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lunedì 2 febbraio 2009

SALVAGUARDARE RUOLO ESSENZIALE E COESIVO DELLA FAMIGLIA

CITTA' DEL VATICANO, 2 FEB. 2009 (VIS). Questa mattina, il Santo Padre Benedetto XVI ha ricevuto il Signor János Balassa, nuovo Ambasciatore di Ungheria presso la Santa Sede, in occasione della presentazione delle Lettere Credenziali.

  Nel suo discorso al diplomatico, il Papa ha affermato che: "le forze che governano gli affari economici e politici nel mondo moderno hanno bisogno di (...) fondarsi su basi etiche dando sempre priorità alla dignità e ai diritti della persona umana e al bene comune dell'umanità".

  "Considerando il suo ricco patrimonio cristiano, che risale a migliaia di anni fa, l'Ungheria ha le giuste prerogative per collaborare alla promozione di questi ideali umani nell'ambito della Comunità Europea e nella più vasta comunità mondiale. Auspico che i nostri rapporti diplomatici servano a sostenere questa dimensione essenziale per il contributo del suo Paese agli affari internazionali".

  Nel riferirsi al Messaggio per la Giornata Mondiale della Pace 2008, nel quale aveva sottolineato "l'importanza fondamentale della famiglia per la costruzione di rapporti sociali pacifici a tutti i livelli", il Santo Padre ha detto: "In molti Paesi dell'Europa moderna il ruolo essenziale e coesivo che la famiglia ricopre negli affari umani è chiamato in causa e perfino messo in pericolo quale risultato di modi di pensare fuorvianti, che a volte si esprimono in politiche sociali aggressive".

  "Spero vivamente che si troverà il modo di salvaguardare questo essenziale elemento della nostra società, che è il cuore di ogni cultura e di ogni nazione. Uno dei modi specifici in cui un governo può sostenere la famiglia è assicurarsi che i genitori esercitino il loro diritto fondamentale come primi educatori dei propri figli, tale diritto include l'opzione di inviare i propri figli a scuole religiose, se lo desiderano".

  "La Chiesa cattolica in Ungheria" - ha sottolineato il Papa - "dopo decenni di oppressione, sostenuta dall'eroica testimonianza di tanti cristiani, è riemersa per occupare il suo posto in una società in trasformazione, ancora una volta libera di proclamare il Vangelo. La Chiesa non cerca privilegi per sé, ma desidera ardentemente fare la sua parte nella vita della Nazione, fedele alla sua natura e alla sua missione".

  "Mentre il processo di realizzazione degli accordi fra l'Ungheria e la Santa Sede continua - penso agli accordi recentemente firmati relativi all'assistenza religiosa, alle forze armate e alla polizia di frontiera - " - ha detto infine il Santo Padre - "confido che altre questioni importanti che riguardano la vita della Chiesa nel Paese siano risolte nello spirito di buona volontà e di dialogo proficuo che ha caratterizzato i nostri rapporti diplomatici da quando li abbiamo felicemente riannodati", nel 1990.
CD/CREDENZIALI/UNGHERIA:BALASSA                   VIS 20090202 (440)


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