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Il Vatican Information Service (VIS), istituito nell'ambito della Sala Stampa della Santa Sede, è un bollettino telematico che diffonde notizie relative all'attività magistrale e pastorale del Santo Padre e della Curia Romana...

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mercoledì 14 aprile 2004

ALTRI ATTI PONTIFICI

CITTA' DEL VATICANO, 14 APR. 2004 (VIS). Il Santo Padre:

- Ha accettato la rinuncia al governo pastorale dell'Arcidiocesi di Vitória (Brasile), presentata dall'Arcivescovo Silvestre Luis Scandian, S.V.D., in conformità al canone 401, paragrafo 2, del Codice di Diritto Canonico. Gli succede l'Arcivescovo Luiz Mancilha Vilela, SS.CC., finora Arcivescovo Coadiutore della medesima Arcidiocesi.

- Ha nominato il Monsignore Melchor Sánchez de Toca y Alameda, Sotto-Segretario del Pontificio Consiglio della Cultura, finora Capo Ufficio del medesimo Dicastero.

Martedì 13 aprile è stato reso noto che il Santo Padre:

- Ha elevato alla dignità episcopale il Padre Dom Fabio Bernardo D'Onorio, Abate Ordinario di Montecassino (superficie: 567; popolazione: 79.000; cattolici: 79.000; sacerdoti: 70; religiosi: 107), Italia. Il Vescovo eletto è nato a Veroli (Frosinone) nel 1940, ha messo i voti religiosi nel 1962 ed è stato ordinato sacerdote nel 1966 e nominato Abate di Montecassino nel 1983.

Giovedì 8 aprile è stato reso noto che il Santo Padre ha nominato:

- Il Vescovo Juan José Omella Omella, finora Vescovo di Barbastro-Monzón (Spagna), Vescovo di Calahorra y La Calzada-Logroño (superficie: 5.033; popolazione: 296.097; cattolici: 266.119; sacerdoti: 338; religiosi: 985; diaconi permanenti: 1), Spagna.

- Il Sacerdote Chibly Langlois, Vescovo di Fort-Liberté (superficie: 1.600; popolazione: 425.000; cattolici: 310.250; sacerdoti: 36; religiosi: 75), Haïti. Il Vescovo eletto è nato nel 1958 a la Vallée (Haïti), è stato ordinato sacerdote nel 1991. Finora è stato, Direttore del Centro Diocesano per la Pastorale della medesima Diocesi e Professore all'Istituto Diocesano per l'Educazione e la Promozione Umana di Jacmel.

- Il Monsignore Carlo Roberto Maria Redaelli, al presente Vicario Generale dell'Arcidiocesi di Milano, Vescovo Ausiliare dell'Arcidiocesi di Milano (superficie: 4.217; popolazione: 5.116.686; cattolici: 4.903.686; sacerdoti: 3.128; religiosi: 8.013; diaconi permanenti: 54), Italia. Il Vescovo eletto è nato a Milano (Italia), nel 1956 ed è stato ordinato sacerdote nel 1980.

- Il Monsignore Luigi Stucchi, finora Vicario Episcopale della zona di Varese nell'Arcidiocesi di Milano, Vescovo Ausiliare dell'Arcidiocesi di Milano (superficie: 4.217; popolazione: 5.116.686; cattolici: 4.903.686; sacerdoti: 3.128; religiosi: 8.013; diaconi permanenti: 54), Italia. Il Vescovo eletto e nato a Sulbiate (Italia) nel 1941 ed è stato ordinato sacerdote nel 1966.
RE:NER:NA:NEA/…/… VIS 20040414 (350)

UDIENZA GENERALE: CRISTO TRIONFA SUL MALE E SULLA MORTE


CITTA' DEL VATICANO, 14 APR. 2004 (VIS). "'Il Signore della vita era morto; ma ora, vivo, trionfa'. Queste parole guidano la riflessione di questo nostro incontro, che si colloca nel clima luminoso dell'Ottava di Pasqua" ha detto il Papa ai 25.000 pellegrini presenti all'Udienza Generale di oggi tenutasi in Piazza San Pietro.

Il Santo Padre non ha dato lettura della catechesi per l'Udienza Generale di oggi, ma ha letto i numerosi saluti in diverse lingue per i pellegrini presenti. La Sala Stampa della Santa Sede ha annunciato che: "Aderendo al consiglio del medico personale, il Santo Padre, dopo i gravosi impegni della Settimana Santa, non leggerà personalmente i testi dell'udienza generale".

"Cristo trionfa sul male e sulla morte" - inizia la catechesi odierna - "I racconti evangelici riferiscono, talora con ricchezza di dettagli, gli incontri del Signore risorto con le donne accorse al sepolcro e, in seguito, con gli Apostoli. Quali testimoni oculari, saranno proprio loro a proclamare per primi il Vangelo della sua morte e risurrezione. (…) La Chiesa, depositaria di questo universale mistero di salvezza, di generazione in generazione lo tramanda agli uomini e alle donne di ogni tempo e di ogni luogo".

"Perché i cristiani possano compiere appieno questo mandato loro affidato" - prosegue la catechesi - "è indispensabile che incontrino personalmente il Crocifisso risorto, e si lascino trasformare dalla potenza del suo amore. Quando questo avviene, la tristezza si muta in gioia, il timore cede il passo all'ardore missionario".

"'Cristo mia speranza è risorto'. Con queste parole la Sequenza sottolinea un aspetto del mistero pasquale, che l'umanità di oggi ha bisogno di comprendere più profondamente. Segnati da incombenti minacce di violenza e di morte, gli uomini sono alla ricerca di qualcuno che dia loro serenità e sicurezza. Ma dove trovare pace se non in Cristo, l'innocente, che ha riconciliato i peccatori con il Padre?".

"Sul Calvario" - termina la catechesi dell'Udienza Generale - "la misericordia divina ha manifestato il suo volto di amore e di perdono per tutti. (…) Santa Faustina Kowalska nella sua umiltà è stata scelta per annunciare questo messaggio di luce particolarmente adatto per il mondo di oggi".
AG/PASQUA:MISERICORDIA/… VIS 20040414 (370)

PRESA DI POSSESSO CHIESA TITOLARE CARDINALE TURKSON


CITTA' DEL VATICANO, 13 APR. 2004 (VIS). L'Ufficio delle Celebrazioni Liturgiche del Sommo Pontefice ha annunciato che domenica 18 aprile 2004, alle ore 10:30, il Cardinale Peter Kodwo Appiah Turkson, Arcivescovo Metropolita di Cape Coast (Ghana), prenderà possesso del Titolo di San Liborio, in Via Tino Buazzelli, Roma.
OCL/PRESA DI POSSESSO TITOLO/TURKSON VIS 20040414 (60)

REGINA COELI: ESPRESSIONE GIOIA DI MARIA RISURREZIONE CRISTO


CITTA' DEL VATICANO, 12 APR. 2004 (VIS). Alle 12:00 di oggi il Santo Padre Giovanni Paolo II è apparso alla finestra del suo studio nel Palazzo Apostolico Vaticano per recitare il 'Regina coeli' con i fedeli convenuti in Piazza San Pietro. Nell'introdurre la preghiera mariana il Papa ha ricordato che alla tradizionale preghiera dell'Angelus "si sostituisce nel tempo pasquale il canto del 'Regina coeli', che esprime la gioia di Maria per la resurrezione del suo divin Figlio. Maria diventa così modello della comunità cristiana che si 'rallegra' per la Pasqua del suo Signore, fonte di autentica gioia per tutti i credenti".

"Carissimi Fratelli e Sorelle! In questo Lunedì dell'Angelo, prolungamento del giorno di Pasqua, ciascuno di noi si soffermi accanto al sepolcro vuoto per meditare sul sommo prodigio della resurrezione di Cristo. La Vergine Maria, silenziosa testimone di questo mistero, ci confermi nell'adesione personale a Colui che è morto e risorto per la salvezza di ogni essere umano. Ci sia maestra e guida nella fede; ci sostenga nei momenti del dubbio e della tentazione; ci ottenga quella serenità interiore che nessuna paura può scuotere, perché radicata nella certezza che Cristo è davvero risorto".
ANG/RISURREZIONE/… VIS 20040414 (200)

PASQUA: CORAGGIO OPPORSI AI MALI CHE AFFLIGGONO UMANITÀ


CITTA' DEL VATICANO, 11 APR. 2004 (VIS). Alle 10:30 di questa mattina, in Piazza San Pietro, ornata di fiori provenienti dai Paesi Bassi, il Santo Padre Giovanni Paolo II ha celebrato la Santa Messa della Pasqua di Risurrezione del Signore, al termine della quale ha pronunciato davanti a migliaia di fedeli di tutto il mondo il Messaggio pasquale, ha impartito la Benedizione "Urbi et Orbi" e porto gli auguri in 62 lingue.

"Resurrexit! Oggi Tu, Redentore dell'uomo, dal sepolcro ti ergi vittorioso per offrire anche a noi, turbati da tante ombre che incombono, il tuo augurio di gioia e di pace. (…) In questo giorno del tuo trionfo sulla morte, l'umanità trovi in Te, o Signore, il coraggio di opporsi in modo solidale ai tanti mali che l'affliggono. Trovi in particolare la forza di far fronte al disumano, e purtroppo dilagante, fenomeno del terrorismo, che nega la vita e rende torbida e insicura l'esistenza quotidiana di tanta gente laboriosa e pacifica".

Il Papa ha continuato invocando la sapienza divina affinché: "illumini gli uomini di buona volontà nel doveroso impegno contro" la piaga del terrorismo. "L'opera delle istituzioni nazionali e internazionali affretti il superamento delle presenti difficoltà e favorisca il progresso verso un'organizzazione più ordinata e pacifica del mondo. Trovi conferma e sostegno l'azione dei responsabili per una soluzione soddisfacente dei persistenti conflitti, che insanguinano alcune regione dell'Africa, l'Iraq e la Terra Santa. Tu, primogenito di molti fratelli, fa che tutti coloro che si sentono figli di Abramo riscoprano la fraternità che li accomuna e li spinge a propositi di cooperazione e di pace".

"Ascoltate voi tutti che avete a cuore il futuro dell'uomo! Ascoltate uomini e donne di buona volontà! La tentazione della vendetta ceda il passo al coraggio del perdono; la cultura della vita e dell'amore renda vana la logica della morte; la fiducia torni a dar respiro alla vita dei popoli. Se unico è il nostro avvenire, è impegno e dovere di tutti costruirlo con paziente e solerte lungimiranza".

Il Santo Padre ha invocato conforto per i familiari delle tante vittime della violenza e ha chiesto l'aiuto di Dio per "lavorare senza sosta all'avvento di quel mondo più giusto e solidale che, risorgendo, Tu hai inaugurato". Alla Madre del Crocifisso Risorto, il Santo Padre si è rivolto affinché insegni "anche a noi ad essere, tra le contraddizioni del tempo che passa, testimoni convinti e gioiosi del perenne messaggio di vita e di amore portato nel mondo dal Redentore risorto".

Dopo la Benedizione "Urbi et Orbi", il Papa ha ricordato che: "Per una felice coincidenza di calendario, noi cristiani d'Oriente e d'Occidente, quest'anno celebriamo la Santa Pasqua nella stessa data" ed ha concluso pregando il Signore Risorto "perché tutti noi battezzati possiamo presto giungere a rivivere ogni anno insieme nel medesimo giorno questa fondamentale festa della nostra fede".
GPII-SETTIMANA SANTA/DOMENICA PASQUA/… VIS 20040414 (480)

SABATO SANTO: BATTESIMO E CONFERMAZIONE SETTE CATECUMENI


CITTA' DEL VATICANO, 10 APR. 2004 (VIS). Alle 19:00 di oggi il Santo Padre Giovanni Paolo II ha presieduto nella Basilica Vaticana la solenne Veglia nella Notte di Pasqua, durante la quale ha amministrato i Sacramenti del Battesimo, della Confermazione e dell'Eucaristia a sette catecumeni provenienti dall'Italia, Togo e Giappone.

La Veglia ha avuto inizio nell'atrio della Basilica dove il Santo Padre ha benedetto il fuoco ed ha acceso il cero pasquale. Alla processione verso l'Altare con il cero pasquale e il canto dell'Exultet, hanno fatto seguito la Liturgia della Parola, la Liturgia Battesimale e la Liturgia Eucaristica.

Il Santo Padre ha affermato nell'omelia: "La luce di Colui che è 'risorto dai morti, primizia di coloro che sono morti' rende 'chiara come il giorno' questa notte memorabile, considerata giustamente il 'cuore' dell'anno liturgico. In questa notte la Chiesa intera veglia e ripercorre meditando le tappe salienti dell'intervento salvifico di Dio nell'universo".

Giovanni Paolo II ha sottolineato che la Veglia Pasquale ha un duplice significato: "Da un lato essa è memoria orante dei mirabilia Dei, nella rievocazione di pagine capitali della Sacra Scrittura, dalla creazione al sacrificio di Isacco, al passaggio del Mar Rosso, alla promessa della nuova Alleanza. Dall'altro canto, (…) è attesa fiduciosa del pieno compimento delle antiche promesse. La memoria dell'opera di Dio culmina nella risurrezione di Cristo e si proietta sull'evento escatologico della parusia".

Rivolgendosi ai sette catecumeni in procinto di ricevere i Sacramenti dell'iniziazione cristiana, il Papa ha affermato che grazie al Battesimo "entrerete a far parte della Chiesa che è un grande popolo in cammino senza confini di razza, di lingua, di cultura; un popolo chiamato alla fede a partire da Abramo e destinato a diventare benedizione in mezzo a tutte le nazioni della terra. Siate fedeli a Colui che vi ha scelto e a Lui affidate con generoso impegno la vostra intera esistenza".

"Se talora questa missione può apparirvi difficile" - ha concluso il Pontefice - "richiamate alla mente le parole del Risorto: 'Io sono con voi tutti i giorni, fino alla fine del mondo'. Certi della sua presenza, non temerete allora nessuna difficoltà e nessun ostacolo. La sua Parola vi illuminerà; il suo Corpo e il suo Sangue saranno nutrimento e sostegno nel cammino quotidiano verso l'eternità. Al fianco di ciascuno di voi resterà sempre Maria, come fu presente tra gli Apostoli impauriti e sbandati nell'ora della prova. E con la sua fede Ella vi indicherà, al di là della notte del mondo, l'aurora gloriosa della risurrezione".
GPII-SETTIMANA SANTA/SABATO SANTO/… VIS 20040414 (430)

VENERDÌ SANTO:CONFESSIONI, PASSIONE DEL SIGNORE E VIA CRUCIS


CITTA' DEL VATICANO, 9 APR. 2004 (VIS). Come di consueto in occasione del Venerdì Santo, il Santo Padre Giovanni Paolo II ha confessato alcuni fedeli, ha presieduto la celebrazione della Passione del Signore nella Basilica Vaticana ed il pio esercizio della Via Crucis al Colosseo.

Proseguendo una tradizione inaugurata all'inizio del Pontificato, alle dodici di questa mattina, Giovanni Paolo II si è recato nella Basilica di San Pietro per confessare dieci fedeli provenienti da Polonia, Stati Uniti d'America, Spagna, Ucraina e Slovacchia, in un confessionale appositamente costruito per alloggiare la pedana mobile, riparato da un paravento rivestito di broccato.

Alle 17:00, nella Basilica di San Pietro, gremita di pellegrini, Giovanni Paolo II ha presieduto la celebrazione della Passione del Signore, officiata dal Decano del Collegio Cardinalizio Cardinale Joseph Ratzinger e dai Cardinali Francesco Mario Pompedda e Julián Herranz, ed alla quale hanno partecipato i Membri del Collegio Cardinalizio, numerosi Vescovi ed i Membri del Corpo Diplomatico. Durante la Liturgia della Parola è stato riascoltato il racconto della Passione secondo Giovanni e successivamente, Padre Raniero Cantalamessa, O.F.M.Cap., Predicatore della Casa Pontificia, ha tenuto l'omelia ed ha offerto una riflessione su come la Bibbia, in particolare l'Antico Testamento, affronta il tema della violenza, sulla violenza del nostro tempo e sulla violenza scatenata nel nome di Dio.

Al termine dell'omelia, è stata dedicata al Santo Padre la seguente intenzione di preghiera: "Che Dio, Che lo ha prescelto come Vescovo, gli conceda salute e forza per guidare e governare il santo popolo di Dio". Tra le preghiere di questa liturgia c'è stata, come ogni anno, anche quella per gli Ebrei: "scelti dal Signore primi fra tutti gli uomini ad accogliere la sua parola. Che il Signore li aiuti a progredire nell'amore del Suo nome e nella fedeltà alla Sua Alleanza".

Quando è stato portato all'altare un piccolo Crocifisso coperto da un drappo rosso, il Santo Padre Giovanni Paolo II, nonostante sempre sofferente a causa dell'artrosi, è rimasto a lungo inginocchiato per pregare ed adorare la Croce.

Alle 21:15 del Venerdì Santo, il Papa si è recato al Colosseo per presiedere la Via Crucis. Seduto sulla terrazza del Palatino, sotto un baldacchino posto di fronte ad una immensa Croce illuminata, il Papa ha presieduto la celebrazione della Passione del Signore, alla quale hanno partecipato, nonostante la pioggia, migliaia di fedeli, che, recanti candele accese, seguivano la Liturgia sui libretti distribuiti dall'Ufficio delle Celebrazioni Liturgiche del Sommo Pontefice.

I testi delle meditazioni proposte quest'anno per le Stazioni della Via Crucis sono stati composti dal monaco cistercense belga Dom André Loudf, Abate del Monastero di Notre Dame di Mont-des-Cats, (Francia) per 35 anni, ora ritiratosi in un eremo nella Francia meridionale.

Per le prime due stazioni, la Croce è stata portata dal Cardinale Camillo Ruini, Vicario della Diocesi di Roma. Successivamente la Croce è stata portata da un frate francescano della Custodia della Terra Santa, da una famiglia romana, da una laica della Diocesi di St. George Isola di Grenada, un sacerdote della Diocesi di Orange in California, una religiosa della Diocesi indiana di Thrissur, un laico della Diocesi di Amman, una religiosa della Diocesi di Bururi del Burundi ed una giovane dell'Arcidiocesi di Madrid. Il Santo Padre Giovanni Paolo II ha sostenuta la Croce nella XIV ed ultima Stazione.

Al termine della Via Crucis, il Santo Padre ha rivolto ai fedeli presenti alla Liturgia nella suggestiva cornice del Colosseo e a quanti lo hanno seguito attraverso la radio e la televisione, alcune parole: "Venit hora! Era giunta l'ora! L'ora del Figlio dell'uomo. (…) Venit hora crucis! L'ora di passare da questo mondo al Padre'. L'ora della straziante sofferenza del Figlio di Dio, una sofferenza che, a venti secoli di distanza, continua a commuoverci intimamente e ad interpellarci. Il Figlio di Dio è giunto a quest'ora proprio per donare la vita a vantaggio dei fratelli. È l'ora dell'offerta - l'ora della rivelazione dell'infinito amore".

"Venit hora gloriae! 'È giunta l'ora che sia glorificato il Figlio dell'uomo" - ha detto ancora il Papa - "Non è dunque doveroso in questa ora rendere gloria a Dio Padre 'che non ha risparmiato il proprio Figlio, ma lo ha dato per tutti noi'? Non è tempo di glorificare il Figlio che 'umiliò se stesso facendosi obbediente fino alla morte e alla morte di croce'?".
GPII-SETTIMANA SANTA/VENERDÌ SANTO/… VIS 20040414 (700)

GIOVEDÌ SANTO: SANTA MESSA CRISMALE E CENA DEL SIGNORE

CITTA' DEL VATICANO, 8 APR. 2004 (VIS). Nella Basilica Vaticana, alle 9:30 di oggi, ricorrenza del Giovedì Santo, il Santo Padre Giovanni Paolo II ha presieduto la Santa Messa Crismale. Questa Liturgia che si celebra oggi in tutte le chiese Cattedrali, è stata concelebrata con i Cardinali, i Vescovi e i Presbiteri, diocesani e religiosi, presenti a Roma per Pasqua. Dopo l'omelia del Santo Padre, i sacerdoti hanno rinnovato le promesse sacerdotali, e sono stati benedetti l'olio dei catecumeni, l'olio degli infermi e il crisma.

Nell'omelia il Santo Padre ha sottolineato: "Il profondo legame esistente tra l'Eucaristia e il Sacerdozio ministeriale. Cristo è il Sommo Sacerdote di quella Nuova Alleanza. (…) Se la Messa in Cena Domini sottolinea il mistero dell'Eucaristia e la consegna del comandamento nuovo dell'amore, questa che stiamo celebrando, detta Messa del Crisma, sottolinea il dono del sacerdozio ministeriale".

"Tra poco rinnoveremo le promesse sacerdotali" - ha detto il Santo Padre - "rendendo grazie a Dio per il dono del nostro Sacerdozio. Ribadiremo, al tempo stesso, il fermo proposito di essere immagine sempre più fedele di Cristo, Sommo Sacerdote. Egli, Buon Pastore, ci chiama a seguire il suo esempio, e ad offrire giorno dopo giorno, la vita per la salvezza del gregge che ha affidato alle nostre cure".

"Come non ritornare" - ha esclamato il Pontefice - "con il pensiero carico di commozione, all'entusiasmo del primo 'sì', pronunciato il giorno dell'Ordinazione presbiterale? 'Eccomi!'. Abbiamo risposto a Colui che ci chiamava a lavorare per il suo Regno. (…) Veramente straordinario è il 'dono e mistero' che abbiamo ricevuto. L'esperienza quotidiana ci insegna che esso va conservato, grazie a una indefettibile adesione a Cristo, alimentata da costante preghiera. Il popolo cristiano vuole vederci anzitutto come 'uomini di preghiera'".

Alle 17:30 del pomeriggio del Giovedì Santo, Giovanni Paolo II ha anche presieduto nella Basilica di San Pietro la concelebrazione della Santa Messa "nella cena del Signore". Nel corso della Liturgia il Cardinale Joseph Ratzinger ed il Cardinale Angelo Sodano hanno compiuto il rito della lavanda dei piedi a dodici Presbiteri. Al momento della presentazione dei doni è stata affidata al Santo Padre un'offerta destinata ai bambini malati del Rwanda e del Burundi.

Il Papa ha sottolineato nell'omelia che Gesù, lavando i piedi degli Apostoli, "con un gesto che di regola spettava al servo, volle imprimere nelle menti degli Apostoli il senso di quanto sarebbe accaduto di lì a poco. Infatti, la passione e la morte costituiscono il fondamentale servizio d'amore con cui il Figlio di Dio ha liberato l'umanità dal peccato".

"Memoriale in senso pieno è dunque l'Eucaristia: il Pane e il Vino, per l'azione dello Spirito Santo, diventano realmente il Corpo e il Sangue di Cristo, che si dona per essere nutrimento dell'uomo nel suo cammino sulla terra".

"Mentre fissiamo lo sguardo su Cristo che istituisce l'Eucaristia, prendiamo nuovamente coscienza dell'importanza dei presbiteri nella Chiesa e del loro legame con il Sacramento Eucaristico. Nella Lettera che ho scritto ai Sacerdoti per questo giorno santo ho voluto ripetere che dono e mistero è il Sacramento dell'altare, dono e mistero è il Sacerdozio, entrambi scaturiti dal cuore di Cristo nel corso dell'Ultima Cena". Infine il Papa ha concluso l'omelia affermando: "Solo una Chiesa innamorata dell'Eucaristia genera, a sua volta, sante e numerose vocazioni sacerdotali. E lo fa attraverso la preghiera e la testimonianza della santità, offerta in modo speciale alle nuove generazioni".
GPII-SETTIMANA SANTA/GIOVEDÌ SANTO/… VIS 20040414 (580)
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