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mercoledì 21 giugno 2006

STATI E DIFESA E PROMOZIONE DEI DIRITTI UMANI


CITTA' DEL VATICANO, 21 GIU. 2006 (VIS). Nel pomeriggio di ieri a Ginevra, l'Arcivescovo Giovanni Lajolo, Segretario per i Rapporti con gli Stati, è intervenuto alla Prima Sessione del Consiglio dei Diritti Umani dell'Organizzazione delle Nazioni Unite.

"Il nuovo Consiglio dei Diritti Umani" - ha detto l'Arcivescovo - "costituisce una fase dell'importante lotta per porre l'uomo al centro di ogni attività politica, nazionale e internazionale".

Ribadendo che la situazione dei diritti umani nel mondo "è preoccupante", il Segretario per i Rapporti con gli Stati ha affermato che in molti paesi essi "sono gravemente violati" e che esistono governi che "continuano a pensare che è il potere che determina, in ultima analisi, il contenuto dei diritti umani, credendosi autorizzati, di conseguenza, a ricorrere a pratiche aberranti".

"Tutti gli Stati Membri di questo Consiglio" - ha proseguito l'Arcivescovo Lajolo - "devono assumersi individualmente e collettivamente la responsabilità di difendere e promuovere i diritti umani".

Riferendosi al diritto alla vita, diritto umano fondamentale, l'Arcivescovo Lajolo ha affermato che "mai un governo, un gruppo o un individuo può arrogarsi il diritto di decidere della vita di un altro essere umano come se non fosse una persona, regredendolo alla condizione di oggetto per servire altri fini, per quanto grandi e nobili".

"Il secondo corollario concerne i diritti alla libertà di coscienza e alla libertà religiosa, perché l'essere umano ha una dimensione interiore e trascendente, che è parte integrante del suo stesso essere. Negare tale dimensione, significa attentare gravemente alla dignità umana".

Successivamente il Segretario per i Rapporti con gli Stati ha sottolineato che: "la libertà religiosa deve inserirsi armoniosamente nel contesto di tutte le libertà umane. Non può esser arbitraria, essa deve svilupparsi armoniosamente, in particolare nel rispetto attento alla libertà religiosa altrui, nel quadro di leggi valide per tutti".

"La risposta che il Consiglio dei Diritti Umani darà alle sfide della libertà in numerosi paesi del mondo - a cominciare dai paesi Membri del Consiglio - pone in gioco" - ha concluso l'Arcivescovo Lajolo - "la credibilità delle Nazioni Unite in tutto il sistema giuridico internazionale".
.../DIRITTI UMANI/GINEVRA:LAJOLO VIS 20060621 (360)

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