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mercoledì 9 febbraio 2005

GIORNATA MONDIALE MALATO: IN CAMERUN CONVEGNO SU AIDS

CITTA' DEL VATICANO, 9 FEB. 2005 (VIS). La celebrazione della XIII Giornata Mondiale del Malato si svolgerà l'11 febbraio prossimo presso il Santuario di Maria Regina degli Apostoli a Mvolyé (Camerun), sul tema: "Gesù Cristo, Speranza per l'Africa, Gioventù, Salute e Aids". Il Cardinale Javier Lozano Barragán, Presidente del Pontificio Consiglio per la Pastorale della Salute, Inviato Speciale del Santo Padre, ha inaugurato questa mattina il Convegno che abitualmente precede la celebrazione della Giornata Mondiale.

Indirizzi di saluto in apertura del Convegno sono stati pronunciati anche dall'Arcivescovo Simon-Victor Tonyé Bakot di Yaoundé (Camerun), Presidente della Conferenza Episcopale del Camerun, e dal Presidente del Camerun, Signor Paul Biya. Il Convegno, strutturato in tre giornate, rispettivamente a carattere pastorale, scientifico-dottrinale e liturgico, affronta oggi il primo tema di riflessione, con la relazione del Cardinale Lozano Barragán, sul tema: "La pastorale della salute. Ciò che deve essere". Giovedì 10 febbraio, i partecipanti esamineranno il problema Aids dal punto di vista spirituale e scientifico, e, sul piano dottrinale verranno richiamate le linee pastorali della Chiesa universale per l'accompagnamento di quanti sono colpiti dall'Aids.

Venerdì 11 febbraio, festa liturgica della Beata Maria Vergine di Lourdes e Giornata Mondiale del Malato, dopo una visita agli ospedali cattolici dell'area, i partecipanti si ritroveranno nel pomeriggio a Mvolye per la Solenne Concelebrazione Eucaristica con l'Unzione degli Infermi.
.../GIORNATA MONDIALE MALATO/CAMERUN:LOZANO VIS 20050209 (230)

RICONCILIAZIONE VERTICALE CON DIO, ORIZZONTALE CON I FRATELLI

CITTA' DEL VATICANO, 9 FEB. 2005 (VIS). Alle 10:30 di questa mattina, Mercoledì delle Ceneri, il Cardinale James Francis Stafford, Penitenziere Maggiore della Penitenzieria Apostolica, ha presieduto, a nome del Santo Padre Giovanni Paolo II, la Celebrazione della Parola nella Basilica di San Pietro. La celebrazione di oggi, che ha preso il posto della consueta Udienza Generale del mercoledì, comprendeva i riti d'introduzione, la liturgia della Parola e l'omelia, la benedizione ed imposizione delle Ceneri, la preghiera dei fedeli, l'orazione del Signore e i riti di conclusione.

Nell'omelia il Cardinale Stafford ha affermato: "Nel rivolgermi a voi, fratelli e sorelle, avverto la gioia e l'onore di presiedere questa solenne liturgia a nome del Santo Padre. Avvertiamo la sua spirituale presenza fra noi e lo ricordiamo con affetto chiedendo al Signore che gli conceda le grazie necessarie al suo primaziale carisma di confermare nell'unità della fede i fratelli".

Commentando la prima lettura del giorno che ricorda che ognuno è chiamato "al dovere di convertirsi", il Cardinale ha affermato: "La conversione non è un'esperienza che possiamo vivere da soli: essa nasce principalmente (...) a partire dal raduno liturgico". Nel Vangelo di Matteo, ha proseguito il Cardinale, "Gesù indica tre modi per vivere la conversione: l'elemosina, cioè la condivisione; la preghiera, cioè l'affidarsi al Signore; il digiuno, cioè la capacità di sapersi imporre dei limiti. (...) Per il digiuno come per la preghiera, Gesù insiste sull'aspetto interiore. La preghiera vera, unitamente alla conversione autentica che ne deriva, deve sgorgare da un cuore deciso a convertirsi".

"L'Apostolo Paolo" - ha aggiunto il Cardinale Stafford - "esorta i cristiani di Corinto, a lasciarsi riconciliare con Dio. La conversione infatti è riconciliazione: quella verticale con Dio, (...) alla quale deve corrispondere la riconciliazione orizzontale con i fratelli. (...) L'Ufficio di Penitenziere Maggiore mi fa sperimentare ogni giorno la bellezza del Sacramento della Penitenza, dono di grazia, dono di vita".

"Sono convinto, che prima dei solenni documenti, è il libro della nostra vita, che deve rendere testimonianza al mondo, che la riconciliazione, cioè la pace, è possibile. E non vi sarà pace, senza l'attenzione indispensabile ai poveri, la cui responsabilità nell'odierno disastro ecologico risiede principalmente nella nostra società dei consumi".

"La Quaresima di quest'anno, secondo l'invito del Santo Padre" - ha ribadito il Cardinale Stafford - "pone in particolare risalto il nostro rapporto essenziale con l'Eucaristia. (...) Vorrei riassumere in tre punti il nostro impegno quaresimale: 1) la liturgia della Chiesa (...) è il primo strumento di autentica evangelizzazione (...). 2) Con la domenica riscopriamo l'Eucaristia! (...) 3) Con l'Eucaristia riscopriamo il rapporto tra liturgia e vita (...). Questo esige la testimonianza risoluta ai valori veri: la vita, la famiglia, l'onestà personale, gli impegni derivanti dal vincolo coniugale, dal celibato sacerdotale, dalla consacrazione religiosa, dalla professione sociale, senza i quali non esiste la vera povertà di spirito".
.../MERCOLEDÌ CENERI/STAFFORD VIS 20050209 (480)

IL PAPA CELEBRA IN OSPEDALE MESSA MERCOLEDÌ DELLE CENERI

CITTA' DEL VATICANO, 9 FEB. 2005 (VIS). A fine mattinata, il Direttore della Sala Stampa della Santa Sede, Dr. Joaquín Navarro-Valls, ha rilasciato ai giornalisti la seguente dichiarazione:

"Il Santo Padre ha presieduto questa mattina, nella Sua stanza al Policlinico Gemelli, la concelebrazione della Santa Messa del mercoledì delle Ceneri. Le ceneri benedette dal Santo Padre Gli sono state imposte dal primo dei concelebranti. Giovanni Paolo II ha invitato al sacro Rito il Suo medico personale, Dr. Renato Buzzonetti e gli altri medici che Lo hanno in cura".
OP/SALUTE PAPA/NAVARRO-VALLS VIS 20050209 (200)
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