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giovedì 21 marzo 2002

RISCOPRIRE BELLEZZA DEL SACRAMENTO DELLA RICONCILIAZIONE


CITTA' DEL VATICANO, 21 MAR. 2002 (VIS). Questa mattina, nella Sala Stampa della Santa Sede, erano presenti il Cardinale Darío Castrillón Hoyos, Prefetto della Congregazione per il Clero e dell'Arcivescovo Csaba Ternyák, Segretario della medesima Congregazione, per la presentazione della "Lettera del Santo Padre Giovanni Paolo II ai sacerdoti per il Giovedì Santo 2002".

L'Arcivescovo Ternyák ha detto che la Lettera che il Santo Padre indirizza ai sacerdoti di tutto il mondo "ha come tema centrale il sacramento della riconciliazione, più precisamente, la confessione individuale. Forse può sorprendere che il Papa ritorni una seconda volta su un argomento già trattato l'anno scorso".

Il Cardinale Castrillón ha sottolineato tre aspetti del contenuto della Lettera. Il primo è "l'intima connessione del sacramento della Riconciliazione con l'Eucaristia 'fonte ed apice di tutta la vita cristiana'". Ribadendo che l'Eucaristia "non è ordinata al perdono dei peccati mortali, la Lettera richiama l'importanza per ogni sacerdote di scoprire e far riscoprire a tutti la ricchezza del Perdono di Dio".

In secondo luogo, ha proseguito il Cardinale Prefetto, "si afferma che la confessione sacramentale è uno specialissimo colloquio personale e salvifico dell'uomo con Cristo che perdona. Se molti hanno perso la dimensione del bene e del male, è perché hanno smarrito il senso di Dio, interpretando la colpa soprattutto secondo prospettive psicologiche e sociologiche".

"È necessario" - ha detto ancora il Cardinale Castrillón - "che l'annuncio della riconciliazione, il cammino di conversione e la stessa celebrazione del sacramento possano maggiormente risplendere e toccare l'intimo del cuore umano. (…) I sacerdoti sanno che si è buoni confessori se si è umili ed assidui penitenti".

La Lettera presenta infine "l'icona biblica dell'incontro di Gesù con Zaccheo, mirabile manifestazione" - ha affermato il Cardinale Prefetto - "della misericordia divina che previene e conduce l'uomo penitente ad una sincera conversione esistenziale: ad aprirsi all'amore, alla riparazione del male compiuto ed ad un proposito fermo di vita nuova".

In merito al problema dei gravi scandali che hanno in questi giorni interessato alcuni sacerdoti, in vari paesi, il Cardinale Castrillón ha affermato che: "Il Santo Padre esprime la sollecitudine di tutta la Chiesa per le vittime di queste penose situazioni e rivolge l'invito a tutti i sacerdoti a fidarsi della potenza sanatrice della grazia, ad abbracciare il 'misterium Crucis' e ad impegnarsi ulteriormente nella ricerca della santità".
OP/LETTERA SACERDOTI/CASTRILLÓN:TERNYÁK VIS 20020321 (390)

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