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Il Vatican Information Service (VIS), istituito nell'ambito della Sala Stampa della Santa Sede, è un bollettino telematico che diffonde notizie relative all'attività magistrale e pastorale del Santo Padre e della Curia Romana...

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lunedì 16 giugno 2008

VOCAZIONE CHIESA CHE E' IN PUGLIA PONTE POPOLI E CULTURE


CITTA' DEL VATICANO, 14 GIU. 2008 (VIS). Alle ore 15:30 di oggi pomeriggio, il Santo Padre Benedetto XVI è partito dall'aeroporto di Roma-Ciampino diretto a Santa Maria di Leuca e Brindisi e dopo uno scalo tecnico all'aeroporto militare "Fortunato Cesari" di Galatina, si è recato in elicottero a Punta Rìstola di Santa Maria di Leuca. Infine ha raggiunto in auto il Santuario di Santa Maria 'de finibus terrae' dove si è soffermato in adorazione del Santissimo Sacramento e per venerare l'immagine della Madonna.

  Alle ore 17:30, sul Piazzale del Santuario, il Santo Padre Benedetto XVI ha presieduto la Celebrazione eucaristica.

  "In questo luogo storicamente così importante per il culto della Beata Vergine Maria" - ha detto il Papa nell'omelia - "ho voluto che la liturgia fosse dedicata a Lei, Stella del mare e Stella della speranza".

  "Sul mare della vita e della storia, Maria risplende come Stella di speranza. Non brilla di luce propria, ma riflette quella di Cristo, Sole apparso all'orizzonte dell'umanità, così che seguendo la Stella di Maria possiamo orientarci nel viaggio e mantenere la rotta verso Cristo, specialmente nei momenti oscuri e tempestosi".

  "La fede di Pietro e la fede di Maria si coniugano in questo Santuario. (...) Entrambi, insieme, vi aiuteranno, cari fratelli e sorelle, a 'ripartire da Cristo', a rinnovare la vostra fede, perché risponda alle esigenze del nostro tempo".

    "Maria vi insegna a restare sempre in ascolto del Signore nel silenzio della preghiera, ad accogliere con generosa disponibilità la sua Parola col profondo desiderio di offrire voi stessi a Dio, la vostra vita concreta, affinché il suo Verbo eterno, per la potenza dello Spirito Santo, possa ancora 'farsi carne' oggi, nella nostra storia".

  "In modo complementare, anche San Pietro vi insegnerà a sentire e credere con la Chiesa, saldi nella fede cattolica; vi porterà ad avere il gusto e la passione dell'unità, della comunione, la gioia di camminare insieme con i Pastori; e, al tempo stesso, vi parteciperà l'ansia della missione, di condividere il Vangelo con tutti, di farlo giungere fino agli estremi confini della terra".

  "'De finibus terrae': il nome di questo luogo santo è molto bello e suggestivo, perché riecheggia una delle ultime parole di Gesù ai suoi discepoli. Proteso tra l'Europa e il Mediterraneo, tra l'Occidente e l'Oriente, esso ci ricorda che la Chiesa non ha confini, è universale. (...) La Chiesa che è in Puglia possiede una spiccata vocazione ad essere ponte tra popoli e culture".

  "Cari amici" - ha sottolineato il Pontefice - "noi sappiamo bene, perché il Signore Gesù su questo è stato molto chiaro, che l'efficacia della testimonianza è proporzionata all'intensità dell'amore. A nulla vale proiettarsi fino ai confini della terra, se prima non ci si vuole bene e non ci si aiuta gli uni gli altri all'interno della comunità cristiana. (...) In un contesto che tende a incentivare sempre più l'individualismo, il primo servizio della Chiesa è quello di educare al senso sociale, all'attenzione per il prossimo, alla solidarietà e alla condivisione".

  "Qui, nel Salento, come in tutto il Meridione d'Italia" - ha concluso il Pontefice - "le Comunità ecclesiali sono luoghi dove le giovani generazioni possono imparare la speranza, non come utopia, ma come fiducia tenace nella forza del bene".

  Terminata la Celebrazione Eucaristica nel Piazzale del Santuario di Santa Maria di Leuca, il Papa ha raggiunto in auto l'eliporto di Punta Rìstola e alle ore 19:30 è partito alla volta di Brindisi.
PV-ITALIA/MESSA/SANTA MARIA DI LEUCA                   VIS 20080616 (590)


GIOVANI SIATE APOSTOLI DEI VOSTRI COETANEI

CITTA' DEL VATICANO, 14 GIU. 2008 (VIS). Atterrato alle 20:00 all'aeroporto di Brindisi, il Santo Padre è stato accolto dalle Autorità politiche, civili ed ecclesiastiche della Regione Puglia e successivamente, si è diretto in auto al Piazzale Lenio Flacco, dove - alle ore 20.30 - ha incontrato la Cittadinanza e in modo particolare i Giovani dell'Arcidiocesi di Brindisi-Ostuni.

  "Brindisi" - ha ricordato il Pontefice - "un tempo luogo d'imbarco verso l'Oriente per commercianti, legionari, studiosi e pellegrini, resta una porta aperta sul mare. Negli ultimi anni, i giornali e la televisione hanno mostrato le immagini di profughi sbarcati a Brindisi dalla Croazia e dal Montenegro, dall'Albania e dalla Macedonia. Mi sembra doveroso ricordare con gratitudine gli sforzi che sono stati compiuti e che continuano ad essere dispiegati (...) per dare loro rifugio e assistenza".

  "Cari Brindisini, questa solidarietà" - ha sottolineato il Pontefice - "fa parte delle virtù che formano il vostro ricco patrimonio civile e religioso: continuate con slancio rinnovato a costruire insieme il vostro futuro. Fra i valori radicati nella vostra Terra vorrei richiamare il rispetto della vita e specialmente l'attaccamento alla famiglia, esposta oggi al convergente attacco di numerose forze che cercano di indebolirla. Quanto è necessario ed urgente, anche di fronte a queste sfide, che tutte le persone di buona volontà si impegnino a salvaguardare la famiglia, solida base su cui costruire la vita dell'intera società!".

  Rivolgendosi ai numerosi giovani presenti, il Santo Padre ha detto: "Conosco, in particolare, il peso che grava su non pochi di voi e sul vostro futuro a causa del fenomeno drammatico della disoccupazione, che colpisce anzitutto i ragazzi e le ragazze del Mezzogiorno d'Italia. Allo stesso modo, so che la vostra giovinezza è insidiata dal richiamo di facili guadagni, dalla tentazione di rifugiarsi in paradisi artificiali o di lasciarsi attrarre da forme distorte di soddisfazione materiale".

  "Non lasciatevi irretire dalle insidie del male!" - ha esclamato il Pontefice - "Ricercate piuttosto un'esistenza ricca di valori, per dare vita ad una società più giusta e più aperta al futuro. (...) Dipende da voi e dal vostro cuore far sì che il progresso si tramuti in un bene maggiore per tutti. E la via del bene - voi lo sapete - ha un nome: si chiama amore".

  "E l'amore di Dio ha il volto dolce e compassionevole di Gesù Cristo. Eccoci dunque giunti al cuore del messaggio cristiano: Cristo è la risposta ai vostri interrogativi e problemi; in Lui viene avvalorata ogni onesta aspirazione dell'essere umano. (...). SeguiteLo fedelmente e, per poterLo incontrare, amate la sua Chiesa, sentitevene responsabili, non rifuggite dall'essere, ciascuno nel suo ambito, coraggiosi protagonisti".

  "Della Chiesa voi siete il volto giovane: non fate perciò mancare il vostro contributo, perché il Vangelo che essa proclama possa propagarsi dappertutto. Siate apostoli dei vostri coetanei!".

  Terminato l'incontro, il Santo Padre ha raggiunto in auto l'Episcopio di Brindisi dove ha trascorso la notte.
PV-ITALIA/INCONTRO GIOVANI/BRINDISI                    VIS 20080616 (490)


LA CHIESA CHIAMATA AD INSTAURARE REGNO DELLA VITA

CITTA' DEL VATICANO, 15 GIU. 2008 (VIS). Questa mattina, alle 9:15, il Santo Padre Benedetto XVI ha incontrato, nella sede dell'Episcopio di  Brindisi le Monache di Clausura delle Benedettine e delle Carmelitane di Ostuni e successivamente in auto ha raggiunto la banchina di Sant'Apollinare dove alle 10:00 ha presieduto la Celebrazione Eucaristica ed ha tenuto l'omelia, davanti a 70.000 persone.

  "I testi biblici che abbiamo ascoltato" - ha detto il Papa nell'omelia - "ci aiutano a comprendere la realtà della Chiesa (...). Nella prima Lettura, l'autore sacro narra il patto di Dio con Mosè e con Israele al Sinai. E' una delle grandi tappe della storia della salvezza, uno di quei  momenti (...), nei quali il confine tra Antico e Nuovo Testamento scompare e si manifesta il perenne disegno del Dio dell'Alleanza: il disegno di salvare tutti gli uomini mediante la santificazione di un popolo. (...) Ponendo al centro della sua nuova comunità i Dodici". Gesù "fa capire di essere venuto a portare a compimento il disegno del Padre celeste, (...) quando i Dodici, (...) proclameranno il Vangelo parlando tutte le lingue. Si manifesterà allora la Chiesa universale, raccolta in un unico Corpo di cui Cristo risorto è il Capo e, al tempo stesso, inviata da Lui a tutte le nazioni, fino agli estremi confini della terra".

  "I Dodici dovranno cooperare con Gesù nell'instaurare il Regno di Dio, cioè la sua signoria benefica, portatrice di vita, e di vita in abbondanza per l'intera umanità. In sostanza, la Chiesa, come Cristo e insieme con Lui, è chiamata e invitata a instaurare il Regno della vita e a scacciare il dominio della morte, perché trionfi nel mondo la vita di Dio. Trionfi Dio che è Amore".

  "Questo è il disegno di Dio: diffondere sull'umanità e sul cosmo intero il suo amore generatore di vita. Un progetto che tuttavia il Signore vuole attuare solamente nel rispetto della nostra libertà, perché l'amore di sua natura non si può imporre. La Chiesa è allora, in Cristo, lo spazio di accoglienza e di mediazione dell'amore di Dio. In questa prospettiva appare chiaramente come la 'santità' e la 'missionarietà' della Chiesa costituiscono due facce della stessa medaglia: solo in quanto santa, cioè colma dell'amore divino, la Chiesa può adempiere la sua missione, ed è proprio in funzione di tale compito che Dio l'ha scelta e santificata quale sua proprietà".

  In merito al binomio "santità'-missione" il Santo Padre ha ribadito che "è utile riflettere che i dodici Apostoli non erano uomini perfetti, scelti per la loro irreprensibilità morale e religiosa. Erano sicuramente credenti, pieni di entusiasmo e di zelo, ma segnati dai loro limiti umani, talora anche gravi. (...) Come noi. Come tutti i cristiani (...) La Chiesa è la comunità dei peccatori che credono all'amore di Dio e si lasciano trasformare da Lui, e così diventano santi".

  "Il Vangelo di oggi" - ha proseguito il Pontefice - "ci suggerisce lo stile della missione, cioè l'atteggiamento interiore che si traduce in vita vissuta. Non può che essere quello di Gesù: lo stile della 'compassione'. (...) La compassione cristiana non ha niente a che vedere col pietismo, con l'assistenzialismo. Piuttosto, è sinonimo di solidarietà e condivisione, ed è animato dalla speranza. (...) Animati dalla speranza nella quale siete stati salvati, anche voi, fratelli e sorelle di questa antica Chiesa di Brindisi, siate segni e strumenti della compassione, della misericordia di Cristo".
PV-ITALIA/OMELIA/BRINDISI                           VIS 20080616 (570)


PACE E COOPERAZIONE FRA I POPOLI DI ORIENTE ED OCCIDENTE

CITTA' DEL VATICANO, 15 GIU. 2008 (VIS). Al termine della Santa Messa celebrata alla Banchina di Sant'Apollinare nel Porto di Brindisi, il Papa ha guidato la recita dell'Angelus.

  "Da questo luogo così suggestivo" - ha detto il Papa - "desidero pertanto rinnovare il messaggio cristiano di cooperazione e di pace fra tutti i popoli, specialmente tra quelli che fanno corona a questo mare, antica culla di civiltà, e quelli del Vicino e Medio Oriente".

  "E mi piace farlo con le parole che ho usato due mesi fa a New York, rivolgendomi all'Assemblea dell'O.N.U.: "'L'azione della comunità internazionale e delle sue istituzioni, supposto il rispetto dei principi che sono alla base dell'ordine internazionale, non deve mai essere interpretata come un'imposizione indesiderata e una limitazione di sovranità. Al contrario, è l'indifferenza o la mancanza di intervento che recano danno reale. Ciò di cui vi è bisogno è una ricerca più profonda di modi di prevenire e controllare i conflitti, esplorando ogni possibile via diplomatica e prestando attenzione ed incoraggiamento anche ai più flebili segni di dialogo o di desiderio di riconciliazione".

  "Da questo lembo d'Europa proteso nel Mediterraneo, tra Oriente e Occidente, ci rivolgiamo ancora una volta a Maria, Madre che ci 'indica la via' - 'Odegitria' -, donandoci Gesù, Via della pace. (...)".

  "La sua materna protezione difenda sempre questa vostra Città e Regione, l'Italia, l'Europa e il mondo intero dalle tempeste che minacciano la fede e i veri valori; permetta alle giovani generazioni di prendere il largo senza paura per affrontare con cristiana speranza il viaggio della vita. Maria, Porto di salvezza, prega per noi!".

  Conclusa la Celebrazione Eucaristica con la recita dell'Angelus, il Santo Padre, rientrato in Episcopio, ha pranzato con i Vescovi della Puglia.
PV-ITALIA/ANGELUS/BRINDISI                                  VIS 20080616 (300)


PREGHIERA, MOMENTO FONDAMENTALE VITA SACERDOTALE


CITTA' DEL VATICANO, 15 GIU. 2008 (VIS). Alle 16:45, il Papa ha avuto un incontro con i sacerdoti, diaconi e seminaristi, nella Cattedrale di San Lorenzo di Brindisi.

  Rivolgendosi in particolare ai sacerdoti, il Santo Padre ha affermato: "Perché la vostra sia una fede forte e vigorosa occorre, come ben sapete, alimentarla con un'assidua preghiera. Siate pertanto modelli di preghiera, diventate maestri di preghiera".

  "Dobbiamo tuttavia convincerci: il momento della preghiera è il più importante nella vita del sacerdote, quello in cui agisce con più efficacia la grazia divina, dando fecondità al suo ministero. Pregare è il primo servizio da rendere alla comunità".

  Rallegrandosi per l'ìnaugurazione del nuovo Seminario Arcivescovile - che poterà il nome di Benedetto XVI - il Papa ha ribadito che: "La preparazione accurata dei seminaristi e la formazione permanente dei presbiteri e degli altri operatori pastorali costituiscono preoccupazioni prioritarie per il Vescovo, al quale Iddio ha affidato la missione di guidare, come saggio pastore, il Popolo di Dio che vive in questa vostra Città".

  "Un'ulteriore occasione di crescita spirituale per le vostre Comunità è il Sinodo diocesano, il primo dopo il Concilio Vaticano II e dopo l'unificazione delle due diocesi di Brindisi e di Ostuni. Esso è l'occasione per rilanciare l'impegno apostolico dell'intera Diocesi, ma è soprattutto momento privilegiato di comunione, che aiuta a riscoprire il valore del servizio fraterno".

   "E' compito del Sinodo" - ha proseguito il Pontefice - "aiutare la vostra Chiesa locale, in tutte le sue componenti, a riscoprire il senso e la gioia del servizio: una servizio per amore. Ciò vale innanzitutto per voi, cari sacerdoti, configurati a Cristo 'Capo e Pastore', sempre pronti a guidare il suo gregge. Siate riconoscenti e lieti del dono ricevuto! Siate generosi nello svolgimento del vostro ministero! Poggiatelo su un'assidua preghiera e una permanente formazione culturale, teologia e spirituale!".

  Al termine del discorso, Papa Benedetto XVI ha invitato l'intera Diocesi a prepararsi all'Anno Paolino, che inizierà il 28 giugno prossimo. "Esso potrà essere l'occasione per un generoso rilancio missionario, per un più profondo annuncio della Parola di Dio, accolta, meditata e tradotta in apostolato fecondo, come avvenne appunto per l'Apostolo delle genti".

  Al termine dell'incontro il Papa ha raggiunto l'aeroporto di Brindisi-Casale, e dopo un'ora di volo è atterrato all'aeroporto di Roma-Ciampino da dove è rientrato in Vaticano.
PV-ITALIA/INCONTRO SACERDOTI/BRINDISI               VIS 20080616 (390)


INCONTRO COMITATO CONGIUNTO ISLAMICO-CATTOLICO

CITTA' DEL VATICANO, 14 GIU. 2008 (VIS). Questa mattina è stato reso pubblico un Comunicato del Pontificio Consiglio per il Dialogo Interreligioso relativo al 14° Incontro del Comitato Congiunto Islamico-Cattolico, tenutosi in Vaticano dall'11 al 13 giugno scorso.

  La Delegazione cattolica era guidata dal Cardinale  Jean-Louis Tauran, Presidente del Pontificio Consiglio per il Dialogo Interreligioso, mentre la Delegazione islamica era guidata dal Professor Hamid bin Ahmad Al-Rifaie, Presidente del Forum Internazionale Islamico per il Dialogo (Jedda, Arabia Saudita).

  Tema dell'Incontro è stato: "Cristiani e Musulmani, testimoni del Dio della giustizia, della pace e della compassione in un mondo che soffre a causa della violenza". Il tema è stato esaminato in una prospettiva religiosa, secondo l'insegnamento delle due tradizioni religiose. Gli intervenuti hanno trovato un accordo comune sui seguenti punti:

1. Dalla intrinseca dignità di ogni essere umano sorgono diritti e doveri fondamentali.

2. La giustizia è una priorità del nostro mondo. Essa esige, oltre alla applicazione dei provvedimenti giuridici esistenti, il rispetto delle necessità fondamentali degli individui e dei popoli, in un  atteggiamento di amore, fraternità e solidarietà. Non vi può essere una vera e duratura pace, senza la giustizia.

3. La pace è un dono di Dio e richiede anche l'impegno di tutti gli esseri umani, e particolarmente dei credenti, chiamati ad essere vigili testimoni di pace in un mondo afflitto da molte forme di violenza.

4. I cristiani e i musulmani credono in un Dio compassionevole e perciò considerano loro dovere dimostrare compassione verso ogni persona umana, in particolare verso i bisognosi e i deboli.

5. Le religioni, se autenticamente praticate, effettivamente contribuiscono alla promozione della fratellanza e dell'armonia nella famiglia umana.

  Il Comunicato termina segnalando che i partecipanti sono stati ricevuti in udienza da Benedetto XVI "che li ha incoraggiati a continuare ad adoperarsi per la promozione della giustizia e della pace".
CON-DIR/COMITATO CATTOLICO:ISLAM/TAURAN               VIS 20080616 (320)


ALTRI ATTI PONTIFICI


CITTA' DEL VATICANO, 14 GIU. 2008 (VIS). Il Santo Padre:

- Ha accettato la rinuncia all'ufficio di Ausiliare della Diocesi di Cleveland (Stati Uniti d'America), presentata dal Vescovo Alexander James Quinn per raggiunti limiti d'età.

- Ha nominato il Reverendo Petrus Boddeng Timang, Vescovo di Banjarmasin (superficie: 37.530; popolazione: 3.135.000; cattolici: 18.200; sacerdoti: 22; religiosi: 22), Indonesia. Il Vescovo eletto è nato nel 1947, a Malakri (Indonesia), ed è stato ordinato sacerdote nel 1974. E' stato finora Parroco della Cattedrale di Makassar (Indonesia) e Membro del Collegio dei Consultori. Succede al Vescovo Fransiskus Xaverius Rocharjanta Prajasuta, M.S.F., del quale il Santo Padre ha accettato la rinuncia al governo pastorale della medesima Diocesi presentata per raggiunti limiti d'età.

- Ha nominato il Padre Yves Marie Monot, C.S.Sp., Vescovo di Ouesso (superficie: 66.044; popolazione: 90.000; cattolici: 24.989; sacerdoti: 9; religiosi: 19), Repubblica del Congo. Il Vescovo eletto, finora Amministratore Apostolico della medesima Diocesi, è nato nel 1944 a Pont-l'Abbé (Francia). Ha emesso i voti perpetui e la consacrazione apostolica nel 1972 ed è stato ordinato sacerdote nel luglio dello stesso anno.

- Ha nominato il Cardinale Nicolás de Jesús López Rodríguez, Arcivescovo di Santo Domingo, Suo Inviato Speciale alle celebrazioni del III Congresso Americano Missionario (CAM3) e dell'VIII Congresso Missionario Latinoamericano (COMLA8), che avranno luogo a Quito (Ecuador) dal 12 al 17 agosto 2008.
RE:NER:NA/.../...                                   VIS 20080616 (240)


CAMERUN: EDIFICARE UNA SOCIETÀ PACIFICA E UNIFICATA

CITTA' DEL VATICANO, 16 GIU. 2008 (VIS). Questa mattina il Santo Padre Benedetto XVI ha ricevuto il Signor Antoine Zanga, nuovo Ambasciatore del Camerun presso la Santa Sede, in occasione della presentazione delle Lettere Credenziali.

  Salutando le Autorità civili e religiose del Paese, il Papa ha invitato i cattolici del Camerun ad "essere sempre parte attiva della 'res publica' (...) facendo risplendere i valori umani e cristiani fondamentali nella gestione della vita sociale, per lo sviluppo della nazione ed il benessere di tutti".

  "Il vostro Paese" - ha detto Benedetto XVI all'Ambasciatore - "come numerosi altri, in particolare nel Continente africano, soffre specialmente a causa della congiuntura economica attuale, che riguarda numerose famiglie che mancano anche del minimo per soddisfare i bisogni più elementari e che non favorisce la crescita nazionale. Ma vi sono anche alcuni elementi interni che possono ostacolare tale crescita. Ogni nazione deve perseguire la stabilità economica e sociale, dedicandosi instancabilmente a questo obiettivo, organizzandosi con i propri mezzi e nel rispetto delle proprie istituzioni; ogni Nazione deve promuovere micro-progetti che impegnino localmente uomini e donne, anche per contrastare efficacemente traffici illeciti e fenomeni di corruzione. Invito dunque la popolazione del Camerun ad essere sempre più acutamente consapevole del bene comune".

  "Occorre anche augurarsi che la Comunità internazionale, mediante aiuti adeguati che centrino il bersaglio, e mediante una politica economica su scala mondiale, possa contribuire a rompere il circolo vizioso del sottosviluppo e dell'estrema povertà; conviene anche prendere in considerazione i diversi fenomeni che hanno una nefasta incidenza sulle popolazioni, quali i cataclismi, il riscaldamento del pianeta, le pandemie, le guerre e il terrorismo".

  Il Santo Padre ha espresso poi l'auspicio che le istituzioni internazionali con le quali operano le Autorità del Camerun perseguano "un alleggerimento o un annullamento del debito, ed una divisione più equa delle ricchezze, permettendo alla vostra diletta Nazione di trovare un nuovo slancio economico e sociale, per il bene di tutti i suoi abitanti e per dare alla gioventù una nuova speranza in un futuro migliore".

  Riferendosi all'aumento di rifugiati provenienti dai paesi vicini, il Papa ha invitato "le Nazioni della Regione a rispondere sempre più alle esigenze di sicurezza e di pace, per affrontare i diversi focolai di violenza, di cui l'insieme della popolazione innocente, e la Chiesa stessa, sono purtroppo spesso le vittime". Papa Benedetto XVI ha ricordato la tragica morte di Monsignor Yves Plumey, del Padre gesuita Engelbert Mveng e più recentemente del fratello claretiano tedesco Anton Probst, ed ha ribadito che: "Uno dei doveri fondamentali dei Responsabili politici è senza  dubbio offrire ai concittadini una situazione sociale pacificata e la concordia, adoperandosi per porre fine alle tensioni e allo scontento, alla base dei conflitti, e per far prevalere il dialogo e il rispetto della legittima diversità culturale fra i gruppi sociali ed etnici, per costruire ed unificare la Nazione".

  Benedetto XVI ha lanciato un appello a "tutte le persone coinvolte nella vendita o nel traffico di armi, con profitti spesso molto lucrosi, ad interrogarsi sulle conseguenze del proprio comportamento" ed ha auspicato che la comunità internazionale intervenga con le Autorità in tale ambito.

  Infine il Papa ha ricordato l'opera della Chiesa nel settore sanitario e scolastico  in Camerun, molto apprezzata dalla popolazione, ed ha affermato che: "Le comunità ecclesiastiche locali, i missionari e le istituzioni caritative cattoliche presenti sul territorio cerchino soprattutto il bene e la crescita della persona della quale hanno a cuore la salute".
CD/LETTERE CREDENZIALI:CAMERUN/ZANGA               VIS 20080616 (980)


UDIENZE

CITTA' DEL VATICANO, 16 GIU. 2008 (VIS). Il Santo Padre ha ricevuto questa mattina in udienze separate due Presuli della Conferenza Episcopale del Pakistan, in Visita ad "Limina Apostolorum":

    L'Arcivescovo Evarist Pinto, di Karachi.

    Il Vescovo Max John Rodrigues, di Hyderabad.
AL/.../...                                 VIS 20080616 (50)


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