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Il Vatican Information Service (VIS), istituito nell'ambito della Sala Stampa della Santa Sede, è un bollettino telematico che diffonde notizie relative all'attività magistrale e pastorale del Santo Padre e della Curia Romana...

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giovedì 23 aprile 2009

UDIENZE

CITTA' DEL VATICANO, 23 APR. 2009 (VIS). Il Santo Padre ha ricevuto questa mattina in udienze separate:

 - Tredici Presuli della Conferenza Episcopale di Argentina, in Visita "ad Limina Apostolorum":

    - Il Vescovo Gustavo Arturo Help, di Venado Tuerto.

    - L'Arcivescovo Guillermo José Garlatti, di Bahia Blanca con l'Ausiliare Vescovo Pedro Maria Laxague.

    - Il Vescovo Carlos María Franzini, di Rafaela.

    - Il Vescovo Jorge Rubén Lugones, S.I. di Lomas de Zamora.

    - Il Vescovo Aurelio José Kühn, O.F.M., Prelato di Deán Funes.

    - Il Vescovo Jorge Luis Lona, di San Luis.

    - Il Vescovo Baldomero Carlos Martini, di San Justo.

    - Il Vescovo Carlos Humberto Malfa, di Chascomús.

    - L'Arcivescovo José Luis Mollaghan, di Rosario.

    - Il Vescovo Miguel Mykycej, F.D.P., di Santa Maria del Patrocinio en Buenos Aires degli Ucraini, con l'Ausiliare Vescovo Sviatoslav Shevchuk.

-    Il Vescovo Antonio Juan Baseotto, C.SS.R., Ordinario Militare emerito.

- Il Cardinale Raffaele Farina, Bibliotecario di Santa Romana Chiesa, e Seguito (7), per la presentazione del volume "Die Vatikan Bible", Editore Belser Verlag.
AL:AP/.../...                                      VIS 20090423 (160)


FIRMA ACCORDO CON LEGA STATI ARABI

CITTA' DEL VATICANO, 23 APR. 2009 (VIS). Questa mattina, nel Palazzo Apostolico Vaticano, è stato sottoscritto un "Memorandum of Understanding" tra la Segreteria di Stato e la Lega degli Stati Arabi.

 Un Comunicato, reso pubblico nella tarda mattinata di oggi, rende noto che hanno firmato per la Segreteria di Stato: l'Arcivescovo Dominique Mamberti, Segretario per i Rapporti con gli Stati, e, per la Lega degli Stati Arabi, il Signor Amre Moussa, Segretario Generale. Erano presenti al solenne atto, fra gli altri, per parte della Santa Sede, il Cardinale Tarcisio Bertone, Segretario di Stato e per parte della Lega degli Stati Arabi, il Signor Walid Al Gargani, Capo della Missione della Lega Araba presso la Santa Sede.

  "Il suddetto Accordo" - si legge nel Comunicato - "consolida ulteriormente i vincoli di collaborazione esistenti tra la Santa Sede e la Lega degli Stati Arabi, specialmente a livello politico e culturale, in favore della pace, della sicurezza e della stabilità regionale e internazionale. Inoltre, esso propone strumenti di consultazione tra le due Parti con attenzione anche alle iniziative di dialogo interreligioso. L'Accordo è entrato in vigore con la firma delle due Parti".
OP/ACCORD0O LEGA STATI ARABI/MAMBERTI              VIS 20090423 (200)


EDUCAZIONE INTEGRALE DI FRONTE RAZZISMO E INTOLLERANZA


CITTA' DEL VATICANO, 23 APR. 2009 (VIS). L'Arcivescovo Silvano Tomasi, C.S., Osservatore Permanente della Santa Sede presso l'Ufficio delle Nazioni Unite ed Istituzioni Specializzate a Ginevra, è intervenuto, ieri, alla Conferenza di riesamina della Dichiarazione di Durban 2001, "Durban Review Conference".

  "Gli stranieri" - ha affermato l'Arcivescovo Tomasi - "e coloro che sono diversi sono spesso rifiutati al punto da commettere atti barbari contro di essi, incluso genocidio e pulizia etnica. Antiche forme di sfruttamento cedono il passo a nuove; donne e bambini sono vittime del traffico di esseri umani in una forma contemporanea di schiavitù, si abusa degli immigrati irregolari, persone percepite diverse e che di fatto sono diverse diventano, in numero spropositato, vittime dell'emarginazione sociale e politica".

  "La Santa Sede" - ha proseguito l'Arcivescovo Tomasi - "è preoccupata dalla tentazione ancora latente dell'eugenetica" che potrebbe portare "all'eliminazione di esseri umani che non corrispondono alle caratteristiche predeterminate di una data società".

  L'Osservatore Permanente ha sottolineato che "occorre rivedere alcuni sistemi educativi così che ogni aspetto di discriminazione sia eliminato dall'insegnamento, dai libri di testo, dai curriculum e dagli strumenti visivi. (...) I mezzi di comunicazione, perciò, devono essere accessibili e non soggetti a controlli di tipo razzista ed ideologico, perché ciò conduce alla discriminazione ed anche alla violenza contro le persone di diversa cultura ed etnia".

  L'Arcivescovo Tomasi ha quindi fatto riferimento alla necessità della "piena realizzazione della libertà religiosa per gli individui e il loro collettivo esercizio di questo diritto umano fondamentale".

  Di fronte alle sfide attuali, sono necessari, ha concluso l'Osservatore Permanente, "strategie più efficaci nella lotta contro il razzismo, la discriminazione razziale, la xenofobia e la derivante intolleranza. (...) Il primo passo verso una soluzione di carattere pratico, è una educazione integrale che includa valori etici e spirituali che favoriscano il rafforzamento di gruppi vulnerabili come i rifugiati, i migranti e le persone in movimento, le minoranze razziali e culturali, le persone prigioniere di povertà estrema, malati e disabili, ragazze e donne ancora considerate inferiori in alcune società dove un'irrazionale paura delle diversità impedisce una piena partecipazione alla vita sociale".
DELSS/CONFERENZA DURBAN/GINEVRA:TOMASI               VIS 20090423 (350)


BIBBIA: ISPIRAZINE DIVINA E TRADIZIONE DELLA CHIESA

CITTA' DEL VATICANO, 23 APR. 2009 (VIS). Il Santo Padre ha ricevuto questa mattina trenta Rappresentanti della Pontificia Commissione Biblica al termine dell'annuale Assemblea Plenaria, sul tema: "L'ispirazione e la verità della Bibbia". Presidente della Pontificia Commissione Biblica è il Cardinale William Joseph Levada, Prefetto della Congregazione per la Dottrina della Fede.

  Nel sottolineare l'importanza dell'argomento in esame, il Santo Padre ha affermato: "Si tratta di un tema che riguarda non soltanto il credente, ma la stessa Chiesa, poiché la vita e la missione della Chiesa si fondano necessariamente sulla Parola di Dio, la quale è anima della teologia e, insieme, ispiratrice di tutta l'esistenza cristiana. Il tema che avete affrontato risponde, inoltre, a una preoccupazione che mi sta particolarmente a cuore, poiché l'interpretazione della Sacra Scrittura è di importanza capitale per la fede cristiana e per la vita della Chiesa".

  "Dalla corretta impostazione del concetto di divina ispirazione e verità della Sacra Scrittura" - ha proseguito il Pontefice - "derivano alcune norme che riguardano direttamente la sua interpretazione. La stessa Costituzione 'Dei Verbum', dopo aver affermato che Dio è l'autore della Bibbia, ci ricorda che nella Sacra Scrittura Dio parla all'uomo alla maniera umana. Per una retta interpretazione della Scrittura bisogna dunque ricercare con attenzione che cosa gli agiografi hanno veramente voluto affermare e che cosa è piaciuto a Dio manifestare con le loro parole".

  "Al riguardo" - ha ricordato il Papa - "il Concilio Vaticano II indica tre criteri sempre validi per una interpretazione della Sacra Scrittura conforme allo Spirito che l'ha ispirata. Anzitutto occorre prestare grande attenzione al contenuto e all'unità di tutta la Scrittura. Infatti, per quanto siano differenti i libri che la compongono, la Sacra Scrittura è una in forza dell'unità del disegno di Dio, del quale Cristo Gesù è il centro e il cuore".

  "In secondo luogo occorre leggere la Scrittura nel contesto della tradizione vivente di tutta la Chiesa. (...) Infatti la Chiesa porta nella sua Tradizione la memoria viva della Parola di Dio ed è lo Spirito Santo che le dona l'interpretazione di essa secondo il senso spirituale. Come terzo criterio è necessario prestare attenzione all'analogia della fede, ossia alla coesione delle singole verità di fede tra di loro e con il piano complessivo della Rivelazione e la pienezza della divina economia in esso racchiusa".

  "Il compito dei ricercatori che studiano con diversi metodi la Sacra Scrittura" - ha affermato il Pontefice - "è quello di contribuire secondo i suddetti principi alla più profonda intelligenza ed esposizione del senso della Sacra Scrittura. Lo studio scientifico dei testi sacri non è da solo sufficiente. Per rispettare la coerenza della fede della Chiesa l'esegeta cattolico deve essere attento a percepire la Parola di Dio in questi testi, all'interno della stessa fede della Chiesa".

  "L'interpretazione delle Sacre Scritture non può essere soltanto uno sforzo scientifico individuale, ma deve essere sempre confrontata, inserita e autenticata dalla tradizione vivente della Chiesa. Questa norma è decisiva per precisare il corretto e reciproco rapporto tra l'esegesi e il Magistero della Chiesa. L'esegeta cattolico non nutre l'illusione individualista che, al di fuori della comunità dei credenti, si possano comprendere meglio i testi biblici. E' vero invece il contrario, poiché questi testi non sono stati dati ai singoli ricercatori 'per soddisfare la loro curiosità o per fornire loro degli argomenti di studio e di ricerca' ('Divino afflante Spiritu', EB 566). I testi ispirati da Dio sono stati affidati alla comunità dei credenti, alla Chiesa di Cristo, per alimentare la fede e guidare la vita di carità".

  "La Sacra Scrittura è parola di Dio in quanto è messa per iscritto sotto l'ispirazione dello Spirito Santo; invece la sacra Tradizione trasmette integralmente la parola di Dio, affidata da Cristo Signore e dallo Spirito Santo agli apostoli, ai loro successori, affinché questi, illuminati dallo Spirito di verità, con la loro predicazione fedelmente la conservino, la espongano e la diffondano".

  "Soltanto il contesto ecclesiale" - ha concluso il Pontefice - "permette alla Sacra Scrittura di essere compresa come autentica Parola di Dio che si fa guida, norma e regola per la vita della Chiesa e la crescita spirituale dei credenti. Ciò comporta il rifiuto di ogni interpretazione soggettiva o semplicemente limitata a una sola analisi, incapace di accogliere in sé il senso globale che nel corso dei secoli ha guidato la Tradizione dell'intero Popolo di Dio".
AC/COMMISSIONE BIBLICA/...                           VIS 20090423 (730)


FAMIGLIE CRISTIANE, SCUOLE OBBEDIENZA E LUOGHI LIBERTÀ

CITTA' DEL VATICANO, 23 APR. 2009 (VIS). Alle ore 7:30 di questa mattina, nella Cappella Redemptoris Mater, il Santo Padre Benedetto XVI ha celebrato la Santa Messa con la partecipazione della Commissione Centrale Organizzatrice del VI Incontro Mondiale delle Famiglie, tenutosi a Città del Messico (Messico), nel gennaio scorso. Alla Celebrazione Eucaristica hanno partecipato il Cardinale Ennio Antonelli, Presidente del Pontificio Consiglio per la Famiglia e il Primate del Messico, Arcivescovo Norberto Rivera Carrera.

  Nel commentare la lettura degli Atti degli Apostoli nei quali San Pietro afferma: "Bisogna obbedire a Dio piuttosto che agli uomini", il Santo Padre ha detto: "La Parola di Dio ci parla di una obbedienza che non è semplice asservimento, né semplice esecuzione di compiti, ma nasce da un'intima comunione con Dio e consiste in uno sguardo interiore capace di discernere ciò che 'viene dall'alto' e 'sta in cima a tutto'. E' frutto dello Spirito Santo che Dio concede con larghezza".

  "Cari amici" - ha proseguito il Pontefice - "i nostri contemporanei devono scoprire tale obbedienza, che non è astratta ma di vitale importanza; significa scegliere comportamenti concreti, basati sull'obbedienza alla volontà di Dio, nella piena libertà. Le famiglie cristiane con la loro vita domestica, semplice e gioiosa, condividendo giorno per giorno le gioie, le speranze e le preoccupazioni, vissute nella luce della fede, sono scuola di obbedienza e luoghi di vera libertà. Lo sanno bene coloro che hanno vissuto il matrimonio secondo i piani di Dio per lunghi anni, come alcuni dei presenti, dando prova della bontà del Signore che ci aiuta ed ci incoraggia".
HML/INCONTRO FAMIGLIE/...                           VIS 20090423 (270)


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