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Il Vatican Information Service (VIS), istituito nell'ambito della Sala Stampa della Santa Sede, è un bollettino telematico che diffonde notizie relative all'attività magistrale e pastorale del Santo Padre e della Curia Romana...

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mercoledì 14 giugno 2006

DOMANI BEATIFICAZIONE DI PADRE EUSTÁQUIO VAN LIESHOUT


CITTA' DEL VATICANO, 14 GIU. 2006 (VIS). Il Cardinale José Saraiva Martins, Prefetto della Congregazione per le Cause dei Santi, presiederà alle 16:00 di domani, nello "Estadio do Mineirao" di Belo Horizonte (Brasile), una Concelebrazione Eucaristica durante la quale darà lettura, su incarico del Santo Padre Benedetto XVI, della Lettera Apostolica con la quale il Papa iscrive nell'Albo dei Beati il Servo di Dio Padre Eustáquio van Lieshout.

Padre Eustáquio nacque a Aarle-Rixtel (Paesi Bassi), il 3 novembre 1890, battezzato lo stesso giorno con il nome di Humberto, era l'ottavo di undici figli, di una famiglia di agricoltori, devoti cattolici. Nel leggere la biografia del Beato belga Padre Damian de Veuster, Humberto decise di entrare nella sua stessa Congregazione, dei Sacri Cuori di Gesù e Maria. Durante il noviziato assunse il nome di Eustachio. Nel 1919 fu ordinato sacerdote ed esercitò il suo ministero pastorale in patria fino al 1924.

Nel 1925 giunse missionario a Río de Janeiro e rimase in Brasile per diciotto anni. Nell'aprile del 1942 divenne Parroco della Parrocchia di Santo Domingo, in Belo Horizonte, dove morì pochi mesi dopo, il 30 agosto 1943.

Nel 1949 le sue spoglie mortali furono traslate dal cimitero alla sua ultima Parrocchia, dedicata ai Sacri Cuori di Gesù e Maria.

Il 19 dicembre 2005 Benedetto XVI ha autorizzato la promulgazione del decreto concernente il riconoscimento del miracolo avvenuto per intercessione di Padre Eustáquio.
.../BEATIFICAZIONE PADRE EUSTÁQUIO/SARAIVA VIS 20060614 (240)

TERRA SANTA. APPELLO PER UNA PACE GIUSTA E DURATURA


CITTA' DEL VATICANO, 14 GIU. 2006 (VIS). Il Dr. Joaquín Navarro-Valls, Direttore della Sala Stampa della Santa Sede, ha rilasciato, in tarda mattinata, la dichiarazione che segue:

"La Santa Sede segue con grande apprensione e dolore gli episodi di crescente, cieca violenza, che insanguinano in questi giorni la Terra Santa. Il Santo Padre è vicino, in modo particolare con la preghiera, alle vittime innocenti, ai loro familiari e alle popolazioni di quella terra, ostaggio di quanti si illudono di poter risolvere i problemi sempre più drammatici della regione con la forza o in modo unilaterale".

"La Santa Sede invita la comunità internazionale ad attivare rapidamente i mezzi necessari per la doverosa assistenza umanitaria della popolazione palestinese, e si associa nel sollecitare i responsabili di entrambi i popoli perché sia anzitutto mostrato il dovuto rispetto per la vita umana, specie quella dei civili inermi e dei bambini, e sia ripresa con coraggio la via del negoziato, l'unica che può portare alla pace giusta e duratura a cui tutti aspirano".
OP/PACE/TERRA SANTA/NAVARRO-VALLS VIS 20060614 (180)

ANDREA: CHIESA ARRIVA A TUTTI I POPOLI E A TUTTE LE CULTURE


CITTA' DEL VATICANO, 14 GIU. 2006 (VIS). Andrea, l'Apostolo fratello di Pietro, è stato il protagonista della catechesi del Santo Padre Benedetto XVI per l'Udienza Generale di oggi, tenutasi in Piazza San Pietro, con la partecipazione di 35.000 persone.

"La prima caratteristica che colpisce in Andrea è il nome" - ha detto il Papa - "non è ebraico ma greco, segno non trascurabile di una certa apertura culturale della sua famiglia", di colui che "fu il primo degli Apostoli ad essere chiamato a seguire Gesù". La tradizione gli attribuisce l'evangelizzazione del mondo greco e la sua fratellanza con Pietro "si esprime simbolicamente nello speciale rapporto della Sede di Roma e di Costantinopoli, (...) chiese che si sentono tra loro in modo speciale sorelle".

I Vangeli rammentano il nome di Andrea in tre occasioni particolari: la moltiplicazione dei pani e dei pesci in Galilea, avvenimento nel quale "merita di essere sottolineato (...) il realismo di Andrea: egli notò il ragazzo (che aveva solo cinque pani e due pesci), ma si rese conto dell'insufficienza delle sue poche risorse". La seconda occasione fu a Gerusalemme quando Andrea chiese a Cristo di spiegare le sue parole sulla distruzione del Tempio di Gerusalemme. "Dalla vicenda possiamo dedurre" - ha detto il Papa - "che non dobbiamo temere di porre domande a Gesù, ma al tempo stesso dobbiamo essere pronti ad accogliere gli insegnamenti che Egli ci offre". Infine la terza iniziativa di Andrea si colloca "poco prima della Passione", quando con Filippo, "i due apostoli con nomi greci, servono come interpreti e mediatori" di un piccolo gruppo di Greci presso Gesù.

Riguardo all'ultima iniziativa di Andrea, il Santo Padre ha ricordato la frase di Gesù: "'È giunta l'ora che sia glorificato il Figlio dell'uomo. In verità, in verità vi dico: se il chicco di grano caduto in terra non muore, rimane solo; se invece muore, produce molto frutto'". Il chicco di grano morto simbolo della Crocifissione "diventerà nella Risurrezione pane di vita per il mondo; sarà luce per i popoli e le culture". Gesù profetizza così l'incontro con il mondo e la cultura greca e "la Chiesa dei pagani come frutto della sua Pasqua".

Ricordando che la tradizione racconta della morte di Andrea a Patrasso, dove subì il supplizio della crocifissione su di una croce decussata, e che "in modo analogo al fratello (...) chiese di essere posto sopra una croce diversa da quella di Gesù", il Santo Padre ha citato le parole che l'Apostolo avrebbe detto durante il supplizio: "Prima che il Signore salisse su di te (la Croce), tu incutevi un timore terreno. Ora invece, dotata di un amore celeste, sei ricevuta come un dono".

"Come si vede" ha concluso il Papa - "c'è qui una profondissima spiritualità cristiana, che vede nella Croce non tanto uno strumento di tortura quanto piuttosto il mezzo incomparabile di una piena assimilazione al Redentore. (...) Le nostre croci acquistano valore se considerate e accolte come parte della croce di Cristo. (...) Soltanto da quella Croce anche le nostre sofferenze vengono nobilitate e acquistano il loro vero senso".
AG/ANDREA/... VIS 20060614 (510)

ALTRI ATTI PONTIFICI

CITTA' DEL VATICANO, 14 GIU. 2006 (VIS). Il Santo Padre ha accettato la rinuncia al governo pastorale dell'Arcidiocesi di Minsk-Mohilev (Bielorussia), presentata dal Cardinale Kazimierz Swiatek, per raggiunti limiti d'età.

- Ha nominato il Vescovo Antony Dziemianko, Vescovo Ausiliare di Minsk-Mohilev, Amministratore Apostolico "sede vacante" della medesima circoscrizione ecclesiastica.
RE:NA/../SWIATEK:DZIEMIANKO VIS 20060614 (60)
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