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Il Vatican Information Service (VIS), istituito nell'ambito della Sala Stampa della Santa Sede, è un bollettino telematico che diffonde notizie relative all'attività magistrale e pastorale del Santo Padre e della Curia Romana...

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mercoledì 1 settembre 2010

CONGRESSO LAICI CATTOLICI ASIA: PROCLAMARE GESÙ CRISTO

CITTA' DEL VATICANO, 1 SET. 2010 (VIS). Oggi è stato reso pubblico un Messaggio del Santo Padre in occasione dell’apertura del Congresso dei laici cattolici in Asia, in corso dal 31 agosto al 5 settembre a Seoul (Corea del Sud), sul tema “Proclamare Gesù Cristo nell’Asia di oggi”.

  Nel Messaggio, indirizzato al Cardinale Stanislaw Rylko, Presidente del Pontificio Consiglio per i Laici, che ha organizzato il Congresso, il Santo Padre esprime il suo apprezzamento per “l’eccellente lavoro dei numerosi catechisti che trasmettono le ricchezze della fede cattolica ai giovani e agli adulti” e per l’opera compiuta dai movimenti apostolici e carismatici “che portano nuova vita e vigore alla formazione dei laici, soprattutto famiglie e giovani”.

  Benedetto XVI auspica che l’attuale Congresso “sottolinei il ruolo indispensabile dei fedeli laici nella missione della Chiesa e sviluppi programmi e iniziative specifiche per aiutarli nel loro compito di annunciare Gesù Cristo nell’Asia di oggi”.

  “Coloro che hanno trovato in Gesù la verità, la gioia e la bellezza che danno senso e indirizzano la vita, naturalmente desiderano portare questa grazia agli altri. Senza lasciarsi intimidire dalla presenza di difficoltà, o dall’enormità del compito in questione, affideranno alla presenza misteriosa dello Spirito Santo sempre al lavoro nel cuore degli individui, nelle loro tradizioni e culture (...) e il compimento di ogni aspirazione umana”.
MESS/                                       VIS 20100901 (230)

ILDEGARDA DI BINGEN: ESEMPLARE MINISTERO DELL’AUTORITÀ

CITTA' DEL VATICANO, 1 SET. 2010 (VIS). Il Santo Padre ha tenuto questa mattina l’Udienza Generale del Mercoledì nella Piazza antisante il Palazzo Apostolico di Castel Gandolfo, Residenza estiva, ed ha dedicato la catechesi a Santa Ildegarda di Bingen (1098-1179), che i contemporanei definirono “profetessa teutonica”.

Nel presentare la figura della santa il Papa ha ricordato la Lettera Apostolica di Giovanni Paolo II “Mulieris dignitatem”, pubblicata nel 1988 che tratta “del ruolo prezioso che le donne hanno svolto e svolgono nella vita della Chiesa” ed esprime il ringraziamento della Chiesa “per tutte le manifestazioni del genio femminile apparse nel corso della storia”.

“Anche in quei secoli della storia che noi abitualmente chiamiamo Medioevo” – ha detto Benedetto XVI – “alcune figure femminili spiccano per la santità della vita e la ricchezza dell’insegnamento”, come Ildegarda di Bingen, che apparteneva ad una famiglia nobile e numerosa e che dai genitori venne votata al servizio di Dio.

“A otto anni” – ha proseguito il Papa – “per ricevere un’adeguata formazione umana e cristiana, fu affidata alle cure della maestra Giuditta di Spanheim, che si era ritirata in clausura presso il monastero benedettino di san Disibodo. Si andò formando un piccolo monastero femminile di clausura, che seguiva la Regola di san Benedetto. Ildegarda ricevette il velo dal Vescovo Ottone di Bamberga e, nel 1136, alla morte di madre Giuditta, le consorelle la chiamarono a succederle. Svolse questo compito mettendo a frutto le sue doti di donna colta, spiritualmente elevata e capace di affrontare con competenza gli aspetti organizzativi della vita claustrale”.

“Qualche anno dopo, anche a motivo del numero crescente di giovani donne che bussavano alle porte del monastero, Ildegarda fondò un’altra comunità a Bingen, intitolata a san Ruperto, dove trascorse il resto della vita. Lo stile con cui esercitava il ministero dell’autorità è esemplare per ogni comunità religiosa” – ha sottolineato il Santo Padre – “esso suscitava una santa emulazione nella pratica del bene”.

“Già negli anni in cui era superiora del monastero di san Disibodo, Ildegarda aveva iniziato a dettare le visioni mistiche, che riceveva da tempo, al suo consigliere spirituale, il monaco Volmar, e alla sua segretaria, una consorella a cui era molto affezionata, Richardis di Strade. Come sempre accade nella vita dei veri mistici, anche Ildegarda volle sottomettersi all’autorità di persone sapienti per discernere l’origine delle sue visioni, temendo che esse fossero frutto di illusioni e che non venissero da Dio”.

“Si rivolse perciò alla persona che ai suoi tempi godeva della massima stima nella Chiesa: san Bernardo di Chiaravalle” – ha proseguito il Pontefice – “Questi tranquillizzò e incoraggiò Ildegarda. Ma nel 1147 ella ricevette un’altra approvazione importantissima. Il Papa Eugenio III, che presiedeva un sinodo a Treviri, lesse un testo dettato da Ildegarda, presentatogli dall’Arcivescovo Enrico di Magonza. Il Papa autorizzò la mistica a scrivere le sue visioni e a parlare in pubblico. Da quel momento il prestigio spirituale di Ildegarda crebbe sempre di più, tanto che i contemporanei le attribuirono il titolo di ‘profetessa teutonica’”, ha commentato Benedetto XVI.

“È questo, cari amici” – ha concluso il Pontefice – “il sigillo di un’esperienza autentica dello Spirito Santo, sorgente di ogni carisma: la persona depositaria di doni soprannaturali non se ne vanta mai, non li ostenta e, soprattutto, mostra totale obbedienza all’autorità ecclesiastica. Ogni dono distribuito dallo Spirito Santo, infatti, è destinato all’edificazione della Chiesa, e la Chiesa, attraverso i suoi Pastori, ne riconosce l’autenticità”.
AG/ VIS 20100901 (570)

GIOVANI: VIVETE E TRASMETTETE VALORI VANGELO

CITTA' DEL VATICANO, 1 SET. 2010 (VIS). Nel salutare i gruppi di pellegrini presenti questa mattina a Castel Gandolfo, il Papa si è rivolto in particolare ai partecipanti al Terzo Congresso Latinoamericano dei Giovani in programma a Los Teques (Venezuela), sul tema: “Camminiamo con Gesù per dar vita ai nostri popoli”.

Benedetto XVI ha invitato i giovani a “rivolgere lo sguardo a Gesù Cristo, il Figlio di Dio vivente. Con la sua grazia” – ha detto – “trarrete la forza che spinge a impegnarsi per le cause che danno dignità all’uomo e rendono grandi i popoli”.

“Cari giovani, che questi giorni di convivenza, preghiera e studio vi servano per incontrare personalmente il Signore e ascoltare la sua Parola. Non sentitevi defraudati, poiché Egli ha per tutti progetti di amore e di salvezza. Il Papa sta al vostro fianco e vi riconferma la sua fiducia, e chiede a Dio che ci assista perché, essendo autentici discepoli di Gesù Cristo, viviate i valori del Vangelo, li trasmettiate con coraggio a coloro che ci circondano e traiate ispirazione da essi per costruire un mondo più giusto e riconciliato. Vale la pena impegnarsi in questa bella missione”.

Il Papa ha concluso invocando la Vergine Maria affinché li accompagni nel loro cammino e “ricordi sempre che non c’è felicità più grande che essere amici di Cristo”.
AG/ VIS 20100901 (230)

INTENZIONI DI PREGHIERA DEL SANTO PADRE MESE DI SETTEMBRE

CITTA' DEL VATICANO, 1 SET. (VIS). L'intenzione Generale per l'Apostolato della Preghiera del Santo Padre Benedetto XVI per il mese di settembre è la seguente: “Perché nelle regioni meno sviluppate del mondo l’annuncio della Parola di Dio rinnovi il cuore delle persone, incoraggiandole ad essere protagoniste di un autentico progresso sociale”.

L'intenzione Missionaria è la seguente: “Perché aprendo il cuore all’amore, si ponga fine alle tante guerre e ai conflitti che ancora insanguinano il mondo”.
BXVI-INTENZIONI/ VIS 20100901 (90)
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