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lunedì 4 gennaio 2010

MESSAGGIO APERTURA ANNO SANTO COMPOSTELANO 2010


CITTA' DEL VATICANO, 31 DIC. 2009 (VIS). Il Santo Padre Benedetto XVI ha fatto pervenire un Messaggio all'Arcivescovo Julián Barrio Barrio, di Santiago de Compostela (Spagna), in occasione del solenne rito di apertura della Porta Santa dell'Anno Santo Compostelano, nella Cattedrale di Santiago de Compostela in Galizia, che ricorre ogniqualvolta la festività di San Giacomo apostolo, (25 luglio), cade di domenica.
 
  Nel Messaggio, letto nel corso della Celebrazione Eucaristica dall'Arcivescovo Barrio, dopo l'apertura della Porta Santa, Benedetto XVI ricorda che il tema di questo nuovo Anno Giubilare Compostelano: "Pellegrinare verso la luce", e la Lettera Pastorale "Pellegrini della fede e testimoni di Cristo Risorto", seguono fedelmente questa tradizione e la ripropongono quale appello all'evangelizzazione, agli uomini e donne di oggi, ricordando il carattere di pellegrinaggio della Chiesa e dell'essere cristiano nel mondo".

  "Aperto alla sorpresa e alla trascendenza, il pellegrino" - scrive il Papa - "si lascia istruire dalla Parola di Dio, e in questo modo allontana la sua fede da un'adesione e da paure infondate. Così fece il Signore Risorto con i discepoli che, storditi e scoraggiati, percorrevano la strada per Emmaus".

  Il Santo Padre invoca Dio affinché "accompagni i pellegrini, affinché si faccia riconoscere da loro ed entri nei loro cuori. (...) Questa è la vera meta, la grazia, che il mero percorso materiale del Cammino non può raggiungere da solo, ma che porta il pellegrino a convertirsi in testimone di fronte agli altri, che Cristo vive ed è la nostra imperativa speranza  di salvezza".

  "In questo Anno Santo, in sintonia con l'Anno Sacerdotale, un ruolo decisivo corrisponde ai presbiteri, il cui spirito di accoglienza e di offerta ai fedeli e ai pellegrini, deve essere particolarmente generoso". Al riguardo il Papa invita i sacerdoti a prodigarsi "nell'amministrare i sacramenti della Penitenza e dell'Eucaristia, poiché l'elemento più ricercato, apprezzato e caratteristico dell'Anno Santo è il perdono e l'incontro con Cristo vivente".

  Benedetto XVI esprime la sua "speciale vicinanza ai pellegrini che arrivano e continuano ad arrivare a Santiago", esortandoli a "raccogliere le suggestive esperienze di fede, carità e fraternità che incontrano sul loro cammino, ed a vivere il Cammino soprattutto interiormente, lasciandosi interpellare dalla chiamata che il Signore indirizza ad ognuno di loro".

  "Vi invito anche" - conclude il Pontefice - "a non dimenticare nella vostra preghiera coloro che non hanno potuto accompagnarvi, le vostre famiglie, gli amici, i malati e i bisognosi, i migranti, i deboli nella fede e il Popolo di Dio con i suoi pastori".
MESS/ANNO SANTO COMPOSTELANO/BARRIO               VIS 20100104 (420)


ACCRESCERE SENSO DI APPARTENENZA ALLA CHIESA


CITTA' DEL VATICANO, 31 DIC. 2009 (VIS). Questa sera, alle ore 18:00, nella Basilica Vaticana, il Santo Padre Benedetto XVI ha presieduto i primi Vespri della Solennità di Maria Santissima Madre di Dio, a cui sono seguiti l'esposizione del Santissimo Sacramento, il canto del tradizionale inno di ringraziamento del "Te Deum", a conclusione dell'anno civile, e la Benedizione Eucaristica.

  Nel commentare le parole dell'Apostolo Paolo, nella liturgia odierna, la "pienezza del tempo", il Santo Padre ha detto: "Con l'incarnazione del Figlio di Dio, l'eternità è entrata nel tempo, e la storia dell'uomo si è aperta al compimento nell'assoluto di Dio. Il tempo è stato - per così dire - 'toccato' da Cristo, il Figlio di Dio e di Maria, e da lui ha ricevuto significati nuovi e sorprendenti: è diventato tempo di salvezza e di grazia".

  "Proprio in questa prospettiva" - ha proseguito il Pontefice - "dobbiamo considerare il tempo dell'anno che si chiude e di quello che inizia, per porre le più diverse vicende della nostra vita - importanti o piccole, semplici o indecifrabili, gioiose o tristi - sotto il segno della salvezza ed accogliere la chiamata che Dio ci rivolge per condurci verso una meta che è oltre il tempo stesso: l'eternità".

  "Il testo paolino vuole anche sottolineare il mistero della vicinanza di Dio all'intera umanità. E' la vicinanza propria del mistero del Natale" - ha spiegato il Pontefice - "Dio si fa uomo e all'uomo viene data l'inaudita possibilità di essere figlio di Dio. Tutto questo ci riempie di gioia grande e ci porta ad elevare la lode a Dio. (...) Il canto del 'Te Deum', che oggi risuona nelle Chiese di ogni parte della terra, vuole essere un segno della gioiosa gratitudine che rivolgiamo a Dio per quanto ci ha offerto in Cristo.

  Nel ringraziare il Signore "per le grazie sovrabbondanti elargite alla nostra comunità diocesana di Roma nel corso dell'anno che volge al termine" il Santo Padre ha espresso apprezzamento per la scelta pastorale di "dedicare tempo ad una verifica dell'itinerario percorso, al fine di accrescere il senso di appartenenza alla Chiesa e favorire la corresponsabilità pastorale".

  Nel sottolineare che "tante famiglie, numerosi insegnanti e le comunità parrocchiali si dedicano ad aiutare i giovani a costruire il loro futuro su solide fondamenta, in particolare sulla roccia che è Gesù Cristo", Benedetto XVI ha detto: "La Parola, creduta, annunciata e vissuta ci spinge a comportamenti di solidarietà e di condivisione. Nel lodare il Signore per l'aiuto che le comunità cristiane hanno saputo offrire con generosità a quanti hanno bussato alle loro porte, desidero incoraggiare tutti a proseguire nell'impegno di alleviare le difficoltà in cui versano ancora oggi tante famiglie provate dalla crisi economica e dalla disoccupazione".

  "Roma ha bisogno di sacerdoti che siano annunciatori coraggiosi del Vangelo" - ha concluso il Pontefice - "e, allo stesso tempo, rivelino il volto misericordioso del Padre. Invito i giovani a non avere paura di rispondere con il dono completo della propria esistenza alla chiamata che il Signore rivolge loro a seguirlo nella via del sacerdozio o della vita consacrata".

  Al termine della Celebrazione, il Santo Padre ha compiuto una breve visita al Presepio allestito in Piazza San Pietro.
HML/VESPRI:TE DEUM/...                                       VIS 20100104 (530)


ALTRI ATTI PONTIFICI

CITTA' DEL VATICANO, 31 DIC. 2009 (VIS). Il Santo Padre ha nominato il Reverendo Matthieu Nguyên Van Khôi, Vescovo Coadiutore della Diocesi di Quy Nhon (superficie: 17.087; popolazione: 3.734.903; cattolici: 68.011; sacerdoti: 89; religiosi: 400), Viêt Nam. Il Vescovo eletto, è nato nel 1951 a Phuoc Son (Viêt Nam), ed è stato ordinato sacerdote nel 1989. E' stato finora Parroco della Cattedrale di Quy Nhon e Professore del Seminario "Maris Stella" di Nha Trang (Viêt Nam).
NEC/.../VAN KHÔI                                     VIS 20100104 (90)

IMPEGNARSI COSTRUIRE MONDO PIÙ DEGNO DELLA PERSONA


CITTA' DEL VATICANO, 1 GEN. 2010 (VIS). Alle 10:00 di questa mattina, nella Basilica Vaticana, il Santo Padre Benedetto XVI ha presieduto la Celebrazione Eucaristica della Solennità di Maria Santissima Madre di Dio nell'ottava di Natale in occasione della XLIII Giornata Mondiale della Pace sul tema: "Se vuoi coltivare la pace, custodisci il creato".
 
  "Tutto il racconto biblico si può leggere come progressivo svelamento del volto di Dio" - ha spiegato il Papa  all'inizio dell'omelia - "fino a giungere alla sua piena manifestazione in Gesù Cristo. (...) Il volto di Dio ha preso un volto umano, lasciandosi vedere e riconoscere nel figlio della Vergine Maria, che per questo veneriamo con il titolo altissimo di 'Madre di Dio'".

  "Meditare sul mistero del volto di Dio e dell'uomo" - ha sottolineato il Pontefice - "è una via privilegiata che conduce alla pace. Questa, infatti, incomincia da uno sguardo rispettoso, che riconosce nel volto dell'altro una persona, qualunque sia il colore della sua pelle, la sua nazionalità, la sua lingua, la sua religione".

  "Solo se abbiamo Dio nel cuore, siamo in grado di cogliere nel volto dell'altro un fratello in umanità, non un mezzo ma un fine, non un rivale o un nemico, ma un altro me stesso, una sfaccettatura dell'infinito mistero dell'essere umano. La nostra percezione del mondo e, in particolare, dei nostri simili, dipende essenzialmente dalla presenza in noi dello Spirito di Dio".

  "Per riconoscerci e rispettarci quali realmente siamo, cioè fratelli, abbiamo bisogno di riferirci al volto di un Padre comune, che tutti ci ama, malgrado i nostri limiti e i nostri errori".

  "Fin da piccoli, è importante essere educati al rispetto dell'altro, anche quando è differente da noi" - ha ribadito il Papa" - "I volti dei bambini sono come un riflesso della visione di Dio sul mondo. Perché allora spegnere i loro sorrisi? Perché avvelenare i loro cuori? Purtroppo, l'icona della Madre di Dio della tenerezza trova il suo tragico contrario nelle dolorose immagini di tanti bambini e delle loro madri in balia di guerre e violenze: profughi, rifugiati, migranti forzati. Volti scavati dalla fame e dalle malattie, volti sfigurati dal dolore e dalla disperazione".

  "I volti dei piccoli innocenti" - ha proseguito il Pontefice - "sono un appello silenzioso alla nostra responsabilità: di fronte alla loro condizione inerme, crollano tutte le false giustificazioni della guerra e della violenza. Dobbiamo semplicemente convertirci a progetti di pace, deporre le armi di ogni tipo e impegnarci tutti insieme a costruire un mondo più degno dell'uomo".

  Nel commentare il Messaggio per la XLIII Giornata Mondiale della Pace 2010: "Se vuoi coltivare la pace, custodisci il creato", il Papa ha affermato: "L'uomo è capace di rispettare le creature nella misura in cui porta nel proprio spirito un senso pieno della vita, altrimenti sarà portato a disprezzare se stesso e ciò che lo circonda, a non avere rispetto dell'ambiente in cui vive, del creato".

  Nel porre l'accento sul fatto che "Vi è (...) un nesso strettissimo tra il rispetto dell'uomo e la salvaguardia del creato", il Santo Padre ha affermato: "Se l'uomo si degrada, si degrada l'ambiente in cui vive; se la cultura tende verso un nichilismo, se non teorico, pratico, la natura non potrà non pagarne le conseguenze".

  "Rinnovo, pertanto, il mio appello" - ha concluso il Pontefice - "ad investire sull'educazione, proponendosi come obiettivo, oltre alla necessaria trasmissione di nozioni tecnico-scientifiche, una più ampia e approfondita 'responsabilità ecologica', basata sul rispetto dell'uomo e dei suoi diritti e doveri fondamentali. Solo così l'impegno per l'ambiente può diventare veramente educazione alla pace e costruzione della pace".
HML/PACE:CREAZIONE/...                                           VIS 20100104 (600)


TUTTI SIAMO RESPONSABILI DELLA CREAZIONE


CITTA' DEL VATICANO, 1 GEN. 2010 (VIS). Questa mattina, al termine della Santa Messa celebrata nella Basilica Vaticana, il Santo Padre Benedetto XVI si è affacciato alla finestra del suo studio privato e si è rivolto alle migliaia di pellegrini presenti in Piazza San Pietro per la recita dell'Angelus.

  Nel ricordare il tema del messaggio per la XLIII Giornata Mondiale della Pace: "Se vuoi coltivare la pace, custodisci il creato", il Papa ha sottolineato che: "Tutti (...) siamo responsabili della protezione e della cura del creato. Perciò, anche in questo campo, è fondamentale l'educazione: per imparare a rispettare la natura; orientarsi sempre più 'a costruire la pace a partire dalle scelte di ampio raggio a livello personale, familiare, comunitario e politico'".

  "Se dobbiamo avere cura delle creature che ci circondano, quale considerazione dovremo avere per le persone, nostri fratelli e sorelle! Quale rispetto per la vita umana!".

  "Nel primo giorno dell'anno" - ha detto ancora Benedetto XVI - "vorrei rivolgere un appello alle coscienze di quanti fanno parte di gruppi armati di qualunque tipo. A tutti e a  ciascuno dico: fermatevi, riflettete, e abbandonate la via della violenza! Sul momento, questo passo potrà sembrarvi impossibile, ma, se avrete il coraggio di compierlo, Dio vi aiuterà, e sentirete tornare nei vostri cuori la gioia della pace, che forse da tempo avete dimenticata. Affido questo appello all'intercessione della Santissima Madre di Dio, Maria".

  Nel ricordare che il nome Gesù significa "Dio salva", il Santo Padre ha affermato: "Gesù è il volto di Dio, è la benedizione per ogni uomo e per tutti i popoli, è la pace per il mondo. Grazie, Madre Santa, che hai dato alla luce il Salvatore, il Principe della pace!".
ANG/CREAZIONE:PACE/...                           VIS 20100104 (290)


CORDOGLIO DEL PAPA MORTE CARDINALE DALY


CITTA' DEL VATICANO, 2 GEN. 2010 (VIS).  Il Santo Padre Benedetto XVI ha espresso il suo profondo cordoglio per la morte del Cardinale Cahal Brendan Daly, Arcivescovo emerito di Armagh (Irlanda), mancato il 31 dicembre scorso, all'età di 92 anni.

  In un telegramma, reso pubblico questa mattina, indirizzato al Cardinale Seán Baptist Brady, attuale Arcivescovo di Armagh, il Santo Padre ricorda "con gratitudine gli anni di devoto servizio pastorale del Cardinale Daly alla Chiesa in qualità di sacerdote, Vescovo e Primate di Irlanda, il suo contributo in qualità di Membro del Collegio Cardinalizio e soprattutto il suo costante impegno volto alla promozione della giustizia e della pace nell'Irlanda del Nord".
TGR/MORTE CARDINALE DALY/BRADY                   VIS 20100104 (120)


NOSTRA SPERANZA È IN DIO CHE CI GUIDA SUO REGNO DI AMORE


CITTA' DEL VATICANO, 3 GEN. 2010 (VIS).  "In questa Domenica - seconda dopo il Natale e prima del nuovo anno - sono lieto di rinnovare a tutti il mio augurio di ogni bene nel Signore!", ha detto il Papa prima di recitare l'Angelus con i fedeli convenuti in Piazza San Pietro.

  "I problemi non mancano nella Chiesa e nel mondo" - ha detto il Papa - "come pure nella vita quotidiana delle famiglie. Ma, grazie a Dio, la nostra speranza non fa conto su improbabili pronostici e nemmeno sulle previsioni economiche, pur importanti".

  "La nostra speranza è in Dio" - ha ribadito Benedetto XVI - "non nel senso di una generica religiosità, o di un fatalismo ammantato di fede. Noi confidiamo nel Dio che in Gesù Cristo ha rivelato in modo compiuto e definitivo la sua volontà di stare con l'uomo, di condividere la sua storia, per guidarci tutti al suo Regno di amore e di vita. E questa grande speranza anima e talvolta corregge le nostre speranze umane".

  "Cari amici, questa è la vera ragione di speranza dell'umanità" - ha proseguito il Pontefice - "la storia ha un senso, perché è 'abitata' dalla Sapienza di Dio. E tuttavia, il disegno divino non si compie automaticamente, perché è un progetto d'amore, e l'amore genera libertà e chiede libertà. Il Regno di Dio viene certamente, anzi, è già presente nella storia e, grazie alla venuta di Cristo, ha già vinto la forza negativa del maligno. Ma ogni uomo e donna è responsabile di accoglierlo nella propria vita, giorno per giorno. Perciò, anche il 2010 sarà più o meno 'buono' nella misura in cui ciascuno, secondo le proprie responsabilità, saprà collaborare con la grazia di Dio".

  "Rivolgiamoci dunque alla Vergine Maria, per imparare da Lei questo atteggiamento spirituale. Il Figlio di Dio ha preso carne da Lei non senza il suo consenso. Ogni volta che il Signore vuole fare un passo avanti, insieme con noi, verso la 'terra promessa', bussa prima al nostro cuore, attende, per così dire, il nostro 'sì', nelle piccole come nelle grandi scelte".

  "Ci aiuti Maria ad accogliere sempre la volontà di Dio" - ha concluso il Papa - "con umiltà e coraggio, perché anche le prove e le sofferenze della vita cooperino ad affrettare la venuta del suo Regno di giustizia e di pace".
ANG/SPERANZA/...                                                   VIS 20100104 (400)


SEGRETARIO PAPA VISITA GIOVANE PROVOCÒ CADUTA PONTEFICE


CITTA' DEL VATICANO, 3 GEN. 2010 (VIS). Padre Federico Lombardi, S.I., Direttore della Sala Stampa della Santa Sede, ha confermato che: "Nei giorni scorsi, il Segretario Personale del Santo Padre, Monsignor Georg Gänswein, ha compiuto in forma riservata una visita alla Signorina Susanna Maiolo, manifestandole l'interessamento del Santo Padre per la sua situazione". Il 24 dicembre scorso, durante la processione di ingresso della celebrazione della Messa della notte nella Basilica Vaticana, la Signorina Maiolo superò la transenna riuscendo a raggiungere il Santo Padre, e nell'afferrare il Pallio fece perdere l'equilibrio e scivolare a terra Papa Benedetto XVI.

  "Quanto all'iter avviato dalla magistratura dello Stato della Città del Vaticano, esso seguirà il suo corso fino al suo espletamento".
OP/VISITA GÄNSWEIN/MAIOLO                                           VIS 20100104 (110)



NOTA

CITTA' DEL VATICANO, 4 GEN. 2010 (VIS). Nel corso del 2010, il servizio del V.I.S. sarà trasmesso dal lunedì al venerdì, eccetto che nei giorni di seguito indicati:

6 gennaio (mercoledì)

11 febbraio (giovedì)

19 marzo (venerdì)

1° aprile (Giovedì Santo)
2 aprile (Venerdì Santo)
5 aprile (Lunedì dell'Angelo)
6 aprile (Martedì nell'Ottava di Pasqua)

19 aprile (Lunedì)

13 maggio (Giovedì)

3 giugno (Giovedì)
29 giugno (Martedì)

Tutto il mese di agosto

1° novembre (Lunedì)
2 novembre (Martedì)

8 dicembre (mercoledì)
24 dicembre (venerdì)
27 dicembre (lunedì)
31 dicembre (venerdì)
…/…/…                                               VIS 20100104 (130)

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