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Il Vatican Information Service (VIS), istituito nell'ambito della Sala Stampa della Santa Sede, è un bollettino telematico che diffonde notizie relative all'attività magistrale e pastorale del Santo Padre e della Curia Romana...

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giovedì 9 febbraio 2012

COMUNICATO PROGRAMMA TELEVISIVO SU IOR/AIF

Città del Vaticano, 9 febbraio 2012 (VIS). Di seguito riportiamo il Comunicato emesso nel primo pomeriggio di oggi dalla Sala Stampa della Santa Sede:

"Nella trasmissione “Gli Intoccabili” di La 7 di ieri, mercoledì 8 febbraio, sono state fatte affermazioni infondate e diffuse informazioni false sull’Istituto per le Opere di Religione e l’Autorità di Informazione Finanziaria.

Al riguardo, facendo seguito a quanto già specificato nella Dichiarazione della Sala Stampa della Santa Sede di ieri, 8 febbraio, si precisa quanto segue:

1. L’affermazione che lo IOR è una banca non corrisponde a verità; lo IOR è una Fondazione di diritto sia civile che canonico regolata da un proprio statuto; non mantiene riserve e non concede prestiti come una banca. Tanto meno è una “banca off-shore”. Di fatto, nella citata trasmissione viene usato tale termine non per illustrare il vero carattere e la funzione dello IOR, ma per creare un’impressione di illegalità. Lo IOR si trova all’interno di una giurisdizione sovrana e opera in un quadro normativo e regolamentare, che comprende anche la legge antiriciclaggio vaticana. Quest’ultima, la Legge CXXVII, è stata adottata proprio per essere in linea con gli standard internazionali.

2. L’insinuazione che le normative vaticane non consentirebbero le indagini o i procedimenti penali relativi a periodi precedenti all’entrata in vigore della Legge CXXVII (1° aprile 2011), non corrisponde a verità.

La discussione durante il menzionato programma si riferiva alle parole riportate in un “memo esclusivo”. Tale documento è senza alcun valore ufficiale e rappresenta unicamente le valutazioni di chi l’ha scritto. Per di più, ivi non si afferma l’impossibilità di indagini o procedimenti penali per periodi precedenti al 1° aprile 2011; non emerge la resistenza dello IOR a collaborare in caso di indagini o di procedimenti penali su fatti precedenti al 1° aprile 2011. Per quanto riguarda la cooperazione tra lo IOR e l’AIF, lo IOR ha cooperato nel fornire informazioni su transazioni avvenute anche prima di tale data.

Le affermazioni fatte durante la trasmissione non corrispondono quindi a verità: secondo la normativa vaticana in materia di antiriciclaggio l’Autorità giudiziaria vaticana ha il potere di indagare anche transazioni sospette avvenute in periodi precedenti al 1° aprile 2011, e ciò anche nel quadro della cooperazione internazionale con i giudici di altri Stati, inclusa l’Italia.

3. I rapporti dello IOR con banche non italiane sono sempre stati attivi e, a differenza di quanto è stato affermato, è stata ridotta solo limitatamente l’attività con le banche italiane.

Lo IOR, così come fanno anche gli enti finanziari italiani, si avvale dei servizi di banche estere (italiane e non) quando essi sono più efficienti e a minor costo. Tutti i movimenti in contanti, poi, sono certificati con documenti doganali. Come prassi, tutti i movimenti di denaro sono regolarmente tracciati ed archiviati.

4. Per quanto riguarda la norma che regola il movimento di denaro contante, è importante precisare che lo IOR controlla e controllava anche i movimenti frazionati (c.d. step transactions) per un totale di € 15.000 nei dieci giorni consecutivi. Per di più, l’articolo 28, comma 1, lett. b), del nuovo testo della Legge CXXVII, modificato per Decreto del Presidente del Governatorato il 26 gennaio 2012, stabilisce che i soggetti sottoposti agli obblighi della medesima Legge (tra i quali lo IOR) devono eseguire «gli obblighi di adeguata verifica: … quando eseguono transazioni occasionali il cui importo sia pari o superiore ad euro 15.000, indipendentemente dal fatto che siano effettuate con una transazione unica o con più transazioni collegate».

5. L’affermazione del magistrato Luca Tescaroli secondo la quale il Vaticano non avrebbe dato risposta alle rogatorie riguardanti il caso Banco Ambrosiano-Calvi non corrisponde a verità. In merito si precisa che la rogatoria del 2002 non risulta pervenuta in Vaticano. Anche all’Ambasciata d’Italia presso la Santa Sede, dopo una prima ricerca effettuata negli Archivi, la richiesta di rogatoria internazionale presentata dal Tribunale di Roma nel 2002 non risulta mai pervenuta. Alle altre due è stato fornito regolare riscontro, indirizzato all’Ambasciata d’Italia presso la Santa Sede. Come affermato nella Dichiarazione di ieri, la Santa Sede e le autorità del Vaticano hanno doverosamente cooperato con la magistratura e le altre autorità italiane e ciò risulta dalla documentazione accessibile agli ufficiali sia della Santa Sede sia della Repubblica Italiana.

I fatti sopra descritti dimostrano che la presentazione compiuta nella menzionata trasmissione risulta parziale e non contribuisce ad avere un quadro obiettivo della realtà descritta.
 

CONFUTATE DA SALA STAMPA AFFERMAZIONI INFONDATE IOR E AIF

Città del Vaticano, 9 febbraio 2012 (VIS). La Sala Stampa della Santa Sede ha reso pubblico un Comunicato confutante le affermazioni contenute in un articolo apparso ieri sul quotidiano "L'Unità", intitolato "Riciclaggio, quattro preti indagati. I silenzi del Vaticano sui controlli". Di seguito riportiamo alcuni estratti del Comunicato:

"L'articolo (...) rappresenta, purtroppo, una notevole mancanza di serietà di indagine da parte dell’Autrice".

Anzitutto vanno fatte due osservazioni introduttive. Il titolo parla dei silenzi del Vaticano. (...) Ciò è del tutto infondato: la Santa Sede e le autorità del Vaticano hanno doverosamente cooperato con la magistratura e le altre autorità italiane. Le accuse avanzate nell’articolo riprendono critiche ormai superate. (...) Si tratta, infatti, di accuse 'riciclate' e che la giornalista, in passato, ha già pubblicato più volte. Rievocarle nuovamente non serve a renderle vere. Ci si chiede se l’articolo non costituisca una sorta di pubblicità per una trasmissione televisiva serale".

"Per quanto concerne il contenuto dell’articolo si precisa quanto segue":

(...) "L’accusa principale è che lo I.O.R. è stato coinvolto in un’attività illegale e non ha dato assistenza alle Autorità italiane che perseguivano queste persone. (i presunti riciclatori di denaro)

"Ciò non è corretto. Anzitutto, l’articolo non riferisce che, a partire dagli anni 2006-2007, lo I.O.R. si è impegnato con determinazione nell’analisi dei conti e nella verifica dei suoi clienti per accertare e riferire l’eventuale esistenza di transazioni sospette. Questo impegno dello I.O.R. (che la stampa, curiosamente, sembra ignorare), inteso ad individuare transazioni sospette, anticipa di alcuni anni la stessa adozione della Legge N. CXXVII contro il riciclaggio, del 30 dicembre 2010, da parte dello Stato della Città del Vaticano".

"Inoltre, come è noto alle Autorità italiane, e come risulta dalla documentazione accessibile agli officiali sia della Santa Sede, sia della Repubblica Italiana, lo I.O.R. ha cooperato ripetutamente con le Autorità italiane ad ogni livello. (...) Lo I.O.R. ha fornito informazioni, anche al di fuori dei canali formali, nel periodo precedente la costituzione dell’Autorità vaticana di Informazione Finanziaria (A.I.F.). La cooperazione del Direttore Generale dello I.O.R., Dottor Paolo Cipriani, è stata definita 'tempestiva ed esaustiva' in documenti di funzionari italiani. Infatti, in uno dei casi, è stata proprio l’azione rapida del Dottor Cipriani a permettere la messa sotto accusa di una delle persone indicate".

"Dopo aver consultato l’A.I.F.,  si può anche precisare quanto segue:

- Non è vero che lo I.O.R. non abbia fornito informazioni all’A.I.F. sulle materie in questione.
- Non è vero che l’A.I.F. non abbia inoltrato queste informazione alla U.I.F. (Unità di Informazione Finanziaria italiana).
- Quanto a una delle persone menzionate nell’articolo (...) le Autorità italiane non hanno mai avanzato una richiesta all’A.I.F. Perciò sarebbe stato evidentemente impossibile per l’AIF 'rispondere' alla sua controparte italiana.

"Tutti questi punti, relativi alle comunicazioni fra l’A.I.F. e la controparte italiana, risultano nei documenti conservati dall’A.I.F. con specifici numeri di protocollo".

L’articolo, inoltre, non riferisce che una delle persone in esso menzionate – il Reverendo Bonaccorsi – il 6 giugno 2011 è stata dichiarata innocente, con sentenza confermata in appello. L’effetto, purtroppo diffamatorio, dell’articolo risulta dall’utilizzo del termine “incriminato”, in relazione al Presidente dello I.O.R., Professor Ettore Gotti Tedeschi, e al Direttore Generale, Dottor Paolo Cipriani. Né l’uno né l’altro sono mai stati incriminati, ma piuttosto indagati".
OP/

PRESENTATO LOGO DELLA GMG 2013

Città del Vaticano, 9 febbraio 2012 (VIS). Il logo della Giornata Mondiale della Gioventù, in programma a Rio de Janeiro (Brasile) nel 2013, è stato presentato ieri sera presso l'Auditorium dell'edificio Giovanni Paolo II della capitale carioca.

Il logo - il cui autore, informa la Radio Vaticana, è il giovane brasiliano Gustavo Huguenin - rappresenta un cuore, simbolo della gioventù, e ritrae i colori della bandiera brasiliana, verde e giallo, mentre al centro è raffigurata la silhouette del Pan di Zucchero, con la statua del Redentore. Nella parte superiore una croce che ricorda il centro della Giornata che è Cristo stesso.

UDIENZE


Città del Vaticano, 9 febbraio 2012 (VIS). Il Santo Padre ha ricevuto questa mattina in udienza:

- L'Arcivescovo Francisco Montecillo Padilla, Nunzio Apostolico in Tanzania.

- Tredici Presuli della Conferenza dei Vescovi Cattolici degli Stati Uniti d’America, in Visita “ad Limina Apostolorum”:

- Il Cardinale Francis Eugene George, O.M.I., Arcivescovo di Chicago, con gli Ausiliari:
Vescovo Francis J. Kane; Vescovo George J. Rassas; Vescovo Andrew Peter Wypych; Vescovo Alberto Rojas.

- Il Vescovo Edward K. Braxton, di Belleville.

- Il Vescovo Robert Daniel Conlon,di Joliet in Illinois, con l'Ausiliare Vescovo Joseph M. Siegel e con l'emerito Vescovo Joseph Leopold Imesch.

- Il Vescovo Daniel Robert Jenky, C.S.C., di Peoria.

- Il Vescovo Thomas J. Paprocki, di Springfield in Illinois.

- Il Vescovo Christopher J. Coyne. Ausiliare di Indianapolis.

- Il Vescovo Charles C. Thompson, di Evansville, con l'emerito Vescovo Gerald Andrew Gettelfinger.

- Il Vescovo Kevin Carl Rhoades, di Fort Wayne-South Bend, con l'emerito Vescovo John Michael D’Arcy.

- Il Vescovo S.E. Mons. Dale Joseph Melczek, di Gary.

- Il Vescovo Timothy L. Doherty, Vescovo di Lafayette in Indiana.
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