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mercoledì 17 maggio 2006

PREGHIERA VIAGGIO IN POLONIA E SANTO ROSARIO MESE VERGINE


CITTA' DEL VATICANO, 17 MAG. 2006 (VIS). Nel corso dell'Udienza Generale odierna, tenutasi in Piazza San Pietro, nel salutare i pellegrini polacchi, il Santo Padre Benedetto XVI ha espresso la sua gioia di poter fra poco recarsi in visita in Polonia.

"Questa visita" - ha detto il Papa - "si svolgerà sotto il motto: 'Rimanete forti nella fede'. Già oggi chiedo a voi e a tutta la Chiesa in Polonia di pregare, affinché questi giorni, con l'aiuto della grazia di Dio, possiamo reciprocamente consolidarci nella testimonianza della fede. Il Servo di Dio Giovanni Paolo II ci accompagni. Sia lodato Gesù Cristo!".

Ad un gruppo di fedeli della Slovenia il Papa ha detto: "Rivolgo un caro saluto a voi, fedeli della Slovenia, specialmente il Coro della Cattedrale di Maribor! In questo vostro pellegrinaggio, in cui ricordate il decimo anniversario della visita del mio Predecessore, l'esempio della Sua vita vi renda saldi nella fedeltà al Cristo ed alla Chiesa. Di cuore vi imparto l'Apostolica Benedizione".

Infine, rivolgendosi ai giovani e ai malati, il Papa ha esortato "tutti ad intensificare la pia pratica del Santo Rosario, specialmente in questo mese di maggio dedicato alla Madre di Dio. (...) Esorto voi, cari malati, a rivolgervi con fiducia alla Madonna mediante questo pio esercizio, affidando a Lei tutte le vostre necessità. Auguro a voi, cari sposi novelli, di fare della recita del Rosario in famiglia un momento di crescita spirituale sotto lo sguardo materno della Vergine Maria".
AG/SALUTI/... VIS 20060517 (260)

PIETRO: DA UN MESSIA "UOMO DIVINO" A GESÙ "DIO UMANO"


CITTA' DEL VATICANO, 17 MAG. 2006 (VIS). Il Santo Padre Benedetto XVI ha proseguito, questa mattina, per la catechesi dell'Udienza Generale di oggi, "il progetto di un approfondimento del ministero apostolico", esaminando questa volta "le personalità dei singoli Apostoli". All'Udienza, tenutasi in Piazza San Pietro, hanno partecipato 60.000 persone.

"Pietro" - ha detto il Papa - "è il personaggio più noto e citato negli scritti neotestamentari. (...) Con la famiglia di Zebedeo, padre di Giacomo e Giovanni, conduceva una piccola azienda di pesca sul lago di Genezaret (...) ed era animato da un sincero interesse religioso, che lo spinse a recarsi col fratello fino in Giudea per seguire la predicazione di Giovanni il Battista".

"Era un ebreo credente, fiducioso nella presenza operante di Dio nella storia del suo popolo, e addolorato per non vederne l'azione potente nelle vicende di cui egli era, al presente, testimone. (...) I Vangeli ci informano che Pietro è tra i primi quattro discepoli del Nazareno, ai quali se ne aggiunge un quinto, secondo il costume di ogni Rabbi di avere cinque discepoli. Quando Gesù passerà da cinque a dodici discepoli, sarà chiara la novità della sua missione: Egli è venuto a radunare l'Israele escatologico, simboleggiato dal numero dodici, quante erano le tribù d'Israele".

"Simone appare nei Vangeli" - ha proseguito il Pontefice - "con un carattere deciso e impulsivo; egli è disposto a far valere le proprie ragioni anche con la forza. (...) Al tempo stesso, è a volte anche ingenuo e pauroso, e tuttavia, onesto, fino al pentimento più sincero".

"I Vangeli consentono di seguirne passo passo l'itinerario spirituale. Il punto di partenza è la chiamata da parte di Gesù. Avviene in un giorno qualsiasi, mentre Pietro è impegnato nel suo lavoro di pescatore". Gesù "dice a Simone: 'prendi il largo e calate le reti per la pesca. (...) Simone il pescatore si fida di questo Rabbi, che non gli dà risposte ma lo chiama ad affidarsi. (...) Pietro accetta di lasciarsi coinvolgere in questa grande avventura: è generoso, si riconosce limitato, ma crede in colui che lo chiama e insegue il sogno del suo cuore. Dice di sì, e diventa discepolo di Gesù".

"Un altro momento significativo nel suo cammino spirituale Pietro lo vivrà nei pressi di Cesarea di Filippo, quando Gesù pone ai discepoli una precisa domanda. 'Chi dice la gente che io sia? (...) Ê Pietro a rispondere per conto anche degli altri: 'Tu sei il Cristo'".

"Questa risposta di Pietro" - ha sottolineato il Papa - "porta in sé come in germe la futura confessione di fede della Chiesa. Tuttavia Pietro non aveva ancora capito il profondo contenuto della missione messianica di Gesù. Lo dimostra poco dopo, lasciando capire che il Messia che sta inseguendo nei suoi sogni è molto diverso da quello del progetto di Dio. Davanti all'annuncio della passione si scandalizza e protesta, suscitando la vivace reazione di Gesù".

"Pietro vuole un Messia 'uomo divino', che compia le attese della gente imponendo a tutti la sua potenza; Gesù si presenta come il 'Dio umano', che sconvolge le aspettative della folla prendendo un cammino di umiltà e di sofferenza. (...) Pietro impara così che cosa significa veramente seguire Gesù. (...) Anche se con fatica, Pietro accoglie l'invito e prosegue il suo cammino sulle orme del Maestro".
AG/APOSTOLI/PIETRO VIS 20060517 (560)

ALTRI ATTI PONTIFICI


CITTA' DEL VATICANO, 17 MAG. 2006 (VIS). Il Santo Padre:

- Ha nominato il Vescovo Francisco Polti Santillán, Opus Dei., finora Vescovo di Santo Tomé (Argentina), Vescovo di Santiago del Estero (superficie: 81.969; popolazione: 641.241; cattolici: 577.117, sacerdoti: 67; religiosi: 108; diaconi permanenti. 13), Argentina.

- Ha accettato la rinuncia al governo pastorale della Diocesi di Ban Mê Thuôt (Vietnam), presentata dal Vescovo Joseph Nguyên Tich Duc, in conformità al canone 401, paragrafo 2, del Codice di Diritto Canonico.
NER:RE/.../POLTI SANTILLÁN:NGUYÊN TICH DUC VIS 20060517 (90)
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