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Il Vatican Information Service (VIS), istituito nell'ambito della Sala Stampa della Santa Sede, è un bollettino telematico che diffonde notizie relative all'attività magistrale e pastorale del Santo Padre e della Curia Romana...

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giovedì 29 maggio 2008

ALTRI ATTI PONTIFICI

CITTA' DEL VATICANO, 29 MAG. 2008 (VIS). Il Santo Padre ha nominato il Reverendo Gerardo Alimane Alimanza, Vescovo Ausiliare dell'Arcidiocesi di Jaro (superficie: 5.303; popolazione: 2.333.141; cattolici: 2.125.446; sacerdoti: 228; religiosi: 710), Filippine. Il Vescovo eletto è nato a San Jose (Filippine) nel 1959 ed è stato ordinato sacerdote nel 1986. E' stato finora Rettore del "Sacred Heart Seminary" di Bacolod (Filippine).
NEA/.../ALIMANZA                                     VIS 20080529 (70)

UDIENZE

CITTA' DEL VATICANO, 29 MAG. 2008 (VIS). Il Santo Padre ha ricevuto questa mattina in udienze separate due Presuli della Conferenza Episcopale di Myanmar, in Visita "ad Limina Apostolorum":

-    Il Vescovo Francis Daw Tang, di Myitkyina.

-    L'Arcivescovo Matthias U Shwe, di Taunggyi.
AL/.../...                                         VIS 20080529 (50)

PRESENTAZIONE MUSEI VATICANI MOSTRA MATILDE DI CANOSSA

CITTA' DEL VATICANO, 29 MAG. 2008 (VIS). Matilde di Canossa, il Papato, l'Impero (storia, arte, cultura, alle origini del romanico) è il titolo della Mostra presentata questa mattina nei Musei Vaticani, che si inaugura il 31 agosto 2008 e si chiude l'11 gennaio 2009.

  Le due diverse sedi espositive saranno la Casa del Mantegna a Mantova e l'Abbazia di San Benedetto Po (Mantova). L'esposizione ripercorre la vicenda biografica e politica di Matilde di Canossa, ed è occasione di una rilettura ed interpretazione dell'epoca delle lotte fra papato ed impero che portarono alla delimitazione e separazione dei due poteri universali, religioso e laico, gettando le basi della concezione moderna e contemporanea del potere propria dell'Occidente.

  La Grancontessa Matilde di Canossa (1046-1115), potente feudataria ed ardente sostenitrice del Papato nella lotta per le investiture, arrivò a detenere il controllo dei territori italici al nord degli Stati della Chiesa.

  La mostra presenta un mondo in profonda trasformazione attraverso opere d'arte, documenti, arazzi, provenienti da musei italiani ed europei. La fama di Matilde e la necessità di fare della sua figura un emblema del sostegno al Papato hanno alimentato un mito che arriva fino ai nostri giorni e che nel corso della storia ha ispirato Dante Alighieri, Giulio Romano e Gianlorenzo Bernini, in opere magistrali, letterarie, pittoriche e scultoree.
.../MOSTRA MATILDE CANOSSA/MUSEI VATICANI               VIS 20080529 (240)


COMMISSIONE DI LAVORO BILATERALE SANTA SEDE ED ISRAELE

CITTA' DEL VATICANO, 29 MAG. 2008 (VIS). La Commissione di lavoro Permanente Bilaterale della Santa Sede e dello Stato di Israele ha tenuto ieri, in Vaticano, l'Assemblea Plenaria per proseguire i negoziati relativi all'Art. 10, paragrafo 2 dell'Accordo Fondamentale tra la Santa Sede e lo Stato di Israele (30 dicembre 1993).

  Un Comunicato rilasciato nel pomeriggio di ieri, ha reso noto che la Delegazione della Santa Sede era presieduta dal Monsignor Pietro Parolin, Sotto-Segretario per i Rapporti con gli Stati e la Delegazione dello Stato di Israele era guidata dal Signor Aaron Abramovich, Direttore Generale del Ministero degli Affari Esteri d'Israele.

  "I lavori della Plenaria si sono svolti in un clima di grande cordialità e di buona volontà e sono stati raggiunti significativi progressi verso un comune obiettivo, sia sostanziali, sia nel mettere in pratica le procedure per migliorare l'auspicata efficacia dei negoziati in corso".

  La prossima riunione della Plenaria avrà luogo in Israele nella prima metà del dicembre prossimo, e, nel frattempo la Commissione proseguirà i lavori.
.../PLENARIA LAVORO BILATERALE/ISRAELE               VIS 20080528 (190)


EVANGELIZZAZIONE ED EDUCAZIONE NUOVE GENERAZIONI


CITTA' DEL VATICANO, 29 MAG. 2008 (VIS). Questa mattina il Santo Padre  Benedetto XVI ha incontrato i Membri dell'Assemblea Generale della Conferenza Episcopale Italiana riuniti questa settimana nell'Aula del Sinodo, in Vaticano, che hanno posto al centro della loro riflessione l'evangelizzazione ed educazione delle nuove generazioni.

  Sottolineano all'inizio del suo discorso la questione della "emergenza educativa", alla quale ha fatto riferimento in numerose occasioni, Papa Benedetto XVI ha affermato che essa "assume un volto ben preciso: quello della trasmissione della fede alle nuove generazioni. Anche qui, in certo senso specialmente qui, dobbiamo fare i conti con gli ostacoli frapposti dal relativismo, da una cultura che mette Dio tra parentesi e che scoraggia ogni scelta davvero impegnativa e in particolare le scelte definitive, per privilegiare invece, nei diversi ambiti della vita, l'affermazione di se stessi e le soddisfazioni immediate".

  "Per far fronte a queste difficoltà lo Spirito Santo ha già suscitato nella Chiesa molti carismi ed energie evangelizzatrici, particolarmente presenti e vivaci nel cattolicesimo italiano. E' compito di noi Vescovi accogliere con gioia queste forze  nuove (...) Soprattutto importanti sono, ovviamente, i rapporti personali e specialmente la confessione sacramentale e la direzione spirituale. Ciascuna di queste occasioni è una possibilità che ci è data di far percepire ai nostri ragazzi e giovani il volto di quel Dio che è il vero amico dell'uomo".

  "Anche nel più ampio contesto sociale, proprio l'attuale emergenza educativa fa crescere la domanda di un'educazione che sia davvero tale", che "ponga di nuovo al centro la piena e integrale formazione della persona umana". Al riguardo il Papa ha proseguito dicendo: "E' legittimo infatti domandarsi se non gioverebbe alla qualità dell'insegnamento lo stimolante confronto tra centri formativi diversi suscitati, nel rispetto dei programmi ministeriali validi per tutti, da forze popolari multiple, preoccupate di interpretare le scelte educative delle singole famiglie. Tutto lascia pensare che un simile confronto non mancherebbe di produrre effetti benefici".

  "L'Italia ha bisogno di uscire da un periodo difficile" - ha detto ancora il Papa - "nel quale è sembrato affievolirsi il dinamismo economico e sociale, è diminuita la fiducia nel futuro ed è cresciuto invece il senso di insicurezza per le condizioni di povertà di tante famiglie (...). E' proprio per la consapevolezza di questo contesto che avvertiamo con particolare gioia i segnali di un clima nuovo, più fiducioso e più costruttivo. Esso è legato al profilarsi di rapporti più sereni tra le forze politiche e le istituzioni, in virtù di una percezione più viva delle responsabilità comuni per il futuro della Nazione. (...) E' diffuso infatti il desiderio di riprendere il cammino, di affrontare e risolvere insieme almeno i problemi più urgenti e più gravi, di dare avvio a una nuova stagione di crescita economica ma anche civile e morale".

  "Come Vescovi non possiamo non dare il nostro specifico contributo affinché l'Italia conosca una stagione di progresso e di concordia (...). A tal fine dobbiamo anzitutto dire e testimoniare con franchezza alle nostre comunità ecclesiali e all'intero popolo italiano che (...) il problema fondamentale dell'uomo di oggi resta il problema di Dio. Nessun altro problema umano e sociale potrà essere davvero risolto se Dio non ritorna al centro della nostra vita".

  "Nel quadro di una laicità sana e ben compresa, occorre pertanto resistere" - ha ribadito il Pontefice - "ad ogni tendenza a considerare la religione, e in particolare il cristianesimo, come un fatto soltanto privato".

  "Giustamente, pertanto, voi dedicate grande attenzione alla famiglia fondata sul matrimonio, per promuovere una pastorale adeguata alle sfide che essa oggi deve affrontare, per incoraggiare l'affermarsi di una cultura favorevole, e non ostile, alla famiglia e alla vita, come anche per chiedere alle pubbliche istituzioni una politica coerente ed organica che riconosca alla famiglia quel ruolo centrale che essa svolge nella società, in particolare per la generazione ed educazione dei figli: di una tale politica l'Italia ha grande e urgente bisogno. Forte e costante deve essere ugualmente il nostro impegno per la dignità e la tutela della vita umana in ogni momento e condizione, dal concepimento e dalla fase embrionale alle situazioni di malattia e di sofferenza e fino alla morte naturale".

  "Né possiamo chiudere gli occhi e trattenere la voce di fronte alle povertà, ai disagi e alle ingiustizie sociali che affliggono tanta parte dell'umanità e che richiedono il generoso impegno di tutti (...). Naturalmente, la disponibilità a muoversi in loro aiuto deve manifestarsi nel rispetto delle leggi, che provvedono ad assicurare l'ordinato svolgersi della vita sociale sia all'interno di uno Stato che nei confronti di chi vi giunge dall'esterno".
AC/.../CONFERENZA EPISCOPALE ITALIANA                   VIS 20080529 (770)


LETTERE CREDENZIALI DI NOVE NUOVI AMBASCIATORI


CITTA' DEL VATICANO, 29 MAG. 2008 (VIS). Il Santo Padre ha ricevuto oggi le Lettere Credenziali di nove nuovi Ambasciatori: il Signor Ahmada Rweyemamu Ngemera, Ambasciatore della Tanzania; il Signor Nyine S. Bitahwa, Ambasciatore dell'Uganda; il Signor Wesley Momo Johnson, Ambasciatore della Liberia; il Signor Hissein Brahim Taha, Ambasciatore del Ciad; il Signor Debapriya Bhattacharya, Ambasciatore del Bangladesh; il Signor Sergei F. Aleinik, Ambasciatore della Bielorussia; il Signor Alexandre Cécé Loua, Ambasciatore della Guinea; il Signor Tikiri Bandara Maduwegedera, Ambasciatore dello Sri Lanka ed il Signor Obel Wadzani, Ambasciatore della Nigeria.

  Nel discorso collettivo rivolto ai nove nuovi Rappresentanti diplomatici, il Papa ha affermato che: "L'obiettivo fondamentale in materia politica è la ricerca della giustizia, affinché siano sempre rispettate la dignità e i diritti di ogni essere umano e tutti gli abitanti di un paese abbiano accesso alla ricchezza nazionale. E' lo stesso sul piano internazionale".

  "La comunità umana" - ha proseguito il Pontefice - "è anche chiamata ad andare al di là della semplice giustizia, manifestando la sua solidarietà ai popoli più poveri, preoccupandosi di una migliore condivisione delle ricchezze, permettendo in particolare ai paesi che hanno ricchezze sul loro territorio e nel sottosuolo, di esserne i primi beneficiari. I paesi ricchi non possono appropriarsi di ciò che proviene da altre terre".

  "E' un dovere della giustizia e della solidarietà che la Comunità internazionale vigili sulla distribuzione delle risorse, sia attenta alle condizioni più propizie per lo sviluppo dei Paesi che ne hanno più bisogno. Al di là della giustizia, è necessario sviluppare anche la fraternità, per edificare società armoniose, dove regni la concordia e la pace, e per regolare l'insorgere di eventuali problemi, mediante il dialogo e il negoziato, e non con la violenza in tutte le sue forme, che non può che colpire i più deboli e i più poveri fra gli esseri umani".

  "La solidarietà e la fraternità" - ha sottolineato il Pontefice - "manifestano in definitiva l'amore fondamentale che noi dobbiamo nutrire verso il prossimo, poiché ogni persona che ha una responsabilità nella vita pubblica è chiamata a fare prima di tutto della sua missione un servizio a tutti i compatrioti e più in generale a tutti i popoli del pianeta".

  "Le Chiese locali non mancano di adoperarsi il più possibile per dare il proprio contributo ai compatrioti, anche in situazioni difficili. Il loro desiderio più caro è di perseguire instancabilmente questo servizio all'uomo, ad ogni uomo, senza discriminazione alcuna".

  Nel discorso consegnato all'Ambasciatore della Tanzania, nel ricordare: "la stima che la Tanzania gode per l'importante ruolo ricoperto dai responsabili politici del Paese nel processo di pacificazione della Regione dei Grandi Laghi" e  per "la generosa ospitalità offerta ai profughi sfuggiti dalle ostilità nei paesi vicini", il Santo Padre nota "alcune tendenze negative quali l'aumento del traffico a livello regionale di armi e l'interruzione di importanti iniziative di dialogo e riconciliazione" ed afferma che: "La Santa Sede (...) continua ad esortare tutti coloro che hanno delle responsabilità nella Regione a non perdere la fiducia nel valore del dialogo, ma ad esaminare con mente aperta e a seguire tutte le possibilità che possono condurre alla conclusione di una pace duratura".

  Il Papa ha avuto parole di encomio nel discorso consegnato al Rappresentante diplomatico dell'Uganda, in merito "ai progressi conseguiti in Uganda nell'ambito educativo, nello sviluppo e nel campo sanitario, in particolare nella lotta contro l'Hiv/Aids con l'attenzione e dedizione riservata ai malati ed alla riuscita campagna di prevenzione sulla continenza e la promozione della fedeltà nel matrimonio". Il Papa ha anche menzionato "il culmine degli sforzi per formalizzare gli accordi di pace e chiudere i lunghi anni di guerriglia segnati da crudeli ed insensate violenze. La Chiesa, (...) esprime la sua gioia per quanto è stato realizzato e manifesta la sua ardente speranza affinché condizioni di piena sicurezza presto prevalgano consentendo a tutti i rifugiati di rientrare nelle loro case e riprendere una vita pacifica e produttiva".

  Benedetto XVI ha espresso all'Ambasciatore della Liberia la sua soddisfazione nell'apprendere "la decisione del Fondo Monetario Internazionale di intraprendere i necessari adempimenti per cancellare il debito della Liberia" ed ha ricordato che: "buona parte dei bambini e della gioventù liberiana sono rimasti traumatizzati dall'esperienza della guerra, alcuni di loro sono stati obbligati a diventare soldati e ad abbandonare la scuola, abbassando così il livello di alfabetizzazione della popolazione.  In tali circostanze la Chiesa cerca di offrire al popolo, speranza e fede nel futuro", ha concluso il Papa ribadendo che: "L'apostolato educativo è probabilmente il più significativo investimento per il futuro della Liberia".

  All'Ambasciatore del Ciad, il Papa ricorda che: "La qualità delle relazioni fra comunità religiose che vivono in Ciad, particolarmente fra cristiani e musulmani, è un elemento importante sulla via della pace e della riconciliazione".

  "Sono certo che l'attiva partecipazione del vostro Paese in organismi quali l'Organizzazione delle Nazioni Unite" - scrive il Santo Padre nel discorso consegnato all'Ambasciatore del Bangladesh - "contribuirà alla 'cultura della pace' che il Bangladesh desidera costruire in patria e all'estero".

  "Considerata come parte integrante della vita e del destino della Bielorussia" - scrive il Papa nel discorso consegnato al Rappresentante diplomatico di questo Paese - "la Chiesa cattolica desidera continuare a esercitare il suo ruolo nella società tramite le sue varie strutture ed istituzioni. (...) che cercano solo di servire gli uomini e le donne in tutta la società attraverso la trasmissione dei valori universali ispirati dal Vangelo. La Chiesa Cattolica in Bielorussia, sia di tradizione Latina sia di Tradizione Bizantina, non chiede speciali privilegi ma solo di contribuire alla crescita e allo sviluppo del Paese. L'unica cosa che chiede è la libertà che le consenta di realizzare serenamente il mandato ricevuto dal divino Fondatore nel servizio della sua creazione. Nel medesimo spirito e con lo stesso senso di reciproca responsabilità, i cattolici della Bielorussia sono impegnati a conseguire progressi nel dialogo ecumenico, specialmente con la Chiesa Ortodossa del vostro Paese".

  All'Ambasciatore della Guinea, il Papa auspica che "Dopo le dolorose prove che ha conosciuto la Regione, una cooperazione attiva consolidi la stabilità e incoraggi la fraternità fra i popoli, e anche la comunità internazionale sostenga gli sforzi dei paesi interessati".

  Nel discorso al diplomatico della Sri Lanka, Benedetto XVI scrive che: "I cattolici nello Sri Lanka, insieme agli altri cristiani, siano uniti con molti buddisti, hindu e musulmani, nell'ardente aspirazione ad una pace duratura nel Paese ed ad una fine definitiva di antiche ingiustizie. Purtroppo, la violenza continua a far pagare un alto prezzo alla popolazione, causando gravi preoccupazioni alla Santa Sede e alla comunità internazionale". Il Papa ricorda l'istituzione nello Sri Lanka di una "Commissione d'Inchiesta con l'obiettivo di indagare quei casi dove non sia stata rispettata la giustizia e i diritti umani" e ricorda in particolare il caso di "Padre Jimbrown e del suo assistente, di cui, a due anni dalla scomparsa, non si hanno più notizie".

  Infine, rivolgendosi all'Ambasciatore della Nigeria, il Papa elogia "Il dinamismo che la Nigeria ha introdotto nella lotta contro la corruzione ed il crimine per rafforzare il ruolo della legge. Prego i politici e gli operatori sociali, i professionisti nell'ambito economico, medico e giuridico, la polizia e i giudici, e tutti coloro che combattono il crimine e la corruzione, di collaborare diligentemente per la protezione della vita e della proprietà, sostenuti dalla leale cooperazione di tutti i cittadini. La Chiesa non mancherà di dare il suo specifico contributo offrendo una educazione integrale fondata sull'onestà, l'integrità e l'amore di Dio e del prossimo".
CD/LETTERE CREDENZIALI/...                        VIS 20080529 (1240)


ALTRI ATTI PONTIFICI

CITTA' DEL VATICANO, 28 MAG. 2008 (VIS). Il Santo Padre ha nominato:

- Il Reverendo Francis de Assis Dantas de Lucena, Vescovo di Guarabira (superficie: 4.553; popolazione: 420.000; cattolici: 357.000; sacerdoti: 38; religiosi: 69; diaconi permanenti: 5), Brasile. Il Vescovo eletto, finora Parroco della Parrocchia "São Francisco de Assis", in Lagoa Nova (Brasile), è nato nel 1963 a Jardim do Seridó (Brasile), ed è stato ordinato sacerdote nel 1991.

- Il Padre Irineu Gassen, O.F.M., Vescovo di Vacaria (superficie: 15.932; popolazione: 206.900; cattolici: 187.600; sacerdoti: 52; religiosi: 223; diaconi permanenti: 1), Brasile. Il Vescovo eletto è nato nel 1942 a Santa Cruz do Sul (Brasile), ha emesso la professione solenne nell'Ordine dei Frati Minori nel 1966 ed è stato ordinato sacerdote nel 1968. E' stato finora Parroco della Parrocchia "São João Batista" nella Diocesi  di Caxias do Sul (Brasile).
NER/.../DE LUCENA:GASSEN                           VIS 20080528 (130)


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