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Il Vatican Information Service (VIS), istituito nell'ambito della Sala Stampa della Santa Sede, è un bollettino telematico che diffonde notizie relative all'attività magistrale e pastorale del Santo Padre e della Curia Romana...

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lunedì 30 aprile 2007

ALTRI ATTI PONTIFICI


CITTA' DEL VATICANO, 30 APR. 2007 (VIS). Il Santo Padre:

- Ha nominato Don Timothy Costelloe, S.D.B., Vescovo Ausiliare dell'Arcidiocesi di Melbourne (superficie: 27.194; popolazione: 3.554.000; cattolici: 1.039.000; sacerdoti: 584; religiosi: 1.888), Australia. Il Vescovo eletto, attualmente Rettore del "Salesian Theological College" di Melborune, è nato nel 1954 a East Melbourne (Australia), è entrato nel noviziato dei Salesiani nel 1977, ha fatto i voti perpetui nel 1985 ed è stato ordinato sacerdote nel 1986.

- Ha nominato il Monsignor Peter John Elliott, Vescovo Ausiliare dell'Arcidiocesi di Melbourne (superficie: 27.194; popolazione: 3.554.000; cattolici: 1.039.000; sacerdoti: 584; religiosi: 1.888), Australia. Il Vescovo eletto, attualmente Vicario Episcopale della medesima Arcidiocesi, è nato nel 1943 a Melbourne (Australia) ed è stato ordinato sacerdote nel 1973.
NEA/.../COSTELLOE:ELLIOTT                           VIS 20070430 (130)


UDIENZE


CITTA' DEL VATICANO, 30 APR. 2007 (VIS). Questa mattina il Santo Padre ha ricevuto in udienze separate:

- Sei Presuli della Conferenza Episcopale Internazionale dei Santi Cirillo e Metodio, in Visita "ad Limina Apostolorum":

    - L'Arcivescovo Zef Gashi, S.D.B., di Bar (Montenegro).

    - L'Arcivescovo Stanislav Hovevar, S.D.B., di Beograd (Serbia).

    - Il Vescovo János Pénzes, di Subotica (Serbia).

    - Il Vescovo Laszló Huzsvár, di Zrenjanin (Serbia).

    - Il Vescovo Ilija Janjiv, di Kotor (Montenegro).

    - Il Vescovo Djura Džudžar, Esarca Apostolico per i fedeli di rito bizantino in Serbia e Montenegro.

  Sabato 28 aprile il Santo Padre ha ricevuto in udienze separate:

- Tre Presuli della Conferenza Episcopale Italiana (Regione Triveneto), in Visita "ad Limina Apostolorum":

    - Il Cardinale Angelo Scola, Patriarca di Venezia.

    -  L'Arcivescovo Cesare Nosiglia, Vescovo di Vicenza.

    - Il Vescovo Giuseppe Zenti, di Vittorio Veneto.

- Il Cardinale Giovanni Battista Re, Prefetto della Congregazione per i Vescovi.
AP:AL/.../...                                       VIS 20070430 (160)


UDIENZA AL CAPO DEL GOVERNO DEL PRINCIPATO DI ANDORRA


CITTA' DEL VATICANO, 30 APR. 2007 (VIS). Nella tarda mattinata di oggi, la Sala Stampa della Santa Sede ha reso pubblico il seguente Comunicato:

  "Nella mattina di oggi, 30 aprile 2007, il Capo del Governo del Principato di Andorra, Sua Eccellenza il Signor Albert Pintat Santolària, è stato ricevuto in udienza da Sua Santità Benedetto XVI e, successivamente, si è incontrato con Sua Eminenza il Cardinale Tarcisio Bertone, Segretario di Stato".
 
  "Principale argomento del cordiale colloquio sono state le relazioni esistenti fra la Chiesa cattolica e il Principato di Andorra e la possibilità di un loro ulteriore consolidamento. Non è mancato, inoltre, uno scambio di opinioni sui problemi dei giovani e dell'educazione e sui temi attinenti alla situazione europea".
OP/UDIENZA CAPO GOVERNO/ANDORRA                   VIS 20070430 (130)


ALTRI ATTI PONTIFICI


CITTA' DEL VATICANO, 30 APR. 2007 (VIS). Il Santo Padre:

- Ha nominato Don Timothy Costelloe, S.D.B., Vescovo Ausiliare dell'Arcidiocesi di Melbourne (superficie: 27.194; popolazione: 3.554.000; cattolici: 1.039.000; sacerdoti: 584; religiosi: 1.888), Australia. Il Vescovo eletto, attualmente Rettore del "Salesian Theological College" di Melborune, è nato nel 1954 a East Melbourne (Australia), è entrato nel noviziato dei Salesiani nel 1977, ha fatto i voti perpetui nel 1985 ed è stato ordinato sacerdote nel 1986.

- Ha nominato il Monsignor Peter John Elliott, Vescovo Ausiliare dell'Arcidiocesi di Melbourne (superficie: 27.194; popolazione: 3.554.000; cattolici: 1.039.000; sacerdoti: 584; religiosi: 1.888), Australia. Il Vescovo eletto, attualmente Vicario Episcopale della medesima Arcidiocesi, è nato nel 1943 a Melbourne (Australia) ed è stato ordinato sacerdote nel 1973.
NEA/.../COSTELLOE:ELLIOTT                           VIS 20070430 (130)


UDIENZA AL CAPO DEL GOVERNO DEL PRINCIPATO DI ANDORRA


CITTA' DEL VATICANO, 30 APR. 2007 (VIS). Nella tarda mattinata di oggi, la Sala Stampa della Santa Sede ha reso pubblico il seguente Comunicato:

  "Nella mattina di oggi, 30 aprile 2007, il Capo del Governo del Principato di Andorra, Sua Eccellenza il Signor Albert Pintat Santolària, è stato ricevuto in udienza da Sua Santità Benedetto XVI e, successivamente, si è incontrato con Sua Eminenza il Cardinale Tarcisio Bertone, Segretario di Stato".
 
  "Principale argomento del cordiale colloquio sono state le relazioni esistenti fra la Chiesa cattolica e il Principato di Andorra e la possibilità di un loro ulteriore consolidamento. Non è mancato, inoltre, uno scambio di opinioni sui problemi dei giovani e dell'educazione e sui temi attinenti alla situazione europea".
OP/UDIENZA CAPO GOVERNO/ANDORRA                   VIS 20070430 (130)


PREGARE VOCAZIONI SACERDOZIO E VITA CONSACRATA


CITTA' DEL VATICANO, 29 APR. 2007 (VIS). Prima della recita del "Regina Caeli" con le migliaia di fedeli e pellegrini convenuti in Piazza San Pietro, il Papa ha ricordato che oggi, "IV Domenica di Pasqua, Domenica del 'Buon Pastore', ricorre la Giornata Mondiale di Preghiera per le Vocazioni. Tutti i fedeli sono esortati a pregare in modo particolare per le vocazioni al sacerdozio ed alla vita consacrata".

  "Stamani" - ha detto il Papa - "nella Basilica di San Pietro, ho avuto la gioia di ordinare 22 nuovi Sacerdoti. (...) Domandiamo per tutti i sacerdoti il dono della perseveranza: che si mantengano fedeli alla preghiera, celebrino la Santa Messa con devozione sempre rinnovata, vivano in ascolto della Parola di Dio ed assimilino giorno dopo giorno gli stessi sentimenti ed atteggiamenti di Gesù Buon Pastore".

 "Preghiamo, poi" - ha proseguito il Pontefice - "per chi si prepara al ministero sacerdotale e per i formatori nei Seminari di Roma, d'Italia e del mondo intero; preghiamo per le famiglie, perché in esse continui a sbocciare e maturare il 'seme' della chiamata al ministero presbiterale".

  "Quest'anno, il tema della Giornata Mondiale di Preghiera per le Vocazioni è: 'La vocazione al servizio della Chiesa comunione'", ha ricordato Papa Benedetto XVI affermando: "Tutti i battezzati sono chiamati a contribuire all'opera della salvezza. Nella Chiesa ci sono però alcune vocazioni specialmente dedicate al servizio della comunione. Primo responsabile della comunione cattolica è il Papa, Successore di Pietro e Vescovo di Roma; con lui custodi e maestri di unità sono i Vescovi, successori degli Apostoli, coadiuvati dai presbiteri. Ma al servizio della comunione sono anche le persone consacrate e tutti i fedeli".

  "Nel cuore della Chiesa comunione c'è l'Eucaristia: le differenti vocazioni attingono da questo sommo Sacramento la forza spirituale per edificare costantemente nella carità l'unico Corpo ecclesiale. Ci rivolgiamo ora a Maria, Madre del Buon Pastore. Lei, che ha risposto prontamente alla chiamata di Dio dicendo: 'Eccomi, sono la serva del Signore', ci aiuti tutti ad accogliere con gioia e disponibilità l'invito di Cristo ad essere suoi discepoli, sempre animati dal desiderio di formare 'un cuor solo e un'anima sola".
ANG/VOCAZIONI:EUCARISTIA/...                       VIS 20070430 (360)


PADRONE MESSE CONTINUI SUSCITARE MOLTI E SANTI PRESBITERI


CITTA' DEL VATICANO, 29 APR. 2007 (VIS). Alle 9:00 di questa mattina, IV Domenica di Pasqua e 44ma Giornata mondiale di preghiera per le Vocazioni sul tema: "La vocazione al servizio della Chiesa comunione", il Santo Padre Benedetto XVI ha presieduto nella Basilica Vaticana la Santa Messa nel corso della quale ha conferito l'Ordinazione presbiterale a 22 diaconi della Diocesi di Roma.

  Undici nuovi sacerdoti provenivano dal Seminario Romano Maggiore, otto dal Collegio "Redemptoris Mater" e tre dal Seminario del Divino Amore, dal Collegio Capranica e dalla Congregazione dei Legionari di Cristo.

  Commentando all'inizio dell'omelia la pagina evangelica del "Buon Pastore", il Papa ha detto: "Cristo è il vero Buon Pastore che ha dato la vita per le sue pecore -per noi - immolandosi sulla Croce. Egli conosce le sue pecore e le sue pecore lo conoscono, come il Padre conosce Lui ed Egli conosce il Padre. Non si tratta di mera conoscenza intellettuale, ma di una relazione personale profonda; una conoscenza del cuore, propria di chi ama e di chi è amato; di chi è fedele e di chi sa di potersi a sua volta fidare; una conoscenza d'amore in virtù della quale il Pastore invita i suoi a seguirlo, e che si manifesta pienamente nel dono che fa loro della vita eterna".

  Rivolgendosi agli Ordinandi, il Papa li ha esortati con queste parole: "La certezza che Cristo non ci abbandona e che nessun ostacolo potrà impedire la realizzazione del suo universale disegno di salvezza sia per voi motivo di costante consolazione -anche nel giorno di difficoltà - e di incrollabile speranza. La bontà del Signore è sempre con voi ed è forte".

  "Il Sacramento dell'Ordine" - ha proseguito Benedetto XVI - "che state per ricevere vi farà partecipi della stessa missione di Cristo; sarete chiamati a spargere il seme della sua Parola - il seme che porta in sé il Regno di Dio -, a dispensare la divina misericordia e a nutrire i fedeli alla mensa del suo Corpo e del suo Sangue. Per essere suoi degni ministri dovrete alimentarvi incessantemente dell'Eucaristia, fonte e culmine della vita cristiana".

  "Accostandovi all'altare, vostra quotidiana scuola di santità, di comunione con Gesù, del modo di entrare nei Suoi sentimenti; accostandovi all'altare per rinnovare il sacrificio della Croce, scoprirete sempre più la ricchezza e tenerezza dell'amore del divino Maestro, che oggi vi chiama ad una più intima amicizia con Lui".

  "Se lo ascolterete docilmente, se lo seguirete fedelmente" - ha detto ancora il Pontefice - "imparerete a tradurre nella vita e nel ministero pastorale il suo amore e la sua passione per la salvezza delle anime. Ciascuno di voi, cari Ordinandi, diventerà con l'aiuto di Gesù un buon pastore, pronto a dare, se necessario, anche la vita per Lui".

  "Malgrado le incomprensioni e i contrasti" - ha sottolineato il Papa - "l'apostolo di Cristo non smarrisce la gioia, anzi è il testimone di quella gioia che scaturisce dall'essere con il Signore, dall'amore per Lui e per i fratelli".

  "Preghiamo" - ha esortato il Pontefice al termine dell'omelia - "perché cresca in ogni parrocchia e comunità cristiana l'attenzione per le vocazioni e per la formazione dei sacerdoti". In particolare Benedetto XVI ha invitato a pregare per i nuovi sacerdoti "perché siano fedeli alla missione a cui oggi il Signore li chiama, e siano pronti a rinnovare ogni giorno a Dio il loro 'sì', il loro 'eccomi' senza riserve. E chiediamo al Padrone della messe, in questa Giornata per le Vocazioni, che continui a suscitare molti e santi presbiteri, totalmente dediti al servizio del popolo cristiano".
HML/ORDINAZIONI SACERDOTALI/...                       VIS 20070430 (600)


UDIENZA PRESIDENTE DELLA LITUANIA


CITTA' DEL VATICANO, 28 APR. 2007 (VIS). Nella tarda mattinata di oggi, la Sala Stampa della Santa Sede ha reso pubblico il seguente Comunicato:

  "Il Santo Padre Benedetto XVI ha oggi ricevuto in Udienza il Presidente della Repubblica di Lituania, Sua Eccellenza il Signor Valdas Adamkus, il quale ha successivamente reso visita all'Eminentissimo Cardinale Tarcisio Bertone, Segretario di Stato".

  "Nel corso dei cordiali colloqui, si è espressa soddisfazione per le buone relazioni esistenti tra la Santa Sede e la Lituania, frutto della reciproca fiducia e della comune volontà di collaborazione, e non si è mancato di rilevare la convergenza di idee e propositi sul contributo che la Chiesa cattolica può offrire per il bene dell'intera Nazione, auspicando una collaborazione sempre più concreta".

  "L'incontro è servito anche per uno scambio di informazioni e riflessioni sul ruolo che la Lituania svolge nell'Unione Europea e sui suoi rapporti con i Paesi vicini.
OP/UDIENZA PRESIDENTE/LITUANIA                       VIS 20070430 (160)


CHIESE ORIENTALI: ESEMPIO DI UNITÀ IN UN MONDO DIVISO

CITTA' DEL VATICANO, 28 APR. 2007 (VIS). Questa mattina il Santo Padre Benedetto XVI ha ricevuto i Partecipanti al Sinodo Straordinario della Chiesa Siro-Cattolica al termine del lavori dell'Assemblea. Al Sinodo, tenutosi dal 26 al 28 aprile in Vaticano, presieduto, a nome del Santo Padre, dal Cardinale Tarcisio Bertone, Segretario di Stato, hanno preso parte il Patriarca Ignace Pierre VIII Abdel-Ahad, Patriarca di Antiochia dei Siri (Libano) e tredici Vescovi.
 
  Nel discorso rivolto ai partecipanti, il Papa ha precisato di aver voluto convocare il Sinodo Straordinario per "ravvivare sempre di più i legami secolari che uniscono la Vostra Chiesa alla Sede apostolica e, allo stesso tempo, per manifestarvi la stima e la sollecitudine che il Vescovo di Roma nutre per ognuno di voi, Pastori di una parte del Popolo di Dio che non è grande numericamente, ma è antica e significativa".

  Rievocando le Letture degli Atti degli Apostoli di questo tempo pasquale, Papa Benedetto XVI ha sottolineato che esse presentano il cammino della Chiesa nascente, "un cammino" - ha affermato - "non sempre facile, ma ricco di frutti apostolici. Dalle origini, non sono mancate né l'ostilità né la persecuzioni venute da fuori, né i rischi di tensioni e di opposizioni anche all'interno delle comunità. Nonostante queste ombre, e le difficoltà più diverse che i primi cristiani hanno dovuto affrontare, la luce splendente della fede della Chiesa in Gesù Cristo non è mai venuta meno".

  Successivamente Benedetto XVI ha ricordato l'attenzione che Giovanni Paolo II  dedicò alle Chiese Orientali invitando "a ricercare l'unità e la riconciliazione" ed ha riaffermato la sua "profonda convinzione" che "oggi, come agli albori del Cristianesimo, ogni comunità è chiamata ad offrire una chiara testimonianza di fraternità".

  "In questi giorni" - ha proseguito il Pontefice - "avete riflettuto su come superare gli ostacoli che impediscono il normale svolgimento della vostra vita ecclesiale. Siete ben consapevoli di ciò che è necessario ed anche indispensabile. È il ministero che il Signore vi ha affidato nel suo gregge che l'esige; è il bene della Chiesa siro-cattolica che l'esige. L'esigono anche la situazione particolare del Medio Oriente e la testimonianza che nella loro unità possono dare le chiese cattoliche".

  "Nella nostra epoca, vi sono tante sfide che le comunità cristiane devono affrontare in tutte le parti del mondo, quando pericoli e numerose trappole rischiano di offuscare i valori del Vangelo. Per quanto riguarda la vostra Chiesa, le violenze e i conflitti che segnano una parte del gregge a voi affidato costituiscono difficoltà supplementari che mettono ancora più in pericolo non solo il fatto di vivere insieme in pace, ma la vita stessa degli individui".

  "In tali situazioni, è importante che la Comunità ecclesiale siro-cattolica possa annunciare il Vangelo con vigore, promuovere una pastorale adeguata alle sfide della post-modernità ed offrire un esempio luminoso di unità in un mondo frazionato e diviso".

  Il Papa ha concluso il suo discorso ricordando che il Concilio Vaticano II ha ribadito che le Chiese Orientali Cattoliche "sono chiamate a ricoprire un ruolo particolare nella promozione del cammino ecumenico" ed ha invitato i partecipanti al Sinodo "a continuare con entusiasmo, fiducia e perseveranza l'azione missionaria dell'Apostolo Paolo, sulle tracce di Sant'Ignazio di Antiochia, Sant'Efrem e dei vostri Santi Patroni".

  Al termine dell'incontro il Papa ha consumato il pranzo con tutti i Partecipanti al Sinodo Straordinario della Chiesa Siro-Cattolica nella Domus Sanctae Marthae.
AC/UNITÀ/SINODO SIRO-CATTOLICO                                    VIS 20070430 (570)


venerdì 27 aprile 2007

UDIENZE


CITTA' DEL VATICANO, 27 APR. 2007 (VIS). Il Santo Padre ha ricevuto questa mattina in udienze separate sette Presuli della Conferenza Episcopale Italiana (Regione Triveneto), in Visita "ad Limina Apostolorum":

    - Il Vescovo Lucio Soravito de Franceschi, di Adria-Rovigo.

    - Il Vescovo Giuseppe Andrich, di Belluno-Feltre.

    - Il Vescovo Angelo Daniel, di Chioggia.

    - Il Vescovo Ovidio Poletto, di Concordia-Pordenone.

    - L'Arcivescovo Antonio Mattiazzo, Vescovo di Padova.

    - Il Vescovo Andrea Bruno Mazzocato, di Treviso.

    - Il Vescovo Flavio Roberto Carraro, O.F.M.Cap., di Verona.

  Nel pomeriggio è in programma che il Santo Padre riceva l'Arcivescovo Angelo Amato, Segretario della Congregazione per la Dottrina della Fede.
AL:AP/.../...                                       VIS 20070427 (110)


PUBBLICAZIONE "LINEAMENTA" SINODO SULLA PAROLA DI DIO


CITTA' DEL VATICANO, 27 APR. 2007 (VIS). Questa mattina, presso la Sala Stampa della Santa Sede, l'Arcivescovo Nikola Eterovic, Segretario Generale del Sinodo dei Vescovi, ha presentato i "Lineamenta" della XII Assemblea Generale Ordinaria del Sinodo dei Vescovi, in programma dal 5 al 26 ottobre 2008, sul tema: "La Parola di Dio nella vita e nella missione della Chiesa".

  I "Lineamenta", primo documento di lavoro preliminare, comprendono una Introduzione, tre Capitoli e una Conclusione. Il testo include un Questionario Generale relativo agli argomenti trattati dal Sinodo, con la finalità di stimolare una riflessione più profonda, a tutti i livelli, della comunità ecclesiale. Le risposte devono essere inviate alla Segreteria Generale del Sinodo entro il mese di novembre 2007.

  Nell'Introduzione si legge che l'attuale Sinodo, in continuità con il precedente, dell'ottobre 2005, sul tema: "L'Eucaristia sorgente e culmine della vita e della missione della Chiesa", "vuole mettere in luce l'intrinseco nesso tra l'Eucaristia e la Parola di Dio. (...) È questa la motivazione profonda e insieme il fine primario del Sinodo: incontrare compiutamente la Parola di Dio in Gesù Signore, presente nella Scrittura e nell'Eucaristia".

  L'Assemblea Generale Ordinaria del 2008, si legge ancora nell'Introduzione, "si propone, tra i suoi obiettivi, di contribuire a chiarire quegli aspetti fondamentali della verità sulla rivelazione, quali Parola di Dio, Tradizione, Magistero, che motivano e garantiscono un valido ed efficace cammino di fede; di accendere la stima e l'amore profondo per la Sacra Scrittura, facendo sì che 'i fedeli abbiano largo accesso' ad essa; di rinnovare l'ascolto della Parola di Dio, nel momento liturgico e catechistico, segnatamente con l'esercizio della 'Lectio Divina', debitamente adattata alle varie circostanze; di offrire al mondo dei poveri una Parola di consolazione e di speranza".
                                                                                                                                                                     
  Il Primo Capitolo, intitolato: "Rivelazione, Parola di Dio, Chiesa", ribadisce la necessità della Rivelazione per la persona umana e tratta della Tradizione e Scrittura nella Chiesa: un solo sacro deposito della Parola di Dio e del compito necessario e delicato di interpretare la Parola di Dio nella Chiesa.

  "La Parola di Dio nella vita della Chiesa" è il titolo del Secondo Capitolo, che ricorda che la Chiesa nasce e vive della Parola di Dio e che il Popolo di Dio si alimenta della Parola in vari modi: nella liturgia e nella preghiera, nell'evangelizzazione e nella catechesi, nell'esegesi e nella teologia e nella vita del credente.

  Il Terzo Capitolo "La Parola di Dio nella missione della Chiesa" sottolinea che la Parola di Dio deve essere a disposizione di tutti in ogni tempo e che è grazia di comunione tra i cristiani. "L'ascolto della Parola di Dio" - si legge nel Documento - "possiede una dimensione ecumenica che va sempre curata". La Parola di Dio è luce per il dialogo interreligioso, in primo luogo con il popolo ebraico, ma anche con le altre religioni.

  Nella Conclusione dei "Lineamenta" viene posto in rilievo che "elemento fondamentale per l'incontro dell'uomo con Dio, è l'ascolto religioso della Parola".

  Nel corso del briefing di questa mattina l'Arcivescovo Eterovic, ricordando che i "Lineamenta" si riferiscono alla Costituzione Dogmatica "Dei Verbum", approvata dai Padri del Concilio Vaticano II , ha affermato: "A più di 40 anni da tale grande documento conciliare, è opportuno individuare al livello della Chiesa universale i risultati postivi suscitati nel Popolo di Dio, in particolare, per quanto riguarda il rinnovamento biblico in ambito liturgico, teologico e catechistico".

  "Secondo i 'Lineamenta', però" - ha proseguito il Presule - "altri aspetti rimangono ancora aperti e problematici come, per esempio, fenomeni di ignoranza sulla dottrina della Rivelazione e della Parola di Dio, il notevole distacco di molti cristiani dalla Bibbia ed il permanente rischio di un uso non corretto della Scrittura". Inoltre l'Arcivescovo Eterovic ha sottolineato che: "L'Assemblea sinodale avrà uno scopo prevalentemente pastorale".

  Infine, Monsignor Fortunato Frezza, Sotto-Segretario del Sinodo dei Vescovi, ha a sua volta affermato che i "Lineamenta" "possono considerarsi come un gesto attivo ed efficace in vista della 'ricezione del Concilio, per la quale tutto dipende dalla giusta interpretazione o dalla sua giusta ermeneutica, dalla giusta chiave di lettura e di applicazione', come esercizio di quella 'ermeneutica della riforma, del rinnovamento nella continuità dell'unico soggetto-Chiesa, che il Signore ci ha donato; è un soggetto che cresce nel tempo e si sviluppa, rimanendo però sempre lo stesso, unico soggetto del Popolo di Dio in cammino".
SE/LINEAMENTA/PAROLA DIO                                   VIS 20070427 (720)


PAPA BENEDETTO XVI ACCETTA INVITO VISITARE SEDE O.N.U.


CITTA' DEL VATICANO, 27 APR. 2007 (VIS). Nel pomeriggio di ieri, Padre Federico Lombardi, S.I., Direttore della Sala Stampa della Santa Sede, ha confermato che il Santo Padre Benedetto XVI ha accettato l'invito del Signor Ban Ki-moon, Segretario Generale dell'Organizzazione delle Nazioni Unite, a visitare la sede O.N.U. a New York.

  "Il Papa" - ha detto Padre Lombardi - "ha accettato l'invito in termini generali, dicendosi disponibile a visitare la sede O.N.U. Però non c'è nessuna data e, allo stato attuale, non c'è nessun programma di viaggio già in cantiere".

  Il Servo di Dio Giovanni Paolo II si era recato alla sede delle Nazioni Unite nel 1979 e nel 1995, in occasione del 50° anniversario della sua istituzione.
OP/VISITA PAPA O.N.U./LOMBARDI                        VIS 20070427 (130)


UDIENZE


CITTA' DEL VATICANO, 27 APR. 2007 (VIS). Il Santo Padre ha ricevuto questa mattina in udienze separate sette Presuli della Conferenza Episcopale Italiana (Regione Triveneto), in Visita "ad Limina Apostolorum":

    - Il Vescovo Lucio Soravito de Franceschi, di Adria-Rovigo.

    - Il Vescovo Giuseppe Andrich, di Belluno-Feltre.

    - Il Vescovo Angelo Daniel, di Chioggia.

    - Il Vescovo Ovidio Poletto, di Concordia-Pordenone.

    - L'Arcivescovo Antonio Mattiazzo, Vescovo di Padova.

    - Il Vescovo Andrea Bruno Mazzocato, di Treviso.

    - Il Vescovo Flavio Roberto Carraro, O.F.M.Cap., di Verona.

  Nel pomeriggio è in programma che il Santo Padre riceva l'Arcivescovo Angelo Amato, Segretario della Congregazione per la Dottrina della Fede.
AL:AP/.../...                                       VIS 20070427 (110)


PUBBLICAZIONE "LINEAMENTA" SINODO SULLA PAROLA DI DIO


CITTA' DEL VATICANO, 27 APR. 2007 (VIS). Questa mattina, presso la Sala Stampa della Santa Sede, l'Arcivescovo Nikola Eterovic, Segretario Generale del Sinodo dei Vescovi, ha presentato i "Lineamenta" della XII Assemblea Generale Ordinaria del Sinodo dei Vescovi, in programma dal 5 al 26 ottobre 2008, sul tema: "La Parola di Dio nella vita e nella missione della Chiesa".

  I "Lineamenta", primo documento di lavoro preliminare, comprendono una Introduzione, tre Capitoli e una Conclusione. Il testo include un Questionario Generale relativo agli argomenti trattati dal Sinodo, con la finalità di stimolare una riflessione più profonda, a tutti i livelli, della comunità ecclesiale. Le risposte devono essere inviate alla Segreteria Generale del Sinodo entro il mese di novembre 2007.

  Nell'Introduzione si legge che l'attuale Sinodo, in continuità con il precedente, dell'ottobre 2005, sul tema: "L'Eucaristia sorgente e culmine della vita e della missione della Chiesa", "vuole mettere in luce l'intrinseco nesso tra l'Eucaristia e la Parola di Dio. (...) È questa la motivazione profonda e insieme il fine primario del Sinodo: incontrare compiutamente la Parola di Dio in Gesù Signore, presente nella Scrittura e nell'Eucaristia".

  L'Assemblea Generale Ordinaria del 2008, si legge ancora nell'Introduzione, "si propone, tra i suoi obiettivi, di contribuire a chiarire quegli aspetti fondamentali della verità sulla rivelazione, quali Parola di Dio, Tradizione, Magistero, che motivano e garantiscono un valido ed efficace cammino di fede; di accendere la stima e l'amore profondo per la Sacra Scrittura, facendo sì che 'i fedeli abbiano largo accesso' ad essa; di rinnovare l'ascolto della Parola di Dio, nel momento liturgico e catechistico, segnatamente con l'esercizio della 'Lectio Divina', debitamente adattata alle varie circostanze; di offrire al mondo dei poveri una Parola di consolazione e di speranza".
                                                                                                                                                                     
  Il Primo Capitolo, intitolato: "Rivelazione, Parola di Dio, Chiesa", ribadisce la necessità della Rivelazione per la persona umana e tratta della Tradizione e Scrittura nella Chiesa: un solo sacro deposito della Parola di Dio e del compito necessario e delicato di interpretare la Parola di Dio nella Chiesa.

  "La Parola di Dio nella vita della Chiesa" è il titolo del Secondo Capitolo, che ricorda che la Chiesa nasce e vive della Parola di Dio e che il Popolo di Dio si alimenta della Parola in vari modi: nella liturgia e nella preghiera, nell'evangelizzazione e nella catechesi, nell'esegesi e nella teologia e nella vita del credente.

  Il Terzo Capitolo "La Parola di Dio nella missione della Chiesa" sottolinea che la Parola di Dio deve essere a disposizione di tutti in ogni tempo e che è grazia di comunione tra i cristiani. "L'ascolto della Parola di Dio" - si legge nel Documento - "possiede una dimensione ecumenica che va sempre curata". La Parola di Dio è luce per il dialogo interreligioso, in primo luogo con il popolo ebraico, ma anche con le altre religioni.

  Nella Conclusione dei "Lineamenta" viene posto in rilievo che "elemento fondamentale per l'incontro dell'uomo con Dio, è l'ascolto religioso della Parola".

  Nel corso del briefing di questa mattina l'Arcivescovo Eterovic, ricordando che i "Lineamenta" si riferiscono alla Costituzione Dogmatica "Dei Verbum", approvata dai Padri del Concilio Vaticano II , ha affermato: "A più di 40 anni da tale grande documento conciliare, è opportuno individuare al livello della Chiesa universale i risultati postivi suscitati nel Popolo di Dio, in particolare, per quanto riguarda il rinnovamento biblico in ambito liturgico, teologico e catechistico".

  "Secondo i 'Lineamenta', però" - ha proseguito il Presule - "altri aspetti rimangono ancora aperti e problematici come, per esempio, fenomeni di ignoranza sulla dottrina della Rivelazione e della Parola di Dio, il notevole distacco di molti cristiani dalla Bibbia ed il permanente rischio di un uso non corretto della Scrittura". Inoltre l'Arcivescovo Eterovic ha sottolineato che: "L'Assemblea sinodale avrà uno scopo prevalentemente pastorale".

  Infine, Monsignor Fortunato Frezza, Sotto-Segretario del Sinodo dei Vescovi, ha a sua volta affermato che i "Lineamenta" "possono considerarsi come un gesto attivo ed efficace in vista della 'ricezione del Concilio, per la quale tutto dipende dalla giusta interpretazione o dalla sua giusta ermeneutica, dalla giusta chiave di lettura e di applicazione', come esercizio di quella 'ermeneutica della riforma, del rinnovamento nella continuità dell'unico soggetto-Chiesa, che il Signore ci ha donato; è un soggetto che cresce nel tempo e si sviluppa, rimanendo però sempre lo stesso, unico soggetto del Popolo di Dio in cammino".
SE/LINEAMENTA/PAROLA DIO                                   VIS 20070427 (720)


PAPA BENEDETTO XVI ACCETTA INVITO VISITARE SEDE O.N.U.


CITTA' DEL VATICANO, 27 APR. 2007 (VIS). Nel pomeriggio di ieri, Padre Federico Lombardi, S.I., Direttore della Sala Stampa della Santa Sede, ha confermato che il Santo Padre Benedetto XVI ha accettato l'invito del Signor Ban Ki-moon, Segretario Generale dell'Organizzazione delle Nazioni Unite, a visitare la sede O.N.U. a New York.

  "Il Papa" - ha detto Padre Lombardi - "ha accettato l'invito in termini generali, dicendosi disponibile a visitare la sede O.N.U. Però non c'è nessuna data e, allo stato attuale, non c'è nessun programma di viaggio già in cantiere".

  Il Servo di Dio Giovanni Paolo II si era recato alla sede delle Nazioni Unite nel 1979 e nel 1995, in occasione del 50° anniversario della sua istituzione.
OP/VISITA PAPA O.N.U./LOMBARDI                        VIS 20070427 (130)


giovedì 26 aprile 2007

UDIENZE


CITTA' DEL VATICANO, 26 APR. 2007 (VIS). Il Santo Padre ha ricevuto questa mattina in udienze separate:

- Cinque Presuli della Conferenza Episcopale Italiana (Regione Triveneto), in Visita "ad Limina Apostolorum":

    - L'Arcivescovo Dino De Antoni, di Gorizia.

    - Il Vescovo Eugenio Ravignani, di Trieste.

    - L'Arcivescovo Luigi Bressan, di Trento.

    - Il Vescovo Wilhelm Emil Egger, O.F.M.Cap., di Bolzano-Bressanone.

    - L'Arcivescovo Pietro Brollo, di Udine.

- Il Cardinale Péter Erdö, Arcivescovo di Esztergom-Budapest (Ungheria) e Presidente del Consiglio delle Conferenze Episcopali d'Europa (C.C.E.E.), con i Vice-Presidenti: Cardinale Jean-Pierre Ricard, Arcivescovo di Bordeaux (Francia) e Cardinale Josip Bozanic, Arcivescovo di Zagreb (Croazia) e con il Monsignor Aldo Giordano, Segretario Generale.
AL:AP/.../...                                       VIS 20070426 (110)


CARITÀ E GIUSTIZIA NELLE RELAZIONI TRA POPOLI E NAZIONI


CITTA' DEL VATICANO, 26 APR. 2007 (VIS). Alle 11:30 di questa mattina, presso la Sala Stampa della Santa Sede, ha avuto luogo la Conferenza Stampa di presentazione della XIII Sessione Plenaria della Pontificia Accademia delle Scienze Sociali, in programma in Vaticano dal 27 aprile al 1° maggio, sul tema "Carità e Giustizia nelle relazioni tra popoli e nazioni".

  Alla Conferenza Stampa sono intervenuti la Professoressa Mary Ann Glendon, Presidente della Pontificia Accademia delle Scienze Sociali, Docente di Diritto presso la "Harvard University" (Stati Uniti d'America); il Vescovo Marcelo Sánchez Sorondo, Cancelliere della Pontificia Accademia delle Scienze e della Pontificia Accademia delle Scienze Sociali, Docente di Storia della Filosofia presso la "LUMSA" (Roma) ed il Professor Juan José Llach, organizzatore del Meeting e Consigliere della Pontificia Accademia delle Scienze Sociali, Docente di Economia presso la "Universidad Austral" (Buenos Aires, Argentina).

  In una Nota sul tema della Plenaria si legge: "Sebbene talvolta sia convinzione comune che il perseguimento della carità e della giustizia a livello internazionale sia di importanza fondamentale per la società contemporanea, allo stesso tempo ci si imbatte in segnali che operano nella direzione opposta". In proposito vengono citati  "preoccupanti segni dei tempi", quali: "il riemergere del nazionalismo"; "i segnali di convergenza economica e sociale tra paesi progrediti e paesi in via di sviluppo" che "sono ancora limitati a poche delle nazioni appartenenti a quest'ultima categoria".

  Sono altresì segnali preoccupanti "l'incidenza della povertà e della povertà estrema" che "è ancora molto alta". D'altra parte istituzioni multilaterali come l'O.N.U., il W.T.O. (Organizzazione Mondiale del Commercio), l'F.M.I. (Fondo Monetario Internazionale), la Banca Mondiale "mostrano segnali di debolezza e di stanchezza". Inoltre sussistono fondati dubbi circa la possibilità di riuscire realmente ad attuare, entro i tempi previsti, gli Obiettivi del Millennio (Millennium Goals) e di ridurre della metà, per l'anno 2015, il numero di poveri.

  Altro tema di dibattito della Plenaria riguarderà gli aiuti insufficienti e inefficaci. In merito si legge nella Nota: "L'aiuto fornito è stato molto inferiore rispetto all'obiettivo di stanziare lo 0,7% del PIL dei paesi sviluppati per gli aiuti internazionali. Inoltre, l'aiuto che è stato dato è spesso risultato inefficientemente distribuito e male utilizzato dalle organizzazioni internazionali, dai governi e dalle agenzie locali". Infine, relativamente al problema del terrorismo e delle guerre, nella Nota si ribadisce che: "L'inizio del nuovo secolo è stato caratterizzato da un rilevante incremento del flagello sociale e morale del terrorismo. Allo stesso tempo, il mondo è ancora afflitto su larga scala da guerre e guerre civili".

  Successivamente la Nota si riferisce all'Enciclica "Deus Caritas Est" di Papa Benedetto XVI, alla quale la Plenaria intende ispirarsi, e ribadisce che: "In particolare questo documento ci ricorda che la virtù teologica ed umana della carità deve presiedere a tutto l'insegnamento sociale e a tutta l'opera sociale della Chiesa e dei suoi membri. (...) Il Papa attira la nostra attenzione sul fatto che questo insegnamento sia adeguato al nostro tempo e significativo 'In un mondo in cui al nome di Dio viene a volte collegata la vendetta o perfino il dovere dell'odio e della violenza'".

  "Questo è il motivo per cui 'Deus Caritas Est' è stata correttamente descritta come essere in parte una Enciclica sociale. È l'amore (caritas) che anima la cura della Chiesa per i bisognosi, il lavoro di laiche e laici per la pace e la giustizia nella sfera secolare, ed è la forza lievitante della Chiesa nella società".

  L'Enciclica "si colloca nella lunga tradizione di altre Encicliche sociali, non solo perché si rivolge alla virtù della carità, ma anche perché attribuisce primaria importanza alla virtù della giustizia. (...) Benedetto XVI dichiara: 'Nella situazione difficile nella quale oggi ci troviamo anche a causa della globalizzazione dell'economia, la dottrina sociale della Chiesa è diventata un'indicazione fondamentale, che propone orientamenti validi ben al di là dei confini di essa: questi orientamenti - di fronte al progredire dello sviluppo - devono essere affrontati nel dialogo con tutti coloro che si preoccupano seriamente dell'uomo e del suo mondo' (n. 27)".

  Prendendo in esame la relazione tra la Chiesa "Comunità d'amore" e la politica, il Papa "offre la più forte visione che sia mai stata formulata nell'età contemporanea circa la relazione tra politica e giustizia: 'Il giusto ordine della società e dello Stato è compito centrale della politica'. Infatti, 'La giustizia è lo scopo e quindi anche la misura intrinseca di ogni politica'. Per il Papa la giustizia (e la politica) non è una mera tecnica utilitarista o contrattuale, ma per sua stessa natura ha a che fare con l'etica (cfr. n. 28)".

  Il Papa percepisce il rischio moderno di separare la ragione dalla fede quando scrive che: "'Per poter operare rettamente, la ragione deve sempre di nuovo essere purificata, perché il suo accecamento etico, derivante dal prevalere dell'interesse e del potere che l'abbagliano, è un pericolo mai totalmente eliminabile'".

  "Tale compito critico della fede, libera la ragione dai suoi limiti" e come si legge nella "Deus Caritas est": "'La fede permette alla ragione di svolgere in modo migliore il suo compito e di vedere meglio ciò che le è proprio'. Non solo la dimensione storica del significato di giustizia - fondato sia sulla tradizione ebraica che su quella cristiana e sull'eredità greca e romana - ma anche il suo significato attuale, derivano dalla costante purificazione che la fede apporta alla ragione: 'È qui che si colloca la dottrina sociale cattolica: essa non vuole conferire alla Chiesa un potere sullo Stato. Neppure vuole imporre a coloro che non condividono la fede prospettive e modi di comportamento che appartengono a questa'".

  Infine, il Santo Padre, in conformità con questo insegnamento sulla carità e la giustizia, "richiede strutture di servizio caritativo nell'odierno contesto sociale al fine di promuovere il benessere degli individui, delle popolazioni e dell'umanità intera".
ACAD-SS/CARITÀ:GIUSTIZIA/GLENDON                   VIS 20070426 (960)


UDIENZE


CITTA' DEL VATICANO, 26 APR. 2007 (VIS). Il Santo Padre ha ricevuto questa mattina in udienze separate:

- Cinque Presuli della Conferenza Episcopale Italiana (Regione Triveneto), in Visita "ad Limina Apostolorum":

    - L'Arcivescovo Dino De Antoni, di Gorizia.

    - Il Vescovo Eugenio Ravignani, di Trieste.

    - L'Arcivescovo Luigi Bressan, di Trento.

    - Il Vescovo Wilhelm Emil Egger, O.F.M.Cap., di Bolzano-Bressanone.

    - L'Arcivescovo Pietro Brollo, di Udine.

- Il Cardinale Péter Erdö, Arcivescovo di Esztergom-Budapest (Ungheria) e Presidente del Consiglio delle Conferenze Episcopali d'Europa (C.C.E.E.), con i Vice-Presidenti: Cardinale Jean-Pierre Ricard, Arcivescovo di Bordeaux (Francia) e Cardinale Josip Bozanic, Arcivescovo di Zagreb (Croazia) e con il Monsignor Aldo Giordano, Segretario Generale.
AL:AP/.../...                                       VIS 20070426 (110)


CARITÀ E GIUSTIZIA NELLE RELAZIONI TRA POPOLI E NAZIONI


CITTA' DEL VATICANO, 26 APR. 2007 (VIS). Alle 11:30 di questa mattina, presso la Sala Stampa della Santa Sede, ha avuto luogo la Conferenza Stampa di presentazione della XIII Sessione Plenaria della Pontificia Accademia delle Scienze Sociali, in programma in Vaticano dal 27 aprile al 1° maggio, sul tema "Carità e Giustizia nelle relazioni tra popoli e nazioni".

  Alla Conferenza Stampa sono intervenuti la Professoressa Mary Ann Glendon, Presidente della Pontificia Accademia delle Scienze Sociali, Docente di Diritto presso la "Harvard University" (Stati Uniti d'America); il Vescovo Marcelo Sánchez Sorondo, Cancelliere della Pontificia Accademia delle Scienze e della Pontificia Accademia delle Scienze Sociali, Docente di Storia della Filosofia presso la "LUMSA" (Roma) ed il Professor Juan José Llach, organizzatore del Meeting e Consigliere della Pontificia Accademia delle Scienze Sociali, Docente di Economia presso la "Universidad Austral" (Buenos Aires, Argentina).

  In una Nota sul tema della Plenaria si legge: "Sebbene talvolta sia convinzione comune che il perseguimento della carità e della giustizia a livello internazionale sia di importanza fondamentale per la società contemporanea, allo stesso tempo ci si imbatte in segnali che operano nella direzione opposta". In proposito vengono citati  "preoccupanti segni dei tempi", quali: "il riemergere del nazionalismo"; "i segnali di convergenza economica e sociale tra paesi progrediti e paesi in via di sviluppo" che "sono ancora limitati a poche delle nazioni appartenenti a quest'ultima categoria".

  Sono altresì segnali preoccupanti "l'incidenza della povertà e della povertà estrema" che "è ancora molto alta". D'altra parte istituzioni multilaterali come l'O.N.U., il W.T.O. (Organizzazione Mondiale del Commercio), l'F.M.I. (Fondo Monetario Internazionale), la Banca Mondiale "mostrano segnali di debolezza e di stanchezza". Inoltre sussistono fondati dubbi circa la possibilità di riuscire realmente ad attuare, entro i tempi previsti, gli Obiettivi del Millennio (Millennium Goals) e di ridurre della metà, per l'anno 2015, il numero di poveri.

  Altro tema di dibattito della Plenaria riguarderà gli aiuti insufficienti e inefficaci. In merito si legge nella Nota: "L'aiuto fornito è stato molto inferiore rispetto all'obiettivo di stanziare lo 0,7% del PIL dei paesi sviluppati per gli aiuti internazionali. Inoltre, l'aiuto che è stato dato è spesso risultato inefficientemente distribuito e male utilizzato dalle organizzazioni internazionali, dai governi e dalle agenzie locali". Infine, relativamente al problema del terrorismo e delle guerre, nella Nota si ribadisce che: "L'inizio del nuovo secolo è stato caratterizzato da un rilevante incremento del flagello sociale e morale del terrorismo. Allo stesso tempo, il mondo è ancora afflitto su larga scala da guerre e guerre civili".

  Successivamente la Nota si riferisce all'Enciclica "Deus Caritas Est" di Papa Benedetto XVI, alla quale la Plenaria intende ispirarsi, e ribadisce che: "In particolare questo documento ci ricorda che la virtù teologica ed umana della carità deve presiedere a tutto l'insegnamento sociale e a tutta l'opera sociale della Chiesa e dei suoi membri. (...) Il Papa attira la nostra attenzione sul fatto che questo insegnamento sia adeguato al nostro tempo e significativo 'In un mondo in cui al nome di Dio viene a volte collegata la vendetta o perfino il dovere dell'odio e della violenza'".

  "Questo è il motivo per cui 'Deus Caritas Est' è stata correttamente descritta come essere in parte una Enciclica sociale. È l'amore (caritas) che anima la cura della Chiesa per i bisognosi, il lavoro di laiche e laici per la pace e la giustizia nella sfera secolare, ed è la forza lievitante della Chiesa nella società".

  L'Enciclica "si colloca nella lunga tradizione di altre Encicliche sociali, non solo perché si rivolge alla virtù della carità, ma anche perché attribuisce primaria importanza alla virtù della giustizia. (...) Benedetto XVI dichiara: 'Nella situazione difficile nella quale oggi ci troviamo anche a causa della globalizzazione dell'economia, la dottrina sociale della Chiesa è diventata un'indicazione fondamentale, che propone orientamenti validi ben al di là dei confini di essa: questi orientamenti - di fronte al progredire dello sviluppo - devono essere affrontati nel dialogo con tutti coloro che si preoccupano seriamente dell'uomo e del suo mondo' (n. 27)".

  Prendendo in esame la relazione tra la Chiesa "Comunità d'amore" e la politica, il Papa "offre la più forte visione che sia mai stata formulata nell'età contemporanea circa la relazione tra politica e giustizia: 'Il giusto ordine della società e dello Stato è compito centrale della politica'. Infatti, 'La giustizia è lo scopo e quindi anche la misura intrinseca di ogni politica'. Per il Papa la giustizia (e la politica) non è una mera tecnica utilitarista o contrattuale, ma per sua stessa natura ha a che fare con l'etica (cfr. n. 28)".

  Il Papa percepisce il rischio moderno di separare la ragione dalla fede quando scrive che: "'Per poter operare rettamente, la ragione deve sempre di nuovo essere purificata, perché il suo accecamento etico, derivante dal prevalere dell'interesse e del potere che l'abbagliano, è un pericolo mai totalmente eliminabile'".

  "Tale compito critico della fede, libera la ragione dai suoi limiti" e come si legge nella "Deus Caritas est": "'La fede permette alla ragione di svolgere in modo migliore il suo compito e di vedere meglio ciò che le è proprio'. Non solo la dimensione storica del significato di giustizia - fondato sia sulla tradizione ebraica che su quella cristiana e sull'eredità greca e romana - ma anche il suo significato attuale, derivano dalla costante purificazione che la fede apporta alla ragione: 'È qui che si colloca la dottrina sociale cattolica: essa non vuole conferire alla Chiesa un potere sullo Stato. Neppure vuole imporre a coloro che non condividono la fede prospettive e modi di comportamento che appartengono a questa'".

  Infine, il Santo Padre, in conformità con questo insegnamento sulla carità e la giustizia, "richiede strutture di servizio caritativo nell'odierno contesto sociale al fine di promuovere il benessere degli individui, delle popolazioni e dell'umanità intera".
ACAD-SS/CARITÀ:GIUSTIZIA/GLENDON                   VIS 20070426 (960)


mercoledì 25 aprile 2007

ALTRI ATTI PONTIFICI


CITTA' DEL VATICANO, 25 APR. 2007 (VIS). Il Santo Padre ha nominato il Padre Willy Ngumbi, M.Afr., Vescovo di Kindu (superficie: 82.883; popolazione: 500.000; cattolici: 180.000; sacerdoti: 20; religiosi: 35), Repubblica Democratica del Congo. Il Vescovo eletto, finora formatore al noviziato dei Padri Bianchi a Bobo Dioulasso (Burkina Faso), è nato nel 1965 a Bujumbura (Burundi), ha emesso la professione perpetua nella Società dei Missionari d'Africa (Padri Bianchi) nel 1992 ed è stato ordinato sacerdote nel 1993.
NER/.../NGUMBI                                             VIS 20070425 (80)


BUDDISTI E CRISTIANI: EDUCARE VIVERE IN ARMONIA E PACE


CITTA' DEL VATICANO, 25 APR. 2007 (VIS). Questa mattina è stato reso pubblico il Messaggio del Pontificio Consiglio per il Dialogo Interreligioso, a firma del Cardinale Paul Poupard, Presidente del Dicastero, ai Buddisti di tutto il mondo in occasione della festività buddista di Vesakh.

  Nei paesi buddisti di tradizione Therevada, (Sri Lanka, Thailandia, Cambogia, Laos, Malesia), la festività mobile Vesakh che commemora i principali avvenimenti della vita di Buddha, si celebra il 2 maggio. Nei paesi di tradizione Mahayana (Cina, Giappone e Corea), tali avvenimenti si celebrano in giorni diversi.

  Nel Messaggio 2007, intitolato: "Cristiani e buddisti: educare le comunità a vivere in armonia e in pace", si legge: "Costruire una comunità richiede gesti concreti che riflettano il rispetto per la dignità degli altri (...). Tuttavia, vi sono persone che hanno ancora bisogno di imparare qualcosa sugli altri e sulle loro credenze, per superare pregiudizi ed incomprensioni".

  "L'Educazione alla pace è una responsabilità che deve essere sostenuta da tutti i settori della società. Naturalmente, inizia nelle case dove la famiglia, il pilastro fondamentale della società, si sforza di trasmettere valori tradizionali e sani ai bambini con il deliberato impegno di formare le loro coscienze. Le generazioni più giovani meritano di crescere, e anzi maturano, con un'educazione fondata sui valori, che rafforza il rispetto, l'accoglienza, la compassione e l'uguaglianza".

  "Il potere dei mezzi di comunicazione di modellare le menti, specialmente dei giovani, non può essere sottovalutato. Mentre si prende sempre più coscienza, per quello che realmente sono, degli elementi irresponsabili che essi veicolano, si vede anche che molte cose buone possono essere realizzate attraverso produzioni di qualità e programmi educativi. Quando le persone che lavorano nei mezzi di comunicazione usano la loro coscienza morale, è possibile dissipare l'ignoranza e trasmettere conoscenze, preservare i valori sociali e presentare la dimensione trascendente della vita che nasce dalla natura spirituale di ogni individuo".
CON-DIR/BUDDISTI/VESAKH                           VIS 20070425 (320)


APPELLO ALLA PRUDENZA SULLE STRADE


CITTA' DEL VATICANO, 25 APR. 2007 (VIS).  Al termine dell'Udienza Generale di oggi il Papa ha ricordato che: "Per iniziativa delle Nazioni Unite, questa settimana è dedicata alla sicurezza stradale".

  "Rivolgo" - ha detto Benedetto XVI - "una parola di incoraggiamento alle Istituzioni pubbliche che si adoperano per mantenere le arterie stradali sicure e salvaguardare la vita umana con strumenti idonei; a quanti si dedicano alla ricerca di nuove tecnologie e strategie per ridurre i troppi incidenti sulle strade di tutto il mondo. E mentre invito a pregare per le vittime, per i feriti e le loro famiglie, auspico che un consapevole senso di responsabilità verso il prossimo induca gli automobilisti, specie i giovani, alla prudenza e a un maggior rispetto del codice della strada".
AG/PRUDENZA STRADE/...                           VIS 20070425 (140)


ORIGENE: MAESTRO E TESTIMONE ESEMPLARE CRISTIANESIMO


CITTA' DEL VATICANO, 25 APR. 2007 (VIS). Il Santo Padre Benedetto XVI ha dedicato la catechesi dell'Udienza Generale di oggi ad Origene alessandrino, storico del III secolo, "tra i più grandi scrittori che siano sorti nella Chiesa lungo tutta la sua storia". L'Udienza si è tenuta in Piazza San Pietro con la partecipazione di più di 25.000 persone.

  Origene, ha detto il Papa, "raccoglie l'eredità di Clemente e la rilancia verso il futuro in maniera talmente innovativa, da imprimere una svolta irreversibile allo sviluppo del pensiero cristiano. Fu un vero 'maestro' (...), un testimone esemplare della dottrina che trasmetteva".

  La "svolta irreversibile" che Origine impresse alla storia della teologia "corrisponde in sostanza" - ha affermato Papa Benedetto XVI - "alla fondazione della teologia nella spiegazione delle Scritture, o meglio alla perfetta simbiosi tra teologia ed esegesi. In verità, la sigla propria della dottrina origeniana sembra risiedere appunto nell'incessante invito a passare dalla lettera allo spirito delle Scritture, per progredire nella conoscenza di Dio".

  "Questo 'allegorismo', ha scritto Von Balthasar, coincide precisamente 'con lo sviluppo del dogma cristiano operato dall'insegnamento dei Dottori della Chiesa', quali - in un modo o nell'altro - hanno accolto la 'lezione' di Origene. Così la tradizione e il magistero, fondamento e garanzia della ricerca teologica, giungono a configurarsi come 'Scrittura in atto'".

  Il Papa ha ricordato che il raggio di interessi di Origene "si estende dall'esegesi al dogma, alla filosofia, all'apolegetica, all'ascetica e alla mistica, una visione fondamentale e globale della vita cristiana".

  "Il nucleo ispiratore" della sua opera - ha proseguito il Pontefice - è "'la triplice lettura' delle Scritture.(...) Anzitutto egli lesse la Bibbia con l'intento di accertarne al meglio il testo e di offrirne l'edizione più affidabile. Questo è sempre il primo passo" - ha sottolineato Benedetto XVI - "conoscere realmente cosa sta scritto e questa scrittura storica che cosa voleva intenzionalmente ed inizialmente dire".

  "In secondo luogo, Origene lesse sistematicamente la Bibbia (...) in forma minuziosa, ampia e approfondita, con note di carattere filologico e dottrinale. Egli lavora con grande esattezza per conoscere bene che cosa volevano dire i sacri autori. Infine, (...), Origene si dedicò moltissimo alla predicazione della Bibbia, adattandosi ad un pubblico variamente composito".

  "Anche nelle 'Omelie' Origene coglie tutte le occasioni per richiamare le diverse dimensioni del senso della Sacra Scrittura, che aiutano o esprimono un cammino ella crescita della fede: c'è il senso 'letterale', ma esso nasconde profondità che non appaiono in un primo momento"; la seconda dimensione è il senso 'morale': che cosa dobbiamo fare vivendo la parola; e infine il senso 'spirituale', cioè l'unità della Scrittura, che in tutto il suo sviluppo parla di Cristo. È lo Spirito Santo che ci fa capire il contenuto cristologico e così l'unità della Scrittura nella sua diversità".

  "Un po' ho tentato nel mio libro" - ha commentato Papa Benedetto XVI riferendosi al suo ultimo volume di recentissima pubblicazione "Gesù di Nazaret" - "di mostrare nella situazione di oggi queste molteplici dimensioni della Parola, della Sacra Scrittura, che prima deve essere rispettata proprio nel senso storico. Ma questo senso si trascende verso Cristo, alla luce dello Spirito Santo, e ci mostra la via, come vivere".

  "Origene" - ha proseguito il Pontefice - "giunge a promuovere efficacemente la 'lettura cristiana' dell'Antico Testamento, rintuzzando in maniera brillante la sfida di quegli eretici - soprattutto gnostici e marcioniti - che opponevano tra loro i due Testamenti fino a rigettare l'Antico".

  "Vi invito" - ha concluso il Santo Padre - "ad accogliere nel vostro cuore l'insegnamento di questo grande maestro nella fede. Egli ci ricorda con intimo trasporto che, nella lettura orante della Scrittura e nel coerente impegno della vita, la Chiesa sempre si rinnova e ringiovanisce. (...) E preghiamo il Signore che ci dia oggi pensatori, teologici ed esegeti che trovano questa multidimensionalità, questa attualità permanente della Sacra Scrittura, la sua novità per oggi. Preghiamo che il Signore ci aiuti a leggere in modo orante la Sacra Scrittura, a nutrirci realmente del vero pane della vita, della sua Parola".
AG/ORIGENE/...                                   VIS 20070425 (680)


ALTRI ATTI PONTIFICI


CITTA' DEL VATICANO, 25 APR. 2007 (VIS). Il Santo Padre ha nominato il Padre Willy Ngumbi, M.Afr., Vescovo di Kindu (superficie: 82.883; popolazione: 500.000; cattolici: 180.000; sacerdoti: 20; religiosi: 35), Repubblica Democratica del Congo. Il Vescovo eletto, finora formatore al noviziato dei Padri Bianchi a Bobo Dioulasso (Burkina Faso), è nato nel 1965 a Bujumbura (Burundi), ha emesso la professione perpetua nella Società dei Missionari d'Africa (Padri Bianchi) nel 1992 ed è stato ordinato sacerdote nel 1993.
NER/.../NGUMBI                                             VIS 20070425 (80)


BUDDISTI E CRISTIANI: EDUCARE VIVERE IN ARMONIA E PACE


CITTA' DEL VATICANO, 25 APR. 2007 (VIS). Questa mattina è stato reso pubblico il Messaggio del Pontificio Consiglio per il Dialogo Interreligioso, a firma del Cardinale Paul Poupard, Presidente del Dicastero, ai Buddisti di tutto il mondo in occasione della festività buddista di Vesakh.

  Nei paesi buddisti di tradizione Therevada, (Sri Lanka, Thailandia, Cambogia, Laos, Malesia), la festività mobile Vesakh che commemora i principali avvenimenti della vita di Buddha, si celebra il 2 maggio. Nei paesi di tradizione Mahayana (Cina, Giappone e Corea), tali avvenimenti si celebrano in giorni diversi.

  Nel Messaggio 2007, intitolato: "Cristiani e buddisti: educare le comunità a vivere in armonia e in pace", si legge: "Costruire una comunità richiede gesti concreti che riflettano il rispetto per la dignità degli altri (...). Tuttavia, vi sono persone che hanno ancora bisogno di imparare qualcosa sugli altri e sulle loro credenze, per superare pregiudizi ed incomprensioni".

  "L'Educazione alla pace è una responsabilità che deve essere sostenuta da tutti i settori della società. Naturalmente, inizia nelle case dove la famiglia, il pilastro fondamentale della società, si sforza di trasmettere valori tradizionali e sani ai bambini con il deliberato impegno di formare le loro coscienze. Le generazioni più giovani meritano di crescere, e anzi maturano, con un'educazione fondata sui valori, che rafforza il rispetto, l'accoglienza, la compassione e l'uguaglianza".

  "Il potere dei mezzi di comunicazione di modellare le menti, specialmente dei giovani, non può essere sottovalutato. Mentre si prende sempre più coscienza, per quello che realmente sono, degli elementi irresponsabili che essi veicolano, si vede anche che molte cose buone possono essere realizzate attraverso produzioni di qualità e programmi educativi. Quando le persone che lavorano nei mezzi di comunicazione usano la loro coscienza morale, è possibile dissipare l'ignoranza e trasmettere conoscenze, preservare i valori sociali e presentare la dimensione trascendente della vita che nasce dalla natura spirituale di ogni individuo".
CON-DIR/BUDDISTI/VESAKH                           VIS 20070425 (320)


APPELLO ALLA PRUDENZA SULLE STRADE


CITTA' DEL VATICANO, 25 APR. 2007 (VIS).  Al termine dell'Udienza Generale di oggi il Papa ha ricordato che: "Per iniziativa delle Nazioni Unite, questa settimana è dedicata alla sicurezza stradale".

  "Rivolgo" - ha detto Benedetto XVI - "una parola di incoraggiamento alle Istituzioni pubbliche che si adoperano per mantenere le arterie stradali sicure e salvaguardare la vita umana con strumenti idonei; a quanti si dedicano alla ricerca di nuove tecnologie e strategie per ridurre i troppi incidenti sulle strade di tutto il mondo. E mentre invito a pregare per le vittime, per i feriti e le loro famiglie, auspico che un consapevole senso di responsabilità verso il prossimo induca gli automobilisti, specie i giovani, alla prudenza e a un maggior rispetto del codice della strada".
AG/PRUDENZA STRADE/...                           VIS 20070425 (140)


ORIGENE: MAESTRO E TESTIMONE ESEMPLARE CRISTIANESIMO


CITTA' DEL VATICANO, 25 APR. 2007 (VIS). Il Santo Padre Benedetto XVI ha dedicato la catechesi dell'Udienza Generale di oggi ad Origene alessandrino, storico del III secolo, "tra i più grandi scrittori che siano sorti nella Chiesa lungo tutta la sua storia". L'Udienza si è tenuta in Piazza San Pietro con la partecipazione di più di 25.000 persone.

  Origene, ha detto il Papa, "raccoglie l'eredità di Clemente e la rilancia verso il futuro in maniera talmente innovativa, da imprimere una svolta irreversibile allo sviluppo del pensiero cristiano. Fu un vero 'maestro' (...), un testimone esemplare della dottrina che trasmetteva".

  La "svolta irreversibile" che Origine impresse alla storia della teologia "corrisponde in sostanza" - ha affermato Papa Benedetto XVI - "alla fondazione della teologia nella spiegazione delle Scritture, o meglio alla perfetta simbiosi tra teologia ed esegesi. In verità, la sigla propria della dottrina origeniana sembra risiedere appunto nell'incessante invito a passare dalla lettera allo spirito delle Scritture, per progredire nella conoscenza di Dio".

  "Questo 'allegorismo', ha scritto Von Balthasar, coincide precisamente 'con lo sviluppo del dogma cristiano operato dall'insegnamento dei Dottori della Chiesa', quali - in un modo o nell'altro - hanno accolto la 'lezione' di Origene. Così la tradizione e il magistero, fondamento e garanzia della ricerca teologica, giungono a configurarsi come 'Scrittura in atto'".

  Il Papa ha ricordato che il raggio di interessi di Origene "si estende dall'esegesi al dogma, alla filosofia, all'apolegetica, all'ascetica e alla mistica, una visione fondamentale e globale della vita cristiana".

  "Il nucleo ispiratore" della sua opera - ha proseguito il Pontefice - è "'la triplice lettura' delle Scritture.(...) Anzitutto egli lesse la Bibbia con l'intento di accertarne al meglio il testo e di offrirne l'edizione più affidabile. Questo è sempre il primo passo" - ha sottolineato Benedetto XVI - "conoscere realmente cosa sta scritto e questa scrittura storica che cosa voleva intenzionalmente ed inizialmente dire".

  "In secondo luogo, Origene lesse sistematicamente la Bibbia (...) in forma minuziosa, ampia e approfondita, con note di carattere filologico e dottrinale. Egli lavora con grande esattezza per conoscere bene che cosa volevano dire i sacri autori. Infine, (...), Origene si dedicò moltissimo alla predicazione della Bibbia, adattandosi ad un pubblico variamente composito".

  "Anche nelle 'Omelie' Origene coglie tutte le occasioni per richiamare le diverse dimensioni del senso della Sacra Scrittura, che aiutano o esprimono un cammino ella crescita della fede: c'è il senso 'letterale', ma esso nasconde profondità che non appaiono in un primo momento"; la seconda dimensione è il senso 'morale': che cosa dobbiamo fare vivendo la parola; e infine il senso 'spirituale', cioè l'unità della Scrittura, che in tutto il suo sviluppo parla di Cristo. È lo Spirito Santo che ci fa capire il contenuto cristologico e così l'unità della Scrittura nella sua diversità".

  "Un po' ho tentato nel mio libro" - ha commentato Papa Benedetto XVI riferendosi al suo ultimo volume di recentissima pubblicazione "Gesù di Nazaret" - "di mostrare nella situazione di oggi queste molteplici dimensioni della Parola, della Sacra Scrittura, che prima deve essere rispettata proprio nel senso storico. Ma questo senso si trascende verso Cristo, alla luce dello Spirito Santo, e ci mostra la via, come vivere".

  "Origene" - ha proseguito il Pontefice - "giunge a promuovere efficacemente la 'lettura cristiana' dell'Antico Testamento, rintuzzando in maniera brillante la sfida di quegli eretici - soprattutto gnostici e marcioniti - che opponevano tra loro i due Testamenti fino a rigettare l'Antico".

  "Vi invito" - ha concluso il Santo Padre - "ad accogliere nel vostro cuore l'insegnamento di questo grande maestro nella fede. Egli ci ricorda con intimo trasporto che, nella lettura orante della Scrittura e nel coerente impegno della vita, la Chiesa sempre si rinnova e ringiovanisce. (...) E preghiamo il Signore che ci dia oggi pensatori, teologici ed esegeti che trovano questa multidimensionalità, questa attualità permanente della Sacra Scrittura, la sua novità per oggi. Preghiamo che il Signore ci aiuti a leggere in modo orante la Sacra Scrittura, a nutrirci realmente del vero pane della vita, della sua Parola".
AG/ORIGENE/...                                   VIS 20070425 (680)


martedì 24 aprile 2007

ALTRI ATTI PONTIFICI


CITTA' DEL VATICANO, 24 APR. 2007 (VIS). Il Santo Padre ha nominato:

- Il Monsignor Konrad Zdarsa, Vescovo di Görlitz (superficie: 9.700; popolazione: 792.824; cattolici: 32.203; sacerdoti: 59; religiosi: 84; diaconi permanenti: 4), Repubblica Federale di Germania. Il Vescovo eletto, finora Vicario Generale della Diocesi di Dresden-Meissen (Repubblica Federale di Germania), è nato a Hainichen (Repubblica Federale di Germania), nel 1944 ed è stato ordinato sacerdote nel 1974.

- Il Vescovo John Clayton Nienstedt, Arcivescovo Coadiutore di Saint Paul and Minneapolis (superficie: 17.225; popolazione: 3.027.000; cattolici: 837.000; sacerdoti: 514; religiosi: 1.206; diaconi permanenti: 221), Stati Uniti d'America. L'Arcivescovo eletto, finora Vescovo di New Ulm (Stati Uniti d'America), è nato a Detroit (Stati Uniti d'America), nel 1947, è stato ordinato sacerdote nel 1974 ed ha ricevuto la consacrazione episcopale nel 1996.
NER:NEC/.../ZDARSA:NIENSTEDT                       VIS 20070424 (140)


PROMUOVERE DIGNITÀ DONNA E SUO RUOLO VITA SOCIALE


CITTA' DEL VATICANO, 24 APR. 2007 (VIS). Oggi è stato reso pubblico il testo del discorso di Monsignor Francesco Follo, Osservatore Permanente della Santa Sede presso l'Organizzazione delle Nazioni Unite per l'Educazione, la Scienza e la Cultura, intervenuto il 20 aprile scorso, a Parigi, alla 176a Sessione del Consiglio Esecutivo dell'UNESCO, in merito alla dignità della donna e al suo particolare ruolo nella vita sociale.

  "La fede cristiana" - ha affermato l'Osservatore Permanente - "alimenta la convinzione che nulla potrà mai negare ad un essere umano, uomo o donna, il valore intrinseco che Dio ha concesso ad ognuno e che non potrà mai essere alienato. Nel contempo, tale dignità originaria ricorda che ogni essere umano deve essere trattato come una persona e non come un oggetto".

  Monsignor Follo ha ribadito che le istanze politiche e sociali, nazionali ed internazionali "hanno anche il dovere di fare in modo che, in ogni circostanza, tale dignità sia rispettata, in tutte le fasi dell'esistenza di una persona. In tale prospettiva, non si può che auspicare una sempre maggiore attenzione per il rispetto delle donne e delle giovani, in particolare riguardo alla loro integrità corporale, la libera scelta del coniuge, la necessità di un accesso all'educazione ed alla vita sociale".

  "Grazie alle donne, la cui attività spesso umile e nascosta ha bisogno di essere sostenuta, la famiglia come cellula sociale fondamentale potrà essere meglio promossa, i giovani apprenderanno ad integrarsi alle reti sociali, la pace sarà più intensamente ricercata, il dialogo e le relazioni umane saranno fattori di fraternità e di solidarietà sul piano locale. In definitiva" - ha concluso il Monsignor Follo - "sarà tutta la società a beneficare della vocazione propria, dell'azione e del genio femminile".
DELSS/DIGNITÀ DONNA/UNESCO:FOLLO                   VIS 20070424 (300)


ORDINAZIONE PRESBITERALE 22 DIACONI DIOCESI DI ROMA


CITTA' DEL VATICANO, 24 APR. 2007 (VIS). Domenica 29 aprile, IV Domenica di Pasqua e XLIV Giornata Mondiale di preghiera per le Vocazioni, il Santo Padre Benedetto XVI presiederà la Santa Messa nella Basilica Vaticana e conferirà l'Ordinazione presbiterale a 22 Diaconi della Diocesi di Roma.
OCL/ORDINAZIONI PRESBITERALI/...                 VIS 20070424 (60)


COMUNICATO RELATIVO UDIENZA ABU MAZEN


CITTA' DEL VATICANO, 24 APR. 2007 (VIS). Nella tarda mattinata di oggi, la Sala Stampa della Santa Sede ha reso pubblico un Comunicato relativo all'Udienza del Santo Padre Benedetto XVI al Signor Mahmoud Abbas, "Abu Mazen", Presidente della Autorità Palestinese.

  "Il Santo Padre Benedetto XVI ha ricevuto in Udienza questa mattina il Presidente dell'Autorità Palestinese, Signor Mahmoud Abbas, e Seguito. Successivamente, il Presidente Abbas si è incontrato con l'Eminentissimo Cardinale Tarcisio Bertone, Segretario di Stato, che era accompagnato da Sua Eccellenza Monsignor Dominique Mamberti, Segretario per i Rapporti con gli Stati".

  "Nel corso dei cordiali colloqui, si è passata in rassegna la situazione del Medio Oriente. In particolare è stato apprezzato l'impegno, grazie anche all'aiuto della comunità internazionale, per il rilancio del processo di pace tra israeliani e palestinesi. Si è parlato pure della situazione interna palestinese, con riferimento, tra l'altro, alle difficoltà che incontrano i cattolici e al valore del loro contributo a quella società".
OP/PALESTINA/MAZEN                                       VIS 20070424 (160)


"LA VOCAZIONE AL SERVIZIO DELLA CHIESA COMUNIONE"

CITTA' DEL VATICANO, 24 APR. 2007 (VIS). Oggi è stato pubblicato il Messaggio del Santo Padre Benedetto XVI per la XLIV Giornata Mondiale di Preghiera per le Vocazioni che si celebra il 29 aprile prossimo, IV Domenica di Pasqua, sul tema: "La vocazione al servizio della Chiesa comunione".

  Di seguito riportiamo ampi estratti del testo, datato 10 febbraio e pubblicato in lingua spagnola, inglese, francese, italiana, tedesca, portoghese e polacca.

  "La prima comunità cristiana ebbe a costituirsi, nel suo nucleo originario, quando alcuni pescatori di Galilea, incontrato Gesù, si lasciarono conquistare dal suo sguardo, dalla sua voce ed accolsero questo pressante suo invito: 'Seguitemi, vi farò diventare pescatori di uomini!' (Mc l, 17; cfr Mt 4,19)".

  "In verità, Dio ha sempre scelto alcune persone per collaborare in maniera più diretta con Lui alla realizzazione del suo disegno salvifico. Nell'Antico Testamento all'inizio chiamò Abramo per formare 'un grande popolo' (Gn 12,2), e in seguito Mosè per liberare Israele dalla schiavitù d'Egitto (cfr Es 3, 10). (...) Nel Nuovo Testamento, Gesù, il Messia promesso, invitò singolarmente gli Apostoli a stare con Lui (cfr Mc 3,14) e a condividere la sua missione. (...) La missione della Chiesa si fonda pertanto su un'intima e fedele comunione con Dio".

  "La Costituzione 'Lumen gentium' del Concilio Vaticano II descrive la Chiesa come 'un popolo radunato dall'unità del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo' (n. 4), nel quale si rispecchia il mistero stesso di Dio. Ciò comporta che in esso si rifletta l'amore trinitario e, grazie all'opera dello Spirito Santo, tutti i suoi membri formino 'un solo corpo ed un solo spirito' in Cristo. Soprattutto quando si raduna per l'Eucaristia questo popolo, organicamente strutturato sotto la guida dei suoi Pastori, vive il mistero della comunione con Dio e con i fratelli. L'Eucaristia è la sorgente di quell'unità ecclesiale per la quale Gesù ha pregato alla vigilia della sua passione: 'Padre ... siano anch'essi in noi una cosa sola, perché il mondo creda che tu mi hai mandato' (Gv 17,2 1)".

  "Questa intensa comunione favorisce il fiorire di generose vocazioni al servizio della Chiesa: il cuore del credente, ripieno di amore divino, è spinto a dedicarsi totalmente alla causa del Regno. Per promuovere le vocazioni è dunque importante una pastorale attenta al mistero della Chiesa-comunione, perché chi vive in una comunità ecclesiale concorde, corresponsabile, premurosa, impara certamente più facilmente a discernere la chiamata del Signore".

  "La cura delle vocazioni esige pertanto una costante 'educazione' ad ascoltare la voce di Dio (...). Ora l'ascolto docile e fedele non può avvenire che in un clima di intima comunione con Dio. E questo si realizza innanzitutto nella preghiera. Secondo l'esplicito comando del Signore, noi dobbiamo implorare il dono delle vocazioni in primo luogo pregando instancabilmente e insieme il 'padrone della messe'. L'invito è al plurale: 'Pregate dunque il padrone della messe perché mandi operai nella sua messe' (Mt 9,38). Questo invito del Signore ben corrisponde allo stile del 'Padre nostro' (Mt 6,9) (...). In questa chiave è illuminante anche un'altra espressione di Gesù: 'Se due di voi sopra la terra si accorderanno per domandare qualunque cosa, il Padre mio che è nei cieli ve la concederà' (Mt 18,19). Il buon Pastore ci invita dunque a pregare il Padre celeste, a pregare uniti e con insistenza, perché Egli mandi vocazioni al servizio della Chiesa-comunione".

  "È indispensabile che all'interno del popolo cristiano ogni ministero e carisma sia orientato alla piena comunione, ed è compito del Vescovo e dei presbiteri favorirla in armonia con ogni altra vocazione e servizio ecclesiali. Anche la vita consacrata, ad esempio, nel suo 'proprium' è al servizio di questa comunione, come viene posto in luce nell'Esortazione apostolica post-sinodale Vita consecrata dal mio venerato Predecessore Giovanni Paolo II: 'La vita consacrata ha sicuramente il merito di aver efficacemente contribuito a tener viva nella Chiesa l'esigenza della fraternità come confessione della Trinità. Con la costante promozione dell'amore fraterno anche nella forma della vita comune, essa ha rivelato che la partecipazione alla comunione trinitaria può cambiare i rapporti umani, creando un nuovo tipo di solidarietà' (n. 41)".

  "Cari fratelli e sorelle che il Signore chiama a vocazioni particolari nella Chiesa, vorrei affidarvi in modo speciale a Maria, perché Lei, che più di tutti ha compreso il senso delle parole di Gesù: 'Mia madre e i miei fratelli sono coloro che ascoltano la parola di Dio e la mettono in pratica' (Lc 8,2 1), vi insegni ad ascoltare il suo divin Figlio. Vi aiuti a dire con la vita: 'Eccomi, o Dio, io vengo a fare la tua volontà (cfr Eb 10,7)'".
MESS/GIORNATA PREGHIERA VOCAZIONI/...               VIS 20070424 (820)


ALTRI ATTI PONTIFICI


CITTA' DEL VATICANO, 24 APR. 2007 (VIS). Il Santo Padre ha nominato:

- Il Monsignor Konrad Zdarsa, Vescovo di Görlitz (superficie: 9.700; popolazione: 792.824; cattolici: 32.203; sacerdoti: 59; religiosi: 84; diaconi permanenti: 4), Repubblica Federale di Germania. Il Vescovo eletto, finora Vicario Generale della Diocesi di Dresden-Meissen (Repubblica Federale di Germania), è nato a Hainichen (Repubblica Federale di Germania), nel 1944 ed è stato ordinato sacerdote nel 1974.

- Il Vescovo John Clayton Nienstedt, Arcivescovo Coadiutore di Saint Paul and Minneapolis (superficie: 17.225; popolazione: 3.027.000; cattolici: 837.000; sacerdoti: 514; religiosi: 1.206; diaconi permanenti: 221), Stati Uniti d'America. L'Arcivescovo eletto, finora Vescovo di New Ulm (Stati Uniti d'America), è nato a Detroit (Stati Uniti d'America), nel 1947, è stato ordinato sacerdote nel 1974 ed ha ricevuto la consacrazione episcopale nel 1996.
NER:NEC/.../ZDARSA:NIENSTEDT                       VIS 20070424 (140)


PROMUOVERE DIGNITÀ DONNA E SUO RUOLO VITA SOCIALE


CITTA' DEL VATICANO, 24 APR. 2007 (VIS). Oggi è stato reso pubblico il testo del discorso di Monsignor Francesco Follo, Osservatore Permanente della Santa Sede presso l'Organizzazione delle Nazioni Unite per l'Educazione, la Scienza e la Cultura, intervenuto il 20 aprile scorso, a Parigi, alla 176a Sessione del Consiglio Esecutivo dell'UNESCO, in merito alla dignità della donna e al suo particolare ruolo nella vita sociale.

  "La fede cristiana" - ha affermato l'Osservatore Permanente - "alimenta la convinzione che nulla potrà mai negare ad un essere umano, uomo o donna, il valore intrinseco che Dio ha concesso ad ognuno e che non potrà mai essere alienato. Nel contempo, tale dignità originaria ricorda che ogni essere umano deve essere trattato come una persona e non come un oggetto".

  Monsignor Follo ha ribadito che le istanze politiche e sociali, nazionali ed internazionali "hanno anche il dovere di fare in modo che, in ogni circostanza, tale dignità sia rispettata, in tutte le fasi dell'esistenza di una persona. In tale prospettiva, non si può che auspicare una sempre maggiore attenzione per il rispetto delle donne e delle giovani, in particolare riguardo alla loro integrità corporale, la libera scelta del coniuge, la necessità di un accesso all'educazione ed alla vita sociale".

  "Grazie alle donne, la cui attività spesso umile e nascosta ha bisogno di essere sostenuta, la famiglia come cellula sociale fondamentale potrà essere meglio promossa, i giovani apprenderanno ad integrarsi alle reti sociali, la pace sarà più intensamente ricercata, il dialogo e le relazioni umane saranno fattori di fraternità e di solidarietà sul piano locale. In definitiva" - ha concluso il Monsignor Follo - "sarà tutta la società a beneficare della vocazione propria, dell'azione e del genio femminile".
DELSS/DIGNITÀ DONNA/UNESCO:FOLLO                   VIS 20070424 (300)


ORDINAZIONE PRESBITERALE 22 DIACONI DIOCESI DI ROMA

ORDINAZIONE PRESBITERALE 22 DIACONI DIOCESI DI ROMA
CITTA' DEL VATICANO, 24 APR. 2007 (VIS). Domenica 29 aprile, IV Domenica di Pasqua e XLIV Giornata Mondiale di preghiera per le Vocazioni, il Santo Padre Benedetto XVI presiederà la Santa Messa nella Basilica Vaticana e conferirà l'Ordinazione presbiterale a 22 Diaconi della Diocesi di Roma.
OCL/ORDINAZIONI PRESBITERALI/...                 VIS 20070424 (60)


COMUNICATO RELATIVO UDIENZA ABU MAZEN

CITTA' DEL VATICANO, 24 APR. 2007 (VIS). Nella tarda mattinata di oggi, la Sala Stampa della Santa Sede ha reso pubblico un Comunicato relativo all'Udienza del Santo Padre Benedetto XVI al Signor Mahmoud Abbas, "Abu Mazen", Presidente della Autorità Palestinese.

  "Il Santo Padre Benedetto XVI ha ricevuto in Udienza questa mattina il Presidente dell'Autorità Palestinese, Signor Mahmoud Abbas, e Seguito. Successivamente, il Presidente Abbas si è incontrato con l'Eminentissimo Cardinale Tarcisio Bertone, Segretario di Stato, che era accompagnato da Sua Eccellenza Monsignor Dominique Mamberti, Segretario per i Rapporti con gli Stati".

  "Nel corso dei cordiali colloqui, si è passata in rassegna la situazione del Medio Oriente. In particolare è stato apprezzato l'impegno, grazie anche all'aiuto della comunità internazionale, per il rilancio del processo di pace tra israeliani e palestinesi. Si è parlato pure della situazione interna palestinese, con riferimento, tra l'altro, alle difficoltà che incontrano i cattolici e al valore del loro contributo a quella società".
OP/PALESTINA/MAZEN                                       VIS 20070424 (160)


"LA VOCAZIONE AL SERVIZIO DELLA CHIESA COMUNIONE"


CITTA' DEL VATICANO, 24 APR. 2007 (VIS). Oggi è stato pubblicato il Messaggio del Santo Padre Benedetto XVI per la XLIV Giornata Mondiale di Preghiera per le Vocazioni che si celebra il 29 aprile prossimo, IV Domenica di Pasqua, sul tema: "La vocazione al servizio della Chiesa comunione".

  Di seguito riportiamo ampi estratti del testo, datato 10 febbraio e pubblicato in lingua spagnola, inglese, francese, italiana, tedesca, portoghese e polacca.

  "La prima comunità cristiana ebbe a costituirsi, nel suo nucleo originario, quando alcuni pescatori di Galilea, incontrato Gesù, si lasciarono conquistare dal suo sguardo, dalla sua voce ed accolsero questo pressante suo invito: 'Seguitemi, vi farò diventare pescatori di uomini!' (Mc l, 17; cfr Mt 4,19)".

  "In verità, Dio ha sempre scelto alcune persone per collaborare in maniera più diretta con Lui alla realizzazione del suo disegno salvifico. Nell'Antico Testamento all'inizio chiamò Abramo per formare 'un grande popolo' (Gn 12,2), e in seguito Mosè per liberare Israele dalla schiavitù d'Egitto (cfr Es 3, 10). (...) Nel Nuovo Testamento, Gesù, il Messia promesso, invitò singolarmente gli Apostoli a stare con Lui (cfr Mc 3,14) e a condividere la sua missione. (...) La missione della Chiesa si fonda pertanto su un'intima e fedele comunione con Dio".

  "La Costituzione 'Lumen gentium' del Concilio Vaticano II descrive la Chiesa come 'un popolo radunato dall'unità del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo' (n. 4), nel quale si rispecchia il mistero stesso di Dio. Ciò comporta che in esso si rifletta l'amore trinitario e, grazie all'opera dello Spirito Santo, tutti i suoi membri formino 'un solo corpo ed un solo spirito' in Cristo. Soprattutto quando si raduna per l'Eucaristia questo popolo, organicamente strutturato sotto la guida dei suoi Pastori, vive il mistero della comunione con Dio e con i fratelli. L'Eucaristia è la sorgente di quell'unità ecclesiale per la quale Gesù ha pregato alla vigilia della sua passione: 'Padre ... siano anch'essi in noi una cosa sola, perché il mondo creda che tu mi hai mandato' (Gv 17,2 1)".

  "Questa intensa comunione favorisce il fiorire di generose vocazioni al servizio della Chiesa: il cuore del credente, ripieno di amore divino, è spinto a dedicarsi totalmente alla causa del Regno. Per promuovere le vocazioni è dunque importante una pastorale attenta al mistero della Chiesa-comunione, perché chi vive in una comunità ecclesiale concorde, corresponsabile, premurosa, impara certamente più facilmente a discernere la chiamata del Signore".

  "La cura delle vocazioni esige pertanto una costante 'educazione' ad ascoltare la voce di Dio (...). Ora l'ascolto docile e fedele non può avvenire che in un clima di intima comunione con Dio. E questo si realizza innanzitutto nella preghiera. Secondo l'esplicito comando del Signore, noi dobbiamo implorare il dono delle vocazioni in primo luogo pregando instancabilmente e insieme il 'padrone della messe'. L'invito è al plurale: 'Pregate dunque il padrone della messe perché mandi operai nella sua messe' (Mt 9,38). Questo invito del Signore ben corrisponde allo stile del 'Padre nostro' (Mt 6,9) (...). In questa chiave è illuminante anche un'altra espressione di Gesù: 'Se due di voi sopra la terra si accorderanno per domandare qualunque cosa, il Padre mio che è nei cieli ve la concederà' (Mt 18,19). Il buon Pastore ci invita dunque a pregare il Padre celeste, a pregare uniti e con insistenza, perché Egli mandi vocazioni al servizio della Chiesa-comunione".

  "È indispensabile che all'interno del popolo cristiano ogni ministero e carisma sia orientato alla piena comunione, ed è compito del Vescovo e dei presbiteri favorirla in armonia con ogni altra vocazione e servizio ecclesiali. Anche la vita consacrata, ad esempio, nel suo 'proprium' è al servizio di questa comunione, come viene posto in luce nell'Esortazione apostolica post-sinodale Vita consecrata dal mio venerato Predecessore Giovanni Paolo II: 'La vita consacrata ha sicuramente il merito di aver efficacemente contribuito a tener viva nella Chiesa l'esigenza della fraternità come confessione della Trinità. Con la costante promozione dell'amore fraterno anche nella forma della vita comune, essa ha rivelato che la partecipazione alla comunione trinitaria può cambiare i rapporti umani, creando un nuovo tipo di solidarietà' (n. 41)".

  "Cari fratelli e sorelle che il Signore chiama a vocazioni particolari nella Chiesa, vorrei affidarvi in modo speciale a Maria, perché Lei, che più di tutti ha compreso il senso delle parole di Gesù: 'Mia madre e i miei fratelli sono coloro che ascoltano la parola di Dio e la mettono in pratica' (Lc 8,2 1), vi insegni ad ascoltare il suo divin Figlio. Vi aiuti a dire con la vita: 'Eccomi, o Dio, io vengo a fare la tua volontà (cfr Eb 10,7)'".
MESS/GIORNATA PREGHIERA VOCAZIONI/...               VIS 20070424 (820)


lunedì 23 aprile 2007

UDIENZE


CITTA' DEL VATICANO, 23 APR. 2007 (VIS). Questa mattina il Santo Padre ha ricevuto in udienza l'Arcivescovo Ubaldo Ramón Santana Sequera, F.M.I., di Maracaibo (Venezuela), Presidente della Conferenza Episcopale Venezuelana, con l'Arcivescovo Roberto Lückert León, Arcivescovo di Coro e Vice-Presidente, con il Cardinale Jorge Liberato Urosa Savino, Arcivescovo di Caracas, Santiago de Venezuela e Vice-Presidente ed il Vescovo Ramón José Viloria Pinzón, di Puerto Cabello e Segretario Generale della medesima Conferenza Episcopale.

  Sabato 21 aprile il Santo Padre ha ricevuto in udienze separate cinque Presuli della Conferenza Episcopale Italiana (Regione Toscana), in Visita "ad Limina Apostolorum":

- Il Vescovo Rodolfo Cetoloni, O.F.M., di Montepulciano-Chiusi-Pienza.

- Il Vescovo Mario Meini, di Pitigliano-Sovana-Orbetello.

- Dom Michelangelo Riccardo M. Tiribilli, O.S.B. Oliv., Abbate di Monte Oliveto Maggiore.

- Il Monsignore Paolo Razzauti, Amministratore Diocesano di Livorno.

- Il Monsignore Marco Fabbri, Amministratore Diocesano di Volterra.
AP:AL/.../...                                      VIS 20070423 (140)


IN BREVE


RESA PUBBLICA OGGI UNA LETTERA, REDATTA IN LATINO E DATATA 2 APRILE, con la quale il Santo Padre nomina il Cardinale Renato Raffaele Martino, Presidente del Pontificio Consiglio della Giustizia e della Pace e del Pontificio Consiglio della Pastorale per i Migranti e gli Itineranti, Suo Inviato Speciale alle celebrazioni nel V centenario della morte di San Francesco di Paola (Italia), che avranno luogo a Paola dal 1° al 4 maggio prossimo. La Missione che accompagnerà il Porporato è composta dal Monsignor Aniceto Molinaro, Pro-Decano della Facoltà di Filosofia del Pontificio Ateneo Sant'Anselmo e dal Monsignor Luigi Falcone, Minutante della Segreteria di Stato.

IN OCCASIONE DELL'INIZIO DELLA PRESIDENZA TEDESCA DELL'UNIONE EUROPEA e del Gruppo dei 7 Paesi più industrializzati più la Federazione Russa (G-8), il Santo Padre ha voluto scrivere, il 16 dicembre 2006, alla Signora Cancelliere Dottoressa Angela Merkel, manifestando l'apprezzamento e l'incoraggiamento della Chiesa Cattolica per l'intenzione espressa dal Governo della Repubblica Federale di Germania, e condivisa dagli altri membri del G-8, di mantenere il tema della povertà al centro delle trattative politiche internazionali, con particolare attenzione al Continente Africano. La Signora Cancelliere tedesca ha risposto al Papa con una lettera nella quale manifestava l'intenzione di continuare ad adoperarsi nella lotta contro la povertà e nel conseguimento degli obiettivi di sviluppo del millennio.
.../IN BREVE/...                                   VIS 20070423 (220)


ALTRI ATTI PONTIFICI


CITTA' DEL VATICANO, 21 APR. 2007 (VIS). Il Santo Padre:

- Ha accettato la rinuncia al governo pastorale della Diocesi di Tura (India), presentata dal Vescovo George Mamalassery, per raggiunti limiti d'età. Gli succede il Vescovo Andrew Marak, Coadiutore della medesima Diocesi.

- Ha nominato il Vescovo Luis Morao Andreazza, O.F.M., Vescovo di Chalatenango (superficie: 2.016; popolazione: 271.000; cattolici: 244.000; sacerdoti: 32; religiosi: 34), El Salvador. Finora Ausiliare di Santa Ana (El Salvador), il Vescovo Morao Andreazza succede al Vescovo Eduardo Antonio Alas Alfaro, del quale il Santo Padre ha accettato la rinuncia al governo pastorale della medesima Diocesi, presentata per raggiunti limiti d'età.

- Ha nominato il Vescovo Jean-Pierre Grallet, O.F.M., Arcivescovo di Strasbourg (superficie: 8.280; popolazione: 1.808.000; cattolici: 1.356.000; sacerdoti: 877; religiosi: 1.869; diaconi permanenti: 56), Francia. L'Arcivescovo eletto, finora Ausiliare della medesima circoscrizione ecclesiastica, è nato nel 1941 a Rozelieures (Francia), ha pronunciato i voti solenni nell'Ordine dei Frati Minori nel 1968, è stato ordinato sacerdote nel 1969 ed ha ricevuto la Consacrazione Episcopale nel 2004.

- Ha nominato Membri del Pontificio Consiglio della Pastorale per i Migranti e gli Itineranti: l'Arcivescovo Dominique Mamberti, Segretario per i Rapporti con gli Stati della Segreteria di Stato; l'Arcivescovo Joseph Ngô Quang Kiêt, di Hà Nôi (Viêt Nam); l'Arcivescovo Gianfranco Agostino Gardin, Segretario della Congregazione per gli Istituti di Vita Consacrata e le Società di Vita Apostolica.
RE:NER:NA/.../...                                   VIS 20070423 (230)


CHIESA: COMUNITÀ IMPEGNATA VIVERE CARITÀ DI CRISTO

CITTA' DEL VATICANO, 22 APR. 2007 (VIS). Alle 17:00, al termine dell'incontro con i rappresentanti del mondo della cultura nell'Università di Pavia, il Santo Padre Benedetto XVI si è recato alla Basilica di San Pietro in Ciel d'Oro per la celebrazione dei Secondi Vespri della III Domenica di Pasqua. Nel percorso verso la Basilica il Papa si è fermato brevemente nel Cortile del Convento per la benedizione della prima pietra del Centro Culturale Agostiniano "Benedetto XVI".

  All'interno della Basilica, Papa Benedetto XVI ha incensato l'Urna delle Reliquie di Sant'Agostino e dopo i saluti del Vescovo di Pavia, S.E. Monsignor Giovanni Giudici, e del Priore Generale degli Agostiniani, Padre Robert Francis Prevost, il Papa ha pronunciato l'omelia.

  "La Provvidenza ha voluto che il mio viaggio acquistasse il carattere di una vera e propria visita pastorale, e perciò in questa sosta di preghiera, vorrei raccogliere qui, presso il sepolcro del 'Doctor gratiae'" - ha detto il Papa - "un messaggio significativo per il cammino della Chiesa. Questo messaggio ci viene dall'incontro tra la Parola di Dio e l'esperienza personale del grande Vescovo di Ippona. Abbiamo ascoltato (...) la Lettera agli Ebrei" - ha detto il Papa - che "ci ha posto dinanzi Cristo sommo ed eterno Sacerdote (...), nel quale s'è compiuta l'opera della Redenzione. Su questo mistero Sant'Agostino ha fissato lo sguardo e in esso ha trovato la Verità che tanto cercava: Gesù Cristo, verbo incarnato, (...), è la rivelazione del volto di Dio Amore ad ogni essere umano in cammino sui sentieri del tempo verso l'eternità. (...) Qui è il cuore del Vangelo, il nucleo centrale del Cristianesimo. La luce di questo amore ha aperto gli occhi di Agostino, gli ha fatto incontrare la 'bellezza antica e sempre nuova' (Conf. X,27) in cui soltanto trova pace il cuore dell'uomo".

  "Cari fratelli e sorelle" - ha detto ancora il Pontefice - "qui, davanti alla tomba di Sant'Agostino, vorrei idealmente riconsegnare alla Chiesa e al mondo la mia prima Enciclica, che contiene proprio questo messaggio centrale del Vangelo: 'Deus caritas est', Dio è amore. Questa Enciclica, (...), è largamente debitrice al pensiero di Sant'Agostino, che è stato un innamorato dell'Amore di Dio".

  "Sono convinto" - ha ribadito il Pontefice - "ponendomi nella scia degli insegnamento del Concilio Vaticano II e dei miei venerati Predecessori (...), che l'umanità contemporanea ha bisogno di questo messaggio essenziale, incarnato in Cristo Gesù: Dio è amore. Tutto deve partir da qui e tutto qui deve condurre: ogni azione pastorale, ogni trattazione teologica".

  "L'Amore" - ha spiegato il Santo Padre - "è l'anima della vita della Chiesa e della sua azione pastorale. (...) Solo chi vive nell'esperienza personale dell'amore del Signore è in grado di esercitare il compito di guidare e accompagnare altri nel cammino della sequela di Cristo. (...) Servire Cristo è anzitutto questione d'amore".

  "Cari fratelli e sorelle, la vostra appartenenza alla Chiesa e il vostro apostolato risplendono sempre per la libertà da ogni interesse individuale e per l'adesione senza riserve all'amore di Cristo!" - ha esclamato il Pontefice - "I giovani, in particolare, hanno bisogno di ricevere l'annuncio della libertà e della gioia, il cui segreto sta in Cristo. È Lui la risposta più vera all'attesa dei loro cuori inquieti per le tante domande che si portano dentro".

  "Sulle orme di Agostino, siate anche voi una Chiesa che annuncia con franchezza la 'lieta notizia' di Cristo. (...) Ho veduto che il primo vostro obiettivo pastorale è di condurre le persone alla maturità cristiana. Apprezzo questa priorità accordata alla formazione personale, perché la Chiesa non è una semplice organizzazione di manifestazioni collettive né, all'opposto, la somma di individui che vivono una religiosità privata. La Chiesa è una comunità di persone che credono nel Dio di Gesù Cristo e si impegnano a vivere nel mondo il comandamento della carità che Egli ha lasciato".

  "Vi incoraggio a progredire nella testimonianza personale" - ha concluso il Pontefice - "e comunitaria dell'amore operoso. (...) Vi incoraggio a perseguire la 'misura alta' della vita cristiana, che trova nella carità il vincolo della perfezione e che deve tradursi anche in uno stile di vita morale ispirato al Vangelo".

  Al termine della Celebrazione dei Vespri, il Papa ha raggiunto lo Stadio "P. Fortunati" di Pavia da dove in elicottero si è trasferito all'aeroporto Milano-Linate per rientrare a Roma dove è giunto poco prima delle 20:30.
PV-ITALIA/VESPRI/PAVIA                           VIS 20070423 (730)


SANT'AGOSTINO: MODELLO DI DIALOGO TRA RAGIONE E FEDE


CITTA' DEL VATICANO, 22 APR. 2007 (VIS). Alle 16:15 di oggi pomeriggio, il Papa, lasciato l'Episcopio, si è recato all'Università di Pavia, dove, nel Cortile "Teresiano" ha incontrato i rappresentanti del mondo della cultura. Introdotto dagli indirizzi di omaggio del Magnifico Rettore dell'Università, Professor Angiolino Stella, e di un rappresentante degli studenti, Stefano Pellegrino, il Papa ha pronunciato alcune parole.

   "Ogni Università" - ha detto il Papa - "dovrebbe sempre custodire la fisionomia di un Centro di studi ' a misura d'uomo', in cui la persona dello studente sia preservata dall'anonimato e possa coltivare un fecondo dialogo con i docenti, traendone incentivo per la sua crescita culturale ed umana".

  "È di fondamentale importanza" - ha soggiunto il Pontefice - "che l'impegno della ricerca scientifica possa aprirsi alla domanda esistenziale di senso per la vita stessa della persona. La ric4eca tende alla conoscenza, mentre la persona abbisogna anche della sapienza, di quella scienza cioè che si esprime nel 'saper-vivere'. (...) Solo valorizzando la persona e le relazioni interpersonali il rapporto didattico può diventare relazione educativa".

  "Incontrandovi, cari amici, viene spontaneo pensare a Sant'Agostino, co-patrono di questa Università insieme a santa Caterina d'Alessandria" - ha ricordato il Santo Padre - "Il percorso esistenziale e intellettuale di Agostino sta a testimoniare la feconda interazione fra fede e cultura".

  "L'amore di Cristo ha dato forma al suo impegno esistenziale" - ha detto il Papa del Dottore della Chiesa - "da una vita impostata sulla ricerca del successo mondano egli è passato ad una vita totalmente donata a Cristo Gesù. Unico Maestro e Signore. Sant'Agostino sia per tutti modello di dialogo tra la ragione e la fede".

  "Invoco, pertanto, l'intercessione di Sant'Agostino affinché l'Università di Pavia si distingua sempre per una speciale attenzione alla persona, per un'accentuata dimensione comunitaria nella ricerca scientifica e per un fecondo dialogo tra la fede e la cultura".
PV-ITALIA/MONDO CULTURA/PAVIA                       VIS 20070423 (320)


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