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Il Vatican Information Service (VIS), istituito nell'ambito della Sala Stampa della Santa Sede, è un bollettino telematico che diffonde notizie relative all'attività magistrale e pastorale del Santo Padre e della Curia Romana...

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mercoledì 15 dicembre 2004

SCOPRIRE VERITÀ DELL'UOMO NEL MISTERO EUCARISTICO


CITTA' DEL VATICANO, 15 DIC. 2004 (VIS). Nel pomeriggio di ieri, nella Basilica di San Pietro, migliaia di universitari e professori delle Università romane, delegazioni universitarie di altre città europee ed autorità civili e religiose hanno partecipato alla Santa Messa annuale per gli universitari, presieduta dal Santo Padre, che ha detto: "Grazie perché come 'sentinelle del mattino' volete vegliare - oggi, in queste settimane, e nella vita intera - per essere pronti ad accogliere il Signore che viene".

  "Cari universitari" - ha continuato il Pontefice - "siamo nell'Anno dell'Eucaristia e, in preparazione alla Giornata Mondiale della Gioventù, voi state riflettendo sul tema: 'Eucaristia e verità dell'uomo'. È un tema esigente.  Infatti davanti al Mistero eucaristico siamo spinti a verificare la verità della nostra fede, della nostra speranza e della nostra carità. Non si può restare indifferenti quando Cristo dice: 'Io sono il pane vivo, disceso dal cielo'. Nella coscienza emerge subito la domanda che Egli pone: 'Credi che sono Io? Credi davvero?'. Alla luce delle sue parole: 'Se qualcuno mangia di questo pane, vivrà in eterno', non possiamo non interrogarci sul senso e il valore del nostro quotidiano".

  Sottolineando che l'amore più grande è stato l'amore di Cristo che si è "immolato per la vita del mondo", il Santo Padre ha detto: "Viene allora spontanea la domanda: 'E la mia carne - cioè la mia umanità, la mia esistenza - è per qualcuno? È colma dell'amore di Dio e della carità per il prossimo? O resta invece imprigionata nel cerchio opprimente dell'egoismo?".

  "Non si giunge alla verità dell'uomo solo con i mezzi  che offre la scienza" - ha affermato il Santo Padre -  "Voi sapete bene che è possibile scoprire fino in fondo la verità dell'uomo, la verità di noi stessi, soltanto grazie allo sguardo pieno di amore di Cristo. E Lui, il Signore, ci viene incontro nel Mistero dell'Eucaristia. Non cessate mai, pertanto, di cercarLo e scoprirete nei suoi occhi un attraente riflesso della bontà e della bellezza che Egli stesso ha effuso nei vostri cuori con il dono del suo Spirito".
HML/MESSA UNIVERSITARI/...                         VIS 20041215 (360)

UDIENZA GENERALE: MESSIA SOVRANO GIUSTIZIA E AMANTE POVERI


CITTA' DEL VATICANO, 15 DIC. 2004 (VIS). Tema della catechesi del Santo Padre Giovanni Paolo II per l'Udienza Generale di oggi, tenutasi nell'Aula Paolo VI, è stata la seconda parte del Salmo 71: "Regno di pace e di benedizione".

  Giovanni Paolo II ha precisato che come nella prima parte del Salmo "l'elemento decisivo per riconoscere la figura del re messianico è soprattutto la giustizia e il suo amore per i poveri. Essi hanno come punto di riferimento e sorgente di speranza solo lui, in quanto è il rappresentante visibile del loro unico difensore e patrono, Dio".

  "Il Signore" - ha proseguito il Pontefice - "è il 'riscattatore-redentore' primario che opera visibilmente attraverso il re-Messia, tutelando 'la vita e il sangue' dei poveri, i suoi protetti. Ora, 'vita, e 'sangue' sono la realtà fondamentale della persona, è la rappresentazione dei diritti e della dignità di ciascun essere umano, diritti spesso violati dai potenti e dai prepotenti di questo mondo".

  Il Papa ha detto ancora che: "Tutta l'umanità, lasciando cadere e cancellando ogni divisione, convergerà verso questo sovrano di giustizia, compiendo in tal modo la grande promessa fatta dal Signore ad Abramo: 'In lui saranno benedette tutte le stirpi della terra'".

  "Nel volto di questo re-Messia" - ha concluso il Papa -"la tradizione cristiana ha intuito il ritratto di Gesù Cristo, il Figlio della Vergine Maria, il Salvatore atteso".

  Nei saluti ai pellegrini di lingua italiana, il Papa si è rivolto in particolare ad un gruppo di fedeli della Provincia Autonoma di Trento (Italia), accompagnati dall'Arcivescovo Luigi Bressan e dalle Autorità civili, a Roma per presentare l'albero di Natale allestito in Piazza San Pietro ed altri alberi collocati nell'Aula Paolo VI e nel Palazzo Apostolico.

  "Si tratta di un dono" - ha detto il Papa - "della vostra Provincia Autonoma. Vi ringrazio! Grazie specialmente a quanti hanno reso possibile questo gradito omaggio natalizio. Esso ricorderà ai visitatori e ai pellegrini la nascita di Gesù, luce del mondo".

  Prima dell'Udienza, nella Basilica di San Pietro, il Papa ha salutato 3.000 giovani studenti italiani, con queste parole: "Nell'Avvento, tempo di orante attesa che ci prepara al Natale, è particolarmente presente Maria, la Vergine della speranza. A Lei vi affido tutti, perché possiate prepararvi a ricevere Cristo che viene a realizzare il suo Regno di amore, di giustizia e di pace".
AG/SALMO 71/...                                 VIS 20041215 (410)

OPERATORI COMUNICAZIONE: PRIVILEGIO E RESPONSABILITÀ


CITTA' DEL VATICANO, 15 DIC. 2004 (VIS). Questa mattina, presso la "Casa Internazionale Paolo VI", l'Arcivescovo John P. Foley, Presidente del Pontificio Consiglio delle Comunicazioni Sociali, ha tenuto l'omelia  per la Santa Messa celebrata in occasione dell'Incontro del "Signis International".

  Il Signis, organizzazione non governativa alla quale sono associati membri di 140 paesi, come l'Associazione Cattolica Mondiale per le Comunicazioni, raggruppa professionisti della radio, televisione, cinema, video e Internet. La fusione nel 2001, dell'UNDA (radio e televisione) e dell'OCIC (cinema ed audiovisivi), ha dato vita al SIGNIS International.

  "È un privilegio operare nel campo delle comunicazioni" - ha detto l'Arcivescovo Foley - "avere come lavoro quotidiano la responsabilità di far conoscere Cristo mediante i mezzi di comunicazione. È un privilegio, ma anche una responsabilità. Saremo giudicati dal nostro lavoro. Quanto bene facciamo il nostro lavoro? Con quanta dedizione? Con che livello qualitativo? Con quanto amore?".

  L'Arcivescovo ha affermato che per essere buoni operatori della comunicazione: "Dobbiamo riaffermare la nostra fede nel Verbo che si fece carne, Gesù Cristo. Dobbiamo sforzarci di vivere nella nostra vita l'esempio di Gesù Cristo - non solo per la nostra salvezza e santificazione, ma anche perché il messaggio che trasmettiamo sia più prontamente recepito, poiché il messaggero è più credibile. Infine, mentre ci adoperiamo per migliorare i programmi, per elevare il livello morale nei media,  per una migliore legislazione, per garantire l'accesso ai media dei messaggi di natura religiosa e spirituale, il lavoro più importante che dobbiamo compiere, nell'ambito della comunicazione, è trasmettere il messaggio del Verbo che si fece carne, dell'Emanuele, del 'Dio con noi'".
CON-CS/SIGNIS/FOLEY                             VIS 20041215 (300)

ALTRI ATTI PONTIFICI


CITTA' DEL VATICANO, 15 DIC. 2004 (VIS). Il Santo Padre:
- Ha nominato l'Arcivescovo Thomas E. Gullickson, Nunzio Apostolico in Antigua e Barbuda, Barbados, Giamaica, Repubblica Cooperativistica della Guyana e in Suriname. L'Arcivescovo Gullickson è attualmente anche Nunzio Apostolico in Trinidad e Tobago, Bahamas, Dominica, Saint Kitts e Nevis, Santa Lucia, San Vincenzo e Grenadine e Delegato Apostolico nelle Antille.

- Ha accettato la rinuncia all'ufficio di Ausiliare dell'Arcidiocesi di Belo Horizonte (Brasile), presentata dal Vescovo Sebastião Roque Rabelo Mendes, per raggiunti limiti d'età.
NN:RE/.../GULLICKSON:RABELO MENDES                   VIS 20041215 (90)
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