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Il Vatican Information Service (VIS), istituito nell'ambito della Sala Stampa della Santa Sede, è un bollettino telematico che diffonde notizie relative all'attività magistrale e pastorale del Santo Padre e della Curia Romana...

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lunedì 10 gennaio 2005

ALTRI ATTI PONTIFICI


CITTA' DEL VATICANO, 10 GEN. 2005 (VIS). Il Santo Padre ha accettato la rinuncia all'ufficio di Ausiliare dell'Arcivescovo di Milano presentata dal Vescovo Angelo Mascheroni, per raggiunti limiti d'età.

Sabato 8 gennaio è stato reso noto che il Santo Padre ha nominato:

- Il Cardinale Jean-Marie Lustiger, Arcivescovo di Parigi, Suo Inviato Speciale alle celebrazioni del 60° anniversario della liberazione del campo di concentramento di Auschwitz-Birkenau (Polonia), in programma il 27 gennaio 2005.

- Il Ragioniere Maurizio Trombetta, Direttore dell'Ufficio del Fondo Pensioni del Vaticano.

- Il Padre Sebastiano Paciolla, O.Cist., della Congregazione Cistercense di Casamari, Promotore di Giustizia del Tribunale della Rota Romana.
RE:NA/.../... VIS 20050110 (110)

UMANITÀ COLPITA TRAGEDIE MA INCORAGGIATA SPERANZA CRISTO


CITTA' DEL VATICANO, 10 GEN. 2005 (VIS). Alle 11:00 di questa mattina, nell'Aula Regia, il Santo Padre Giovanni Paolo II ha incontrato i Membri del Corpo Diplomatico accreditato presso la Santa Sede, per lo scambio di auguri del Nuovo Anno e per l'annuale "discorso sullo stato del mondo". Il discorso del Papa, pronunciato in francese, è stato tradotto anche in inglese, spagnolo e italiano ed è stato preceduto dalle espressioni di augurio dell'Ambasciatore Giovanni Galassi di San Marino, Decano del Corpo Diplomatico.

Nel suo indirizzo il Papa ha riservato "un saluto particolarmente cordiale di benvenuto" ai 37 nuovi Ambasciatori che hanno presentato le Lettere Credenziali nel corso del 2004.
I
Il Papa ha soggiunto che i sentimenti di gioia per l'odierno incontro "sono offuscati dalla immane catastrofe naturale che il 26 dicembre scorso ha colpito diversi paesi del sud-est asiatico toccando anche coste dell'Africa orientale. Essa ha segnato di un grande dolore l'anno trascorso: un anno provato anche da altre calamità naturali, come altri devastanti cicloni nel mare indiano e nel mare delle Antille o come la piaga delle cavallette, che ha desolato vastissime regione dell'Africa nord-occidentale. Altre tragedie poi hanno funestato il 2004, come gli atti di barbaro terrorismo che hanno insanguinato l'Iraq ed altri Stati del mondo, l'efferato attentato di Madrid, la strage terroristica di Beslan, le disumane violenze inflitte alla popolazione del Darfur, gli episodi di efferatezza perpetrati nella regione dei Grandi Laghi in Africa".

Il Santo Padre ha detto ai Diplomatici che la loro presenza. "apre al nostro sguardo, come con un solo colpo d'occhio, la grande scena dell'umanità con i comuni gravi problemi che l'agitano, ma anche con le grandi e sempre vive speranze che l'animano. La Chiesa cattolica, per la sua natura universale, è sempre direttamente coinvolta e partecipe alle grandi cause per le quali l'uomo di oggi soffre e spera".

Successivamente, citando il tema del Messaggio per la Giornata Mondiale della Pace 2005, tratto dall'invito dell'Apostolo Paolo: "Non lasciarti vincere dal male ma vinci con il bene il male", il Papa ha detto di voler rivolgere agli Ambasciatori il medesimo invito - vinci il male col bene - poiché esso "ha una sua precisa valenza anche nei rapporti internazionali, e può guidare tutti nel rispondere alle grandi sfide dell'umanità di oggi", quali "la sfida della vita"; "la sfida del pane"; "la sfida della pace" e "la sfida della libertà".

Riguardo alla sfida della vita, Giovanni Paolo II ha affermato: "La Chiesa annunzia 'il Vangelo della Vita'. E lo Stato ha come suo compito primario proprio la tutela e la promozione della vita umana. (...) Concezioni opposte si confrontano sui temi dell'aborto, della procreazione assistita, dell'impiego di cellule staminali embrionali umane a scopi scientifici, della clonazione. La posizione della Chiesa, suffragata dalla ragione e dalla scienza, è chiara: l'embrione umano è soggetto identico all'uomo nascituro e all'uomo nato che se ne sviluppa. Nulla pertanto è eticamente ammissibile che ne violi l'integrità e la dignità. Ed anche una ricerca scientifica che degradi l'embrione a strumento di laboratorio non è degna dell'uomo".

Il Pontefice ha proseguito affermando che: "La sfida della vita ha luogo al contempo in quello che è propriamente il sacrario della vita: la famiglia" ed ha ricordato come: "Essa è oggi sovente minacciata da fattori sociali e culturali che fanno pressione su di essa rendendone difficile la stabilità; ma in alcuni Paesi essa è minacciata anche da una legislazione, che ne intacca - talvolta anche direttamente - la struttura naturale, la quale è e può essere esclusivamente quella di una unione tra un uomo e una donna fondata sul matrimonio".

Riguardo alla "sfida della pace", il Papa ha ribadito che: "La terra, resa meravigliosamente feconda dal suo Creatore, ha nutrimento abbondante e vario per tutti i suoi abitanti, presenti e futuri. Ciò nonostante, i dati sulla fame del mondo che vengono pubblicati sono drammatici: centinaia di milioni di esseri umani soffrono gravemente di denutrizione, ed ogni anno milioni di bambini muoiono per la fame o per le sue conseguenze". Anche se molto è stato fatto, Giovanni Paolo II ha sottolineato che: "Tutto ciò non basta. Per rispondere al bisogno che cresce in vastità ed urgenza, si richiede un'ampia mobilitazione morale dell'opinione pubblica, ed ancor più dei responsabili uomini politici, sopratutto di quei Paesi che hanno raggiunto uno standard di vita soddisfacente o florido".

Riferendosi alla "sfida della pace", il Santo Padre ha sottolineato che: "Bene sommo, che condiziona il raggiungimento di tanti altri beni essenziali, la pace è il sogno di tutte le generazioni. Ma quante sono, quante continuano ad essere le guerre ed i conflitti armati - tra Stati, tra etnie, tra popoli e gruppi viventi in uno stesso territorio statale - che da un estremo all'altro del globo causano innumerevoli vittime innocenti e sono fonti di tanti altri mali? (...) A tali tragici mali si aggiunge il fenomeno crudele e disumano del terrorismo, flagello che ha raggiunto una dimensione planetaria ignota alle precedenti generazioni".

"Io stesso, come i miei venerati Predecessori" - ha ricordato Giovanni Paolo II - "in interventi pubblici - in particolare con l'annuale messaggio per la giornata mondiale della pace -, ma anche attraverso la diplomazia della Santa Sede, sono intervenuto innumerevoli volte, e continuerò ad intervenire, per indicare le vie della pace ed invitare a percorrerle con coraggio e pazienza: alla prepotenza si deve opporre la ragione, al confronto della forza il confronto del dialogo, alle armi puntate la mano tesa: al male il bene".

"Non mancano segni incoraggianti" - ha rilevato il Santo Padre - "che dimostrano come la grande sfida della pace può essere vinta", in Africa e in Medio Oriente, aggiungendo che: "Come esempio, (...) di pace possibile può ben essere portata l'Europa: nazioni un tempo fieramente avversarie ed opposte in guerre micidiali si ritrovano oggi insieme nell'Unione Europea".

"Dio ama l'uomo, e vuole per lui la pace" - ha ribadito il Pontefice - "A noi è chiesto di essere strumenti attivi di essa, vincendo il male con il bene. Vince in bono malum".

Passando alla "sfida della libertà", il Papa ha detto ai diplomatici: "Voi sapete, (...), quanto questo tema mi sia caro, proprio per la storia stessa del popolo da cui io provengo; ma esso è certo caro anche a tutti Voi (...). La libertà è però anzitutto un diritto dell'individuo. 'Tutti gli esseri umani nascono' - come giustamente dice la Dichiarazione Universale dei Diritti dell'Uomo proprio all'articolo 1 - 'liberi ed uguali in dignità e diritto'. E l'articolo 3 dichiara: 'Ogni individuo ha diritto alla vita, alla libertà ed alla sicurezza della propria persona'. Sacra è certo anche la libertà degli Stati, i quali devono essere liberi ed anzitutto proprio per poter assolvere adeguatamente al loro dovere primario di tutelare, insieme alla vita, la libertà dei loro cittadini in tutte le sue giuste manifestazioni".

"Nel nucleo più intimo della libertà umana è il diritto alla libertà religiosa, perché questa è relativa al rapporto più essenziale dell'uomo: quello con Dio" - ha ribadito il Pontefice - "La libertà di religione resta in numerosi Stati un diritto non sufficientemente o non adeguatamente riconosciuto. (...) E per questo rivolgo anche oggi l'appello già tante volte espresso dalla Chiesa: 'In tutto il mondo la libertà religiosa sia protetta da un'efficace tutela giuridica e siano rispettati i doveri e i diritti supremi degli uomini per vivere liberamente nella società la vita religiosa'".

"Non si tema che la giusta libertà religiosa limiti le altre libertà o nuoccia alla convivenza civile. Al contrario: con la libertà religiosa si sviluppa e fiorisce anche ogni altra libertà (...) Né si tema che la libertà religiosa, una volta riconosciuta alla Chiesa Cattolica, sconfini nel campo della libertà politica e della competenze proprie dello Stato: la Chiesa sa ben distinguere, come suo dovere, ciò che è di Cesare e ciò che è di Dio".
AC/NUOVO ANNO:CORPO DIPLOMATICO/... VIS 20050110 (1320)

LA MISSIONE DEL CRISTIANO INIZIA CON IL BATTESIMO


CITTA' DEL VATICANO, 9 GEN. 2005 (VIS). Il Santo Padre Giovanni Paolo II ha dedicato le meditazioni che precedono la recita dell'Angelus di oggi, festa del Battesimo di Gesù, al Sacramento del Battesimo, "evento che gli Evangelisti considerano come l'inizio del ministero messianico di Gesù" ed ha ricordato che: "La missione di Cristo, così inaugurata, si compirà nel mistero pasquale, in cui Egli, morendo e risorgendo, toglierà il peccato del mondo".

"Anche la missione del cristiano inizia con il Battesimo" - ha detto il Santo Padre - "La riscoperta del Battesimo, mediante opportuni itinerari di catechesi in età adulta, è pertanto un aspetto rilevante della nuova evangelizzazione. Rinnovare in modo più maturo la propria adesione alla fede è la condizione per una partecipazione vera e piena alla Celebrazione eucaristica, che costituisce il culmine della vita ecclesiale".

Al termine della recita dell'Angelus con i pellegrini convenuti in Piazza San Pietro, il Papa ha detto: "Il mio pensiero va, in questa Domenica del Battesimo del Signore, a tutti i bambini che sono stati battezzati nel corso di questo anno. Li abbraccio e li benedico. Benedico anche i padrini e le madrine e, in particolare, i genitori dei nuovi battezzati, esortando tutti a coltivare in essi, con la parola e con l'esempio, il germe di vita divina scaturito dal sacramento del Battesimo".
ANG/BATTESIMO/... VIS 20050110 (230)

UDIENZE


CITTA' DEL VATICANO, 8 GEN. 2005 (VIS). Il Santo Padre ha ricevuto questa mattina in udienze separate:

- L'Arcivescovo Giovanni Tonucci, Nunzio Apostolico in Danimarca, Finlandia, Islanda, Svezia e Norvegia.

- Il Cardinale Giovanni Battista Re, Prefetto della Congregazione per i Vescovi.
AP/.../... VIS 20050110 (50)

MESSAGGIO GIORNATA PREGHIERA VOCAZIONI "DUC IN ALTUM!"


CITTA' DEL VATICANO, 8 GEN. 2005 (VIS). Oggi è stato pubblicato, in inglese, francese, spagnolo, italiano, portoghese e tedesco, il Messaggio del Santo Padre per la XLII Giornata Mondiale di Preghiera per le Vocazioni, che si celebrerà il 17 aprile, IV Domenica di Pasqua, sul tema: "Chiamati a prendere il largo".

Nel Messaggio, datato 11 agosto 2004, il Papa ricorda l'invito di Cristo ai discepoli "a gettare le reti per una pesca che si rivelerà prodigiosa". "'Duc in altum - Prendi il largo'. Il comando di Cristo è particolarmente attuale nel nostro tempo, in cui una certa mentalità diffusa favorisce il disimpegno personale davanti alle difficoltà. La prima condizione per 'prendere il largo' è coltivare un profondo spirito di preghiera alimentato dal quotidiano ascolto della Parola di Dio".

"Chi apre il cuore a Cristo non soltanto comprende il mistero della propria esistenza, ma anche quello della propria vocazione, e matura splendidi frutti di grazia. (...) Vivendo il Vangelo 'sine glossa', il cristiano diventa sempre più capace di amare al modo stesso di Cristo".

Rivolgendosi in particolare agli adolescenti e ai giovani, Giovanni Paolo II scrive: "Voi vi trovate a dover assumere decisioni importanti per il vostro futuro. Conservo nel cuore il ricordo delle numerose occasioni d'incontro (...). Ho capito sempre più che è forte nell'animo delle nuove generazioni l'attrazione verso i valori dello spirito, è sincero il loro desiderio di santità. I giovani hanno bisogno di Cristo, ma sanno anche che Cristo ha voluto aver bisogno di loro".

"Carissimi ragazzi e ragazze! Fidatevi di Lui, mettetevi in ascolto dei suoi insegnamenti, fissate lo sguardo sul suo volto, perseverate nell'ascolto della sua Parola. Lasciate che sia Lui a orientare ogni vostra ricerca e aspirazione, ogni vostro ideale e desiderio del cuore".

Successivamente il Santo Padre si rivolge ai genitori e agli educatori cristiani, ai sacerdoti, ai consacrati e ai catechisti, esortandoli con queste parole: "Siate per i giovani esempi di generosa fedeltà a Cristo. (...) Aiutateli a saper discernere quale sia la loro strada, e a diventare veri amici di Cristo e suoi autentici discepoli. (...) Non dimenticate poi che anche oggi c'è bisogno di sacerdoti santi, di anime totalmente consacrate al servizio di Dio!".

"Salga da ogni angolo della terra, sostenuta dalla materna intercessione della Madonna, l'ardente preghiera al padre celeste per ottenere 'operai nella sua messe'. Voglia Egli concedere ferventi e santi sacerdoti ad ogni porzione del suo gregge". Il Messaggio si conclude con una preghiera a Cristo, Sommo Sacerdote, che il Papa invoca, con fiducia rinnovata, affinché i giovani scoprano la loro autentica vocazione.
MESS/GIORNATA MONDIALE VOCAZIONI/... VIS 20050110 (440)

31° STORMO AERONAUTICA MILITARE ITALIANA RICEVUTO DAL PAPA


CITTA' DEL VATICANO, 8 GEN. 2005 (VIS). Questa mattina il Santo Padre ha ricevuto i cento componenti del Trentunesimo Stormo dell'Aeronautica Militare Italiana responsabili del trasporto aereo del Papa in territorio italiano. "Vi accolgo con gioia e vi saluto con affetto!"- ha esclamato Giovanni Paolo II che ha ringraziato l'Aeronautica Militare "per la generosa e singolare cooperazione che offrite al mio ministero pastorale".

Ricordando "il mistero dell'Eucaristia" al quale quest'anno è dedicato, il Papa ha affermato: "Questo pane di vita eterna è Cristo, sorgente della nostra speranza, fonte di amore da cui costantemente si riversano sul mondo doni di giustizia, di perdono e di pace. Sperimentiamo, carissimi, la ricchezza di questo mistero soprattutto partecipando alla Santa Messa domenicale, che costituisce per il cristiano il centro e il culmine della settimana!".
AC/EUCARISTIA/STORMO AERONAUTICA MILITARE VIS 20050110 (140)

CUBA: AUTENTICA LIBERTÀ RELIGIOSA EFFICACE AZIONE CHIESA


CITTA' DEL VATICANO, 8 GEN. 2005 (VIS). Questa mattina, nel ricevere le Lettere Credenziali del nuovo Ambasciatore della Repubblica di Cuba, Signor Raúl Roa Kourí, il Santo Padre ha assicurato il diplomatico di seguire con interesse lo sforzo compiuto dalla autorità del Paese per conseguire, nelle loro diverse espressioni, gli obiettivi prefissati in ambito sanitario, educativo e culturale.

"La Santa Sede" - ha affermato il Pontefice - "ritiene che assicurando queste condizioni dell'esistenza umana si piantino alcuni pilastri dell'edificio della pace, la quale non è solo assenza di guerra, ma è la possibilità di godere della promozione umana integrale, nella salute e nella crescita armonica del corpo e dello spirito, da parte di tutti i membri di una determinata società".

Giovanni Paolo II ha espresso l'auspicio che siano superati "quanto prima gli ostacoli che impediscono la libera comunicazione e lo scambio fra la Nazione cubana e parte della comunità internazionale, perseguendo così, mediante un dialogo rispettoso ed aperto con tutti, le condizioni necessarie ad un autentico sviluppo".

Sottolineando lo spirito di solidarietà della nazione cubana in occasione di catastrofi naturali, conflitti o povertà, il Santo Padre ha ribadito che: "perchè l'azione della Chiesa in seno al popolo cubano sia più efficace nella promozione del bene comune, è opportuno che, in un ambiente di autentica libertà religiosa, essa possa conservare ed incrementare i vincoli di solidarietà già esistenti con le altre Chiese sorelle, che non manca di appoggiare generosamente nei modi più diversi. In particolare mettendo a disposizione sacerdoti, religiosi e religiose, che promuovono l'opera della Chiesa cattolica a Cuba, i cui membri sono parte del popolo cubano, e vivono uniti e in comunione e sintonia con la Sede Apostolica".

Il Papa ha affermato che le divergenze fra coloro che condividono la fede e coloro che non la professano, nonostante gli orientamenti e le proposte della Chiesa, "non devono produrre nessuna forma di conflittualità sociale, ma favorire un dialogo ampio e costruttivo". In merito il Papa ha ricordato i temi riguardo ai quali la Chiesa a Cuba "intende illuminare la realtà sociale, ad esempio la vasta problematica suscitata dalla promozione della dignità umana; la considerazione della realtà familiare e l'educazione delle nuove generazioni in una cultura di pace, di vita e di speranza; il completo legame fra economia e valori dello spirito; l'attenzione globale alla persona umana, aspetti questi sui quali è opportuno un dialogo con tutti i gruppi che compongono la popolazione cubana".
CD/LETTERE CREDENZIALI/CUBA:ROA VIS 20050110 (410)

TELEGRAMMA INCIDENTE FERROVIARIO LINEA BOLOGNA-VERONA


CITTA' DEL VATICANO, 8 GEN. 2005 (VIS). Appresa la notizia dello scontro fra due treni verificatosi nel primo pomeriggio di ieri sulla linea Bologna-Verona, il Cardinale Angelo Sodano, Segretario di Stato, ha fatto pervenire, a nome del Santo Padre, all'Arcivescovo Carlo Caffarra di Bologna ed al Vescovo Flavio Carraro di Verona, il seguente telegramma:

"Profondamente rattristato per la grave sciagura ferroviaria accaduta in Crevalcore con la tragica morte di numerose persone ed un elevato numero di feriti, il Santo Padre esprime la sua spirituale vicinanza a quanti sono colpiti da questo luttuoso evento come pure all'intera nazione italiana in queste ore di angoscia, e, mentre eleva al Signore della vita fervide preghiere di suffragio per l'eterno riposo delle anime dei defunti, invoca la consolazione dal cielo per quanti piangono la perdita dei loro cari. Il Sommo Pontefice, mentre formula vivi auspici di pronta guarigione dei passeggeri coinvolti nelle conseguenze del drammatico incidente, porge sentite condoglianze ai parenti delle vittime ai quali invia in segno di sua partecipazione al loro dolore, la confortatrice Benedizione Apostolica".
TGR/INCIDENTE FERROVIARIO/CAFFARRA:CARRARO VIS 20050110 (180)
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