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Il Vatican Information Service (VIS), istituito nell'ambito della Sala Stampa della Santa Sede, è un bollettino telematico che diffonde notizie relative all'attività magistrale e pastorale del Santo Padre e della Curia Romana...

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lunedì 10 ottobre 2011

NON CEDERE TENTAZIONE PESSIMISMO E RIPIEGAMENTO SU SE STESSI

CITTA' DEL VATICANO, 9 OTT. 2011 (VIS). Questa mattina Benedetto XVI ha compiuto una Visita Pastorale a Lamezia Terme e Serra San Bruno, in Calabria. Alle 8:30 il Papa è partito in aereo dall’aeroporto di Ciampino diretto a Lamezia Terme dove, alle 10:00, ha celebrato la Santa Messa nella zona Ex Sir, nella periferia industriale della città.

“La liturgia di questa domenica ci propone una parabola che parla di un banchetto di nozze a cui molti sono invitati.” – ha detto il Pontefice nell’omelia. – “È un’immagine - quella del banchetto - usata spesso nelle Scritture per indicare la gioia nella comunione e nell’abbondanza dei doni del Signore (...). Gli invitati sono molti, ma avviene qualcosa di inaspettato: si rifiutano di partecipare alla festa, hanno altro da fare (...). Ma ciò non frena la generosità del Signore. Egli non si scoraggia, e manda i suoi servi ad invitare molte altre persone. Il rifiuto dei primi invitati ha come effetto l’estensione dell’invito a tutti, anche ai più poveri, abbandonati e diseredati. (...) Ma c’è una condizione per restare a questo banchetto di nozze: indossare l’abito nuziale. Ed entrando nella sala, il re scorge qualcuno che non l’ha voluto indossare e, per questa ragione, viene escluso dalla festa”.

Benedetto XVI ha spiegato il significato dell’”abito nuziale” citando un commento di San Gregorio Magno che scrive che quel commensale che ha risposto all’invito di Dio a partecipare al suo banchetto, “ha, in un certo modo, la fede che gli ha aperto la porta della sala, ma gli manca qualcosa di essenziale: la veste nuziale, che è la carità, l’amore. (...) E questa veste è intessuta simbolicamente di due legni, uno in alto e l’altro in basso: l’amore di Dio e l’amore del prossimo. Tutti noi siamo invitati ad essere commensali del Signore, ad entrare con la fede al suo banchetto, ma dobbiamo indossare e custodire l’abito nuziale, la carità, vivere un profondo amore a Dio e al prossimo”.

“Sono venuto per condividere con voi gioie e speranze, fatiche e impegni, ideali e aspirazioni di questa comunità diocesana – ha aggiunto il Papa –. Se osserviamo questa bella regione, riconosciamo in essa una terra sismica non solo dal punto di vista geologico, ma anche da un punto di vista strutturale, comportamentale e sociale; una terra, cioè, dove i problemi si presentano in forme acute e destabilizzanti; una terra dove la disoccupazione è preoccupante, dove una criminalità spesso efferata, ferisce il tessuto sociale, una terra in cui si ha la continua sensazione di essere in emergenza. All’emergenza, voi calabresi avete saputo rispondere con una prontezza e una disponibilità sorprendenti, con una straordinaria capacità di adattamento al disagio. (...) Non cedete mai alla tentazione del pessimismo e del ripiegamento su voi stessi. Fate appello alle risorse della vostra fede e delle vostre capacità umane; sforzatevi di crescere nella capacità di collaborare, di prendersi cura dell’altro e di ogni bene pubblico, custodite l’abito nuziale dell’amore”.

Il Papa ha ricordato che la sua visita coincide con il termine del progetto pastorale quinquennale della Chiesa locale e lodando le iniziative intraprese, fra cui la Scuola di Dottrina Sociale della Chiesa, ha auspicato che da esse scaturisca “una nuova generazione di uomini e donne capaci di promuovere non tanto interessi di parte, ma il bene comune”. Infine ha esortato sacerdoti e laici che si dedicano alla formazione delle coppie cristiane al matrimonio e alla famiglia a dare “una risposta evangelica e competente alle tante sfide contemporanee nel campo della famiglia e della vita”.

Rivolgendosi ai sacerdoti, di cui ha elogiato la dedizione e lo zelo, il Papa li ha esortati “a radicare sempre più la vostra vita spirituale nel Vangelo, (...) e distaccandovi con decisione da una certa mentalità consumistica e mondana, che è una tentazione ricorrente nella realtà in cui viviamo. (...) Sappiate valorizzare, con discernimento, secondo i noti criteri di ecclesialità, i gruppi e movimenti”.

“A voi fedeli laici, giovani e famiglie, dico: non abbiate paura di vivere e testimoniare la fede nei vari ambiti della società, nelle molteplici situazioni dell’esistenza umana! – ha concluso il Pontefice - Avete tutti i motivi per mostrarvi forti, fiduciosi e coraggiosi, e questo grazie alla luce della fede e alla forza della carità”.

Al termine della Celebrazione Eucaristica, il Papa si è trasferito all’Episcopio di Lamezia Terme per il pranzo con i Vescovi della Chiesa locale. Benedetto XVI ha offerto il pranzo agli ospiti della mensa della Caritas diocesana di Lamezia Terme ed ha espressamente chiesto che il menu fosse lo stesso del pranzo che avrebbe consumato in Episcopio.
PV-LAMEZIA TERME:CERTOSA SAN BRUNO VIS 20111010 (770)

LAICI: CONTRIBUIRE RESPONSABILMENTE AL BENE COMUNE

CITTA' DEL VATICANO, 9 OTT. 2011 (VIS). “So che diversi sono i Santuari mariani presenti in questa vostra terra, e mi rallegro di sapere che qui in Calabria è viva la pietà popolare” –, ha detto il Papa introducendo la preghiera dell’Angelus ed invitando i fedeli a praticare costantemente la pietà “alla luce degli insegnamenti del Concilio Vaticano II, della Sede Apostolica e dei vostri Pastori”.

“Invochiamo l’intercessione di Maria” – ha detto ancora il Pontefice – “anche per i problemi sociali più gravi di questo territorio e dell’intera Calabria, specialmente quelli del lavoro, della gioventù e della tutela delle persone disabili, che richiedono crescente attenzione da parte di tutti, in particolare delle Istituzioni. In comunione con i vostri Vescovi, esorto in particolare voi, fedeli laici, a non far mancare il vostro contributo di competenza e di responsabilità per la costruzione del bene comune”.

Al termine della Celebrazione Eucaristica, il Papa ha raggiunto l’Episcopio di Lamezia Terme per il pranzo con i Vescovi della Chiesa locale ed alle 16:45 è partito in elicottero alla volta di Serra San Bruno.
PV-LAMEZIA TERMA:CERTOSA SAN BRUNO VIS 20111010 (190)

FUNZIONE INDISPENSABILE DEI MONASTERI NEL MONDO

CITTA' DEL VATICANO, 9 OTT. 2011 (VIS). Alle 17:15 di questo pomeriggio, il Santo Padre è giunto in elicottero a Serra San Bruno (Vibo Valentia), e in automobile ha raggiunto il Monastero di Serra San Bruno. Nel Piazzale Santo Stefano, antistante la Certosa, il Pontefice ha ricevuto il saluto del Sindaco Dottor Bruno Rosi e ha rivolto alcune parole alle migliaia di fedeli presenti.

Nel ricordare la visita di Giovanni Paolo II nel 1984, Benedetto XVI ha affermato: “Grande privilegio è quello di avere nel vostro territorio questa ‘cittadella’ dello spirito che è la Certosa. (...) I monasteri hanno nel mondo una funzione molto preziosa, direi indispensabile. Se nel medioevo essi sono stati centri di bonifica dei territori paludosi, oggi servono a ‘bonificare’ l’ambiente in un altro senso: a volte, infatti, il clima che si respira nelle nostre società non è salubre, è inquinato da una mentalità che non è cristiana, e nemmeno umana, perché dominata dagli interessi economici, preoccupata soltanto delle cose terrene e carente di una dimensione spirituale”.

“In questo clima non solo si emargina Dio, ma anche il prossimo, e non ci si impegna per il bene comune. Il monastero invece è modello di una società che pone al centro Dio e la relazione fraterna. Ne abbiamo tanto bisogno anche nel nostro tempo”.

Infine Benedetto XVI ha esortato i fedeli di Serra San Bruno con queste parole: “Fate tesoro della grande tradizione spirituale di questo luogo e cercate di metterla in pratica nella vita quotidiana”.
PV-LAMEZIA TERME:CERTOSA SAN BRUNO VIS 20111010 (260)

SILENZIO E SOLITUDINE PER SPERIMENTARE PRESENZA DIO

CITTA' DEL VATICANO, 9 OTT. 2011 (VIS). Dopo i saluti alla popolazione di Serra San Bruno (Vibo Valentia), il Santo Padre è entrato nella Certosa dei Santi Stefano e Bruno, accolto dal Priore Padre Jacques Dupont ed, alle 18:00, ha celebrato i Vespri con i religiosi nella Chiesa del complesso monastico.

“La visita del Successore di Pietro in questa storica Certosa intende confermare non solo voi, che qui vivete, ma l’intero ordine nella sua missione, quanto mai attuale e significative nel mondo di oggi” – ha sottolineato Benedetto XVI nell’omelia ed ha ricordato che il nucleo della spiritualità certosina, fondata da San Bruno, è: “Il forte desiderio di entrare in unione di vita con Dio, abbandonando tutto il resto, tutto ciò che impedisce questa comunione e lasciandosi afferrare dall’immenso amore di Dio per vivere solo di questo amore”, nella solitudine e nel silenzio.

“Il progresso tecnico” – ha segnalato il Papa – “ha reso la vita dell’uomo più confortevole, ma anche più concitata, a volte convulsa. (...) Lo sviluppo dei media ha diffuso e amplificato un fenomeno (...): la virtualità che rischia di dominare sulla realtà. Sempre più, anche senza accorgersene, le persone sono immerse in una dimensione virtuale, a causa di messaggi audiovisivi che accompagnano la loro vita da mattina a sera. I più giovani, che sono nati già in questa condizione, sembrano voler riempire di musica e di immagini ogni momento vuoto, quasi per paura di sentire, appunto, questo vuoto. (...) Alcune persone non sono più capaci di rimanere a lungo in silenzio e in solitudine”.

Tale condizione socioculturale “mette in risalto il carisma specifico della Certosa, come un dono prezioso per la Chiesa e per il mondo, un dono che contiene un messaggio profondo per la nostra vita e per l’umanità intera. Lo riassumerei così: ritirandosi nel silenzio e nella solitudine, l’uomo, per così dire, si ‘espone’ al reale nella sua nudità, si espone a quell’apparente ‘vuoto’ cui accennavo prima, per sperimentare invece la Pienezza, la presenza di Dio, della Realtà più reale che ci sia (...). Il monaco, lasciando tutto, (...) si espone alla solitudine e al silenzio per non vivere di altro che dell’essenziale, e proprio nel vivere dell’essenziale trova anche una profonda comunione con i fratelli, con ogni uomo”.

“Questa vocazione (...) trova risposta in un cammino, nella ricerca di tutta una vita. (...) Il diventare monaci richiede tempo, esercizio, pazienza (...). Proprio in questo consiste la bellezza di ogni vocazione nella Chiesa: dare tempo a Dio di operare con il suo Spirito e alla propria umanità di formarsi, di crescere secondo la misura della maturità di Cristo, in quel particolare stato di vita. In Cristo c’è il tutto, la pienezza; noi abbiamo bisogno di tempo per fare nostra una delle dimensioni del suo mistero. (...) A volte, agli occhi del mondo, sembra impossibile rimanere per tutta la vita in un monastero, ma in realtà tutta una vita è appena sufficiente per entrare in questa unione con Dio, in quella Realtà essenziale e profonda che è Gesù Cristo”.

“La Chiesa ha bisogno di voi, e (...) voi avete bisogno della Chiesa – ha detto il Pontefice. (...) Anche voi, che vivete in un volontario isolamento, siete in realtà nel cuore della Chiesa, e fate scorrere nelle sue vene il sangue puro della contemplazione e dell’amore di Dio”.

Conclusa la Celebrazione dei Vespri, il Santo Padre ha avuto un incontro con la Comunità dei Certosini in refettorio, ha firmato il Libro d‘Oro dei visitatori illustri, quindi ha visitato una cella e l’infermeria della Certosa. Infine alle 20:00, è ripartito dall’aeroporto di Lamezia Terme alla volta di Roma.
PV-LAMEZIA TERME:SERRA SAN BRUNO VIS 20111010 (620)

UDIENZE

CITTA' DEL VATICANO, 10 OTT. 2011 (VIS). Questa mattina il Santo Padre ha ricevuto in udienze separate:

- Il Vescovo Barthélemy Adoukonou, Segretario del Pontificio Consiglio della Cultura, con i Familiari.

- Il Vescovo Giuseppe Sciacca, Segretario Generale del Governatorato dello Stato della Città del Vaticano, con i Familiari.
AP/ VIS 20111010 (50)

ALTRI ATTI PONTIFICI

CITTA' DEL VATICANO, 10 OTT. 2011 (VIS). Il Santo Padre:

- Il Santo Padre ha nominato il Canonico Nuno Brás da Silva Martins, Vescovo Ausiliare del Patriarcato di Lisboa (superficie: 3.735; popolazione: 2.233.000; cattolici: 1.867.000; sacerdoti: 608; religiosi: 1.559; diaconi permanenti: 75), Portogallo. Il Vescovo eletto è nato nel 1963 a Vimeiro (Portogallo), ed è stato ordinato sacerdote nel 1987. Dal 1987-1990 è stato Vicario Parrocchiale della Parrocchia “Nossa Senhora dos Anjos”; dal 1999-2002 è stato Professore di Teologia Fondamentale e Dogmatica nella Facoltà di Teologia dell’Università Cattolica Portoghese e nella Pontificia Università Gregoriana; nel 2002-2005 è stato Rettore del Pontificio Collegio Portoghese a Roma. Dal 2005 è Rettore del Seminario Maggiore “Cristo Rei” dos Olivais e dal 2010 Direttore del Dipartimento dell’Informazione del Patriarcato.

Sabato 8 ottobre il Santo Padre:

- Ha accettato la rinuncia al governo pastorale della Diocesi di Sonsonate (El Salvador), presentata dal Vescovo José Adolfo Modica Morales, per raggiunti limiti d’età.

- Ha nominato il Vescovo Fabio Reynaldo Colindres Abarca, Ordinario Militare per El Salvador, Amministratore Apostolico “ad nutum Sanctae Sedis” della Diocesi di Sonsonate (El Salvador).

- Ha nominato il Canonico Marck Solarczyk, Vescovo Ausiliare della Diocesi di Warszawa-Praga (superficie: 3.300; popolazione: 1.138.000; cattolici: 1.098.000; sacerdoti: 643; religiosi: 1.542), Polonia. Il Vescovo eletto è nato a Wolomin (Polonia), nel 1967 ed è stato ordinato sacerdote nel 1992. Nel 1999 ha conseguito il Dottorato in Teologia e dal 2005 al 2009 è stato Vicerettore del Seminario diocesano. Attualmente è Parroco e Canonico della Cattedrale. Insegna storia della Chiesa e liturgia nel Seminario di Warszawa-Praga.

- Ha nominato il Cardinale Renato Raffaele Martino, Presidente emerito del Pontificio Consiglio della Giustizia e della Pace, Suo Inviato Speciale alla celebrazione per il centenario della Cattedrale di Yangon (Myanmar), in programma l’8 dicembre 2011.
RE:NEA:NA/ VIS 20111010 (300)
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