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Il Vatican Information Service (VIS), istituito nell'ambito della Sala Stampa della Santa Sede, è un bollettino telematico che diffonde notizie relative all'attività magistrale e pastorale del Santo Padre e della Curia Romana...

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venerdì 28 maggio 2004

ALTRI ATTI PONTIFICI


CITTA' DEL VATICANO, 28 MAG. 2004 (VIS). Il Santo Padre ha nominato Membri del Consiglio Speciale per l'Asia della Segreteria del Sinodo dei Vescovi, il Cardinale Crescenzio Sepe, Prefetto della Congregazione per l'Evangelizzazione dei Popoli, e l'Arcivescovo Joseph Cheng Tsai-fa, di Taipei (Taiwan).
NA/…/SEPE:CHENG TSAI-FA VIS 20040528 (50)

UDIENZE


CITTA' DEL VATICANO, 28 MAG. 2004 (VIS). Il Santo Padre ha ricevuto questa mattina in udienze separate:

- Nove Presuli della Conferenza Episcopale degli Stati Uniti d'America (Regione VII), in Visita "ad Limina Apostolorum":

- L'Arcivescovo Timothy Michael Dolan, di Milwaukee, con l'Ausiliare Vescovo Richard John Sklba.

- Il Vescovo David Allen Zubik, di Green Bay, con l'Ausiliare Vescovo David Fealey Morneau ed il Vescovo emerito Robert Joseph Banks.

- Il Vescovo Robert Charles Morlino, di Madison, con l'Ausiliare Vescovo George Otto Wirz.

- Il Vescovo Raphael Michael Fliss, di Superior.

- Il Vescovo Richard Stephen Seminack, di Saint Nicholas of Chicago degli Ucraini.

Nel tardo pomeriggio è in programma che il Santo Padre riceva il Cardinale Joseph Ratzinger, Prefetto della Congregazione per la Dottrina della Fede.
AL:AP/…/… VIS 20040528 (130)

PUBBLICAZIONE LINEAMENTA SINODO EUCARISTIA


CITTA' DEL VATICANO, 28 MAG. 2004 (VIS). Un Comunicato della Segreteria Generale del Sinodo dei Vescovi, reso pubblico oggi, annuncia la pubblicazione dei "Lineamenta" della XI Assemblea Generale Ordinaria del Sinodo dei Vescovi, in programma dal 2 al 29 ottobre 2005, sul tema: "L'Eucaristia fonte e culmine della vita e della missione della Chiesa".

I "Lineamenta", documento destinato a sollecitare lo studio, la consultazione e la risposta da parte di "tutte le forze vive della Chiesa", sarà pubblicato anche sul sito Internet del Vaticano: http://www.vatican.va, sotto il titolo della Curia Romana, nello spazio riservato al Sinodo dei Vescovi.

Il testo si compone di sette capitoli, di una presentazione del Segretario Generale, una introduzione sull'Eucaristia ed una conclusione seguita da un questionario e dall'indice.
…/SINODO VESCOVI EUCARISTIA/… VIS 20040528 (130)

CONFERENZA DI DOHA CHIAVE DIALOGO ISLAMO-CATTOLICO
DOHA (QATAR) 28 MAG. 2004 (VIS). La Conferenza del Qatar sul Dialogo Islamo-Cattolico, iniziata ieri nella capitale Doha, ha origine dalla prima visita a Roma, (febbraio 2004), del nuovo Ambasciatore del Qatar presso la Santa Sede, Signor Kohamed Alkawari, nominato a seguito dell'instaurarsi di rapporti diplomatici fra i due Stati, il 18 novembre 2002. Il nuovo Ambasciatore aveva espresso il desiderio del suo Governo di dare inizio ad un dialogo islamo-cristiano con il Pontificio Consiglio per il Dialogo Interreligioso, il quale, accogliendo la proposta, ha organizzato con il "Centro degli Stati del Golfo" dell'Università del Qatar, la presente Conferenza di Doha (27-29 maggio 2004).

La giornata inaugurale di ieri, presieduta dall'Arcivescovo Michael L. Fitzgerald, Presidente della Pontificia Commissione per i Rapporti Religiosi con i Musulmani, ha avuto inizio con una sessione pubblica mattutina con l'intervento del Cardinale Jean-Louis Tuaran, già Segretario per i Rapporti con gli Stati. Nel pomeriggio, un secondo incontro pubblico dedicato al tema: "Religioni e Pace", è stato presieduto dal Signor Maher Abdallah, Responsabile dei Rapporti con l'estero del Canale TV Al-Jazeera. Da parte musulmana sono intervenuti: lo Sceicco Fawzy Fadel Al-Zafzaf, Presidente del Comitato Permanente di Al-AzharAl-Sharif per il Dialogo con le Religioni Monoteiste. Da parte cristiana è intervenuto il Professor Youssef Kamal El-Hage, Consultore della Pontificia Commissione e Professore di fisica presso l'Università Notre Dame (Libano).

Alla prima sessione a porte chiuse della Pontificia Commissione, tenutasi ieri sera, hanno partecipato nove dei suoi dieci membri e due esperti cattolici di rapporti islamo-cristiani. I dieci ospiti musulmani, fra i quali Professori di diritto islamico, di teologia e filosofia, direttori di istituzioni universitarie di studi islamici e religioni comparate, provenivano da Tunisia, Qatar, Egitto, Stati Uniti d'America, Pakistan, Turchia, Regno Unito ed Iran. Oggi continuano le sessioni a porte chiuse che si concluderanno nella tarda serata di domani.

L'Arcivescovo Michael Louis Fitzgerald, Presidente della Pontificia Commissione per i Rapporti Religiosi con i Musulmani, e l'Arcivescovo Pier Luigi Celata, Vice-Presidente della medesima Commissione, hanno sottolineato l'importanza della Conferenza di Doha. La Commissione, fondata nel 1974, si riunisce una volta all'anno. Questa è la prima volta in trenta anni della sua storia che i musulmani partecipano ai lavori della Pontificia Commissione.

L'Arcivescovo Fitzgerald ha precisato che l'Emiro del Qatar, Sceicco Hamad bin Khalifa Al-Thani, interessato al dialogo interreligioso, ha espresso lo scorso anno l'intenzione di aprire un Centro per il Dialogo Islamo-Cristiano a Doha.

I dibattiti di cattolici e musulmani dedicati alla libertà religiosa, esamineranno la questione dal punto di vista del Diritto Canonico e del Magistero della Chiesa e dal punto di vista del concetto di libertà religiosa nel diritto e nella storia islamica. Saranno esaminati in particolare tre Paesi: il Pakistan a maggioranza musulmana e minoranza cristiana; la Francia, a maggioranza cristiana e minoranza musulmana; e la Nigeria dove le due religioni hanno pari numero di rappresentanti. L'Arcivescovo Fitzgerald ha evidenziato che tutte e due le parti desiderano trovare una risposta al medesimo interrogativo: "Come contribuire alla pace e all'armonia?".

"Due giorni possono essere considerato un tempo troppo breve" - ha detto l'Arcivescovo Fitzgerald - "per un incontro di tale portata". I partecipanti alla Conferenza hanno ricevuto un documento sulla libertà religiosa, i cui autori spiegheranno ogni sezione. Successivamente saranno presentati gli interventi di entrambe le parti, musulmana e cattolica.
DELSS/CRISTIANI:MUSULMANI/QATAR:FITZGERALD VIS 20040528 (630)

TESTIMONIANZA SINCERA E CREDIBILE DELLA FEDE


CITTA' DEL VATICANO, 28 MAG. 2004 (VIS). Questa mattina il Santo Padre Giovanni Paolo II ha ricevuto i Vescovi delle Provincie Ecclesiastiche di Indianapolis, Chicago e Milwaukee (Stati Uniti d'America), al termine della Visita "ad Limina Apostolorum".

Il Papa ha dedicato il suo discorso alla missione profetica del Vescovo, ed ha affermato: "Ogni cristiano, nella realizzazione di questa missione profetica, ha assunto una responsabilità personale verso la verità divina rivelata nel Verbo Incarnato. (…) Questa 'responsabilità verso la verità' esige da parte della Chiesa una testimonianza sincera e credibile del Deposito della Fede".

"Un annuncio efficace del Vangelo nella società occidentale contemporanea deve contrastare il diffuso spirito di agnosticismo e relativismo che mette in dubbio la capacità della ragione di conoscere la verità che, sola, può rispondere all'incessante ricerca di significato dell'animo umano".

Giovanni Paolo II ha proseguito affermando che: "La presentazione di una comprensione autenticamente biblica dell'atto di fede, che ne ribadisca la dimensione cognitiva e di fede, contribuirà a superare l'approccio meramente soggettivo, facilitando un maggiore apprezzamento della missione della Chiesa nel proporre secondo la sua autorità 'la fede nella quale si deve credere e che deve essere messa in opera'. Elemento essenziale del dialogo della Chiesa con la società contemporanea deve essere una corretta presentazione, nella catechesi e nella predicazione, del rapporto tra fede e ragione".

"La parola di Dio" - ha proseguito il Pontefice - "non deve essere 'incatenata'; al contrario, deve risuonare davanti al mondo in tutta la sua verità liberante come parola di grazia e di salvezza". Giovanni Paolo II ha quindi ricordato l'importanza di un "profondo rinnovamento del senso missionario e profetico di tutto il Popolo di Dio" e ha ribadito che la Chiesa deve esprimersi "con coraggio e con una voce sola riguardo alle questioni morali e spirituali che riguardano l'uomo e la donna della società contemporanea. La Chiesa negli Stati Uniti (…) deve affrontare la sfida di una evangelizzazione della cultura" e deve "rispondere alle profonde aspirazioni religiose di una società che corre sempre più il rischio di dimenticare le sue radici spirituali per cedere ad una visione del mondo puramente materialistica e senz'anima".

Al termine del suo discorso il Santo Padre ha espresso il suo apprezzamento ai Vescovi americani per i loro sforzi in favore di un "dibattito informato e rispettoso relativo agli importanti problemi della vita della Nazione. In tal modo la luce del Vangelo aiuterà ad affrontare quelle controverse questioni sociali quali il rispetto della vita umana, la giustizia e la pace, l'immigrazione, la difesa dei valori familiari e della santità del matrimonio. Questa testimonianza profetica (…) è un significativo servizio al bene comune in una democrazia come la vostra".
AL/…/STATI UNITI D'AMERICA VIS 20040528 (420)

LA SLOVENIA RESTI SEMPRE FEDELE VALORI CRISTIANI

CITTA' DEL VATICANO, 28 MAG. 2004 (VIS). "La Slovenia desidera contribuire al comune impegno di fare dell'Europa una vera famiglia di Popoli in un contesto di libertà e di mutua cooperazione, salvaguardando al tempo stesso la propria identità culturale e spirituale", ha detto il Santo Padre Giovanni Paolo II nel ricevere questa mattina in Vaticano il Primo Ministro della Repubblica di Slovenia, Signor Anton Rop.

La visita del Primo Ministro e della sua Delegazione al Santo Padre Giovanni Paolo II avviene dopo lo scambio degli Strumenti di Ratifica - avvenuto questa mattina fra il Cardinale Angelo Sodano, Segretario di Stato e il Primo Ministro Sloveno -dell'Accordo fra la Slovenia e la Santa Sede su alcuni temi giuridici. L'Accordo - ha ricordato Giovanni Paolo II - firmato a Lubliana il 14 dicembre 2001: "testimonia l'impegno della Repubblica di Slovenia di mantenere buoni rapporti con la Sede Apostolica".

Successivamente il Papa, riferendosi all'ingresso della Repubblica di Slovenia nell'Unione Europea, ha espresso la certezza che: "La Slovenia potrà offrire il suo apporto in modo efficace, perché può fare riferimento anche ai valori cristiani, che costituiscono parte integrante della sua storia e della sua cultura. A questi valori resti sempre fedele!". Il Pontefice ha concluso il suo discorso auspicando che Iddio aiuti il popolo sloveno "a progredire costantemente sulla via dello sviluppo e della pace".
AC/VISITA MINISTRO SLOVENIA/ROP VIS 20040528 (210)
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