camagüey (Cuba), il 9 maggio, all'età di 79 anni.

- Il Vescovo José Calasanz Rosenhammer, O.F.M., già Vicario Apostolico di Chiquitos (Bolivia), il 26 aprile, all'età di 103 anni.
…/DECEDUTI/… VIS 20030520 (150)

UDIENZE

CITTA' DEL VATICANO, 20 MAG. 2003 (VIS). Il Santo Padre ha ricevuto oggi in udienze separate quattro Presuli della Conferenza Episcopale dell'India (Regione di Calcutta), in Visita "ad Limina Apostolorum":

- Il Vescovo Stephen Lepcha, di Darjeeling.

- Il Vescovo Salvadore Lobo, di Baruipur.

- Il Vescovo Joseph Suren Gomes, S.D.B., di Krishnagar.

- Il Vescovo Alphonsus Flavian D'Souza, S.I., di Raiganj.
AL/…/… VIS 20030520 (70)

lunedì 19 maggio 2003

TELEGRAMMA DI CORDOGLIO DEL PAPA ATTENTATI IN MAROCCO


CITTA' DEL VATICANO, 17 MAG. 2003 (VIS). Di seguito riportiamo il testo del telegramma, fatto pervenire, a nome del Santo Padre, dal Cardinale Angelo Sodano, Segretario di Stato, all'Arcivescovo Domenico De Luca, Nunzio Apostolico in Marocco, per le vittime di un attacco terroristico ieri a Casablanca:

"Appresa con dolore la notizia degli attentati della notte scorsa a Casablanca, il Santo Padre prega per le numerose vittime e per le loro famiglie in lutto. Denunciando ancora una volta la violenza cieca che colpisce gli innocenti, il Santo Padre invoca l'Onnipotente perché illumini le coscienze ed assista gli uomini di pace nei loro sforzi. In questa dolorosa circostanza il Papa assicura il popolo marocchino e i suoi governanti della sua profonda vicinanza spirituale".
TGR/ATTACCO:CASABLANCA/SODANO:DE LUCA VIS 20030519 (130)

CONFERITA AL PAPA LAUREA "HONORIS CAUSA" GIURISPRUDENZA


CITTA' DEL VATICANO, 17 MAG. 2003 (VIS). Durante un solenne atto accademico celebrato questa mattina nell'Aula Paolo VI, in occasione del VII centenario della fondazione dell'Università di Roma "La Sapienza", il Rettore Professor Giuseppe D'Ascenzo ha conferito la laurea "honoris causa" in giurisprudenza a Sua Santità Giovanni Paolo II. Alla cerimonia erano presenti l'Onorevole Silvio Berlusconi, Presidente del Consiglio dei Ministri, Ministri del governo italiano, Autorità del Corpo Accademico e migliaia di studenti. Il coro interuniversitario di Roma, con la collaborazione di 21 cori di altre città italiane, ha interpretato diversi brani musicali.

Il Consiglio di Facoltà di Giurisprudenza ha deliberato di conferire la laurea "honoris causa" a Sua Santità Giovanni Paolo II con la seguente motivazione: "Universalmente nota è l'opera svolta dal Pontefice, nel corso di tutto il Suo Magistero, per l'affermazione del diritto e per la tutela dei diritti umani in tutte le loro forme storiche, sia per quanto concerne la persona e i suoi diritti individuali, sia con riferimento ai rapporti tra i popoli ed al diritto internazionale".

All'inizio della cerimonia, il Rettore dell'Università "La Sapienza" ha pronunciato un breve discorso e, successivamente, sono intervenuti il Professor Carlo Angelici, Preside della Facoltà di Giurisprudenza ed il Professor Pietro Rescigno, Ordinario di Diritto Civile.

Quindi, il Santo Padre ha pronunciato la "Lectio magistralis", dedicata alla difesa e "al largo spazio" riservato dall'inizio del suo ministero pastorale "all'affermazione dei diritti umani, per la stretta connessione che essi hanno con due punti fondamentali della morale cristiana: la dignità della persona e la pace. (…) Mosso da questa consapevolezza" - ha detto il Papa - "mi sono adoperato con tutte le forze a servizio di tali valori. Ma non potevo svolgere questa missione, richiestami dall'ufficio apostolico, senza far ricorso alle categorie del diritto".

"Il principio che mi ha guidato nel mio impegno è che la persona umana - così come essa è stata creata da Dio - è il fondamento e il fine della vita sociale a cui il diritto deve servire. (…) Partendo da questa convinzione, la Chiesa ha enucleato la sua dottrina sui 'diritti dell'uomo', che derivano non dallo Stato né da altra autorità umana, ma dalla persona stessa. I pubblici poteri li devono pertanto 'riconoscere, rispettare, comporre, tutelare e promuovere': si tratta, infatti, di diritti 'universali, inviolabili e inalienabili'".

Il Papa ha ribadito che la Chiesa cattolica "proclama che è nella dimensione trascendente della persona che si trova la fonte della sua dignità e dei suoi diritti inviolabili. (…) La Chiesa è convinta che nel riconoscimento di tale fondamento antropologico ed etico dei diritti umani, stia la più valida protezione contro ogni loro violazione e sopraffazione".

"Nel corso del mio servizio come Successore di Pietro ho sentito il dovere di insistere con forza su alcuni di questi diritti che, affermati teoricamente, risultano spesso disattesi sia nelle leggi che nei comportamenti concreti. Così, sono ritornato più volte sul primo e più fondamentale diritto umano, che è quello alla vita. (…) In particolare" - ha proseguito il Pontefice - "ho insistito sul fatto che l'embrione è un individuo umano e, come tale, è titolare dei diritti inviolabili dell'essere umano. La norma giuridica, pertanto, è chiamata a definire lo statuto giuridico dell'embrione".

Giovanni Paolo II ha fatto successivamente riferimento ad un altro diritto fondamentale, quello alla libertà religiosa, che, ha affermato ritenere non essere "semplicemente uno fra gli altri diritti umani, ma (…) il più fondamentale, perché la dignità della persona umana ha la sua prima fonte nel suo rapporto essenziale con Dio".

"Mi sono infine sforzato" - ha detto ancora il Papa - "di mettere in luce, chiedendo che venissero espressi in norme giuridiche obbligatorie, molti altri diritti, come il diritto a non essere discriminati per motivi di razza, di lingua, di religione e di sesso; il diritto alla proprietà privata, (…) alla libertà di associazione, di espressione e d'informazione, (…) il diritto alla casa (…) strettamente connesso 'col diritto a costituirsi una famiglia e ad avere un lavoro adeguatamente retribuito'. (…) Il diritto delle minoranze 'ad esistere' ed 'a preservare e sviluppare la propria cultura; il diritto al lavoro e i diritti dei lavoratori".

"Infine, una cura particolare ho posto nel proclamare e difendere 'apertamente e fortemente i diritti della famiglia dalle intollerabili usurpazioni della società e dello Stato'", poiché per la famiglia "'passa il futuro del mondo e della Chiesa'".

Il Santo Padre, concludendo la "Lectio magistralis", ha auspicato che: "Il nuovo secolo, con il quale s'è aperto un nuovo millennio, possa registrare un sempre più consapevole rispetto dei diritti dell'uomo, di ogni uomo, di tutto l'uomo".

Quella di oggi è l'undicesima laurea "honoris causa" che il Santo Padre riceve. La prima laurea, gli fu conferita l'anno precedente la sua elezione al Pontificato, dall'Università Johannes Gutemberg di Magonza (Germania) e l'ultima, nel 2001, dall'Università "Cardinal Wyszynski" di Varsavia (Polonia).
GPII-DOTTORATO/HONORIS CAUSA/… VIS 20030519 (810)

CANONIZZAZIONI ED 83° COMPLEANNO DEL SANTO PADRE


CITTA' DEL VATICANO, 18 MAG. 2003 (VIS). Il Santo Padre Giovanni Paolo II ha celebrato oggi, sul sagrato della Basilica Vaticana, l'Eucaristia alla quale hanno assistito 50.000 fedeli, metà dei quali provenienti dalla Polonia, ed ha proceduto alla Canonizzazione dei Beati, i polacchi Józef Sebastian Pelczar e Urszula Ledóchowska e le Beate italiane Maria De Mattias e Virginia Centurione, vedova Bracelli.

All'inizio della celebrazione della Santa Messa, il Cardinale Joseph Ratzinger, Decano del Collegio Cardinalizio, presentando a nome di tutti i presenti un messaggio di auguri al Santo Padre in occasione del suo 83° compleanno, ha detto, fra l'altro: "Vorrei esprimerLe di cuore la nostra gratitudine per quanto Lei fa, assicurarLe la nostra preghiera e auspicare che la bontà di Dio La possa accompagnare ogni giorno e sia luce sul Suo cammino".

Nell'omelia, tratteggiando un ritratto dei nuovi Santi, il Papa ha detto che San Józef, Vescovo, Fondatore della Congregazione delle Ancelle del Sacro Cuore di Gesù, "esprimeva la propria fede nella chiamata universale alla santità. (…) Il motto della sua vita era: 'Tutto per il Sacratissimo Cuore di Gesù per le mani immacolate della Santissima Vergine Maria. (…) Intendeva il suo dono a Cristo soprattutto come risposta al suo amore, racchiuso e rivelato nel sacramento dell'Eucaristia".

Parlando di Santa Urszula, Vergine, Fondatrice delle Suore Orsoline del Sacro Cuore di Gesù Agonizzante, il Santo Padre ha ricordato che "Ai suoi tempi fu un'apostola della nuova evangelizzazione, dando con la sua vita e con la sua attività la prova di una costante attualità, creatività ed efficacia dell'amore evangelico. (…) Tutti possiamo imparare da lei come edificare con Cristo un mondo più umano - un mondo in cui verranno realizzati sempre più pienamente valori come la giustizia, la libertà, la solidarietà, la pace".

Riferendosi alla nuova Santa Maria De Mattias, Vergine, Fondatrice delle Suore Adoratrici del Sangue di Cristo, il Santo Padre ha detto: "Dal mistero della Croce fu interiormente conquistata Maria De Mattias, che pose l'Istituto delle Suore Adoratrici del Sangue di Cristo 'sotto lo stendardo del Divin Sangue. L'amore per Gesù crocifisso si tradusse in lei in passione per le anime e in un'umile dedizione ai fratelli, al 'caro prossimo', come amava ripetere".

Di Santa Virginia, laica, Fondatrice delle Suore di Nostra Signora del Rifugio in Monte Calvario e delle Suore Figlie di Nostra Signora al Monte Calvario, il Santo Padre ha detto: "Mettendo da parte le sue nobili origini, si dedicò all'assistenza degli ultimi con straordinario zelo apostolico. L'efficacia del suo apostolato scaturiva da una adesione incondizionata alla volontà divina, che si alimentava di incessante contemplazione e di ascolto obbediente della parola del Signore".

Al termine della cerimonia di Canonizzazione e prima della recita del Regina Coeli, il Santo Padre ha ringraziato per gli auguri ed i messaggi ricevuti da tutto il mondo per il suo compleanno, con queste parole: "Chiedo a tutti di continuare a pregare perché Dio mi aiuti a compiere fedelmente la missione che mi ha affidato". Infine rivolgendosi ai suoi compatrioti, ha ringraziato il Presidente della Repubblica, Signor Aleksander Kwasniewski e le Autorità civili e religiose che hanno partecipato alla cerimonia di canonizzazione.
AC/CANONIZZAZIONI/… VIS 20030519 (530)

ALTRI ATTI PONTIFICI


CITTA' DEL VATICANO, 17 MAG. 2003 (VIS). Il Santo Padre:

- Ha nominato il Corepiscopo Louis Awad, finora Parroco della Parrocchia del Sacro Cuore di Gesù a Belo Horizonte (Brasile), Esarca Apostolico per i fedeli Siro-Cattolici residenti in Venezuela. Il Vescovo eletto è nato a Zaidal (Siria), nel 1934 ed è stato ordinato sacerdote nel 1957.

- Ha elevato l'Amministrazione Apostolica di Astana (Kazakhstan) ad Arcidiocesi, con il nome di "Arcidiocesi di Maria Santissima in Astana".

- Ha nominato il Vescovo Tomasz Peta, finora Amministratore Apostolico di Astana, primo Arcivescovo d'Astana (superficie: 576.400; popolazione: 3.985.000; cattolici: 90.000; sacerdoti: 31; religiosi: 59; diaconi permanenti: 2), Kazakhstan.

- Ha elevato l'Amministrazione Apostolica di Almaty (Kazakhstan) a Diocesi, con il nome di "Diocesi della Santissima Trinità in Almaty".

- Ha nominato il Vescovo Henry Theophilus Howaniec, O.F.M., finora Amministratore Apostolico di Almaty, primo Vescovo della Diocesi di Almaty (superficie: 711.600; popolazione: 6.267.000; cattolici: 59.000; sacerdoti: 15; religiosi: 13), Kazakhstan.

- Ha stabilito che siano suffraganee dell'Arcidiocesi di Maria Santissima in Astana la Diocesi della Santissima Trinità in Almaty, la Diocesi di Karaganda e l'Amministrazione Apostolica di Atyrau (Kazakhstan).

- Ha concesso il titolo di Arcivescovo "ad personam" al Vescovo Jan Pawel Lenga, M.I.C., Vescovo di Karaganda.
NER:ECE:NA/…/… VIS 20030519 (230)

COMUNICATO CELEBRAZIONE MESSA SANTA MARIA MAGGIORE


CITTA' DEL VATICANO, 17 MAG. 2003 (VIS). Questa mattina la Pontificia Commissione "Ecclesia Dei" ha reso pubblico il seguente Comunicato relativo alla celebrazione della Santa Messa, il 24 maggio prossimo, nella Basilica di Santa Maria Maggiore:

"Numerosi fedeli provenienti da diversi Paesi, che si avvalgono dell'Indulto 'Ecclesia Dei' per la celebrazione della Santa Messa secondo il Rito cosiddetto di San Pio V, vogliono onorare il Santo Padre nell'approssimarsi del Suo XXV anniversario di elevazione al Sommo Pontificato, nel contesto dell'Anno del Santo Rosario".

"Questi fedeli hanno desiderato manifestare tale atto di devozione a Sua Santità, il prossimo sabato 24 maggio nella Basilica Liberiana di Santa Maria Maggiore, mediante la recita del Santo Rosario e la celebrazione della Santa Messa, secondo l'antico Rito Liturgico al quale si sentono legati".

"Essi vogliono anche ringraziare il Santo Padre Giovanni Paolo II per il Motu Proprio 'Ecclesia Dei' (2 luglio 1988), nel quale Egli, tra l'altro, affermava che 'dovrà essere ovunque rispettato l'animo di tutti coloro che si sentono legati alla tradizione liturgica latina, mediante un'ampia e generosa applicazione delle direttive, già da tempo emanate dalla Sede Apostolica, per l'uso del Messale Romano secondo l'edizione tipica del 1962".

"Il programma del 24 maggio prevede la recita del Santo Rosario, alle ore 15:30, alla quale seguirà la Santa Messa celebrata, nel suddetto Rito, dall'Eminentissimo Cardinale Darío Castrillón Hoyos, Presidente della Pontificia Commissione 'Ecclesia Dei'".
COM-ED/MESSA/SANTA MARIA MAGGIORE VIS 20030519 (240)

IN BREVE


IL SANTO PADRE GIOVANNI PAOLO II HA REDATTO UN MESSAGGIO indirizzato al Vescovo Lucien Fruchaud, de Saint-Brieuc et Tréguier (Francia), a motivo del settimo centenario della nascita di Sant'Ivo, uno dei Patroni della Bretagna. Nel testo, che porta la data del 13 maggio, il Papa ricorda che il Santo, magistrato, avvocato e sacerdote, si impegnò nella difesa dei "diritti fondamentali della persona, del rispetto della sua dignità originale e trascendente e della salvaguardia che il diritto deve assicurare all'individuo. (…) I valori proposti da Sant'Ivo conservano una sorprendente attualità. La sua preoccupazione di promuovere una giustizia equa e di difendere il diritto dei più poveri, invita oggi gli artigiani della costruzione europea a non trascurare nessuno sforzo perché i diritti di tutti, in particolare dei più deboli, siano riconosciuti e difesi. L'Europa dei diritti umani deve fare in modo che gli elementi oggettivi della legge naturale rimangano la base delle leggi positive".

IL GRUPPO MISTO DI LAVORO (GML) TRA LA CHIESA CATTOLICA e il Consiglio Ecumenico delle Chiese (CEC), si sono riuniti in Sessione Plenaria, nei pressi di Bari (Italia), dal 5 all'11 maggio 2003, per analizzare le attività portate a compimento dall'ultimo incontro. I Rappresentanti del CEC hanno riferito sui risultati della Commissione Speciale sulle Relazioni con le Chiese Ortodosse, e sui progetti riguardanti gli eventi futuri come la Conferenza sulla Missione mondiale e l'Evangelizzazione, in programma nel 2005. I Rappresentanti della Chiesa cattolica hanno presentato un'ampia analisi sulle relazioni e i dialoghi bilaterali tra la Chiesa cattolica e Ortodossi, Anglicani, Luterani, Metodisti, Riformati, Mennoniti, Pentecostali, Discepoli di Cristo, così come le consultazioni con gli Avventisti del Settimo Giorno e gli Evangelici. Gran parte dell'incontro è stato dedicato alla discussione e all'esame dettagliato delle bozze dei testi riguardanti le tre principali aree di studio nell'agenda del GML: "Le implicazioni ecclesiologiche del Battesimo"; "La natura e lo scopo del dialogo ecumenico"; "La partecipazione della Chiesa cattolica nei Consigli Nazionali e Regionali di Chiese".
…/IN BREVE/… VIS 20030519 (330)

TURISMO E ALLARGAMENTO DELL'UNIONE EUROPEA


CITTA' DEL VATICANO, 19 MAG. 2003 (VIS). Il Monsignor Piero Monni, Osservatore Permanente della Santa Sede presso l'Organizzazione Mondiale del Turismo, interverrà alla XL Riunione della Commissione Regionale dell'O.M.T. per l'Europa e ad un Seminario sul tema: "The European Integration in the Era of the European Union's Enlargement and the Development of Tourism" (L'integrazione europea nell'era dell'allargamento dell'Unione Europea e lo sviluppo del turismo), in programma a Malta, dal 21 al 23 maggio.

È prevista anche la preparazione della prossima Assemblea Generale in programma a Pechino l'ottobre prossimo, durante la quale saranno approfondite la natura e gli effetti dell'allargamento dell'Unione Europea e il ruolo ricoperto dai nuovi Paesi che si aggregheranno all'Unione.

Secondo quanto riportato in un Comunicato Stampa dell'Ufficio dell'Osservatore Permanente della Santa Sede, l'intervento che Monsignor Monni pronuncerà il giorno 22 maggio, riserverà adeguato spazio allo sviluppo socio-economico dell'industria turistica, e ribadirà la priorità dei valori culturali e tradizionali di ogni Paese, storicamente collegati a quelli spirituali e religiosi, valori che devono animare e costituire il progetto di "Casa Comune Europea".
DELSS/TURISMO:UNIONE EUROPEA/MONNI VIS 20030519 (170)

UDIENZA AI PELLEGRINI VENUTI PER LE CANONIZZAZIONI


CITTA' DEL VATICANO, 19 MAG. 2003 (VIS). Questa mattina, nell'Aula Paolo VI, il Santo Padre Giovanni Paolo II ha ricevuto i pellegrini che hanno partecipato, ieri, alla Cerimonia di Canonizzazione dei Beati polacchi Józef Sebastian Pelczar e Urszula Ledóchowska e delle Beate italiane Maria De Mattias e Virginia Centurione, vedova Bracelli.

Rivolgendosi alle figlie spirituali e ai devoti di Santa Maria De Mattias, Fondatrice delle Suore Adoratrici del Sangue di Cristo, il Papa ha detto: "Durante tutta la sua vita ella si adoperò per diffondere il comandamento cristiano dell'amore, ricomponendo le lacerazioni e sanando le situazioni difficili e le contraddizioni della società del suo tempo. È facile constatare quanto attuale sia un simile messaggio".

Successivamente, rivolgendosi alle Suore di Nostra Signora del Rifugio in Monte Calvario e alle Figlie di Nostra Signora al Monte Calvario, il Santo Padre ha avuto parole di esortazione invitandole a seguire l'esempio della Fondatrice, Virginia Centurione, vedova Bracelli, "a vivere anche oggi il precetto evangelico dell'amore come piena adesione alla volontà divina e come servizio concreto verso il prossimo, specialmente quello maggiormente in difficoltà".

Infine, il Papa ha raggiunto Piazza San Pietro gremita di migliaia di pellegrini polacchi, che precedentemente avevano partecipato alla Santa Messa di ringraziamento. Nel suo discorso in polacco, Giovanni Paolo II ha ricordato i momenti salienti dei suoi incontri con i connazionali dall'inizio del suo Pontificato ed ha sottolineato come il Santo Vescovo Józef Sebastian Pelczar, Fondatore della Congregazione delle Ancelle del Sacro Cuore di Gesù e Santa Urszula Ledóchowska, Fondatrice delle Suore Orsoline del Sacro Cuore di Gesù Agonizzante, furono "testimoni della misericordia divina".

Riferendosi al processo di integrazione europea, il Santo Padre ha citato le parole pronunciate nel 1997 al Congresso di Gniezno: "'Non ci sarà l'unità dell'Europa fino a quando essa non si fonderà nell'unità dello spirito. (…) La storia d'Europa, infatti, è un grande fiume, nel quale sboccano numerosi affluenti, e la varietà delle tradizioni e delle culture che la formano è la sua grande ricchezza".

Ricordando che la Polonia ed altri Paesi dell'ex Blocco dell'Est stanno entrando nelle strutture dell'Unione Europea, il Santo Padre ha affermato: "So che sono numerosi gli oppositori dell'integrazione. Apprezzo la loro sollecitudine per il mantenimento dell'identità culturale e religiosa della nostra Nazione. (…) Debbo tuttavia sottolineare che la Polonia ha costituito sempre un'importante parte dell'Europa. (…) L'Europa ha bisogno della Polonia. La Chiesa in Europa ha bisogno della testimonianza di fede dei Polacchi. La Polonia ha bisogno dell'Europa".

Dopo la lettura del discorso in polacco, il Papa ha aggiunto: "Ieri ho compiuto 83 anni, sono entrato nel mio 84esimo anno. So che si sta avvicinando il giorno in cui mi dovrò presentare davanti a Dio per rendergli conto della mia vita, dal periodo di Wadowice a quello di Cracovia, a Roma. Mi affido alla Divina Misericordia e alla Madre di Dio".
AC/CANONIZZAZIONI/… VIS 20030519 (480)

UDIENZE

CITTA' DEL VATICANO, 19 MAG. 2003 (VIS). Il Santo Padre ha ricevuto oggi in udienza il Signor Aleksander Kwasniewski, Presidente della Repubblica di Polonia, con la Consorte e Seguito.
AP/…/… VIS 20030519 (30)

venerdì 16 maggio 2003

CARDINALE SODANO COMMEMORA VIAGGIO DEL PAPA KAZAKHSTAN


CITTA' DEL VATICANO, 16 MAG. 2003 (VIS). Il Cardinale Angelo Sodano Segretario di Stato, compirà, a partire da oggi, una visita di quattro giorni in Kazakhstan, su invito ufficiale del Presidente della Repubblica, Signor Nursultan Nazarbayev e degli ordinari del Kazkhstan. Obiettivo del viaggio è la commemorazione del Pellegrinaggio Apostolico compiuto dal Santo Padre Giovanni Paolo II nella capitale Astana nel 2001.

Domani, sabato 17 maggio, il Cardinale Sodano renderà una visita ufficiale al Capo dello Stato, celebrerà la Santa Messa nella Cattedrale di Astana ed incontrerà i sacerdoti, i religiosi e la comunità cattolica della capitale. Sono inoltre previste visite alla chiesa ortodossa e alla moschea.

Domenica, 18 maggio, nella città di Karaganda, il Segretario di Stato presiederà una solenne Concelebrazione Eucaristica nel corso della quale benedirà la prima pietra della nuova Chiesa Cattedrale e visiterà il Seminario intitolato a "Maria Regina della Chiesa".

Sempre a Karaganda, nella giornata di lunedì 19 maggio, il Cardinale Segretario di Stato celebrerà una Santa Messa durante la quale incontrerà i sacerdoti ed i religiosi che lavorano in quella Diocesi. Nella medesima città, prima del rientro a Roma, il Cardinale Sodano visiterà la chiesa greco-cattolica ed il monastero delle Suore Carmelitane Scalze.
…/VIAGGIO KAZAKHSTAN/SODANO VIS 20030516 (210)

DIRITTO-DOVERE BATTEZZATI COOPERAZIONE EVANGELIZZAZIONE


CITTA' DEL VATICANO, 16 MAG. 2003 (VIS). Questa mattina il Santo Padre Giovanni Paolo II ha ricevuto i 150 partecipanti all'Assemblea Generale del Consiglio Superiore delle Pontificie Opere Missionarie, accompagnati dal Cardinale Crescenzio Sepe, Prefetto della Congregazione per l'Evangelizzazione dei Popoli, alla quale le Pontificie Opere Missionarie sono affidate.

Nel suo discorso ai Direttori Nazionali delle Pontificie Opere Missionarie, Giovanni Paolo II ha ricordato la loro missione di manifestare "la sollecitudine del Papa per tutte le Chiese" e di "promuovere e sostenere l'animazione missionaria in tutto il Popolo di Dio", adoperandosi, in particolare, per sovvenire ai bisogni delle Chiese che sono più in difficoltà. "Uno degli scopi principali delle Opere Missionarie" - ha affermato il Pontefice - "è anche quello di suscitare vocazioni ad gentes ed a vita, sia nelle Chiese antiche come in quelle più giovani".

Le quattro Opere Missionarie sono: la Pontificia Opera Missionaria della Propagazione della Fede, la Pontifica Opera Missionaria di San Pietro Apostolo per il clero indigeno, le Pontificie Opere Missionarie della Santa Infanzia e dell'Unione Missionaria (nota con l'acronimo PUM). Nel 1922 Papa Pio XI emise il Motu Propiro "Romanorum Pontificum" con il quale attribuiva alle Opere Missionarie il titolo di "Pontificie".

Giovanni Paolo II, ricordando, inoltre, che quest'anno ricorre il 160° anniversario della Pontificia Opera della Santa Infanzia o Infanzia Missionaria, ha affermato: "Desidero rievocare e sottolineare il grande impegno di animazione e sensibilizzazione che quest'Opera compie 'fin dall'infanzia' per promuovere la causa missionaria. Il Messaggio che ho indirizzato nella Solennità dell'Epifania ai membri dell'Opera, esprime tutto il mio apprezzamento per questi 'ragazzi missionari'. Sarà quindi una gioia per me ricevere prossimamente una numerosa e vivace delegazione di bambini di tutto il mondo, che verranno a Roma per celebrare il significativo anniversario della loro benemerita Opera". L'incontro del Papa con la Pontificia Opera della Santa Infanzia è in programma il 14 giugno prossimo.

Ricordando che maggio è il mese dedicato alla Vergine Maria e al Santo Rosario, il Papa ha detto: "È molto suggestivo il Rosario missionario: una decina, quella bianca è per la vecchia Europa, perché sia capace di riappropriarsi della forza evangelizzatrice che ha generato tante Chiese; la decina gialla è per l'Asia, che esplode di vita e di giovinezza; la decina verde è per l'Africa, provata dalla sofferenza, ma disponibile all'annuncio; la decina rossa è per l'America, vivaio di nuove forze missionarie; la decina azzurra è per il Continente dell'Oceania, che attende una più capillare diffusione del Vangelo".

La Pontificia Opera Missionaria della Propagazione della Fede è la più antica delle Opere Missionarie, fondata nel 1822 dalla Venerabile Marie-Pauline Jaricot, laica, con l'obiettivo, come Giovanni Paolo II ha ricordato in un discorso del 1998, di "promuovere un rinnovato slancio missionario nella comunità cristiana". Le somme raccolte negli ultimi anni in favore delle terre di missione, sono state usate per edificare chiese e cappelle, conventi, presbiteri, parrocchie, centri multifunzionali, centri per la catechesi e la formazione dei catechisti.

La Pontificia Opera Missionaria di San Pietro Apostolo per il clero indigeno fu fondata da Jeanne e Stephanie Bigard, madre e figlia, le quali, come ha ricordato il Papa, grazie al loro "genio femminile" e alla "intuizione spirituale" vollero quest'opera "ponendola al servizio del ministero universale di Pietro. Le donazioni assegnate alla Pontificia Opera Missionaria di San Pietro Apostolo sono usate per edificare seminari, o ampliare quelli giù esistenti e per promuovere l'educazione e la formazione dei seminaristi.

La Pontificia Opera della Santa Infanzia, o Infanzia Missionaria, fondata nel 1843, "difende il diritto dei bambini a crescere nella dignità di uomini e donne". Una delle sue principali attività è la creazione di scuole di animazione missionaria che offrono formazione professionale per due anni in missiologia, spiritualità e metodologia.

La Pontificia Unione Missionaria, creata nel 1916, ha l'obiettivo di promuovere una migliore conoscenza dell'attività missionaria presso il clero, religiosi, candidati al sacerdozio e alla vita religiosa e in tutti coloro che operano nel ministero pastorale della Chiesa. Il PUM ha uffici in molte parti del mondo per contribuire a promuovere questa consapevolezza in diversi modi, ad esempio con la pubblicazione di una rivista in diverse lingue e la creazione, negli anni '80, di un corso per corrispondenza in missiologia.
AC/PONTIFICIE OPERE MISSIONARIE/SEPE VIS 20030516 (690)

BUON COMPLEANNO, SANTO PADRE!

CITTA' DEL VATICANO, 16 MAG. 2003 (VIS). Tutti i collaboratori del Vatican Information Service desiderano porgere al Santo Padre Giovanni Paolo II i migliori e più sinceri auguri per il suo 83° compleanno, domenica 18 maggio. Ad multos annos, Santo Padre!
…/…/… VIS 20030516 (50)

UDIENZE

CITTA' DEL VATICANO, 16 MAG. 2003 (VIS). Il Santo Padre ha ricevuto oggi in udienze separate:

- Quattro Presuli della Conferenza Episcopale dell'India (Regione di Calcutta), in Visita "ad Limina Apostolorum":

- L'Arcivescovo Lucas Sirkar, S.D.B., di Calcutta.

- Il Vescovo James Anthony Toppo, di Jalpaiguri.

- Il Vescovo Cyprian Monis, di Asansol.

- Il Vescovo Thomas D'Souza, di Bagdogra.

- Il Cardinale Giovanni Battista Re, Prefetto della Congregazione per i Vescovi.

Ieri, giovedì 15 maggio, il Papa ha ricevuto in udienza il Cardinale Crescenzio Sepe, Prefetto della Congregazione per l'Evangelizzazione dei Popoli.
AL:AP/…/… VIS 20030516 (100)

giovedì 15 maggio 2003

DAL PAPA DODICI NUOVI AMBASCIATORI PRESSO LA SANTA SEDE


CITTA' DEL VATICANO, 15 MAG. 2003 (VIS). Questa mattina, nella Sala Clementina in Vaticano, il Santo Padre Giovanni Paolo II ha ricevuto le Lettere Credenziali di dodici nuovi Ambasciatori presso la Santa Sede e nel suo discorso in francese, ha ricordato alcune delle preoccupazioni della Chiesa "impegnata nella vita internazionale, nei rapporti fra i popoli e negli aiuti umanitari, espressioni della sua missione primaria che è quella di manifestare la vicinanza di Dio ad ogni uomo".

I nuovi Ambasciatori presso la Santa Sede sono: il Signor John Joseph Herron, Australia; il Signor Kelebert Nkomani, Zimbabwe; la Signora Siba Nasser, Siria; il Signor Leari Edgar Rousseau, Trinidad e Tobago; il Signor Negash Kebret, Etiopia; il Signor Alberts Sarkanis, Lettonia; il Signor Emitai Lausiki Boladuadua, Isole Fiji; il Signor Terence Nsanze, Burundi; il Signor Alexander Chikvaidze, Georgia; il Signor Michel Rittié, Vanuatu; il Signor Mihail Laur, Moldova ed la Signora Fauzia Abbas, Pakistan.

Il Santo Padre ha rivolto un discorso a tutti gli Ambasciatori collettivamente, e successivamente, ha consegnato a ciascuno un discorso dedicato agli specifici problemi del singolo Paese rappresentato. Il Papa ha ricevuto a sua volta da ogni Ambasciatore una copia scritta del discorso a Lui rivolto.

"Il nostro mondo vive un periodo difficile, segnato da numerosi conflitti, di cui siete attenti testimoni" - ha detto il Papa all'inizio del suo discorso - "Ciò spaventa molti ed invita i responsabili delle Nazioni ad impegnarsi sempre più a favore della pace. In questa prospettiva, è importante che la diplomazia ritrovi la nobiltà dei suoi intenti. In effetti, l'attenzione verso le persone e i popoli, l'impegno al dialogo, alla fraternità e alla solidarietà, sono la base dell'attività diplomatica e delle istituzioni internazionali incaricate di promuovere prima di tutto la pace, uno dei beni più preziosi per gli individui, per le popolazioni e per gli Stati stessi, il cui sviluppo duraturo non può non fondarsi sulla sicurezza e la concordia".

Successivamente il Santo Padre ha ricordato il 40° anniversario della Lettera Enciclica "Pacem in terris" del Beato Giovanni XXIII, che fu anche diplomatico al servizio della Santa Sede nei tremendi anni della seconda guerra mondiale e si è soffermato sull'invito che il Beato lancia nell'Enciclica ai governanti affinché edifichino la società "su 'quattro pilastri': la verità, la giustizia, l'amore e la libertà. La pace non si può conseguire disprezzando le persone e le popolazioni; essa si costruisce quando tutti partecipano e diventano protagonisti dell'edificazione della società nazionale".

Il Papa, ricordando che la comunità internazionale si è dotata di organismi e di legislazioni specifiche volte ad evitare le guerre, la morte di innocenti e le devastazioni, ha affermato: "Le Nazioni Unite sono chiamate ad essere più che mai il luogo centrale delle decisioni riguardanti la ricostruzione delle nazioni, e le organizzazioni umanitarie devono impegnarsi in modo rinnovato". I popoli potranno così essere artefici del loro destino e "passare dalla paura alla speranza, dal caos all'impegno nella costruzione del loro avvenire".

"Infine" - ha concluso il Pontefice - "faccio appello a tutti coloro che professano una religione, affinché il senso spirituale e religioso sia fonte di unità e di pace, senza mai porre gli uomini uno contro l'altro".
CD/LETTERE CREDENZIALI/… VIS 20030515 (540)

ALTRI ATTI PONTIFICI

CITTA' DEL VATICANO, 15 MAG. 2003 (VIS). Il Santo Padre ha nominato il Padre Fabio Bernardo D'Onorio, O.S.B., Abate dell'Abbazia territoriale di Montecassino (Italia), Consultore della Congregazione per il Culto Divino e la Disciplina dei Sacramenti.
NA/…/D'ONORIO VIS 20030515 (40)

UDIENZE

CITTA' DEL VATICANO, 15 MAG. 2003 (VIS). Il Santo Padre ha ricevuto oggi in udienza il signor Wlodzmierz Cimoszewicz, Ministro degli Esteri della Repubblica di Polonia, e Seguito.
AP/…/… VIS 20030515 (30)

ARCIVESCOVO FOLEY AL CONGRESSO COMUNICAZIONI SOCIALI

CITTA' DEL VATICANO, 15 MAG. 2003 (VIS). L'Arcivescovo John P. Foley terrà, nel pomeriggio di oggi, una conferenza al Secondo Congresso Internazionale Chiesa e Mezzi di Comunicazione Sociale, in corso dal 15 al 17 maggio, all'Università Cattolica San Antonio de Murcia (Spagna).

Il Presidente del Pontificio Consiglio delle Comunicazioni Sociali presenterà una serie di riflessioni e di proposte, ispirate ai documenti del suo Dicastero relativi all'etica nei mezzi di comunicazione sociale.
…/CHIESA:MEZZI COMUNICAZIONE/FOLEY VIS 20030515 (80)

FORMAZIONE INDISPENSABILE EFFICACE SERVIZIO ALLA CHIESA


CITTA' DEL VATICANO, 15 MAG. 2003 (VIS). Questa mattina, il Santo Padre Giovanni Paolo II ha ricevuto l'Arcivescovo Justo Mullor Garcia, Presidente della Pontificia Accademia Ecclesiastica, con gli alunni sacerdoti che si apprestano ad intraprendere il servizio diplomatico nella Santa Sede.

"Per assolvere in modo fedele la missione che vi sarà affidata" - ha detto il Papa ai futuri diplomatici della Santa Sede - "è indispensabile che a partire dagli anni di formazione il vostro obiettivo prioritario sia tendere alla santità. (…) Aspirare alla perfezione evangelica sia vostro quotidiano sforzo, alimentando un ininterrotto rapporto di amore con Dio nella preghiera, nell'ascolto della sua parola e specialmente nella devota partecipazione al Sacrificio eucaristico. Si trova qui, carissimi, il segreto dell'efficacia di ogni ministero e servizio nella Chiesa".

Il Santo Padre ha ribadito che la vita in comune nella Pontificia Accademia a Roma apre gli alunni "alla dimensione universale della Chiesa e vi offre l'opportunità di meglio capire le complesse realtà umane del nostro tempo. Tutto ciò sarà di grande aiuto quando svolgerete la vostra attività fra popolazioni varie per costumi, civiltà, lingua e tradizioni religiose. Il vostro servizio" - ha concluso il Pontefice - "sarà tanto più proficuo quanto più vi adopererete, con animo autenticamente sacerdotale, a promuovere la crescita delle Chiese locali, collegandole con la Cattedra di Pietro, e per il bene dei popoli".
AC/FORMAZIONE/ACCADEMIA ECCLESIASTICA VIS 20030515 (230)

mercoledì 14 maggio 2003

TELEGRAMMA PER L'UCCISIONE DI DUE SACERDOTI IN CONGO


CITTA' DEL VATICANO, 14 MAG. 2003 (VIS). Nel pomeriggio di ieri è stato reso pubblico il telegramma di cordoglio per l'uccisione di due sacerdoti in Congo, che il Santo Padre ha fatto pervenire, tramite il Cardinale Angelo Sodano, Segretario di Stato, al Vescovo Leonard Dhejju, di Bunia (Repubblica Democratica del Congo).

"Profondamente turbato dai drammatici avvenimenti che hanno causato la morte di Padre François Xavier Çateso e di Padre Aimé Ndjabu, della Parrocchia di Nyakasanza, il Santo Padre affida i defunti, e tutte le persone che sono state uccise nelle stesse circostanze, alla misericordia infinita del Dio dell'amore e della pace. Il Santo Padre le esprime la sua viva partecipazione e la prega di assicurare le famiglie delle vittime e i cristiani della Parrocchia di Nyakasanza delle sue preghiere. Il Papa invita tutti ad impegnarsi ogni giorno a seguire Cristo per rigettare la violenza, strada senza futuro, e per edificare una pace duratura fondata sulla giustizia e sul rispetto delle persone. In segno di conforto, Sua Santità impartisce la Benedizione Apostolica a tutte le persone colpite da questo lutto".
TGR/UCCISIONE SACERDOTI:CONGO/DHEJJU:SODANO VIS 20030514 (190)

ALTRI ATTI PONTIFICI


CITTA' DEL VATICANO, 14 MAG. 2003 (VIS). Il Santo Padre:

- Ha eretto la nuova Diocesi di Vélez, (Colombia), con territorio dismembrato da quella di Socorro y San Gil, rendendola suffraganea della Chiesa metropolitana di Bucaramanga.

- Ha nominato il Reverendo Luis Albeiro Cortés Rendón, finora Rettore del Seminario Maggiore di Pereira (Colombia), primo Vescovo della nuova Diocesi di Vélez (superficie: 4.957,60; popolazione: 190.000; cattolici: 171.000; sacerdoti: 39; religiosi: 51), Colombia. Il Vescovo eletto è nato nel 1952 a Quimbaya (Colombia), ed è stato ordinato sacerdote nel 1978.

- Ha nominato il Vescovo Décio Zandonade, S.D.B., finora Ausiliare di Belo Horizonte (Brasile), Vescovo di Colatina (superficie: 12.362; popolazione: 483.938; cattolici: 387.312; sacerdoti: 30; religiosi: 76), Brasile.

- Ha nominato il Reverendo Daniel Bohan, finora Parroco del Cuore Immacolata di Maria a Riverview e Vicario Episcopale per i fedeli anglofoni dell'Arcidiocesi di Moncton (Canada), Vescovo Ausiliare di Toronto (superficie: 13.000; popolazione: 4.147.680; cattolici: 1.420.395; sacerdoti: 862; religiosi: 1.340; diaconi permanenti: 129), Canada. Il Vescovo eletto è nato a Yarmouth (Canada), nel 1941 ed è stato ordinato sacerdote nel 1967.
ECE:NER:NEA/…/CORTES:ZANDONADE:BOHAN VIS 20030514 (180)

UDIENZA GENERALE: DIO PERDONA UN CUORE CONTRITO


CITTA' DEL VATICANO, 14 MAG. 2003 (VIS). Questa mattina, il Santo Padre Giovanni Paolo II, continuando la catechesi sui Salmi, ha dedicato l'Udienza Generale di oggi, tenutasi in Piazza San Pietro, al Cantico del Libro di Daniele: "Preghiera di Azaria nella fornace".

Il Cantico, ha detto il Pontefice ai 25.000 pellegrini presenti, "si presenta come supplica elevata al Signore con ardore e sincerità. È la voce di Israele che sta sperimentando la dura vicenda dell'esilio e della diaspora tra i popoli". Azaria, ha spiegato il Pontefice, è condannato a morte, con altri due fedeli, per non aver rinunciato alla sua fede.

"La persecuzione è considerata da questo Cantico come una giusta pena con cui Dio purifica il popolo peccatore." - ha proseguito il Papa - "Dio è fedele e non smentirà le sue promesse. Anche se la giustizia esige che Israele sia punito per le sue colpe, permane la certezza che l'ultima parola sarà quella della misericordia e del perdono".

Il Santo Padre ha detto inoltre che: "L'orante si accosta al Signore offrendogli il sacrificio più prezioso e accetto: il 'cuore contrito' e lo 'spirito umiliato'. È proprio il centro dell'esistenza, l'io rinnovato dalla prova che viene offerto a Dio, perché lo accolga in segno di conversione e di consacrazione al bene. Con questa disposizione interiore cessa la paura, si spengono la confusione e la vergogna, e lo spirito si apre alla fiducia in un futuro migliore, quando si compiranno le promesse fatte ai padri".

"La frase finale della supplica di Azaria" - ha concluso il Santo Padre - "è di forte impatto emotivo e di profonda intensità spirituale: 'Ora ti seguiamo con tutto il cuore, ti temiamo e cerchiamo il tuo volto'. (…) Ormai è giunto il momento in cui il nostro cammino sta abbandonando le strade perverse del male, i sentieri tortuosi e le vie oblique. Ci avviamo alla sequela del Signore, mossi dal desiderio di incontrare il suo volto".
AG/CANTICO DANIELE/… VIS 20030514 (330)

martedì 13 maggio 2003

CHIESA SIRO-MALABARESE PARTE RICCA CULTURA DELL'INDIA


CITTA' DEL VATICANO, 13 MAG. 2003 (VIS). Questa mattina il Santo Padre ha ricevuto i Vescovi indiani della Chiesa Siro-Malabarese, a conclusione della Visita "ad Limina Apostolorum". Nel suo discorso in lingua inglese, Giovanni Paolo II ha ricordato che "le origini della vostra Chiesa sono direttamente legate agli albori della cristianità e alla missione degli Apostoli. La Liturgia della Chiesa Siro-Malabarese, per secoli, parte della ricca e varia cultura dell'India, è la più vivida espressione dell'identità dei vostri popoli".

Il Santo Padre ha sottolineato che "Poiché 'l'Eucaristia (…) è il bene più prezioso della Chiesa nel suo pellegrinaggio nella storia', vi esorto a custodire e a rinnovare questo tesoro con grande cura, senza mai permettere che venga usato come fonte di divisione. (…) Come primari custodi della liturgia, siete chiamati a vegliare per proteggerla contro sperimentazioni non autorizzate di singoli sacerdoti che violano l'integrità della liturgia e che possono causare seri danni ai fedeli".

Riferendosi alla questione della cura pastorale dei cattolici orientali in India e all'estero, il Santo Padre ha detto che essa "continua ad essere affidata alla cura della Conferenza dei Vescovi Cattolici dell'India e del Sinodo Siro-Malabarese. Desidero sottolineare la 'urgente necessità di superare i timori e le incomprensioni che alle volte emergono fra le Chiese Orientali e la Chiesa Latina (…) in particolare riguardo alla cura pastorale delle loro popolazioni anche fuori del proprio territorio'" e citando l'Esortazione Apostolica "Ecclesia in Asia", il Papa ha detto: "Sono certo che continuerete ad operare strettamente con i vostri Fratelli Vescovi di Rito Latino e con la Santa Sede per garantire che i Siro-Malabaresi in India e nel mondo ricevano l'assistenza spirituale a loro dovuta, nel rispetto delle disposizioni canoniche che sono, come sappiamo, mezzi appropriati per la preservazione della comunione ecclesiale".

"La carità esorta ogni cristiano a continuare a proclamare la Buona Novella di Gesù Cristo fino agli estremi confini della terra", - ha affermato Giovanni Paolo II. "L'autentica evangelizzazione è sensibile alla cultura e ai costumi locali, sempre nel rispetto del 'diritto inalienabile' di ciascuno alla libertà religiosa. Il principio rimane sempre valido: 'La Chiesa propone, non impone nulla'". Il Papa ha detto ai Vescovi che l'apertura verso i fratelli e le sorelle di altre religioni "non può mai diminuire l'obbligo di proclamare Gesù Cristo: Via, Verità e Vita'".

Infine Giovanni Paolo II ha detto: "Mi unisco a voi nel rendere grazie perché le vostre Eparchie sono benedette da tanto numerosi sacerdoti e religiosi. (…) La vostra missione pastorale non potrebbe essere portata a termine senza il clero, vostro collaboratore nel sacro ministero. (…) Il vostro fare affidamento necessariamente sui sacerdoti comporta che si creino forti legami fra di voi. Essi sono vostri figli ed amici. (…) Allo stesso modo, i religiosi affidati alle vostre cure sono membri della vostra famiglia. La testimonianza offerta da tanti uomini e donne consacrati alla vita di castità, povertà e obbedienza, rappresenta un vero segno di smentita in una nazione sempre più secolarizzata".
AL/CHIESA SIRO-MALABARESE/INDIA VIS 20030513 (520)
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