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Il Vatican Information Service (VIS), istituito nell'ambito della Sala Stampa della Santa Sede, è un bollettino telematico che diffonde notizie relative all'attività magistrale e pastorale del Santo Padre e della Curia Romana...

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venerdì 7 ottobre 2011

VESCOVI INDONESIA: PROMUOVERE CON GIUSTIZIA E PAZIENZA LIBERTÀ RELIGIOSA

CITTA' DEL VATICANO, 7 OTT. 2011 (VIS). “Il messaggio di salvezza, di perdono e di amore di Cristo è stato per secoli predicato nel vostro Paese. L’impulso missionario rimane essenziale per la vita della Chiesa e si manifesta non soltanto nella predicazione del Vangelo, ma anche nella testimonianza della carità cristiana”, ha detto il Papa ai Presuli della Conferenza Episcopale dell’Indonesia al termine della Visita “ad Limina Apostolorum”.

Questa testimonianza, ha proseguito il Pontefice “è segno di ogni movimento, azione ed espressione della Chiesa, nel suo impegno sacramentale, caritativo, educativo e sociale, così che i suoi membri si adoperino per far conoscere il Dio Uno e Trino amato attraverso Gesù Cristo”.

Ciò contribuirà alla vitalità spirituale della Chiesa nel Paese e fortificherà la società indonesiana promuovendo quei valori cari ai cittadini indonesiani: la tolleranza, l’unità e la giustizia. “Appropriatamente la Costituzione dell’Indonesia garantisce il diritto umano fondamentale della libertà di praticare la propria religione – ha affermato Benedetto XVI -. La libertà di vivere e predicare il Vangelo non può mai essere ritenuta scontata e deve essere sempre giustamente e pazientemente promossa. Né la libertà di religione è un mero diritto di essere liberi da imposizioni esterne. È anche il diritto di essere autenticamente e pienamente cattolici, di praticare la fede, di edificare la Chiesa e contribuire al bene comune, proclamando il Vangelo quale Buona Novella per tutti, ed invitando tutti all’intimità con il Dio della misericordia e della compassione reso manifesto in Gesù Cristo”.

Il Santo Padre ha avuto parole di elogio per il costante impegno dei Vescovi nella promozione e nel sostegno del dialogo interreligioso in Indonesia, un Paese “così ricco nella sua diversità culturale e così densamente popolato e patria di un numero significativo di seguaci di diverse tradizioni religiose. Il popolo dell’Indonesia può perciò offrire un importante contributo alla ricerca della pace e della comprensione fra i popoli del mondo. La vostra partecipazione a tale grande impresa – ha detto il Papa ai Vescovi - è decisiva, e perciò vi esorto ad assicurarvi che i fedeli siano consapevoli che, in quanto cristiani, devono essere artefici di pace, di perseveranza e di carità”.

“Coloro che credono in Cristo – ha sottolineato il Pontefice – radicati nella carità, devono impegnarsi nel dialogo con le altre religioni, nel rispetto delle reciproche differenze. L’impegno comune per la costruzione della società è di grande valore quando rafforza l’amicizia e supera i malintesi o la sfiducia”.

“Confido che voi e i sacerdoti, i religiosi e i laici delle vostre Diocesi, continuino a testimoniare l’immagine e la somiglianza di Dio in ogni uomo, donna e bambino, a prescindere dalla fede, incoraggiando ciascuno ad essere aperto al dialogo al servizio della pace e dell’armonia. Facendo tutto il possibile per assicurare che siano rispettati nel vostro Paese i diritti delle minoranze, voi fate progredire la causa della tolleranza e dell’armonia reciproca nel vostro Paese e fuori di esso”, ha concluso il Papa.
AL/ VIS 20111007 (500)

EMERGENZA UMANITARIA IN AFRICA: AZIONE DELLA CHIESA

CITTA' DEL VATICANO, 7 OTT. 2011 (VIS). “La Chiesa cattolica continuerà a fare la sua parte e cercherà ancora la collaborazione con le altre comunità cristiane per svolgere una parte attiva nel risolvere il dramma umanitario che si sta consumando nel Corno d’Africa”, ha affermato in una Conferenza Stampa il Cardinale Robert Sarah, originario della Guinea e Presidente del Pontificio Consiglio “Cor Unum”. “La riunione di oggi (...) risponde al desiderio del Papa di testimoniare la carità di Cristo e di tutta la Chiesa vero l’uomo sofferente. Dove soffre l’uomo, Dio gli sta vicino”, ha affermato il Cardinale Sarah.

Nel corso della Conferenza Stampa, sono state presentate diverse iniziative della Chiesa Cattolica volte a porre rimedio alla catastrofe umanitaria derivante dalla siccità, la fame e i conflitti armati. Il Cardinale Sarah ha ricordato che questa emergenza è una delle principali preoccupazioni di Papa Benedetto XVI che ha lanciato numerosi appelli alla comunità internazionale – l’ultimo mercoledì scorso – affinché aiuti le popolazioni che soffrono. Il Santo Padre ha sostenuto lo sforzo delle chiese locali – in Somalia, Kenya, Etiopia e Gibuti – con US$400.000 dollari per i primi interventi di accoglienza e assistenza alle vittime. In paesi come l’Italia, la Germania, la Svizzera, la Francia e l’Irlanda sono state realizzate collette nelle parrocchie.

La Chiesa Cattolica ha avviato una collaborazione con la Chiesa Anglicana per far fronte all’emergenza. In proposito il Presidente di “Cor Unum” ha affermato che “si tratta di una significativa testimonianza di una carità che ci unisce e di cui ci facciamo portatori. Tutto questo sforzo ci dice peraltro la vitalità che la fede produce e che si manifesta in questi frutti di condivisione, di amore, di compassione, di attenzione all’altro, di aiuto e di promozione della persona umana, a qualunque razza o religione appartenga. Questa azione è una conseguenza derivante dalla nostra fede che diventa operante nell’amore”.

Il Cardinale Sarah ha ripreso l’appello del Papa alla comunità internazionale che ha invitato alla generosità: “Purtroppo spesso avvertiamo che i meccanismi che governano l’azione internazionale sono improntati alla ricerca dell’interesse di singole nazioni. Prevalgono gli aspetti dell’egoismo anche nella politica internazionale. Dobbiamo lasciarci ispirare a svolgere una politica che abbia a cuore veramente il bene comune. Solo la ricerca del bene comune permette che non siano vincitori e vinti, carnefice e vittime, sfruttatori e affamati. Deve prevalere una visione dell’uomo e della società dove al valore economico viene riconosciuta l’importanza che gli spetta, ma non la decisione ultima sul bene e sul male”.

Una scuola in ogni villaggio

Il Cardinale Sarah ha sottolineato che l’attuale crisi è caratterizzata dai “milioni di sfollati che stanno vagabondando alla ricerca di sopravvivenza” che “diventeranno domani profughi, clandestini, senza patria, gente che non ha una casa, un lavoro, una comunità. Una intera generazione rischia di essere perduta. (...) Superata questa emergenza, dobbiamo intervenire nella formazione”, giacché l’educazione è il motore dello sviluppo: “Dove c’è una scuola, dove c’è educazione, c’è’ un futuro possibile, ci sarà un lavoro domani, si formeranno delle famiglie. (....) Fin da ora faccio un appello: una scuola in ogni villaggio!”.

Alla Conferenza Stampa sono inoltre intervenuti: Monsignor Giorgio Bertin, O.F.M., Amministratore Apostolico “ad nutum Sanctae Sedis” di Mogadiscio (Somalia); il Signor Michel Roy, Segretario Generale di Caritas Internationalis; il Signor Kenneth Hackett, Direttore esecutivo di “Catholic Relief Services” ed il Signor David Pain, Direttore di “Christian Aid’s Africa Division” e rappresentanti di organismi caritativi cattolici che operano nella zona.

Il Signor David Pain, inviato dell’Arcivescovo di Canterbury Rowan Williams, ha letto un messaggio del Primate della Comunione Anglicana, nel quale è scritto: “Sul viso di coloro che soffrono fame e sete scopriamo il volto di Cristo. (...) Dobbiamo cercare con rinnovato ardore ed impegno risposte efficaci e durature per porre fine all’intollerabile scandalo delle ricorrenti carestie nel nostro mondo”. L’Arcivescovo di Canterbury esprime inoltre la speranza che la riunione possa offrire nuove opportunità di collaborazione ecumenica.
OP/ VIS 20111007 (650)

UDIENZE

CITTA' DEL VATICANO, 7 OTT. 2011 (VIS). Il Santo Padre ha ricevuto questa mattina in udienze separate:

- L’Arcivescovo Alberto Bottari de Castello, Nunzio Apostolico in Ungheria.

- L’Arcivescovo Carlos Aguiar Retes, di Tlalnepantla (Messico), Presidente del Consiglio Episcopale Latinoamericano (CELAM); con

- L’Arcivescovo Rubén Salazar Gómez, di Bogotá (Colombia), Primo Vice-Presidente;

- L’Arcivescovo Dimas Lara Barbosa, di Campo Grande (Brasile), Secondo Vice-Presidente;

- Il Vescovo Santiago Jaime Silva Retamales, Ausiliare di Valparaiso (Cile), Segretario Generale;

- Il Vescovo Carlos María Collazzi Irazábal, di Mercedes (Uruguay), Presidente del Comitato Economico;

- Padre Leonidas Ortiz Losada, Segretario Generale Aggiunto.

- Il Signor Walter Jürgen Schmid, Ambasciatore della Repubblica Federale di Germania, con la Consorte, in visita di congedo.

Nel pomeriggio il Santo Padre riceverà in udienza il Cardinale William Joseph Levada, Prefetto della Congregazione per la Dottrina della Fede.
AP/ VIS 20111007 (145)

ALTRI ATTI PONTIFICI

CITTA' DEL VATICANO, 7 OTT. 2011 (VIS). Il Santo Padre ha accettato la rinuncia all’ufficio di Ausiliare della Diocesi di Porto (Portogallo), presentata dal Vescovo João Mirando Teixeira, per raggiunti limiti d’età.
RE/ VIS 20111007 (40)
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