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lunedì 30 maggio 2005

IL PAPA RICONFERMA IMPEGNO AD OPERARE UNITÀ DEI CRISTIANI


CITTA' DEL VATICANO, 29 MAG. 2005 (VIS). Questa mattina, il Santo Padre Benedetto XVI è partito in elicottero alla volta di Bari per la conclusione del XXIV Congresso Eucaristico Nazionale Italiano, tenutosi nella settimana appena trascorsa, sul tema: "Senza la domenica non possiamo vivere".

Nel suo primo Viaggio Apostolico in Italia, Papa Benedetto XVI ha celebrato la Santa Messa, alle ore 10:00, alla Spianata Marisabella, con la partecipazione di 200.000 fedeli e al termine ha recitato l'Angelus. Con il Papa hanno concelebrato i Presuli della Conferenza Episcopale Italiana.

Nell'omelia, il Papa ha detto che il tema scelto per la celebrazione del Congresso Eucaristico "ci riporta all'anno 304, quando l'imperatore Diocleziano proibì ai cristiani, sotto pena di morte, di possedere le Scritture, di riunirsi la domenica per celebrare l'Eucaristia. (...) Ad Abitene" - ha ricordato Papa Benedetto - "una piccola località nell'attuale Tunisia, 49 cristiani furono sorpresi una domenica mentre (...) celebravano l'Eucaristia sfidando i divieti imperiali" e "dopo atroci torture (...) furono uccisi".

"È un'esperienza, quella dei martiri di Abitene" - ha detto il Papa - "sulla quale dobbiamo riflettere anche noi, cristiani del ventunesimo secolo. Neppure per noi è facile vivere da cristiani. Da un punto di vista spirituale, il mondo in cui ci troviamo segnato spesso dal consumismo sfrenato, dall'indifferenza religiosa, da un secolarismo chiuso alla trascendenza, può apparire un deserto non meno aspro di quello 'grande e spaventoso' di cui ci ha parlato la prima lettura, tratta dal Libro del Deuteronomio".

Ricordando che Dio venne in aiuto al popolo ebreo in difficoltà "col dono della manna", il Papa ha affermato: "Il Figlio di Dio, essendosi fatto carne, poteva diventare Pane, ed essere così nutrimento del suo popolo in cammino verso la terra promessa del Cielo".

"Abbiamo bisogno di questo Pane per affrontare le fatiche e le stanchezze del viaggio. La Domenica, Giorno del Signore, è l'occasione propizia per attingere forza da Lui, che è il Signore della vita. Il precetto festivo non è quindi semplicemente un dovere imposto dall'esterno. Partecipare alla Celebrazione domenicale e cibarsi del Pane eucaristico è un bisogno per il cristiano, il quale può così trovare l'energia necessaria per il cammino da percorrere".

Benedetto XVI ha sottolineato che il Cristo che incontriamo nel Sacramento dell'Eucaristia "è l'unico e medesimo Cristo che è presente nel Pane eucaristico di ogni luogo della terra. Questo significa che noi possiamo incontrarlo solo insieme con tutti gli altri. Possiamo riceverlo solo nell'unità".

"La conseguenza è chiara" - ha proseguito il Pontefice - "non possiamo comunicare con il Signore, se non comunichiamo tra noi. Se vogliamo presentarci a Lui, dobbiamo anche muoverci per andare gli uni incontro agli altri. Per questo bisogna imparare la grande lezione del perdono: non lasciar lavorare nell'animo il tarlo del risentimento, ma aprire il cuore alla magnanimità dell'ascolto dell'altro".

Ricordando ancora che l'Eucaristia "è sacramento dell'unità", il Papa ha lamentato che purtroppo "i cristiani sono divisi, proprio nel sacramento dell'unità", ed ha ribadito che: "Tanto più dobbiamo, sostenuti dall'Eucaristia, sentirci stimolati a tendere con tutte le forze a quella piena unità che Cristo ha ardentemente auspicato nel Cenacolo. Proprio qui, a Bari, città che custodisce le ossa di San Nicola, terra di incontro e di dialogo con i fratelli cristiani dell'Oriente, vorrei ribadire la mia volontà di assumere come impegno fondamentale quello di lavorare con tutte le energie alla ricostituzione della piena e visibile unità di tutti i seguaci di Cristo".

"Sono cosciente" - ha detto ancora il Papa - "che per questo non bastano le manifestazioni di buoni sentimenti. Occorrono gesti concreti che entrino negli animi e smuovano le coscienze, sollecitando ciascuno a quella conversione interiore che è il presupposto di ogni progresso sulla via dell'ecumenismo. Chiedo a voi tutti di prendere con decisione la strada di quell'ecumenismo spirituale, che nella preghiera apre le porte allo Spirito Santo, che solo può creare l'unità".

Al termine della Celebrazione Eucaristica e prima della recita dell'Angelus, il Santo Padre ha detto: "I nostri cuori sono colmi di gratitudine, verso Dio e verso quanti hanno lavorato per la realizzazione di un così straordinario evento ecclesiale, particolarmente significativo perché si svolge nel contesto dell'Anno dell'Eucaristia, che ha avuto nel Congresso un suo momento saliente".

Conclusasi la recita dell'Angelus, Papa Benedetto XVI ha raggiunto in auto il Campo Sportivo "Centro Unione Sportiva", dove era atterrato l'elicottero papale, e, dopo essersi congedato dalla Autorità che Lo hanno accolto all'arrivo, è ripartito per rientrare in Vaticano.
PV-BARI/CONGRESSO EUCARISTICO NAZIONALE/... VIS 20050530 (740)

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