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Il Vatican Information Service (VIS), istituito nell'ambito della Sala Stampa della Santa Sede, è un bollettino telematico che diffonde notizie relative all'attività magistrale e pastorale del Santo Padre e della Curia Romana...

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lunedì 6 luglio 2009

PASTORALE VOCAZIONALE SIATE SEMINATORI FIDUCIA SPERANZA


CITTA' DEL VATICANO, 4 LUG. 2009 (VIS). Questa mattina il Santo Padre ha ricevuto in udienza i 120 partecipanti al Congresso Vocazionale Europeo sulla pastorale vocazionale, che ha per tema: "Il Vangelo della vocazione per il giovane nella cultura europea", in corso in questi giorni a Roma. "La cura delle vocazioni" - ha ricordato il Papa - "costituisce per ogni diocesi una delle priorità pastorali, che assume ancor più valore nel contesto dell'Anno Sacerdotale appena iniziato".

  La parabola evangelica del seminatore è stata al centro dei lavori del Congresso. "Con abbondanza e gratuità, il Signore getta il seme della Parola di Dio" - ha commentato il Pontefice - "pur sapendo che esso potrà incontrare un terreno inadeguato, che non gli permetterà di maturare (...). Tuttavia, il seminatore non si scoraggia, perché sa che una parte di questo seme è destinata a trovare il 'terreno buono', cioè cuori ardenti e capaci di accogliere la Parola con disponibilità per farla maturare nella perseveranza e ridonarne con generosità il frutto a beneficio di molti".

  "L'immagine del terreno" - ha proseguito il Pontefice - "può evocare la realtà più o meno buona della famiglia; l'ambiente talvolta arido e duro del lavoro; i giorni della sofferenza e delle lacrime. La terra è soprattutto il cuore di ogni uomo, in particolare dei giovani (...): un cuore spesso confuso e disorientato, eppure capace di contenere in sé impensate energie di donazione; pronto ad aprirsi nelle gemme di una vita spesa per amore di Gesù, capace di seguirlo con la totalità e la certezza che viene dall'avere trovato il più grande tesoro dell'esistenza".

  "A seminare nel cuore dell'uomo è sempre e solo il Signore. Solo dopo la semina abbondante e generosa della Parola di Dio ci si può inoltrare lungo i sentieri dell'accompagnare e dell'educare, del formare e del discernere" - ha affermato il Papa, sottolineando che: "Come Cristo, il sacerdote e l'animatore devono essere un 'chicco di grano', che rinuncia a se stesso per fare la volontà del Padre; che sa vivere nascosto dal clamore e dal rumore; che rinuncia alla ricerca di quella visibilità e grandezza d'immagine che oggi spesso diventano criteri e addirittura scopi di vita in tante parte della nostra cultura, ed affascinano molti giovani".

  "Siate seminatori di fiducia e di speranza" - ha esortato il Santo Padre - "E' infatti profondo il senso di smarrimento che spesso vive la gioventù di oggi. Non di rado le parole umane sono prive di futuro e di prospettiva, prive anche di senso e di sapienza. Si diffonde un atteggiamento di impazienza frenetica e una incapacità a vivere il tempo dell'attesa. Eppure, questa può essere l'ora di Dio: la sua chiamata, mediata dalla forza e dall'efficacia della Parola, genera un cammino di speranza verso la pienezza della vita".

  Infine, ricordando il Santo Curato d'Ars, Giovanni Maria Vianney, "che ha dedicato la sua vita alla guida spirituale delle persone, con umiltà e semplicità, 'gustando e vedendo' la bontà di Dio nelle situazioni ordinarie", il Santo Padre ha affermato: "L'Anno Sacerdotale offre pertanto una bella opportunità per ritrovare il senso profondo della pastorale vocazionale, come pure le sue scelte fondamentali di metodo: la testimonianza, semplice e credibile; la comunione, con itinerari concertati e condivisi nella Chiesa particolare; la quotidianità, che educa a seguire il Signore nella vita di tutti i giorni; l'ascolto, guidato dallo Spirito Santo, per orientare i giovani nella ricerca di Dio e della vera felicità, e infine la verità, che sola può generare libertà interiore".
AC/PASTORALE VOCAZIONALE/...                       VIS 20090706 (580)

TELEGRAMMA DI CORDOGLIO MORTE PADRE BORGOMEO, S.I.


CITTA' DEL VATICANO, 4 LUG. 2009 (VIS). A nome del Santo Padre Benedetto XVI, il Cardinale Tarcisio Bertone, Segretario di Stato, ha fatto pervenire un telegramma di cordoglio al Preposito Generale della Compagnia di Gesù, Padre Adolfo Nicolás Pachón, per la morte, il 2 luglio scorso, del Padre Pasquale Borgomeo, S.I.

  Questa mattina, Padre Federico Lombardi, S.I., attuale Direttore Generale della Radio Vaticana ha letto nel corso delle Esequie, il telegramma nel quale Benedetto XVI ricorda il: "Padre Pasquale Borgomeo per tanti anni fedele collaboratore della Santa Sede specialmente come apprezzato Direttore Generale della Radio Vaticana".

  "Il Sommo Pontefice" - si legge ancora nel telegramma - "desidera esprimere sentite condoglianze ai familiari e alla Compagnia di Gesù colpiti dalla sua scomparsa, e, mentre ne ricorda con animo grato la generosa e competente opera al servizio delle comunicazioni sociali, affida la sua anima alla materna intercessione della Vergine Santa e, di cuore invia ai congiunti e ai confratelli e fedeli riuniti in celebrazione del suo suffragio, la confortatrice Benedizione Apostolica".
TGR/MORTE PADRE BORGOMEO/LOMBARDI               VIS 20090706 (170)

AFFRONTARE UNITI SFIDE DECISIVE DESTINO UMANITÀ


CITTA' DEL VATICANO, 4 LUG. 2009 (VIS). Il Santo Padre Benedetto XVI ha indirizzato una Lettera all'Onorevole Silvio Berlusconi, Presidente del Consiglio dei Ministri Italiano, in occasione della riunione dei Capi di Stato e di Governo del Gruppo dei Paesi più Industrializzati (G8), che si svolgerà a L'Aquila nei giorni 8-9 e 10 luglio.

  "In preparazione al Grande Giubileo del 2000, su impulso di Giovanni Paolo II, la Santa Sede ebbe a prestare grande attenzione ai lavori del G8" - scrive Benedetto XVI - "Il mio venerato Predecessore era infatti persuaso che la liberazione dei Paesi più poveri dal fardello del debito e, più in generale, lo sradicamento delle cause della povertà estrema nel mondo dipendevano dalla piena assunzione delle responsabilità solidali nei confronti di tutta l'umanità, che hanno i Governi e gli Stati economicamente più avanzati".

  Tuttavia, nonostante l'obiettivo fissato dalla Comunità internazionale alla soglia del terzo millennio fosse di sconfiggere la povertà estrema entro il 2015, il Papa spiega che: "Purtroppo, la crisi finanziaria ed economica, che investe l'intero Pianeta dall'inizio del 2008, ha mutato il panorama, cosicché è reale il rischio non solo che si spengano le speranze di uscire dalla povertà estrema, ma che anzi cadano nella miseria pure popolazioni finora beneficiarie di un minimo benessere materiale".

  "E pertanto, con la stessa forza con cui Giovanni Paolo II chiese il condono del debito estero, vorrei anch'io fare appello ai Paesi membri del G8, agli altri Stati rappresentati e ai Governi del mondo intero, affinché l'aiuto allo sviluppo, soprattutto quello rivolto a 'valorizzare' la 'risorsa umana', sia mantenuto e potenziato, non solo nonostante la crisi, ma proprio perché di essa è una delle principali vie di soluzione".

  "Il tema dell'accesso all'educazione è intimamente connesso all'efficacia della cooperazione internazionale" - ribadisce il Pontefice - "L'educazione è condizione indispensabile per il funzionamento della democrazia, per la lotta contro la corruzione, per l'esercizio dei diritti politici, economici e sociali e per la ripresa effettiva di tutti gli Stati, poveri e ricchi. Ed applicando rettamente il principio della sussidiarietà, il sostegno allo sviluppo non può non tener conto della capillare azione educatrice che svolgono la Chiesa cattolica e altre Confessioni religiose nelle regioni più povere e abbandonate del Globo".

  "Agli illustri partecipanti all'incontro del G8, mi preme altresì" - scrive il Pontefice - "ricordare che la misura dell'efficacia tecnica dei provvedimenti da adottare per uscire dalla crisi coincide con la misura della sua valenza etica. Occorre cioè tener presenti le concrete esigenze umane e familiari: mi riferisco, ad esempio, all'effettiva creazione di posti di lavoro per tutti, che consentano ai lavoratori e alle lavoratrici di provvedere in maniera degna ai bisogni della famiglia, e di assolvere alla primaria responsabilità che hanno nell'educare i figli e nell'essere protagonisti nelle comunità di cui sono parte".

 "E' doveroso riformare l'architettura finanziaria internazionale per assicurare il coordinamento efficace delle politiche nazionali, evitando la speculazione creditizia e garantendo un'ampia disponibilità internazionale di credito pubblico e privato al servizio della produzione e del lavoro, specialmente nei Paesi e nelle regioni più disagiati".

  "La legittimazione etica degli impegni politici del G8 esigerà naturalmente che essi siano confrontati con il pensiero e le necessità di tutta la Comunità Internazionale" - sottolinea il Papa - "A tal fine, appare importante rafforzare il multilateralismo, non solo per le questioni economiche, ma per l'intero spettro delle tematiche riguardanti la pace, la sicurezza mondiale, il disarmo, la salute, la salvaguardia dell'ambiente e delle risorse naturali per le generazioni presenti e future".

  "Si ascolti pertanto la voce dell'Africa" - esorta il Pontefice - "e dei Paesi meno sviluppati economicamente! Si ricerchino modi efficaci per collegare le decisioni dei vari raggruppamenti dei Paesi, compreso il G8, all'Assemblea delle Nazioni Unite, dove ogni Nazione, quale che sia il suo peso politico ed economico, può legittimamente esprimersi in una situazione di uguaglianza con le altre".

  "Vorrei infine aggiungere" - conclude il Pontefice - "che è quanto mai significativa la scelta del Governo italiano di ospitare il G8 nella città del L'Aquila (...) Siamo stati tutti testimoni della generosa solidarietà del Popolo italiano e di altre Nazioni. Questa mobilitazione solidale potrebbe costituire un invito per i membri del G8 e per i Governi e i Popoli del mondo ad affrontare uniti le attuali sfide che pongono improrogabilmente l'umanità di fronte a scelte decisive per il destino stesso dell'uomo, intimamente connesso con quello del creato".
BXVI-LETTERA/VERTICE G-8/BERLUSCONI                   VIS 20090706 (720)

BILANCIO SANTA SEDE 2008: DEFICIT DI UN MILIONE DI EURO


CITTA' DEL VATICANO, 4 LUG. 2009 (VIS). Dal 1° al 3 luglio si è svolta in Vaticano la 43ª Riunione del Consiglio di Cardinali per lo Studio dei Problemi Organizzativi ed Economici della Santa Sede, presieduta dal Segretario di Stato, Cardinale Tarcisio Bertone, S.D.B.

  In un Comunicato, reso pubblico nel pomeriggio di oggi, si rende noto che il Bilancio Consuntivo Consolidato della Santa Sede per l'esercizio 2008, presentato ai Cardinali dall'Arcivescovo Velasio De Paolis, C.S., Presidente della Prefettura degli Affari Economici della Santa Sede, registra entrate per  € 253.953.869 e uscite per  € 254.865.383, con un disavanzo di esercizio di € 911.514.

  Le uscite sono da attribuirsi per la maggior parte alle spese ordinarie e straordinarie dei Dicasteri e Organismi della Santa Sede, nei quali prestano il loro servizio complessivamente 2.732 persone, di cui 761 ecclesiastici, 334 religiosi e 1.637 laici.

   Il Bilancio Consuntivo del Governatorato dello Stato della Città del Vaticano per il 2008 ha chiuso con un disavanzo contenuto in € 15.313.124. Nello Stato della Città del Vaticano prestano servizio 1.894 persone.

  "Nel periodo in esame, il Governatorato" - si legge nel Comunicato - "di concerto con la Santa Sede, ha avviato lo studio di una infrastruttura di comunicazione integrata che comprende i servizi di telefonia ed internet. È stato inoltre realizzato il primo impianto fotovoltaico sulla struttura dell'Aula Paolo VI. In continuità con l'impegno degli scorsi anni, ha provveduto alla tutela e alla valorizzazione del patrimonio artistico, con particolare riguardo ai Musei Vaticani, ampliando anche le aree espositive e gli orari di visita. Notevole è stato l'impegno economico e finanziario sostenuto per la tutela, valorizzazione e restauro del patrimonio artistico della Santa Sede: il restauro della Cappella Paolina, interventi alle Basiliche Papali di San Paolo fuori le Mura e di Santa Maria Maggiore".

  Infine è stato presentato il bilancio dell'Obolo di San Pietro, costituito dall'insieme delle offerte che pervengono al Santo Padre dalle Chiese particolari, soprattutto in occasione della solennità dei Santi Pietro e Paolo, dagli Istituti di Vita Consacrata e Società di Vita Apostolica, da Fondazioni e da singoli fedeli. Nel 2008 1'Obolo è ammontato complessivamente a 54.387.714 Euro. Rispetto all'anno precedente, pur a fronte di un incremento dei donativi si è avuta una lieve flessione, dovuta anche alla generale situazione economica.
OP/BILANCIO SANTA SEDE 2008/DE PAOLIS                   VIS 20090706 (390)

BENEDETTO XVI RIAPRE AL CULTO LA CAPPELLA PAOLINA


CITTA' DEL VATICANO, 4 LUG. 2009 (VIS).  Questo pomeriggio, il Santo Padre Benedetto XVI ha presieduto la Celebrazione dei Vespri in occasione della riapertura della Cappella Paolina del Palazzo Apostolico Vaticano,  al termine dei lavori di restauro. Voluta dal Papa Paolo III, dedicata ai Santi Pietro e Paolo, Principi degli Apostoli e realizzata da Antonio da Sangallo il Giovane, la Cappella Paolina è ornata da due grandi affreschi di  Michelangelo "La conversione di Paolo" e "La crocifissione di Pietro".

  "Lo sguardo è attratto innanzitutto dal volto dei due Apostoli" - ha detto il Papa nell'omelia. - "E' evidente, già dalla loro posizione, che questi due volti giocano un ruolo centrale nel messaggio iconografico della Cappella. (...) Anzitutto, soffermiamoci su Paolo: perché è rappresentato con un volto così anziano? (...) La scelta dell'artista ci porta già fuori dal puro realismo, ci fa andare oltre la semplice narrazione degli eventi per introdurci ad un livello più profondo. (...) Esprime la maturità dell'uomo interiormente illuminato da Cristo Signore (...). La grazia e la pace di Dio hanno avvolto Saulo, lo hanno conquistato e trasformato interiormente".

  "La figura di Pietro comunica un sorprendente vigore fisico. Il viso, specialmente la fronte e gli occhi, sembrano esprimere lo stato d'animo dell'uomo di fronte alla morte e al male: c'è come uno smarrimento, uno sguardo acuto, proteso, quasi a cercare qualcosa o qualcuno, nell'ora finale. (...) I due volti, su cui si è soffermato il nostro sguardo, stanno l'uno di fronte all'altro. (...) E' come se Pietro, nell'ora della prova suprema, cercasse quella luce che ha donato la vera fede a Paolo. Ecco allora che in questo senso le due icone possono diventare i due atti di un unico dramma: il dramma del Mistero pasquale: Croce e Risurrezione, morte e vita, peccato e grazia".

  "Per chi viene a pregare in questa Cappella, e prima di tutto per il Papa, Pietro e Paolo diventano maestri di fede. Con la loro testimonianza invitano ad andare in profondità, a meditare in silenzio il mistero della Croce, che accompagna la Chiesa fino alla fine dei tempi, e ad accogliere la luce della fede, grazie alla quale la Comunità apostolica può estendere fino ai confini della terra l'azione missionaria ed evangelizzatrice che le ha affidato Cristo risorto".

  "Qui" - ha detto il Papa - "non si fanno solenni celebrazioni con il popolo. Qui il Successore di Pietro e i suoi collaboratori meditano in silenzio e adorano il Cristo vivente, presente specialmente nel santissimo Sacramento dell'Eucaristia, (...) il sacramento in cui si concentra tutta l'opera della Redenzione: in Gesù Eucaristia possiamo contemplare la trasformazione della morte in vita, della violenza in amore".

  "Cari amici, al termine di questa breve meditazione" - ha detto Papa Benedetto XVI - "vorrei ringraziare quanti hanno cooperato affinché noi potessimo nuovamente godere di questo luogo sacro completamente restaurato": i Musei Vaticani, il Governatorato dello Stato della Città del Vaticano e i mecenati cattolici dell'Associazione americana "Patrons of the Arts".
HML/PIETRO:PAOLO/CAPPELLA PAOLINA                   VIS 20090706 (500)

ALTRI ATTI PONTIFICI


CITTA' DEL VATICANO, 4 LUG. 2009 (VIS). Il Santo Padre:

- Ha nominato il Vescovo Giampaolo Crepaldi, Vescovo di Trieste, (superficie: 134; popolazione: 243.900; cattolici: 220.000; sacerdoti: 144; religiosi: 189; diaconi permanenti: 19) Italia, con il titolo di Arcivescovo "ad personam". L'Arcivescovo eletto è nato a Pettorazza Grimani (Italia) nel 1947, è stato ordinato sacerdote nel 1971 ed ha ricevuto l'ordinazione episcopale nel 2001. Finora Segretario del Pontificio Consiglio della Giustizia e della Pace, succede al Vescovo Eugenio Ravignani, del quale il Santo Padre ha accettato la rinuncia al governo pastorale della medesima Diocesi, presentata per raggiunti limiti d'età.

- Ha nominato Consultori della Congregazione per l'Evangelizzazione dei Popoli: l'Arcivescovo-Vescovo Henryk Hoser, S.A.C., di Warszawa-Praga (Polonia); il Vescovo Paul Hinder, O.F.M.Cap., Vicario Apostolico d'Arabia (Emirati Arabi Uniti); il Sacerdote Cataldo Zuccaro, Rettore Magnifico della Pontificia Università Urbaniana, Roma; il Padre Heinz Wilhelm Steckling, O.M.I., Superiore Generale dei Missionari Oblati di Maria Immacolata.

- Ha nominato il Cardinale Joachim Meisner, Arcivescovo di Köln, Suo Inviato Speciale alle celebrazioni del XII centenario della morte di San Ludgerus, primo Vescovo di Münster e "Apostolo dei Sassoni e dei Frisoni", che avranno luogo a Werden an der Ruhr (Diocesi di Essen, Germania), il 6 settembre 2009.

- Ha nominato il Monsignore Juan Miguel Ferrer Grenesche, Secondo Sotto-Segretario della Congregazione per il Culto Divino e la Disciplina dei Sacramenti, finora Vicario Generale dell'Arcidiocesi di Toledo (Spagna).
NER:RE:NA/.../...                                   VIS 20090706 (240)

DEVOZIONE SANGUE DI CRISTO, CONDANNA ATTENTATO FILIPPINE


CITTA' DEL VATICANO, 5 LUG. 2009 (VIS). Questa mattina, prima della recita dell'Angelus, il Santo Padre Benedetto XVI ha ricordato che: "In passato la prima domenica di luglio si caratterizzava per la devozione al Preziosissimo Sangue di Cristo. Alcuni miei venerati Predecessori nel secolo scorso la confermarono, e il beato Giovanni XXIII, con la Lettera Apostolica 'Inde a primis' (30 giugno 1960), ne spiegò il significato e ne approvò le Litanie".

  "Il tema del sangue, legato a quello dell'Agnello pasquale" - ha spiegato il Papa ai fedeli convenuti in Piazza San Pietro, - "è di primaria importanza nella Sacra Scrittura. (...) A questa formula si rifà esplicitamente Gesù nell'Ultima Cena, quando, offrendo il calice ai discepoli, dice: 'Questo è il mio sangue dell'alleanza, che è versato per molti per il perdono dei peccati'".

  "Cari fratelli, sta scritto nella 'Genesi' che il sangue di Abele, ucciso dal fratello Caino, grida a Dio dalla terra. E purtroppo, oggi come ieri, questo grido non cessa, perché continua a scorrere sangue umano a causa della violenza, dell'ingiustizia e dell'odio. Quando impareranno gli uomini che la vita è sacra e appartiene a Dio solo? Quando comprenderanno che siamo tutti fratelli? Al grido per il sangue versato, che si eleva da tante parti della terra, Dio risponde con il sangue del suo Figlio, che ha donato la vita per noi. Cristo non ha risposto al male con il male, ma con il bene, con il suo amore infinito".

  "Il sangue di Cristo è il pegno dell'amore fedele di Dio per l'umanità. Fissando le piaghe del Crocifisso, ogni uomo, anche in condizioni di estrema miseria morale, può dire: Dio non mi ha abbandonato, mi ama, ha dato la vita per me; e così ritrovare speranza".

  Al termine della recita dell'Angelus, il Santo Padre ha ricordato la tragedia di Viareggio, nella quale hanno perso la vita 22 persone e numerosi sono stati i feriti. "Mi unisco al dolore di quanti hanno perduto persone care, sono rimasti feriti o hanno subito danni materiali anche gravi. Mentre elevo la mia accorata preghiera a Dio per tutte le persone coinvolte nella tragedia, auspico che simili incidenti non abbiano a ripetersi e sia garantita a tutti la sicurezza sul lavoro e nello svolgimento della vita quotidiana".

  "Esprimo inoltre la mia profonda deplorazione per l'attentato compiuto stamani a Cotabato nelle Filippine, dove l'esplosione di una bomba davanti alla Cattedrale, durante la celebrazione della Messa domenicale, ha causato alcuni morti e numerosi feriti, tra cui vi sono donne e bambini. Mentre prego Dio per le vittime dell' ignobile gesto, elevo la mia voce per condannare ancora una volta il ricorso alla violenza, che non costituisce mai una via degna alla soluzione dei problemi esistenti".
ANG/SANGUE CRISTO:VIAREGGIO:COTABATO/...               VIS 20090706 (460)

HAÏTI: PROTEZIONE AMBIENTE ED EDUCAZIONE GIOVANI


CITTA' DEL VATICANO, 6 LUG. 2009 (VIS). Il Santo Padre ha ricevuto questa mattina il Signor Carl-Henri Guiteau, Inviato Straordinario e Plenipotenziario di Haïti presso la Santa Sede, in occasione della presentazione delle Lettere Credenziali.

  Il Papa ha ricordato nel suo discorso le catastrofe naturali degli ultimi mesi che hanno provocato ingenti danni in tutto il Paese ed ha sottolineato che: "La vulnerabilità del Paese alle intemperie che lo colpiscono regolarmente ha condotto ad una maggiore consapevolezza della necessità di prendersi cura della Creazione".

  "La protezione dell'ambiente è una sfida per tutti, poiché si tratta di difendere e di valorizzare un bene collettivo, destinato a tutti, responsabilità che deve dunque motivare le presenti generazioni a preoccuparsi delle generazioni future. Lo sfruttamento indiscriminato delle risorse della creazione e le sue conseguenze, che molto spesso colpiscono gravemente la vita dei più poveri, non si potranno  affrontate efficacemente se non con scelte politiche ed economiche conformi alla dignità umana e ad una effettiva cooperazione internazionale".

  "Nel suo Paese non mancano i segnali di speranza" - ha detto il Papa al diplomatico - "Incoraggio vivamente gli sforzi di tutti coloro che nel Paese contribuiscono a sviluppare la protezione della vita e a ridare all'istituzione familiare tutta la sua importanza, ritrovando in particolare il valore del matrimonio nella vita sociale".

  "E' indispensabile fornire una vero sostegno alle famiglie che sono nel bisogno e assicurare una protezione efficace alle donne e ai bambini che sono vittime della violenza, dell'abbandono e dell'ingiustizia".

  "L'educazione dei giovani è anche una priorità per il futuro della Nazione. Questo compito è importante e urgente per sviluppare la qualità della vita umana, a livello individuale e sociale. In effetti, alla radice della povertà si trovano spesso diverse forme di privazione culturale. In tale ambito la Chiesa cattolica apporta un notevole contributo, con le sue numerose istituzioni educative e la sua presenza nelle regioni rurali e in quelle più sperdute. (...) Mi rallegro nell'apprendere" - ha detto il Papa - "che queste istituzioni sono apprezzate dalle Autorità e dalle popolazioni".

  Infine, rivolgendosi alla comunità cattolica di Haïti, il Santo Padre ha avuto parole di esortazione dicendo: "La incoraggio a continuare il suo servizio alla società di Haïti riservando sempre attenzione alle necessità dei più poveri e ricercando con tutti l'unità della Nazione, nella fraternità e nella solidarietà. Così essa è un autentico segno di speranza per tutto il popolo di Haïti".
CD/CREDENZIALI/HAÏTI:GUITEAU                       VIS 20090706 (410)

UDIENZE


CITTA' DEL VATICANO, 6 LUG. 2009 (VIS). Il Santo Padre ha ricevuto questa mattina in udienze separate:

- Il Cardinale Antonio Cañizares Llovera, Prefetto della Congregazione per il Culto Divino e la Disciplina dei Sacramenti.

- Il Cardinale Crescenzio Sepe, Arcivescovo di Napoli (Italia).

- Il Signor Luis Miguel Leitao Ritto, Capo Delegazione della Commissione delle Comunità Europee presso la Santa Sede, in visita di congedo.

- Il Signor Acisclo Valladares Molina, Ambasciatore del Guatemala, in visita di congedo.

  Sabato 4 luglio il Santo Padre ha ricevuto in udienze separate:  

- Il Cardinale Giovanni Battista Re, Prefetto della Congregazione per i Vescovi.

- Il Cardinale Franc Rodé, Prefetto della Congregazione per gli Istituti di Vita Consacrata e le Società di Vita Apostolica.

- La Signora Monique Patricia Antoinette Frank, Ambasciatore dei Paesi Bassi, in visita di congedo.

- Il Signor Lawrence Edward Chewning Fábrega, Ambasciatore di Panamá, in visita di congedo.
AP/.../...                                               VIS 20090706 (160)
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