Inizio - VIS Vaticano - Ricevere VIS - Contattaci - Calendario VIS

Il Vatican Information Service (VIS), istituito nell'ambito della Sala Stampa della Santa Sede, è un bollettino telematico che diffonde notizie relative all'attività magistrale e pastorale del Santo Padre e della Curia Romana...

ultime 5 notizie

VISnews anche in Twitter Anche in YouTube

mercoledì 14 aprile 2004

VENERDÌ SANTO:CONFESSIONI, PASSIONE DEL SIGNORE E VIA CRUCIS


CITTA' DEL VATICANO, 9 APR. 2004 (VIS). Come di consueto in occasione del Venerdì Santo, il Santo Padre Giovanni Paolo II ha confessato alcuni fedeli, ha presieduto la celebrazione della Passione del Signore nella Basilica Vaticana ed il pio esercizio della Via Crucis al Colosseo.

Proseguendo una tradizione inaugurata all'inizio del Pontificato, alle dodici di questa mattina, Giovanni Paolo II si è recato nella Basilica di San Pietro per confessare dieci fedeli provenienti da Polonia, Stati Uniti d'America, Spagna, Ucraina e Slovacchia, in un confessionale appositamente costruito per alloggiare la pedana mobile, riparato da un paravento rivestito di broccato.

Alle 17:00, nella Basilica di San Pietro, gremita di pellegrini, Giovanni Paolo II ha presieduto la celebrazione della Passione del Signore, officiata dal Decano del Collegio Cardinalizio Cardinale Joseph Ratzinger e dai Cardinali Francesco Mario Pompedda e Julián Herranz, ed alla quale hanno partecipato i Membri del Collegio Cardinalizio, numerosi Vescovi ed i Membri del Corpo Diplomatico. Durante la Liturgia della Parola è stato riascoltato il racconto della Passione secondo Giovanni e successivamente, Padre Raniero Cantalamessa, O.F.M.Cap., Predicatore della Casa Pontificia, ha tenuto l'omelia ed ha offerto una riflessione su come la Bibbia, in particolare l'Antico Testamento, affronta il tema della violenza, sulla violenza del nostro tempo e sulla violenza scatenata nel nome di Dio.

Al termine dell'omelia, è stata dedicata al Santo Padre la seguente intenzione di preghiera: "Che Dio, Che lo ha prescelto come Vescovo, gli conceda salute e forza per guidare e governare il santo popolo di Dio". Tra le preghiere di questa liturgia c'è stata, come ogni anno, anche quella per gli Ebrei: "scelti dal Signore primi fra tutti gli uomini ad accogliere la sua parola. Che il Signore li aiuti a progredire nell'amore del Suo nome e nella fedeltà alla Sua Alleanza".

Quando è stato portato all'altare un piccolo Crocifisso coperto da un drappo rosso, il Santo Padre Giovanni Paolo II, nonostante sempre sofferente a causa dell'artrosi, è rimasto a lungo inginocchiato per pregare ed adorare la Croce.

Alle 21:15 del Venerdì Santo, il Papa si è recato al Colosseo per presiedere la Via Crucis. Seduto sulla terrazza del Palatino, sotto un baldacchino posto di fronte ad una immensa Croce illuminata, il Papa ha presieduto la celebrazione della Passione del Signore, alla quale hanno partecipato, nonostante la pioggia, migliaia di fedeli, che, recanti candele accese, seguivano la Liturgia sui libretti distribuiti dall'Ufficio delle Celebrazioni Liturgiche del Sommo Pontefice.

I testi delle meditazioni proposte quest'anno per le Stazioni della Via Crucis sono stati composti dal monaco cistercense belga Dom André Loudf, Abate del Monastero di Notre Dame di Mont-des-Cats, (Francia) per 35 anni, ora ritiratosi in un eremo nella Francia meridionale.

Per le prime due stazioni, la Croce è stata portata dal Cardinale Camillo Ruini, Vicario della Diocesi di Roma. Successivamente la Croce è stata portata da un frate francescano della Custodia della Terra Santa, da una famiglia romana, da una laica della Diocesi di St. George Isola di Grenada, un sacerdote della Diocesi di Orange in California, una religiosa della Diocesi indiana di Thrissur, un laico della Diocesi di Amman, una religiosa della Diocesi di Bururi del Burundi ed una giovane dell'Arcidiocesi di Madrid. Il Santo Padre Giovanni Paolo II ha sostenuta la Croce nella XIV ed ultima Stazione.

Al termine della Via Crucis, il Santo Padre ha rivolto ai fedeli presenti alla Liturgia nella suggestiva cornice del Colosseo e a quanti lo hanno seguito attraverso la radio e la televisione, alcune parole: "Venit hora! Era giunta l'ora! L'ora del Figlio dell'uomo. (…) Venit hora crucis! L'ora di passare da questo mondo al Padre'. L'ora della straziante sofferenza del Figlio di Dio, una sofferenza che, a venti secoli di distanza, continua a commuoverci intimamente e ad interpellarci. Il Figlio di Dio è giunto a quest'ora proprio per donare la vita a vantaggio dei fratelli. È l'ora dell'offerta - l'ora della rivelazione dell'infinito amore".

"Venit hora gloriae! 'È giunta l'ora che sia glorificato il Figlio dell'uomo" - ha detto ancora il Papa - "Non è dunque doveroso in questa ora rendere gloria a Dio Padre 'che non ha risparmiato il proprio Figlio, ma lo ha dato per tutti noi'? Non è tempo di glorificare il Figlio che 'umiliò se stesso facendosi obbediente fino alla morte e alla morte di croce'?".
GPII-SETTIMANA SANTA/VENERDÌ SANTO/… VIS 20040414 (700)

Nessun commento:

Posta un commento

Copyright © VIS - Vatican Information Service