Inizio - VIS Vaticano - Ricevere VIS - Contattaci - Calendario VIS

Il Vatican Information Service (VIS), istituito nell'ambito della Sala Stampa della Santa Sede, è un bollettino telematico che diffonde notizie relative all'attività magistrale e pastorale del Santo Padre e della Curia Romana...

ultime 5 notizie

VISnews anche in Twitter Anche in YouTube

lunedì 2 febbraio 2009

NUOVA CULTURA SOLIDARIETÀ SUPERARE CRISI ATTUALE

CITTA' DEL VATICANO, 31 GEN. 2009 (VIS). Questa mattina il Papa ha ricevuto nella Sala Clementina in Vaticano i Dirigenti della Confederazione Italiana Sindacale Lavoratori (CISL), in occasione del sessantesimo anniversario di fondazione.

  Sessanta anni fa, ha ricordato il Papa "la Cisl muoveva i primi passi prendendo parte attiva alla fondazione del sindacato libero internazionale e recava al nascente soggetto il contributo dell'ancoraggio ai principi della dottrina sociale della Chiesa e la pratica di un sindacalismo libero ed autonomo da schieramenti politici e dai partiti".

  "Questi stessi orientamenti voi oggi intendete ribadire, desiderando continuare a trarre dal magistero sociale della Chiesa ispirazione nella vostra azione finalizzata a tutelare gli interessi dei lavoratori e delle lavoratrici e dei pensionati d'Italia".

  L'attenzione della Chiesa "alle problematiche sociali" - ha proseguito il Pontefice - "è cresciuta nel corso dell'ultimo secolo. (...) All'alba del XX secolo, con l'Enciclica 'Rerum novarum', il Papa Leone XIII fece una difesa accorata dell'inalienabile dignità dei lavoratori. Gli orientamenti ideali, contenuti in tale documento, contribuirono a rafforzare l'animazione cristiana della vita sociale".

  "Giovanni Paolo II ha voluto solennizzare il centesimo anniversario" della "Rerum novarum" - ha ricordato Benedetto XVI - "pubblicando l'Enciclica 'Centesimus annus' (1991) e dieci anni prima, nel 1981, l'Enciclica sociale "Laborem exercens", nella quale "vengono posti in luce il ruolo e l'importanza strategia dei sindacati, definiti 'un indispensabile elemento della vita sociale, specialmente nelle moderne società industrializzate".

  "C'è un altro elemento che ritorna frequentemente nel magistero dei Papi del Novecento" - ha affermato il Papa - "ed è il richiamo alla solidarietà ed alla responsabilità. Per superare la crisi economica e sociale che stiamo vivendo, sappiamo che occorre uno sforzo libero e responsabile da parte di tutti; è necessario, cioè, superare gli interessi particolaristici e di settore, così da affrontare insieme ed uniti le difficoltà che investono ogni ambito della società, in modo speciale il mondo del lavoro. Mai come oggi si avverte una tale urgenza; le difficoltà che travagliano il mondo del lavoro spingono ad una effettiva e più serrata concentrazione tra le molteplici e diverse componenti della società".

  "L'auspicio è quindi che dall'attuale crisi mondiale scaturisca la volontà comune di dar vita a una nuova cultura della solidarietà e della partecipazione responsabile, condizioni indispensabili per costruire insieme l'avvenire del nostro pianeta".

  "Cari amici, la celebrazione del 60° anniversario di fondazione della vostra organizzazione sindacale" - ha concluso il Pontefice - "sia motivo per rinnovare l'entusiasmo degli inizi e riscoprire ancor più il vostro originario carisma. Il mondo ha bisogno di persone che si dedichino con disinteresse alla causa del lavoro nel pieno rispetto della dignità umana e del bene comune".
AC/LAVORO:CRISI ECONOMICA/CISL                       VIS 20090202 (440)


ALTRI ATTI PONTIFICI

CITTA' DEL VATICANO, 31 GEN. 2009 (VIS). Il Santo Padre ha nominato:

- Il Vescovo Anton Stres, C.M., Arcivescovo Coadiutore di Maribor (superficie: 3.682; popolazione: 419.870; cattolici: 356.980; sacerdoti: 208; religiosi: 130; diaconi permanenti: 3), Slovenia. L'Arcivescovo eletto, finora Vescovo di Celje (Slovenia), è nato nel 1942, a Donacka Gora (Slovenia), ha emesso i voti nella Congregazione della Missione nel 1967 ed è stato ordinato sacerdote nel 1968.

- Il Reverendo Gerhard Wagner, Vescovo Ausiliare della Diocesi di Linz (superficie: 11.909; popolazione: 1.407.000; cattolici: 1.051.136; sacerdoti: 736; religiosi: 1.415; diaconi permanenti: 82), Austria. Il Vescovo eletto, finora Parroco a Windischgarsten, è nato a Wartberg ob der Aist (Austria), nel 1954 ed è stato ordinato sacerdote nel 1978.                      

- Il Vescovo Marcello Semeraro, di Albano (Italia), Membro della Congregazione delle Cause dei Santi.

- L'Arcivescovo Luis Francisco Ladaria Ferrer, S.I., attualmente Segretario della Congregazione per la Dottrina della Fede, Consultore del Pontificio Consiglio per la Promozione dell'Unità dei Cristiani.

- Membri della Pontificia Commissione Biblica: Padre Pietro Bovati, S.I., docente presso il Pontificio Istituto Biblico, Roma; Juan Miguel Díaz Rodelas, docente presso la Facoltà di Teologia di Valencia e Presidente dell'Associazione Biblica Spagnola (Spagna); Padre Francolino Gonçalves, O.P. (Portogallo), docente presso l'"École Biblique et Archéologique Française" di Gerusalemme; John Chijioke Iwe, Rettore e docente di Antico Testamento presso il "Seat of Wisdom Major Seminary" di Owerri (Nigeria); Thomas Manjaly, docente presso l"Oriens Theological College " di Shillong e il "Sacred Heart's College" di Mawlai (India); Fearghus O'Fearghail, docente di Esegesi del Nuovo Testamento presso il "Mater Dei Institute of Education" di Dublino (Irlanda); Yeong-sik Johan Pahk, dell'Arcidiocesi di Seoul (Corea); Henryk Witczyk, docente presso l'Università Cattolica di Lublin (Polonia).
NEC:NEA:NA/.../...                                   VIS 20090202 (280)


GESÙ MORENDO IN CROCE DÀ SENSO ALLA NOSTRA SOFFERENZA

CITTA' DEL VATICANO, 1 FEB. 2009 (VIS). Questa mattina, prima della recita dell'Angelus con i fedeli e i pellegrini convenuti in Piazza San Pietro, il Santo Padre Benedetto XVI ha ricordato che questa domenica si celebra in Italia la Giornata per la Vita, sul tema: "La forza della vita nella sofferenza".

  "Gesù" - ha detto il Papa - "non smette di insegnare ai suoi discepoli che per entrare nella sua gloria 'deve' patire molto, essere rifiutato, condannato e crocifisso (cfr Lc 24,26), essendo la sofferenza parte integrante della sua missione".

  "Gesù soffre e muore in croce per amore" - ha proseguito il Pontefice - "In questo modo, a ben vedere, ha dato senso alla nostra sofferenza, un senso che molti uomini e donne di ogni epoca hanno capito e fatto proprio, sperimentando serenità profonda anche nell'amarezza di dure prove fisiche e morali".

  "E proprio 'la forza della vita nella sofferenza' è il tema che i Vescovi italiani hanno scelto per il consueto Messaggio in occasione dell'odierna Giornata per la Vita. Mi unisco di cuore alle loro parole, nelle quali si avverte l'amore dei Pastori per la gente, e il coraggio di annunciare la verità, il coraggio di dire con chiarezza, ad esempio, che l'eutanasia è una falsa soluzione al dramma della sofferenza, una soluzione non degna dell'uomo".

  "La vera risposta non può essere infatti dare la morte, per quanto 'dolce', ma testimoniare l'amore che aiuta ad affrontare il dolore e l'agonia in modo umano. Siamone certi: nessuna lacrima, né di chi soffre, né di chi gli sta vicino, va perduta davanti a Dio".

  Il Santo Padre ha concluso le sue riflessioni affidando alla Vergine Maria "le persone che sono nella sofferenza e chi si impegna ogni giorno al loro sostegno, servendo la vita in ogni sua fase: genitori, operatori sanitari, sacerdoti, religiosi, ricercatori, volontari, e molti altri. Per tutti preghiamo".
ANG/GIORNATA VITA/...                               VIS 20090202 (320)


DOMANDARE SIGNORE TANTE NUOVE VOCAZIONI VITA RELIGIOSA

CITTA' DEL VATICANO, 1 FEB. 2009 (VIS). Al termine della recita dell'Angelus, il Papa ha ricordato che domani si celebra "la festa liturgica della Presentazione di Gesù al Tempio. Quaranta giorni dopo la nascita di Gesù, Maria e Giuseppe lo portarono a Gerusalemme, seguendo le prescrizioni della Legge di Mosè. Ogni primo nato, infatti, secondo le Scritture, apparteneva al Signore, e andava quindi riscattato con un sacrificio".

  "In questo avvenimento si manifesta la consacrazione di Gesù a Dio Padre e, legata ad essa, quella di Maria Vergine. Perciò il mio amato predecessore Giovanni Paolo II ha voluto che questa ricorrenza, in cui molte persone consacrate emettono o rinnovano i loro voti, diventasse Giornata della Vita consacrata".

  "Domani pomeriggio, pertanto, al termine della Santa Messa presieduta dal Prefetto della Congregazione per gli Istituti di Vita consacrata e le Società di Vita apostolica, incontrerò nella Basilica di San Pietro i consacrati e le consacrate presenti a Roma".

  "Invito tutti a ringraziare il Signore per il prezioso dono di questi fratelli e sorelle, e a domandare a Lui, per intercessione della Madonna, tante nuove vocazioni, nella varietà dei carismi di cui è ricca la Chiesa".

  Rivolgendosi ai pellegrini di lingua italiana, Benedetto XVI ha salutato in particolare il "Movimento per la Vita, le delegazioni delle Facoltà di Medicina e Chirurgia dell'Università di Roma, e quanti sono impegnati a difesa e promozione del fondamentale bene della vita. Apprezzo ed incoraggio l'impegno della Diocesi di Roma in questo campo, e presento auguri cordiali anche per la 'Settimana della Famiglia', che inizia oggi".
ANG/VITA CONSACRATA:DIFESA VITA/...                    VIS 20090202 (270)


CONTINUARE A COLLABORARE PER RAFFORZARE COMUNIONE

CITTA' DEL VATICANO, 2 FEB. 2009 (VIS). Oggi è stato reso pubblico un Messaggio del Santo Padre Benedetto XVI a Sua Santità Kirill in occasione della sua intronizzazione quale nuovo Patriarca di Mosca e di tutte le Russie, svoltasi ieri, domenica 1° febbraio, nella Cattedrale moscovita di Cristo Salvatore.

  Il Cardinale Walter Kasper, Presidente del Pontificio Consiglio per la Promozione dell'Unità dei Cristiani, che guidava la Delegazione della Santa Sede intervenuta alla cerimonia, ha consegnato a Sua Santità Kirill, il Messaggio ed un calice da parte del Papa, in "segno desiderio di realizzare quanto prima la piena comunione".

  "Desidero riaffermare" - scrive il Pontefice - "la mia stima e la mia vicinanza spirituale. Prego il nostro Padre Celeste affinché le conceda i frutti abbondanti dello Spirito Santo nel suo ministero e le permetta di guidare la Chiesa nell'amore e nella pace di Cristo".

  Ricordando che il Predecessore, il Patriarca Alessio II "lasciò al suo popolo una profonda e durevole eredità di rinnovo e sviluppo ecclesiale", il Papa sottolinea che il Patriarca Alessio "ha mantenuto uno spirito di apertura e di collaborazione con gli altri cristiani e con la Chiesa cattolica in particolare, per la difesa dei valori cristiani in Europa e nel mondo".

  "Sono certo che Sua Santità continuerà a costruire su queste solide fondamenta, per il bene del suo popolo e a beneficio dei cristiani nel mondo".

   Il nuovo Patriarca, ha ricordato ancora Papa Benedetto XVI, quando era "Presidente del Dipartimento dei Rapporti Esterni  con le Chiese, ha ricoperto un ruolo fondamentale nel forgiare una nuova relazione fra le nostre Chiese, fondata sull'amicizia, l'accettazione reciproca e il dialogo sincero nell'affrontare le difficoltà nel nostro percorso comune".

  "E' mia ardente speranza che noi continuiamo a collaborare per trovare modi di promuovere e rafforzare la comunione nel Corpo di Cristo, nella fedeltà alla preghiera del nostro Salvatore che tutti siano uno, così che il mondo creda (cf. Gv 17:21).
BXVI-LETTERA/INTRONIZZAZIONE/KIRILL                   VIS 20090202 (280)


SALVAGUARDARE RUOLO ESSENZIALE E COESIVO DELLA FAMIGLIA

CITTA' DEL VATICANO, 2 FEB. 2009 (VIS). Questa mattina, il Santo Padre Benedetto XVI ha ricevuto il Signor János Balassa, nuovo Ambasciatore di Ungheria presso la Santa Sede, in occasione della presentazione delle Lettere Credenziali.

  Nel suo discorso al diplomatico, il Papa ha affermato che: "le forze che governano gli affari economici e politici nel mondo moderno hanno bisogno di (...) fondarsi su basi etiche dando sempre priorità alla dignità e ai diritti della persona umana e al bene comune dell'umanità".

  "Considerando il suo ricco patrimonio cristiano, che risale a migliaia di anni fa, l'Ungheria ha le giuste prerogative per collaborare alla promozione di questi ideali umani nell'ambito della Comunità Europea e nella più vasta comunità mondiale. Auspico che i nostri rapporti diplomatici servano a sostenere questa dimensione essenziale per il contributo del suo Paese agli affari internazionali".

  Nel riferirsi al Messaggio per la Giornata Mondiale della Pace 2008, nel quale aveva sottolineato "l'importanza fondamentale della famiglia per la costruzione di rapporti sociali pacifici a tutti i livelli", il Santo Padre ha detto: "In molti Paesi dell'Europa moderna il ruolo essenziale e coesivo che la famiglia ricopre negli affari umani è chiamato in causa e perfino messo in pericolo quale risultato di modi di pensare fuorvianti, che a volte si esprimono in politiche sociali aggressive".

  "Spero vivamente che si troverà il modo di salvaguardare questo essenziale elemento della nostra società, che è il cuore di ogni cultura e di ogni nazione. Uno dei modi specifici in cui un governo può sostenere la famiglia è assicurarsi che i genitori esercitino il loro diritto fondamentale come primi educatori dei propri figli, tale diritto include l'opzione di inviare i propri figli a scuole religiose, se lo desiderano".

  "La Chiesa cattolica in Ungheria" - ha sottolineato il Papa - "dopo decenni di oppressione, sostenuta dall'eroica testimonianza di tanti cristiani, è riemersa per occupare il suo posto in una società in trasformazione, ancora una volta libera di proclamare il Vangelo. La Chiesa non cerca privilegi per sé, ma desidera ardentemente fare la sua parte nella vita della Nazione, fedele alla sua natura e alla sua missione".

  "Mentre il processo di realizzazione degli accordi fra l'Ungheria e la Santa Sede continua - penso agli accordi recentemente firmati relativi all'assistenza religiosa, alle forze armate e alla polizia di frontiera - " - ha detto infine il Santo Padre - "confido che altre questioni importanti che riguardano la vita della Chiesa nel Paese siano risolte nello spirito di buona volontà e di dialogo proficuo che ha caratterizzato i nostri rapporti diplomatici da quando li abbiamo felicemente riannodati", nel 1990.
CD/CREDENZIALI/UNGHERIA:BALASSA                   VIS 20090202 (440)


TURCHIA: GARANTIRE LIBERTÀ RELIGIOSA E DI CULTO

CITTA' DEL VATICANO, 2 FEB. 2009 (VIS). Questa mattina i Presuli della Conferenza Episcopale di Turchia sono stati ricevuti dal Santo Padre al termine della Visita "ad Limina Apostolorum", "che si svolge provvidenzialmente" - ha detto Papa Benedetto XVI - "nell'anno dedicato a San Paolo" e che "assume un'importanza particolare per voi che siete i Pastori della Chiesa cattolica  in Turchia, in questa terra dove l'Apostolo delle Genti è nato e ha fondato numerose comunità".

  "So che nel vostro Paese, voi avete voluto dare un carattere particolare a questo anno giubilare e numerosi pellegrini visitano i luoghi cari alla tradizione cristiana. Auspico che l'accesso a questi luoghi significativi per la fede cristiana, come la celebrazione del culto, sia sempre più facilitato ai pellegrini" - ha affermato il Papa e commentando la 'dimensione ecumenica' data a questo anno paolino, ha auspicato che: "Questo Anno possa permettere nuovi progressi sul cammino verso l'unità di tutti i cristiani".

  "L'esistenza delle vostre Chiese locali, in tutta la loro diversità" - ha ricordato Benedetto XVI - "si situa nel prolungamento di una ricca storia contraddistinta dallo sviluppo delle prime comunità cristiane. Tanti nomi (...) rimangono legati alla vostra terra, da San Giovanni, Sant'Ignazio di Antiochia, San Policarpo di Smirne" nell'antichità, mentre nell'epoca moderna "Papa Benedetto XV e il Beato Giovanni XXIII che hanno caratterizzato la vita nella Nazione e della Chiesa in Turchia". Papa Benedetto XVI ha ricordato anche Don Andrea Santoro, il sacerdote italiano assassinato a Trebisonda il 5 febbraio 2006 e ha detto: "Che questa storia prestigiosa sia per le vostre comunità, di cui conosco il vigore della fede, l'abnegazione nelle prove, non soltanto il ricordo di un passato glorioso, ma un incoraggiamento a continuare generosamente sulla via tracciata, testimoniando fra i fratelli l'amore di Dio per tutti gli uomini".

  "Il popolo di Dio troverà un efficace sostegno alla propria fede e speranza in un'autentica comunione ecclesiale (...) e i Vescovi sono i primi responsabili della realizzazione concreta di questa unità. La profonda comunione che deve regnare fra di essi, nella diversità dei riti, si esprime specialmente in una reale fraternità e in una collaborazione reciproca che permette di compiere il loro ministero in uno spirito collegiale e di rafforzare l'unità del Corpo di Cristo".

  "La comunità cristiana del vostro Paese vive in una Nazione retta da una Costituzione che afferma la laicità dello Stato, ma la maggior parte degli abitanti è musulmana. E' quindi molto importante che i cristiani e i musulmani si impegnino insieme per l'uomo, per la vita, per la pace e la giustizia. La distinzione fra la sfera civile e la sfera religiosa è certamente un valore che deve essere protetto".

  "Tuttavia, in questo ambito, è dovere dello Stato assicurare in maniera efficace ai cittadini e alle comunità religiose la libertà di culto e la libertà religiosa, rendendo inaccettabile le violenza perpetrata contro i credenti, di qualunque religione. In tale contesto, conosco il vostro desiderio e la vostra disponibilità ad un dialogo sincero con le Autorità, al fine di trovare una soluzione ai diversi problemi posti alle vostre comunità, fra i quali quello del riconoscimento giuridico della Chiesa cattolica e dei suoi beni".

  "Un tale riconoscimento" - ha concluso Benedetto XVI - "non può che avere conseguenze positive per tutti. E'auspicabile che si possano stabilire contatti permanenti, ad esempio tramite una Commissione bilaterale per studiare le questioni che non sono ancora risolte".
AL/.../TURCHIA                                   VIS 20090202 (570)


UDIENZE

CITTA' DEL VATICANO, 2 FEB. 2009 (VIS). Il Santo Padre ha ricevuto questa mattina in udienze separate:

- Sei Presuli della Conferenza Episcopale di Turchia, in Visita "ad Limina Apostolorum":

    - L'Arcivescovo Ruggero Franceschini, O.F.M.Cap., di Izmir.

    - Il Vescovo Luigi Padovese, O.F.M.Cap., Vicario Apostolico di Anatolia.

    - Il Vescovo Louis Pelâtre, A.A., Vicario Apostolico di Istanbul; Amministratore Apostolico dell'Esarcato Apostolico di Istanbul.

-    L'Arcivescovo Georges Khazzoum, Coadiutore di Istanbul degli Armeni.

   - Il Corepiscopo Yusuf Sag, Vicario Patriarcale dei siro-cattolici in Turchia.

   - Il Monsignore François Yakan, Vicario Patriarcale per i siro-caldei in Turchia.
 
  Sabato 31 gennaio il Santo Padre ha ricevuto in udienze separate:

- Il Cardinale William Joseph Levada, Prefetto della Congregazione per la Dottrina della Fede.

- Il Cardinale Giovanni Battista Re, Prefetto della Congregazione per i Vescovi.

- Il Vescovo Javier Echevarría Rodríguez, Prelato della Prelatura Personale dell'Opus Dei.
AP/.../...                                               VIS 20090202 (120)

Copyright © VIS - Vatican Information Service