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Il Vatican Information Service (VIS), istituito nell'ambito della Sala Stampa della Santa Sede, è un bollettino telematico che diffonde notizie relative all'attività magistrale e pastorale del Santo Padre e della Curia Romana...

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lunedì 4 giugno 2012

SI PENSA CHE LA BARCA DI PIETRO SIA INA BALIA DEGLI AVVERSARI, MA IL SIGNORE È PRESENTE E GOVERNA IL MONDO

Città del Vaticano, 4 giugno 2012 (VIS). Il Santo Padre ha improvvisato ieri domenica, un breve discorso al termine del pranzo con le autorità religiose nell'Arcivescovato di Milano, dove è stato ospite durante il suo soggiorno in città, in occasione del VII Incontro Internazionale delle Famiglie, che si è concluso ieri.

"E volevo semplicemente dire grazie per tutto quello che ho vissuto in questi giorni: questa esperienza della Chiesa viva. - ha detto Benedetto XVI - Se qualche volta si può pensare che la barca di Pietro realmente sia in balia degli avversari difficili, tuttavia è anche vero che vediamo come il Signore è presente, è vivo, è risorto veramente, e ha in mano il governo del mondo e il cuore degli uomini. Questa esperienza della Chiesa viva, che vive dall'amore di Dio, che vive per Cristo Risorto, è - diciamo - il dono di questi giorni. Così rendiamo grazie al Signore".

NOTIFICAZIONE CONGREGAZIONE PER LA DOTTRINA DELLA FEDE

Città del Vaticano, 4 giugno 2012 (VIS). Questa mattina, la Congregazione per la Dottrina della Fede ha reso pubblica una Notificazione relativa al volume "Just Love. A framework for Christian Sexual Ethics", di Suor Margaret A. Farley, R.S.M. La Congregazione avverte i fedeli che il volume "non è conforme alla dottrina della Chiesa. Non può di conseguenza essere utilizzato come valida espressione di dottrina cattolica né per la direzione spirituale e la formazione, né per il dialogo ecumenico e interreligioso". La Notificazione, a firma del Cardinale William J. levada, è stata approvata dal Santo Padre.

Già nel 2010 la Congregazione si rivolse all'Autrice per trasmettere un'ampia valutazione preliminare e indicare i problemi dottrinali presenti nel testo. La risposta di Suor Farley non risultò sufficiente a chiarificare i problemi segnalati, per cui la Congregazione decise di intraprendere un "esame con procedura urgente". La valutazione condotta da parte di una Commissione di esperti, riunita nel 2011, "confermò che il libro in parola conteneva proposizioni erronee, la cui divulgazione arrecava grave danno ai fedeli". Successivamente fu trasmesso all'Autrice l'elenco delle proposizioni erronee, chiedendo di correggerle. A giudizio dei membri della Congregazione, la risposta di Suor Farley "non chiariva adeguatamente i gravi problemi contenuti nel suo libro", per cui i Membri della Congregazione decisero di procedere alla pubblicazione della presente Notificazione, della quale riportiamo alcuni estratti.

"L'Autrice non presenta una comprensione corretta del ruolo del Magistero della Chiesa quale insegnamento autorevole dei Vescovi in comunione col Successore di Pietro, che guida la comprensione sempre più profonda, da parte della Chiesa, della Parola di Dio, come si trova nella Sacra Scrittura. (...) Nel trattare argomenti di carattere morale, Suor Farley o ignora l'insegnamento costante del Magistero oppure, quando occasionalmente lo menziona, lo tratta come un'opinione tra le altre. (...) Suor Farley rivela altresì una comprensione difettosa della natura oggettiva della legge morale naturale".

"Tra i numerosi errori e ambiguità del libro, sono da rilevare le prese di posizione circa la masturbazione, gli atti omosessuali, le unioni omosessuali, l'indissolubilità del matrimonio e il problema del divorzio e delle seconde nozze".

"Suor Farley scrive: 'La masturbazione (...) generalmente non comporta alcun problema di carattere morale'. (...) Queste affermazioni non sono conformi alla dottrina cattolica. 'Sia il Magistero della Chiesa - nella linea di una tradizione costante - sia il senso morale dei fedeli hanno affermato senza esitazione che la masturbazione è un atto gravemente disordinato. (...) Il godimento sessuale vi è ricercato al di fuori della relazione sessuale richiesta dall'ordine morale, quella che realizza in un contesto di vero amore, l'integro senso della mutua donazione e della procreazione umana".

"Suor. Farley scrive: 'Dal mio punto di vista (...) le relazioni e gli atti omosessuali possono essere giustificati, conformemente alla stessa etica sessuale, proprio come le relazioni e gli atti eterosessuali'. (...) Tale posizione non è accettabile. La Chiesa Cattolica, infatti, distingue tra persone con tendenze omosessuali e atti omosessuali. Quanto alle persone con tendenze omosessuali, il Catechismo della Chiesa Cattolica insegna che essere devono essere accolte 'con rispetto, compassione, delicatezza. A loro riguardo si eviterà ogni marchio di ingiusta discriminazione'. Quanto agli atti omosessuali, invece, il Catechismo afferma: 'Appoggiandosi sulla Sacra Scrittura, che presenta le relazioni omosessuali come gravi depravazioni, la Tradizione ha sempre dichiarato che gli atti di omosessualità sono intrinsecamente disordinati. Sono contrari alla legge naturale. Precludono all'atto sessuale il dono della vita. Non sono il frutto di una vera complementarità affettiva e sessuale. In nessun caso possono essere approvati".

Di fronte al sostegno al matrimonio omosessuale di Suor Farley, la Notificazione ricorda che: "La Chiesa insegna che il rispetto verso le persone omosessuali non può portare in nessun modo (...) al riconoscimento legale delle unioni omosessuali. Il bene comune esige che le leggi riconoscano, favoriscano e proteggano l'unione matrimoniale come base della famiglia, cellula primaria della società. (...) Non attribuire lo statuto sociale e giuridico di matrimonio a forme di vita che non sono né possono essere matrimoniali non si oppone alla giustizia, ma, al contrario, è da essa richiesto".

"Sr. Farley scrive: 'La mia personale posizione è che l'impegno matrimoniale sia soggetto a scioglimento. (...) Simile opinione è in contraddizione con la dottrina cattolica sull'indissolubilità del matrimonio: 'L'amore coniugale esige dagli sposi, per sua stessa natura, una fedeltà inviolabile. È questa la conseguenza del dono di se stessi che gli sposi si fanno l'uno all'altro. L'amore vuole essere definitivo. Non può essere 'fino a nuovo ordine'. Questa intima unione, in quanto mutua donazione di due persone, come pure il bene dei figli, esigono la piena fedeltà dei coniugi e ne reclamano l'indissolubile unità". (...) Il Signore Gesù ha insistito sull'intenzione originaria del Creatore, che voleva un matrimonio indissolubile. Abolisce le tolleranze che erano state a poco a poco introdotte nella Legge antica".

Nell'opinione di Suor Farley, i divorziati possono voler risposarsi. "Simile visione contraddice la dottrina cattolica che esclude la possibilità di seconde nozze successive a un divorzio: 'Oggi, in molti paesi, sono numerosi i cattolici che ricorrono al divorzio secondo le leggi civili e che contraggono civilmente una nuova unione. La Chiesa sostiene, per fedeltà alla parola di Gesù Cristo (...) (Mc 10,11-12) che non può riconoscere come valida una nuova unione, se era valido il primo matrimonio".

"Con questa Notificazione, la Congregazione per la Dottrina della Fede esprime profondo rammarico per il fatto che un membro di un Istituto di Vita Consacrata, Suor Margaret A. Farley, R.S.M., affermi posizioni in diretto contrasto con la dottrina cattolica nell'ambito della mortale sessuale. La Congregazione rende avveduti i fedeli che il suo libro 'Just Love. A Framework for Christian Sexual Ethic' non è conforme alla dottrina della Chiesa. Non può di conseguenza essere utilizzato come valida espressione di dottrina cattolica né per la direzione spirituale e la formazione, né per il dialogo ecumenico e interreligioso. La Congregazione desidera inoltre incoraggiare i teologi perché proseguano nel compito dello studio e dell'insegnamento della teologia morale in piena conformità con i principi della dottrina cattolica".

LEGATO PONTIFICIO 50° CONGRESSO EUCARISTICO INTERNAZIONALE

Città del Vaticano, 4 giugno 2012 (VIS). Sabato 2 giugno, è stata resa pubblica la Lettera Pontificia - redatta in latino e datata 14 maggio - con la quale il Santo Padre Benedetto XVI nomina il Cardinale Marc Ouellet, P.S.S., Legato Pontificio alla celebrazione del 50° Congresso Eucaristico Internazionale in programma a Dublino (Irlanda), dal 10 al 17 giugno.

La Missione che accompagnerà il Cardinale è composta da Don Gearóid Dullea, Segretario Esecutivo della Conferenza Episcopale Irlandese, dal Monsignor Ciarán O'Carroll, Rettore del Pontificio Collegio Irlandese a Roma e dal Monsignor Samuele Sangalli, Officiale della Congregazione per i Vescovi
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