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Il Vatican Information Service (VIS), istituito nell'ambito della Sala Stampa della Santa Sede, è un bollettino telematico che diffonde notizie relative all'attività magistrale e pastorale del Santo Padre e della Curia Romana...

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venerdì 30 giugno 2006

PROSSIMO VIAGGIO DI BENEDETTO XVI A ISTANBUL IN NOVEMBRE


CITTA' DEL VATICANO, 29 GIU. 2006 (VIS). Dopo l'Angelus, Benedetto XVI ha ricevuto in udienza la Delegazione del Patriarcato Ecumenico di Costantinopoli, presieduta da S.E. Ioannis (Zizioulas), Metropolita di Pergamo, Co-Presidente della Commissione Mista Internazionale per il dialogo teologico tra cattolici e ortodossi, presente a Roma per la Festa dei Santi Apostoli Pietro e Paolo.

Il Santo Padre ha espresso soddisfazione per la convocazione dell'Assemblea Plenaria della Commissione Mista Internazionale per il dialogo teologico tra cattolici e ortodossi, nel settembre prossimo a Belgrado (Serbia).

"Il Dialogo riprende così il suo corso ed entra in una nuova fase" - ha detto il Papa - "Spontaneamente ci troviamo a voler pregare che lo Spirito Santo illumini ed infiammi i nostri cuori, rafforzando la nostra volontà comune di rispondere, per quanto sta in noi, all'ardente preghiera del Signore: 'Ut unum sint'; in questo modo, possano i discepoli di Cristo, uniti nella fede, insieme proclamare il suo Vangelo al mondo intero, così che, credendo in Lui, tutti siano salvati".

Successivamente Benedetto XVI ha ricordato di aver ricevuto l'invito del Governo turco, del Patriarcato Ecumenico e della comunità cattolica della Turchia a recarsi in pellegrinaggio a Istanbul per la Festa di Sant'Andrea, nel novembre prossimo, e ha espresso la speranza di poter effettuare tale pellegrinaggio.
AC/.../DELEGAZIONE PATRIARCATO ECUMENICO VIS 20060630 (230)

ANGELUS: APPELLO PER LA PACE IN TERRA SANTA


CITTA' DEL VATICANO, 29 GIU. 2006 (VIS). Al termine della Santa Messa celebrata nella Basilica Vaticana, il Papa si è affacciato alla finestra del suo studio nel Palazzo Apostolico Vaticano per recitare l'Angelus con i fedeli ed i pellegrini convenuti in Piazza San Pietro.

"Quest'oggi onoriamo solennemente i santi Pietro e Paolo" - ha detto Papa Benedetto XVI - "'apostoli di Cristo, colonne e fondamento della città di Dio', come canta l'odierna liturgia. Il loro martirio viene considerato come il vero e proprio atto di nascita della Chiesa di Roma. (...) Il loro sangue si fuse così quasi in un'unica testimonianza a Cristo. (...) Proprio per questo il Vescovo di Roma, Successore dell'apostolo Pietro, svolge un peculiare ministero a servizio dell'unità dottrinale e pastorale del Popolo di Dio sparso in tutto il mondo".

"In questo contesto" - ha proseguito il Pontefice - "si coglie meglio anche il significato del rito che abbiamo rinnovato questa mattina, (...), cioè la consegna ad alcuni Arcivescovi Metropoliti del Pallio, antica insegna liturgica, che esprime la speciale comunione di questi Pastori con il Successore di Pietro. A questi venerati Fratelli Arcivescovi e a quanti li hanno accompagnati va il mio saluto, mentre invito tutti voi, cari fratelli e sorelle, a pregare per loro e per le Chiese ad essi affidate. C'è poi un altro motivo che rende ancor più grande oggi la nostra gioia: è la presenza a Roma, in occasione della solennità dei Santi Pietro e Paolo, di una speciale Delegazione inviata dal Patriarca Ecumenico di Costantinopoli Bartolomeo I. Ai membri di questa Delegazione ripeto con affetto il mio benvenuto e ringrazio di cuore il Patriarca per aver reso ancor più manifesto, con questo gesto, il legame di fraternità esistente tra le nostre Chiese".

Al termine della recita dell'Angelus, il Papa, riferendosi alla situazione in Medio Oriente, ha detto: "Seguo con apprensione quanto avviene in Terra Santa e prego perché ogni persona rapita sia prontamente restituita ai suoi cari. Faccio appello ai Responsabili israeliani e palestinesi affinché, con il generoso contributo della comunità internazionale, ricerchino responsabilmente quel regolamento negoziato del conflitto che solo può assicurare la pace a cui aspirano i loro popoli".
ANG/PIETRO:PAOLO:TERRA SANTA/... VIS 20060630 (370)

NELLA DEBOLEZZA UOMINI IL SIGNORE MANIFESTA LA SUA FORZA


CITTA' DEL VATICANO, 29 GIU. 2006 (VIS). Alle ore 9:30 di oggi, Solennità dei Santi Apostoli Pietro e Paolo, il Santo Padre Benedetto XVI ha presieduto, nella Basilica Vaticana, la Concelebrazione dell'Eucaristia con 27 Arcivescovi Metropoliti provenienti da 17 Paesi, ai quali il Papa ha imposto il Sacro Pallio. Oggi, il Santo Padre Benedetto XVI festeggia anche il 55° anniversario di ordinazione sacerdotale.

Come di consueto, in occasione della Festa dei Santi Apostoli Pietro e Paolo, Patroni della città di Roma, è presente alla Santa Messa una Delegazione del Patriarcato Ecumenico di Costantinopoli, guidata da Sua Eminenza Ioannis (Zizioulas), Metropolita di Pergamo e Co-Presidente della Commissione Mista Internazionale per il dialogo teologico tra cattolici e ortodossi, composta anche da S.E. Kallistos (Timothy Ware), Vescovo di Diokleia, Assistente dell'Arcivescovo di
Thyateira e Gran Bretagna, e dall'Archimandrita Dionysius Papavasileiou.

Nell'omelia il Papa ha ricordato che: "Pietro rende la propria confessione a Gesù riconoscendolo come Messia e Figlio di Dio. In base a ciò gli viene conferito il suo particolare compito mediante tre immagini: quella della roccia che diventa pietra di fondamento o pietra angolare, quella delle chiavi e quella del legare e sciogliere".

Ponendo in rilievo che nel momento della promessa a Pietro Gesù si incammina verso Gerusalemme, verso la Croce, Benedetto XVI ha affermato: "La Chiesa - ed in essa Cristo - soffre anche oggi. In essa Cristo viene sempre di nuovo schernito e colpito; sempre di nuovo si cerca di spingerlo fuori del mondo. Sempre di nuovo la piccola barca della Chiesa è squassata dal vento delle ideologie, che con le loro acque penetrano in essa e sembrano condannarla all'affondamento. E tuttavia, proprio nella Chiesa sofferente Cristo è vittorioso. Nonostante tutto, la fede in Lui riprende forza sempre di nuovo".

"Anche oggi il Signore" - ha proseguito il Pontefice - "comanda alle acque e si dimostra Signore degli elementi. Egli resta nella sua barca, nella navicella della Chiesa. Così anche nel ministero di Pietro si rivela, da una parte, la debolezza di ciò che è proprio dell'uomo, ma insieme anche la forza di Dio: proprio nella debolezza degli uomini il Signore manifesta la sua forza; dimostra che è Lui stesso a costruire, mediante uomini deboli, la sua Chiesa".

Il Papa ha ribadito che il compito di Pietro è anche quello di "non lasciare mai che questa fede diventi muta", occorre "rinfrancarla sempre di nuovo, proprio anche di fronte alla croce e a tutte le contraddizioni del mondo".

Ricordando le tre volte in cui Pietro ha rinnegato il Signore, Benedetto XVI ha affermato: "Attraverso questa caduta Pietro - e con lui la Chiesa di tutti i tempi - deve imparare che la propria forza da sola non è sufficiente per edificare e guidare la Chiesa del Signore. Nessuno ci riesce soltanto da sé. Per quanto Pietro sembri capace e bravo - già nel primo momento della prova fallisce".

"Vogliamo sempre di nuovo implorare" lo "sguardo salvatore di Gesù: per tutti coloro che, nella Chiesa, portano una responsabilità; per tutti coloro che soffrono delle confusioni di questo tempo; per i grandi e per i piccoli: Signore, guardaci sempre di nuovo e così tiraci su da tutte le nostre cadute e prendici nelle tue mani buone".

"Il Signore affida a Pietro il compito per i fratelli attraverso la promessa della sua preghiera. L'incarico di Pietro è ancorato alla preghiera di Gesù. È questo che gli dà la sicurezza del suo perseverare attraverso tutte le miserie umane. E il Signore gli affida questo incarico nel contesto della Cena, in connessione con il dono della Santissima Eucaristia. La Chiesa, nel suo intimo, è comunità eucaristica e così comunione nel Corpo del Signore. Il compito di Pietro è di presiedere a questa comunione universale; di mantenerla presente nel mondo come unità anche visibile".

Successivamente, dopo aver salutato gli Arcivescovi Metropoliti nominati quest'anno, venuti da numerosi Paesi del mondo per ricevere il Pallio, il Papa si è rivolto alla Delegazione del Patriarcato Ecumenico con queste parole: "Sono grato al Patriarca Bartolomeo I e al Santo Sinodo per questo segno di fraternità, che rende manifesto il desiderio e l'impegno di progredire più speditamente sulla via dell'unità piena che Cristo ha invocato per tutti i suoi discepoli. Noi sentiamo di condividere l'ardente desiderio espresso un giorno dal Patriarca Atenagora e dal Papa Paolo VI: di bere insieme allo stesso Calice e di mangiare insieme il Pane che è il Signore stesso. Imploriamo nuovamente, in questa occasione, che tale dono ci sia concesso presto".
HML/CHIESA:UNITÀ/SANTI PIETRO:PAOLO VIS 20060630 (760)

ARCIVESCOVI METROPOLITI CHE HANNO RICEVUTO IL PALLIO

CITTA' DEL VATICANO, 30 GIU. 2006 (VIS). Di seguito riportiamo l'elenco dei 27 Arcivescovi Metropoliti che hanno ricevuto nella giornata di ieri il Pallio, e che oggi il Santo Padre Benedetto XVI ha ricevuto in udienza con i familiari.

1. Cardinale Jorge Liberato UROSA SAVINO, Arcivescovo di Caracas (Venezuela).

2. Cardinale Crescenzio SEPE, Arcivescovo di Napoli (Italia).

3. Arcivescovo Louis CHAMNIERN SANTISUKNIRAN, di Thare and Nonseng (Thailandia).

4. Arcivescovo José Belisário DA SILVA, O.F.M., di São Luís do Maranhão (Brasile).

5. Arcivescovo Jabulani NXUMALO, O.M.I., di Bloemfontein (Sud Africa).

6. Arcivescovo Jorge Enrique JIMÉNEZ CARVAJAL, C.I.M., di Cartagena (Colombia).

7. Arcivescovo Tommaso VALENTINETTI, di Pescara-Penne (Italia)

8. Arcivescovo Fabriciano SIGAMPA, di Resistencia (Argentina).

9. Arcivescovo Odon Marie Arsène RAZANAKOLONA, di Antananarivo (Madagascar).

10. Arcivescovo George Hugh NIEDERAUER, di San Francisco (Stati Uniti d'America).

11. Arcivescovo José Luis MOLLAGHAN, Arcivescovo di Rosario (Argentina).

12. Arcivescovo Cornelius Fontem ESUA, di Bamenda (Cameroun).

13. Arcivescovo Daniel N. Dinardo, di Galveston-Houston (Stati Uniti d'America).

14. Arcivescovo Antonio Javellana LEDESMA, S.I., di Cagayan de Oro (Filippine).

15. Arcivescovo José Serofia PALMA, di Palo (Filippine).

16. Arcivescovo Sylvain LAVOIE, O.M.I., di Keewatin-Le Pas (Canada).

17. Arcivescovo Joviano DE LIMA JÚNIOR, S.S.S., di Ribeirão Preto (Brasile).

18. Arcivescovo Luigi CONTI, di Fermo (Italia).

19. Arcivescovo Franc KRAMBERGER, di Maribor (Slovenia).

20. Arcivescovo Ignazio SANNA, di Oristano (Italia).

21. Arcivescovo François-Xavier MAROY RUSENGO, di Bukavu (Repubblica Democratica del Congo).

22. Arcivescovo Jean-Pierre KUTWA, di Abidjan (Costa D'Avorio).

23. Arcivescovo Andrea MUGIONE, di Benevento (Italia).

24. Arcivescovo Orlando BRANDES, di Londrina (Brasile).

25. Arcivescovo Georges PONTIER, di Marseille (Francia).

26. Arcivescovo Donald William WUERL, di Washington (Stati Uniti d'America).

27. Arcivescovo Wojciech ZIEMBA, di Warmia (Polonia).
.../ELENCO ARCIVESCOVI METROPOLITI/... VIS 20060630 (320)

APERTURA A SETTEMBRE ARCHIVI PONTIFICATO PIO XI


CITTA' DEL VATICANO, 30 GIU. 2006 (VIS). Il Santo Padre Benedetto XVI ha deciso che dal prossimo 18 settembre, con la ripresa dell'attività dell'Archivio Segreto Vaticano e degli altri Archivi della Santa Sede dopo le ferie estive, sia resa accessibile ai Ricercatori tutta la documentazione relativa al Pontificato di Pio XI (6 febbraio 1922 - 10 febbraio 1939).

Un Comunicato reso pubblico oggi, firmato dal Padre Marcel Chappin, S.I., Responsabile dell'Archivio Storico della Segreteria di Stato, (Sezione Rapporti con gli Stati), e dal Padre Sergio Pagano, B., Prefetto dell'Archivio Segreto Vaticano, annuncia che: "Tale apertura, già auspicata dal compianto Pontefice Giovanni Paolo II (...), rende disponibili alla ricerca storica, entro i limiti dei Regolamenti, tutte le fonti documentarie fino a febbraio 1939 conservate nelle diverse serie degli Archivi della Santa Sede e principalmente nell'Archivio Segreto Vaticano e nell'Archivio della Seconda Sezione della Segreteria di Stato (già Congregazione degli Affari Ecclesiastici Straordinari).
.../ARCHIVIO PIO XI/CHIAPPIN:PAGANO VIS 20060630 (160)

I VALORI PIÙ ELEVATI ANIMA DEI POPOLI


CITTA' DEL VATICANO, 30 GIU. 2006 (VIS). Questa mattina il Santo Padre Benedetto XVI ha ricevuto il Signor Mario Juan Bosco Cayota Zappettini, nuovo Ambasciatore dell'Uruguay presso la Santa Sede, in occasione della presentazione delle Lettere Credenziali.

"Nel suo percorso storico" - ha detto il Papa - "l'Uruguay ha assunto gli ideali cristiani della giustizia e della pace. Nel suo seno convivono pacificamente e rispettandosi reciprocamente, diverse concezioni dell'uomo e del suo destino, senza che ciò faccia venir meno l'apprezzamento reale e sincero per la dimensione religiosa e, in particolare, per la missione della Chiesa".

"I valori più elevati, radicati nel cuore delle persone e nel tessuto sociale" - ha proseguito il Papa - "sono come l'anima dei popoli, che li rende forti nelle avversità, generosi nella collaborazione leale e li incoraggia nella costruzione di un futuro migliore e pieno di vita, nel quale tutti, senza eccezione, abbiano l'opportunità di sviluppare la piena dignità dell'essere umano".

"Per cui si vedono con preoccupazione alcune tendenze che tentano di limitare il valore inviolabile della vita umana (...) o di sradicarla dal suo ambiente naturale, come è l'amore umano nel matrimonio e nella famiglia. La Chiesa promuove certamente una 'cultura della vita', generosa e creatrice di speranza, e non solo per motivi strettamente confessionali".

"Promuovere la famiglia, aiutarla a compiere i suoi indispensabili doveri" - ha ribadito il Santo Padre - "vuol dire acquisire anche coesione sociale e, soprattutto, rispettare i propri diritti che non possono essere rinnegati da altre forme di unione che pretendono di sostituirli".

Il Papa ha successivamente fatto riferimento all' "ampio problema della povertà e dell'emarginazione" che rappresenta "una sfida urgente per i governi e i responsabili delle istituzioni pubbliche" ed ha citato "le nuove possibilità e i nuovi rischi", posti dalla globalizzazione che devono essere affrontati "nel concerto più ampio delle Nazioni".

La globalizzazione è "una opportunità per tessere una rete di comprensione e di solidarietà fra i popoli, senza ridurre tutto a scambi meramente commerciali o pragmatici, nella quale siano tenuti in conto anche i problemi umani di ogni luogo e, in particolare, degli emigranti obbligati ad abbandonare la propria terra alla ricerca di migliori condizioni di vita, che a volte comporta gravi conseguenze sul piano personale, familiare e sociale".

La Chiesa che considera la carità come una "dimensione essenziale del suo essere e della sua missione, sviluppa con abnegazione una coraggiosa attenzione ai bisogni di qualsiasi condizione e provenienza, e collabora in questa missione con le diverse entità e istituzioni pubbliche le quali hanno per obiettivo che a nessuno in cerca di sostegno manchi una mano amica che l'aiuti a superare le proprie difficoltà".

"Perciò" - ha concluso il Pontefice - "la Chiesa offre le sue risorse personali e materiali, ma soprattutto la vicinanza umana che cerca di soccorrere la povertà più estrema, la solitudine e l'abbandono, sapendo che "l'amore, nella sua purezza e gratitudine, è la migliore testimonianza di Dio nel quale crediamo e che si spinge ad amare".
CD/URUGUAY/CAYOTA VIS 20060630 (490)

ALTRI ATTI PONTIFICI


CITTA' DEL VATICANO, 30 GIU. 2006 (VIS). Il Santo Padre ha nominato il Reverendo Arulappan Amalraj, Vescovo di Ootacamund (superficie: 7.312; popolazione: 1.465.000; cattolici: 85.116; sacerdoti: 116; religiosi: 584), India. Il Vescovo eletto, dal 1996 al 2005 Rettore del "Good Shepherd Seminary" di Coimbatore (India), è nato nel 1953 nel Distretto di Nilgiris, (India) ed è stato ordinato sacerdote nel 1980.
NER/.../AMALRAJ VIS 20060630 (70)

UDIENZE

CITTA' DEL VATICANO, 30 GIU. 2006 (VIS). Il Santo Padre ha ricevuto questa mattina in udienze separate:

- Il Signor Woon Walter, Ambasciatore di Singapore, in visita di congedo.

- Il Signor Grygorii Fokovych Khoruzhyi, Ambasciatore di Ucraina, in visita di congedo.

- L'Arcivescovo Leopoldo Girelli, Nunzio Apostolico in Indonesia, con i Familiari.

Nel pomeriggio è in programma che il Santo Padre riceva il Cardinale William Joseph Levada, Prefetto della Congregazione per la Dottrina della Fede.
AP/.../... VIS 20060630 (80)

mercoledì 28 giugno 2006

GIACOMO IL MINORE: ESPRIMERE CONCRETAMENTE FEDE


CITTA' DEL VATICANO, 28 GIU. 2006 (VIS). Giacomo il Minore, è stato l'Apostolo al quale il Santo Padre Benedetto XVI ha dedicato la catechesi dell'Udienza Generale odierna, tenutasi in Piazza San Pietro, con la partecipazione di 40.000 persone.

Il Papa ha ricordato il "ruolo preminente" di Giacomo il Minore "svolto nella Chiesa di Gerusalemme. Nel Concilio apostolico là celebrato dopo la morte di Giacomo il Maggiore, affermò insieme con gli altri che i pagani potevano essere accolti nella Chiesa senza doversi prima sottoporre alla circoncisione".

"San Paolo" - ha proseguito il Pontefice - "lo nomina addirittura prima di Cefa-Pietro, qualificandolo 'colonna' di quella Chiesa al pari di lui. In seguito, i giudeo-cristiani lo considerarono loro principale punto di riferimento. (...) L'atto più rilevante da lui compiuto fu l'intervento nella questione del difficile rapporto tra i cristiani di origine ebraica e quelli di origine pagana: in esso egli contribuì insieme a Pietro a superare o meglio a integrare l'originaria dimensione giudaica del cristianesimo con l'esigenza di non imporre ai pagani convertiti l'obbligo di sottostare a tutte le norme della legge di Mosè".

"In questo modo si ottennero due risultati significativi e complementari, entrambi validi tuttora: da una parte, si riconobbe il rapporto inscindibile che collega il cristianesimo alla religione ebraica come a sua matrice perennemente viva e valida; dall'altra, si concesse ai cristiani di origine pagana di conservare la propria identità sociologica, che essi avrebbero perduto se fossero stati costretti a osservare i cosiddetti 'precetti cerimoniali' mosaici: questi ormai dovevano più considerarsi obbliganti per i pagani convertiti. In sostanza, si dava inizio a una prassi di reciproca stima e rispetto, che, nonostante incresciose incomprensioni posteriori, mirava per natura sua a salvaguardare quanto era caratteristico di ciascuna delle due parti".

Nella Lettera del Nuovo Testamento a lui attribuita, Giacomo "insiste molto sulla necessità di non ridurre la propria fede a una pura dichiarazione verbale o astratta, ma di esprimerla concretamente in opere di bene" - ha detto ancora il Papa - "Tra l'altro, egli ci invita alla costanza nelle prove gioiosamente accettate e alla preghiera fiduciosa per ottenere da Dio il dono della sapienza, grazie alla quale giungiamo a comprendere che i veri valori della vita non stanno nelle ricchezze transitorie, ma piuttosto nel saper condividere le proprie sostanze con i poveri e i bisognosi".

Al termine dell'Udienza, Benedetto XVI ha rivolto parole di saluto, in diverse lingue, ai pellegrini presenti, fra i quali erano i partecipanti all'Incontro promosso dalla "Famiglia Orionina", in occasione della "Festa del Papa", che quest'anno ha per tema: "Tanti cuori attorno al Papa, evangelizzatore della vita". Il Santo Padre ha voluto ringraziare i membri della "Famiglia Orionina" di aver promosso questa iniziativa, invitandoli a "testimoniare il Vangelo della vita mediante ogni vostra Istituzione ed attività, al servizio specialmente delle persone deboli e sofferenti".
AG/GIACOMO IL MINORE/... VIS 20060628 (480)

UDIENZE


CITTA' DEL VATICANO, 28 GIU. 2006 (VIS). Nel pomeriggio di oggi è in programma che il Santo Padre riceva l'Arcivescovo Robert Sarah, Segretario della Congregazione per l'Evangelizzazione dei Popoli.
AP/.../... VIS 20060628 (30)

IN BREVE


IN OCCASIONE DELL'80 ANNIVERSARIO DELL'EREZIONE DELLA PROVINCIA ECCLESIASTICA di Lituania e della creazione dell'Arcidiocesi di Kaunas, il Santo Padre Benedetto XVI ha fatto pervenire un Messaggio all'Arcivescovo Metropolita, Monsignor Sigitas Tamkevicius, S.I. Ricordando che la Provincia Ecclesiastica "subì i colpi della dura persecuzione sovietica", il Pontefice, scrive: "Grazie all'aiuto di Dio mai venuto meno, gli anni della prova hanno visto fiorire un vero vivaio di testimoni e di martiri della fede. Caduta la dittatura comunista, il Popolo lituano ha riacquistato la propria libertà e si è inserito sempre più profondamente nella famiglia delle Nazioni, recando ad esse il contributo del proprio patrimonio di valori".

L'UFFICIO DELLE CELEBRAZIONI LITURIGICHE DEL SOMMO PONTEFICE ha comunicato oggi che domenica 2 luglio, XIII del tempo ordinario, alle ore 11:00, il Cardinale Jorge Liberato Urosa Savino, Arcivescovo Metropolita di Caracas (Venezuela), prenderà possesso del Titolo di Santa Maria ai Monti, Via della Madonna dei Monti, 41.
.../IN BREVE/... VIS 20060628 (160)

INDULGENZA PLENARIA INCONTRO MONDIALE FAMIGLIE


CITTA' DEL VATICANO, 28 GIU. 2006 (VIS). In occasione del V Incontro Mondiale delle Famiglie che avrà luogo a Valencia (Spagna), dal 1° al 9 luglio, il Santo Padre Benedetto XVI concede l'indulgenza plenaria ai fedeli che partecipano alle celebrazioni religiose ed alla conclusione, nei termini indicati nel Decreto della Penitenzieria Apostolica, reso pubblico nel pomeriggio di ieri.

Il Papa, che concluderà con la sua presenza l'Incontro, auspica che a Valencia i fedeli accorrano numerosi da ogni parte del mondo e "possano partecipare con fervore e attenzione alle varie iniziative e celebrazioni religiose che vi si svolgeranno in favore della famiglia e, una volta tornati alle proprie case fortificati dalla grazia di Dio, si dedichino generosamente a conformare le loro famiglie e quelle del loro prossimo alle sante regole del Vangelo".

Inoltre il Santo Padre innalza voti "alla Santissima Trinità perché se ne ottenga un grande beneficio per la Chiesa; ciò specialmente con l'approfondimento del tema (...) della famiglia, sede della vita e dell'amore, chiesa domestica, nella quale dai genitori è trasmesso ai figli il dono inestimabile della fede".

Nel Decreto si legge: "Il Sommo Pontefice concede ai fedeli l'Indulgenza plenaria, da ottenersi alle solite condizioni (Confessione sacramentale, Comunione eucaristica e preghiera secondo le intenzioni dello stesso Sommo Pontefice), con l'animo distaccato da qualsiasi peccato, se devotamente parteciperanno a qualche solenne celebrazione, a Valencia, nel corso del 'V Incontro Mondiale delle Famiglie' e alla sue solenne conclusione".

"Tutti gli altri fedeli, che non potranno partecipare a tale evento, otterranno lo stesso dono dell'Indulgenza plenaria, alle medesime condizioni, nei giorni in cui esso si svolge e nel suo giorno conclusivo, se, uniti con lo spirito e con il pensiero ai fedeli presenti a Valencia, reciteranno in famiglia il 'Padre Nostro', il 'Credo' e altre devote orazioni per invocare dalla Divina Misericordia le finalità sopra indicate".
OP/INDULGENZA PLENARIA/INCONTRO FAMIGLIE VIS 20060628 (320)

ALTRI ATTI PONTIFICI


CITTA' DEL VATICANO, 28 GIU. 2006 (VIS). Il Santo Padre:

- Ha nominato il Reverendo Dominique Lebrun, Vescovo di Saint-Étienne (superficie: 3.000; popolazione: 575.540; cattolici: 442.000; sacerdoti: 187; religiosi: 284; diaconi permanenti: 22), Francia. Il Vescovo eletto, finora Arciprete della Cattedrale e Decano di Saint-Denis (Francia), è nato nel 1957 a Rouen (Francia), ed è stato ordinato sacerdote nel 1984. Succede al Vescovo Pierre Joatton, del quale il Santo Padre ha accettato la rinuncia al governo pastorale della medesima Diocesi, presentata per raggiunti limiti d'età.

- Ha nominato il Sacerdote Jacques Blaquart, Vescovo Ausiliare dell'Arcidiocesi di Bordeaux (superficie: 10.000; popolazione: 1.288.311; cattolici: 1.000.000; sacerdoti: 288; religiosi: 594; diaconi permanenti: 16), Francia. Il Vescovo eletto, finora Vicario Generale della Diocesi di Angoulême (Francia), è nato nel 1951 a Roumazières (Francia) ed è stato ordinato sacerdote nel 1982.

- Ha nominato il Monsignore Barry Jones, Vescovo Coadiutore della Diocesi di Christchurch (superficie: 51.780; popolazione: 503.631; cattolici: 62.715; sacerdoti: 73; religiosi: 155), Nuova Zelanda. Il Vescovo eletto, finora amministratore della Cattedrale di Christchurch (Nuova Zelanda), è nato nel 1941 a North Canterbury (Nuova Zelanda) ed è stato ordinato sacerdote nel 1966.
NER:RE:NEA:NEC/.../... VIS 20060628 (200)

martedì 27 giugno 2006

CHIESA IN AFRICA CONDIVIDE SFIDE INTERA SOCIETÀ CONTINENTE


CITTA' DEL VATICANO, 27 GIU. 2006 (VIS). Questa mattina, presso la Sala Stampa della Santa Sede, si è svolta una Conferenza Stampa di presentazione dei "Lineamenta" della Seconda Assemblea Speciale per l'Africa del Sinodo dei Vescovi, alla quale sono intervenuti il Cardinale Francis Arinze, Prefetto della Congregazione per il Culto Divino e la Disciplina dei Sacramenti e l'Arcivescovo Nikola Eterovi?, Segretario Generale del Sinodo dei Vescovi.

Il Cardinale Arinze ha spiegato che per meglio comprendere i "Lineamenta" è utile riflettere su alcuni segni incoraggianti relativi alla vita della Chiesa in Africa, sui problemi e le sfide per la riconciliazione, la giustizia e la pace nelle società africane e su ciò che la Chiesa cattolica può fare in tal senso.

"Esistono molte differenze nella situazione della Chiesa in ciascuna delle cinquantatre nazioni del continente africano" - ha detto il Porporato - "La crescita è un dato di fatto. (...) Moltissimi africani ricevono i1 battesimo ogni anno. In alcune nazioni africane i seminari e i noviziati femminili hanno più candidati di quanti possano ragionevolmente accoglierne. (...) Molte cause de Beatificazione sono in corso, tra le più recenti quella del Presidente della Tanzania Julius Nyerere".

"La Chiesa in Africa non è però chiusa su se stessa. Essa condivide gioie e speranze, problemi e sfide dell'intera società africana. La dolorosa situazione di violenza e ancora di guerra in Somalia, la tragedia del Darfur e la ancora non totalmente risolta situazione della Costa d'Avorio, della Repubblica Democratica del Congo e, in qualche caso, della regione dei Grandi Laghi, sono motivi di preoccupazione".

"La sfida della costruzione di una nazione" - ha proseguito il Cardinale Arinze - "nell'armonia e nel pacifico sviluppo dei popoli da una condizione di numerosi gruppi etnici aggregati in un unico Paese da parte delle potenze coloniali resta presente, come ad esempio in Nigeria. Inoltre, povertà, miseria e soprattutto l'Aids sono problematiche concrete che hanno intaccato una larga fascia di popolazione o la tengono in una morsa".

Negli ultimi anni però l'Africa ha registrato alcuni avvenimenti positivi come "il graduale passaggio dall'apartheid alla democrazia nella Repubblica del Sud Africa, i partiti di opposizione vincitori di elezioni senza contrasti in Senegal, Ghana, Malawi e Zambia e i significativi passi in avanti verso una maggiore democratizzazione in molte nazioni".

"La Chiesa cattolica" - ha concluso il Cardinale Arinze - "senza alcuna pretesa di avere una missione politica o economica, sa di dover contribuire anzitutto con la predicazione del Vangelo a richiamare ad una conversione dei cuori, al rispetto dei diritti dei popoli, a1 riconoscimento delle colpe e alla riconciliazione, alla clemenza e all'armonia. (...) Le diocesi in Africa intraprendono concrete iniziative di solidarietà cristiana verso i poveri e i bisognosi. Molte Conferenze Episcopali hanno delle Commissioni per la giustizia e la pace, le quali aiutano anche nell'educare i cittadini sui loro diritti e doveri di voto. (...) I rifugiati e i profughi incontrano la Chiesa come una delle poche istituzioni in grado di prendersi cura di loro e di mettere un sorriso sui loro volti".

L'Arcivescovo Eterovic ha affermato che il Santo Padre Benedetto XVI "accogliendo i consigli dell'Episcopato africano" ha approvato per la Seconda Assemblea Speciale per l'Africa - la Prima Assemblea si tenne nel 1994 - il tema: "La Chiesa in Africa a servizio della riconciliazione, della giustizia e della pace. 'Voi siete il sale della terra... voi siete la luce del mondo' (Mt 5, 13.14)".

Riferendosi ai "Lineamenta", il Segretario Generale del Sinodo dei Vescovi ha precisato che il Documento consta di cinque capitoli, preceduti da una Prefazione e da una Introduzione.

Nel Primo Capitolo, intitolato: "L'Africa all'alba del XXI secolo", viene descritta brevemente la situazione sociale, economica, politica, culturale e religiosa del continente e viene esaminato anche il ruolo delle religioni e in particolare del rapporto tra il cristianesimo e l'islam.

"Gesù Cristo, Parola e Pane di Vita, Nostro Riconciliatore, Nostra Giustizia e Nostra Pace", è il titolo del Secondo Capitolo, nel quale viene posto in rilievo che, nonostante i gravi problemi attuali, "il Signore Gesù Cristo si presenta come il Salvatore anche dell'uomo africano".

Nel Terzo Capitolo che tratta l'argomento: "La Chiesa, Sacramento di Riconciliazione, di Giustizia e di Pace in Africa", si ribadisce che in un continente lacerato da guerre "la Chiesa è chiamata a svolgere il ruolo profetico della riconciliazione".

"La testimonianza di una Chiesa che riflette la luce di Cristo sul mondo", è il titolo del Quarto Capitolo, nel quale si sottolinea che "per cambiare le situazioni sociali e politiche in vari Paesi, diventa sempre più urgente l'educazione del laicato cattolico", che deve essere guidato "da principi cristiani di servizio, preoccupandosi della promozione del bene comune".

Nel Quinto Capitolo che ha per tema: "Le risorse spirituali per la promozione della Riconciliazione, della Giustizia e della Pace in Africa", "tutti i membri della Chiesa" sono invitati ad "annunciare il Vangelo a parole e con l'esempio della propria vita. La fonte di tale spiritualità si trova nella vita liturgica, soprattutto nella celebrazione della Santa Messa, nell'adorazione dell'Eucaristia, in altre forme di preghiera della Chiesa".

L'Arcivescovo Eterovic ha precisato che alla fine dei "Lineamenta" si trova "un Questionario con 32 domande", che "serve a facilitare la riflessione e la discussione (...) in vista di informazioni aggiornate e proposte concrete che saranno approfondite in occasione dell'Assemblea Sinodale". I due Sinodi delle Chiese Orientali Cattoliche (Patriarcato di Alessandria dei Copti, Egitto e Consiglio della Chiesa Etiopica, Etiopia), e le 32 Conferenze Episcopali del continente africano devono inviare le risposte al Questionario entro il mese di novembre del 2008.

La Segreteria Generale del Sinodo, con l'aiuto del Consiglio Speciale per l'Africa, redigerà il testo dell'"Instrumentum laboris", Documento di lavoro della Seconda Assemblea Speciale per l'Africa del Sinodo dei Vescovi. "Il Santo Padre" - ha concluso l'Arcivescovo Eterovic - "a suo tempo, indirà ufficialmente la data della celebrazione della Seconda Assemblea Speciale per l'Africa del Sinodo dei Vescovi".
OP/SECONDA SINODO AFRICA/ARINZE:ETEROVIC VIS 20060627 (980)

DICHIARAZIONE DIRETTORE SALA STAMPA SANTA SEDE

CITTA' DEL VATICANO, 27 GIU. 2006 (VIS). Il Dr. Joaquín Navarro-Valls, Direttore della Sala Stampa della Santa Sede, ha rilasciato nella tarda mattinata di oggi la dichiarazione che segue:

"Non ho commenti da formulare sulla notizia riportata da organi di stampa circa contatti in corso tra una Delegazione della Santa Sede e le Autorità cinesi".
OP/SANTA SEDE:CINA/NAVARRO-VALLS VIS 20060627 (70)

lunedì 26 giugno 2006

VIAGGIO DI PAPA BENEDETTO XVI IN GERMANIA A SETTEMBRE

CITTA' DEL VATICANO, 24 GIU. 2006 (VIS). Il Dr. Joaquín Navarro-Valls, Direttore della Sala Stampa della Santa Sede, ha annunciato oggi che il Santo Padre Benedetto XVI compirà, dal 9 al 14 settembre prossimo, un Viaggio Apostolico in Germania, visitando München, Altötting e Regensburg.
OP/VIAGGIO GERMANIA/NAVARRO-VALLS VIS 20060626 (60)

ALTRI ATTI PONTIFICI


CITTA' DEL VATICANO, 24 GIU. 2006 (VIS). Il Santo Padre:

- Ha accettato la rinuncia al governo pastorale della Diocesi di Görlitz (Germania), presentata dal Vescovo Rudolf Müller, per raggiunti limiti d'età.

- Ha nominato il Sacerdote José Ignacio Munilla Aguirre, Vescovo di Palencia (superficie: 8.028; popolazione: 173.990; cattolici: 165.290; sacerdoti: 310; religiosi: 668), Spagna. Il Vescovo eletto, finora Parroco della Parrocchia di "El Salvador" nella Diocesi di San Sebastián (Spagna), è nato nel 1961 a Zumárraga (Spagna), ed è stato ordinato sacerdote nel 1986.

- Ha nominato il Vescovo Michele Seccia, finora Vescovo di San Severo (Italia), Vescovo di Teramo-Atri (superficie: 1.480; popolazione: 248.000; cattolici: 240.000; sacerdoti: 190; religiosi: 249; diaconi permanenti: 11), Italia.
RE:NER/.../MÜLLER:MUNILLA:SECCIA VIS 20060626 (120)

CONCERTO DI MUSICA SACRA IN ONORE DEL SANTO PADRE


CITTA' DEL VATICANO, 24GIU. 2006 (VIS). Nel pomeriggio di oggi, nella Cappella Sistina, il Santo Padre ha assistito ad un concerto di musica sacra, offerto in Suo onore dalla Fondazione intitolata al Monsignor Domenico Bartolucci.

Al termine del concerto, Benedetto XVI ha ringraziato Monsignor Bartolucci - Direttore del Coro della Cappella Sistina dal 1956 al 1997 -, per aver voluto dirigere il mottetto "Oremus pro Pontifice", scritto subito dopo la sua elezione alla sede di Pietro.

"Tutti i brani ascoltati" - ha detto il Papa - "e soprattutto il loro insieme, dove stanno in parallelo i secoli XVI e XX - concorrono a confermare la convinzione che la polifonia sacra, in particolare quella della cosiddetta 'scuola romana', costituisce un'eredità da conservare con cura, da tenere viva e da far conoscere, a beneficio non solo degli studiosi e dei cultori, ma della Comunità ecclesiale nel suo insieme, per la quale costituisce un inestimabile patrimonio spirituale, artistico e culturale".

Il Santo Padre ha ricordato che la Fondazione Bartolucci "mira proprio a custodire e diffondere la tradizione classica e contemporanea di questa celebre scuola polifonica, che si è sempre contraddistinta per l'impostazione incentrata sul puro canto, senza accompagnamento di strumenti".

"Un autentico aggiornamento della musica sacra non può avvenire che nel solco della grande tradizione del passato" - ha aggiunto il Pontefice - "del canto gregoriano e della polifonia sacra. Per questo motivo, nel campo musicale, come anche in quelli delle altre forme artistiche, la Comunità ecclesiale ha sempre promosso e sostenuto quanti ricercano nuove vie espressive senza rinnegare il passato, la storia dello spirito umano, che è anche storia del suo dialogo con Dio".

Il Papa ha concluso sottolineando che il Maestro Bartolucci "ha cercato sempre di valorizzare il canto sacro, anche come veicolo di evangelizzazione. Mediante gli innumerevoli concerti eseguiti in Italia e all'estero, con il linguaggio universale dell'arte, la Cappella musicale pontificia da Lei guidata ha così cooperato alla stessa missione dei Pontefici, che è quella di diffondere nel mondo il messaggio cristiano. E tale opera essa continua a svolgere ancora sotto l'attenta direzione del Maestro Giuseppe Liberto".
AC/CONCERTO MUSICA SACRA/BARTOLUCCI VIS 20060626 (360)

MESSA PAPALE IN AGOSTO A CASTEL GANDOLFO, BEATIFICAZIONE


CITTA' DEL VATICANO, 24 GIU. 2006 (VIS). L'Ufficio delle Celebrazioni Liturgiche del Sommo Pontefice ha annunciato oggi che il 15 agosto prossimo, Solennità dell'Assunzione della Beata Vergine Maria, alle ore 8:00, il Santo Padre Benedetto XVI presiederà la celebrazione della Santa Messa nella Chiesa Parrocchiale di San Tommaso, a Castel Gandolfo.

Il medesimo ufficio ha annunciato, inoltre, che il Santo Padre Benedetto XVI ha approvato i seguenti riti di Beatificazione, in programma nel settembre prossimo:

- Domenica 17: XXIV domenica del tempo ordinario. Alle ore 11:00, nella Piazza della Basilica di Santo Stefano, a Budapest (Ungheria), Beatificazione della Serva di Dio: Sára Salkaházi.

- Domenica 17: XXIV domenica del tempo ordinario. Alle 16:00, nella Cattedrale di Brescia (Italia), Beatificazione del Servo di Dio Mosé Tovini.
OCL/CELEBRAZIONI AGOSTO:SETTEMBRE/... VIS 20060626 (130)

DECRETI DELLA CONGREGAZIONE PER LE CAUSE DEI SANTI


CITTA' DEL VATICANO, 26 GIU. 2006 (VIS). Oggi, nel corso di una udienza privata al Cardinale José Saraiva Martins, Prefetto della Congregazione delle Cause dei Santi, il Santo Padre Benedetto XVI ha autorizzato la Congregazione a promulgare i seguenti Decreti:

MIRACOLI

- Venerabile Servo di Dio Paolo Giuseppe Nardini, tedesco, Sacerdote Diocesano e Fondatore delle Suore Francescane della Sacra Famiglia (1821-1862).

- Venerabile Serva di Dio Maria del Monte Carmelo del Niño Jesús González Ramos García Prieto (al secolo: Maria Carmela), spagnola, Fondatrice della Congregazione delle Terziarie Francescane dei Sacri Cuori di Gesù e Maria (1834-1899).

- Venerabile Serva di Dio Maddalena della Passione Starace (al secolo: Costanza), italiana, Fondatrice delle Suore Compassioniste Serve di Maria (1845-1921).

- Venerabile Serva di Dio Eufrasia del Sacro Cuore di Gesù Eluvathingal (al secolo Rosa), indiana, Suora professa della Congregazione delle Suore della Madre del Carmelo, (1877-1952).

- Venerabile Serva di Dio Maria Rosa Pellesi (al secolo: Bruna), italiana, Suora professa della Congregazione delle Suore Francescane Missionarie di Cristo, (1917-1972).

MARTIRIO

- Servi di Dio Buenaventura García Paredes, spagnolo, Sacerdote professo dell'Ordine dei Frati Predicatori, (1866-1936); Miguel Léibar Garay, spagnolo, Sacerdote professo della Società di Maria, (1885-1936) e 40 compagni uccisi nel 1936.

- Servi di Dio Simón Reynés Solivellas, spagnolo, (1901-1936) e 5 Compagni, della Congregazione dei Missionari dei Sacri Cuori di Gesù e Maria e della Congregazione delle Suore Francescane Figlie della Misericordia, nonché Prudencia Canyelles i Ginestá, Laica, uccisi nel 1936.

- Servi di Dio Celestino José Alonso Villar, spagnolo, (1862-1936) e 9 Compagni, dell'Ordine dei Frati Predicatori uccisi nel 1936.

- Servi di Dio Angelo Maria Prat Hostench, spagnolo, (1896-1936) e 16 Compagni dell'Ordine dei Frati della Beata Vergine Maria del Monte Carmelo uccisi nel 1936.

- Servi di Dio Enrique Saiz Aparicio, spagnolo, (1889-1936) e 62 Compagni, della Società di San Giovanni Bosco, uccisi nel 1936 e 1937.

- Servi di Dio Mariano de San José Altolaguirre y Altolaguirre (al secolo Santiago) spagnolo, (1857-1936) e 9 Compagni, dell'Ordine della Santissima Trinità, uccisi nel 1936 e 1937.

- Servo di Dio Francesco Spoto, italiano, Sacerdote professo della Congregazione dei Missionari Servi dei Poveri, (1924-1964).

VIRTÙ EROICHE

- Servo di Dio Marco Morelli, italiano, Sacerdote Diocesano e Fondatore della Congregazione delle Ancelle del Sacro Cuore di Gesù Agonizzante, (1834-1912).

- Servo di Dio Francesco Pianzola, italiano, Sacerdote Diocesano e Fondatore della Congregazione delle Suore Missionarie dell'Immacolata Regina della Pace (1881-1943).

- Servo di Dio Antonio Rosmini, italiano, Sacerdote e Fondatore dell'Istituto della Carità e delle Suore della Provvidenza, (1797-1855).

- Serva di Dio Luisa Margheria Claret de la Touche (al secolo Maria Luisa), francese, Fondatrice dell'Istituto delle Suore di Betania e del Sacro Cuore di Gesù, (1868-1915).

- Serva di Dio Isabel Lete Landa (al secolo Regina), spagnola, Religiosa professa della Congregazione delle Suore Mercedarie della Carità, (1913-1941).

- Serva di Dio Wanda Giustina Nepomucena Malczewska, polacca, Laica, (1822-1896).

- Servo di Dio Girolamo Jaegen, tedesco, Laico, (1841-1919).
CSS/DECRETI/SARAIVA VIS 20060626 (510)

LA NOSTRA VITA È TUTTA E SEMPRE "RELATIVA" A CRISTO


CITTA' DEL VATICANO, 25 GIU. 2006 (VIS). Il Santo Padre Benedetto XVI ha dedicato le meditazioni che precedono la recita dell'Angelus, alla Solennità del Sacro Cuore di Gesù ed alla festività di San Giovanni Battista, significative solennità liturgiche che "circondano" l'odierna domenica, dodicesima del Tempo ordinario.

Il Papa ha ricordato che la Solennità del Sacro Cuore di Gesù, celebrata venerdì scorso, unisce "la devozione popolare alla profondità teologica. (...) Le radici di questa devozione affondano nel mistero dell'Incarnazione; è proprio attraverso il Cuore di Gesù che in modo sublime si è manifestato l'Amore di Dio verso l'umanità".

"Per questo l'autentico culto del Sacro Cuore" - ha detto ancora il Papa - "conserva tutta la sua validità e attrae specialmente le anime assetate della misericordia di Dio, che vi trovano la fonte inesauribile da cui attingere l'acqua della Vita, capace di irrigare i deserti dell'anima e di far rifiorire la speranza".

Rilevando che la solennità del Sacro Cuore di Gesù coincide con la celebrazione della Giornata Mondiale di Preghiera per la Santificazione dei Sacerdoti, il Papa ha detto: "Colgo l'occasione per invitare tutti voi, cari fratelli e sorelle, a pregare sempre per i sacerdoti, affinché possano essere validi testimoni dell'amore di Cristo".

Successivamente il Papa ha ricordato che la liturgia ha celebrato il 24 giugno, la Natività di San Giovanni Battista ed ha affermato che il Battista è: "l'unico Santo di cui si commemora la nascita, perchè essa segnò l'inizio del compimento delle promesse divine. (...) La sua festa ci ricorda che la nostra vita è tutta e sempre 'relativa' a Cristo e si realizza accogliendo Lui, Parola, Luce e Sposo, di cui noi siamo voci, lucerne e amici".

"Lasciare che l''io' di Cristo prenda il posto del nostro 'io' è stato in modo esemplare l'anelito degli Apostoli Pietro e Paolo, che la Chiesa venera con solennità il prossimo 29 giugno" - ha concluso il Pontefice.

Al termine della recita dell'Angelus il Papa ha menzionato l'incidente avvenuto nel cantiere dell'autostrada Catania-Siracusa che ha causato la morte di un operaio e il ferimento di numerose persone, ed ha detto: "Elevo al Signore una speciale preghiera di suffragio e, mentre esprimo la mia spirituale vicinanza ai feriti ed ai loro parenti, auspico che una sempre maggiore attenzione alle condizioni di sicurezza nel lavoro possa evitare il ripetersi di simili drammatici eventi".

Infine Benedetto XVI, ricordando che in questa domenica, che precede la solennità dei Santi Pietro e Paolo, si tiene in Italia la Giornata per la carità del Papa, ha detto: "Ringrazio di cuore la Comunità ecclesiale italiana per le preghiere e il sostegno che offre al mio ministero di Successore di Pietro, chiamato a servire l'intero Popolo di Dio".
ANG/SACRO CUORE:SAN GIOVANNI/... VIS 20060626 (470)

UDIENZE

CITTA' DEL VATICANO, 26 GIU. 2006 (VIS). Questa mattina il Santo Padre ha ricevuto in udienze separate:

- La Signora Gloria Macapagal Arroyo, Presidente della Repubblica delle Filippine, con il Consorte e Seguito.

- Il Cardinale José Saraiva Martins, Prefetto della Congregazione delle Cause dei Santi.

- L'Arcivescovo Stanislaw Rylko, Presidente del Pontificio Consiglio per i Laici.

- L'Arcivescovo François Bacqué, Nunzio Apostolico nei Paesi Bassi.

- Il Signor Abdulhafed Gaddir, Ambasciatore della Gran Giamahiria Araba Libica Popolare Socialista, con la Consorte, in visita di congedo.

Sabato 24 giugno il Santo Padre ha ricevuto in udienze separate:

- Il Signor Luis Miguel Leitão Ritto, Capo della Delegazione della Commissione delle Comunità Europee presso la Santa Sede.

- Sua Beatitudine Cardinale Ignace Moussa I Daoud, Prefetto della Congregazione per le Chiese Orientali.

- Il Cardinale Giovanni Battista Re, Prefetto della Congregazione per i Vescovi.

- Il Cardinale Péter Erdö, Arcivescovo di Esztergom-Budapest (Ungheria).

- Il Vescovo Michele Castoro, di Oria (Italia), con i Familiari.
AP/.../... VIS 20060626 (170)

UDIENZA PRESIDENTESSA FILIPPINE GLORIA MACAPAGAL-ARROYO


CITTA' DEL VATICANO, 26 GIU. 2006 (VIS). Il Dr. Joaquín Navarro-Valls, Direttore della Sala Stampa della Santa Sede, ha rilasciato in tarda mattinata la dichiarazione, che di seguito riportiamo, relativa all'Udienza concessa questa mattina dal Santo Padre Benedetto XVI alla Signora Gloria Macapagal-Arroyo, Presidentessa delle Filippine, accompagnata dalla famiglia e dal seguito.

"Nel corso del cordiale colloquio, la Presidentessa ha illustrato al Santo Padre la nuova legge che abolisce la pena di morte, firmata proprio sabato scorso, festa di San Giovanni Battista".

"La Signora Macapagal-Arroyo ha anche presentato al Papa il progetto di riforma della Costituzione che mira ad uno sviluppo più armonico del Paese, riservando un'attenzione privilegiata alle fasce più povere della popolazione".

"Durante il colloquio si è inoltre fatto riferimento alle favorevoli prospettive di dialogo con la popolazione musulmana del Paese ed alla speranza di una pacificazione nazionale".

"La Presidentessa ha infine notato come i valori cristiani, in cui si riconosce la maggioranza dei Filippini, trovino espressione e sostegno anche nella legislazione dello Stato".
OP/PRESIDENTESSA FILIPPINE:MACAPAGAL-ARROYO VIS 20060626 (180)

venerdì 23 giugno 2006

CONCISTORO PER IL VOTO SU ALCUNE CAUSE DI CANONIZZAZIONE

CITTA' DEL VATICANO, 23 GIU. 2006 (VIS). Sabato 1° luglio, alle ore 11:00, nella Sala del Concistoro del Palazzo Apostolico Vaticano, avrà luogo, durante la celebrazione dell'Ora Sesta, il Concistoro Ordinario Pubblico per la Canonizzazione dei Beati:

- Rafael Guízar Valencia, Vescovo (Messico).

- Filippo Smaldone, Presbitero, Fondatore dell'Istituto delle Suore Salesiane dei Sacri Cuori (Italia).

- Rosa Venerini, Vergine, Fondatrice della Congregazione delle Maestre Pie Venerini (Italia).

- Theodore Guérin (Anne-Thérèse), Vergine, Fondatrice della Congregazione delle Suore della Provvidenza di Santa Maria "ad Nemus" (v.d. Saint Mary of the Woods), (Francia, Stati Uniti d'America).
OCL/CONCISTORO CANONIZZAZIONE/... VIS 20060623 (100)

CARDINALE BERTONE: ATTENZIONE PASTORALE E PREPARAZIONE


CITTA' DEL VATICANO, 23 GIU. 2006 (VIS). Il Santo Padre Benedetto XVI ha inviato ieri una Lettera ai fedeli dell'Arcidiocesi di Genova, in occasione della nomina del loro Arcivescovo, Cardinale Tarcisio Bertone, quale nuovo Segretario di Stato.

Il Papa scrive che nei tre anni in cui l'Arcivescovo ha guidato la Chiesa che è in Genova, i fedeli hanno imparato "ad apprezzarne le doti e le qualità che lo rendono un pastore fedele, particolarmente capace di coniugare attenzione pastorale e preparazione dottrinale".

"Sono proprio queste caratteristiche, unitamente alla reciproca conoscenza e fiducia, maturate negli anni di comune servizio presso la Congregazione per la Dottrina della Fede, che mi hanno indotto a sceglierlo per l'alto e delicato compito a servizio della Chiesa universale, presso la Santa Sede".

"So di aver chiesto al Cardinale Bertone un sacrificio grande; so che quello dei fedeli affidati alle sue cure a Genova non è da meno. Ma sono certo che il suo affetto e la sua preghiera per la Vostra comunità saranno portati 'ad Petri sedem'. La storia della Vostra Diocesi conosce una fedeltà generosa al Vicario di Cristo, a cui mi appello anche in virtù del nome che ho scelto per questo mio ministero petrino: è il nome dell'ultimo papa genovese, tanto devoto alla Madonna della Guardia, alla quale tutti affido in questo momento di passaggio delicato ma ricco di grazia, perché sempre 'tutto si svolge al bene di coloro che amano Dio'".

"Proprio in virtù di questa vostra fedele e obbediente generosità verso la Santa Sede mi accingo a provvedere quanto prima alla nomina del nuovo successore sulla Cattedra di San Siro".

"Vi chiedo di associarVi a me nella preghiera allo Spirito perché ci aiuti in questo discernimento e fin d'ora assicuro il mio ricordo e la mia apostolica benedizione nella preghiera per tutte le realtà della Chiesa che è in Genova: per i pastori, i consacrati, le famiglie, i giovani, gli ammalati".
BXVI-LETTERA/BERTONE/FEDELI GENOVA VIS 20060623 (330)

IL VANGELO RINNOVA SOCIETÀ ATTRAVERSO LEGGE DELL'AMORE


CITTA' DEL VATICANO, 23 GIU. 2006 (VIS). Questa mattina il Santo Padre Benedetto XVI ha ricevuto un Gruppo di Presuli delle Conferenze Episcopali di Lituania, Lettonia ed Estonia, al termine della Visita "ad Limina Apostolorum".

All'inizio del suo discorso il Papa si è soffermato sul tema della famiglia ed ha detto: "Accanto a nuclei familiari esemplari, ve ne sono sovente altri segnati purtroppo dalla fragilità dei legami coniugali, dalla piaga dell'aborto e dalla crisi demografica, dalla poca attenzione alla trasmissione di valori autentici ai figli, dalla precarietà del lavoro, dalla mobilità sociale che affievolisce i legami fra le generazioni, e da un crescente senso di smarrimento interiore dei giovani".

"Una modernità che non è radicata in autentici valori umani è destinata ad essere dominata dalla tirannia dell'instabilità e dello smarrimento. Per questo" - ha proseguito il Pontefice - "ogni comunità ecclesiale, (...) è chiamata ad essere punto di riferimento e a dialogare con la società in cui è inserita".

Il Santo Padre ha incoraggiato i Vescovi a non stancarsi "di essere sempre coraggiosi difensori della vita e della famiglia" ed a proseguire "gli sforzi intrapresi per la formazione umana e religiosa dei fidanzati e delle giovani famiglie. È questa un'opera altamente meritoria, che spero sia apprezzata e sostenuta anche dalle istituzioni della società civile".

Esortando i Presuli ad alimentare la comunione tra loro e con il Successore di Pietro, Benedetto XVI ha raccomandato di sostenere i sacerdoti spiritualmente e "se necessario, materialmente" e di curarne "la costante formazione, grazie anche a corsi di aggiornamento, che li aiutino ad approfondire gli insegnamenti del Concilio Ecumenico Vaticano II e a valorizzare la ricchezza contenuta nei testi liturgici e nei documenti della Chiesa tradotti nelle vostre rispettive lingue".

Benedetto XVI ha affermato inoltre che, di fronte alla difficoltà dei giovani a rispondere all'invito di Cristo, come conseguenza di "una mentalità secolarizzata", "va promossa un'attenta pastorale giovanile e vocazionale. (...) Quanto ai Seminari" - ha detto ancora - "assicurate la presenza di formatori dotati di solida umanità e di profonda pietà, aperti al dialogo e alla collaborazione; docenti fedeli all'insegnamento del Magistero e testimoni credibili del Vangelo".

"Mentre non sono del tutto rimarginate le ferite che il comunismo ha prodotto nelle vostre popolazioni, va crescendo l'influenza di un secolarismo che esalta i miraggi del consumismo e che fa dell'uomo la misura di se stesso. Tutto ciò rende ancor più difficile la vostra azione pastorale, ma senza perdere la fiducia, proseguite instancabili nell'annunciare il Vangelo di Cristo, parola di salvezza per gli uomini di ogni tempo e di ogni cultura".

Il Papa ha concluso il suo discorso ribadendo che il Vangelo "non mortifica la libertà dell'uomo e l'autentico progresso sociale; al contrario aiuta l'essere umano a realizzarsi pienamente e rinnova la società attraverso la dolce ed esigente legge dell'amore".
AL/.../PAESI BALTICI VIS 20060623 (470)

UDIENZE

CITTA' DEL VATICANO, 23 GIU. 2006 (VIS). Il Santo Padre ha ricevuto questa mattina in udienze separate:

- Sua Altezza Fra' Andrew Bertie, Principe e Gran Maestro del Sovrano Militare Ordine di Malta.

- Il Cardinale Jorge Liberato Urosa Savino, Arcivescovo di Caracas (Venezuela).

- Il Vescovo Philippe Jourdan, Amministratore Apostolico di Estonia, in Visita "ad Limina Apostolorum".
AP:AL/.../... VIS 20060623 (60)

giovedì 22 giugno 2006

IL CARDINALE BERTONE NUOVO SEGRETARIO DI STATO


CITTA' DEL VATICANO, 22 GIU. 2006 (VIS). Il Santo Padre ha accettato, secondo il Canone 354 del Codice di Diritto Canonico, le dimissioni del Cardinale Angelo Sodano, Segretario di Stato, chiedendogli, però, di rimanere in carica fino al 15 settembre 2006, con tutte le facoltà inerenti a tale ufficio.

In detta medesima data - il 15 settembre prossimo - il Santo Padre nominerà il Cardinale Tarcisio Bertone, Arcivescovo di Genova (Italia), come nuovo Segretario di Stato.

In quell'occasione, sua Santità riceverà in Udienza Superiori ed Officiali della Segreteria di Stato, per ringraziare pubblicamente il Cardinale Angelo Sodano per il suo lungo e generoso servizio alla Santa Sede e per presentare loro il nuovo Segretario di Stato.

Il Santo Padre ha accettato, secondo il Canone 354 del Codice di Diritto Canonico, le dimissioni del Cardinale Edmund Casimir Szoka, Presidente della Pontificia Commissione per lo Stato della Città del Vaticano e Presidente del Governatorato del medesimo Stato, chiedendogli, però, di rimanere in carica fino al 15 settembre 2006, con tutte le facoltà inerenti a tale ufficio.

In detta medesima data - il 15 settembre prossimo - il Santo Padre nominerà l'Arcivescovo Giovanni Lajolo, Segretario della Sezione per i Rapporti con gli Stati della Segreteria di Stato, come nuovo Presidente della Pontificia Commissione per lo Stato della Città del Vaticano e Presidente del Governatorato del medesimo Stato.
.../NUOVO SEGRETARIO DI STATO/SODANO:BERTONE VIS 20060622 (240)

IMPOSIZIONE SACRO PALLIO NUOVI ARCIVESCOVI METROPOLITI


CITTA' DEL VATICANO, 22 GIU. 2006 (VIS). Un Comunicato dell'Ufficio delle Celebrazioni Liturgiche del Sommo Pontefice annuncia che alle ore 9:30 di Giovedì 29 giugno prossimo, Solennità dei Santi Pietro e Paolo, Apostoli, Patroni dell'Alma Città di Roma, il Santo Padre Benedetto XVI presiederà nella Basilica Vaticana, la Concelebrazione dell'Eucaristia con alcuni Arcivescovi Metropoliti ai quali imporrà il Sacro Pallio preso dalla Confessione dell'Apostolo Pietro.
OCL/SAN PIETRO:SAN PAOLO/... VIS 20060622 (80)

SERENA E PACIFICA CONVIVENZA IN MEDIO ORIENTE


CITTA' DEL VATICANO, 22 GIU. 2006 (VIS). Questa mattina il Santo Padre Benedetto XVI ha ricevuto 100 partecipanti all'Incontro annuale della R.O.A.C.O. (Riunione Opere Aiuto Chiese Orientali), ringraziandoli per il servizio che essi svolgono sin dal 1968 sostenendo "le attività pastorali, educative e assistenziali e venendo incontro" alle urgenti necessità delle Chiese Orientali.

In merito alle Comunità Cattoliche Orientali della Terra Santa, il Santo Padre ha ricordato che "Le gravi difficoltà che essa sta vivendo per il clima di pesante insicurezza, per la mancanza di lavoro, per le innumerevoli restrizioni con la crescente povertà che ne consegue, costituiscono per tutti noi motivo di sofferenza".

"Si tratta" - ha proseguito il Pontefice - "di una situazione che rende alquanto incerto il futuro educativo, professionale e familiare delle giovani generazioni purtroppo fortemente tentate di lasciare per sempre la tanto amata terra natale. Questo si verifica anche in altre aree del Medio Oriente, quali l'Iraq e l'Iran, che beneficiano provvidenzialmente della vostra generosa considerazione".

Benedetto XVI ha soggiunto che per far fronte a problematiche tanto gravi "nostro primo e fondamentale dovere resta perseverare in una fiduciosa preghiera al Signore che mai abbandona i suoi figli nella prova. Ad essa va unita un'attiva fraterna sollecitudine capace di trovare vie sempre nuove e talora insperate per venire incontro ai bisogni di quelle popolazioni".

"Rivolgo un invito ai pastori e ai fedeli" - ha concluso il Pontefice - "a tutti coloro che rivestono ruoli di responsabilità nella comunità civile, perché, favorendo il mutuo rispetto tra culture e religioni, si creino quanto prima in tutta la regione del Medio Oriente le condizioni di una serena e pacifica convivenza".
AC/.../ROACO VIS 20060622 (280)

UDIENZE

CITTA' DEL VATICANO, 22 GIU. 2006 (VIS). Il Santo Padre ha ricevuto questa mattina in udienze separate:

- Cinque Presuli della Conferenza Episcopale della Lituania in Visita "ad Limina Apostolorum":

- Il Cardinale Audrys Juozas Backis, Arcivescovo di Vilnius con l'Ausiliare Vescovo Juozas Tunaitis.

- Il Vescovo Juozas Matulaitis, di Kaisiadorys.

- Il Vescovo Jonas Kauneckas, di Panevezys.

- Il Vescovo Rimantas Norvila, di Vilkaviskis.

- Il Signor Helmut Türk, Ambasciatore d'Austria, con la Consorte, in visita di congedo.

Alle 18:00 è in programma che il Santo Padre riceva il Cardinale Camillo Ruini, Suo Vicario Generale per la Diocesi di Roma.
AL:AP/.../... VIS 20060622 (110)

SOLIDARIETÀ E RISPETTO FRA MUSULMANI E CRISTIANI


CITTA' DEL VATICANO, 22 GIU. 2006 (VIS). Oggi è stato pubblicato il Documento finale della XVII Assemblea Plenaria del Pontificio Consiglio della Pastorale per i Migranti e gli Itineranti, tenutasi in Vaticano dal 15 al 17 maggio scorso, sul tema: "Migrazione e itineranza da e per (verso) i Paesi a maggioranza islamica".

"Segno dei tempi, il fenomeno della mobilità umana" - si legge nel testo - "pone non pochi problemi anche religiosi e spirituali, oltre che sociali, economici e politici. Quando poi si tratta di 'Migrazione e itineranza da e per (verso) i Paesi a maggioranza islamica', la complessità, l'attualità, l'importanza dell'argomento sono sotto gli occhi di tutti".

In merito ai "migranti musulmani in paesi a maggioranza cristiana", nel Documento si afferma che: "i cattolici sono chiamati a essere solidali e aperti alla condivisione con gli immigrati musulmani, conoscendo meglio la loro cultura e religione, testimoniando al tempo stesso i propri valori cristiani, anche nella prospettiva di una nuova evangelizzazione, rispettosa - certo - della libertà di coscienza e di religione".

"In ogni caso, mentre risulta necessario accogliere gli immigrati musulmani con rispetto della loro libertà religiosa, è pure imprescindibile che essi rispettino la identità culturale e religiosa delle società che li accolgono".

"È parso inoltre rilevante saper distinguere quel che tali società possono tollerare o no della cultura islamica, quel che va rispettato o condiviso, in relazione ai credenti di altre religioni, con possibilità di dare indicazioni, a tale riguardo, anche ai politici, per una giusta formulazione della legislazione civile, nel rispetto delle competenze di ciascuno".

"Data l'importanza, riaffermata, del principio di reciprocità, confermato dal Santo Padre nel suo discorso ai Partecipanti alla Plenaria, risulta necessario dunque procedere verso una distinzione fra la sfera civile e quella religiosa anche nei Paesi islamici. In ogni caso è fondamentale, in tale contesto, distinguere Occidente e Cristianesimo, poiché spesso i valori cristiani non ispirano più atteggiamenti, posizioni o azioni (in relazione anche all'opinione pubblica) nel cosiddetto mondo occidentale".

Riguardo alla situazione in alcuni Paesi a maggioranza islamica, nel testo si legge: "risulta che cristiani e, generalmente, lavoratori immigrati poveri e senza vero potere contrattuale, sperimentano gravi difficoltà per il riconoscimento dei loro diritti umani. Questi ultimi, inoltre, hanno poca possibilità di far valere la loro causa in giustizia, poiché possono essere facilmente puniti o espulsi".

"La Chiesa è dunque chiamata ad aiutare i migranti cristiani in tali Paesi, come pure nell'universo mondo, nel rispetto della legalità e con interesse per la stesura di una giusta legislazione in rapporto alla mobilità umana e nella protezione legale di quanti vi sono coinvolti".

Riguardo alla "sollecitudine della Chiesa nei vari settori della mobilità umana", l'Assemblea insiste sulla necessità "di creare legami di amicizia, in un'atmosfera di considerazione per le differenze culturali e religiose, anche con coloro che pensano, come migranti, a un ritorno ai luoghi di origine o con gli studenti esteri (internazionali), che saranno i futuri leader dei loro Paesi". Sottolinea inoltre che: "un rinnovato impegno va posto per coinvolgere le donne specialmente nelle decisioni che le riguardano, così come nell'opera di convincimento dei genitori a dare anche alle ragazze una educazione equipollente a quella dei maschi, che includa naturalmente la formazione etica".

Nella sezione "Scuole ed educazione", i partecipanti alla Plenaria hanno sottolineato che: "È importante assicurare l'educazione delle nuove generazioni, anche perché la scuola ha un ruolo fondamentale per vincere il conflitto dell'ignoranza e dei pregiudizi e per conoscere correttamente e obiettivamente la religione altrui, con speciale attenzione alla libertà di coscienza e religione".

Infine "risulta perciò indispensabile lavorare per una verifica nei testi scolastici anche per quanto riguarda la presentazione storica legata alle religioni, che forgia la propria identità e trasmette una immagine di quella religiosa altrui".

Parimenti "I genitori musulmani e i loro responsabili religiosi vanno aiutati a comprendere le rette intenzioni dei sistemi educativi occidentali e le concrete conseguenze di un rifiuto dell'educazione impartita nelle scuole di tali sistemi, nel cui seno i loro figli vivono".

L'ultimo Capitolo è dedicato a "Gli Stati e la libertà religiosa".

"Poiché molto spesso è lo Stato a dare 'forma' all'Islam in una certa Nazione a maggioranza islamica, a organizzare il culto, a interpretarne lo spirito, a trasmetterne il patrimonio, dando alla società un carattere globalmente islamico, i non musulmani vi si sentono molto spesso cittadini di seconda classe. Per gli immigrati cristiani la difficoltà è quindi ancora maggiore. È perciò necessario impegnarsi ovunque perché prevalga la cultura del convivere fra autoctoni e immigrati, in spirito di mutua comprensione civile e di rispetto dei diritti umani di tutti. Bisogna cercare poi cammini di riconciliazione e di purificazione delle memorie, come pure procurare di farsi avvocati in difesa della libertà religiosa - nostro costante imperativo - e del bene comune per tutti nel rispetto delle minoranze. Si tratta in tal caso di un chiarissimo segno di autentica civiltà.

Infine "sono state considerate alcune cause di tensione e conflitto, con l'auspicio a risolvere con giustizia e prontamente tali situazioni, altresì per prevenire guerre, violenza e terrorismo".

"Bisognerà evitare comunque" - conclude il testo - "che la religione sia usata abusivamente per inculcare odio verso i credenti di altre religioni o per ragioni politiche o ideologiche. Si spera dunque che intellettuali musulmani e cristiani, a nome di un comune umanesimo e delle loro rispettive credenze, si pongano le drammatiche questioni legate all'uso della violenza, spesso ancora perpetrata in nome della religione".
CON-SM/MUSULMANI:CRISTIANI/... VIS 20060622 (900)

mercoledì 21 giugno 2006

GIACOMO TESTIMONE TRASFIGURAZIONE E AGONIA DI GESÙ


CITTA' DEL VATICANO, 21 GIU. 2006 (VIS). Giacomo il Maggiore è stato il protagonista della catechesi del Santo Padre Benedetto XVI per l'Udienza Generale di oggi tenutasi in Piazza San Pietro con la partecipazione di 30.000 persone.

"Giacomo" - ha detto il Papa - "è ripetutamente nominato al secondo posto, dopo Pietro e prima di Giovanni, quando viene elencato come uno dei tre discepoli privilegiati, che partecipano da vicino a momenti importanti della vita di Gesù", quali l'evento della trasfigurazione sul Monte Tabor o l'agonia nell'orto del Getsemani. "Giacomo il Maggiore godette di grande autorità all'interno della primitiva Chiesa di Gerusalemme, di cui ebbe anche la responsabilità pastorale insieme a Pietro".

"Figlio del tuono", è il soprannome datogli da Gesù probabilmente con riferimento al suo "zelo impetuoso", dimostrato quando chiese a Cristo che il fuoco divorasse un villaggio di Samaritani che non voleva ricevere Gesù perchè diretto a Gerusalemme. La sua reazione, ha spiegato Benedetto XVI "manifestava sicuramente l'amore per Gesù, ma probabilmente emergeva anche la tradizionale inimicizia esistente tra i Giudei e i Samaritani. Gesù però non ama la violenza", per cui rimprovera Giacomo per il suo comportamento.

Due momenti forti nella vita dell'Apostolo sono la trasfigurazione e l'agonia di Gesù. "In un caso, Giacomo con gli altri due Apostoli (Pietro e Giovanni)" - ha precisato il Santo Padre - "sperimenta la gloria e l'estasi, nell'altro si trova di fronte alla sofferenza e all'umiliazione". La seconda esperienza "costituì per lui l'occasione per correggere l'interpretazione, probabilmente erronea, della prima: egli dovette intravedere che il Messia, atteso dal popolo giudaico come un trionfatore, in realtà non era soltanto circonfuso di onore e di gloria, ma anche di patimenti e di debolezza".

"Giacomo poté così gradualmente maturare la propria fede, discernendo a poco a poco la vera identità messianica del Maestro. Questa maturazione fu portata a compimento dallo Spirito Santo nella Pentecoste, così che Giacomo, quando venne il momento della suprema testimonianza, non si tirò indietro". Una tradizione (...) racconta di un suo soggiorno in Spagna per evangelizzare quella importante regione dell'impero romano. Secondo un'altra tradizione, sarebbe invece stato il suo corpo ad essere trasportato in Spagna, nella città di Santiago di Compostela (...) tuttora meta di numerosi pellegrinaggi".

"Da San Giacomo, dunque, possiamo imparare molte cose" - ha sottolineato il Papa - "la prontezza ad accogliere la chiamata del Signore anche quando ci chiede di lasciare la 'barca' della nostre sicurezze umane, l'entusiasmo nel seguirlo sulle strade che Egli ci indica al di là di ogni nostra illusoria presunzione, la disponibilità a testimoniarlo con coraggio, se necessario, fino al sacrificio supremo della vita".

Giacomo "che voleva sedere con il fratello accanto al Maestro nel suo Regno, fu il primo degli Apostoli a condividerne il martirio", quando all'inizio degli anni 40 del I secolo, il re Erode Agrippa "cominciò a perseguitare alcuni membri della Chiesa, e fece uccidere di spada Giacomo fratello di Giovanni".

Terminata l'Udienza, Benedetto XVI si è recato nello studio dell'Aula Paolo VI dove gli è stata conferita la cittadinanza onoraria della città tedesca di Regensburg.
AG/GIACOMO IL MAGGIORE/... VIS 20060621 (490)

ALTRI ATTI PONTIFICI

CITTA' DEL VATICANO, 21 GIU. 2006 (VIS). Il Santo Padre ha nominato Membri Ordinari della Pontificia Accademia delle Scienze:

- Theodor Wolfgang Hänsch, Professore di Fisica all'Università Ludwig-Maximilians, Monaco di Baviera e Direttore del "Max-Planck-Institut für Quantenoptik", Garching (Repubblica Federale di Germania).

- Edward Witten, Professore di Fisica all'"Institute for Advanced Study", Princeton, New Jersey (Stati Uniti d'America).
NA/.../HÄNSCH:WITTEN VIS 20060621 (70)

STATI E DIFESA E PROMOZIONE DEI DIRITTI UMANI


CITTA' DEL VATICANO, 21 GIU. 2006 (VIS). Nel pomeriggio di ieri a Ginevra, l'Arcivescovo Giovanni Lajolo, Segretario per i Rapporti con gli Stati, è intervenuto alla Prima Sessione del Consiglio dei Diritti Umani dell'Organizzazione delle Nazioni Unite.

"Il nuovo Consiglio dei Diritti Umani" - ha detto l'Arcivescovo - "costituisce una fase dell'importante lotta per porre l'uomo al centro di ogni attività politica, nazionale e internazionale".

Ribadendo che la situazione dei diritti umani nel mondo "è preoccupante", il Segretario per i Rapporti con gli Stati ha affermato che in molti paesi essi "sono gravemente violati" e che esistono governi che "continuano a pensare che è il potere che determina, in ultima analisi, il contenuto dei diritti umani, credendosi autorizzati, di conseguenza, a ricorrere a pratiche aberranti".

"Tutti gli Stati Membri di questo Consiglio" - ha proseguito l'Arcivescovo Lajolo - "devono assumersi individualmente e collettivamente la responsabilità di difendere e promuovere i diritti umani".

Riferendosi al diritto alla vita, diritto umano fondamentale, l'Arcivescovo Lajolo ha affermato che "mai un governo, un gruppo o un individuo può arrogarsi il diritto di decidere della vita di un altro essere umano come se non fosse una persona, regredendolo alla condizione di oggetto per servire altri fini, per quanto grandi e nobili".

"Il secondo corollario concerne i diritti alla libertà di coscienza e alla libertà religiosa, perché l'essere umano ha una dimensione interiore e trascendente, che è parte integrante del suo stesso essere. Negare tale dimensione, significa attentare gravemente alla dignità umana".

Successivamente il Segretario per i Rapporti con gli Stati ha sottolineato che: "la libertà religiosa deve inserirsi armoniosamente nel contesto di tutte le libertà umane. Non può esser arbitraria, essa deve svilupparsi armoniosamente, in particolare nel rispetto attento alla libertà religiosa altrui, nel quadro di leggi valide per tutti".

"La risposta che il Consiglio dei Diritti Umani darà alle sfide della libertà in numerosi paesi del mondo - a cominciare dai paesi Membri del Consiglio - pone in gioco" - ha concluso l'Arcivescovo Lajolo - "la credibilità delle Nazioni Unite in tutto il sistema giuridico internazionale".
.../DIRITTI UMANI/GINEVRA:LAJOLO VIS 20060621 (360)

martedì 20 giugno 2006

IV SIMPOSIO EUROPEO DEI DOCENTI UNIVERSITARI


CITTA' DEL VATICANO, 20 GIU. 2006 (VIS). Dal 22 al 25 giugno a Roma si terrà il IV Simposio Europeo dei Docenti Universitari sul tema: "L'impresa e la costruzione di un nuovo umanesimo", promosso dall'Ufficio della Pastorale Universitaria del Vicariato di Roma e organizzato dall'Università Cattolica del Sacro Cuore.

La cerimonia inaugurale avrà luogo giovedì 22 giugno, alle ore 18:00, presso la Sala della Protomoteca in Campidoglio. Dopo la presentazione del Simposio da parte del Professor Cesare Mirabelli, Presidente del Comitato dei Docenti Universitari, i lavori saranno introdotti dal Cardinale Camillo Ruini, Vicario Generale della Diocesi di Roma e Presidente della Conferenza Episcopale Italiana, con un intervento sul tema: "Impresa e umanesimo cristiano".

Seguiranno la lettura magistrale del Professor David Teece (Università della California, Berkeley, Stati Uniti d'America), su "Evoluzione del rapporto impresa-uomo; riflessione economico-sociale"; le relazioni introduttive del Professor Alberto Cova (Università Cattolica del Sacro Cuore, Italia), su "Evoluzione del rapporto impresa-uomo: riflessione storica" e del Professor Peter Koslowski (Libera Università di Amsterdam, Paesi Bassi), su "Evoluzione del rapporto impresa-uomo: riflessione culturale".

Da venerdì 23 a domenica 25 giugno il Convegno internazionale, nel quale saranno impegnati oltre 250 docenti universitari provenienti da 25 Paesi europei e di altri continenti (Albania, Belgio, Canada, Colombia, Croazia, Finlandia, Francia, Germania, Grecia, Lituania, Moldavia), proseguirà presso il Centro Congressi dell'Università Cattolica di Roma. Sono in programma due tavole rotonde dedicate a "L'impresa oggi in Europa. Problemi e prospettive", cui prenderanno parte imprenditori e docenti universitari.
.../SIMPOSIO DOCENTI UNIVERSITARI/... VIS 20060620 (240)

ALTRI ATTI PONTIFICI


CITTA' DEL VATICANO, 20 GIU. 2006 (VIS). Il Santo Padre:

- Ha nominato il Vescovo Lázló Kiss-Rigó, Vescovo di Szeged-Csanád (superficie: 10.851; popolazione: 875.157; cattolici: 358.107; sacerdoti: 114; religiosi: 93; diaconi permanenti: 4), Ungheria. Finora, Ausiliare di Esztergom-Budapet (Ungheria), il Vescovo Kiss-Rigó succede al Vescovo Endre Gyulay, del quale il Sanato Padre ha accettato la rinuncia al governo pastorale della medesima Diocesi, presentata per raggiunti limiti d'età.

- Ha nominato il Vescovo András Veres, Vescovo di Szombathely (superficie: 4.660; popolazione: 378.000; cattolici: 296.000; sacerdoti: 144; religiosi: 67), Ungheria. Finora Ausiliare di Eger (Ungheria), il Vescovo Veres succede al Vescovo István Konkoly, del quale il Santo Padre ha accettato la rinuncia al governo pastorale della medesima Diocesi, presentata per raggiunti limiti d'età.
NER:RE/.../... VIS 20060620 (130)

CONVEGNO PROMOZIONE LITURGIA IN AFRICA E MADAGASCAR


CITTA' DEL VATICANO, 20 GIU. 2006 (VIS). La Congregazione per il Culto Divino e la Disciplina dei Sacramenti ha organizzato in collaborazione con la Conferenza dei Vescovi del Ghana, un Convegno di promozione della Liturgia in Africa e Madagascar, che si terrà a Kumasi (Ghana), dal 4 al 9 luglio prossimo.

Un Comunicato della Congregazione informa che: "Scopo del Convegno è quello di valutare, incoraggiare e rilanciare la vita liturgica in Africa e Madagascar". Sono invitati a partecipare, fra gli altri, i Superiori della Congregazione per il Culto Divino e la Disciplina dei Sacramenti, i Membri e i Consultori del Dicastero originari dell'Africa, il Presidente del S.E.C.A.M. (Simposio della Conferenze Episcopali di Africa e Madagascar), il Presidente della Commissione Liturgica C.E.R.A.O. (Conferenza Episcopale Regionale dell'Africa Occidentale), il Nunzio Apostolico in Ghana, Vescovi, Sacerdoti, Religiosi e Religiose.

Aprirà i lavori l'Arcivescovo Albert Malcolm Ranjith Patabendige Don, Segretario della Congregazione per il Culto Divino e la Disciplina dei Sacramenti. Nel corso del Convegno saranno esaminati quattro temi: la storia della vita liturgica in Africa; la formazione liturgica; le traduzioni dei libri liturgici in varie lingue africane e l'inculturazione nella liturgia.

Il Signor Dottor John Ayeykum Kufuor, Presidente della Repubblica del Ghana compirà una visita ufficiale nella sede del Convegno a Kumasi ed i partecipanti saranno ricevuti da Sua Maestà Otumfuo Osei Tutu Secondo, Re degli Ashantini pralaca.
CCD/PROMOZIONE LITURGIA/GHANA VIS 20060620 (240)

lunedì 19 giugno 2006

SUPERARE CONTRASTI PROCESSO GLOBALIZZAZIONE


CITTA' DEL VATICANO, 17 GIU. 2006 (VIS). Il Dr. Joaquín Navarro-Valls, Direttore della Sala Stampa della Santa Sede, ha rilasciato nella tarda mattinata di oggi, la dichiarazione di seguito riportata, dopo l'Udienza del Santo Padre Benedetto XVI al Presidente della 60.a Sessione dell'Assemblea Generale delle Nazioni Unite e Ministro degli Esteri di Svezia, Sua Eccellenza Jan Eliasson:

"Il colloquio ha avuto come tema centrale il processo della globalizzazione, di cui sono state evidenziate alcune insufficienze, soprattutto per lo scarso rilievo riconosciuto alla dimensione religiosa. Anche i diritti umani potrebbero perdere consistenza senza il contributo dei valori religiosi".

"È stata sottolineata l'esigenza di superare i contrasti e stabilire ponti perché tutti gli aspetti della globalizzazione possano concorrere al benessere ed alla pacifica convivenza di tutti i popoli".

"Si è parlato anche dell'apporto che l'incontro fra tutte le religioni può offrire alla pace e solidarietà fra tutti gli abitanti del Pianeta".
OP/GLOBALIZZAZIONE/ELIASSON:NAVARRO-VALLS VIS 20060619 (160)

PAROLA DIO E CORPO SANGUE CRISTO TRASMETTERE AMORE DIO


CITTA' DEL VATICANO, 17 GIU. 2006 (VIS). Questa mattina il Santo Padre Benedetto XVI ha ricevuto nell'Aula delle Benedizioni i Membri dell'Associazione Santi Pietro e Paolo, ai quali ha espresso la sua gratitudine per il servizio che da molti anni rendono al Successore di Pietro.

Ricordando che l'Associazione "svolge con dedizione un servizio di volontariato alla Santa Sede", Benedetto XVI ha affermato che le tre sezioni che la compongono - liturgica, caritativa e culturale -, "riflettono tre aspetti complementari della vita e dell'azione delle comunità ecclesiali".

Il Santo Padre ha esortato i membri dell'Associazione con queste parole: "Un'intensa vita di preghiera e l'assidua partecipazione alla liturgia continui ad essere il vostro primo impegno come singoli e come associazione. (...) Solo se ci lasciamo costantemente formare dall'ascolto della Parola di Dio e ci nutriamo con assiduità del Corpo e Sangue di Cristo possiamo trasmettere agli altri l'amore di Dio, che è dono dello Spirito Santo".

"Voi" - ha proseguito il Pontefice - "cercate di essere testimoni di quest'amore verso i poveri, nella mensa della Casa 'Dono di Maria' e nel dispensario pediatrico di Santa Marta, come pure nelle iniziative sociali promosse nelle vostre parrocchie. La carità anima ogni vostra attività".

Il Papa ha concluso il suo discorso sottolineando l'importanza di "una adeguata formazione culturale per poter maturare nella fede. Evangelizzare oggi richiede una responsabile conoscenza delle istanze culturali moderne e un approfondimento costante della sana dottrina cattolica".
AC/.../ASSOCIAZIONE SANTI PIETRO:PAOLO VIS 20060619 (250)

EUCARISTIA: FONTE DELL'AMORE CHE VINCE LA MORTE


CITTA' DEL VATICANO, 18 GIU. 2006 (VIS). Prima della recita dell'Angelus con i fedeli convenuti in Piazza San Pietro, il Santo Padre Benedetto XVI ha ricordato che: "Oggi, in Italia e in altri Paesi, si celebra la solennità del 'Corpus Domini'. È la festa solenne e pubblica dell'Eucaristia, sacramento del Corpo e del Sangue di Cristo: il mistero istituto nell'ultima Cena e ogni anno commemorato nel Giovedì Santo, in questo giorno viene manifestato a tutti, circondato dal fervore di fede e di devozione della Comunità ecclesiale".

"L'Eucaristia " - ha sottolineato il Pontefice - "costituisce in effetti il 'tesoro' della Chiesa, la preziosa eredità che il suo Signore le ha lasciato. (...) Ma questo tesoro, che è destinato ai battezzati, non esaurisce il suo raggio d'azione nell'ambito della Chiesa: l'Eucaristia è il Signore Gesù che si dona 'per la vita del mondo'. In ogni tempo e in ogni luogo, Egli vuole incontrare l'uomo e portargli la vita di Dio".

"Non solo. L'Eucaristia ha anche una valenza cosmica: la trasformazione del pane e del vino nel Corpo e Sangue di Cristo costituisce infatti il principio di divinizzazione della stessa creazione. Per questo la festa del 'Corpus Domini si caratterizza in modo particolare per la tradizione di recare il Santissimo Sacramento in processione, un gesto ricco di significato".

"Portando l'Eucaristia nella strade e nelle piazze" - ha concluso Benedetto XVI - "vogliamo immergere il Pane disceso dal cielo nella quotidianità nella nostra vita. (...) La Comunità cristiana in questo giorno di festa proclama che l'Eucaristia è tutto per lei, è la stessa vita, la fonte dell'amore che vince la morte".
ANG/CORPUS DOMINI/... VIS 20060619 (250)

RISPETTO DIRITTI RIFUGIATI


CITTA' DEL VATICANO, 18 GIU. 2006 (VIS). Dopo la recita dell'Angelus, il Papa ha ricordato che martedì 20 giugno, si celebra la Giornata Mondiale del Rifugiato, promossa dall'Organizzazione delle Nazioni Unite.

Il Santo Padre ha affermato che la Giornata "vuole attirare l'attenzione della comunità internazionale sulle condizioni di tante persone costrette a fuggire, per gravi forme di violenza, dalle proprie terre".

"Questi nostri fratelli e sorelle cercano rifugio in altri Paesi animati dalla speranza di tornare in patria, o, almeno, di trovare ospitalità là dove si sono rifugiati".

"Mentre assicuro per loro un ricordo nella preghiera e la costante sollecitudine della Santa Sede" - ha concluso il Pontefice - "auspico che i diritti di queste persone siano sempre rispettati e incoraggio le Comunità ecclesiali a venire incontro alle loro necessità".
ANG/RIFUGIATI/... VIS 20060619 (140)

UDIENZE

CITTA' DEL VATICANO, 19 GIU. 2006 (VIS). Il Santo Padre ha ricevuto questa mattina in udienze separate:

- Otto presuli delle Conferenze Episcopali di Lettonia e Lituania, in Visita "ad Limina Apostolorum":

- Il Cardinale Janis Pujats, Arcivescovo di Riga (Lettonia).

- Il Vescovo Antons Justs, di Jelgava (Lettonia).

- Il Vescovo Vilhelms Lapelis, O.P., di Liepaja (Lettonia).

- Il Vescovo Janis Bulis, di Rezekne-Aglona (Lettonia)

- L'Arcivescovo Sigitas Tamkevi?ius, S.I., di Kaunas (Lituania), con l'Ausiliare Vescovo Jonas Ivanauskas.

- Il Vescovo Eugenijus Bartulis, di Siauliai (Lituania).

- Il Vescovo Jonas Boruta, S.I., di Telsiai (Lituania).

- Il Cardinale Gilberto Agustoni, Prefetto emerito del Supremo Tribunale della Segnatura Apostolica.

Domenica 18 giugno il Santo Padre ha ricevuto in udienza il Cardinale Joachim Meisner, Arcivescovo di Köln (Germania).

Sabato 17 giugno il Santo Padre ha ricevuto in udienze separate:

- Il Cardinale Alfonso López Trujillo, Presidente del Pontificio Consiglio per la Famiglia.

- Il Cardinale Giovanni Battista Re, Prefetto della Congregazione per i Vescovi.
AP/.../... VIS 20060619 (170)

PRESA DI POSSESSO TITOLO DEL CARDINALE CAFFARRA


CITTA' DEL VATICANO, 19 GIU. 2006 (VIS). L'Ufficio delle Celebrazioni Liturgiche del Sommo Pontefice ha reso noto questa mattina che sabato 24 giugno, Solennità della Natività di San Giovanni Battista, alle ore 19:00, il Cardinale Carlo Caffarra, Arcivescovo Metropolita di Bologna (Italia), prenderà possesso del Titolo di San Giovanni Battista dei Fiorentini, Via Acciaioli, 2.
OCL/POSSESSO TITOLO/CAFFARRA VIS 20060619 (70)

ALTRI ATTI PONTIFICI


CITTA' DEL VATICANO, 19 GIU. 2006 (VIS). Il Santo Padre ha nominato il Vescovo Mark Benedict Coleridge, Arcivescovo di Canberra (superficie: 88.000; popolazione: 560.000; cattolici: 159.000; sacerdoti: 120; religiosi: 218), Australia. L'Arcivescovo eletto, finora Ausiliare dell'Arcidiocesi di Melbourne, (Australia), è nato a Melbourne (Australia) nel 1948, è stato ordinato sacerdote nel 1974 e ha ricevuto l'ordinazione episcopale nel 2002. Succede all'Arcivescovo Francis P. Carroll, del quale il Santo Padre ha accettato la rinuncia al governo pastorale della medesima Arcidiocesi, presentata per raggiunti limiti d'età.

Sabato 17 giugno il Santo Padre ha nominato il Vescovo Carlos García Camader, Vescovo di Lurín (superficie: 185; popolazione: 2.753.000; cattolici: 2.340.000; sacerdoti: 67; religiosi: 259; diaconi permanenti: 3), Perù. Finora Ausiliare di Lima (Perù), il Vescovo García Camader succede al Vescovo José Ramón Gurruchaga Ezama, S.D.B., del quale il Santo Padre ha accettato la rinuncia al governo pastorale della medesima Diocesi, presentata per raggiunti limiti d'età.
NER:RE/.../ VIS 20060619 (160)

venerdì 16 giugno 2006

UDIENZE

CITTA' DEL VATICANO, 16 GIU. 2006 (VIS). Il Santo Padre ha ricevuto questa mattina in udienze separate:

- Il Signor Óscar Arias Sánchez, Presidente della Repubblica di Costa Rica, e Seguito.

- Il Cardinale Julián Herranz, Presidente del Pontificio Consiglio per i Testi Legislativi.

- L'Arcivescovo Robert Sarah, Segretario della Congregazione per l'Evangelizzazione dei Popoli.

- Il Padre Álvaro Corcuera Martínez del Río, Superiore Generale dei Legionari di Cristo.

Nel pomeriggio è in programma che il Santo Padre riceva il Cardinale William Joseph Levada, Prefetto della Congregazione per la Dottrina della Fede.
AP/.../... VIS 20060616 (100)

L'OSTIA CONSACRATA È VERAMENTE IL PANE DEL CIELO


CITTA' DEL VATICANO, 15 GIU. 2006 (VIS). Alle 19:00 di oggi, Solennità del Corpus Domini, il Santo Padre Benedetto XVI ha celebrato la Santa Messa sul sagrato della Basilica di San Giovanni in Laterano e successivamente ha presieduto la Processione Eucaristica che, percorrendo via Merulana, ha raggiunto la Basilica di Santa Maria Maggiore.

Nell'omelia il Papa ha affermato che l'Ostia consacrata è "il cibo dei poveri", e "frutto della terra e del lavoro dell'uomo". "Tuttavia il pane non è semplicemente e soltanto il prodotto nostro, una cosa fatta da noi; è frutto della terra e quindi anche dono. (...) Presuppone la sinergia delle forze della terra e dei doni dall'alto, cioè del sole e della pioggia".

"In un periodo, in cui si parla della desertificazione e sentiamo sempre di nuovo denunciare il pericolo che uomini e bestie muoiano di sete in queste regioni senz'acqua - in un tale periodo ci rendiamo nuovamente conto della grandezza del dono anche dell'acqua e quanto siamo incapaci di procurarcelo da soli. Allora, guardando più da vicino, questo piccolo pezzo di Ostia bianca, questo pane dei poveri, ci appare come una sintesi della creazione".

"Quando noi adorando guardiamo l'Ostia consacrata" - ha ribadito il Pontefice - " il segno della creazione ci parla. Allora incontriamo la grandezza del suo dono; ma incontriamo anche la Passione, la Croce di Gesù e la sua risurrezione".

"Nella festa del 'Corpus Domini' guardiamo soprattutto il segno del pane. Esso ci ricorda anche il pellegrinaggio di Israele durante i quarant'anni nel deserto. L'Ostia è la nostra manna con la quale il Signore ci nutre - è veramente il pane dal cielo, mediante il quale Egli dona se stesso. Nella processione noi seguiamo questo segno e così seguiamo Lui stesso".

Benedetto XVI ha invocato il Signore con queste parole: "Guidaci sulle strade di questa nostra storia! Mostra alla Chiesa e ai suoi Pastori sempre di nuovo il giusto cammino! Guarda l'umanità che soffre, che vaga insicura tra tanti interrogativi; guarda la fame fisica e psichica che la tormenta! Dà agli uomini pane per il corpo e per l'anima! Dà loro lavoro! Dà loro luce! Dà loro te stesso! Purifica e santifica tutti noi!".

"Facci comprendere che solo mediante la partecipazione alla tua Passione, mediante il "sì" alla croce, alla rinuncia, alle purificazioni che tu ci imponi, la nostra vita può maturare e raggiungere il suo vero compimento. Radunaci da tutti i confini della terra. Unisci la tua Chiesa, unisci l'umanità lacerata! Donaci la tua salvezza!".

Al termine della Santa Messa, il Papa ha presieduto la Processione Eucaristica che ha percorso Via Merulana fino alla Basilica di Santa Maria Maggiore, seguita da migliaia di fedeli che hanno accompagnato il Santissimo Sacramento con preghiere e canti. Un veicolo scoperto ha trasportato l'Ostensorio, davanti al quale era inginocchiato il Pontefice.
HML/CORPUS DOMINI/... VIS 20060616 (480)

mercoledì 14 giugno 2006

DOMANI BEATIFICAZIONE DI PADRE EUSTÁQUIO VAN LIESHOUT


CITTA' DEL VATICANO, 14 GIU. 2006 (VIS). Il Cardinale José Saraiva Martins, Prefetto della Congregazione per le Cause dei Santi, presiederà alle 16:00 di domani, nello "Estadio do Mineirao" di Belo Horizonte (Brasile), una Concelebrazione Eucaristica durante la quale darà lettura, su incarico del Santo Padre Benedetto XVI, della Lettera Apostolica con la quale il Papa iscrive nell'Albo dei Beati il Servo di Dio Padre Eustáquio van Lieshout.

Padre Eustáquio nacque a Aarle-Rixtel (Paesi Bassi), il 3 novembre 1890, battezzato lo stesso giorno con il nome di Humberto, era l'ottavo di undici figli, di una famiglia di agricoltori, devoti cattolici. Nel leggere la biografia del Beato belga Padre Damian de Veuster, Humberto decise di entrare nella sua stessa Congregazione, dei Sacri Cuori di Gesù e Maria. Durante il noviziato assunse il nome di Eustachio. Nel 1919 fu ordinato sacerdote ed esercitò il suo ministero pastorale in patria fino al 1924.

Nel 1925 giunse missionario a Río de Janeiro e rimase in Brasile per diciotto anni. Nell'aprile del 1942 divenne Parroco della Parrocchia di Santo Domingo, in Belo Horizonte, dove morì pochi mesi dopo, il 30 agosto 1943.

Nel 1949 le sue spoglie mortali furono traslate dal cimitero alla sua ultima Parrocchia, dedicata ai Sacri Cuori di Gesù e Maria.

Il 19 dicembre 2005 Benedetto XVI ha autorizzato la promulgazione del decreto concernente il riconoscimento del miracolo avvenuto per intercessione di Padre Eustáquio.
.../BEATIFICAZIONE PADRE EUSTÁQUIO/SARAIVA VIS 20060614 (240)

TERRA SANTA. APPELLO PER UNA PACE GIUSTA E DURATURA


CITTA' DEL VATICANO, 14 GIU. 2006 (VIS). Il Dr. Joaquín Navarro-Valls, Direttore della Sala Stampa della Santa Sede, ha rilasciato, in tarda mattinata, la dichiarazione che segue:

"La Santa Sede segue con grande apprensione e dolore gli episodi di crescente, cieca violenza, che insanguinano in questi giorni la Terra Santa. Il Santo Padre è vicino, in modo particolare con la preghiera, alle vittime innocenti, ai loro familiari e alle popolazioni di quella terra, ostaggio di quanti si illudono di poter risolvere i problemi sempre più drammatici della regione con la forza o in modo unilaterale".

"La Santa Sede invita la comunità internazionale ad attivare rapidamente i mezzi necessari per la doverosa assistenza umanitaria della popolazione palestinese, e si associa nel sollecitare i responsabili di entrambi i popoli perché sia anzitutto mostrato il dovuto rispetto per la vita umana, specie quella dei civili inermi e dei bambini, e sia ripresa con coraggio la via del negoziato, l'unica che può portare alla pace giusta e duratura a cui tutti aspirano".
OP/PACE/TERRA SANTA/NAVARRO-VALLS VIS 20060614 (180)

ANDREA: CHIESA ARRIVA A TUTTI I POPOLI E A TUTTE LE CULTURE


CITTA' DEL VATICANO, 14 GIU. 2006 (VIS). Andrea, l'Apostolo fratello di Pietro, è stato il protagonista della catechesi del Santo Padre Benedetto XVI per l'Udienza Generale di oggi, tenutasi in Piazza San Pietro, con la partecipazione di 35.000 persone.

"La prima caratteristica che colpisce in Andrea è il nome" - ha detto il Papa - "non è ebraico ma greco, segno non trascurabile di una certa apertura culturale della sua famiglia", di colui che "fu il primo degli Apostoli ad essere chiamato a seguire Gesù". La tradizione gli attribuisce l'evangelizzazione del mondo greco e la sua fratellanza con Pietro "si esprime simbolicamente nello speciale rapporto della Sede di Roma e di Costantinopoli, (...) chiese che si sentono tra loro in modo speciale sorelle".

I Vangeli rammentano il nome di Andrea in tre occasioni particolari: la moltiplicazione dei pani e dei pesci in Galilea, avvenimento nel quale "merita di essere sottolineato (...) il realismo di Andrea: egli notò il ragazzo (che aveva solo cinque pani e due pesci), ma si rese conto dell'insufficienza delle sue poche risorse". La seconda occasione fu a Gerusalemme quando Andrea chiese a Cristo di spiegare le sue parole sulla distruzione del Tempio di Gerusalemme. "Dalla vicenda possiamo dedurre" - ha detto il Papa - "che non dobbiamo temere di porre domande a Gesù, ma al tempo stesso dobbiamo essere pronti ad accogliere gli insegnamenti che Egli ci offre". Infine la terza iniziativa di Andrea si colloca "poco prima della Passione", quando con Filippo, "i due apostoli con nomi greci, servono come interpreti e mediatori" di un piccolo gruppo di Greci presso Gesù.

Riguardo all'ultima iniziativa di Andrea, il Santo Padre ha ricordato la frase di Gesù: "'È giunta l'ora che sia glorificato il Figlio dell'uomo. In verità, in verità vi dico: se il chicco di grano caduto in terra non muore, rimane solo; se invece muore, produce molto frutto'". Il chicco di grano morto simbolo della Crocifissione "diventerà nella Risurrezione pane di vita per il mondo; sarà luce per i popoli e le culture". Gesù profetizza così l'incontro con il mondo e la cultura greca e "la Chiesa dei pagani come frutto della sua Pasqua".

Ricordando che la tradizione racconta della morte di Andrea a Patrasso, dove subì il supplizio della crocifissione su di una croce decussata, e che "in modo analogo al fratello (...) chiese di essere posto sopra una croce diversa da quella di Gesù", il Santo Padre ha citato le parole che l'Apostolo avrebbe detto durante il supplizio: "Prima che il Signore salisse su di te (la Croce), tu incutevi un timore terreno. Ora invece, dotata di un amore celeste, sei ricevuta come un dono".

"Come si vede" ha concluso il Papa - "c'è qui una profondissima spiritualità cristiana, che vede nella Croce non tanto uno strumento di tortura quanto piuttosto il mezzo incomparabile di una piena assimilazione al Redentore. (...) Le nostre croci acquistano valore se considerate e accolte come parte della croce di Cristo. (...) Soltanto da quella Croce anche le nostre sofferenze vengono nobilitate e acquistano il loro vero senso".
AG/ANDREA/... VIS 20060614 (510)

ALTRI ATTI PONTIFICI

CITTA' DEL VATICANO, 14 GIU. 2006 (VIS). Il Santo Padre ha accettato la rinuncia al governo pastorale dell'Arcidiocesi di Minsk-Mohilev (Bielorussia), presentata dal Cardinale Kazimierz Swiatek, per raggiunti limiti d'età.

- Ha nominato il Vescovo Antony Dziemianko, Vescovo Ausiliare di Minsk-Mohilev, Amministratore Apostolico "sede vacante" della medesima circoscrizione ecclesiastica.
RE:NA/../SWIATEK:DZIEMIANKO VIS 20060614 (60)

martedì 13 giugno 2006

ANNULLI POSTALI: BASILICA VATICANA E VIAGGIO VALENCIA


CITTA' DEL VATICANO, 13 GIU. 2006 (VIS). In occasione dell'emissione, il 22 giugno prossimo, della serie filatelica "La Basilica di San Pietro in Vaticano 1506 - 2006", le Poste Vaticane porranno in uso uno speciale annullo raffigurante la Basilica di San Pietro e il riferimento al quinto centenario, completato dalle scritte "DIE EMISSIONIS" e "POSTE VATICANE - 22 GIUGNO".

Inoltre in occasione del Viaggio Apostolico del Santo Padre Benedetto XVI a Valencia (Spagna), dall'8 al 9 luglio prossimo, per partecipare al V Incontro Mondiale delle Famiglie, le Poste Vaticane porranno in uso uno speciale annullo raffigurante lo stemma del Santo Padre, completato dalle scritte "BENEDICTUS XVI FAMILIAS CONVENIT VALENTIAE" e "POSTE VATICANE 8 - 9 LUG. 2006".
.../ANNULLI POSTALI SPECIALI/... VIS 20060613 (130)

STATISTICHE DELLA CHIESA CATTOLICA IN SPAGNA


CITTA' DEL VATICANO, 13 GIU. 2006 (VIS). A motivo del prossimo Viaggio Apostolico del Santo Padre Benedetto XVI a Valencia (Spagna), - l'8 e 9 luglio prossimo - il terzo Viaggio all'estero dall'inizio del Suo Pontificato, sono state pubblicate le statistiche della Chiesa Cattolica in Spagna. I dati statistici, aggiornati al 31 dicembre 2004, sono a cura dell'Ufficio Centrale di Statistica della Chiesa.

La Spagna conta una popolazione di 41,9 milioni di abitanti, dei quali 39,4 milioni di cattolici (94,1%). La Chiesa cattolica spagnola conta 70 Circoscrizioni ecclesiastiche, 22.599 parrocchie ed altri 4.428 centri pastorali. I Vescovi sono attualmente 132, i sacerdoti 26.330, i religiosi 60.079, i membri laici di Istituti Secolari 3.229, e 102.973 catechisti. I seminaristi minori sono 2.483 ed i seminaristi maggiori 2.259.

Un totale di 1.578.609 alunni frequentano i 5.882 centri di istruzione cattolici, dal giardino d'infanzia all'università. Riguardo ai centri caritativi e sociali di proprietà e/o diretti da ecclesiastici o religiosi, in Spagna vi sono 97 ospedali, 113 ambulatori, 943 case per anziani, invalidi e minorati, 549 orfanotrofi e asilo nido, 108 consultori familiari ed altri centri per la protezione della vita e 2.405 centri speciali di educazione o rieducazione sociale.
OP/STATISTICHE SPAGNA/... VIS 20060613 (210)

lunedì 12 giugno 2006

ALTRI ATTI PONTIFICI


CITTA' DEL VATICANO, 10 GIU. 2006 (VIS). Il Santo Padre:

- Ha nominato Consultori della Congregazione per gli Istituti di Vita Consacrata e le Società di Vita Apostolica, per la sezione Istituti Religiosi: il Vescovo Jean-Louis Bruguès, O.P., di Angers (Francia); il Monsignor Massimo Camisasca, Superiore Generale della Fraternità Sacerdotale dei Missionari di San Carlo Borromeo (Italia); il Padre Paolo Martinelli, O.F.M.Cap., Preside dell'Istituto Francescano di Spiritualità della Pontificia Università "Antonianum", Roma (Italia); il Padre Sante Bisignano, O.M.I., docente presso la Pontificia Università Urbaniana, Roma (Italia); Padre Benoît-Dominique de la Soujeole, O.P., docente presso la Facoltà di Teologia dell'Università di Fribourg (Svizzera); il Padre Bernard Pitaud, P.S.S., Superiore Provinciale di Francia della Compagnia dei Sacerdoti di San Sulpizio (Francia); Padre Agostino Montan, C.S.I., docente presso la Pontificia Università Lateranense, Roma (Italia); Padre Luigi Borriello, O.C.D., docente presso la Pontificia Università San Tommaso d'Aquino e presso la Pontificia Facoltà Teologica ed il Pontificio Istituto di Spiritualità "Teresianum", Roma (Italia); Suor Jolanta Olech, U.S.I.K., Superiora Generale delle Orsoline del Sacro Cuore di Gesù Agonizzante e Presidentessa della Conferenza delle Superiore Maggiori della Polonia.

- Ha accettato la rinuncia al governo pastorale della Diocesi di Grenoble (Francia), presentata dal Vescovo Louis Dufaux, per raggiunti limiti d'età. Gli succede il Vescovo Guy de Kerimel, finora Vescovo Coadiutore della medesima Diocesi.

- Ha nominato il Sacerdote Ilídio Pinto Leandro, Vescovo di Viseu (superficie: 3.400; popolazione: 285.600; cattolici: 271.300; sacerdoti: 169; religiosi: 160), Portogallo. Il Vescovo eletto, finora Parroco di "São Salvador" in Viseu e Presidente del Segretariato Diocesano per il Clero, è nato a Rio de Mel (Portogallo) nel 1950 ed ha ricevuto l'ordinazione sacerdotale nel 1973.

- Ha nominato il Padre Aníbal Nieto Guerra, O.C.D. e Don Marco Pérez Caicedo, Vescovi Ausiliari dell'Arcidiocesi di Guayaquil (18.711; popolazione: 3.309.084; cattolici: 2.978.176; sacerdoti: 240; religiosi: 487; diaconi permanenti: 25), Ecuador. Il Vescovo eletto Nieto Guerra, O.C.D., nato a Formaselle (Spagna), nel 1949, ha emesso i voti semplici nell'Ordine dei Carmelitani Scalzi nel 1967, la Professione solenne nel 1975 ed è stato ordinato sacerdote nel 1982. È stato finora Parroco di San Judas Tadeo, in Guayaquil (Ecuador). Il Vescovo eletto Pérez Caicedo, nato a Daule (Ecuador) nel 1967, ordinato sacerdote nel 1992, è stato finora Rettore del Seminario Maggiore di Guayaquil (Ecuador).
NA:RE:NER:NEA/.../... VIS 20060612 (390)
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