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Il Vatican Information Service (VIS), istituito nell'ambito della Sala Stampa della Santa Sede, è un bollettino telematico che diffonde notizie relative all'attività magistrale e pastorale del Santo Padre e della Curia Romana...

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venerdì 25 giugno 2004

ALTRI ATTI PONTIFICI


CITTA' DEL VATICANO, 25 GIU. 2004 (VIS). Il Santo Padre ha nominato il Vescovo Friedhelm Hofmann, finora Ausiliare dell'Arcidiocesi di Köln (Repubblica Federale di Germania), Vescovo di Würzburg (superficie: 8.532; popolazione: 1.342.262; cattolici: 880.887; sacerdoti: 746; religiosi: 1.699; diaconi permanenti: 134), Repubblica Federale di Germania.
NER/…/HOFMANN VIS 20040625 (50)

UDIENZE


CITTA' DEL VATICANO, 25 GIU. 2004 (VIS). Il Santo Padre ha ricevuto questa mattina in udienze separate:

- Il Signor Edward Fenech Adami, Presidente di Malta, con la Consorte e seguito.

- Il Vescovo George L. Thomas, di Helena (Stati Uniti d'America), in Visita "ad Limina Apostolorum".

- Il Cardinale Joseph Ratzinger, Prefetto della Congregazione per la Dottrina della Fede.
AP:AL/…/… VIS 20040625 (70)

SPORT E TURISMO: COMPRENSIONE RECIPROCA, CULTURA E SVILUPPO


CITTA' DEL VATICANO, 25 GIU. 2004 (VIS). Questa mattina è stato reso pubblico il testo del Messaggio del Santo Padre Giovanni Paolo II per la XXV Giornata Mondiale del Turismo, che si celebra il 27 settembre sul tema: "Sport e turismo: due forze vitali al servizio della reciproca comprensione, della cultura e dello sviluppo dei Paesi".

Nel Messaggio, datato 30 maggio, Solennità di Pentecoste, il Papa afferma che il turismo: "contribuisce in effetti ad accrescere il rapporto fra persone e popoli che, quando è cordiale, rispettoso e solidale, rappresenta una porta aperta alla pace e alla convivenza armoniosa. Di fatto, molte delle situazioni di violenza di cui l'umanità soffre ai tempi nostri hanno la loro radice nell'incomprensione e anche nel rifiuto dei valori e dell'identità delle culture altrui. Per questo tali situazioni potrebbero molte volte essere superate grazie a una migliore conoscenza reciproca. In tale contesto, il mio pensiero va anche ai milioni di migranti che devono essere partecipi della società che li accoglie, con fondamento soprattutto sulla stima e sul riconoscimento dell'identità di ogni persona o gruppo".

"La Giornata Mondiale del Turismo, pertanto, non solo offre di nuovo l'opportunità di affermare il contributo positivo del turismo alla costruzione di un mondo più giusto e pacifico, ma altresì è occasione di riflettere sulle condizioni concrete in cui esso è gestito e praticato".

"A tale riguardo" - scrive ancora il Pontefice - "la Chiesa non può fare a meno di riproporre una volta ancora il nucleo centrale di quella che è la sua visione dell'uomo e della storia. Infatti il principio supremo che deve governare la convivenza umana è il rispetto della dignità di ciascuno, in quanto persona creata a immagine di Dio e, pertanto, fratello universale. Questo principio dovrebbe guidare tutta l'attività politica ed economica, come è stato messo in risalto dalla Dottrina Sociale della Chiesa, e ispirare altresì la convivenza culturale e religiosa".

"Sport e turismo sono strettamente uniti nei grandi avvenimenti sportivi ai quali partecipano i Paesi di una regione o del mondo intero, come in occasione dei Giochi Olimpici, che non devono rinunciare alla loro nobile vocazione di riaccendere gli ideali di convivenza, di comprensione e di amicizia".

"Poiché si tratta di un'attività umana che coinvolge tante persone, non deve destare meraviglia il fatto che, nonostante la nobiltà degli obiettivi proclamati, vi si insinuino in molti casi anche abusi e deviazioni. Fra gli altri fenomeni, non può essere ignorato il mercantilismo esacerbato, la competitività aggressiva, la violenza contro persone e cose, fino ad arrivare persino al degrado dell'ambiente o all'offesa della identità culturale di chi accoglie".

"L'Apostolo San Paolo" - si legge ancora nel Messaggio - per illustrare la vita cristiana, proponeva ai cristiani di Corinto l'immagine dell'atleta, come esempio di sforzo e di costanza. In effetti, la giusta pratica dello sport deve essere accompagnata dalla temperanza e dall'educazione alla rinuncia; con molta frequenza essa richiede altresì un buono spirito di squadra, atteggiamenti di rispetto, apprezzamento delle altrui qualità, onestà nel gioco e umiltà nel riconoscere i propri limiti. Lo sport, infine, specialmente nelle sue forme meno competitive, invita alla festa e alla convivenza amichevole. Anche il cristiano può trovare dunque nello sport un aiuto per sviluppare le virtù cardinali - prudenza e giustizia, fortezza e temperanza".

"Si sono moltiplicate le occasioni di incontro fra popoli e culture diverse, in un clima di intesa e di armonia. Per questo, senza trascurare di prestare la dovuta attenzione alle deviazioni che purtroppo continuano a verificarsi, desidero vivamente esortare, con rinnovata speranza, a promuovere 'uno sport che tuteli i deboli e non escluda nessuno, che liberi i giovani dalle insidie dell'apatia e dell'indifferenza, e susciti in loro un sano agonismo; uno sport che sia fattore di emancipazione dei Paesi più poveri ed aiuti a cancellare l'intolleranza e a costruire un mondo più fraterno e solidale; uno sport che contribuisca a far amare la vita, educhi al sacrificio, al rispetto e alla responsabilità, portando alla piena valorizzazione di ogni persona umana".
MESS/GIORNATA MONDIALE TURISMO/… VIS 20040625 (660)

NECESSITÀ COMPORTAMENTI ETICI NEL TURISMO E NELLO SPORT


CITTA' DEL VATICANO, 25 GIU. 2004 (VIS). Questa mattina, presso la Sala Stampa della Santa Sede, il Cardinale Stephen Fumio Hamao, Presidente del Pontificio Consiglio della Pastorale per i Migranti e gli Itineranti, ha presentato il Messaggio del Santo Padre Giovanni Paolo II per la XXV Giornata Mondiale del Turismo (27 settembre 2004), sul tema: "Sport e turismo: due forze vitali al servizio della comprensione reciproca, della cultura e dello sviluppo dei paesi". Alla Conferenza Stampa è intervenuto anche l'Arcivescovo Agostino Marchetto, Segretario del Dicastero.

Il Cardinale Hamao ha affermato che sport e turismo: "si presentano come strumenti per uno sviluppo non solo fisico, ma anche spirituale e culturale, tanto del singolo quanto della società".

"Certamente l'importanza che la nostra società riserva allo sport e la complessa realtà che ruota attorno a questa attività, richiedono una pastorale specifica" - ha sottolineato il Cardinale - "Dei suoi criteri e delle sue iniziative dovrà trarre vantaggio anche la Pastorale del Turismo, quando sarà chiamata in causa dalla congiunzione delle due attività. (...) È un compito che la Giornata Mondiale del Turismo di quest'anno propone alla Chiesa, ma anche alla società in generale, che dovrà moltiplicare i propri sforzi e le proprie risorse per sviluppare un comportamento etico nella pratica del turismo e dello sport".

L'Arcivescovo Marchetto ha annunciato ufficialmente la celebrazione del VI Congresso Mondiale della Pastorale del Turismo, in programma a Bangkok (Tailandia), dal 5 all'8 luglio, sul tema: "Il turismo al servizio dell'incontro fra i popoli". Temi delle relazioni, saranno, fra gli altri, "La dimensione sociale e culturale del turismo internazionale"; "L'accoglienza, missione evangelizzatrice"; "Nella prospettiva dei popoli visitati". Inoltre è prevista una tavola rotonda dedicata al tema: "Dimensioni del 'turismo sessuale' e iniziative per combatterlo".

"La scelta della sede" - ha precisato l'Arcivescovo Marchetto - "è un chiaro segno del significato che vorremmo dare ai suoi lavori. Ci interessa, cioè, anzitutto, promuovere una riflessione in cui sia protagonista la comprensione del Turismo dal punto di vista dei 'Paesi ospitanti', in special modo di quelli annoverati tra i meno avanzati. Orbene, in molti di essi, il turismo trova, da parte dei Governi e dei responsabili dell'economia locale, un'accoglienza entusiasta, stimolata talvolta da speranze che non sempre trovano riscontro nella realtà globale del Paese".

In questo contesto, ha detto infine il Segretario del Pontificio Consiglio, "la Pastorale del Turismo deve occuparsi direttamente delle condizioni sociali ed etiche, delle ripercussioni che esso può avere nella vita religiosa e nell'identità culturale delle persone e delle comunità. (…) Nell'incontro, l'accoglienza deve infatti essere reciproca. Allo sforzo, da parte di chi ospita, nell'accogliere il visitatore, deve corrispondere lo sforzo di quest'ultimo di fare lo stesso con colui che lo ospita, con i suoi costumi, la sua cultura e la sua identità. Solo in questo modo l'incontro, che scaturisce dal turismo, potrà essere costruttivo, e sarà una forza concreta per la pace e la convivenza tra Popoli".
OP/MESSAGGIO TURISMO:SPORT/HAMAO:MARCHETTO VIS 20040625 (490)

RIAFFERMARE ISTITUZIONE DEL MATRIMONIO E DELLA FAMIGLIA


CITTA' DEL VATICANO, 25 GIU. 2004 (VIS). Questa mattina il Santo Padre Giovanni Paolo II ha ricevuto i partecipanti al Simposio europeo dei Docenti universitari "Famiglia in Europa", riuniti per riflettere sui fondamenti filosofici, giuridici e teologici dell'istituzione familiare, nel contesto dell'Anno Internazionale della Famiglia.

Giovanni Paolo II ha sottolineato l'importanza del tema del Simposio, affermando che: "Sulla famiglia si gioca il futuro dell'Europa. Si può dire che la famiglia è lo specchio della società, e pertanto anche dell'Europa che si va costruendo. L'evoluzione della famiglia è e sarà il più importante rivelatore degli sviluppi culturali ed istituzionali del Continente".

"Nel primo millennio l'incontro tra il diritto romano e il messaggio cristiano" - ha proseguito il Pontefice - "ha dato vita a quello che potremmo chiamare il modello europeo di famiglia, diffuso poi su larga scala nelle Americhe e in Oceania. (…) A metà del secolo scorso, nelle comunità socialmente ed economicamente più sviluppate sono emersi in modo dirompente fenomeni sintomatici di una crisi profonda, con le conseguenze che oggi sono sotto gli occhi di tutti. Di fronte a tale crisi la famiglia è sempre stata un elemento di coesione e di forza e, anche quando aspramente contestata, è rimasta oggetto di aspirazioni, desideri, progetti, nostalgie".

"Ma questa è, appunto, la questione centrale" - ha ribadito Giovanni Paolo II - "si può ancora parlare oggi di un modello di famiglia? La Chiesa è convinta che, nel contesto odierno, sia più che mai necessario riaffermare le istituzioni del matrimonio e della famiglia come realtà che derivano dalla sapiente volontà di Dio e che rivelano in pienezza il loro significato e valore all'interno del suo disegno creativo e salvifico".

Il Papa ha concluso affermando: "Auspico che questa opportuna iniziativa contribuisca a far sì che nell'Europa di oggi e di domani la famiglia possa adeguatamente svolgere il ruolo che compete alla sua altissima dignità".
AC/SIMPOSIO:FAMIGLIA:EUROPA/… VIS 20040625 (320)

GRAZIE DEL PAPA AI MALTESI "DECISA ADESIONE FEDE"


CITTA' DEL VATICANO, 25 GIU. 2004 (VIS). Il Santo Padre Giovanni Paolo II, nel ricevere questa mattina in udienza il Presidente di Malta, Signor Edward Fenech Adami - eletto il 4 aprile 2004 - ha detto: "Sono contento di riceverla in Vaticano all'inizio del suo incarico, e tramite lei, trasmetto cordiali saluti al popolo di Malta".

"La sua visita odierna" - ha detto il Papa - "ha luogo in un momento importante nella storia del suo Paese. Mentre Malta occupa il posto che le spetta nell'ambito dell'Unione Europea, ha un ruolo fondamentale nel promuovere la identità profondamente cristiana del Continente Europeo. In merito vorrei esprimere il sincero apprezzamento della Santa Sede per il sostegno offerto da Vostra Eccellenza e dal Governo di Malta, alla questione dell'inclusione del riferimento all'eredità cristiana dell'Europa, nel Preambolo del Trattato Costituzionale dell'Unione Europea".

Il Santo Padre ha sottolineato che: "Dai tempi di San Paolo, Malta è nota per la sua decisa adesione alla fede. Prego che perseveri su questa strada e sono certo che il popolo maltese, ben noto per la sua dedizione alla Chiesa, e in particolare, per il grande rispetto per la vita familiare, sia di stimolo agli altri per una più profondo apprezzamento del messaggio del Vangelo".

Il Santo Padre Giovanni Paolo II si è recato in visita a Malta tre volte: nel maggio 1990, nel settembre dello stesso anno, di passaggio a Luqa, diretto in Africa, e nuovamente nel maggio 2001.
AC/PRESIDENTE MALTA/FENECH ADAMI VIS 20040625 (250)
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