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mercoledì 12 dicembre 2007

PAOLINO DI NOLA: COMUNIONE APPROCCIO MISTERO CHIESA


CITTA' DEL VATICANO, 12 DIC. 2007 (VIS). Paolino di Nola, Vescovo contemporaneo di Sant'Agostino, è stata la figura sulla quale il Santo Padre si è soffermato nel corso della catechesi dell'Udienza Generale del Mercoledì.

  Ricordando che in gioventù fu governatore della Campania, il Papa ha sottolineato che Paolino: "In questa carica pubblica fece ammirare le sue doti di saggezza e mitezza. Fu in questo periodo che la grazie fece germogliare nel suo cuore il seme della conversione. Lo stimolo venne dalla fede semplice e intensa con cui il popolo onorava la tomba di un Santo, il martire Felice, nel Santuario dell'attuale Cimatile". 

  "L'incontro con Cristo fu il punto d'arrivo di un cammino laborioso, seminato di prove. Circostanze dolorose, a partire dal venir meno del favore dell'autorità politico, gli fecero toccare con mano la caducità delle cose".

  "Nel suo percorso di fede" - ha proseguito il Pontefice - "si colloca anche il matrimonio. Sposò infatti Terasia, (...) dalla quale ebbe un figlio. Avrebbe continuato a vivere da buon laico cristiano, se la morte del bimbo dopo pochi giorni non fosse intervenuta a scuoterlo (...). In pieno accordo con la moglie Terasia, vendette i suoi beni a vantaggio dei poveri, e, insieme con lei" prese dimora a Nola, "accanto alla Basilica del protettore San Felice, vivendo ormai in casta fraternità" e fondando una comunità monastica. "La sua azione pastorale si intensificò, caratterizzandosi per un'attenzione particolare verso i poveri. Lasciò l'immagine di un autentico Pastore della carità".

  "La conversione di Paolino impressionò i contemporanei" - ha detto ancora Papa Benedetto XVI - "Il suo maestro Ausonio si sentì 'tradito' e gli indirizzò parole aspre, rimproverandogli da un lato  il 'disprezzo' giudicato dissennato dei beni materiali, dall'altro l'abbandono della vocazione di letterato. Paolino replicò che il suo donare ai poveri non significava disprezzo per i beni terreni, ma semmai una loro valorizzazione per il fine più alto della carità. Quanto agli impegni letterari, (...) una nuova estetica governava ormai la sua sensibilità: era la bellezza del Dio incarnato, crocifisso e risorto".

  "San Paolino non scrisse trattati di teologia, ma i suoi carmi e il denso epistolario sono ricchi di una teologia vissuta (...), costantemente scrutata come luce per la vita. In particolare, emerge il senso della Chiesa come mistero di unità. La comunione era da lui vissuta soprattutto attraverso la spiccata pratica dell'amicizia spirituale. (...) Al di là dei contenuti delle singole lettere" - ha sottolineato il Santo Padre - "impressiona il calore con cui il Santo nolano canta l'amicizia stessa, quale manifestazione dell'unico corpo di Cristo animato dallo Spirito Santo".

  "La teologia del nostro tempo" - ha concluso il Pontefice - "ha trovato proprio nel concetto di comunione la chiave di approccio al mistero della Chiesa. La testimonianza di San Paolino di Nola ci aiuta a sentire la Chiesa, quale ce la presenta il Concilio Vaticano II, come sacramento dell'intima unione con Dio e dell'unità di tutto il genere umano".
AG/PAOLINO DI NOLA/...                                       VIS 20071212 (460)


ALTRI ATTI PONTIFICI

CITTA' DEL VATICANO, 12 DIC. 2007 (VIS). Il Santo Padre ha nominato:

- Il Padre Enemésio Ângelo Lazzaris, F.D.P., Vescovo di Balsas (superficie: 66.025; popolazione: 237.944; cattolici: 172.710; sacerdoti: 27; religiosi: 49; diaconi permanenti: 2), Brasile. Il Vescovo eletto, finora Vicario Generale dei Padri Orionini a Roma,è nato nel 1948 a Siderópolis (Brasile), ha emesso la professione perpetua nella Congregazione della Piccola Opera della Divina Provvidenza nel 1974 ed è stato ordinato sacerdote nel 1975.

- Il Sacerdote Tadeusz Wojda, S.A.C., Capo Ufficio nella Congregazione per l'Evangelizzazione dei Popoli, finora Minutante nella medesima Congregazione.
NER:NA/.../LAZZARIS:WOJDA                                   VIS 20071212 (100)

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