Inizio - VIS Vaticano - Ricevere VIS - Contattaci - Calendario VIS

Il Vatican Information Service (VIS), istituito nell'ambito della Sala Stampa della Santa Sede, è un bollettino telematico che diffonde notizie relative all'attività magistrale e pastorale del Santo Padre e della Curia Romana...

ultime 5 notizie

VISnews anche in Twitter Anche in YouTube

martedì 31 maggio 2005

UDIENZE

CITTA' DEL VATICANO, 31 MAG. 2005 (VIS). Nel pomeriggio di oggi è in programma che il Santo Padre riceva il Cardinale Walter Kasper, Presidente del Pontificio Consiglio per la Promozione dell'Unità dei Cristiani.
AP/.../... VIS 20050531 (40)

NORME RINNOVATO ESERCIZIO CULTO SAN PAOLO FUORI LE MURA


CITTA' DEL VATICANO, 31 MAG. 2005 (VIS). Oggi, Festa della Visitazione della Beata Vergine Maria, il Santo Padre Benedetto XVI, con il Motu Proprio "L'antica e venerabile Basilica", ha emanato nuove norme per un rinnovato esercizio del culto nella Basilica Pontificia di San Paolo fuori le Mura, per la sua gestione amministrativa e per il suo Complesso extraterritoriale.

Il Papa ricorda che l'antica Basilica di San Paolo fuori le Mura sorge nel luogo in cui secondo la tradizione avvenne il martirio dell'Apostolo delle Genti ed accanto ad essa da tredici secoli esiste l'omonima Abbazia dei Monaci Benedettini, per i quali la medesima Basilica riveste anche la funzione di Chiesa Abbaziale.

"Con il Trattato Lateranense del 1929 e con i successivi Accordi intercorsi fra la Santa Sede e l'Italia" - scrive il Pontefice - "è stato riconosciuto che le aree e gli edifici costituenti il complesso di San Paolo fuori le Mura appartengono alla Santa Sede e godono di uno specifico 'status' giuridico, secondo le norme del Diritto internazionale. Sull'intero complesso extraterritoriale di San Paolo fuori le Mura il Sommo Pontefice esercita i poteri civili secondo le norme vigenti"

"Tenendo presente che nel passato la Santa Sede ha definito solamente alcuni aspetti delle competenze sia dell'Amministrazione Pontificia della Basilica, sia dell'Abbazia Benedettina, ritengo ora opportuno emanare alcune norme generali allo scopo di chiarire o definire i principali aspetti della gestione pastorale ed amministrativa del complesso di San Paolo fuori le Mura. Ciò consentirà di compilare poi uno Statuto che fissi le competenze dei soggetti interessati e ne regoli i rapporti".

"Alla Basilica di San Paolo fuori le Mura, che confermo quale ente canonico con personalità giuridica pubblica, stabilisco che sia preposto, al pari delle altre tre Basiliche Maggiori, un Arciprete nominato dal Romano Pontefice". - L'Arcivescovo Andrea Cordero Lanza di Montezemolo, che eserciterà la giurisdizione ordinaria ed immediata -"In detta Basilica, l'Arciprete eserciterà la giurisdizione ordinaria ed immediata. Egli avrà un suo Vicario per la Pastorale nella persona dell'Abate dell'Abbazia Benedettina di San Paolo, nonché un suo Delegato per l'Amministrazione. L'Arciprete di San Paolo, inoltre, dovrà sovrintendere a tutto il complesso extraterritoriale, coordinando le varie amministrazioni ivi operanti, secondo le finalità proprie, salvo quanto rientra nelle competenze esclusive dell'Abate all'interno dell'Abbazia".

"L'Abate del Monastero di San Paolo fuori le Mura, dopo essere stato canonicamente eletto, deve ricevere la conferma del Romano Pontefice. Egli gode di tutti i diritti e le prerogative quale Superiore della Comunità benedettina. Al fine di consentire all'Abate di attendere sempre più ai suoi doveri all'interno della Comunità monastica, è stato disposto dal mio Venerato Predecessore Giovanni Paolo II che l'area extraterritoriale contigua all'Abbazia sia sottratta alla giurisdizione dell'Abate di San Paolo, il quale conserverà la sua giurisdizione ordinaria 'intra septa monasterii' e la sua funzione liturgica all'interno della Basilica, come è definito nel presente documento e sarà specificato nel successivo Statuto".

"L'Abbazia, a partire dal 7 marzo 2005, ha assunto la denominazione di 'Abbazia di San Paolo fuori le Mura', essendo stato recentemente soppresso il carattere ed il titolo di circoscrizione 'territoriale'. Fatte salve perciò le competenze dell'Arciprete di San Paolo e quelle proprie dell'Abate, la potestà di giurisdizione pastorale ordinaria sull'intera area extraterritoriale di San Paolo fuori le Mura spetta al Cardinale Vicario di Roma, il quale la esercita mediante la parrocchia territorialmente competente della Diocesi".

"Pertanto la 'Pontificia Amministrazione della Patriarcale Basilica di San Paolo', (...) è soppressa e tutte le sue funzioni sono trasferite all'Arciprete, il quale le eserciterà secondo quanto stabilito nello Statuto che sarà approvato dai competenti Uffici della Santa Sede".

Al fine di assicurare il ministero della Penitenza nella Basilica di San Paolo fuori le Mura, che è frequentata da numerosi pellegrini provenienti da tutto il mondo, Papa Benedetto XVI conferma nel presente Motu proprio quanto stabilito da Papa Pio XI nella Costituzione Apostolica "Quod divina favente" (1933), e cioè "che l'amministrazione del sacramento della penitenza continui ad essere affidato alla attenta cura di Penitenzieri, scelti fra i Monaci Benedettini e costituiti secondo quanto disporrà il prossimo Statuto".

"In tempi recenti" - scrive il Papa - "la Santa Sede ha dimostrato particolare interesse nel promuovere nella Basilica, o nell'ambito dell'Abbazia, lo svolgimento di speciali eventi di carattere ecumenico. Sarà quindi compito dei Monaci, sotto la supervisione dell'Arciprete, organizzare, coordinare e sviluppare tali programmi, con l'aiuto anche di confratelli Benedettini di altre Abbazie ed in accordo con il Pontificio Consiglio per la Promozione dell'Unità dei Cristiani".

Il Papa conclude il Motu Proprio con queste parole: "L'Apostolo delle Genti illumini e protegga quanti svolgono le loro mansioni nella Basilica a lui dedicata e conceda aiuto e conforto a tutti i fedeli ed ai pellegrini che con sincera devozione si recano nel luogo sacro alla memoria del suo martirio".
MP/BASILICA SAN PAOLO FUORI LE MURA/... VIS 20050531 (780)

I GIOVANI DEVONO SENTIRSI AMATI DALLA CHIESA


CITTA' DEL VATICANO, 31 MAG. 2005 (VIS). Nella mattinata di ieri il Santo Padre Benedetto XVI ha ricevuto in udienza i partecipanti alla LIV Assemblea Generale della Conferenza Episcopale Italiana.

Nel suo discorso, reso pubblico nel pomeriggio di ieri, Papa Benedetto XVI ha affermato che: "Il rapporto dell'Italia con la fede cristiana (...) attualmente è profondo e vivo", anche se "quella forma di cultura, basata su una razionalità puramente funzionale, che contraddice e tende ad escludere il cristianesimo e in genere le tradizioni religiose e morali dell'umanità, è presente e operante in Italia come un po' ovunque in Europa".

"Qui però" - ha proseguito il Pontefice - "la sua egemonia non è affatto totale e tanto meno incontrastata: sono molti infatti, anche tra quanti non condividono o comunque non praticano la nostra fede, coloro che avvertono come una tale forma di cultura costituisca in realtà una funesta mutilazione dell'uomo e della sua stessa ragione".

Il Santo Padre ha affermato ancora che: "La presenza della Chiesa in mezzo alla popolazione italiana si caratterizza anzitutto per la fitta rete delle parrocchie e per la vitalità che esse tuttora esprimono, pur nei grandi cambiamenti della società e della cultura. (...) È molto importante, al riguardo, che si rafforzi la comunione tra le strutture parrocchiali e le varie realtà 'carismatiche' sorte negli ultimi decenni e largamente presenti in Italia, affinché la missione possa raggiungere tutti gli ambienti di vita".

In merito alla famiglia, "una questione nevralgica, che richiede la nostra più grande attenzione pastorale", il Papa ha sottolineato che anche in Italia "la famiglia è esposta, nell'attuale clima culturale, a molti rischi e minacce che tutti conosciamo. Alla fragilità e instabilità interna di molte unioni coniugali si assomma infatti la tendenza, diffusa nella società e nella cultura, a contestare il carattere unico e la missione propria della famiglia fondata sul matrimonio".

Riferendosi al referendum sulla procreazione assistita, del prossimo 12 e 13 giugno, Papa Benedetto XVI ha ringraziato i Vescovi per il loro "impegno" ad "illuminare e motivare le scelte dei cattolici e di tutti i cittadini" ed ha detto: "Proprio nella sua chiarezza e concretezza questo vostro impegno è segno della sollecitudine dei Pastori per ogni essere umano, che non può mai venire ridotto a un mezzo, ma è sempre un fine, come ci insegna il nostro Signore Gesù Cristo nel suo Vangelo e come ci dice la stessa ragione umana". Infine il Papa ha aggiunto a braccio: "E qui non lavoriamo per gli interessi cattolici ma per l'uomo, creatura di Dio".

Confermando la sua presenza a Colonia (Germania), alla Giornata Mondiale della Gioventù, l'agosto prossimo, il Papa ha sottolineato che i giovani sono "particolarmente esposti al pericolo di essere 'sballottati dalle onde e portati qua e là da qualsiasi vento di dottrina'", ed ha ribadito che essi: "Hanno dunque bisogno di essere aiutati a crescere e a maturare nella fede: è questo il primo servizio che essi devono ricevere dalla Chiesa, e specialmente da noi Vescovi e dai nostri sacerdoti".

"Molti di loro" - ha rilevato ancora il Papa - "non sono in grado di comprendere e di accogliere subito tutto l'insegnamento della Chiesa ma proprio per questo è importante risvegliare in loro l'intenzione di credere con la Chiesa, la fiducia che questa Chiesa, animata e guidata dallo Spirito, è il vero soggetto della fede, inserendoci nel quale entriamo e partecipiamo nella comunione della fede. Affinché ciò possa avvenire, i giovani devono sentirsi amati dalla Chiesa, amati in concreto da noi Vescovi e sacerdoti".

"Potranno sperimentare così nella Chiesa" - ha concluso Papa Benedetto - "l'amicizia e l'amore che ha per loro il Signore, comprenderanno che in Cristo la verità coincide con l'amore e impareranno a loro volta ad amare il Signore e ad avere fiducia nel suo corpo che è la Chiesa. Questo è oggi, cari fratelli Vescovi italiani, il punto centrale della grande sfida della trasmissione della fede alle giovani generazioni".
AC/.../CONFERENZA EPISCOPALE ITALIANA VIS 20050531 (640)

ALTRI ATTI PONTIFICI

CITTA' DEL VATICANO, 31 MAG. 2005 (VIS). Il Santo Padre:

- Ha nominato l'Arcivescovo Andrea Cordero Lanza di Montezemolo, Arciprete della Basilica Pontificia di San Paolo fuori le Mura.

- Ha accettato la rinuncia al governo pastorale della diocesi di Bridgetown (Barbados), presentata dal Vescovo Malcolm Patrick Galt, C.S.Sp. per raggiunti limiti d'età.

- Ha nominato il Sacerdote Julio César Corniel Amaro, Vescovo di Puerto Plata (superficie: 2.700; popolazione: 346.520; cattolici: 338.560; sacerdoti: 24; religiosi: 50; diaconi permanenti: 15), Repubblica Dominicana. Il Vescovo eletto è nato in Bodita (Repubblica Dominicana), nel 1958 ed è stato ordinato sacerdote nel 1986. È stato finora Responsabile della Pastorale Sociale diocesana e Professore presso il Seminario "Santo Tomás d'Aquino" a Santo Domingo.
NA:RE:NER/.../MONTEZEMOLO:GALT:CORNIEL VIS 20050531 (120)

lunedì 30 maggio 2005

VESCOVI BURUNDI: ADOPERARSI PER LA FRATERNITÀ E L'UNITÀ


CITTA' DEL VATICANO, 28 MAG. 2005 (VIS). Benedetto XVI ha ricevuto questa mattina i Presuli della Conferenza dei Vescovi Cattolici del Burundi, al termine della Visita "ad Limina Apostolorum".

All'inizio del suo discorso, il Papa ha ricordato l'Arcivescovo Michael A. Courtney, Nunzio Apostolico in Burundi, assassinato nel dicembre 2003 ed ha detto: "Egli è stato fedele, fino al dono della vita, alla missione che il Santo Padre gli aveva affidato, al servizio del vostro diletto Paese e della Chiesa locale".

Il Santo Padre ha fatto successivamente riferimento ai rapporti quinquennali dei Presuli nei quali viene sottolineata "la parte attiva della Chiesa cattolica nella promozione della pace e della riconciliazione nel Paese, specialmente in questo periodo di scadenze elettorali".

"Le sofferenze subite a causa della guerra, durante la quale, bisogna ricordarlo, numerosi cristiani hanno testimoniato in modo eroico la loro fede, non hanno attenuato la volontà di operare per la fraternità e l'unità di tutti, alla sequela di Cristo e in Suo nome". In proposito il Papa ha auspicato che il programma di azione pastorale ed i Sinodi Diocesani contribuiscano "ad annunciare il Vangelo, a guarire i ricordi e i cuori, a favorire la solidarietà fra tutti i cittadini, eliminando lo spirito di vendetta e di risentimento ed invitando instancabilmente al perdono e alla riconciliazione".

Ricordando che quest'anno ricorre il decimo anniversario dell'Esortazione Apostolica "Ecclesia in Africa", promulgata da Giovanni Paolo II, il Santo Padre ha espresso l'auspicio che essa divenga "la Magna Charta del vostro impegno nella missione che vi è stata affidata, in comunione con le altre Chiese locali".

Il Papa ha invitato i Vescovi a seguire con attenzione tutti i fedeli "affinché vivano sempre più intensamente le esigenze del loro Battesimo. Molti conoscono l'estrema povertà e l'angoscia interiore, e sono tentati di tornare a pratiche antiche non purificate dallo Spirito del Signore, ed alle sette". Per cui è necessaria, ha proseguito il Pontefice, "una solida formazione cristiana, senza trascurare gli sforzi di inculturazione, in particolare nell'ambito della traduzione della Bibbia e dei testi del Magistero".

Benedetto XVI ha terminato il suo discorso esprimendo apprezzamento per "gli sforzi apostolici dispiegati, sovente in condizioni difficili, dai sacerdoti, dai religiosi e dalle religiose delle vostre Diocesi, sia autoctoni che provenienti da altri paesi. Non dimentico i catechisti, preziosi ausiliari dell'apostolato, e tutti i fedeli che partecipano allo sviluppo dell'uomo e della società, nell'ambito dell'opera della Chiesa per la promozione sociale, e, nel mondo, al servizio dell'educazione e della salute".
AL/.../BURUNDI VIS 20050530 (420)

IL PAPA RICONFERMA IMPEGNO AD OPERARE UNITÀ DEI CRISTIANI


CITTA' DEL VATICANO, 29 MAG. 2005 (VIS). Questa mattina, il Santo Padre Benedetto XVI è partito in elicottero alla volta di Bari per la conclusione del XXIV Congresso Eucaristico Nazionale Italiano, tenutosi nella settimana appena trascorsa, sul tema: "Senza la domenica non possiamo vivere".

Nel suo primo Viaggio Apostolico in Italia, Papa Benedetto XVI ha celebrato la Santa Messa, alle ore 10:00, alla Spianata Marisabella, con la partecipazione di 200.000 fedeli e al termine ha recitato l'Angelus. Con il Papa hanno concelebrato i Presuli della Conferenza Episcopale Italiana.

Nell'omelia, il Papa ha detto che il tema scelto per la celebrazione del Congresso Eucaristico "ci riporta all'anno 304, quando l'imperatore Diocleziano proibì ai cristiani, sotto pena di morte, di possedere le Scritture, di riunirsi la domenica per celebrare l'Eucaristia. (...) Ad Abitene" - ha ricordato Papa Benedetto - "una piccola località nell'attuale Tunisia, 49 cristiani furono sorpresi una domenica mentre (...) celebravano l'Eucaristia sfidando i divieti imperiali" e "dopo atroci torture (...) furono uccisi".

"È un'esperienza, quella dei martiri di Abitene" - ha detto il Papa - "sulla quale dobbiamo riflettere anche noi, cristiani del ventunesimo secolo. Neppure per noi è facile vivere da cristiani. Da un punto di vista spirituale, il mondo in cui ci troviamo segnato spesso dal consumismo sfrenato, dall'indifferenza religiosa, da un secolarismo chiuso alla trascendenza, può apparire un deserto non meno aspro di quello 'grande e spaventoso' di cui ci ha parlato la prima lettura, tratta dal Libro del Deuteronomio".

Ricordando che Dio venne in aiuto al popolo ebreo in difficoltà "col dono della manna", il Papa ha affermato: "Il Figlio di Dio, essendosi fatto carne, poteva diventare Pane, ed essere così nutrimento del suo popolo in cammino verso la terra promessa del Cielo".

"Abbiamo bisogno di questo Pane per affrontare le fatiche e le stanchezze del viaggio. La Domenica, Giorno del Signore, è l'occasione propizia per attingere forza da Lui, che è il Signore della vita. Il precetto festivo non è quindi semplicemente un dovere imposto dall'esterno. Partecipare alla Celebrazione domenicale e cibarsi del Pane eucaristico è un bisogno per il cristiano, il quale può così trovare l'energia necessaria per il cammino da percorrere".

Benedetto XVI ha sottolineato che il Cristo che incontriamo nel Sacramento dell'Eucaristia "è l'unico e medesimo Cristo che è presente nel Pane eucaristico di ogni luogo della terra. Questo significa che noi possiamo incontrarlo solo insieme con tutti gli altri. Possiamo riceverlo solo nell'unità".

"La conseguenza è chiara" - ha proseguito il Pontefice - "non possiamo comunicare con il Signore, se non comunichiamo tra noi. Se vogliamo presentarci a Lui, dobbiamo anche muoverci per andare gli uni incontro agli altri. Per questo bisogna imparare la grande lezione del perdono: non lasciar lavorare nell'animo il tarlo del risentimento, ma aprire il cuore alla magnanimità dell'ascolto dell'altro".

Ricordando ancora che l'Eucaristia "è sacramento dell'unità", il Papa ha lamentato che purtroppo "i cristiani sono divisi, proprio nel sacramento dell'unità", ed ha ribadito che: "Tanto più dobbiamo, sostenuti dall'Eucaristia, sentirci stimolati a tendere con tutte le forze a quella piena unità che Cristo ha ardentemente auspicato nel Cenacolo. Proprio qui, a Bari, città che custodisce le ossa di San Nicola, terra di incontro e di dialogo con i fratelli cristiani dell'Oriente, vorrei ribadire la mia volontà di assumere come impegno fondamentale quello di lavorare con tutte le energie alla ricostituzione della piena e visibile unità di tutti i seguaci di Cristo".

"Sono cosciente" - ha detto ancora il Papa - "che per questo non bastano le manifestazioni di buoni sentimenti. Occorrono gesti concreti che entrino negli animi e smuovano le coscienze, sollecitando ciascuno a quella conversione interiore che è il presupposto di ogni progresso sulla via dell'ecumenismo. Chiedo a voi tutti di prendere con decisione la strada di quell'ecumenismo spirituale, che nella preghiera apre le porte allo Spirito Santo, che solo può creare l'unità".

Al termine della Celebrazione Eucaristica e prima della recita dell'Angelus, il Santo Padre ha detto: "I nostri cuori sono colmi di gratitudine, verso Dio e verso quanti hanno lavorato per la realizzazione di un così straordinario evento ecclesiale, particolarmente significativo perché si svolge nel contesto dell'Anno dell'Eucaristia, che ha avuto nel Congresso un suo momento saliente".

Conclusasi la recita dell'Angelus, Papa Benedetto XVI ha raggiunto in auto il Campo Sportivo "Centro Unione Sportiva", dove era atterrato l'elicottero papale, e, dopo essersi congedato dalla Autorità che Lo hanno accolto all'arrivo, è ripartito per rientrare in Vaticano.
PV-BARI/CONGRESSO EUCARISTICO NAZIONALE/... VIS 20050530 (740)

UDIENZE

CITTA' DEL VATICANO, 30 MAG. 2005 (VIS). Questa mattina il Santo Padre ha incontrato i partecipanti alla LIV Assemblea Generale della Conferenza Episcopale Italiana.

Sabato 28 maggio il Santo Padre ha ricevuto in udienze separate:

- Il Cardinale Frédéric Etsou-Nzabi-Bamungwabi, Arcivescovo di Kinshasa (Repubblica Democratica del Congo).

- Il Cardinale Edmund Casimir Szoka, Presidente della Pontificia Commissione per lo Stato della Città del Vaticano e Presidente del Governatorato dello Stato della Città del Vaticano.

- Il Cardinale Crescenzio Sepe, Prefetto della Congregazione per l'Evangelizzazione dei Popoli.
AP/.../... VIS 20050530 (90)

ALTRI ATTI PONTIFICI

CITTA' DEL VATICANO, 28 MAG. 2005 (VIS). Il Santo Padre ha nominato:

- Il Vescovo Solomon Amanchukwu Amatu, finora Ausiliare della Diocesi di Awka (Nigeria), Vescovo Coadiutore della Diocesi di Okigwe (superficie: 1.824; popolazione: 2.001.838; cattolici: 823.483; sacerdoti: 202; religiosi: 139), Nigeria.

- Il Vescovo Fabio Suescún Mutis, attualmente Ordinario Militare per la Colombia, Membro del Consiglio dell'Ufficio Centrale di Coordinamento Pastorale degli ordinariati Militari, costituito in seno alla Congregazione per i Vescovi.
NEC:NA/.../AMATU:MUTIS VIS 20050530 (80)

venerdì 27 maggio 2005

CORPUS DOMINI: NOSTRA VITA SIA PENETRATA PRESENZA GESÙ


CITTA' DEL VATICANO, 26 MAG. 2005 (VIS). Alle ore 19:00 di oggi, Solennità del Corpus Domini, il Santo Padre Benedetto XVI ha celebrato la Santa Messa sul sagrato della Basilica di San Giovanni in Laterano ed ha presieduto la Processione Eucaristica che percorrendo Via Merulana ha raggiunto la Basilica di Santa Maria Maggiore.

Nell'omelia il Papa ha ricordato che in questo giorno di festa: "la Chiesa rivive il mistero del Giovedì Santo alla luce della Risurrezione. Anche il Giovedì Santo conosce una sua processione eucaristica, con cui la Chiesa ripete l'esodo di Gesù dal Cenacolo al monte degli Ulivi. (...) Gesù dà realmente il suo corpo ed il suo sangue. Attraversando la soglia della morte, diventa Pane vivo, vera manna, nutrimento inesauribile per tutti i secoli. La carne diventa pane di vita".

"Nella festa del 'Corpus Domini'" - ha proseguito Papa Benedetto XVI - "riprendiamo questa processione, ma nella gioia della Risurrezione. Il Signore è risorto e ci precede. (...) Gesù ci precede presso il Padre, sale all'altezza di Dio e ci invita a seguirlo. (...) La vera meta del nostro cammino è la comunione con Dio".

Il Santo Padre ha sottolineato che nel Sacramento dell'Eucaristia "il Signore è sempre in cammino verso il mondo. Questo aspetto universale della presenza eucaristica appare nella processione della nostra festa. Noi portiamo Cristo, presente nella figura del pane, sulle strade della nostra città. Noi affidiamo queste strade, queste case - la nostra vita quotidiana - alla sua bontà. Le nostre strade siano strade di Gesù! Le nostre case siano case per lui e con lui! La nostra vita di ogni giorno sia penetrata dalla sua presenza. Con questo gesto, mettiamo sotto i suoi occhi le sofferenze degli ammalati, la solitudine di giovani e anziani, le tentazioni, le paure - tutta la nostra vita. La processione vuole essere una grande e pubblica benedizione per questa nostra città: Cristo è, in persona, la benedizione divina per il mondo - il raggio della sua benedizione si estenda su tutti noi!".

Riferendosi al mandato di Cristo: "Prendete e mangiate... Bevetene tutti", Benedetto XVI ha affermato: "Non si può 'mangiare' il Risorto, presente nella figura del pane, come un semplice pezzo di pane. Mangiare questo pane è comunione, è entrare nella comunione con la persona del Signore vivo. Questa comunione, questo atto del 'mangiare', è realmente un incontro tra due persone, è un lasciarsi penetrare dalla vita di Colui che è il Signore, di Colui che è il mio Creatore e Redentore. Scopo di questa comunione è l'assimilazione della mia vita alla sua, la mia trasformazione e conformazione a Colui che è Amore vivo. Perciò questa comunione implica l'adorazione, implica la volontà di seguire Cristo, di seguire Colui che ci precede. Adorazione e processione fanno perciò parte di un unico gesto di comunione; rispondono al suo mandato: 'Prendete e mangiate'".

Il Papa ha concluso l'omelia con queste parole: "La nostra processione finisce davanti alla Basilica di Santa Maria Maggiore, nell'incontro con la Madonna, chiamata dal caro Papa Giovanni Paolo II 'Donna eucaristica'. Davvero Maria, la Madre del Signore, ci insegna che cosa sia entrare in comunione con Cristo. (...) Preghiamo Lei, nostra santa Madre, perché ci aiuti ad aprire, sempre più tutto il nostro essere alla presenza di Cristo; perché ci aiuti a seguirlo fedelmente giorno per giorno, sulle strade della nostra vita. Amen!".

Al termine della celebrazione della Santa Messa, il Papa ha presieduto la Processione Eucaristica alla Basilica di Santa Maria Maggiore, con la partecipazione di migliaia di fedeli che, con canti e preghiere, hanno accompagnando il Santissimo Sacramento. Il Papa era inginocchiato davanti all'Ostensorio portato in processione a bordo di un veicolo coperto.
HML/CORPUS DOMINI/... VIS 20050527 (640)

INTERVENTO CARDINALE LOZANO ASSEMBLEA MONDIALE SALUTE


CITTA' DEL VATICANO, 26 MAG. 2005 (VIS). Il 18 maggio scorso a Ginevra (Svizzera), il Cardinale Javier Lozano Barragán è intervenuto all'Assemblea Mondiale della Salute, organo decisionale supremo dell'Organizzazione Mondiale della Salute (OMS), al quale aderiscono 192 Membri. Il Porporato, Presidente del Pontificio Consiglio per la Pastorale della Salute, era alla guida della Delegazione della Santa Sede della quale faceva parte, fra gli altri, l'Arcivescovo Silvano Maria Tomasi, Osservatore Permanente presso l'Ufficio delle Nazioni Unite ed Istituzioni Specializzate a Ginevra.

Il Cardinale Lozano, latore dei saluti del Santo Padre Benedetto XVI, ha affermato: "Sua Santità è molto preoccupato per la situazione sanitaria nel mondo, ed offre tutto il suo appoggio e aiuto allo sforzo mondiale per assicurare la salute a tutti, in particolare ai più svantaggiati".

"Purtroppo le malattie" - ha proseguito il Cardinale Lozano - "in particolare le malattie infettive, si presentano più virulente nei paesi più poveri, che proprio a causa della povertà non hanno risorse per procurarsi i medicinali, che grazie agli attuali progressi scientifici, possono facilmente curare tali malattie. Per cui, ogni anno le malattie infettive causano la morte di 17 milioni di persone, delle quali il 90% vivono in paesi in via di sviluppo. (...) Attualmente, i medicinali per curare questo tipo di malattie sono introvabili nei mercati di molti di questi paesi".

"È terribile constatare" - ha detto ancora il Presidente del Pontificio Consiglio per la Pastorale della Salute, citando il Rapporto sulla salute nel mondo 2005, relativamente alla salute di madri e neonati - "che dei 211 milioni di nuovi esseri umani concepiti, si contano 46 milioni di aborti procurati, 32 milioni morti premature o alla nascita, per cui solo 133 milioni di concepiti riescono a nascere e vivere".

Il Cardinale Lozano ha concluso il suo intervento affermando che: "Consapevole di tali problematiche, Papa Giovanni Paolo II istituì la Fondazione 'Il Buon Samaritano', per assistere i malati più bisognosi nel mondo. Papa Benedetto XVI, con gioia, ha ratificato questa Fondazione, il cui obiettivo principale si è concretizzato nell'acquisto di medicinali per i più bisognosi. Abbiamo potuto già prestare aiuto a malati di 11 paesi dell'Africa, di un Paese dell'Asia e di uno dell'America Latina".
CON-AVA/ASSEMBLEA MONDIALE SALUTE/LOZANO VIS 20050527 (380)

UDIENZE

CITTA' DEL VATICANO, 27 MAG. 2005 (VIS). Il Santo Padre ha ricevuto questa mattina in udienze separate:

- Il Cardinale Carlo Maria Martini, Arcivescovo emerito di Milano (Italia).

- Sei Presuli della Conferenza Episcopale del Burundi, in Visita "ad Limina Apostolorum":

- Il Vescovo Evariste Ngoyagoye, di Bujumbura.

- Il Vescovo Bernard Bududira, di Bururi.

- Il Vescovo Joachim Ntahondereye, di Muyinga.

- Il Vescovo Gervais Banshimiyubusa, di Ngozi, con il Vescovo emerito Stanislas Kaburungu.

- Il Vescovo Joseph Nduhirubusa, di Ruyigi.

Nel pomeriggio di oggi è previsto che il Santo Padre riceva l'Arcivescovo Angelo Amato, Segretario della Congregazione per la Dottrina della Fede.
AP:AL/.../... VIS 20050527 (100)

mercoledì 25 maggio 2005

GRATITUDINE AL SIGNORE CHE CI LIBERA INCUBO DELLA MORTE


CITTA' DEL VATICANO, 25 MAG. 2005 (VIS). Il Santo Padre Benedetto XVI ha dedicato la catechesi dell'Udienza Generale di oggi, tenutasi in Piazza San Pietro, al Salmo 115: "Rendimento di grazie nel tempio".

Rivolgendosi ai 27.000 pellegrini presenti, Benedetto XVI ha ricordato che San Paolo cita il Salmo 115 quando si rivolge ai cristiani di Corinto: "'Animati tuttavia da quello stesso spirito di fede di cui sta scritto: 'Ho creduto, perciò ho parlato', anche noi crediamo e perciò parliamo'". L'Apostolo, ha affermato il Papa, "si sente in spirituale accordo col Salmista nella serena fiducia e nella sincera testimonianza, nonostante le sofferenze e debolezze umane". Il Salmo 114 e il Salmo 115 "costituiscono un ringraziamento unitario, rivolto al Signore che libera dall'incubo della morte".

Nel testo, ha continuato il Pontefice, "affiora la memoria di un passato angoscioso: l'orante ha tenuta alta la fiaccola della fede, anche quando sulle sue labbra affiorava l'amarezza della disperazione e dell'infelicità. Attorno, infatti, si levava come una cortina gelida di odio e di inganno, perchè il prossimo si manifestava falso e infedele. La supplica, però, ora si trasforma in gratitudine perché il Signore ha sollevato il suo fedele dal gorgo oscuro della menzogna".

Improvvisando, il Papa ha detto: "Cristo è il primo martire e ha dato la sua vita in un contesto di odio e di menzogna, ma ha trasformato la sua passione in 'Eucaristia' che è 'festa di salvezza'".

"L'orante si dispone, perciò, ad offrire un sacrificio di ringraziamento, nel quale si berrà al calice rituale, la coppa della libagione sacra che è segno di riconoscenza per la liberazione".

Il Santo Padre ha proseguito la catechesi ricordando che l'orante testimonia la propria fede davanti a tutto il popolo, e "salvato dalla morte si sente 'servo' del Signore, 'figlio della sua ancella', una bella espressione orientale per indicare che è nato nella stessa casa del padrone. Il Salmista professa umilmente e con gioia la sua appartenenza alla casa di Dio, alla famiglia delle creature unite a lui nell'amore e nella fedeltà".

"L'intero popolo di Dio" - ha concluso il Papa - "ringrazia il Signore della vita, il quale non abbandona il giusto nel grembo oscuro del dolore e della morte, ma lo guida alla speranza e alla vita".

Al termine della catechesi, Papa Benedetto XVI ha invitato i presenti a partecipare, alle 19:00 di domani, alla Santa Messa della Solennità del Corpus Domini, da Lui presieduta sul sagrato della Basilica di San Giovanni in Laterano, ed alla quale seguirà la tradizionale processione fino a Santa Maria Maggiore "per esprimere insieme la fede in Cristo, presente nell'Eucaristia".
AG/SALMO 115/... VIS 20050525 (410)

ALTRI ATTI PONTIFICI


CITTA' DEL VATICANO, 25 MAG. 2005 (VIS). Il Santo Padre:

- Ha nominato il Padre Antônio Roberto Cavuto, O.F.M.Cap., Vescovo di Itapipoca (superficie: 11.266; popolazione: 446.606; cattolici: 402.933; sacerdoti: 27; religiosi: 55), Brasile. Il Vescovo eletto è nato nel 1944 a Espírito Santo do Pinhal (Brasile), ha emesso la Professione perpetua nell'Ordine dei Frati Minori Cappuccini nel 1965 ed è stato ordinato sacerdote nel 1971. È stato finora Parroco e Guardiano della Fraternità di São Sebastião nella Diocesi di Uberlãndia (Brasile). Succede al Vescovo Benedito Francisco de Albuquerque, del quale il Santo Padre ha accettato la rinuncia al governo pastorale della medesima Diocesi, presentata per raggiunti limiti d'età.

- Ha nominato il Vescovo Fernando Mason, O.F.M.Conv., finora Vescovo di Caraguatatuba (Brasile), Vescovo di Piracicaba (superficie: 5.402; popolazione: 988.326; cattolici: 763.246; sacerdoti: 82; religiosi: 256; diaconi permanenti: 34), Brasile.
NER:RE/.../CAVUTO:DE ALBUQUERQUE:MASON VIS 20050525 (150)

UDIENZE

CITTA' DEL VATICANO, 25 MAG. 2005 (VIS). Il Santo Padre ha ricevuto oggi in udienze separate:

- L'Arcivescovo Dino Brogi, O.F.M., Nunzio Apostolico nella Repubblica Araba di Egitto.

- L'Arcivescovo Ivo Scapolo, Nunzio Apostolico in Bolivia.

- Il Signor Blaise Compaoré, Presidente del Burkina Faso, con la Consorte e Seguito.

- Il Signor Amadou Toumani Toure, Presidente della Repubblica del Mali, e Seguito.

- Il Signor Absalom Themaba Dlamini, Primo Ministro del Regno dello Swaziland, con la Consorte e Seguito.
AP/.../... VIS 20050525 (90)

CICLO DI CONFERENZE IN U.S.A DELL'ARCIVESCOVO FOLEY


CITTA' DEL VATICANO, 25 MAG. 2005 (VIS). L'Arcivescovo John P. Foley, Presidente del Pontificio Consiglio delle Comunicazioni Sociali, si è recato negli Stati Uniti per tenere una serie di conferenze relative al mondo delle comunicazioni.

Oggi, ad Orlando (Florida), l'Arcivescovo Foley interverrà, nell'ambito di un incontro congiunto della "Catholic Press Association of United States and Canada" e della "Catholic Academy of Communications Arts Professionals", sul tema: "Come far felici 5.000 operatori della comunicazione".

Domani, sempre ad Orlando, l'Arcivescovo Foley parteciperà a due incontri della Catholic Press Association: domani interverrà ad una colazione del "Catholic News Service" ed il 27 maggio prossimo terrà l'omelia di una Messa per la "Catholic Press Association".

Infine, all'inizio di giugno, l'Arcivescovo Foley si recherà a Philadelphia, (Pennsylvania), e a Camden, (New Jersey), per tenere alcune conferenze, i giorni 1°, 2 e 3 giugno.
CON-CS/.../USA:FOLEY VIS 20050525 (120)

martedì 24 maggio 2005

CONGRESSO FONDAZIONE "CENTESIMUS ANNUS - PRO PONTIFICE"


CITTA' DEL VATICANO, 24 MAG. 2005 (VIS). La Fondazione "Centesimus Annus -Pro Pontifice", istituita da Papa Giovanni Paolo II nel 1993, ha organizzato in Vaticano un Congresso Internazionale (27-28 maggio) sul tema: "Il sistema mondiale nel XXI secolo: sussidiarietà e cooperazione per lo sviluppo".

Alla prima giornata di lavori, presieduta dal Professor Alberto Quadrio Curzio, Presidente del Comitato Scientifico della Fondazione e Preside della Facoltà di Scienze Politiche all'Università del Sacro Cuore di Milano, interverranno: il Dr. Giovanni Maria Flick, Giudice della Corte Costituzionale, che parlerà su: "Diritti umani e globalizzazione nella prospettiva europea"; il Professor Moshe Syrquin, Professore di Economia presso la "School of International Studies" dell'Università di Miami, che parlerà su: "Globalizzazione: troppo o troppo poco?" ed infine il Professor Curzio che parlerà su: "L'Unione Europea, modello istituzionale in un mondo globalizzato".

Il Cardinale Attilio Nicora, Presidente dell'Amministrazione del Patrimonio della Sede Apostolica, aprirà i lavori di sabato 28 maggio. In mattinata avrà luogo una Tavola Rotonda sul tema: "Promuovere lo sviluppo nel XXI secolo: valori, attori e strumenti", alla quale seguirà un dibattito. I lavori si concluderanno con l'intervento: "Come va il mondo fra angeli e diavoli dello sviluppo", del Dr. Stefano Berterame, in rappresentanza del Vice-Segretario Generale dell'O.N.U., Dr. Antonio Maria Costa. Sabato 28 maggio, a conclusione dei lavori, il Cardinale Nicora presiederà una Santa Messa Prefestiva nella Cappella Domus Sanctae Marthae in Vaticano.
.../FONDAZIONE CENTESIMUS ANNUS/... VIS 20050524 (230)

ALTRI ATTI PONTIFICI


CITTA' DEL VATICANO, 24 MAG. 2005 (VIS). Il Santo Padre:

- Ha eretto la nuova Diocesi di Cartago, (Costa Rica), con territorio dismembrato dall'Arcidiocesi di San José de Costa Rica e dalla diocesi di Limón, rendendola suffraganea della Chiesa Metropolitana di San José de Costa Rica.

- Ha nominato il Vescovo José Francisco Ulloa Rojas, finora Vescovo di Limón (Costa Rica), primo Vescovo della Diocesi di Cartago (superficie: 3.105; popolazione: 378.523; cattolici: 272.388; sacerdoti: 70; religiosi: 53), Costa Rica.

- Ha nominato il Monsignor Elmar Fischer, Vescovo di Feldkirch (superficie: 2.601; popolazione: 375.543; cattolici: 267.950; sacerdoti: 225; religiosi: 403; diaconi permanenti: 18), Austria. Il Vescovo eletto, già Vicario Generale della medesima Diocesi, è nato a Feldkirch (Austria), nel 1936 ed è stato ordinato sacerdote nel 1961.

- Ha accettato la rinuncia al governo pastorale della diocesi di Kansas City-Saint Joseph (Stati Uniti d'America), presentata dal Vescovo Raymond James Boland, in conformità al canone 401, paragrafo 2 del Codice di Diritto Canonico. Gli succede il Vescovo Robert W. Finn, finora Vescovo Coadiutore della medesima sede.

- Ha nominato il Monsignore Peter Doyle, Vescovo di Northampton (superficie: 5.532; popolazione: 2.000.769; cattolici: 173.539; sacerdoti: 127; religiosi: 224; diaconi permanenti: 25), Gran Bretagna. Il Vescovo eletto, finora Vicario Generale della Diocesi di Portsmouth (Gran Bretagna), è nato a Blackburn (Gran Bretagna), nel 1944 ed è stato ordinato sacerdote nel 1968.
ECE:NER:RE/.../... VIS 20050524 (230)

lunedì 23 maggio 2005

EX-PRESIDENTE CLINTON IN VATICANO SOCCORSI VITTIME TSUNAMI


CITTA' DEL VATICANO, 21 MAG. 2005 (VIS). Nel pomeriggio di ieri, il Dr. Joaquín Navarro-Valls ha rilasciato ai giornalisti la seguente dichiarazione relativa alla visita in Vaticano del Signor William J. Clinton, già Presidente degli Stati Uniti d'America.

"Oggi, 20 maggio 2005, il Cardinale Angelo Sodano, Segretario di Stato, ha ricevuto il Signor William J. Clinton, già Presidente degli Stati Uniti d'America, recatosi in Vaticano per informare circa l'attività affidatagli dal Segretario Generale dell'Organizzazione delle Nazioni Unite di promuovere la solidarietà internazionale in favore delle popolazioni asiatiche colpite dallo 'tsunami'".

"Da parte sua, il Cardinale Segretario di Stato ha descritto all'illustre Ospite l'impegno della Santa Sede a tale riguardo. Successivamente, il Cardinale Sodano ha presentato al Presidente Clinton l'Arcivescovo Paul Josef Cordes, Presidente del Pontificio Consiglio 'Cor Unum', il quale ha esposto in modo particolareggiato l'opera svolta in merito dalle varie istituzioni cattoliche sparse nel mondo".

"In tale occasione, ci si è anche soffermati su due altri ingenti problemi dell'ora attuale: il contributo degli Stati per i Paesi sottosviluppati e la lotta contro l'AIDS, soprattutto in Africa".
OP/VISITA CLINTON/NAVARRO-VALLS VIS 20050523 (190)

LA MUSICA SACRA CI AIUTA AD ONORARE IL MESSAGGIO DI DIO LA MUSICA SACRA CI AIUTA AD ONORARE IL MESSAGGIO DI DIO


CITTA' DEL VATICANO, 21 MAG. 2005 (VIS). Nel pomeriggio di ieri, il Santo Padre Benedetto XVI, in occasione del conferimento al fratello Monsignor Georg Ratzinger dell'Onorificenza attribuitagli dal Presidente dell'Austria, il 19 scorso in Vaticano, ha pronunciato brevi parole in lingua tedesca, di cui di seguito riportiamo la traduzione.

"Mi sembra strano prendere la parola ora. Mentre scendevo, il Segretario mi ha detto molto opportunamente: 'Ora, caro Santo Padre, è suo fratello la persona più importante'. Su questo non ci sono dubbi. Trovo bello proprio il fatto che mio fratello, che per 30 anni si è impegnato così tanto per la musica sacra nel Duomo di Ratisbona e nel resto del mondo, riceva un riconoscimento da parte tanto competente".

"Quando parlo, nonostante la mia incompetenza, mi sento, per così dire, portavoce di quanti sono qui presenti e si rallegrano, provano gratitudine e soddisfazione per questo momento e per questo attimo. Mio fratello l'ha già detto: l'Austria è in modo molto particolare un Paese della musica. Chi pensa all'Austria, pensa innanzitutto alla bellezza della creazione, che il Signore ha donato a questo nostro Paese vicino. Pensa alla bellezza degli edifici, alla cordialità delle persone, ma anche e soprattutto alla musica, i cui grandi nomi sono già stati fatti, e anche all'esercizio della musica: 'Wiener Sängerknaben', 'Wiener Philharmoniker', 'Salzburger Festspiele' ecc. Per tale motivo il fatto che questo nostro amato vicino, l'Austria, conferisca questo riconoscimento a mio fratello assume una valenza del tutto particolare. E ringrazio anche io di tutto cuore".

"Immagino che anche per la nuova generazione di cantori del Duomo, istruiti dal Maestro di Cappella, sia motivo di gioia e di incoraggiamento il fatto che venga riconosciuto un lavoro di trenta anni e che ciò li possa aiutare, in questo tempo in cui ne abbiamo particolarmente bisogno, a onorare il messaggio del buon Dio e a condurre gli uomini alla gioia con nuovo slancio ed entusiasmo. Grazie".
AC/ONORIFICENZA:GEORG RATZINGER/... VIS 20050523 (330)

SIAMO COLLABORATORI DI CRISTO PER IL REGNO DI DIO


CITTA' DEL VATICANO, 21 MAG. 2005 (VIS). Questa mattina Papa Benedetto XVI ha incontrato il Cardinale Angelo Sodano, Segretario di Stato, l'Arcivescovo Leonardo Sandri, Sostituto per gli Affari Generali, l'Arcivescovo Giovanni Lajolo, Segretario per i Rapporti con gli Stati e gli assistenti e collaboratori della Prima e della Seconda Sezione della Segreteria di Stato.

Dopo l'indirizzo a Lui rivolto, pronunciato dal Cardinale Sodano, che ha parlato a nome di tutti gli Officiali presenti e di tutti coloro che operano nelle Rappresentanze Pontificie del mondo, il Santo Padre ha parlato a braccio.

"Sono venuto senza parole scritte" - ha detto Benedetto XVI - "ma con nel cuore sensi di viva gratitudine e anche con l'intenzione di imparare. Man mano imparo qualcosa sulla struttura della Segreteria di Stato e sopratutto ogni giorno arriva una mole di documentazione, di lavoro fatto in questa Segreteria di Stato. Così posso vedere dalla molteplicità, densità e anche competenza che si nasconde in questi lavori, quanto viene fatto qui in questi uffici".

"Se si pensa alle grandi amministrazioni internazionali, per esempio, all'amministrazione europea, della quale Monsignor Lajolo mi ha dato il numero degli impiegati, noi siamo realmente in numero molto ridotto. E fa grande onore alla Santa Sede il fatto che un numero di persone così piccolo faccia un lavoro grandissimo per la Chiesa universale. Questo grande lavoro fatto da un numero non grande di persone dimostra l'assiduità e la dedizione con la quale realmente si lavora".

"Noi non lavoriamo - come dicono molti del lavoro - per difendere un potere. Non abbiamo un potere mondano, secolare. Non lavoriamo per il prestigio, non lavoriamo per far crescere una ditta o qualcosa di simile. Noi lavoriamo realmente perché le strade del mondo siano aperte a Cristo. E tutto il nostro lavoro, con tutte le sue ramificazioni, alla fine serve proprio perché il suo Vangelo, e così la gioia della Redenzione, possa arrivare nel mondo. In questo senso, anche nei piccoli lavori di ogni giorno, apparentemente poco gloriosi, noi ci facciamo per quanto possiamo, collaboratori della Verità, cioè di Cristo, nel suo operare nel mondo, affinché realmente il mondo divenga il Regno di Dio".

"Posso quindi soltanto dire un grande grazie. Insieme facciamo il servizio che è proprio del Successore di Pietro, il 'servizio petrino': confermare i fratelli nella fede".
AC/SEGRETERIA DI STATO/SODANO VIS 20050523 (390)

AI VESCOVI RWANDA: SIATE FORTI FEDE E PERSEVERATE SPERANZA


CITTA' DEL VATICANO, 21 MAG. 2005 (VIS). Questa mattina Papa Benedetto XVI ha ricevuto otto Presuli della Conferenza Episcopale del Rwanda al termine della Visita "ad Limina Apostolorum". Nel suo discorso in lingua francese, il Papa ha voluto trasmettere i suoi affettuosi saluti alle comunità cattoliche del Paese ed ha esortato "i sacerdoti e i fedeli, duramente provati dal genocidio del 1994 e dalle sue conseguenze, a rimanere forti nella fede, a perseverare nella speranza che dona il Cristo Risorto, superando la tentazione di cedere allo scoraggiamento".

"Per operare attivamente a favore della pace e della riconciliazione, voi privilegiate in particolare una pastorale di vicinanza, fondata sull'impegno delle piccole comunità di laici nella pastorale missionaria della Chiesa, in armonia con i pastori. Vi incoraggio a sostenere queste comunità, affinché i fedeli accolgano le verità della fede e le sue esigenze, sviluppando una vita ecclesiale e spirituale più forte, senza lasciarsi allontanare dal Vangelo di Cristo, in particolare dalle numerose sette presenti nel Paese".

Il Santo Padre ha esortato i Presuli a lavorare "instancabilmente perché il Vangelo penetri sempre più in profondità nel cuore e nella vita dei credenti, invitando i fedeli ad assumere le proprie responsabilità nella società, in particolare nell'ambito dell'economia e della politica, con un senso morale nutrito dal Vangelo e dalla dottrina sociale della Chiesa".

Benedetto XVI, nel sottolineare che il clero in Rwanda è divenuto autoctono, ha affermato: "Vorrei esprimere il mio apprezzamento per il paziente lavoro compiuto dai missionari nell'annunciare il Cristo e il Suo Vangelo, e nel far nascere le comunità cristiane oggi a voi affidate". Infine il Papa ha esortato i Vescovi a rimanere accanto ai sacerdoti, ad essere attenti alla loro formazione teologica e spirituale ed "alle loro condizioni di vita e di esercizio della loro missione" ed ha concluso esortando i sacerdoti a "rimanere fedeli alle esigenze del proprio stato e a vivere il proprio sacerdozio come un vero cammino di santità".
AL/.../RWANDA VIS 20050523 (330)

MISSIONE IN EUROPA DEI SANTI CIRILLO E METODIO


CITTA' DEL VATICANO, 23 MAG. 2005 (VIS). Questa mattina il Santo Padre Benedetto XVI ha ricevuto in Vaticano il Signor Vlado Buchkovski, Primo Ministro della ex-Repubblica Jugoslava di Macedonia, con la Consorte e Seguito, in occasione della Festa dei Santi Cirillo e Metodio, Apostoli degli Slavi, che in Oriente si celebra l'11 maggio e in Occidente il 14 febbraio.

"Nel ricevere qualche giorno fa il nuovo Ambasciatore" - ha detto il Santo Padre esprimendosi in inglese - "ho voluto sottolineare quanto fortemente le tradizioni e la cultura del popolo macedone siano in consonanza con i valori che permeano lo spirito dell'Europa. I fratelli Santi Cirillo e Metodio, Apostoli degli Slavi, hanno contribuito in modo significativo alla sua formazione. La loro attività umana e cristiana ha lasciato tracce indelebili nella storia della vostra Nazione. Il pellegrinaggio che ogni anno compite alla tomba di San Cirillo è occasione propizia per risalire alle radici della vostra storia".

Il Santo Padre ha proseguito il suo discorso affermando che: "Sono convinto che il modo migliore per dar vita ad una società autenticamente attenta al bene comune, sia di cercare nel Vangelo le radici dei valori condivisi, come dimostra l'esperienza dei Santi Cirillo e Metodio. Questo è il fervente desiderio della Chiesa Cattolica che non ha altro interesse che quello di diffondere e testimoniare le parole di speranza e di amore di Gesù Cristo, parole di vita che lungo i secoli hanno ispirato tanti martiri e confessori della fede".

"Spero sinceramente" - ha concluso Papa Benedetto - "che il vostro pellegrinaggio di oggi contribuisca a preservare vivi nella vostra Nazione questi alti valori umani e cristiani. Prego anche che il vostro Paese si apra con fiducia all'Europa, contribuendo in modo significativo all'edificazione del suo futuro, sotto l'ispirazione del vostro inestimabile patrimonio religioso e culturale".
AC/DELEGAZIONE MACEDONIA/BUCHKOVSKI VIS 20050523 (310)

UDIENZA AL PRESIDENTE DI BULGARIA GEORGI PARVANOV


CITTA' DEL VATICANO, 23 MAG. 2005 (VIS). Il Santo Padre Benedetto XVI ha ricevuto questa mattina il Signor Georgi Parvanov, Presidente di Bulgaria, con la Consorte e Seguito, a Roma per il tradizionale omaggio alla tomba di San Cirillo che, con il fratello Metodio, fu Apostolo degli Slavi. I due Santi e San Benedetto furono proclamati Compatroni d'Europa da Giovanni Paolo II il 31 dicembre 1980.

San Cirillo e San Metodio, ha detto il Santo Padre "hanno forgiato in una prospettiva cristiana i valori umani e culturali del popolo bulgaro e di altre nazioni slave. Si può dire anche che, con la loro azione evangelizzatrice, è stata formata l'Europa, questa Europa di cui la Bulgaria si sente parte integrante. La Bulgaria sa di avere di fronte agli altri popoli un dovere particolare: essere uno dei ponti fra Occidente e Oriente".

Sottolineando "i buoni rapporti esistenti fra la Santa Sede e la Nazione che Lei rappresenta", il Papa si è chiesto: "Come non ringraziare la Divina Provvidenza per questa ritrovata capacità di dialogo amichevole e costruttivo, dopo un difficile e lungo periodo di regime comunista?".

Al termine del suo discorso, Papa Benedetto XVI ha ringraziato la Bulgaria "per la partecipazione dimostrata alla Santa Sede in questi ultimi due mesi. Lei, il Governo, il Parlamento e tanti suoi concittadini hanno voluto manifestare alla Chiesa cattolica i loro sinceri sentimenti in occasione della scomparsa di Giovanni Paolo II e della mia elezione come Suo successore".
AC/PRESIDENTE BULGARIA/PARVANOV VIS 20050523 (250)

SANTISSIMA TRINITÀ: UNA UNICA SOSTANZA IN TRE PERSONE


CITTA' DEL VATICANO, 22 MAG. 2005 (VIS). Prima della recita dell'Angelus con i 20.000 fedeli convenuti in Piazza San Pietro, il Santo Padre Benedetto XVI ha ricordato la Solennità della Santissima Trinità, che si celebra oggi, ed ha rivolto parole di saluto ai partecipanti al Congresso Eucaristico Nazionale, apertosi ieri a Bari, dove si recherà domenica prossima per la Celebrazione eucaristica conclusiva del Congresso.

"Gesù" - ha detto il Santo Padre - "ci ha rivelato il mistero di Dio: Lui, il Figlio, ci ha fatto conoscere il Padre che è nei Cieli, e ci ha donato lo Spirito Santo, l'Amore del Padre e del Figlio. La teologia cristiana sintetizza la verità su Dio con questa espressione: un'unica sostanza in tre persone. Dio non è solitudine, ma perfetta comunione. Per questo la persona umana, immagine di Dio, si realizza nell'amore, che è dono sincero di sé".

"Sono lieto di rivolgere oggi, festa della Santissima Trinità, il mio saluto ai partecipanti al Congresso Eucaristico della Chiesa italiana, che si è aperto ieri a Bari. Nel cuore di questo Anno dedicato all'Eucaristia, il popolo cristiano converge intorno a Cristo presente nel Santissimo Sacramento, fonte e culmine della sua vita e della sua missione". Ricordando il tema del Congresso "Senza la Domenica non possiamo vivere", il Papa, confermando la sua presenza a Bari, ha detto: "In attesa di recarmi di persona domenica prossima a Bari per la Celebrazione eucaristica, sono sin da ora spiritualmente unito a questo importante evento ecclesiale".

Al termine della recita dell'Angelus, il Papa ha rivolto parole di saluto ai fedeli in lingua spagnola, polacca, tedesca. Infine, mentre i pellegrini continuavano ad affluire numerosi in Piazza San Pietro, il Papa ha detto a braccio: "Saluto i pellegrini di lingua italiana che sono molto numerosi, come possiamo vedere e sentire".
ANG/TRINITÀ:CONGRESSO EUCARISTICO/... VIS 20050523 (320)

UDIENZE

CITTA' DEL VATICANO, 23 MAG. 2005 (VIS). Il Santo Padre ha ricevuto questa mattina in udienze separate:

- Il Signor Georgi Parvanov, Presidente della Repubblica di Bulgaria, con la Consorte e Seguito.

- Due Presuli della Conferenza Episcopale del Burundi, in Visita "ad Limina Apostolorum":

- L'Arcivescovo Simon Ntamwana, di Gitega.

- Il Vescovo Jan Ntagwarara, di Bubanza.

- Il Signor Vlado Buchkovski, Primo Ministro della ex-Repubblica Jugoslava di Macedonia, con la Consorte e Seguito.

Sabato 21 maggio il Santo Padre ha ricevuto in udienza il Cardinale Giovanni Battista Re, Prefetto della Congregazione per i Vescovi.
AP/.../... VIS 20050523 (100)

LETTERA DEL SANTO PADRE AI VESCOVI SPAGNOLI


CITTA' DEL VATICANO, 23 MAG. 2005 (VIS). Oggi è stato reso pubblico il testo di una Lettera del Santo Padre Benedetto XVI ai Vescovi spagnoli in occasione del Pellegrinaggio nazionale al Santuario del Pilar di Saragozza (21-22 maggio 2005) nel 150° anniversario del dogma dell'Immacolata Concezione e nel 50° della Consacrazione della Spagna al Cuore Immacolato di Maria.

"Maria Immacolata" - scrive il Pontefice nella Lettera datata 19 maggio - "riflette la misericordia del Padre. Concepita senza peccato, fu capace di perdonare anche coloro che avevano abbandonato e ferito suo Figlio ai piedi della Croce. Come nostra Avvocata, ci aiuta nelle nostre necessità ed intercede per noi al cospetto di Suo Figlio".

"Accompagnata dalla sollecitudine paterna di Giuseppe, Maria ha accolto suo Figlio. Nella casa di Nazaret, Gesù raggiunse la maturità in una famiglia, umanamente splendida e compenetrata del mistero divino, che continua ad essere modello per tutte le famiglie. Nella convivenza domestica, la famiglia realizza la sua vocazione di vita umana e cristiana, condividendo le gioie e le aspettative in un clima di comprensione e di aiuto reciproco. Per questo, l'essere umano che nasce, cresce e si forma in famiglia, è capace di imboccare senza incertezze la via del bene, senza lasciarsi disorientare da mode o ideologie alienanti della persona umana".

"So che la Chiesa cattolica in Spagna" - scrive ancora Papa Benedetto - "intende procedere con fermezza nei suoi progetti di evangelizzazione. Per questo è da auspicarsi che la Chiesa sia compresa ed accettata nella sua vera natura e missione, perché si tratta di promuover il bene comune a favore di tutti, dei singoli e della società. Infatti, la trasmissione della fede e la pratica religiosa dei credenti non possono rimanere confinate nella sfera puramente privata".
BXVI-LETTERA/PELLEGRINAGGIO NAZIONALE/SPAGNA VIS 20050523 (300)

ALTRI ATTI PONTIFICI


CITTA' DEL VATICANO, 23 MAG. 2005 (VIS). Il Santo Padre ha nominato il Vescovo Martin Drennan, finora Ausiliare di Dublino (Irlanda), Vescovo di Galway and Kilmacduagh (superficie: 2.610; popolazione: 105.079; cattolici: 102.425; sacerdoti: 113; religiosi: 277), Irlanda. Il Vescovo Drennan succede al Vescovo James McLoughlin del quale il Santo Padre ha accettato la rinuncia al governo pastorale della medesima Diocesi, presentata per raggiunti limiti d'età.

Sabato 21 maggio è stato reso noto che il Santo Padre ha nominato il Padre Juan José Pineda Fasquelle, C.M.F., Vescovo Ausiliare dell'Arcidiocesi di Tegucigalpa (superficie: 23.106; popolazione: 2.135.516; cattolici: 1.601.637; sacerdoti: 165; religiosi: 503; diaconi permanenti: 1), Honduras. Il Vescovo eletto è nato a Tegucigalpa (Honduras) nel 1960. Ha emesso la Professione Solenne nel 1987 ed è stato ordinato sacerdote nel 1988. Finora è stato Professore del Seminario Maggiore Nazionale di Tegucigalpa e Segretario dell'Arcivescovo di Tegucigalpa.
NER:RE:NEA/.../DRENNAN:MCLOUGHLIN:PINEDA VIS 20050523 (150)

venerdì 20 maggio 2005

CONDANNA DEL NAZISMO E DEL COMUNISMO ATEO


CITTA' DEL VATICANO, 20 MAG. 2005 (VIS). Nel pomeriggio di ieri, nell'Aula Paolo VI, il Santo Padre ha assistito alla proiezione del film "Karol, un uomo diventato Papa", tratto da un testo del vaticanista Gian Franco Svidercoschi che racconta la vita di Giovanni Paolo II fino alla sue elezione al Pontificato nel 1978.

Nel discorso pronunciato al termine del film, Papa Benedetto XVI ha ricordato che la prima parte del racconto narra "quanto accadde in Polonia sotto l'occupazione nazista, con riferimenti talora emotivamente molto forti alla repressione del popolo polacco e al genocidio degli ebrei".

"Si tratta" - ha affermato il Pontefice - "di atroci crimini che mostrano tutto il male che racchiudeva in sé l'ideologia nazista. Scosso da tanto dolore e tanta violenza il giovane Karol decise di imprimere una svolta alla propria vita, rispondendo alla chiamata divina al sacerdozio".

"La pellicola presenta scene ed episodi che, nella loro crudezza" - ha proseguito il Pontefice - "suscitano in chi guarda un istintivo moto di orrore e lo spingono a rifletter sugli abissi di nequizia che possono nascondersi nell'animo umano. Al tempo stesso, la rievocazione di simili aberrazioni non può non ravvivare in ogni persona di retto sentire l'impegno a fare quanto è in suo potere perché mai più abbiano a ripetersi vicende di così inumana barbarie".

"L'8 maggio 1945 si concludeva quell'immane tragedia che aveva seminato in Europa e nel mondo, in misura mai sperimentata prima, distruzione e morte. (...) Ogni volta che un'ideologia totalizzante calpesta l'uomo, l'umanità intera è seriamente minacciata", ha sottolineato Papa Benedetto XVI.

"Col trascorrere del tempo, i ricordi non devono impallidire; devono piuttosto farsi lezione severa per la nostra e per le future generazioni. Abbiamo il dovere di ricordare, specialmente ai giovani, a quali forme di inaudita violenza possano giungere il disprezzo dell'uomo e la violazione dei suoi diritti".

Papa Benedetto XVI ha sottolineato inoltre che: "Come non leggere alla luce di un provvidenziale disegno divino il fatto che sulla cattedra di Pietro, ad un Pontefice polacco sia succeduto un cittadino di quella terra, la Germania, dove il regime nazista poté affermarsi con grande virulenza, attaccando poi le nazioni vicine, tra le quali in particolare la Polonia? Entrambi questi Papi in gioventù - seppure su fronti avversi e in situazioni differenti - hanno dovuto conoscere la barbarie della seconda guerra mondiale e dell'insensata violenza di uomini contro altri uomini, di popoli contro altri popoli".

Il Papa ha ricordato le parole pronunciate nell'omelia di domenica scorsa ed ha ripetuto che: "'nulla può migliorare nel mondo se il male non è superato, e il male può essere superato solo con il perdono'" ed ha affermato: "La comune e sincera condanna del nazismo, come del comunismo ateo, sia per tutti un impegno a costruire sul perdono la riconciliazione e la pace".

Prima di assistere alla proiezione del film, Papa Benedetto XVI ha partecipato ad una cerimonia nel corso della quale è stata conferita a suo fratello, Monsignor Georg Ratzinger, l'onorificenza "Österreichisches Ehrenkreuz für Wissenschaft und Kunst, Erste Klasse" (Croce d'onore austriaca di prima classe per la scienza e l'arte). Il riconoscimento consegnato dall'Ambasciatore d'Austria presso la Santa Sede, Dr. Helmut Türk, è stato attribuito a Monsignor Georg Ratzinger dal Presidente austriaco, Dr. Heinz Fischer, il 7 dicembre 2004, per i suoi stretti legami culturali e sacerdotali con la Repubblica Austriaca.
AC/FILM:GIOVANNI PAOLO II/... VIS 20050520 (550)

UDIENZE

CITTA' DEL VATICANO, 20 MAG. 2005 (VIS). Nel pomeriggio di oggi è previsto che il Santo Padre riceva in udienza l'Arcivescovo Angelo Amato, Segretario della Congregazione per la Dottrina della Fede.
AP/.../.... VIS 20050520 (40)

COLTIVARE COMUNIONE MISSIONE E TENSIONE EVANGELIZZATRICE


CITTA' DEL VATICANO, 20 MAG. 2005 (VIS). Questa mattina il Santo Padre Benedetto XVI, nel ricevere gli allievi della Pontificia Accademia Ecclesiastica, accompagnati dal Presidente, Arcivescovo Justo Mullor García, ha rivolto loro parole di esortazione, affermando quanto sia importante che: "in questi anni di formazione a Roma rafforziate il vostro 'sensus Ecclesiae', assumendo una forma ecclesiale in tutta la vostra personalità, nella mente e nel cuore".

Benedetto XVI ha incoraggiato i futuri rappresentanti pontifici a coltivare "le due dimensioni costitutive e complementari della Chiesa: la comunione e la missione, l'unità e la tensione evangelizzatrice".

"Mentre siete in Accademia" - ha proseguito il Santo Padre - "cercate dunque di diventare pienamente 'romani' in senso ecclesiale, cioè sicuri e fedeli nell'adesione al Magistero e alla guida pastorale del Successore di Pietro e, al tempo stesso, coltivate l'anelito missionario che fu di Paolo, ansiosi di cooperare alla diffusione del Vangelo sino agli estremi confini del mondo".

Il Santo Padre ha sottolineato che al fine di svolgere in modo adeguato il servizio "che vi attende e che la Chiesa vi affida, occorre una solida preparazione culturale, compresa la conoscenza delle lingue, della storia e del diritto, con una sapiente apertura alla diverse culture. È poi indispensabile che, ad un livello ancor più profondo, vi proponiate come scopo fondamentale del vostro vivere la santità e la salvezza delle anime che incontrerete nel vostro cammino. A tal fine, cercate, senza stancarvi, di essere sacerdoti esemplari, animati da una preghiera costante ed intensa, coltivando l'intimità con Cristo; siate sacerdoti secondo il cuore di Cristo e svolgerete il vostro ministero con successo e frutto apostolico. Non lasciatevi mai tentare dalla logica della carriera e del potere".
AC/PONTIFICIA ACCADEMIA ECCLESIASTICA/... VIS 20050520 (290)

PAPA BENEDETTO XVI PRESIEDERÀ SANTA MESSA CORPUS DOMINI


CITTA' DEL VATICANO, 20 MAG. 2005 (VIS). Giovedì 26 maggio 2005, Solennità del Santissimo Corpo e Sangue di Cristo, alle ore 19:00, il Santo Padre Benedetto XVI celebrerà la Santa Messa sul sagrato della Basilica di San Giovanni in Laterano. Presiederà quindi la Processione Eucaristica che, percorrendo Via Merulana, raggiungerà la Basilica di Santa Maria Maggiore.

La Processione si snoderà nel seguente ordine: Scouts, Confraternite e Sodalizi, Associazioni Eucaristiche, Rappresentanti delle Parrocchie, Neo-comunicati e Ministranti, Cavalieri del Santo Sepolcro, Religiose, Religiosi, Sacerdoti, Parroci, Cappellani e Prelati di Sua Santità, Vescovi, Arcivescovi, Cardinali. I Seminaristi, i fedeli delle Parrocchie e gli appartenenti ad Associazioni e Movimenti ecclesiali seguiranno il Santissimo Sacramento.
OCL/CORPUS DOMINI/... VIS 20050520 (120)

ALTRI ATTI PONTIFICI

CITTA' DEL VATICANO, 20 MAG. 2005 (VIS). Il Santo Padre ha accettato la rinuncia all'ufficio di Ausiliare della Diocesi di Pittsburgh (Stati Uniti d'America), presentata dal Vescovo William J. Winter, per raggiunti limiti d'età.
RE/.../WINTER VIS 20050520 (40)

giovedì 19 maggio 2005

50° ANNIVERSARIO CONSIGLIO EPISCOPALE LATINOAMERICANO


CITTA' DEL VATICANO, 19 MAG. 2005 (VIS). Il Santo Padre Benedetto XVI ha indirizzato al Cardinale Francisco Javier Errázuriz Ossa, Arcivescovo di Santiago del Cile (Cile) e Presidente del Consiglio Episcopale Latinoamericano, un Messaggio in occasione della XXX Assemblea Plenaria, (17-20 maggio, Lima, Perù), nella ricorrenza del 50° anniversario di istituzione del CELAM.

Nel Messaggio, datato 14 maggio e reso pubblico nel pomeriggio di ieri, Benedetto XVI ricorda che il Consiglio Episcopale Latinoamericano fu istituito cinquanta anni orsono dal suo predecessore Pio XII, "con l'obiettivo di sostenere il lavoro pastorale dei Vescovi e di rispondere ad alcuni dei gravi problemi della Chiesa in America Latina".

Il Santo Padre rileva che in questi cinquanta anni di vita il CELAM ha permesso di "armonizzare in uno spirito ecclesiale le azioni condotte in risposta alle sfide del subcontinente latinoamericano (...) e di ridare vigore a quella che nel corso degli anni è stata definita nuova evangelizzazione".

Dalla sua fondazione il CELAM ha offerto particolare sostegno "alla promozione delle vocazioni, perché siano numerose e sante" e, riguardo al futuro, il Papa scrive che: "il Celam dovrà continuare ad offrire il suo importante contributo e deciso sostegno per insegnare ad individuare i segni della chiamata ed accompagnarne la risposta".

Benedetto XVI invita i membri del CELAM a riflettere sulla pastorale della famiglia "assediata nel nostro tempo da gravi problemi, rappresentati dalle diverse ideologie e da costumi che minano i fondamenti stessi del matrimonio e della famiglia cristiana. Occorre porre l'accento sulla catechesi familiare e sulla promozione di una visione positiva e corretta del matrimonio e della morale coniugale, contribuendo alla formazione di famiglie autenticamente cristiane, che vivano ed accolgano i valori del Vangelo. Una famiglia cristiana, autentica 'Chiesa domestica', sarà anche sorgente di abbondanti e sante vocazioni".

Al termine del Messaggio, il Santo Padre auspica che "nel suo obiettivo di promuovere la collaborazione fra i Vescovi e fra Vescovi e Santa Sede, e di accrescere in tal modo lo 'affectus collegialis', il CELAM cercherà di incrementare lo spirito di comunione, di carità condivisa nella vita interna della Chiesa. Questa unità deve riflettersi nell'esercizio della pastorale e deve rispecchiarsi nella carità fra i Pastori, fra questi e le persone consacrate alla vita religiosa e fra le persone che vivono la propria consacrazione nel carisma della congregazione di appartenenza, a modello del nostro Salvatore che venne nel mondo non per essere servito, ma per servire".
MESS/CELAM/ERRAZURIZ VIS 20050519 (380)

MONITORAGGIO EMISSIONI ELETTROMAGNETICHE RADIO VATICANAMONITORAGGIO EMISSIONI ELETTROMAGNETICHE RADIO VATICANAMONITORAGGIO EMISSIONI ELETTROMAGNETICHE


CITTA' DEL VATICANO, 19 MAG. 2005 (VIS). Nel pomeriggio di ieri, a seguito della riunione del 16 maggio scorso, è stato reso pubblico un Comunicato Congiunto della Commissione Bilaterale tra l'Italia e la Santa Sede, per la soluzione dei problemi legati all'intensità delle emissioni elettromagnetiche della stazione Radio Vaticana di Santa Maria di Galeria.

Nel Comunicato si legge che: "La Commissione ha esaminato i risultati delle misurazioni effettuate nei mesi scorsi dagli esperti italiani dell'Agenzia Nazionale per la Protezione dell'Ambiente, dell'Agenzia Regionale Protezione dell'Ambiente del Lazio e del Ministero delle Comunicazioni, ed ha potuto rilevare che, in tutti i siti osservati, tali risultati registrano il mantenimento dei livelli di emissione in conformità con gli obiettivi di qualità indicati dal Decreto della Presidenza del Consiglio dei Ministri dell'8 luglio 2003, e quindi il perdurante rispetto degli impegni reciprocamente assunti con il Verbale di Accordo dell'8 giugno 2001".

"Le due delegazioni hanno convenuto di continuare il monitoraggio attraverso una nuova campagna di prove che avrà luogo indicativamente nei prossimi mesi di settembre e ottobre, e di attuare ulteriori forme di collaborazione, anche nell'interesse della popolazione residente nell'area. (...) Circa una soluzione definitiva al problema delle intensità delle onde elettromagnetiche prodotte dagli impianti di Santa Maria di Galeria, la Commissione ha preso atto, con compiacimento, dell'opera di adeguamento e di conversione in corso di alcuni suoi trasmettitori in onda media e corta alla tecnologia digitale terrestre DRM, la quale, una volta a regime, permetterà a Radio Vaticana di diffondere i propri programmi con potenza di emissione inferiore e con una migliore qualità di diffusione".
RV/EMISSIONI ELETTROMAGNETICHE/... VIS 20050519 (270)

UDIENZE

CITTA' DEL VATICANO, 19 MAG. 2005 (VIS). Il Santo Padre ha ricevuto questa mattina in udienze separate:

- L'Arcivescovo Franc Rodé, Prefetto della Congregazione per gli Istituti di Vita Consacrata e le Società di Vita Apostolica.

- Quattro Presuli della Conferenza Episcopale del Rwanda, in Visita "ad Limina Apostolorum":

- Il Vescovo Augustin Misago, di Gikongoro.

- Il Vescovo Frédéric Rubwejanga, di Kibungo.

- Il Vescovo Alexis Habiyambere, S.I., di Nyundo.

- Il Vescovo Kizito Bahujimihigo, di Ruhengeri.

- L'Arcivescovo Tadeusz Kondrusiewicz, dell'Arcidiocesi della Madre di Dio a Mosca (Russia).
AP:AL/.../... VIS 20050519 (100)

SEMINARI DI STUDIO PACE E LITURGIA E DOTTRINA SOCIALE CHIESA


CITTA' DEL VATIC ANO, 19 MAG. 2005 (VIS). Il Pontificio Consiglio della Giustizia e della Pace, in collaborazione con il Pontificio Ateneo Sant'Anselmo, ha promosso un Seminario di studio su: "Pace e liturgia: un itinerario di ricerca" per approfondire strumenti e metodi pastorali e culturali onde rendere la vita liturgica sempre più intimamente collegata con l'impegno sociale e politico per la pace. Il Seminario si terrà il 20 e 21 maggio nella sede del Dicastero a San Calisto.

Nella giornata di ieri, nella medesima sede di Palazzo San Calisto, ha avuto luogo un Seminario di studio sulla Dottrina sociale della Chiesa come fondamento irrinunciabile per la formazione e l'impegno del laico cristiano.
CON-IP/PACE:LITURGIA/... VIS 20050519 (130)

UDIENZA AMBASCIATORE EX-REPUBBLICA JUGOSLAVA MACEDONIA


CITTA' DEL VATICANO, 19 MAG. 2005 (VIS). Questa mattina il Santo Padre Benedetto XVI ha ricevuto in udienza il Signor Bartolomej Kajtazi, nuovo Ambasciatore della Ex-Repubblica Jugoslava di Macedonia presso la Santa Sede, in occasione della presentazione delle Lettere Credenziali.

Papa Benedetto XVI ha ricordato che la Macedonia "ha riaffermato il suo impegno a percorrere la via della pace e della riconciliazione. Nel fare ciò la Nazione può essere d'esempio agli altri Paesi della regione balcanica. Tragicamente le differenze culturali sono state sovente fonte di incomprensione fra i popoli e causa di conflitti e guerre insensati. Effettivamente, il dialogo fra le culture è pietra angolare indispensabile all'edificazione di una civiltà universale dell'amore alla quale tutti gli esseri umani aspirano".

Il Santo Padre ha rilevato che il governo del Paese è impegnato a perseguire "l'obiettivo dell'integrazione sociale" che avvicinerà il Paese al resto dell'Europa. "Come il mio compianto Predecessore affermò in numerose occasioni: l'Europa ha bisogno delle Nazioni Balcaniche ed esse hanno bisogno dell'Europa! L'ingresso nell'Unione Europea non deve, tuttavia, essere inteso meramente come una panacea per superare le avversità di carattere economico. Nel processo di espansione dell'Unione Europea è di 'capitale importanza' ricordare che 'l'unione non avrà consistenza se fosse ridotta alle sole dimensioni geografiche ed economiche'. Piuttosto, essa deve 'anzitutto consistere in una concordia dei valori da esprimersi nel diritto e nella vita'. Tutto ciò esige da ogni stato un adeguato assetto della società che riconosca e recuperi 'con fedeltà creativa quei valori fondamentali alla cui acquisizione il Cristianesimo ha dato un contributo determinante, riassumibili nell'affermazione della dignità trascendente della persona umana, del valore della ragione, della libertà, della democrazia, dello stato di diritto e della distinzione tra politica e religione'".

Benedetto XVI ha proseguito il suo discorso affermando che: "Un autentico sviluppo richiede la coordinazione di un piano nazionale di sviluppo rispondente alle legittime aspirazioni di tutti i settori della società, del quale saranno responsabili i dirigenti politici e civili". I programmi "devono fondarsi sulla salvaguardia dei diritti umani, comprendenti i diritti delle minoranze etiche e religiose, sulla pratica di governo responsabile e trasparente e sul rispetto della legge e dell'ordine basato su un sistema giudiziario imparziale e forze di polizia probe".

Il Papa ha successivamente ribadito l'importanza di offrire alle giovani generazioni "una visione di fiducia ed ottimismo" e di speranza nel futuro mediante "la creazione di opportunità educative", in particolare scuole "affidate a persone integre. (...) Parte integrante di tale formazione è l'educazione religiosa".

Benedetto XVI ha concluso il suo discorso ricordando che: "la Chiesa cattolica in Macedonia, sebbene numericamente esigua, tiene a raggiungere, nella collaborazione con le altre comunità religiose, tutti i membri della società macedone senza distinzione. (...) Sono certo che la Chiesa intende contribuire in modo sempre più esteso ai programmi di sviluppo umano del Paese, promuovendo i valori della pace, della giustizia, della solidarietà e della libertà".
CD/LETTERE CREDENZIALI/MACEDONIA:KAJTAZI VIS 20050519 (500)

ALTRI ATTI PONTIFICI

CITTA' DEL VATICANO, 19 MAG. 2005 (VIS). Il Santo Padre ha nominato:

- Il Vescovo Ramón del Hoyo López, finora Vescovo di Cuenca (Spagna), Vescovo di Jaén (superficie: 13.497; popolazione: 651.565; cattolici: 630.000; sacerdoti: 308; religiosi: 717), Spagna.

- Membri dell'Amministrazione del Patrimonio della Sede Apostolica, il Cardinale Giovanni Battista Re, Prefetto della Congregazione per i Vescovi, ed il Cardinale Jean-Louis Tauran, Archivista e Bibliotecario di Santa Romana Chiesa.
NER:NA/.../DEL HOYO LÓPEZ:RE:TAURAN VIS 20050519 (80)

mercoledì 18 maggio 2005

BENEDETTO XVI: GRAZIE A DIO PER GIOVANNI PAOLO II


CITTA' DEL VATICANO, 18 MAG. 2005 (VIS). All'inizio dell'Udienza Generale, tenutasi in Piazza San Pietro, il Papa ha ricordato che oggi "il nostro amato Papa Giovanni Paolo II avrebbe compiuto 85 anni. Siamo certi che ci guarda dall'alto e ci è vicino. Dobbiamo ringraziare il Signore per il dono di questo grande Papa e per tutto ciò che ha compiuto e sofferto".

Commentando il Salmo 112: "Lodate il nome del Signore", Papa Benedetto XVI ha spiegato ai 25.000 pellegrini presenti che: "il canto di lode, (...) esalta la liberazione dalla schiavitù del faraone e la gioia di Israele nel servire il Signore in libertà nella terra promessa".

"La prima strofa" - ha proseguito il Pontefice - "esalta 'il nome del Signore' che - come è noto - nel linguaggio biblico indica la persona stessa di Dio, la sua presenza viva e operante nella storia umana. (...) Tutto l'essere e tutto il tempo - 'dal sorgere del sole al suo tramonto', dice il Salmista - è coinvolto in un'unica azione di grazie".

"La seconda parte (...) celebra la trascendenza del Signore. (...) Lo sguardo divino si dirige su tutta la realtà, sugli esseri terreni e su quelli celesti. Tuttavia i suoi occhi non sono altezzosi e distaccati, come quelli di un freddo imperatore. Il Signore - dice il Salmista - 'si china a guardare'".

Commentando l'ultima parte del Salmo, il Papa ha detto: "Il Signore si abbassa con premura verso la nostra piccolezza e indigenza che ci spingerebbe a ritirarci timorosi. Egli punta direttamente col suo sguardo amoroso e col suo impegno efficace verso gli ultimi e i miseri del mondo: 'Solleva l'indigente dalla polvere, dall'immondizia rialza il povero'. Dio si china, quindi, sui bisognosi e sofferenti per consolarli. (...) Il Salmista, quindi, loda un Dio ben diverso da noi nella sua grandezza, ma insieme molto vicino alle sue creature che soffrono".

Papa Benedetto XVI ha concluso la catechesi affermando: "È facile intuire in questi versetti finali del Salmo 112 la prefigurazione delle parole di Maria nel 'Magnificat', il cantico delle scelte di Dio che 'guarda all'umiltà della sua serva'. Più radicale del nostro Salmo, Maria proclama che Dio 'rovescia i potenti dai troni e innalza gli umili".
AG/SALMO 112/... VIS 20050518 (380)

ALTRI ATTI PONTIFICI


CITTA' DEL VATICANO, 18 MAG. 2005 (VIS). Il Santo Padre:

- Ha accettato la rinuncia al governo pastorale della Diocesi di Linz (Austria), presentata dal Vescovo Maximilian Aichern, O.S.B., presentata in conformità al canone 401, paragrafo 2, del Codice di Diritto Canonico.

- Ha nominato il Sacerdote Roque Paloschi, Vescovo di Roraima (superficie: 224.118; popolazione: 324.397; cattolici: 200.000; sacerdoti: 30; religiosi: 74; diaconi permanenti: 2), Brasile. Il Vescovo eletto è nato nel 1956 a Progresso (Brasile), ed è stato ordinato sacerdote nel 1986. Finora è stato Parroco della Parrocchia "Nossa Senhora da Luz" a Pinheiro nella Diocesi di Bagé (Brasile).

- Ha nominato il Vescovo Fernando Antônio Saburido, O.S.B., finora Ausiliare dell'Arcidiocesi di Olinda e Recife (Brasile), Vescovo di Sobral (superficie: 18.920; popolazione: 863.713; cattolici: 731.554; sacerdoti: 54; religiosi: 125), Brasile.
RE:NER/.../AICHERN:PALOSCHI:SABURIDO VIS 20050518 (140)

FERMA CONDANNA OGNI FORMA DI VIOLAZIONE DIRITTO ALLA VITA


CITTA' DEL VATICANO, 18 MAG. 2005 (VIS). Ieri mattina, il Cardinale Renato Raffaele Martino, Presidente del Pontificio Consiglio della Giustizia e della Pace, ha ricevuto in Vaticano i Signori Bob e Mary Schindler, genitori di Terri Schiavo, la giovane donna statunitense lasciata morire alla fine di marzo negli Stati Uniti, dopo che il tribunale, su istanza del marito, aveva ordinato il distacco della sonda di alimentazione che la teneva in vita.

Un Comunicato del Pontificio Consiglio, reso pubblico nel pomeriggio di ieri, precisa che gli Schindler, accompagnati dai promotori dell'Associazione Missionari del Vangelo della Vita, Associazione creata per la difesa della vita dal concepimento fino alla morte naturale, sono giunti a Roma per presentare alla Santa Sede lo statuto associativo ed hanno espresso al Cardinale Martino la loro gratitudine per essersi strenuamente adoperato per salvare la vita della figlia.

Il Cardinale Martino, si legge ancora nel Comunicato, nell'incoraggiare le iniziative della nuova Associazione, "ha ricordato la recente fermissima presa di posizione di Benedetto XVI in occasione dell'insediamento nella cattedra di San Giovanni in Laterano, quando ha sottolineato che 'la libertà di uccidere non è una vera libertà, ma una tirannia che riduce l'uomo in schiavitù'". Il Cardinale ha aggiunto che: "Ciò, non riguarda solo l'aborto e l'eutanasia, ma anche la pena di morte, la guerra, il terrorismo, la distruzione o manipolazione di embrioni umani, gli stermini per fame o per devastazione dell'ambiente naturale".

Questa mattina i coniugi Schindler hanno partecipato all'Udienza Generale di Papa Benedetto XVI.
CON-IP/DIRITTO VITA:SCHINDLER/MARTINO VIS 20050518 (240)

INTITOLATA CIMA DEL GRAN SASSO A PAPA GIOVANNI PAOLO II


CITTA' DEL VATICANO, 18 MAG. 2005 (VIS). Al termine della catechesi dell'Udienza Generale odierna in lingua italiana, con i riassunti in inglese, francese, spagnolo, tedesco e portoghese, e le parole di saluto ai 25.000 pellegrini provenienti da Croazia, Repubblica Ceca, Slovacchia, Ucraina, Federazione Russa ed Ungheria, Papa Benedetto XVI ha salutato i pellegrini polacchi presenti, ricordando che oggi sarebbe stato l'85° compleanno di Giovanni Paolo II, "l'indimenticabile Pontefice che è nel cuore di tutti. Auguro ai Polacchi qui presenti ogni bene nel Signore. Dio vi benedica".

Rivolgendosi ai pellegrini di lingua italiana, il Santo Padre ha detto: "Si compie oggi in Abruzzo un atto quanto mai significativo, al quale spiritualmente mi unisco. Viene intitolata una cima del Gran Sasso d'Italia all'indimenticabile Papa Giovanni Paolo II, che ha amato e più volte visitato queste splendide montagne. Saluto e ringrazio i promotori di tale lodevole iniziativa ed auspico che quanti sosteranno presso questa vetta siano spinti ad elevare lo spirito a Dio, la cui bontà risplende nella bellezza del Creato".
AG/COMPLEANNO:GIOVANNI PAOLO II/... VIS 20050518 (190)

martedì 17 maggio 2005

RUOLO PREMINENTE DEL CRISTIANESIMO IN EUROPA


CITTA' DEL VATICANO, 17 MAG. 2005 (VIS). L'Arcivescovo Giovanni Lajolo, Segretario per i Rapporti della Santa Sede con gli Stati, ha preso ieri la parola al Terzo Vertice dei Capi di Stato e di Governo dei Paesi Membri del Consiglio d'Europa, in corso a Varsavia (Polonia), nei giorni 16 e 17 maggio.

Il Capo della Delegazione della Santa Sede è intervenuto sui tre temi del Vertice. In merito all'unità ed ai valori europei, l'Arcivescovo Lajolo ha affermato che: "L'Europa potrà essere amata dai suoi cittadini ed operare come fattore di pace e di civiltà nel mondo soltanto se sarà animata da alcuni valori fondamentali: la promozione della dignità dell'uomo e dei suoi diritti fondamentali, tra i quali in primo luogo la libertà di coscienza e di religione; la ricerca del bene comune in spirito di solidarietà e il rispetto delle identità nazionali e culturali".

"Il ruolo preminente che il cristianesimo ha avuto nel formare ed arricchire tale patrimonio - culturale, religioso e umanistico - è a tutti ben noto e non può essere ignorato".

Riguardo alle sfide molto concrete che la società europea deve affrontare, il Segretario per i Rapporti con gli Stati ha segnalato che esse: "provengono dai grandi problemi mondiali ereditati dal secolo XX: la minaccia nucleare, (...) l'insorgere di fondamentalismi politico-religiosi, i grandi fenomeni migratori, ed alcune situazioni di pericolosa instabilità", che interessano la Bosnia-Erzegovina e la regione del Kosovo, dove occorre assicurare "efficaci garanzie per le minoranze".

L'Arcivescovo Lajolo ha quindi ribadito la necessità di: "un migliore coordinamento delle Organizzazioni Europee" ed ha indicato che l'esperienza del Consiglio d'Europa "è particolarmente preziosa, perché traccia i contorni di ciò che potrebbe diventare un progetto di società europea".

Per quanto riguarda l'Unione Europea, ha proseguito l'Arcivescovo Lajolo - "è nel settore giuridico relativo ai diritti umani che si delineano ancora nuove concrete possibilità per una più stretta collaborazione istituzionale. Il comune impegno per il rafforzamento dei diritti umani e della protezione legale dei cittadini europei - espresso anche nella volontà dell'Unione Europea di aderire alla Convenzione europea per la salvaguardia dei diritti dell'uomo e delle libertà fondamentali - dovrà trovare opportuna articolazione nelle proposte attese da parte del Gruppo di coordinamento creato nel dicembre 2004".
DELSS/EUROPA/VARSAVIA:LAJOLO VIS 20050517 (380)

DOTTRINA SOCIALE DELLA CHIESA E FORMAZIONE LAICI


CITTA' DEL VATICANO, 17 MAG. 2005 (VIS). Mercoledì 18 maggio si terrà un Seminario di studio, promosso dal Pontificio Consiglio della Giustizia e della Pace e dalla Federazione Internazionale degli Uomini Cattolici - Unum Omnes FIHC, sul tema: "La Dottrina sociale della Chiesa, fondamento irrinunciabile per la formazione e l'impegno del laico cristiano".

Il tema del raduno verrà presentato dal Presidente del Dicastero, Cardinale Renato Raffaele Martino, dopo la preghiera di apertura e il saluto degli organizzatori. Un Comunicato del Pontificio Consiglio della Giustizia e della Pace precisa che il Seminario verterà in particolare su: "Le difficoltà e le risorse del cristiano, quando è chiamato a fare scelte in ambiti o realtà che implicano valori etici prioritari, quali la sacralità della vita, l'indissolubilità del matrimonio, il corretto uso dei media, la ricerca scientifica, le opzioni economiche decisive per la vita dei cittadini, specialmente dei più poveri".

Seguirà una Tavola rotonda su: "La Dottrina sociale della Chiesa e i percorsi formativi", animata da interventi dei responsabili di alcune Organizzazioni Internazionali Cattoliche, quali la Federazione Internazionale di Azione Cattolica, l'Unione Mondiale delle Organizzazioni Femminili Cattoliche, il Coordinamento Internazionale della Gioventù Operaia Cattolica, l'Associazione Internazionale Rurale Cattolica, la Federazione Internazionale delle Associazioni dei Medici Cattolici e la Federazione Internazionale degli Uomini Cattolici.
CON-IP/DOTTRINA SOCIALE:LAICI/MARTINO VIS 20050517 (220)

ALTRI ATTI PONTIFICI


CITTA' DEL VATICANO, 17 MAG. 2005 (VIS). Il Santo Padre ha nominato:

- Il Reverendo Clarence Silva, Vescovo di Honolulu (superficie: 16.660; popolazione: 1.244.898; cattolici: 234.588; sacerdoti: 157; religiosi: 361; diaconi permanenti: 51), Stati Uniti d'America. Il Vescovo eletto è nato ad Honolulu (Stati Uniti d'America), nel 1949 ed è stato ordinato sacerdote nel 1975. Dal gennaio 2004 è Vicario Generale e moderatore di curia della Diocesi di Oakland (Stati Uniti d'America).

- Il Monsignore Kevin W. Vann, Vescovo Coadiutore della Diocesi di Fort Worth (superficie: 62.007; popolazione: 2.770.961; cattolici: 400.501; sacerdoti: 115; religiosi: 160; diaconi permanenti: 74), Stati Uniti d'America. Il Vescovo eletto è nato a Springfield (Stati Uniti d'America), nel 1951 ed è stato ordinato sacerdote nel 1981. Finora è stato Vicario Episcopale per il clero e Parroco della "Blessed Sacrament Parish" a Springfield in Illinois (Stati Uniti d'America).
NER:NEC/.../SILVA:VANN VIS 20050517 (140)

lunedì 16 maggio 2005

ALTRI ATTI PONTIFICI

CITTA' DEL VATICANO, 14 MAG. 2005 (VIS). Il Santo Padre ha nominato:

- Il Monsignore Francesco Alfano, Arcivescovo di Sant'Angelo dei Lombardi-Conza-Nusco-Bisaccia (superficie: 1.290; popolazione: 85.000; cattolici: 84.500; sacerdoti: 67; religiosi: 128; diaconi permanenti: 2), Italia. L'Arcivescovo eletto è nato a Nocera Inferiore (Salerno), nel 1956 ed ha ricevuto l'ordinazione sacerdotale nel 1982. Finora è stato Parroco e Vicario Episcopale per il Clero.

- Il Monsignore Michele Castoro, Vescovo di Oria (superficie: 921; popolazione: 181.694; cattolici: 178.700; sacerdoti: 121; religiosi: 295; diaconi permanenti: 6), Italia. Il Vescovo eletto è nato ad Altamura (Bari), nel 1952 ed è stato ordinato sacerdote nel 1977. Finora è stato Capo Ufficio della Congregazione per i Vescovi.
NER/.../ALFANO:CASTORO VIS 20050516 (120)

I SANTI SONO I CAPOLAVORI DELLO SPIRITO SANTO


CITTA' DEL VATICANO, 14 MAG. 2005 (VIS). Nel pomeriggio di oggi, il Cardinale José Saraiva Martins, Prefetto della Congregazione per le Cause dei Santi, ha presieduto, all'Altare della Cattedra della Basilica Vaticana, la Celebrazione dell'Eucaristia per la Beatificazione delle due Serve di Dio Ascensión del Corazón de Jesús Nicol Goñi e Marianne Cope.

All'inizio della cerimonia, il Cardinale Saraiva Martins, per incarico di Papa Benedetto XVI, ha dato lettura della Lettera Apostolica con la quale il Sommo Pontefice ha iscritto nell'albo dei Beati le due Serve di Dio.

Nell'omelia il Porporato ha ricordato la Solennità di Pentecoste che si celebra oggi ed ha sottolineato che gli Apostoli "fecero l'esperienza dello Spirito Santo e divennero testimoni di Cristo morto e risorto, missionari per le vie del mondo. La stessa esperienza si ripete in tutti coloro che, accogliendo Cristo, si aprono a Dio e all'umanità; si ripete soprattutto nei santi, sia in quelli anonimi sia in quelli che sono stati elevati agli onori degli altari. I santi sono i capolavori dello Spirito che scolpisce il volto di Cristo e infonde nel loro cuore la carità di Dio".

Della Beata spagnola Ascensión del Corazón de Jesús Nicol Goñi (1868-1940), Vergine, Cofondatrice delle Suore Missionarie Domenicane del Rosario "una delle grandi missionarie del secolo passato", il Cardinale ha detto che: "desiderò appartenere esclusivamente a Dio, consacrandosi come monaca domenicana nel Monastero di Santa Rosa di Huesca, in Spagna". Ricordando che all'età di 45 anni il Signore la chiamò ad essere missionaria in Perù, il Cardinale Saraiva Martins ha affermato: "Con entusiasmo giovanile e fiducia totale nella Provvidenza, lasciò la sua patria e si dedicò alla missione evangelizzatrice, estendendo a tutto il mondo il suo slancio missionario, a partire dal continente americano. La sua generosa ed incisiva opera, di vasta portata, lasciò una profonda impronta nella storia missionaria della Chiesa".

"Collaborò con il Vescovo Domenicano Ramón Zubieta, nella fondazione delle Suore Missionarie Domenicane del Rosario, Congregazione di cui fu la prima Superiora Generale. La sua vita missionaria fu ricca di sacrifici, rinunce e frutti apostolici. (...) Sostenuta da una fede viva e da una fervente devozione al Sacro Cuore di Gesù e a Nostra Signora del Rosario, si impegnò per la salvezza delle anime, con completa abnegazione. Esortava frequentemente le sue consorelle a comportarsi nello stesso modo, affermando che non si salvano le anime senza il nostro sacrificio personale".

Della Beata Marianne Cope (1838-1918), Vergine, delle Sister of Saint Francis, Syracuse, NY. U.S.A., nata in Germania ed emigrata da bambina negli Stati Uniti d'America, il Prefetto della Congregazione per le Cause dei Santi ha sottolineato che: "L'incontro di Madre Marianne con i malati di lebbra avvenne quando aveva già percorso una lunga strada nella sequela di Cristo. Da vent'anni apparteneva alla Congregazione delle Suore del Terz'Ordine di San Francesco di Syracuse nello Stato di New York".

Ricordando che Dio la chiamò "ad una donazione più radicale, ad un servizio missionario più rischioso", quando rispose all'invito del Vescovo di Honolulu che cercava suore di buona volontà per assistere i malati di lebbra nell'isola di Molokai (Hawai), la Beata Marianne "lasciò tutto e si abbandonò completamente alla volontà di Dio. (...) Collaborò con il Beato Damiano de Veuster", noto come l'Apostolo dei lebbrosi ed "amò i malati di lebbra più di se stessa. Li servì, li educò, li guidò con intelligenza, amabilità e fortezza. In loro vedeva il volto sofferente di Gesù. Ricalcò le orme del buon samaritano e divenne 'la madre dei lebbrosi'".

Al termine dell'omelia, il Cardinale Saraiva Martins ha sottolineato che le due nuove Beate "hanno portato nel mondo i frutti e i segni della presenza dello Spirito Santo, hanno parlato il linguaggio della verità e dell'amore, il solo capace di abbattere le barriere della cultura e della razza e di ricostruire l'unità della famiglia umana, dispersa dall'orgoglio, dalla volontà di potenza, dal rifiuto della sovranità di Dio".
.../BEATIFICAZIONI/SARAIVA MARTINS VIS 20050516 (650)

CHIESA DEVE APRIRE FRONTERE FRA POPOLI E INFRANGERE BARRIERE


CITTA' DEL VATICANO, 15 MAG. 2005 (VIS). Alle ore 9:30 di oggi, Solennità di Pentecoste, nella Patriarcale Basilica Vaticana, il Santo Padre Benedetto XVI ha presieduto la Santa Messa nel corso della quale ha conferito l'Ordinazione presbiterale a ventuno diaconi della Diocesi di Roma. Hanno concelebrato con il Papa il Cardinale Camillo Ruini, Vicario Generale di Sua Santità per la Diocesi di Roma, l'Arcivescovo Luigi Moretti, Vicegerente, i Vescovi Ausiliari, i Superiori dei Seminari interessati e i Parroci degli Ordinandi.

I nuovi Presbiteri provenivano dall'Italia (undici), dalla Bolivia (due) e dall'Uruguay, dal Costa Rica, dal Perù, dall'Irlanda, dalla Romania, dal Kenia, dall'Angola e della Nigeria.

Nell'omelia pronunciata nel corso della Liturgia dell'Ordinazione, Papa Benedetto XVI ha ricordato la Solennità di Pentecoste, giorno in cui "lo Spirito Santo, sotto i segni di un vento potente e del fuoco, irrompe nella comunità orante dei discepoli di Gesù e dà così origine alla Chiesa".

"La Chiesa" - ha sottolineato il Santo Padre - "deve sempre nuovamente divenire ciò che essa già è: deve aprire le frontiere fra i popoli e infrangere la barriere fra le classi e le razze. In essa non vi possono essere né dimenticati né disprezzati. Nella Chiesa vi sono soltanto liberi fratelli e sorelle di Gesù Cristo. Vento e fuoco dello Spirito Santo devono senza sosta aprire quelle frontiere che noi uomini continuiamo ad innalzare fra di noi".

Rivolgendosi agli ordinandi, Benedetto XVI ha detto che nel saluto del Signore Risorto agli Apostoli: "La pace sia con voi", riportato nel Vangelo di oggi, "possiamo intravedere anche un richiamo al grande mistero della fede, alla Santa Eucaristia, nella quale Egli continuamente ci dona se stesso e, in tal modo la vera pace".

Nel nome di Gesù, ha spiegato il Papa, "voi potete dire: questo è il mio corpo - questo è il mio sangue. Lasciatevi attirare sempre di nuovo nella Santa Eucaristia, nella comunione di vita con Cristo. Considerate come centro di ogni giornata il poterla celebrare in modo degno. Conducete gli uomini sempre di nuovo a questo mistero. Aiutateli a partire da essa, a portare la pace di Cristo nel mondo".

Il Papa ha anche sottolineato "il potere del perdono" dei sacerdoti, affermando: "Il sacramento della penitenza è uno dei tesori preziosi della Chiesa, perché solo nel perdono si compie il vero rinnovamento del mondo. Nulla può migliorare nel mondo, se il male non è superato. E il male può essere superato solo con il perdono. Certamente, deve essere un perdono efficace. Ma questo perdono può darcelo solo il Signore. Un perdono che non allontana il male solo a parole, ma realmente lo trasforma".
HML/ORDINAZIONI PRESBITERALI/... VIS 20050516 (450)

21 NUOVI PRESBITERI, GIORNO DI FESTA PER LA CHIESA DI ROMA00


CITTA' DEL VATICANO, 15 MAG. 2005 (VIS). Affacciandosi alla finestra del suo studio nel Palazzo Apostolico Vaticano, con circa 20 minuti di ritardo, per recitare il Regina Coeli, il Santo Padre Benedetto XVI, in alcune parole pronunciate a braccio, ha detto ai circa 40.000 fedeli che gremivano Piazza San Pietro: "Chiedo innanzitutto scusa per il mio grande ritardo. Ho avuto la grazia di ordinare ventuno sacerdoti e una tale raccolta di Dio dura anche un po' di tempo: grazie dunque per la vostra comprensione".

La Liturgia dell'Ordinazione, ha detto Papa Benedetto XVI, "È un evento che segna un momento di crescita importante per la nostra Comunità. Dai ministri ordinati, infatti, essa riceve vita, soprattutto mediante il servizio della Parola di Dio e dei Sacramenti. Questo, dunque, è un giorno di festa per la Chiesa di Roma. E per i sacerdoti novelli, questa è in modo speciale la loro Pentecoste: ad essi rinnovo il mio saluto e prego perché lo Spirito Santo accompagni sempre il loro ministero".

Il Santo Padre ha detto ancora: "La felice coincidenza tra la Pentecoste e le Ordinazioni presbiterali mi invita a sottolineare il legame indissolubile che esiste, nella Chiesa, tra lo Spirito e l'istituzione. Lo accennavo già sabato scorso, prendendo possesso della Cattedra di Vescovo di Roma, a San Giovanni in Laterano. La Cattedra e lo Spirito sono realtà intimamente unite, così come lo sono il carisma e il ministero ordinato. Senza lo Spirito Santo, la Chiesa si ridurrebbe a un'organizzazione meramente umana, appesantita dalle sue stesse strutture. Ma, a sua volta, nei piani di Dio lo Spirito si serve abitualmente delle mediazioni umane per agire nella storia. Proprio per questo Cristo, che ha costituito la sua Chiesa sul fondamento degli Apostoli stretti intorno a Pietro, l'ha anche arricchita del dono del suo Spirito, affinché nel corso dei secoli la conforti (cfr Gv 14,16) e la guidi alla verità tutta intera (cfr Gv 16,13)".

"Possa la Comunità ecclesiale" - ha auspicato infine il Pontefice - "restare sempre aperta e docile all'azione dello Spirito Santo per essere tra gli uomini segno credibile e strumento efficace dell'azione di Dio!".

Dopo la recita del Regina Coeli, Papa Benedetto ha rivolto brevi parole di saluto, in tedesco ed in italiano, ai pellegrini convenuti in Piazza San Pietro.
ANG/PENTECOSTE/... VIS 20050516 (390)

CARDINALE RUINI INVIATO SPECIALE CONGRESSO EUCARISTICO


CITTA' DEL VATICANO, 16 MAG. 2005 (VIS). Oggi è stata resa pubblica la Lettera del Santo Padre Benedetto XVI al Cardinale Camillo Ruini, Vicario Generale per la Diocesi di Roma e Presidente della Conferenza Episcopale Italiana, che conferma la nomina del Cardinale Vicario, stabilita nel gennaio scorso da Giovanni Paolo II, ad Inviato Speciale al XXIV Congresso Eucaristico italiano, che avrà luogo a Bari, dal 21 al 29 maggio prossimo.

Papa Benedetto XVI ricorda nella Lettera pubblicata oggi e datata 13 maggio 2005, che il Cardinale Vicario "aveva rivolto un pressante invito al mio venerato Predecessore Giovanni Paolo II a presiedere le celebrazioni conclusive del XXIV Congresso Eucaristico italiano" e scrive che: "Questo evento molto significativo per la Chiesa italiana si svolge nel contesto dello speciale Anno dell'Eucaristia, durante il quale i cattolici del mondo intero sono stimolati a prendere rinnovata consapevolezza del grande dono lasciatoci da Cristo nell'Ultima Cena. (...) Particolarmente attuale è il tema prescelto: 'Senza la domenica non possiamo vivere'". Infine Benedetto XVI conferma la sua presenza alla Celebrazione eucaristica conclusiva di domenica 29 maggio.

La Missione Pontificia che accompagnerà il Cardinale Camillo Ruini sarà composta dal Monsignore Domenico Ciavarella, Vicario Generale dell'Arcidiocesi di Bari-Bitonto e dal Monsignore Piergiuseppe Vacchelli, Sottosegretario della Conferenza Episcopale Italiana.
BXVI-LETTERA/INVIATO:CONGRESSO/RUINI VIS 20050516 (220)

LE NUOVE BEATE ESEMPLARI TESTIMONI DELLA CARITÀ DI CRISTO


CITTA' DEL VATICANO, 16 MAG. 2005 (VIS). Questa mattina il Santo Padre Benedetto XVI ha ricevuto i fedeli che sabato scorso hanno partecipato alla Santa Messa per la Beatificazione di Madre Ascensión del Corazón de Jesús Nicol Goñi e Madre Marianne Cope. Le nuove Beate furono, ha detto il Santo Padre, "Esemplari testimoni della carità di Cristo" e "ci aiutano a meglio comprendere il senso e il valore della nostra vocazione cristiana".

Rivolgendosi alle Suore Domenicane Missionarie del Rosario, che "a esempio della loro Beata Fondatrice, ci aiutano a rivivere, nel nostro tempo, lo spirito di San Domenico", il Santo Padre ha esortato le religiose con queste parole: "Mantenete viva l'esperienza della vicinanza di Dio nella vita missionaria - 'come ci sentiamo vicine a Dio', diceva la Madre, - lo spirito di fraternità nelle vostre comunità, disposte a recarsi dove la Chiesa più ne ha bisogno, con lo stile imprenditoriale che portò la Madre Ascensión fin nei territori più sperduti del Vicariato di Puerto Maldonado".

Il Santo Padre ha rivolto parole di saluto ai pellegrini provenienti da questo Vicariato Apostolico e da altre regioni peruviane "che videro fiorire un frutto prezioso di autentica evangelizzazione, coltivato con cura specialmente da mani femminili" e ai pellegrini provenienti da Navarra, regione natale della nuova Beata e da altre parti della Spagna.

Della Beata Marianne Cope, Benedetto XVI ha ricordato che "nel 1862 entrò nella Congregazione delle Missionarie Francescane di Syracuse (Stati Uniti d'America), dove ricolma della spiritualità specifica di San Francesco di Assisi, si dedicò incondizionatamente alle opere spirituali e corporali di misericordia".

Sottolineando che Madre Cope accettò l'invito del Vescovo di Honolulu a recarsi nelle Hawai, per prendersi cura dei lebbrosi, Benedetto XVI ha affermato: "Per 35 anni, fino alla morte nel 1918, la nuova Beata dedicò la vita all'amore e al servizio dei lebbrosi nelle isole di Maui e Molokai".

"La generosità di Madre Marianne" - ha proseguito il Pontefice - "fu umanamente parlando, esemplare. Tuttavia, le buone intenzioni e la generosità da sole non spiegano in modo adeguato la sua vocazione. È solo nella prospettiva della fede che possiamo comprendere la sua testimonianza - di cristiana e di religiosa - resa a quell'amore sacrificale che raggiunge il suo culmine in Gesù Cristo. Tutto quello che riuscì a realizzare fu ispirato dal suo amore personale per il Signore, espresso attraverso l'amore per gli abbandonati e i reietti della società, trattati indegnamente".
AC/PELLEGRINI BEATIFICAZIONE/... VIS 20050516 (410)
Copyright © VIS - Vatican Information Service