Inizio - VIS Vaticano - Ricevere VIS - Contattaci - Calendario VIS

Il Vatican Information Service (VIS), istituito nell'ambito della Sala Stampa della Santa Sede, è un bollettino telematico che diffonde notizie relative all'attività magistrale e pastorale del Santo Padre e della Curia Romana...

ultime 5 notizie

VISnews anche in Twitter Anche in YouTube

lunedì 27 marzo 2006

PRESA DI POSSESSO DIACONIA CARDINALE POREKU DERY

CITTA' DEL VATICANO, 25 MAR. 2006 (VIS). L'Ufficio delle Celebrazioni Liturgiche del Sommo Pontefice ha reso noto che martedì 28 marzo, alle ore 18:00, il Cardinale Peter Poreku Dery, Arcivescovo emerito di Tamale (Ghana), prenderà possesso della Diaconia di Sant'Elena fuori Porta Prenestina, in Via Casilina, 205.
OCL/PRESA POSSESSO DIACONIA/POREKU VIS 20060327 (60)

RICONOSCERE NELL'INCARNAZIONE GLI INIZI DELLA CHIESA


CITTA' DEL VATICANO, 25 MAR. 2006 (VIS). Questa mattina in Piazza San Pietro, il Santo Padre Benedetto XVI ha presieduto la Concelebrazione Eucaristica con i nuovi Cardinali creati nel Concistoro di ieri, ed ha consegnato ai Porporati l'Anello cardinalizio, "segno di dignità, di sollecitudine pastorale e di più salda comunione con la Sede di Pietro".

Dopo la proclamazione del Santo Vangelo, il Papa ha tenuto l'omelia ricordando che la presente Concelebrazione coincide con la solennità liturgica dell'Incarnazione del Figlio di Dio nella quale "riconosciamo gli inizi della Chiesa".

"Da lì tutto proviene" - ha affermato Papa Benedetto - "Ogni realizzazione storica della Chiesa ed anche ogni sua istituzione deve rifarsi a quella originaria Sorgente. Deve rifarsi a Cristo, Verbo di Dio incarnato".

Il Papa ha spiegato successivamente che, nell'Annunciazione, l'Arcangelo Gabriele si rivolge a Maria con la parola "amata" ed ha affermato: "Origene osserva che mai un simile titolo fu rivolto ad essere umano, e che esso non trova riscontro in tutta la Sacra Scrittura. È un titolo espresso in forma passiva, ma questa 'passività' di Maria, che da sempre e per sempre è la 'amata' dal Signore, implica il suo libero consenso, (...) nell'essere amata Maria è pienamente attiva, perché accoglie con personale disponibilità l'onda dell'amore di Dio che si riversa in lei".

Benedetto XVI ha fatto riferimento alla seconda Lettura, la Lettera agli Ebrei, nella quale si spiega che Cristo entra nel mondo per compiere la volontà del Padre ed ha affermato che il mistero di questi due "Eccomi" del Cristo e della Vergine deve illuminare la vita dei ministri della Chiesa e sostenere i Cardinali nella loro missione di "eminente 'Senato' del Successore di Pietro!".

Nella cerimonia di oggi, "risalta in modo particolare il principio petrino della Chiesa, alla luce dell'altro principio, quello mariano, che è ancora più originario e fondamentale. L'importanza del principio mariano nella Chiesa è stata particolarmente evidenziata, dopo il Concilio, dal mio amato Predecessore Papa Giovanni Paolo II, coerentemente col suo motto 'Totus tuus'".

"Tutto nella Chiesa, ogni istituzione e ministero" - ha detto ancora il Santo Padre -
anche quello di Pietro e dei suoi successori, è 'compreso' sotto il manto della Vergine, nello spazio pieno di grazia del suo 'sì' alla volontà di Dio. (...) Il tema del rapporto tra il principio petrino e quello mariano lo possiamo ritrovare anche nel simbolo dell'anello, che tra poco vi consegnerò. L'anello è sempre un segno nuziale (...) che vi ricorda il vostro essere prima di tutto intimamente uniti a Cristo, per compiere la missione di sposi della chiesa (...) che siete chiamati a servire con amore sponsale. Le due dimensioni della Chiesa, mariana e petrina, si incontrano dunque in quello che costituisce il compimento di entrambe, cioè nel valore supremo della carità, il carisma 'più grande'".

"Tutto passa in questo mondo. Nell'eternità solo l'Amore rimane" - ha esclamato il Pontefice, ricordando che il primo atto che Maria compì dopo aver ricevuto il messaggio dell'Angelo fu di recarsi 'in fretta' a casa della cugina Elisabetta "per prestarle il suo servizio". (...) Chi ama dimentica se stesso e si mette al servizio del prossimo".

"Ecco l'immagine e il modello della Chiesa! Ogni Comunità ecclesiale, come la Madre di Cristo, è chiamata ad accogliere con piena disponibilità il mistero di Dio che viene ad abitare in essa e la spinge sulle vie dell'amore. È questa la strada su cui ho voluto avviare il mio pontificato invitando tutti, con la prima Enciclica, a edificare la Chiesa nella carità, quale 'comunità d'amore'".

Al termine dell'omelia il Papa ha consegnato ai quindici nuovi Cardinali l'Anello cardinalizio.

Infine, conclusasi la cerimonia, il Santo Padre si è recato nell'atrio dell'Aula Paolo VI dove ha consumato la seconda colazione con i Membri del Collegio Cardinalizio.
HML/PRINCIPIO PETRINO:MARIANO/... VIS 20060327 (640)

LA FEDE CRISTIANA È UN INCONTRO PERSONALE CON CRISTO


CITTA' DEL VATICANO, 26 MAR. 2006 (VIS). Alle 9:00 di questa mattina il Santo Padre Benedetto XVI si è recato in visita pastorale alla Parrocchia romana di Dio Padre Misericordioso nel settore Est della Diocesi di Roma ed ha presieduto la Celebrazione Eucaristica.

Nell'omelia il Papa ha ricordato che oggi "Questa quarta domenica di Quaresima tradizionalmente designata come 'domenica Laetare', è permeata da una gioia che in qualche misura attenua il clima penitenziale di questo tempo santo. (...) Certamente un motivo è l'avvicinarsi della Pasqua (...). La ragione più profonda" è che "nonostante la nostra indegnità, noi siamo i destinatari dell'infinita misericordia di Dio".

"Sempre, ma particolarmente in questo tempo quaresimale" - ha proseguito il Pontefice - "al centro della nostra meditazione deve dunque stare la Croce. (...) È la gloria del Crocifisso che ogni cristiano è chiamato a comprendere, a vivere e a testimoniare con la sua esistenza. La Croce è in definitiva il 'segno' per eccellenza dato a noi per comprendere la verità dell'uomo e la verità di Dio: tutti siamo stati creati e redenti da un Dio che per amore ha immolato il suo unico Figlio".

Benedetto XVI ha sottolineato che in Gesù morto e risorto "possiamo comprendere la verità della vita e ottenere la salvezza. È questo l'annuncio centrale della Chiesa, che resta nei secoli immutato. La fede cristiana pertanto non è ideologia, ma incontro personale con Cristo crocifisso e risorto. Da questa esperienza, che è individuale e comunitaria, scaturisce un nuovo modo di pensare e di agire: ha origine, come testimoniano i santi, un'esistenza segnata dall'amore".

"Cari amici, questo mistero è particolarmente eloquente nella vostra parrocchia, dedicata a 'Dio Padre misericordioso'. Essa è stata voluta dall'amato mio predecessore Giovanni Paolo II a ricordo del Grande Giubileo dell'Anno 2000, perché condensasse in maniera efficace il significato di quell'evento spirituale straordinario".

Il Papa ha letto poi parte del testo che Giovanni Paolo II aveva preparato per il 3 aprile dello scorso anno, Domenica in Albis, ed anche Domenica della Divina Misericordia: "'All'umanità, che talora sembra smarrita e dominata dal potere del male, dell'egoismo e della paura, il Signore risorto offre in dono il suo amore che perdona, riconcilia e apre l'animo alla speranza. È amore che converte i cuori e dona la pace'. Ed aggiungeva: 'Quanto bisogno ha il mondo di comprendere e di accogliere la Divina Misericordia!'". Benedetto XVI ha quindi commentato che queste parole sono "un manoscritto che è come un testamento".

"Comprendere e accogliere l'amore misericordioso di Dio: sia questo il vostro impegno anzitutto all'interno delle famiglie e poi in ogni ambito del quartiere" - ha esortato il Pontefice.

Papa Benedetto ha concluso l'omelia incoraggiando i fedeli a sforzarsi di fare della loro parrocchia "una vera famiglia dove la fedeltà alla Parola di Dio e alla Tradizione della Chiesa diventano giorno dopo giorno sempre più la regola di vita. So poi che questa vostra chiesa, per la sua originale struttura architettonica, è meta di molti visitatori. Ad essi fate apprezzare non soltanto la bellezza dell'edificio sacro, ma soprattutto la ricchezza di una Comunità viva, tesa a testimoniare l'amore di Dio, Padre misericordioso".
HML/.../DIO PADRE MISERICORDIOSO VIS 20060327 (530)

ALTRI ATTI PONTIFICI


CITTA' DEL VATICANO, 25 MAR. 2006 (VIS). Il Santo Padre:

- Ha accettato la rinuncia al governo pastorale dell'Arcidiocesi di Keewatin-Le Pas (Canada), presentata dall'Arcivescovo Peter Alfred Sutton, O.M.I., in conformità al canone 401, paragrafo 2, del Codice di Diritto Canonico. Gli succede l'Arcivescovo Sylvain Lavoie, O.M.I., Coadiutore della medesima Arcidiocesi.

- Ha nominato il Padre Philip Banchong Chaiyara, C.SS.R., Vescovo di Ubon Ratchathani (superficie: 53.917; popolazione: 7.921.117; cattolici: 25.750; sacerdoti: 42), Thailandia. Il Vescovo eletto, finora Direttore del Centro dei Padri Redentoristi di Pattaya e Parroco della Chiesa St. Nikolaus (Thailandia), è nato nel 1945 a Chang Ming (Thailandia), ha emesso la professione religiosa nel 1969 ed è stato ordinato sacerdote nel 1975. Il Vescovo Banchong Chaiyara succede al Vescovo Bunluen Mansap, del quale il Santo Padre ha accettato la rinuncia al governo pastorale della medesima Diocesi, presentata per raggiunti limiti d'età.

- Ha nominato il Padre Carlos Pellegrín Barrera, S.V.D., Vescovo di Chillán (superficie: 12.461; popolazione: 436.002; cattolici: 300.841; sacerdoti: 52; religiosi: 104; diaconi permanenti: 28), Cile. Il Vescovo eletto, finora Rettore della Scuola "Verbo Divino" a Santiago de Chile (Cile), è nato nel 1958 a Santiago del Chile (Cile), ha emesso la professione religiosa nel 1978, quella perpetua nel 1983 ed ha ricevuto l'ordinazione sacerdotale nel 1985. Succede al Vescovo Albero Jara Franzoy, del quale il Santo Padre ha accettato la rinuncia al governo pastorale della medesima Diocesi, presentata per raggiunti limiti d'età.

- Ha nominato il Reverendo Elenito Reyes Galido, Vescovo di Iligan (superficie: 3.092; popolazione: 1.338.000; cattolici: 1.029.000; sacerdoti: 84; religiosi: 108), Filippine. Il Vescovo eletto, finora Vicario Generale della Diocesi di Malaybalay (Filippine), è nato a Managok (Filippine), nel 1953 ed è stato ordinato sacerdote nel 1979.

- Ha nominato Nunzio Apostolico nelle Isole Cook, l'Arcivescovo Charles Daniel Balvo, Nunzio Apostolico in Nuova Zelanda, Isole Fiji, Palau, Isole Marshall, Kiribati, Stati Federati di Micronesia, Tonga, Vanuatu e Delegato Apostolico nell'Oceano Pacifico.

- Ha nominato il Cardinale Renato Raffaele Martino, che è Presidente del Pontificio Consiglio della Giustizia e della Pace e del Pontificio Consiglio della Pastorale per i Migranti e gli Itineranti, Suo Inviato Speciale alle celebrazioni che avranno luogo ad Ariano Irpino (Italia), il 20 maggio 2006, nel XVII Centenario del Martirio di San Liberatore.
RE:NER:NN/.../... VIS 20060327 (410)

LETTERA AL PRESIDENTE AFGANO SUL CASO ABDUL RAHMAN


CITTA' DEL VATICANO, 25 MAR. 2006 (VIS). Il Dr. Joaquín Navarro-Valls, Direttore della Sala Stampa della Santa Sede, ha rilasciato oggi la seguente dichiarazione:

"Il Cardinale Segretario di Stato, Angelo Sodano, ha scritto, a nome del Santo Padre Benedetto XVI, una lettera al Presidente dell'Afghanistan, Hamid Karzai, riguardante la sorte del convertito al cristianesimo Abdul Rahman, che rischia la pena capitale".

"Nella lettera, che porta la data del 22 marzo, è detto che l'appello del Papa è ispirato da "profound human compassion" (profonda compassione umana n.d.r.) e da "firm belief in the dignity of human life and by respect for every person's freedom of conscience and religion". (ferma convinzione della dignità della vita umana e del rispetto della libertà di coscienza e di religione di ogni persona n.d.r.).

"Scrive ancora il Cardinale Angelo Sodano 'I am certain, Mr. President, that dropping the case against Mr. Rahman would bestow great honour upon the Afgan People and would raise a chorus of admiration in the international community. It would then contribute in a most significant way to our common mission to foster mutual understanding and respect among the world's different religions and cultures". (Sono certo, Signor Presidente, che sospendere il caso contro il Signor Rahman conferirebbe grande onore al Popolo Afgano e farebbe levare un coro di ammirazione nella comunità internazionale. Contribuirebbe altresì in modo oltremodo significativo alla nostra comune missione di promuovere la comprensione reciproca ed il rispetto fra le diverse religioni e culture del mondo n.d.r.").
OP/CASO ABDUL RAHMAN/NAVARRO-VALLS:SODANO VIS 20060327 (260)

IL PAPA AI CARDINALI: SENTO BISOGNO VOSTRA COLLABORAZIONE


CITTA' DEL VATICANO, 27 MAR. 2006 (VIS). Questa mattina il Santo Padre Benedetto XVI ha ricevuto nell'Aula Paolo VI i quindici nuovi Cardinali creati nel Concistoro di venerdì 24 marzo, con i familiari e i fedeli convenuti a Roma.

Il Papa ha rivolto parole di saluto ai Porporati in italiano, inglese, francese, spagnolo, sloveno e polacco.

Rivolgendosi al Cardinale Albert Vanhoye, S.I., il Santo Padre lo ha ringraziato "per il suo fecondo lavoro esegetico volto all'interpretazione della Parola di Dio e a trasmettere con pazienza il suo sapere a numerose generazioni di giovani, donando loro gli strumenti per vivere il Vangelo ed esserne testimoni. Possiate voi tutti dedicare regolarmente tempo a nutrirvi della Sacra Scrittura".

Nominando il Cardinale Antonio Cañizares Llovera, Arcivescovo di Toledo, Papa Benedetto XVI ha detto della Spagna: "Il vostro popolo si distingue per la fedeltà al Successore di Pietro e per la devozione alla Vergine Maria. Che Ella sia sempre la Stella che guida le vostre Chiese particolari nella missione evangelizzatrice".

Nel salutare il Cardinale Stanislao Dziwisz, Arcivescovo di Cracovia (Polonia), il Papa ha espresso "gratitudine per tutti gli anni passati a fianco di Giovanni Paolo II e per tutto ciò che questo servizio ha portato per la Chiesa universale. Prego affinché il suo futuro ministero sia ugualmente fruttuoso".

Infine il Papa ha affermato di poter contare sempre sulla collaborazione dei Cardinali "della quale" - ha detto - "sento di avere bisogno. Gli incontri dell'intero Collegio Cardinalizio con il Successore di Pietro, come è avvenuto anche giovedì scorso, continueranno ad essere occasioni privilegiate per cercare insieme di servire meglio la Chiesa, da Cristo affidata alle nostre cure".
AC/.../NUOVI CARDINALI VIS 20060327 (280)

IL PAPA INCORAGGIA CRISTIANI OPERANO SITUAZIONI DIFFICILI


CITTA' DEL VATICANO, 26 MAR. 2006 (VIS). Al termine della visita pastorale alla Parrocchia romana di Dio Padre Misericordioso, il Santo Padre Benedetto XVI è apparso alla finestra del suo studio per recitare l'Angelus con le migliaia di pellegrini riuniti in Piazza San Pietro, fra i quali numerosi erano quelli giunti a Roma per accompagnare i Vescovi creati Cardinali.

Prima della preghiera mariana il Papa ha ricordato che il Concistoro tenuto venerdì scorso per la creazione di quindici nuovi Cardinali è stata "un'intensa esperienza ecclesiale" che ha permesso di "gustare la ricchezza spirituale della collegialità, del ritrovarsi insieme tra fratelli di diverse provenienze, tutti accomunati dall'unico amore per Cristo e per la sua Chiesa".

"Abbiamo rivissuto in qualche modo" - ha proseguito il Santo Padre - "la realtà della comunità cristiana iniziale, riunita intorno a Maria, Madre di Gesù, e a Pietro, per accogliere il dono dello Spirito ed impegnarsi a diffondere il Vangelo nel mondo intero. La fedeltà a questa missione fino al sacrificio della vita è un carattere distintivo dei Cardinali, come attesta il loro giuramento e come è simboleggiato dalla porpora, che ha il colore del sangue".

"Per una provvidenziale coincidenza, il Concistoro si è svolto nella giornata del 24 marzo, in cui si sono commemorati i missionari che nell'anno trascorso sono caduti sulle frontiere dell'evangelizzazione e del servizio all'uomo in diverse parti della terra. Il Concistoro è stato così un'occasione per sentirci più che mai vicini a tutti quei cristiani che soffrono persecuzione a causa della fede. La loro testimonianza, di cui quotidianamente ci giunge notizia, e sopratutto il sacrificio di quanti sono stati uccisi ci è di edificazione e di sprone a un impegno evangelico sempre più sincero e generoso".

"Il mio pensiero si rivolge, in modo particolare, a quelle comunità che vivono nei Paesi dove la libertà religiosa manca o, nonostante la sua affermazione sulla carta, subisce di fatto molteplici restrizioni. Ad esse invio un caloroso incoraggiamento a perseverare nella pazienza e nella carità di Cristo, seme del Regno di Dio che viene, anzi, che è già nel mondo. A quanti operano al servizio del Vangelo in tali difficili situazioni, desidero esprimere la più viva solidarietà a nome di tutta la Chiesa, ed insieme assicurare il mio quotidiano ricordo nella preghiera".

"La Chiesa avanza nella storia e si diffonde sulla terra" - ha concluso il Pontefice - "accompagnata da Maria, Regina degli Apostoli. (...) A Lei chiediamo di guidarci nel cammino quotidiano e di proteggere con speciale predilezione quelle comunità cristiane che versano in condizioni di più grande difficoltà e sofferenza".
ANG/CONCISTORO:DIFFICOLTÀ CRISTIANI/... VIS 20060327 (440)
Copyright © VIS - Vatican Information Service