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Il Vatican Information Service (VIS), istituito nell'ambito della Sala Stampa della Santa Sede, è un bollettino telematico che diffonde notizie relative all'attività magistrale e pastorale del Santo Padre e della Curia Romana...

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mercoledì 27 marzo 2002

ALTRI ATTI PONTIFICI

CITTA' DEL VATICANO, 27 MAR. 2002 (VIS). Il Santo Padre:

- Ha nominato il Vescovo Diego Rafael Padrón Sánchez, finora Vescovo di Maturín (Venezuela), Arcivescovo Metropolita di Cumaná (superficie: 6.162; popolazione: 505.864; cattolici: 480.000; sacerdoti: 35; religiosi: 53), Venezuela. L'Arcivescovo eletto è nato a Montalbán (Venezuela), nel 1939, ha ricevuto l'ordinazione sacerdotale nel 1963 e la consacrazione episcopale nel 1990.

- Ha nominato il Vescovo Emiliano Antonio Cisneros Martínez, O.A.R., finora Vescovo Prelato di Chota (Perù), Vescovo di Chachapoyas (superficie: 21.659; popolazione: 281.000; cattolici: 267.000; sacerdoti: 22; religiosi: 65), Perù.

- Ha nominato il Padre José Carmelo Martínez Lázaro, O.A.R., finora Superiore della Comunità e Vice-Parroco della Parrocchia di "Santa Rita de Casia", a Lima (Perù), Vescovo Prelato di Chota (superficie: 6.823; popolazione: 320.000; cattolici: 310.000; sacerdoti: 32; religiosi: 30), Perù. Il Vescovo eletto è nato a Luezas (Spagna), nel 1954, ha emesso la professione perpetua nel 1978 ed è stato ordinato sacerdote nel 1980.

- Ha elevato l'Amministrazione Apostolica di Zakarpattia dei Latini a Diocesi di Mukacheve dei Latini (Ucraina), ed ha nominato primo Vescovo della nuova Diocesi il Vescovo Antal Majnek, O.F.M., finora Amministratore Apostolico della medesima circoscrizione ecclesiastica.
NER:ECE/…/… VIS 20020327 (200)

UDIENZE


CITTA' DEL VATICANO, 27 MAR. 2002 (VIS). Il Santo Padre ha ricevuto oggi in udienza il Cardinale Crescenzio Sepe, Prefetto della Congregazione per l'Evangelizzazione dei Popoli.
AP/…/… VIS 20020327 (30)

INTERVENTO SANTA SEDE COMMISSIONE DIRITTI UMANI A GINEVRA


CITTA' DEL VATICANO, 27 MAR. 2002 (VIS). L'Arcivescovo Diarmuid Martin, Osservatore Permanente della Santa Sede, è intervenuto ieri alla LVIII Sessione della Commissione dei Diritti Umani dell'Organizzazione delle Nazioni Unite, in corso a Ginevra, dal 18 marzo al 26 aprile. Il suo discorso ha avuto come tema centrale il primo principio della Dichiarazione di Rio del 1992: "Gli esseri umani sono al centro dell'interesse relativo allo sviluppo sostenibile".

L'Arcivescovo Martin ha affermato che: "Sono le persone umane ad essere il fulcro di un'economia fondata sulla conoscenza. Le loro iniziative e abilità creative sono la forza innovativa e ispiratrice della moderna economia". Tuttavia, ha affermato ancora l'Osservatore Permanente, citando le parole di Giovanni Paolo II, "la triste realtà è che 'molte persone, forse la maggioranza oggi, non hanno i mezzi che li renderebbero capaci di occupare il loro posto in modo efficace e umanamente degno, nell'ambito di un sistema produttivo nel quale il lavoro è prioritario'".

L'Arcivescovo ha quindi ricordato che "la povertà oggi deve essere definita non semplicemente in termini di mancanza di entrate, ma più in termini di possibilità di esprimere con pienezza il potenziale umano che Dio ha donato ad ogni uomo e ad ogni donna. Combattere la povertà (…) significa promuovere il potenziale umano".

L'Arcivescovo Martin ha inoltre ribadito: "il diritto degli uomini ad essere in grado di realizzare pienamente le loro capacità", affermando che: "il conseguimento di questo diritto non è solo una comprensibile aspirazione umana, è prerequisito per lo sviluppo di una economia forte e moderna".
DELSS/SVILUPPO:DIRITTI UMANI/MARTIN VIS 20020327 (260)

PRESA DI POSSESSO CHIESA TITOLARE DEL CARDINALE ANGELINI


CITTA' DEL VATICANO, 27 MAR. 2002 (VIS). Questa mattina, l'Ufficio delle Celebrazioni Liturgiche del Sommo Pontefice ha annunciato che domenica 7 aprile 2002, II di Pasqua, alle ore 9:45, il Cardinale Fiorenzo Angelini, Presidente emerito del Pontificio Consiglio per gli Operatori Sanitari, prenderà possesso del Titolo di Santo Spirito in Sassia, Diaconia elevata "pro hac vice" a Titolo Presbiterale, in Via dei Penitenzieri, 12.
OCL/TITOLO PRESBITERALE/ANGELINI VIS 20020327 (80)

SESSIONE PLENARIA ANNUALE PONTIFICIA COMMISSIONE BIBLICA


CITTA' DEL VATICANO, 27 MAR. 2002 (VIS). Secondo quanto riportato in un Comunicato reso pubblico oggi, la Pontificia Commissione Biblica terrà la sua Sessione Plenaria Annuale dall'8 al 12 aprile prossimo, presso la "Domus Sanctae Marthae" in Vaticano, sotto la presidenza del Cardinale Joseph Ratzinger, Presidente della Commissione. Il Padre Klemens Stock, S.J., Segretario Generale, dirigerà i lavori dell'Assemblea.

Si tratta della prima riunione della Pontificia Commissione Biblica dopo il rinnovo parziale dei suoi membri. Nel corso della riunione verrà affrontato un nuovo studio avente come tema il rapporto "Bibbia e morale". Una sottocommissione, presieduta dal Padre Stock, ha predisposto una bozza di lavoro che è stata inviata ai Membri e che servirà come base per la discussione assembleare.
COM-B/PLENARIA/RATZINGER VIS 20020327 (130)

UDIENZA GENERALE: INIZIO DOMANI DEL TRIDUO PASQUALE


CITTA' DEL VATICANO, 27 MAR. 2002 (VIS). Nell'udienza generale di oggi, tenutasi nell'Aula Paolo VI, il Santo Padre ha ricordato che domani ha inizio il Triduo Pasquale "che ci farà rivivere l'evento centrale della nostra salvezza": la passione, morte e risurrezione di Cristo.

Il Giovedì Santo si commemora l'istituzione del sacerdozio ministeriale e dell'Eucaristia. "Nel sacramento dell'Eucaristia" - ha detto Giovanni Paolo II - Cristo "ha voluto così restare con noi, facendosi nostro nutrimento di salvezza".

Il Papa ha affermato che il giorno del Venerdì Santo "ripercorreremo i tragici sviluppi della passione del Redentore sino alla crocifissione sul Golgota. L'adorazione della Croce ci permetterà di comprendere più profondamente l'infinita misericordia di Dio. (…) Cammino, certo, difficile quello della Croce! Eppure, solo lì ci viene consegnato il Mistero della morte che dona la vita".

"Il clima raccolto e silenzioso del Sabato Santo ci offrirà, poi, l'occasione di attendere, pregando con Maria, l'evento glorioso della Resurrezione, pregustandone già l'intima gioia".

Il giorno di Pasqua - ha proseguito il Pontefice - "potremo comprendere e amare fino in fondo la Croce di Cristo: su di essa Cristo ha sconfitto per sempre il peccato e la morte!".

"Nel Triduo pasquale fisseremo lo sguardo, in maniera più intensa, sul volto di Cristo. Volto sofferente e agonizzante, che ci fa meglio comprendere la drammaticità degli eventi e delle situazioni che, anche in questi giorni, affliggono l'umanità".

Infine Giovanni Paolo II ha detto: "Nel Getsemani ci sentiremo in singolare sintonia con coloro che giacciono sotto il peso dell'angoscia e della solitudine. Meditando il processo a cui fu sottoposto Gesù, ricorderemo quanti sono perseguitati per la loro fede e a causa della giustizia. (…) Nell'ora suprema del sacrificio del Figlio di Dio, deporremo con fiducia ai piedi della Croce l'anelito che alberga nel cuore di tutti: il desiderio della pace!".
AG/TRIDUO PASQUALE/… VIS 20020327 (310)

ALTRI ATTI PONTIFICI


CITTA' DEL VATICANO, 27 MAR. 2002 (VIS). Il Santo Padre:

- Ha nominato il Vescovo Diego Rafael Padrón Sánchez, finora Vescovo di Maturín (Venezuela), Arcivescovo Metropolita di Cumaná (superficie: 6.162; popolazione: 505.864; cattolici: 480.000; sacerdoti: 35; religiosi: 53), Venezuela. L'Arcivescovo eletto è nato a Montalbán (Venezuela), nel 1939, ha ricevuto l'ordinazione sacerdotale nel 1963 e la consacrazione episcopale nel 1990.

- Ha nominato il Vescovo Emiliano Antonio Cisneros Martínez, O.A.R., finora Vescovo Prelato di Chota (Perù), Vescovo di Chachapoyas (superficie: 21.659; popolazione: 281.000; cattolici: 267.000; sacerdoti: 22; religiosi: 65), Perù.

- Ha nominato il Padre José Carmelo Martínez Lázaro, O.A.R., finora Superiore della Comunità e Vice-Parroco della Parrocchia di "Santa Rita de Casia", a Lima (Perù), Vescovo Prelato di Chota (superficie: 6.823; popolazione: 320.000; cattolici: 310.000; sacerdoti: 32; religiosi: 30), Perù. Il Vescovo eletto è nato a Luezas (Spagna), nel 1954, ha emesso la professione perpetua nel 1978 ed è stato ordinato sacerdote nel 1980.

- Ha elevato l'Amministrazione Apostolica di Zakarpattia dei Latini a Diocesi di Mukacheve dei Latini (Ucraina), ed ha nominato primo Vescovo della nuova Diocesi il Vescovo Antal Majnek, O.F.M., finora Amministratore Apostolico della medesima circoscrizione ecclesiastica.
NER:ECE/…/… VIS 20020327 (200)

UDIENZE

CITTA' DEL VATICANO, 27 MAR. 2002 (VIS). Il Santo Padre ha ricevuto oggi in udienza il Cardinale Crescenzio Sepe, Prefetto della Congregazione per l'Evangelizzazione dei Popoli.
AP/…/… VIS 20020327 (30)

INTERVENTO SANTA SEDE COMMISSIONE DIRITTI UMANI A GINEVRA


CITTA' DEL VATICANO, 27 MAR. 2002 (VIS). L'Arcivescovo Diarmuid Martin, Osservatore Permanente della Santa Sede, è intervenuto ieri alla LVIII Sessione della Commissione dei Diritti Umani dell'Organizzazione delle Nazioni Unite, in corso a Ginevra, dal 18 marzo al 26 aprile. Il suo discorso ha avuto come tema centrale il primo principio della Dichiarazione di Rio del 1992: "Gli esseri umani sono al centro dell'interesse relativo allo sviluppo sostenibile".

L'Arcivescovo Martin ha affermato che: "Sono le persone umane ad essere il fulcro di un'economia fondata sulla conoscenza. Le loro iniziative e abilità creative sono la forza innovativa e ispiratrice della moderna economia". Tuttavia, ha affermato ancora l'Osservatore Permanente, citando le parole di Giovanni Paolo II, "la triste realtà è che 'molte persone, forse la maggioranza oggi, non hanno i mezzi che li renderebbero capaci di occupare il loro posto in modo efficace e umanamente degno, nell'ambito di un sistema produttivo nel quale il lavoro è prioritario'".

L'Arcivescovo ha quindi ricordato che "la povertà oggi deve essere definita non semplicemente in termini di mancanza di entrate, ma più in termini di possibilità di esprimere con pienezza il potenziale umano che Dio ha donato ad ogni uomo e ad ogni donna. Combattere la povertà (…) significa promuovere il potenziale umano".

L'Arcivescovo Martin ha inoltre ribadito: "il diritto degli uomini ad essere in grado di realizzare pienamente le loro capacità", affermando che: "il conseguimento di questo diritto non è solo una comprensibile aspirazione umana, è prerequisito per lo sviluppo di una economia forte e moderna".
DELSS/SVILUPPO:DIRITTI UMANI/MARTIN VIS 20020327 (260)

PRESA DI POSSESSO CHIESA TITOLARE DEL CARDINALE ANGELINI

CITTA' DEL VATICANO, 27 MAR. 2002 (VIS). Questa mattina, l'Ufficio delle Celebrazioni Liturgiche del Sommo Pontefice ha annunciato che domenica 7 aprile 2002, II di Pasqua, alle ore 9:45, il Cardinale Fiorenzo Angelini, Presidente emerito del Pontificio Consiglio per gli Operatori Sanitari, prenderà possesso del Titolo di Santo Spirito in Sassia, Diaconia elevata "pro hac vice" a Titolo Presbiterale, in Via dei Penitenzieri, 12.
OCL/TITOLO PRESBITERALE/ANGELINI VIS 20020327 (80)

SESSIONE PLENARIA ANNUALE PONTIFICIA COMMISSIONE BIBLICA


CITTA' DEL VATICANO, 27 MAR. 2002 (VIS). Secondo quanto riportato in un Comunicato reso pubblico oggi, la Pontificia Commissione Biblica terrà la sua Sessione Plenaria Annuale dall'8 al 12 aprile prossimo, presso la "Domus Sanctae Marthae" in Vaticano, sotto la presidenza del Cardinale Joseph Ratzinger, Presidente della Commissione. Il Padre Klemens Stock, S.J., Segretario Generale, dirigerà i lavori dell'Assemblea.

Si tratta della prima riunione della Pontificia Commissione Biblica dopo il rinnovo parziale dei suoi membri. Nel corso della riunione verrà affrontato un nuovo studio avente come tema il rapporto "Bibbia e morale". Una sottocommissione, presieduta dal Padre Stock, ha predisposto una bozza di lavoro che è stata inviata ai Membri e che servirà come base per la discussione assembleare.
COM-B/PLENARIA/RATZINGER VIS 20020327 (130)

UDIENZA GENERALE: INIZIO DOMANI DEL TRIDUO PASQUALE


CITTA' DEL VATICANO, 27 MAR. 2002 (VIS). Nell'udienza generale di oggi, tenutasi nell'Aula Paolo VI, il Santo Padre ha ricordato che domani ha inizio il Triduo Pasquale "che ci farà rivivere l'evento centrale della nostra salvezza": la passione, morte e risurrezione di Cristo.

Il Giovedì Santo si commemora l'istituzione del sacerdozio ministeriale e dell'Eucaristia. "Nel sacramento dell'Eucaristia" - ha detto Giovanni Paolo II - Cristo "ha voluto così restare con noi, facendosi nostro nutrimento di salvezza".

Il Papa ha affermato che il giorno del Venerdì Santo "ripercorreremo i tragici sviluppi della passione del Redentore sino alla crocifissione sul Golgota. L'adorazione della Croce ci permetterà di comprendere più profondamente l'infinita misericordia di Dio. (…) Cammino, certo, difficile quello della Croce! Eppure, solo lì ci viene consegnato il Mistero della morte che dona la vita".

"Il clima raccolto e silenzioso del Sabato Santo ci offrirà, poi, l'occasione di attendere, pregando con Maria, l'evento glorioso della Resurrezione, pregustandone già l'intima gioia".

Il giorno di Pasqua - ha proseguito il Pontefice - "potremo comprendere e amare fino in fondo la Croce di Cristo: su di essa Cristo ha sconfitto per sempre il peccato e la morte!".

"Nel Triduo pasquale fisseremo lo sguardo, in maniera più intensa, sul volto di Cristo. Volto sofferente e agonizzante, che ci fa meglio comprendere la drammaticità degli eventi e delle situazioni che, anche in questi giorni, affliggono l'umanità".

Infine Giovanni Paolo II ha detto: "Nel Getsemani ci sentiremo in singolare sintonia con coloro che giacciono sotto il peso dell'angoscia e della solitudine. Meditando il processo a cui fu sottoposto Gesù, ricorderemo quanti sono perseguitati per la loro fede e a causa della giustizia. (…) Nell'ora suprema del sacrificio del Figlio di Dio, deporremo con fiducia ai piedi della Croce l'anelito che alberga nel cuore di tutti: il desiderio della pace!".
AG/TRIDUO PASQUALE/… VIS 20020327 (310)

martedì 26 marzo 2002

ALTRI ATTI PONTIFICI CITTA' DEL VATICANO, 26 MAR. 2002 (VIS). Il Santo Padre ha nominato il Monsignore Ivo Scapolo, finora Consigliere di Nunziatura,


DIGNITA' PERSONA UMANA, VALORE CHIAVE DELLO SVILUPPO


CITTA' DEL VATICANO, 26 MAR. 2002 (VIS). Oggi è stato reso pubblico il testo del discorso pronunciato, il 21 marzo scorso, dall'Arcivescovo Renato Raffaele Martino, Osservatore Permanente della Santa Sede presso l'Organizzazione delle Nazioni Unite, alla Conferenza Internazionale sul Finanziamento allo Sviluppo, tenutasi a Monterrey (Messico), dal 18 al 22 marzo.

L'Arcivescovo Martino ha sottolineato che obiettivo della Conferenza è stato quello di "individuare modi realistici e realizzabili di conseguire l'eliminazione della povertà ed il progresso della famiglia umana" ed ha ribadito che: "lo sviluppo è il primo e più importante problema da risolvere. Gli esseri umani sono al centro delle nostre preoccupazioni per uno sviluppo sostenibile".

"Nel mondo attuale, troppe famiglie" - ha affermato l'Osservatore Permanente - "sono costrette a preoccuparsi della loro sopravvivenza tanto da non poter permettersi il lusso di partecipare come attori al loro sviluppo; troppe persone sono costrette ad emigrare, troppi individui continuano ad essere oppressi dalla assoluta povertà e vivono in paesi dove il peso del debito rende impossibile accedere ai servizi sociali fondamentali. In questa prospettiva, il finanziamento dello sviluppo deve interessare tutti gli aspetti della vita, l'individuo, la famiglia, la comunità e il mondo".

L'Arcivescovo Martino ha inoltre ricordato che: "La Santa Sede si è costantemente preoccupata dello sviluppo sociale ed economico dei popoli del mondo e dei mezzi migliori per realizzarlo. (…) La Santa Sede è fermamente convinta che ogni sforzo compiuto in favore dello sviluppo deve tener conto delle diramazioni dell'attività economica e dei finanziamenti connessi, alla luce di una visione globale della persona umana. (…) La dignità umana deve essere il valore da cui non si può prescindere, quando si contempla il finanziamento allo sviluppo".

"Troppi individui" - ha concluso il Nunzio - "vivono vite senza speranza, con scarse opportunità di realizzare un futuro migliore per sé, per i loro figli e per le generazioni future. (…) La Famiglia delle Nazioni non può permettere che trascorra ancora un giorno, senza compiere autentici tentativi per realizzare obiettivi e realizzare progressi concreti nell'eliminazione della povertà, con tutta l'energia e la determinazione di cui è capace".
DELSS/SVILUPPO/MESSICO:MARTINO VIS 20020326 (360)

PONTIFICATO GIOVANNI PAOLO II SESTO PIU' LUNGO STORIA CHIESA


CITTA' DEL VATICANO, 26 MAR. 2002 (VIS). Venerdì 29 marzo, il Pontificato di Giovanni Paolo II diverrà il sesto più lungo nella storia della Chiesa, compreso il Pontificato di Pietro. Giovanni Paolo II è il 264° Pontefice Romano. Eletto il 16 ottobre 1978, il suo Pontificato ha avuto ufficialmente inizio il 22 ottobre. Il 29 marzo sarà durato un giorno in più rispetto al Pontificato di Papa Pio VII (23 anni, 5 mesi e 6 giorni), secondo quanto riportato nell'Annuario Pontificio.

Solo il Pontificato di cinque Pontefici, compreso San Pietro, è durato più a lungo del Pontificato di Giovanni Paolo II. In ordine crescente, i Pontefici che hanno regnato più a lungo sono stati: Adriano I (23 anni, 10 mesi, 24 giorni); Pio VI (24 anni, 6 mesi, 7 giorni); Leone XIII (25 anni, 5 mesi); Pio IX (31 anni, 7 mesi, 21 giorni) e San Pietro (date non conosciute).
GPII-PONTIFICATO/SESTO PIÙ LUNGO/… VIS 20020326 (170)

ACCORDO SANTA SEDE E ALBANIA RELAZIONI RECIPROCHE

CITTA' DEL VATICANO, 26 MAR. 2002 (VIS). Il 23 marzo scorso, a Tirana, è stato sottoscritto l'"Accordo fra la Santa Sede e la Repubblica di Albania sul regolamento delle relazioni reciproche". Per la Santa Sede ha firmato l'Arcivescovo Giovanni Bulaitis, Nunzio Apostolico in Albania e per la Repubblica di Albania, il Signor Pandeli Majko, Primo Ministro.

Secondo quanto riportato in un Comunicato reso pubblico ieri sera, l'Arcivescovo Bulaitis "ha espresso la viva soddisfazione della Santa Sede e della Chiesa locale per la firma dell'Accordo, che, nel contesto della recente storia dell'Albania, può essere considerato come un evento storico. Da parte sua, il Signor Majko ha ringraziato la Santa Sede e la Chiesa locale per la speciale e costante sollecitudine verso il Paese e ha auspicato che l'Accordo rafforzi maggiormente i legami tra l'Albania e la Santa Sede".
…/ACCORDO SANTA SEDE:ALBANIA/BULAITIS VIS 20020326 (150)

lunedì 25 marzo 2002

ALTRI ATTI PONTIFICI


CITTA' DEL VATICANO, 25 MAR. 2002 (VIS). Il Santo Padre:

- Ha eretto la Diocesi di Jhabua (superficie: 22.141; popolazione: 4.143.251; cattolici: 30.360; sacerdoti: 46; religiosi: 176), India, con territorio dismembrato dalle Diocesi di Indore e di Udaipur, rendendola suffraganea della Chiesa Metropolitana di Bhopal ed ha nominato il Padre Chacko Thottumarickal, S.V.D., che è Provinciale dei Missionari Verbiti ad Indore (India), primo Vescovo della nuova Diocesi. Il Vescovo eletto è nato a Kalloorkad (India), nel 1949 ed è stato ordinato sacerdote nel 1979.

- Ha nominato il Padre Antonio Palang, S.V.D., attuale Amministratore Apostolico del Vicariato di San Jose in Mindoro (Filippine), Vicario Apostolico del medesimo Vicariato. Il Vescovo eletto è nato a Concepción (Filippine), nel 1946 ed ha ricevuto l'ordinazione sacerdotale nel 1972.
Sabato 23 marzo è stato reso noto che il Santo Padre ha nominato:

- Il Sacerdote Domingo Díaz Martínez, finora Parroco e Vicario per la Pastorale nella Diocesi di Querétaro (Messico), Vescovo di Tuxpan (superficie: 18.850; popolazione: 2.000.000; cattolici: 1.300.000; sacerdoti: 77; religiosi: 68; diaconi permanenti: 3), Messico. Il Vescovo eletto è nato a Bravo (Messico), nel 1948 ed ha ricevuto l'ordinazione sacerdotale nel 1977.

- Il Cardinale Paul Poupard, che è Presidente del Pontificio Consiglio della Cultura, Suo Inviato Speciale per le celebrazioni conclusive del millennio della nascita di Papa San Leone IX, in programma a Eguisheim (Francia), il 23 giugno 2002.
ECE:NER:NA/…/… VIS 20020325 (240)

UDIENZE


CITTA' DEL VATICANO, 25 MAR. 2002 (VIS). Questa mattina il Santo Padre ha ricevuto in udienza l'Onorevole Jose de Venecia, Presidente della Camera dei Deputati delle Filippine, con la Consorte e Seguito.

Sabato 23 marzo, il Santo Padre ha ricevuto in udienza il Cardinale Giovanni Battista Re, Prefetto della Congregazione per i Vescovi.
AP/…/… VIS 20020325 (60)

INTERVENTO ARCIVESCOVO MARTIN CONFERENZA ONU RAZZISMO


CITTA' DEL VATICANO, 25 MAR. 2002 (VIS). Oggi è stato reso pubblico il testo del discorso che l'Arcivescovo Diarmuid Martin, Osservatore Permanente della Santa Sede, ha pronunciato il 22 marzo scorso, nell'ambito del dibattito sulla discriminazione razziale, alla 58a Sessione della Commissione sui Diritti Umani dell'Organizzazione delle Nazioni Unite. L'incontro si svolge a Ginevra (Svizzera), dal 18 marzo al 26 aprile.

Il Nunzio ha osservato che: "Gli avvenimenti dell'anno trascorso hanno riportato la nostra attenzione sull'esigenza di dar forma ad una nuova visione, nel nostro mondo contemporaneo, della coesistenza fra gli individui, i popoli e le nazioni, ognuno con la propria cultura e la propria storia".

L'Arcivescovo ha proseguito affermando che: "La bancarotta morale del pregiudizio razziale e dell'animosità etnica', per usare le parole di Giovanni Paolo II, si possono definitivamente eliminare soltanto mediante uno sforzo consapevole di solidarietà e di riconoscimento dell'essenziale unità dell'unica famiglia umana. Il terrorismo è un affronto alla dignità umana e deve essere contrastato vigorosamente. La lotta contro il terrorismo è per definizione un diritto in favore della norma giuridica, dei rapporti fra gli individui e delle nazioni, fondati sul rispetto della dignità di ogni persona umana e sui diritti umani fondamentali".

In merito al problema del razzismo, della discriminazione razziale, della xenofobia e dell'intolleranza, l'Osservatore Permanente ha affermato che: "Ogni generazione deve dire 'no' al razzismo e costruire il suo 'sì' per ricercare la verità, la giustizia, la libertà e l'amore, in modo tale che i diritti inalienabili di ogni persona umana siano rispettati, ed ogni popolazione possa godere del diritto alla pace".
DELSS/RAZZISMO/GINEVRA:MARTIN VIS 20020325 (270)

"UNIV 2002": SERVIRE GLI ALTRI CON LO STUDIO ED IL LAVORO


CITTA' DEL VATICANO, 25 MAR. 2002 (VIS). Questa mattina, nell'Aula Paolo VI, il Papa ha ricevuto 4.000 studenti, provenienti da 30 diversi paesi, che partecipano al Congresso Universitario Internazionale "Univ 2002", che quest'anno ha per tema: "Studio, lavoro, servizio".

Il Papa ha detto ai giovani, che partecipano alle attività formative promosse dalla Prelatura dell'Opus Dei, che: "Lo studio e il lavoro presuppongono in effetti un atteggiamento personale di disponibilità e di dono di sé, che chiamiamo appunto servizio. (…) Con questa apertura ai fratelli ognuno di voi, cari giovani, perfeziona, grazie anche allo studio e al lavoro, aspetti fondamentali della propria missione".

"Quanto utili sono, al riguardo, gli insegnamenti del Beato Josemaría Escrivá, del quale quest'anno si celebra il centenario della nascita!" - ha esclamato il Pontefice - "Più volte egli amava sottolineare che nel Vangelo Gesù è conosciuto come 'carpentiere', anzi come 'il figlio del carpentiere'".

"'Tutta la dignità del lavoro" - ha continuato il Santo Padre, ricordando le parole del Beato Josemaría Escrivá - "'è fondata sull'amore'", affermando ancora che: "Quando, fedeli a questo itinerario spirituale, ci si applica seriamente allo studio e al lavoro, si diventa realmente il sale della terra e la luce del mondo", tema della prossima Giornata Mondiale della Gioventù. "Si tratta di un cammino non facile, che non di rado è in contrasto con la mentalità di vostri coetanei. È certamente un andare controcorrente, rispetto a comportamenti e mode oggi dominanti".

Giovanni Paolo II ha quindi esortato gli studenti a resistere "alla tentazione della mediocrità e del conformismo. Solo così potrete fare della vita un dono e un servizio per l'umanità; soltanto in questo modo, contribuirete ad alleviare le ferite e le sofferenze dei tanti poveri ed emarginati ancora presenti in questo nostro mondo tecnologicamente avanzato".

"Perché tutto ciò sia possibile, occorre porre al primo posto la preghiera. (…) Siate ragazzi e ragazze di generosa attività, ma al tempo stesso di profonda contemplazione del mistero di Dio. Fate dell'Eucaristia il cuore della vostra giornata".
AC/…/UNIV 2002 VIS 20020325 (350)

RECITA DELL'ANGELUS CON I GIOVANI IN PIAZZA SAN PIETRO


CITTA' DEL VATICANO, 24 MAR. 2002 (VIS). Al termine della solenne celebrazione della Domenica delle Palme e della Passione del Signore, Giovanni Paolo II ha recitato la preghiera dell'Angelus con i circa 30.000-40.000 giovani riuniti in una Piazza San Pietro inondata di sole, ma spazzata da un vento piuttosto freddo. Al termine della preghiera mariana, il Papa, indossando ancora i paramenti sacri, ha sorpreso i fedeli salendo sulla jeep papale bianca e facendo il giro della Piazza.

Nelle meditazioni di introduzione alla recita dell'Angelus, il Santo Padre ha detto: "Prima di concludere questa solenne Celebrazione, ci rivolgiamo a Maria Santissima, che sotto la croce del Figlio confermò il 'fiat' pronunciato all'annuncio dell'Angelo. Ci aiuti Lei a seguire fedelmente Gesù, sull'esempio di tanti fratelli e sorelle che hanno dato al Vangelo la suprema testimonianza del sangue. Penso, in particolare, ai missionari e alle missionarie martiri, di cui ricorre oggi in Italia l'annuale commemorazione. Questa coerenza e questo coraggio la Vergine ottenga in modo speciale a voi giovani, chiamati a compiere scelte fondamentali per la vostra vita".

Infine Giovanni Paolo II ha rivolto parole di saluto in lingua francese, inglese, tedesca, spagnola, portoghese, polacca e italiana.
ANG/…/… VIS 20020325 (220)

IL PAPA AI GIOVANI: LA CROCE SIA VOSTRA SCUOLA DI SAPIENZA


CITTA' DEL VATICANO, 24 MAR. 2002 (VIS). Questa mattina, in Piazza San Pietro, il Papa ha presieduto la solenne celebrazione liturgica della Domenica delle Palme e della Passione del Signore ed ha pronunciato l'omelia, mentre il Cardinale Camillo Ruini, Suo Vicario Generale per la Diocesi di Roma, ha celebrato l'Eucaristia. Alla celebrazione hanno preso parte, in occasione della ricorrenza diocesana della XVII Giornata Mondiale della Gioventù, giovani di Roma e di altre diocesi.

Prima della celebrazione della Santa Messa, il Papa ha benedetto le palme e gli ulivi, e successivamente ha avuto luogo la processione dall'obelisco posto al centro della Piazza fino all'altare situato davanti alla Basilica di San Pietro. Il Santo Padre non ha partecipato alla processione a causa del persistere della sintomatologia dolorosa del ginocchio destro.

Nell'omelia Giovanni Paolo II ha sottolineato che la Croce è al centro della Liturgia odierna ed ha detto: "Voi, cari giovani, con la vostra attenta ed entusiastica partecipazione a questa solenne celebrazione, mostrate che non vi vergognate della Croce. Voi non temete la Croce di Cristo. Anzi, l'amate e la venerate, perché è il segno del Redentore morto e risorto per noi".

"Il racconto della Passione mette in luce la fedeltà di Cristo, in contrasto con l'umana infedeltà. (…) La vera forza dell'uomo si vede nella fedeltà con cui egli è capace di rendere testimonianza alla verità, resistendo a blandizie e minacce, ad incomprensioni e ricatti, e persino alla persecuzione dura e spietata". Per cui, ha aggiunto il Papa, "Solo se sarete disposti a fare questo, diventerete ciò che Gesù si attende da voi, e cioè 'sale della terra' e 'luce del mondo'", tema della prossima Giornata Mondiale della Gioventù.

Il Santo Padre ha esortato i giovani a non perdere "il vostro sapore di cristiani, il sapore del Vangelo! Mantenetelo vivo, meditando costantemente il mistero pasquale: la Croce sia la vostra scuola di sapienza. Di nient'altro vantatevi, se non di questa sublime cattedra di verità e di amore".

"Colui che avete scelto come Maestro" - ha concluso il Santo Padre - "non è un mercante d'illusioni, non è un potente di questo mondo, né un astuto e abile ragionatore. Voi sapete chi avete scelto di seguire: è il Crocifisso risorto! Cristo morto per voi, Cristo risorto per voi".
HML/DOMENICA PALME:GIOVANI/… VIS 20020325 (390)

LA VOSTRA PROFESSIONE MEDICA SI ISPIRI PERENNI VALORI ETICI


CITTA' DEL VATICANO, 23 MAR. 2002 (VIS). Questa mattina il Santo Padre ha ricevuto una Delegazione di Medici partecipanti al Congresso promosso dall'Organizzazione Mondiale di Gastroenterologia che intende sensibilizzare l'opinione pubblica sul problema della prevenzione del cancro dell'apparato digerente.

Nel ringraziare i medici per il loro impegno, il Santo Padre ha auspicato che la loro professione "si ispiri sempre ai perenni valori etici, che danno ad essa un solido fondamento".

Il Papa ha affermato che: "Non si può non essere contenti nel constatare la crescente disponibilità di risorse tecniche e farmacologiche, che consentono di individuare tempestivamente, nella maggior parte dei casi, i sintomi del cancro e di intervenire così con più rapidità ed efficacia" ed ha esortato i medici "a continuare con fiducia e tenacia sia nella ricerca che nella terapia, utilizzando le risorse scientifiche più avanzate".

"Certo" - ha sottolineato il Pontefice - "non si può dimenticare che l'uomo è un essere limitato e mortale. Occorre, pertanto, accostarsi al malato con quel sano realismo, che eviti di ingenerare in chi soffre l'illusione dell'onnipotenza della medicina. Ci sono limiti che non sono umanamente superabili; in questi casi bisogna saper accogliere con serenità la propria condizione umana, che il credente sa leggere alla luce della volontà divina".

Giovanni Paolo II ha quindi osservato che: "La complessità dell'essere umano esige poi che, prestandogli le cure necessarie, si tenga conto non soltanto del corpo, ma anche dello spirito. Sarebbe presuntuoso contare allora unicamente sulla tecnica. (…) Il concetto di salute, caro al pensiero cristiano, contrasta con una visione di essa che la riducesse a puro equilibrio psico-fisico. Tale visione, trascurando le dimensioni spirituali della persona, finirebbe per pregiudicarne il vero bene".

"Informare i cittadini con rispetto e verità" - ha concluso il Pontefice - "soprattutto quando si trovano in condizioni patologiche, costituisce una vera e propria missione per quanti si occupano della salute pubblica".
AC/MEDICINA:CANCRO/… VIS 20020325 (320)

venerdì 22 marzo 2002

UDIENZE

CITTA' DEL VATICANO, 22 MAR. 2002 (VIS). Il Santo Padre ha ricevuto oggi in udienza l'Arcivescovo Tarcisio Bertone, Segretario della Congregazione per la Dottrina della Fede.
AP/…/… VIS 20020322 (30)

PRESENTAZIONE DELL'EDITIO TYPICA DEL MISSALE ROMANUM


CITTA' DEL VATICANO, 22 MAR. 2002 (VIS). Questa mattina, nella Sala Stampa della Santa Sede, ha avuto luogo la presentazione della Terza Editio Typica del Missale Romanum, a cura del Cardinale Jorge Arturo Medina Estévez, Prefetto della Congregazione per il Culto Divino e la Disciplina dei Sacramenti e dell'Arcivescovo Francesco Pio Tamburrino, Segretario della medesima Congregazione.

Il Cardinale Medina Estévez ha affermato che la nuova edizione, successiva a quelle del 1970 e del 1975, ed il Decreto con il quale la Congregazione per il Culto Divino e la Disciplina dei Sacramenti l'ha pubblicata, attesta l'approvazione del Santo Padre avvenuta il 10 aprile del 2000. "L'edizione che presentiamo" - ha detto il Cardinale - "è il risultato di una lunga opera di revisione e aggiornamento iniziata nel 1991 e proseguita nel 1996, anni nei quali il Dicastero ha celebrato le sue Assemblee Plenarie".

Si tratta, ha continuato il Porporato, di "una edizione (…) ufficiale, aggiornata, destinata alla celebrazione eucaristica in lingua latina e che costituisce la base immediata per le traduzioni nelle lingue nazionali".

"Il Decreto di promulgazione di questa terza edizione tipica, approvato dal Santo Padre, stabilisce la necessità di una revisione globale dei Messali finora in uso attraverso una nuova presentazione dei testi tradotti alla Santa Sede per la necessaria 'recognitio'", ha spiegato il Cardinale Prefetto.

Questa nuova edizione apporta alcuni ritocchi e novità nel testo della "Institutio Generalis", quella parte del Messale che costituisce un "direttorio sulla celebrazione eucaristica, con indicazioni di carattere teologico, liturgico, pastorale e spirituale".

Il Cardinale Medina Estévez ha inoltre segnalato che fra le novità più rilevanti va sottolineata quella "di aver allargato la possibilità di amministrare ai fedeli la comunione sotto le due specie", essendo, "competenza del Vescovo diocesano emanare per la sua diocesi norme" in merito. "Inoltre, il Vescovo diocesano può rimettere la facoltà a ciascun sacerdote, in quanto pastore di una particolare comunità, il giudizio sull'opportunità di distribuzione della comunione sotto le due specie, al di fuori dei casi segnalati nei quali viene sconsigliata".

È stato anche inserito un nuovo capitolo, il IX, sull'inculturazione liturgica, nel quale vengono ribaditi "i principi e i criteri da applicare quando una Conferenza dei Vescovi giudichi necessario introdurre nel Messale adattamenti al di là di quelli previsti dal Messale stesso". Il Prefetto del Dicastero ha quindi sottolineato che gli adattamenti "vanno considerati come particolari ed eccezionali" e devono venire incontro "al bene spirituale delle chiese particolari interessate, ferma restando la salvaguardia dell'unità sostanziale del Rito romano".

Infine, ha affermato ancora il Cardinale, sono state inserite nel "Calendarium Romanum generale" diverse celebrazioni distribuite durante l'anno e riguardanti nuovi santi e nuovi patroni; è stato aggiunto un nuovo Prefazio per i martiri; è stato arricchito di nuovi formulari il Comune della Beata Vergine Maria e tra le Messe votive, è stato inserito il formulario della Messa denominata "De Dei Misericordia".

L'Arcivescovo Tamburrino è intervenuto, a sua volta, su alcuni aspetti significativi della terza edizione tipica la quale, ha affermato, "ha tenuto conto di particolari adattamenti del Messale Romano, avvenuti negli ultimi trent'anni in molte Chiese locali mediante le traduzioni nelle lingue parlate e confermate dalla Santa Sede. In questo senso, il nuovo 'Missale Romanum' recepisce alcune istanze già ufficializzate nei Messali tradotti e rappresenta, sotto qualche aspetto, uno sviluppo del Rito Romano".
…/MESSALE ROMANO/MEDINA:TAMBURRINO VIS 20020322 (550)

MESSAGGIO DEL PAPA PER BICENTENARIO FRATELLI CRISTIANI


CITTA' DEL VATICANO, 22 MAR. 2002 (VIS). Giovanni Paolo II ha indirizzato un Messaggio ai Fratelli Cristiani, in occasione del XXIX Capitolo Generale e della celebrazione, quest'anno, del bicentenario della Congregazione, fondata in Irlanda dal Beato Edmund Ignatius Rice. Il Santo Padre ha avuto parole di apprezzamento, "a nome della Chiesa, per tutto ciò che i Fratelli Cristiani hanno compiuto a favore dell'educazione dei giovani, nel corso di due secoli".

Il Santo Padre ha osservato che la Congregazione fu fondata "in un'epoca di grandi rivolgimenti sociali in Europa e di grandi difficoltà nella nativa Irlanda di Edmund Rice". Nonostante fosse un'epoca di "povertà e di persecuzione", le "grandi tradizioni della vita cattolica irlandese (...) fiorirono in modo straordinario, quando Dio ispirò persone come Edmund Rice ad assumersi il compito dell'educazione dei giovani, altrimenti condannati alla povertà materiale, intellettuale, morale e spirituale, che avviliva non solo loro ma la società intera".

Il Papa ha aggiunto che il Beato Edmund "sostenne l'azione della Chiesa Cattolica che ha sempre posto l'educazione al centro della sua missione di predicazione del Vangelo".

"La fiamma della fede accesa dal vostro Fondatore brucia ancora con vivezza" - ha proseguito Giovanni Paolo II - "ed è ora vostro compito assicurarvi che tale 'fuoco sulla terra' sia creativo oggi, come lo fu nel passato. In un'epoca in cui molte culture sperimentano una crisi nella trasmissione dei valori morali e religiosi ai giovani, la missione educativa a voi affidata è più importante che mai. Tuttavia essa è anche più impegnativa, poiché l'attuale è un tempo, come osservò Papa Paolo VI, in cui le persone 'prestano ascolto più volentieri ad un testimone, che agli insegnanti, e se danno ascolto agli insegnanti, è perché essi sono testimoni'".
MESS/BICENTENARIO/FRATELLI CRISTIANI VIS 20020322 (290)

I CONGRESSI EUCARISTICI: ESPERIENZE DI FEDE E DI PREGHIERA

CITTA' DEL VATICANO, 22 MAR. 2002 (VIS). Questa mattina il Papa ha ricevuto i membri del Pontificio Comitato per i Congressi Eucaristici Internazionali, con il Presidente, Cardinale Jozef Tomko, riuniti in questi giorni per programmare l'attività del Comitato.

Nel ringraziare i presenti per l'impegno profuso nel "promuovere in tutta la Chiesa il culto eucaristico", il Santo Padre ha affermato: "I Congressi Eucaristici costituiscono importanti esperienze di fede e di intensa preghiera, perché offrono a molti credenti l'opportunità di contemplare il volto di Cristo misteriosamente velato nel sacramento dell'Eucaristia".

"Voi ben sapete quanto importante sia la devozione eucaristica per la vita della Chiesa e per la diffusione del Vangelo. Nell'Eucaristia, infatti, è racchiuso il bene spirituale più prezioso della Comunità cristiana, cioè lo stesso Cristo, che sulla Croce si è immolato per la salvezza dell'umanità. Proseguite, dunque, con dedizione ed entusiasmo in questa vostra opera quanto mai apprezzata".
AC/CONGRESSI EUCARISTICI/TOMKO VIS 20020322 (160)

INCONTRO CON 20.000 GIOVANI PRELUDIO GIORNATA GIOVENTU'


CITTA' DEL VATICANO, 22 MAR. 2002 (VIS). Ieri pomeriggio, in Piazza San Pietro, 20.000 giovani della Diocesi di Roma hanno incontrato il Papa in preparazione alla celebrazione della Giornata Mondiale della Gioventù, a livello diocesano, che si terrà la Domenica delle Palme in Piazza San Pietro ed alla celebrazione della Giornata Mondiale della Gioventù, in programma a Toronto, il luglio prossimo. I giovani hanno affollato Piazza San Pietro per testimoniare la loro fede, con racconti delle loro esperienze, canti e preghiere.

L'incontro in Piazza San Pietro ha avuto inizio alle 17:30 ed il Santo Padre è apparso poco dopo le 18:00. Tra le testimonianze anche quella di due fratelli canadesi che hanno perso il padre l'11 settembre nell'attentato alle Twin Towers in New York City.

Il discorso del Papa è stato dedicato al tema della Giornata Mondiale della Gioventù, "Voi siete il sale della terra… Voi siete la luce del mondo".

"Comprendo le vostre difficoltà", ha detto Giovanni Paolo II rivolgendosi ai giovani e alle giovani presenti. "Le molteplici proposte, che giungono da più parti alla vostra coscienza, non vi aiutano certo ad individuare con facilità" il disegno di vita che Cristo vi ha riservato. "Non è forse vero che alcuni vostri coetanei vivono come a momenti, scegliendo di volta in volta quello che può apparire più comodo? Ascoltatemi! Se non dedicate tempo alla preghiera e non vi lasciate aiutare da una guida spirituale, la confusione del mondo può persino giungere a soffocare la voce di Dio".

"Voi mi avete posto la seguente domanda: 'Cosa dobbiamo fare per essere sale della terra e luce del mondo?'. Per rispondere, dobbiamo ricordare anzitutto che Dio ha creato l'uomo a sua immagine, destinandolo a quella prima e fondamentale vocazione che è la comunione con Lui!".

"Proprio perché creati a immagine di Dio, abbiamo ricevuto da Lui anche quel grande dono che è la libertà. Se non è esercitata bene però, la libertà ci può condurre lontani da Dio. Può farci perdere la dignità di cui Egli ci ha rivestiti. Quando non è plasmata dal Vangelo, la libertà può trasformarsi in schiavitù: la schiavitù del peccato e della morte eterna".

"Giovani del nuovo millennio, non usate male la vostra libertà! Non sciupate la grande dignità di figli di Dio che vi è stata donata! Sottomettetevi unicamente a Cristo. (…) Scoprirete in tal modo che soltanto aderendo alla volontà di Dio possiamo essere luce del mondo e sale della terra!".

Al termine, dopo il discorso del Papa e la lettura del Vangelo, il gruppo di pattinatori che aveva aperto la cerimonia, ha acceso delle fiaccole sul sagrato della Basilica di San Pietro e successivamente è sceso fino nella piazza.
AC/CELEBRAZIONI GIORNATA GIOVENTÙ/… VIS 20020322 (460)

giovedì 21 marzo 2002

ALTRI ATTI PONTIFICI


CITTA' DEL VATICANO, 21 MAR. 2002 (VIS). Il Santo Padre ha trasferito il Vescovo Romulo Emiliani Sánchez, CMF, dall'ufficio di Vicario Apostolico di Darién in Panama, nominandolo Vescovo Ausiliare della Diocesi di San Pedro Sula (superficie: 8.465; popolazione: 1.500.000; cattolici: 1.000.000; sacerdoti: 88; religiosi: 184), Honduras.
NEA/…/EMILIANI VIS 20020321 (50)

UDIENZE


CITTA' DEL VATICANO, 21 MAR. 2002 (VIS). Il Santo Padre ha ricevuto oggi in udienze separate:

- Il Cardinale Ignace Moussa I Daoud, Prefetto della Congregazione per le Chiese Orientali.
- L'Arcivescovo Joseph Chennoth, Nunzio Apostolico nella Repubblica Centroafricana e in Ciad.
- Il Cardinale Camillo Ruini, Suo Vicario Generale per la Diocesi di Roma e Presidente della Conferenza Episcopale Italiana.
AP/…/… VIS 20020321 (70)

CARDINALE HOYOS SUI PROBLEMI DI ABUSO SESSUALE E PEDOFILIA


CITTA' DEL VATICANO, 21 MAR. 2002 (VIS). Nel corso della conferenza stampa di presentazione della "Lettera del Santo Padre Giovanni Paolo II ai sacerdoti per il Giovedì Santo 2002", il Cardinale Darío Castrillón Hoyos, Prefetto della Congregazione per il Clero, ha trattato dei problemi riguardanti l'abuso sessuale e la pedofilia.

Di seguito riportiamo per intero il suo intervento in merito:

"Con riguardo al problema degli abusi sessuali e casi di pedofilia, mi permetto di dare una sola ed unica risposta".

"Nell'ambiente di pansessualismo e libertinaggio sessuale creatosi nel mondo, alcuni preti, anch'essi uomini di questa cultura, hanno commesso il gravissimo delitto dell'abuso sessuale".

"Vorrei fare due rilievi:

"1. Non c'è ancora un'accurata statistica comparativa con riguardo ad altre professioni, medici, psichiatri, psicologi, educatori, sportivi, giornalisti, politici o ad altre categorie comuni, inclusi genitori e parenti. Da quel che sappiamo, risulta da uno studio ? tra gli altri ? pubblicato nel Libro del Professor Philip Jenkins della 'Pensylvania State University', che circa il 3% del clero americano avrebbe tendenze all'abuso dei minori e lo 0,3% del clero stesso sarebbe pedofilo".

"2. Nel momento in cui la morale sessuale cristiana e l'etica sessuale civile hanno sofferto un notevole rilassamento mondiale, paradossalmente ma anche fortunatamente, si è sviluppato, in non pochi paesi, un senso di rigetto ed una sensibilità congiunturale con riguardo alla pedofilia, con ripercussioni penali ed economiche per risarcimento di danni".

"Qual è l'atteggiamento della Chiesa Cattolica?"

"La Chiesa ha difeso sempre la morale pubblica ed il bene comune ed è intervenuta in difesa della santità di vita dei sacerdoti, stabilendo con le sue pene canoniche sanzioni per questi crimini".

"La Chiesa non ha mai trascurato il problema degli abusi sessuali soprattutto di Ministri sacri, non solo verso i fedeli in genere ma in specie verso i minori, per i quali è prioritario il compito di educare alla fede e al progetto morale cristiano (cfr. la storia delle Congregazioni dedite all'educazione e alla promozione umana).

"Già nel Codice di Diritto Canonico del 1917, il canone 2359, paragrafo 2, recitava: 'Si delictum admiserint contra sextum decalogi praeceptum cum minoribus infra aetatem sexdecim annorum (...) suspendantur, infames declarentur, quolibet officio, beneficio, dignitate, munere, si quod habeant, priventur, et in casibus gravioribus deponantur'".

"Nel Codice di Diritto Canonico riformato del 1983 c'è un riferimento preciso al nostro problema nel canone 1395, paragrafo 2 ('Il chierico che abbia commesso altri delitti contro il sesto precetto del Decalogo, se invero il delitto sia stato compiuto con un minore al di sotto dei 16 anni, sia punito con giuste pene, non esclusa la dimissione dallo stato clericale, se il caso lo comporti') e nel Codice dei Canoni delle Chiese Orientali del 1990, nel canone 1435, paragrafo 1".

"Più recentemente il Santo Padre Giovanni Paolo II ha deplorato la gravità di questi comportamenti richiamando fermamente i Vescovi e i Sacerdoti alla vigilanza nella fedeltà all'impegno di esemplarità morale, sia scrivendo e parlando ai Vescovi degli Stati Uniti d'America, sia nell'Esortazione apostolica 'Ecclesia in Oceania' dove dichiara: 'In alcune parti dell'Oceania, abusi sessuali da parte di sacerdoti e di religiosi sono stati causa di grandi sofferenze e di danno spirituale per le vittime. È stato pure un grave danno alla vita della Chiesa ed è divenuto un ostacolo all'annuncio del Vangelo. I Padri del Sinodo hanno condannato ogni genere di abusi sessuali come pure ogni forma di abuso di potere, sia all'interno della Chiesa che più in generale nella società. L'abuso sessuale all'interno della Chiesa è una profonda contraddizione all'insegnamento ed alla testimonianza di Gesù Cristo. I Padri sinodali hanno espresso le loro scuse incondizionate alle vittime per il dolore e la delusione causati loro. La Chiesa in Oceania è alla ricerca di giuste procedure per rispondere alle lagnanze in tale ambito, ed è impegnata in modo inequivocabile nel provvedere alla cura compassionevole ed efficace per le vittime, le loro famiglie, l'intera comunità e i colpevoli stessi.' (n. 49)".

"Il Santo Padre poi ha pubblicato, il 30 aprile del 2001, la Lettera Apostolica 'Sacramentorum sanctitatis tutela' con le 'Normae de gravioribus delictis Congregationi pro Doctrina Fidei reservatis' dove si riserva alla Congregazione per la Dottrina della Fede la competenza su una serie di gravi delitti contro la santità dei Sacramenti e contro la specifica missione educativa dei Ministri sacri verso i giovani, tra i quali la pedofilia".

"La Congregazione per la Dottrina della Fede, assumendo questa speciale competenza, ha inviato un'apposita lettera ai Vescovi di tutto il mondo e li accompagna nella presa di responsabilità davanti a fatti così gravi, sia per evitare il rischio di una qualche trascuratezza, sia per un maggior raccordo e coordinamento tra le Chiese locali e il centro di governo della Chiesa universale, al fine di ottenere un atteggiamento omogeneo da parte delle Chiese locali pur rispettando la diversità delle situazioni e delle persone".

"Con le vecchie norme, si poteva parlare di pedofilia se un chierico aveva un comportamento delittuoso di questo genere con un minore di meno di 16 anni. Ora questo limite di età è stato innalzato a 18 anni. Inoltre per questo tipo di delitto è stata prolungata la prescrizione a dieci anni ed è stato stabilito che scatti a partire dal compimento dei 18 anni della vittima a prescindere da quando abbia subito l'abuso".

"Nella normativa c'è anche un elemento, diciamo così, garantista. Serve ad allontanare i pericoli che vinca la cultura del sospetto. Si prevede un vero, regolare processo per accertare i fatti, per confermare le prove della colpevolezza davanti ad un tribunale. Certamente si insiste sulla rapidità del processo. Ma si insiste anche sulle indagini previe che permettono di prendere dei provvedimenti cautelativi che impediscano all'individuo sospettato di recare ulteriori danni".

"I provvedimenti ed i processi devono garantire la preservazione della santità della Chiesa, il bene comune ed i diritti e delle vittime e dei colpevoli".

"Le leggi della Chiesa sono serie e severe e sono concepite dentro la tradizione, già apostolica, di trattare le cose interne all'interno, il che non significa nell'ordine pubblico esterno, di sottrarsi a qualsiasi ordinamento civile vigente nei diversi paesi, salvo sempre il caso del sigillo sacramentale o del segreto vincolato all'esercizio del ministero episcopale ed al bene comune pastorale".
OP/ABUSI:PEDOFILIA/CASTRILLÓN HOYOS VIS 20020321 (1040)

LETTERA GIOVANNI PAOLO II AI SACERDOTI PER GIOVEDì SANTO 2002


CITTA' DEL VATICANO, 21 MAR. 2002 (VIS). Questa mattina è stato reso pubblico il testo della tradizionale Lettera del Santo Padre Giovanni Paolo II ai Sacerdoti per il Giovedì Santo 2002. Quest'anno il Messaggio ha per tema il Sacramento della Riconciliazione, la mancanza di pace nel mondo e i "peccati di alcuni nostri fratelli che hanno tradito la grazia ricevuta con l'Ordinazione, cedendo anche alle peggiori manifestazioni del 'mysterium iniquitatis' che opera nel mondo".

La Lettera ai Sacerdoti, pubblicata in diverse lingue, è stata firmata dal Santo Padre in data 17 marzo, Quinta Domenica di Quaresima.

Di seguito riportiamo alcuni estratti del Documento di diciannove pagine:

"Nella gioiosa ri-meditazione di questo dono, vorrei quest'anno intrattenermi con voi su un aspetto della nostra missione, sul quale già l'anno scorso, in questa circostanza, richiamai la vostra attenzione. Ritengo che esso meriti di essere ulteriormente approfondito. Mi riferisco alla missione che il Signore ci ha dato di rappresentarlo non solo nel Sacrificio eucaristico, ma anche nel sacramento della Riconciliazione".

"Ci ricorda, a tal proposito, il Catechismo della Chiesa Cattolica: 'L'Eucaristia non può unirci a Cristo senza purificarci, nello stesso tempo, dai peccati commessi e preservarci da quelli futuri' (n. 1393) (…). 'L'Eucaristia - ci dice ancora il Catechismo - non è ordinata al perdono dei peccati mortali. Questo è proprio del sacramento della Riconciliazione. (…) 'chi è consapevole di aver commesso un peccato grave, deve ricevere il sacramento della Riconciliazione prima di accedere alla Comunione' (cfr. Catechismo della Chiesa Cattolica, n. 1385)".

"Nel ricordare questa verità, sento il desiderio, miei cari Fratelli nel sacerdozio, di invitarvi caldamente, come ho già fatto lo scorso anno, a riscoprire personalmente e a far riscoprire la bellezza del sacramento della Riconciliazione. Esso per diversi motivi soffre da alcuni decenni di una certa crisi, alla quale più di una volta mi sono riferito, volendo che su di essa riflettesse perfino un Sinodo di Vescovi, le cui indicazioni ho poi raccolto nell'Esortazione apostolica 'Reconciliatio et paenitentia'. (…) Una tale riscoperta è sicuramente favorita dall'esigenza di comunicazione personale, oggi resa sempre più difficile dai ritmi frenetici della società tecnologica, ma proprio per questo sentita sempre di più come un bisogno vitale. Certo, a questo bisogno si può venire incontro in vari modi. Ma come non riconoscere che il sacramento della Riconciliazione, pur non confondendosi con le varie terapie di tipo psicologico, offre quasi per sovrabbondanza una risposta significativa anche a questa esigenza? Lo fa mettendo il penitente in rapporto con il cuore misericordioso di Dio attraverso il volto amico di un fratello".

"A tal proposito, desidero ribadire che la celebrazione personale è la forma ordinaria di amministrazione di questo Sacramento, e solo in 'casi di grave necessità', è legittimo ricorrere alla forma comunitaria con confessione e assoluzione collettiva. Sono ben note le condizioni richieste per tale genere di assoluzione, ricordando comunque che mai si è esonerati dalla successiva confessione individuale dei peccati gravi, che i fedeli devono impegnarsi a fare perché sia valida l'assoluzione (cfr Catechismo della Chiesa Cattolica, n.1483)".

"Collocati come siamo nelle realtà pastorali più diverse, ci può talvolta scoraggiare o demotivare il fatto che, alla vita sacramentale, tanti cristiani non solo non prestino la debita attenzione, ma spesso, quando si accostano ai Sacramenti, lo facciano in modo superficiale. (…) Il confessore non mancherà di valersi dell'incontro sacramentale per tentare di portare il penitente ad intravedere in qualche modo la condiscendenza misericordiosa di Dio, che a lui tende la sua mano non per colpirlo ma per salvarlo".

"Questo cammino della salvezza, espresso in modo così chiaro nell'episodio di Zaccheo, deve offrirci, carissimi Sacerdoti, l'orientamento per svolgere con sapiente equilibrio pastorale il nostro difficile compito nel ministero delle confessioni. Da sempre esso risente delle opposte spinte di due eccessi: il 'rigorismo' e il 'lassismo'. (…) Occorre essere sempre attenti a mantenere il giusto equilibrio per non incorrere in nessuno di questi due estremi. Il 'rigorismo' schiaccia e allontana. Il 'lassismo' diseduca ed illude".

"Di qui anche la necessità di 'una adeguata preparazione del confessore' alla celebrazione di questo Sacramento. (…) Facciamoci poi scrupolo di tenere veramente aggiornata la nostra formazione teologica, soprattutto in considerazione delle nuove sfide etiche, restando sempre ancorati al discernimento del magistero della Chiesa. Succede a volte, su nodi etici di attualità, che i fedeli escano dalla confessione con idee piuttosto confuse, anche perché 'non trovano nei confessori la stessa linea di giudizio'".

La Lettera termina con queste parole: "Carissimi Sacerdoti! Vogliate sentirmi particolarmente vicino a voi, mentre vi raccogliete intorno ai vostri Vescovi, in questo Giovedì Santo dell'anno 2002. Abbiamo tutti vissuto un rinnovato slancio ecclesiale all'alba del nuovo millennio, all'insegna del 'ripartire da Cristo'. Era desiderio di tutti che ciò coincidesse con un nuovo tempo di fraternità e di pace per l'intera umanità. Abbiamo visto invece scorrere nuovo sangue. Siamo stati ancora testimoni di guerre. Sentiamo con angoscia la tragedia della divisione e dell'odio che devastano i rapporti tra i popoli".

"In questo momento, inoltre, in quanto sacerdoti, noi siamo personalmente scossi nel profondo dai peccati di alcuni nostri fratelli che hanno tradito la grazia ricevuta con l'Ordinazione, cedendo anche alle peggiori manifestazioni del 'mysterium iniquitatis' che opera nel mondo. Sorgono così scandali gravi, con la conseguenza di gettare una pesante ombra di sospetto su tutti gli altri benemeriti sacerdoti, che svolgono il loro ministero con onestà e coerenza, e talora con eroica carità. Mentre la Chiesa esprime la propria sollecitudine per le vittime e si sforza di rispondere secondo verità e giustizia ad ogni penosa situazione, noi tutti - coscienti dell'umana debolezza, ma fidando nella potenza sanatrice della grazia divina - siamo chiamati ad abbracciare il 'mysterium Crucis' e ad impegnarci ulteriormente nella ricerca della santità. Dobbiamo pregare perché Dio, nella sua provvidenza, susciti nei cuori un generoso rilancio di quegli ideali di totale donazione a Cristo che stanno alla base del ministero sacerdotale".
LIT/SACERDOTI:GIOVEDÌ SANTO/… VIS 20020321 (980)

RISCOPRIRE BELLEZZA DEL SACRAMENTO DELLA RICONCILIAZIONE


CITTA' DEL VATICANO, 21 MAR. 2002 (VIS). Questa mattina, nella Sala Stampa della Santa Sede, erano presenti il Cardinale Darío Castrillón Hoyos, Prefetto della Congregazione per il Clero e dell'Arcivescovo Csaba Ternyák, Segretario della medesima Congregazione, per la presentazione della "Lettera del Santo Padre Giovanni Paolo II ai sacerdoti per il Giovedì Santo 2002".

L'Arcivescovo Ternyák ha detto che la Lettera che il Santo Padre indirizza ai sacerdoti di tutto il mondo "ha come tema centrale il sacramento della riconciliazione, più precisamente, la confessione individuale. Forse può sorprendere che il Papa ritorni una seconda volta su un argomento già trattato l'anno scorso".

Il Cardinale Castrillón ha sottolineato tre aspetti del contenuto della Lettera. Il primo è "l'intima connessione del sacramento della Riconciliazione con l'Eucaristia 'fonte ed apice di tutta la vita cristiana'". Ribadendo che l'Eucaristia "non è ordinata al perdono dei peccati mortali, la Lettera richiama l'importanza per ogni sacerdote di scoprire e far riscoprire a tutti la ricchezza del Perdono di Dio".

In secondo luogo, ha proseguito il Cardinale Prefetto, "si afferma che la confessione sacramentale è uno specialissimo colloquio personale e salvifico dell'uomo con Cristo che perdona. Se molti hanno perso la dimensione del bene e del male, è perché hanno smarrito il senso di Dio, interpretando la colpa soprattutto secondo prospettive psicologiche e sociologiche".

"È necessario" - ha detto ancora il Cardinale Castrillón - "che l'annuncio della riconciliazione, il cammino di conversione e la stessa celebrazione del sacramento possano maggiormente risplendere e toccare l'intimo del cuore umano. (…) I sacerdoti sanno che si è buoni confessori se si è umili ed assidui penitenti".

La Lettera presenta infine "l'icona biblica dell'incontro di Gesù con Zaccheo, mirabile manifestazione" - ha affermato il Cardinale Prefetto - "della misericordia divina che previene e conduce l'uomo penitente ad una sincera conversione esistenziale: ad aprirsi all'amore, alla riparazione del male compiuto ed ad un proposito fermo di vita nuova".

In merito al problema dei gravi scandali che hanno in questi giorni interessato alcuni sacerdoti, in vari paesi, il Cardinale Castrillón ha affermato che: "Il Santo Padre esprime la sollecitudine di tutta la Chiesa per le vittime di queste penose situazioni e rivolge l'invito a tutti i sacerdoti a fidarsi della potenza sanatrice della grazia, ad abbracciare il 'misterium Crucis' e ad impegnarsi ulteriormente nella ricerca della santità".
OP/LETTERA SACERDOTI/CASTRILLÓN:TERNYÁK VIS 20020321 (390)

mercoledì 20 marzo 2002

ALTRI ATTI PONTIFICI

CITTA' DEL VATICANO, 20 MAR. 2002 (VIS). Il Santo Padre:

- Ha nominato il Vescovo Julián López Martín, finora Vescovo di Ciudad Rodrigo (Spagna), Vescovo di León (superficie: 9.620; popolazione: 319.104; cattolici: 316.504; sacerdoti: 467; religiosi: 1.018; diaconi permanenti: 2), Spagna. Il Vescovo López Martín succede al Vescovo Antonio Vilaplana Molina, del quale il Santo Padre ha accettato la rinuncia al governo pastorale della medesima Diocesi, presentata per raggiunti limiti d'età.

- Ha nominato il Padre Félix Lázaro, Sch.P, finora Decano del "Colegio de Artes y Humanidades" e Professore di Teologia della Pontificia Università Cattolica di Porto Rico, Vescovo Coadiutore di Ponce (superficie: 2.045; popolazione: 604.210; cattolici: 483.000; sacerdoti: 116; religiosi: 277; diaconi permanenti: 71), Porto Rico. Il Vescovo eletto è nato a Logroño (Spagna) nel 1936 ed ha ricevuto l'ordinazione sacerdotale nel 1961.

- Ha accettato la rinuncia all'ufficio di Ausiliare dell'Arcidiocesi di São Sebastião do Rio de Janeiro (Brasile), presentata dal Vescovo João d'Ávila Moreira Lima, per raggiunti limiti d'età.

- Ha nominato il Sacerdote Jozef De Kesel, finora Vicario Episcopale per la formazione teologica e pastorale della Diocesi di Gand (Belgio), Vescovo Ausiliare di Malines-Bruxelles (superficie: 3.700; popolazione: 2.514.185; cattolici: 1.800.000; sacerdoti: 2.120; religiosi: 4.908; diaconi permanenti: 101), Belgio. Il Vescovo eletto è nato a Gand (Belgio) nel 1947 ed è stato ordinato sacerdote nel 1972.

- Ha accettato la rinuncia del Vescovo Luc De Hovre e del Vescovo Paul Lanneau all'ufficio di Ausiliari dell'Arcidiocesi di Malines-Bruxelles, presentata per raggiunti limiti d'età.
NER:RE:NEC:NEA/…/… VIS 20020320 (270)

TESTI MEDITAZIONI VIA CRUCIS PREPARATA DA 14 GIORNALISTI


CITTA' DEL VATICANO, 20 MAR. 2002 (VIS). Quest'anno i testi delle meditazioni per la Via Crucis che il Santo Padre presiede al Colosseo la sera del Venerdì Santo, sono stati preparati da 14 giornalisti che si occupano di informazione dal Vaticano, accreditati presso la Sala Stampa della Santa Sede.

Questi i loro nomi: John M. Thavis, Stati Uniti d'America; Alexej M. Bukalov, Russia; Henri Tincq, Francia; Gregory Burke, Stati Uniti d'America; Angel Gómez Fuentes, Spagna; Erich B. Kusch, Germania; Hiroshi Miyahira, Giappone; Jacek Moskwa, Polonia; Marina Ricci, Italia; Aura Miguel Vistas, Portogallo; Luigi Accattoli, Italia; Sophie De Ravinel, Francia; Valentina Alazraki, Messico; Marie Czernin, Germania.
…/MEDITAZIONI:VIA CRUCIS/… VIS 20020320 (120)

UDIENZA GENERALE: GIOIA E SPERANZA DEGLI UMILI E' IN DIO


CITTA' DEL VATICANO, 20 MAR. 2002 (VIS). Tema della catechesi di Giovanni Paolo II per l'Udienza Generale di oggi, tenutasi in Piazza San Pietro, è stato il Primo Libro di Samuele - "La gioia e la speranza degli umili è in Dio" - nel quale una donna sterile, Anna, dà alla luce, per grazia di Dio, il figlio Samuele, ed intona un inno di lode al Signore dopo avergli offerto il suo bambino.

Il canto di ringraziamento di Anna sarà ripreso da Maria, "che, rimanendo vergine, genererà per opera dello Spirito Santo", per cui, ha detto il Papa, il canto è chiamato "il Magnificat dell'Antico Testamento".

Nell'inno di ringraziamento di Anna, il Papa sottolinea in particolare due aspetti. "Il primo dominerà anche nel Magnificat di Maria ed è il ribaltamento delle sorti operato da Dio. I forti sono umiliati, i deboli 'rivestiti di vigore'; i sazi vanno in cerca disperata di cibo e gli affamati si assidono ad un banchetto sontuoso. (…) È una professione di fede pronunziata dalle due madri nei confronti del Signore della storia, che si schiera a difesa degli ultimi, dei miseri e infelici, degli offesi e umiliati".

"L'altro tema che vogliamo mettere in luce" - ha proseguito il Pontefice - "si collega ancora di più alla figura di Anna: 'La sterile ha partorito sette volte e la ricca di figli è sfiorita'. Il Signore che ribalta i destini è anche colui che è alla radice della vita e della morte. (…) Si apre, così, un orizzonte quasi 'pasquale' di risurrezione. Canterà Isaia: 'Di nuovo vivranno i tuoi morti, risorgeranno i loro cadaveri. Si sveglieranno ed esulteranno quelli che giacciono nella polvere, perché la tua rugiada è rugiada luminosa; la terra darà alla luce le ombre".

Nelle parole di saluto rivolte ai pellegrini di lingua italiana presenti all'Udienza, il Santo Padre ha ricordato il Professor Marco Biagi "barbaramente ucciso ieri sera a Bologna sotto la sua casa, al rientro dal lavoro. Mentre esprimo ai familiari la mia spirituale vicinanza in questo tragico momento di dolore, elevo al Signore la mia preghiera di suffragio per l'anima del defunto economista. Nel deplorare con ogni fermezza questa nuova manifestazione di insensata violenza, auspico che si affermi nella cara Nazione italiana un clima di intesa fra le parti sociali, per una pacifica soluzione dei problemi in atto".
AG/PRIMO LIBRO SAMUELE/… VIS 20020320 (400)

lunedì 18 marzo 2002

ALTRI ATTI PONTIFICI


CITTA' DEL VATICANO, 18 MAR. 2002 (VIS). Il Santo Padre ha accettato la rinuncia al governo pastorale della Diocesi di Fargo (Stati Uniti d'America), presentata dal Vescovo James Stephen Sullivan, in conformità al canone 401, paragrafo 2, del Codice di Diritto Canonico. Gli succede il Vescovo Samuel J. Aquila, finora Vescovo Coadiutore della medesima Diocesi.

Sabato 16 marzo è stato reso noto che il Santo Padre:

- Ha nominato il Vescovo André Richard, C.S.C., finora Vescovo di Bathurst (Canada), Arcivescovo Metropolita di Moncton (superficie: 12.000; popolazione: 185.000; cattolici: 105.305; sacerdoti: 80; religiosi: 356), Canada. L'Arcivescovo eletto è nato a Moncton (Canada) nel 1937, è entrato nel noviziato della Congregazione della Santa Croce nel 1956, ha emesso la professione semplice nel 1957 e quella solenne nel 1960. È stato ordinato sacerdote nel 1963 ed ha ricevuto la consacrazione episcopale nel 1989. L'Arcivescovo Richard succede all'Arcivescovo Ernest Léger, del quale il Santo Padre ha accettato la rinuncia al governo pastorale della medesima Arcidiocesi, presentata in conformità al canone 401, paragrafo 2, del Codice di Diritto Canonico.

- Ha accettato la rinuncia al governo pastorale della Diocesi di San Jose de Antique (Filippine), presentata dal Vescovo Raul Jose Q. Martirez, in conformità al canone 401, paragrafo 2, del Codice di Diritto Canonico. Gli succede il Vescovo Romulo T. de la Cruz, finora Vescovo Coadiutore della medesima Diocesi.

- Ha nominato il Cardinale Zenon Grocholewski, Prefetto della Congregazione per l'Educazione Cattolica, Suo Inviato Speciale a Ravenna per la celebrazione del Millennio della partenza dei Santi monaci Benedetto e Giovanni verso l'Europa orientale, ove annunziarono il Vangelo testimoniando col sangue la loro fede in Cristo. L'Avvenimento, che è stato denominato "Ravenna in missione 1001-2001", avrà luogo il 28 aprile 2002.
RE:NER:NA/…/… VIS 20020318 (290)

UDIENZE


CITTA' DEL VATICANO, 18 MAR. 2002 (VIS). Questa mattina il Santo Padre ha ricevuto in udienze separate:

- Il Cardinale Jorge Arturo Medina Estévez, Prefetto della Congregazione per il Culto Divino e la Disciplina dei Sacramenti, ed il Seguito, per la Presentazione del nuovo Messale Romano edito da questo Dicastero.
- Il Cardinale Bernardin Gantin, Decano del Collegio Cardinalizio.

Sabato 16 marzo il Santo Padre ha ricevuto in udienze separate:

- L'Arcivescovo Osvaldo Padilla, Nunzio Apostolico in Nigeria.
- L'Arcivescovo Diarmuid Martin, Osservatore Permanente presso l'Ufficio delle Nazioni Unite ed Istituzioni Specializzate a Ginevra e presso l'Organizzazione Mondiale del Commercio.
- Il Cardinale Giovanni Battista Re, Prefetto della Congregazione per i Vescovi.
AP/…/… VIS 20020318 (120)

90° ANNIVERSARIO FONDAZIONE SEMINARIO REGIONALE SAN PIO X

CITTA' DEL VATICANO, 18 MAR. 2002 (VIS). Questa mattina il Santo Padre ha ricevuto il Rettore, i sacerdoti, i professori e i seminaristi del Seminario Regionale San Pio X di Catanzaro, in occasione del 90° anniversario di fondazione.

"'Voi chi dite che io sia?'. È questa la domanda che Gesù pone a quei 'seminaristi' del tutto particolari, che furono gli Apostoli" - ha detto il Pontefice - "Questa stessa domanda Egli rivolge a ciascuno di voi, chiamati ad essere gli evangelizzatori della terra di Calabria". Il Santo Padre, ricordando la sua visita a Catanzaro ed al medesimo Seminario nel 1984, ha affermato che le parole che ebbe a pronunciare in quell'occasione sono ancora attuali. "'Più la gente si scristianizza, più è in preda all'incertezza o all'indifferenza, più ha bisogno di vedere nella persona dei sacerdoti quella fede radicale che è come un faro nella notte o come una roccia alla quale attaccarsi'".

Giovanni Paolo II ha sottolineato che il Seminario deve essere il "luogo del silenzio" e "la casa della preghiera" dove i candidati al sacerdozio possano vivere un'intensa esperienza di incontro e di contemplazione del Signore Gesù Cristo che li prepari "a diventare 'maestri della fede'".

"Il periodo della formazione seminaristica", deve intendersi, ha affermato ancora Giovanni Paolo II, "come un tempo speciale di silenzio e di attesa, di povertà e di comunione, di ricerca di Dio e di amore per i fratelli, particolarmente per gli ultimi, facendo della comunità del Seminario un'espressione privilegiata della Chiesa, 'germe e inizio' sulla terra del Regno di Cristo e di Dio".

Il Papa ha concluso il suo discorso ricordando che domani ricorre la Solennità di San Giuseppe, il quale "risplende nella Chiesa per la sua singolare vocazione vissuta nel silenzio, nella ricerca attenta del disegno amorevole di Dio e nella totale dedizione a Cristo".
AC/ANNIVERSARIO SEMINARIO/CATANZARO VIS 20020318 (310)

TELEGRAMMA PER L'ASSASSINIO DELL'ARCIVESCOVO DI CALI


CITTA' DEL VATICANO, 18 MAR. 2002 (VIS). Il Cardinale Angelo Sodano, Segretario di Stato, ha inviato, a nome del Pontefice, un telegramma di cordoglio all'Arcivescovo Alberto Giraldo Jaramillo, di Medellín e Presidente della Conferenza Episcopale di Colombia, per l'assassinio dell'Arcivescovo Isaías Duarte Cancino, di Cali, avvenuto sabato 16 marzo.

"Ricordando la sua figura di pastore generoso e coraggioso, decisamente impegnato al servizio di Dio, della Chiesa e dei fratelli, sempre sollecito nel promuovere la pace e la giustizia del suo popolo, per lunghi anni provato da conflitti che ancora affliggono i colombiani e provocano tanti morti, sequestri di persona e ogni genere di sofferenza, il Santo Padre desidera incoraggiare la Chiesa pellegrina in questa cara Nazione a non lasciarsi vincere dallo scoraggiamento e dalle difficoltà nella sua missione di proclamare il Vangelo della vita e della pace, diffondendolo nella società ed impegnandosi a costituire forme di convivenza più fraterne, solidali e pacifiche. Allo stesso tempo, mentre il Papa ribadisce la sua ferma condanna di ogni attentato alla vita e alla dignità della persona, invoca l'Onnipotente affinché aiuti le autorità e il popolo della Colombia ad imboccare con decisione la via che conduce all'autentica pace, frutto della giustizia, del dialogo e del rispetto dei diritti fondamentali di ogni essere umano".
TGR/ASSASSINIO ARCIVESCOVO CALI/SODANO VIS 20020318 (220)

DOLORE DEL PAPA PER L'ASSASSINIO DELL'ARCIVESCOVO DI CALI


CITTA' DEL VATICANO, 17 MAR. 2002 (VIS). Dopo la preghiera dell'Angelus con i fedeli riuniti in Piazza San Pietro, il Papa ha annunciato che ieri notte è stato assassinato in Colombia l'Arcivescovo di Cali, Monsignor Isaías Duarte Cancino, ed ha pregato per la pace nel Paese.

"Dalla Colombia" - ha detto il Papa - "ci arriva la dolorosa notizia della morte di Monsignor Isaías Duarte Cancino, Arcivescovo di Cali, barbaramente assassinato mentre usciva dalla Parrocchia del Buon Pastore dove aveva celebrato diversi matrimoni. Pastore generoso e coraggioso nell'annuncio della Buona Novella, ha pagato a caro prezzo la sua energica difesa della vita umana, la sua ferma opposizione ad ogni genere di violenza e la sua dedizione alla promozione sociale ispirata alle radici del Vangelo. Mentre elevo le mie preghiere per l'eterno riposto del Prelato defunto ed esprimo la mia vicinanza alla Chiesa colombiana che piange la sua tragica scomparsa, esorto ancora una volta i colombiani a proseguire per le vie del dialogo, escludendo il ricorso ad ogni tipo di violenza, ricatti e sequestri di persona, impegnandosi fermamente a percorrere quelli che sono i veri sentieri della pace".

Giovanni Paolo II ha infine annunciato che nei prossimi giorni si svolgerà a Monterrey (Messico), la Conferenza Internazionale sul Finanziamento dello Sviluppo ed ha invitato tutti a pregare affinché "la comunità internazionale sappia rispondere con impegno generoso e determinato ai bisogni immensi di tanti fratelli, che vivono in una povertà lesiva della dignità umana".
ANG/ASSASSINIO ARCIVESCOVO COLOMBIA/… VIS 20020318 (260)

XX ANNIVERSARIO CREAZIONE PONTIFICIO CONSIGLIO CULTURA


CITTA' DEL VATICANO, 16 MAR. 2002 (VIS). Questa mattina Giovanni Paolo II ha ricevuto i partecipanti all'Assemblea Plenaria del Pontificio Consiglio della Cultura del quale, quest'anno, ricorre il XX anniversario di fondazione. Il Santo Padre ha detto: "Vi incoraggio a continuare con rinnovato zelo i vostri rapporti con le culture, per creare ponti fra gli uomini, per testimoniare Cristo e per aprire i nostri fratelli al Vangelo".

Il Papa, ha ricordato che nel 1993, il Pontificio Consiglio della Cultura ed il Pontificio Consiglio per il Dialogo con i Non Credenti si fusero in un unico Pontificio Consiglio con l'obiettivo di promuovere lo "studio del problema della non credenza e dell'indifferenza religiosa presenti, in diverse forme, in vari contesti culturali" e nell'assistere la Chiesa "nell'evangelizzazione delle culture e nell'inculturazione del Vangelo".

Il Santo Padre ha osservato che i contesti culturali attuali "sono spesso estranei alla dimensione spirituale ed interiore, in situazioni dove dominano aspetti essenzialmente materialistici. Attualmente, molto più che in altre epoche storiche, si nota una rottura nel processo di trasmissione dei valori morali e religiosi fra le generazioni, che porta ad una sorta di eterogeneità fra la Chiesa e il mondo contemporaneo".

Giovanni Paolo II ha sottolineato come le famiglie e le istituzioni educative incontrino particolari difficoltà nel "gravoso compito di trasmettere alle giovani generazioni i valori umani, morali e spirituali che permettono di essere uomini e donne desiderosi di condurre una vita personale degna e di impegnarsi nella vita sociale".

Allo stesso modo il Santo Padre ha sottolineato che "il fenomeno della globalizzazione, diventato oggi un fatto culturale, costituisce contemporaneamente una difficoltà e un'opportunità". Le difficoltà sorgono quando vi è la semplificazione o il livellamento delle culture, delle comunità e delle identità etniche, assegnando a ciascuno lo stesso valore. Il lato positivo del fenomeno è quello "di abbattere le barriere fra le culture, offrendo alle persone la possibilità di incontrarsi e di conoscersi". Il Santo Padre ha esortato i responsabili delle nazioni "ad adoperarsi per rispettare gli elementi propri degli individui e delle culture con l'obiettivo di garantire il bene dei singoli e dei popoli".

"La Chiesa" - ha concluso il Santo Padre - "non cerca in nessun modo di sostituirsi a quanti sono designati a condurre la cosa pubblica, ma auspica di aver il proprio posto nei dibattimenti".
CON-C/PLENARIA:ANNIVERSARIO/… VIS 20020318 (390)

ANGELUS: SAN GIUSEPPE, MAESTRO DI FEDE E DI DOCILITA'


CITTA' DEL VATICANO, 17 MAR. 2002 (VIS). Alle ore 12:00 di oggi, Quinta Domenica di Quaresima, il Santo Padre si è affacciato alla finestra del suo studio nel Palazzo Apostolico Vaticano per recitare l'Angelus con i fedeli ed i pellegrini convenuti in Piazza San Pietro.

Giovanni Paolo II ha ricordato che martedì 19 marzo si celebra la solennità di San Giuseppe, sposo della Vergine Maria e Patrono della Chiesa universale ed ha detto: "L'estrema discrezione con cui Giuseppe svolse il ruolo affidatogli da Dio fa risaltare ancor più la sua fede, per obbedire ad essa con tutto il cuore e con tutte le forze".

"La fede, sostanziata di preghiera: ecco il tesoro più prezioso che San Giuseppe ci trasmette" - ha proseguito il Pontefice. - "Sulla sua scia si sono poste generazioni di padri che, con l'esempio d'una vita semplice e laboriosa, hanno impresso nell'animo dei figli il valore inestimabile della fede, senza il quale ogni altro bene rischia di risultare vano. Fin d'ora mi è caro assicurare una preghiera speciale per tutti i papà, nel giorno a loro dedicato: chiedo a Dio che siano uomini di robusta vita interiore, per adempiere in modo esemplare la loro missione nella famiglia e nella società".

Il Santo Padre ha quindi segnalato che giovedì prossimo 21 marzo, presiederà un incontro con i giovani di Roma in Piazza San Pietro, in preparazione alla Domenica delle Palme ed alla Giornata Mondiale della Gioventù" ed ha invitato i ragazzi e le ragazze di tutte le parrocchie della Diocesi a partecipare a questo appuntamento.
ANG/SAN GIUSEPPE/… VIS 20020318 (270)

L'ORDINAZIONE SACERDOTALE COMPORTA CELIBATO PERPETUO


CITTA' DEL VATICANO, 16 MAR. 2002 (VIS). Ieri sera è stato reso pubblico il testo del Messaggio di Giovanni Paolo II all'Arcivescovo Luigi de Magistris, Pro-Penitenziere Maggiore ed ai Prelati ed Officiali della Penitenzieria Apostolica.

Nel Messaggio di quest'anno, il Santo Padre sottolinea l'efficacia del Sacramento della Penitenza come "prezioso esercizio della virtù" ed esorta i sacerdoti "a ricorrere ad esso personalmente, come valido aiuto nel proprio cammino di santificazione, e quindi valersene anche come forma qualificata di direzione spirituale. Alla santità infatti, e in specie alla santità sacerdotale, si può in concreto giungere solo col ricorso abituale, umile e fiducioso al Sacramento della Penitenza".

Ricordando l'insegnamento di Gesù riguardo alla "insostituibilità, per la vita della grazia, del Sacramento della Penitenza", il Santo Padre scrive che: "Non è pertanto conforme alla Fede voler ridurre la remissione dei peccati a un contatto, per così dire, privato ed individualistico tra la coscienza del singolo fedele e Dio. Certamente il peccato non viene perdonato se non c'è il pentimento personale".

"Ugualmente erronea" - scrive ancora il Pontefice - "è la convinzione di chi, pur non negando un positivo valore al sacramento della Penitenza, lo concepisce però come cosa supererogatoria, perché il perdono del Signore sarebbe stato dato 'semel pro semper' sul Calvario e l'applicazione sacramentale della misericordia divina non risulterebbe necessaria al recupero della grazia".

Riferendosi alle "specifiche forme di ascetismo verso le quali orientare il penitente", il Santo Padre afferma che: "il confessore potrà avvalersene, a condizione che non siano ispirate a concezioni filosofiche o religiose contrarie alla verità cristiana. Tali sono, ad esempio, quelle che riducono l'uomo a un elemento della natura o, al contrario, lo esaltano come detentore di un'assoluta libertà. È facile riconoscere, soprattutto in quest'ultimo caso, una rinnovata forma di pelagianesimo".

"Il Sacramento della Penitenza è lo strumento principe per il discernimento vocazionale. Per proseguire verso la meta del sacerdozio è necessaria infatti una virtù matura e solida, tale cioè da garantire, per quanto è possibile 'in humanis', una fondata prospettiva di perseveranza nel futuro. (…) Perciò" - conclude il Pontefice - "chi ha la responsabilità di autorizzare un candidato a proseguire verso il sacerdozio deve avere 'hic et nunc' la sicurezza della sua attuale idoneità. Se questo vale per ogni virtù e abito morale, è chiaro che ciò si esige anche maggiormente per quanto riguarda la castità, dal momento che, ricevendo gli Ordini, il candidato sarà tenuto al celibato perpetuo".
MESS/CONFESSIONE/PENITENZIERIA APOSTOLICA VIS 20020318 (420)

venerdì 15 marzo 2002

ALTRI ATTI PONTIFICI


CITTA' DEL VATICANO, 15 MAR. 2002 (VIS). Il Santo Padre:

- Ha nominato il Vescovo Raphaël Marie Ze, di Sangmélima (Cameroun), Amministratore Apostolico "sede vacante et ad nutum Sanctae Sedis" di Ebolowa-Kribi (superficie: 27.280; popolazione: 324.000; cattolici: 216.000; sacerdoti: 64; religiosi: 52; diaconi permanenti: 2), Cameroun. Il Vescovo Ze succede al Vescovo Jean-Baptiste Ama, del quale il Santo Padre ha accettato la rinuncia al governo pastorale della medesima Diocesi, presentata per raggiunti limiti d'età.

- Ha nominato il Monsignor Krzysztof Nitkiewicz, finora Officiale della Congregazione per le Chiese Orientali, Sotto-Segretario della medesima Congregazione.
NA:NER/…/ZE:NITKIEWICZ VIS 20020315 (100)

UDIENZE


CITTA' DEL VATICANO, 15 MAR. 2002 (VIS). Il Santo Padre ha ricevuto oggi in udienze separate:

- L'Arcivescovo Bruno Musarò, Nunzio Apostolico in Madagascar, in Maurizio e nelle Seychelles e Delegato Apostolico nelle Isole Comore, con funzioni di Delegato Apostolico in La Riunione.
- L'Arcivescovo Edward Joseph Adams, Nunzio Apostolico in Bangladesh.
- La Signora Catherine Bertini, Direttore Esecutivo del Programma Alimentare Mondiale e Seguito.
- Il Cardinale Joseph Ratzinger, Prefetto della Congregazione per la Dottrina della Fede.
AP/…/… VIS 20020315 (80)

giovedì 14 marzo 2002

UDIENZE


CITTA' DEL VATICANO, 14 MAR. 2002 (VIS). Il Santo Padre ha ricevuto oggi in udienze separate:

- L'Arcivescovo Karl-Josef Rauber, Nunzio Apostolico in Ungheria e in Moldova.
- Il Cardinale Cormac Murphy-O'Connor, Arcivescovo di Westminster (Gran Bretagna) e Presidente della Conferenza Episcopale dell'Inghilterra e del Galles, con il Vice-Presidente, Arcivescovo Patrick Altham Kelly, di Liverpool ed il Segretario Generale, Monsignor Andrew Summersgill.
- Frère Roger, Priore di Taizé e Seguito.
AP/…/… VIS 20020314 (80)

SERIE DI CONFERENZE DELL'ARCIVESCOVO FOLEY NEGLI U.S.A.


CITTA' DEL VATICANO, 14 MAR. 2002 (VIS). L'Arcivescovo John P. Foley, Presidente del Pontificio Consiglio delle Comunicazioni Sociali, è, in questi giorni, negli Stati Uniti dove, dal 12 al 18 marzo, terrà alcune conferenze ed omelie.

Ieri, l'Arcivescovo celebrando la Messa presso il "St. Charles Seminary" di Filadelfia ha affermato nell'omelia che di fronte ai "tristi giorni" che la Chiesa sta vivendo per i casi di abusi sessuali perpetrati da alcuni sacerdoti negli Stati Uniti d'America, "la difesa migliore è la virtù" ed ha aggiunto che "Abbiamo veramente bisogno di sacerdoti santi, puri nei pensieri, parole e opere; sacerdoti che siano uomini di preghiera, generosi nel servizio, che si sacrifichino per gli altri; che si dedichino a far conoscere l'opera di salvezza e d'amore di Gesù".

Il Presidente del Pontificio Consiglio delle Comunicazioni Sociali ha parlato ieri anche presso il "National Press Club", a Washignton D.C., sull'etica nei mezzi di comunicazione.

"Il sacerdote ed i mezzi di comunicazione" è il titolo del discorso che l'Arcivescovo pronuncerà oggi presso il "Seminary of St. Mary of the Lake, Mundelein, Illinois", dove anche domani celebrerà l'Eucaristia e terrà una conferenza su: "Etica e creatività, una sfida per l'evangelizzazione attraverso i mezzi di comunicazione".
…/CONFERENZE/USA:FOLEY VIS 20020314 (220)

"RINNOVAMENTO NELLO SPIRITO SANTO" DONO PER LA CHIESA


CITTA' DEL VATICANO, 14 MAR. 2002 (VIS). Questa mattina Giovanni Paolo II ha ricevuto una Delegazione del "Rinnovamento nello Spirito Santo", in occasione del trentesimo anniversario della sua presenza in Italia.

Nel discorso che Giovanni Paolo II ha consegnato ai membri della Delegazione, il Papa scrive: "Il Rinnovamento nello Spirito può considerarsi un dono speciale dello Spirito Santo alla Chiesa in questo nostro tempo. Nato nella Chiesa e per la Chiesa, il vostro è un movimento nel quale, alla luce del Vangelo, si fa esperienza dell'incontro vivo con Gesù, di fedeltà a Dio nella preghiera personale e comunitaria, di ascolto fiducioso della sua Parola, di riscoperta vitale dei Sacramenti, ma anche di coraggio nelle prove e di speranza nelle tribolazioni".

"In questa speciale circostanza" - scrive ancora il Pontefice - desidero idealmente benedire tre progetti": la costituzione di "una comunità missionaria legata alla Diocesi di Chisinau (Moldova) (…); l'animazione spirituale dei Santuari mariani, (…) che vi dà l'occasione di offrire ai pellegrini percorsi di approfondimento della fede e di riflessione spirituale" ed infine "il progetto 'Roveto ardente', che è un invito all'adorazione incessante, giorno e notte" del Mistero eucaristico.

Il Papa conclude il suo discorso sottolineando che le attività di evangelizzazione del "Rinnovamento nello Spirito Santo", "tendono a promuovere nel Popolo di Dio una crescita costante nella santità. (…) Di santi ha bisogno la Chiesa e il mondo e noi siamo tanto più santi quanto più lasciamo che lo Spirito Santo ci configuri a Cristo. Ecco il segreto dell'esperienza rigenerante della 'effusione dello Spirito', esperienza tipica che contraddistingue il cammino di crescita proposto per i membri dei vostri Gruppi e delle vostre Comunità".
AC/…/RINNOVAMENTO SPIRITO SANTO VIS 20020314 (290)

DIPLOMAZIA DEVE ESSERE AL SERVIZIO DELLO SVILUPPO INTEGRALE


CITTA' DEL VATICANO, 14 MAR. 2002 (VIS). Questa mattina, Giovanni Paolo II ha ricevuto il nuovo Ambasciatore della Repubblica di Corea presso la Santa Sede, Signor Seo Hyun-Seop, in occasione della presentazione delle Lettere Credenziali. Nel suo discorso il Pontefice ha rievocato la "splendida ospitalità" offertagli dal popolo coreano in occasione delle sue visite nel Paese, nel 1984 e nel 1989.

"La sua terra, Signor Ambasciatore" - ha proseguito il Papa - "si trova in una situazione molto delicata per quanto attiene ai rapporti fra Nord e Sud, e dobbiamo sperare che la recente dimostrazione di buona volontà e di progresso (…) possa evolversi, senza l'ostacolo di preoccupazioni non direttamente connesse con il benessere della popolazione coreana, nella sua globalità". Successivamente il Santo Padre ha fatto riferimento al "cambiamento significativo nella Penisola" dovuto al fatto che i Governi di Seoul e di Pyong Yang hanno compiuto dei passi verso la riconciliazione dell'intera nazione coreana, non importa quale forma politica alla fine essa assumerà".

Successivamente, parlando della situazione internazionale, il Santo Padre ha affermato che i grandi mutamenti in corso costituiscono "una grande sfida per la funzione e la missione della diplomazia. A causa dei cambiamenti incorsi nei rapporti fra il mondo degli affari ed i governi, ad esempio" - ha continuato il Papa - "i rapporti con l'estero ed il commercio spesso convergono. Ciò è forse inevitabile, ma si corre il rischio di concentrarsi solo sull'economia riducendo i rapporti fra le nazioni ed i popoli a transazioni commerciali. (…) La diplomazia ha bisogno di riaffermare i suoi alti ideali di servizio a favore dello sviluppo integrale dei popoli e del bene comune dell'intera famiglia umana".

Il Papa ha concluso il suo discorso ricordando che "la Chiesa Cattolica è presente ed attiva nel contesto internazionale. (…) Il cuore della Chiesa è contraddistinto da un'etica della comunione fra gli individui, i popoli, le comunità e le istituzioni. È la sua vasta esperienza in materia che dà alla Chiesa l'esperienza nell'operare per il dialogo e la solidarietà, tanto necessari in questo critico momento storico".
CD/CREDENZIALI/COREA:HYUN-SEOP VIS 20020314 (350)

mercoledì 13 marzo 2002

ALTRI ATTI PONTIFICI


CITTA' DEL VATICANO, 13 MAR. 2002 (VIS). Il Santo Padre:

- Ha accettato la rinuncia al governo pastorale della Diocesi di Palm Beach (Stati Uniti d'America), presentata dal Vescovo Anthony J. O'Connell, in conformità al canone 401, paragrafo 2, del Codice di Diritto Canonico.

- Ha accettato la rinuncia all'ufficio di Ausiliare dell'Arcidiocesi di São Sebastião do Rio de Janeiro (Brasile), presentata dal Vescovo Narbal da Costa Stencel, per raggiunti limiti d'età.
RE/…/O'CONNELL:STENCEL VIS 20020313 (80)

APPELLO DI GIOVANNI PAOLO II PER LA PACE IN TERRA SANTA


CITTA' DEL VATICANO, 13 MAR. 2002 (VIS). Al termine dell'Udienza Generale di oggi, il Papa ha rivolto parole di saluto ad un gruppo di Rappresentanti delle tre religioni monoteiste di Terra Santa, recentemente incontratisi ad Alessandria (Egitto) "dove è stata pubblicata la Prima Dichiarazione di Alessandria dei Rappresentanti delle Religioni di Terra Santa". Fra i presenti c'erano il Rabbino Michael Melchior, Vice Ministro degli Affari Esteri di Israele, Sua Beatitudine Michel Sabbah, Patriarca Latino di Gerusalemme e lo Sceicco Talal El Sider, Ministro dell'Autorità Nazionale Palestinese.

"Siamo rattristati" - ha proseguito il Pontefice - "dai quotidiani episodi di violenza e di morte in Israele e nei Territori Palestinesi. La nostra missione di uomini e donne di religione è di pregare per la pace, proclamare la pace e fare tutto ciò che è in nostro potere per contribuire a porre fine a tale spargimento di sangue".

"Ribadisco la ferma determinazione della Chiesa Cattolica ad adoperarsi per una pace giusta. Che Dio Onnipotente benedica i vostri sforzi per promuovere la riconciliazione e la fiducia fra tutte le care popolazioni della Terra Santa".
AG/APPELLO PACE/TERRA SANTA VIS 20020313 (180)

TELEGRAMMA CORDOGLIO PER SCOMPARSA CARDINALE BILLÉ


CITTA' DEL VATICANO, 13 MAR. 2002 (VIS). Giovanni Paolo II ha fatto pervenire un telegramma di cordoglio all'Amministratore Diocesano dell'Arcidiocesi di Lyon (Francia), nell'apprendere la notizia della scomparsa, ieri all'età di 64 anni, del Cardinale Luis-Marie Billé, Arcivescovo della medesima Arcidiocesi.

Il Papa scrive che il defunto porporato fu "servitore appassionato di Cristo, nel quale, (…) ripose la sua fede, e servitore appassionato delle Chiese locali affidate alla sua cura pastorale, a Laval, ad Aix-en-Provence, e successivamente come Primate delle Gallie, si dedicò interamente alla missione ricevuta dal Signore. Egli seppe con semplicità spezzare il pane della parola con i suoi fedeli, aiutandoli a scoprirne le ricchezze; uomo di elevata spiritualità, attento a promuovere in tutte le cose l'unità ed a servire la verità del Vangelo, assolse con zelo inesauribile il suo incarico di Presidente della Conferenza Episcopale di Francia. (…) Desidero assicurare i fedeli ed il clero dell'Arcidiocesi di Lyon della mia vicinanza spirituale in questo doloroso momento, invocando su di essi la grazia del Signore e raccomandando all'intercessione materna della Beata Vergine di Fourvière, la famiglia ed i congiunti del Cardinale Billé, come pure tutta la comunità arcidiocesana di Lyon".
TGR/SCOMPARSA BILLE/LYON VIS 20020313 (210)

UDIENZA GENERALE: DIO CI AIUTA A SUPERARE LE DIFFICOLTA'


CITTA' DEL VATICANO, 13 MAR. 2002 (VIS). Tema della catechesi di Giovanni Paolo II per l'Udienza Generale di oggi, tenutasi nell'Aula Paolo VI, è stato il Salmo 76: "Dio rinnova i prodigi del suo amore".

Giovanni Paolo II ha detto, all'inizio della catechesi, che il Salmo 76 si apre con il tono drammatico, nell'angoscia, di colui che davanti alle difficoltà di un nuovo giorno ha paura e pensa che Dio si sia dimenticato di lui. "Il Salmista si domanda perché mai il Signore lo respinga, perché abbia mutato il suo volto e il suo agire, dimenticando l'amore, la promessa di salvezza e la tenerezza misericordiosa".

Nella seconda parte della supplica, ha proseguito il Papa, "ci sono motivi di speranza. (…) Il presente amaro è illuminato dall'esperienza salvifica passata. (…) Professare la fede nelle opere di salvezza del passato conduce alla fede in ciò che il Signore è costantemente e quindi anche nel tempo presente. (…) Così il presente, che sembrava senza sbocco e senza luce, viene illuminato dalla fede in Dio e aperto alla speranza".

"Ricordando, alla fine, che Dio guidò 'come un gregge' il suo popolo 'per mano di Mosè e di Aronne', il Salmo conduce implicitamente ad una certezza: Dio ritornerà a condurre verso la salvezza. La sua mano potente e invisibile sarà con noi attraverso la mano visibile dei pastori e delle guide da lui costituite".

Al termine dell'Udienza il Santo Padre ha rivolto parole di saluto ai fedeli che portano la "Fiaccola Benedettina" della pace, partita quest'anno dagli Stati Uniti d'America, dopo essere stata accesa dal Cardinale Edward Egan, Arcivescovo di New York. "Come simbolico segno di pace, questa fiaccola sosta oggi presso le tombe degli Apostoli, e proseguirà poi per Norcia. Carissimi, faccio voti che una così suggestiva iniziativa susciti in tutti un generoso impegno di solidarietà e di pace".
AG/SALMO 76/… VIS 20020313 (320)

martedì 12 marzo 2002

UDIENZE


CITTA' DEL VATICANO, 12 MAR. 2002 (VIS). Il Santo Padre ha ricevuto oggi in udienza il Cardinale Lubomyr Husar, Arcivescovo Maggiore di Lviv degli Ucraini (Ucraina), e seguito.
AP/…/… VIS 20020312 (30)

PROTEZIONE MINORI SFRUTTAMENTO SESSUALE LEGATO AL TURISMO


CITTA' DEL VATICANO, 12 MAR. 2002 (VIS). Monsignor Piero Monni, Osservatore Permanente della Santa Sede presso l'Organizzazione Mondiale del Turismo (OMT), interverrà, il 16 marzo prossimo, al 10° Incontro della Forza Operativa per la Protezione dei Bambini dallo Sfruttamento Sessuale Legato al Turismo, in programma a Berlino (Germania).

Secondo quanto riportato in un Comunicato dell'Organizzazione Mondiale del Turismo, l'incontro si occuperà di esaminare lo stato attuale del turismo nel mondo, di elaborare un piano strategico di azione della Forza Operativa dell'OMT per la protezione dei minori dallo sfruttamento sessuale connesso al settore turistico ed infine di approfondire le tematiche già affrontate durante il Secondo Congresso Mondiale contro lo Sfruttamento Sessuale dei Minori, tenutosi a Yokohama (Giappone), nel dicembre del 2000.

La problematica della pedofilia e del turismo sessuale sarà affrontata anche attraverso la presentazione del libro di Monsignor Piero Monni, dal titolo "L'Arcipelago della Vergogna. Turismo sessuale e Pedofilia". L'Osservatore Permanente si dice convinto che "la radice di questo turpe commercio e di tutte le forme di sfruttamento è sempre e comunque la stessa: una percezione deviata che abbiamo dell'altro come inferiore. Laddove ci sia miseria e mancanza di rispetto della dignità della persona, lì aumentano le forme di sfruttamento".
…/SFRUTTAMENTO SESSUALE MINORI/MONNI VIS 20020312 (210)

TELEGRAMMA CORDOGLIO PER LA SCOMPARSA CARDINALE KUHARIC


CITTA' DEL VATICANO, 12 MAR. 2002 (VIS). Appresa la notizia della scomparsa del Cardinale Franjo Kuharic, Arcivescovo emerito di Zagabria (Croazia), avvenuta ieri all'età di 82 anni, il Santo Padre Giovanni Paolo II ha fatto pervenire un telegramma di cordoglio all'Arcivescovo di Zagabria Josip Bozanic.

Il Papa scrive che il defunto porporato "ha saputo servire generosamente, sapientemente e fedelmente il popolo di Dio affidato alle sue cure pastorali. Egli, sia durante il periodo del regime comunista, come pure del recente sofferto periodo della storia nazionale, si è impegnato con tutte le energie per la difesa della libertà e della dignità del popolo croato. (…) Uomo completamente dedito alla causa del Vangelo, rese coerente testimonianza a Cristo, infondendo instancabilmente fiducia e coraggio ai fedeli durante le dure prove a cui fu sottoposta la terra croata".
TGR/SCOMPARSA KUHARIC/BOZANIC VIS 20020312 (150)

lunedì 11 marzo 2002

UDIENZE


CITTA' DEL VATICANO, 11 MAR. 2002 (VIS). Il Santo Padre ha ricevuto oggi in udienza l'Onorevole Daniel Hays, Presidente del Senato del Canada con la Consorte e Seguito.

Sabato 9 marzo il Santo Padre ha ricevuto in udienze separate:

- L'Ayatollah Mehdi Karrubi, Presidente dell'Assemblea Consultiva Islamica dell'Iran, e Seguito.
- Il Cardinale Giovanni Battista Re, Prefetto della Congregazione per i Vescovi.
AP/…/… VIS 20020311 (70)
LA RELIGIONE ANTIDOTO ALLA VIOLENZA E AL CONFLITTO
CITTA' DEL VATICANO, 11 MAR. 2002 (VIS). Il Santo Padre ha indirizzato un Messaggio all'Arcivescovo Pietro Sambi, Nunzio Apostolico a Cipro, in occasione della sua partecipazione all'incontro, organizzato a Nicosia (Cipro), dalla Fondazione Culturale del Santo Monastero di Kykkos, "Archangelos", in collaborazione con il Dipartimento delle Comunicazioni e dei Mezzi di Comunicazione, Sezione Culturale, dell'Università "Panteion" di Atene. Il Messaggio, redatto in lingua inglese, è datato 6 marzo 2002.

"Il tema dell'incontro, dialogo fra religione e culture" - scrive il Santo Padre - "è più che mai opportuno. Esso implica la sfida di promuovere modi concreti per migliorare la comprensione fra i popoli, punto di partenza per affrontare i molteplici problemi che pesano sulla famiglia umana all'inizio di questo millennio. La tirannia dell'ingiustizia, l'egoismo ed il pregiudizio possono essere sconfitti solo dal risorgere dello spirito umano nel cuore individuale e nei rapporti fra i popoli del mondo".

"È mio sincero auspicio che l'Incontro di Nicosia dimostri che non vi è nessun fondamento, in teoria ed in pratica, alle discriminazioni fra individui e fra un popolo ed un altro popolo; tutti condividono la stessa umana dignità ed i diritti che ne derivano".

Il Papa conclude il suo Messaggio ricordando l'incontro del 24 gennaio di tutti i Responsabili delle Religioni del mondo ad Assisi per "pregare per la pace e per impegnarsi a servire la causa della pace. Essi hanno voluto dimostrare che l'autentico credo religioso è fonte inesauribile di rispetto reciproco e di armonia fra i popoli; ed è anzi il principale antidoto alla violenza ed al conflitto".
MESS/DIALOGO CULTURA:RELIGIONE/NICOSIA:SAMBI VIS 20020311 (270)

CATTOLICI ED ORTODOSSI: TESTIMONIARE PATRIMONIO CRISTIANO


CITTA' DEL VATICANO, 11 MAR. 2002 (VIS). Questa mattina il Papa ha ricevuto i Membri della Delegazione della Chiesa Ortodossa di Grecia, inviati dall'Arcivescovo di Atene e di tutta la Grecia, Sua Beatitudine Christodoulos, per partecipare, a Roma, dall'8 al 13 marzo, ad un serie di incontri di lavoro.

Nel suo discorso in lingua francese, il Santo Padre ha detto: "la conoscenza personale reciproca, lo scambio di informazioni, il franco dialogo sugli strumenti per stabilire relazioni fra le nostre Chiese, sono condizione indispensabile per progredire in uno spirito di fratellanza ecclesiale. Sono anche condizione essenziale della messa in opera di una collaborazione che consenta ai cattolici e agli ortodossi di offrire, insieme, una testimonianza vivente del comune patrimonio cristiano".

"Nostro compito è quello di trasmettere il patrimonio cristiano da noi ereditato. È quindi sempre più urgente che i cristiani diano alla società un'immagine esemplare del loro comportamento comune radicato nella fede; che cerchino insieme i rimedi ai gravi problemi etici posti dalle scienze e dalle sue applicazioni che vorrebbero rendere astratto qualsivoglia riferimento alla dimensione trascendentale dell'uomo, o perfino negarla".

Giovanni Paolo II ha sottolineato inoltre che: "Nella nostra responsabilità di tendere verso questo 'ecumenismo della santità' che ci condurrà infine, con l'aiuto di Dio, verso la piena comunione, che non significa assorbimento o fusione, ma incontro nella verità e nell'amore, noi dobbiamo potenziare la collaborazione e dobbiamo operare insieme per far risuonare con forza la voce del Vangelo in questa Europa che è la nostra e dove le radici cristiane dei popoli devono riprendere vita".

Dopo aver affermato che cattolici e ortodossi sono "uniti nella proclamazione del 'cherigma' della Resurrezione", il Santo Padre ha detto: "Questo annuncio che vogliamo fare insieme offrirà agli uomini di oggi una ragione di vita e di speranza; la nostra volontà di ricercare la comunione fra di noi potrà anche ispirare alle società civili un giusto modello di convivenza".
AC/COMUNIONE/CHIESA ORTODOSSA GRECIA VIS 20020311 (330)
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