Inizio - VIS Vaticano - Ricevere VIS - Contattaci - Calendario VIS

Il Vatican Information Service (VIS), istituito nell'ambito della Sala Stampa della Santa Sede, è un bollettino telematico che diffonde notizie relative all'attività magistrale e pastorale del Santo Padre e della Curia Romana...

ultime 5 notizie

VISnews anche in Twitter Anche in YouTube

lunedì 31 gennaio 2011

150° MORTE SANTO PATRONO PONTIFICIO COLLEGIO ETIOPICO


CITTA' DEL VATICANO, 29 GEN. 2011 (VIS). Questa mattina il Santo Padre Benedetto XVI ha ricevuto il Rettore, i sacerdoti e i seminaristi del Pontificio Collegio Etiopico, in occasione del 150° anniversario, celebrato il 31 luglio scorso, della morte di San Giustino De Jacobis (1800-1860), Patrono del Collegio.

“Degno figlio di San Vincenzo de’ Paoli” – ha detto il Papa – “San Giustino visse in modo esemplare il suo ‘farsi tutto a tutti’, specialmente al servizio del popolo abissino. Inviato a trentotto anni dall’allora Prefetto di ‘Propaganda Fide’, il Cardinale Franzoni, come missionario in Etiopia, (...) lavorò prima ad Adua e poi a Guala, dove pensò subito a formare preti etiopi, dando vita ad un seminario chiamato ‘Collegio dell’Immacolata’".

“Imparando la lingua locale e favorendo la plurisecolare tradizione liturgica del rito proprio di quelle comunità, egli si adoperò anche per un’efficace opera ecumenica. (...) Per la sua passione educativa, specialmente nella formazione dei sacerdoti, può essere giustamente considerato il patrono del vostro Collegio; infatti, ancora oggi questa benemerita Istituzione accoglie presbiteri e candidati al sacerdozio sostenendoli nel loro impegno di preparazione teologica, spirituale e pastorale”.

“Rientrando nelle comunità di origine, (...) sappiate suscitare in ciascuno” – ha esortato il Pontefice – “l’amore a Dio e alla Chiesa, sull’esempio di San Giustino De Jacobis. Egli coronò il suo fecondo contributo alla vita religiosa e civile dei popoli abissini con il dono della sua vita, silenziosamente riconsegnata a Dio dopo molte sofferenze e persecuzioni. Fu beatificato dal Venerabile Pio XII il 25 giugno 1939 e canonizzato dal Servo di Dio Paolo VI il 26 ottobre 1975”.

“Anche per voi, cari sacerdoti e seminaristi” – ha esclamato il Pontefice – “è tracciata la via della santità! (...) La santità si colloca quindi nel cuore stesso del mistero ecclesiale ed è la vocazione a cui tutti siamo chiamati. I Santi non sono un ornamento che riveste la Chiesa dall’esterno, ma sono come i fiori di un albero che rivelano la inesauribile vitalità della linfa che lo percorre. È bello contemplare così la Chiesa, in modo ascensionale verso la pienezza del ‘Vir perfectus’; in continua, faticosa, progressiva maturazione; dinamicamente sospinta verso il pieno compimento in Cristo”.

“Cari sacerdoti e seminaristi del Pontificio Collegio Etiopico” – ha esortato infine il Pontefice – “vivete con gioia e dedizione questo periodo importante della vostra formazione, all’ombra della cupola di San Pietro: camminate con decisione sulla strada della santità. Voi siete un segno di speranza, specialmente per la Chiesa nei vostri Paesi di origine. Sono certo che l’esperienza di comunione vissuta qui a Roma vi aiuterà anche a portare un prezioso contributo alla crescita e alla pacifica convivenza delle vostre amate Nazioni”.
AC/ VIS 20110131 (440)

IV CENTENARIO PONTIFICIA UNIVERSITÀ SANTO TOMÁS MANILA

CITTA' DEL VATICANO, 29 GEN. 2011 (VIS). Oggi è stato reso pubblico un videomessaggio del Santo Padre agli studenti, al personale e agli ex alunni dell’Università Pontificia di Santo Tomas di Manila (Filippine), in occasione del 400° anniversario di fondazione.

Il Papa ha ringraziato “i numerosi sacerdoti, religiosi e laici, che a Santo Tomás, hanno trasmesso a generazioni di filippini la fede, la conoscenza e la saggezza contenute nelle scienze religiose e secolari”.

“In particolare” – ha detto il Santo Padre – “ricordo il vostro Fondatore, Vescovo Miguel de Benavides, ed il grande impegno dei Domenicani che hanno guidato l’istituzione attraverso molte sfide nei secoli passati. L’Università di Santo Tomás è la più antica istituzione dell’istruzione superiore cattolica dell’Estremo Oriente e continua ad avere un ruolo molto importante nella Chiesa in tutta la regione”.

“Sono fiducioso” – ha detto infine il Santo Padre - “che tenendo in considerazione la fede e la ragione che sono sempre parte di un autentico approccio integrato all’educazione, la vostra Università continui a contribuire all’arricchimento intellettuale, spirituale e culturale delle Filippine e di tutto il continente”.
MESS/ VIS 20110131 (190)

MESSAGGIO GIORNATA MONDIALE DEI MALATI DI LEBBRA

CITTA' DEL VATICANO, 29 GEN. 2011 (VIS). In occasione della LVIII Giornata Mondiale dei Malati di Lebbra (30 gennaio), l’Arcivescovo Zygmunt Zimowski, Presidente del Pontificio Consiglio per gli Operatori Sanitari (per la Pastorale della Salute), ha redatto un Messaggio dal titolo: "Unire i nostri sforzi per esprimere meglio la Giustizia e l’Amore verso i malati di lebbra".

“La Giornata Mondiale di lotta alla Lebbra” – scrive l’Arcivescovo Zimowski – “è una ricorrenza che costituisce al contempo un momento di riflessione per sottolineare ed esprimere gratitudine nei confronti dell’impegno dei milioni fra operatori, professionali e volontari, del mondo della salute, della società, della politica e dell’informazione che hanno aiutato e aiutano i lebbrosi. (...) Tra le persone e gli organismi di buona volontà ai quali desideriamo rivolgere un particolare grazie, per l’impegno verso i malati di lebbra, vi è la Fondazione Raoul Follereau (...) che, tra due anni, celebrerà il 60mo della propria istituzione”.

“La lebbra, in effetti, dopo la messa a punto di efficaci terapie farmacologiche si è vista ridurre notevolmente la propria carica letale ma continua a provocare sofferenza, menomazioni ed esclusione sociale. Intorno ad essa prosperano l’ignoranza, la diseguaglianza e la discriminazione che, a loro volta, ne alimentano la diffusione. (...) Da un punto di vista sanitario e sociale permane drammatica la carenza di strutture sia per la diagnosi precoce dell’infezione sia per il reinserimento sociale e lavorativo delle persone guarite ma oramai mutilate dal Bacillo di Hansen. Va inoltre promossa in modo ancor più diffuso e capillare l’educazione delle comunità e delle popolazioni affinché si comprenda che chi è guarito non presenta più alcuna minaccia d’infezione per gli altri e che va aiutato nel reinserimento”.

Citando il Messaggio di Benedetto XVI alla XXV Conferenza Internazionale del Pontificio Consiglio per gli Operatori Sanitari, il Presidente del Dicastero segnala che "’anche nel campo della salute, parte integrante dell’esistenza di ciascuno e del bene comune, è importante instaurare una vera giustizia distributiva che garantisca a tutti, sulla base dei bisogni oggettivi, cure adeguate. Di conseguenza, il mondo della salute non può sottrarsi alle regole morali che devono governarlo affinché non diventi disumano’".

Infine, alla vigilia della Giornata dedicata alla lotta contro la lebbra, l’Arcivescovo Zimowski, ricorda “come nella Storia della Chiesa vi siano state persone che si sono molto impegnate fino, in molti casi, a sacrificare la propria vita in favore delle vittime del Morbo di Hansen”: il Cardinale canadese Paul-Émile Léger, il sacerdote belga San Damien de Veuster e il Beato polacco Jan Beyzym, S.I.
CON-AVA/ VIS 20110131 (430)

ANGELUS: MALATI LEBBRA E PREGHIERE MEDIO ORIENTE

CITTA' DEL VATICANO, 30 GEN. 2011 (VIS). Alle 12:00 di oggi il Santo Padre Benedetto XVI si è affacciato alla finestra del suo studio per recitare l’Angelus con i fedeli ed i pellegrini convenuti in Piazza San Pietro, tra i quali i Ragazzi dell’Azione Cattolica della Diocesi di Roma che hanno concluso con la "Carovana della Pace" il mese di gennaio da loro tradizionalmente dedicato al tema della pace. Al termine della preghiera dell’Angelus due bambini, invitati nell’appartamento pontificio, hanno liberato dalla finestra due colombe, simbolo di pace.

Prima della recita della preghiera mariana il Papa ha commentato la pagina evangelica di questa quarta domenica del Tempo Ordinario nella quale San Matteo presenta il primo grande discorso che il Signore rivolge ad una moltitudine, sulle colline intorno al Lago di Galilea, conosciuto come il Discorso della Montagna o delle Beatitudini “e proclama ‘beati’ i poveri in spirito, gli afflitti, i misericordiosi, quanti hanno fame della giustizia, i puri di cuore, i perseguitati”.

“Le Beatitudini” – ha spiegato il Santo Padre – “sono un nuovo programma di vita, per liberarsi dai falsi valori del mondo e aprirsi ai veri beni, presenti e futuri. Quando, infatti, Dio consola, sazia la fame di giustizia, asciuga le lacrime degli afflitti, significa che, oltre a ricompensare ciascuno in modo sensibile, apre il Regno dei Cieli. ‘Le Beatitudini sono la trasposizione della croce e della risurrezione nell’esistenza dei discepoli’. Esse rispecchiano la vita del Figlio di Dio che si lascia perseguitare, disprezzare fino alla condanna a morte, affinché agli uomini sia donata la salvezza”.

“Per questo la Chiesa non teme la povertà, il disprezzo, la persecuzione in una società spesso attratta dal benessere materiale e dal potere mondano”.

Dopo l’Angelus il Santo Padre ha ricordato che questa domenica si celebra la “Giornata mondiale dei malati di lebbra”, promossa negli anni ‘50 del secolo scorso da Raoul Follereau e riconosciuta ufficialmente dall’ONU. La lebbra, pur essendo in regresso” – ha commentato il Papa – “purtroppo colpisce ancora molte persone in condizione di grave miseria. A tutti i malati assicuro una speciale preghiera, che estendo a quanti li assistono e, in diversi modi, si impegnano a sconfiggere il morbo di Hansen”.

“Nei prossimi giorni, in vari Paesi dell’Estremo Oriente” – ha ricordato il Pontefice – “si celebra, con gioia, specialmente nell’intimità delle famiglie, il capodanno lunare. A tutti quei grandi popoli auguro di cuore serenità e prosperità”.

Infine il Papa ha ricordato che oggi ricorre la “Giornata internazionale di intercessione per la pace in Terra Santa” ed ha detto: “Mi associo al Patriarca Latino di Gerusalemme e al Custode di Terra Santa nell’invitare tutti a pregare il Signore affinché faccia convergere le menti e i cuori a concreti progetti di pace”.
ANG/ VIS 20110131 (460)

UDIENZE

CITTA' DEL VATICANO, 31 GEN. 2011 (VIS). Il Santo Padre ha ricevuto in udienze separate:

- Il Cardinale Marc Ouellet, P.S.S., Prefetto della Congregazione per i Vescovi.

- Il Vescovo Javier Echevarría Rodríguez, Prelato della Prelatura Personale dell’Opus Dei.
AP/ VIS 20110131 (40)

ALTRI ATTI PONTIFICI

CITTA' DEL VATICANO, 31 GEN. 2011 (VIS). Il Santo Padre ha nominato Don Mauro Maria Morfino, S.D.B., Vescovo di Alghero-Bosa (superficie: 2.012; popolazione: 106.300; cattolici: 105.650; sacerdoti: 87; religiosi: 176; diaconi permanenti: 7), Italia. Il Vescovo eletto è nato ad Arborea (Italia) nel 1958, ha emesso la professione perpetua nella Società di Don Bosco nel 1983 ed è stato ordinato sacerdote nel 1986. Attualmente è Ordinario di Scienze Bibliche e Direttore del Dipartimento di Scienze Bibliche e Patristiche presso la Facoltà Teologica di Cagliari.

Sabato 29 gennaio il Santo Padre ha nominato:

- Il Padre Eusebio Hernández Sola, O.A.R., Vescovo di Tarazona (superficie: 4.514; popolazione: 91.414; cattolici: 74.201; sacerdoti: 94; religiosi: 115), Spagna. Il Vescovo eletto è nato a Cárcar (Spagna), nel 1944. Ha emesso la professione solenne nell’Ordine degli Agostiniani Recolletti nel 1967 ed è stato ordinato sacerdote nel 1968. È stato finora Capo Ufficio della Congregazione per gli Istituti di Vita Consacrata e le Società di Vita Apostolica.

- Membri del Consiglio di Cardinali e Vescovi della Sezione per i Rapporti con gli Stati della Segreteria di Stato: il Cardinale Péter Erdő, Arcivescovo di Esztergom-Budapest (Ungheria); il Cardinale Marc Ouellet, P.S.S., Prefetto della Congregazione per i Vescovi; il Cardinale Fortunato Baldelli, Penitenziere Maggiore; il Cardinale Raymond Leo Burke, Prefetto del Supremo Tribunale della Segnatura Apostolica.Giustifica
- Membri del Pontificio Consiglio della Pastorale per i Migranti e gli Itineranti: il Cardinale Ennio Antonelli, Presidente del Pontificio Consiglio per la Famiglia; l’Arcivescovo Cyril Vasil, S.I., Segretario della Congregazione per le Chiese Orientali; il Vescovo Antoine Audo, S.I., di Alep dei Caldei (Siria); il Vescovo John Charles Wester, di Salt Lake City (Stati Uniti d’America); il Vescovo Luigi Negri, di San Marino-Montefeltro (Italia); il Vescovo Guerino Di Tora, Ausiliare di Roma.

- Consultori del Pontificio Consiglio della Pastorale per i Migranti e gli Itineranti: il Monsignor Jacques Harel, Consulente Nazionale per l'Apostolato del Mare (Mauritius); il Padre Maurizio Pettenà, C.S., Direttore dell'Ufficio Migranti della Conferenza Episcopale Australiana; il Professor Paolo Morozzo Della Rocca, Docente presso la Facoltà di Giurisprudenza dell'Università degli Studi di Urbino (Italia); il Dottor Christopher Hein, Direttore del "Consiglio Italiano per i Rifugiati", Roma; la Professoressa Laura Zanfrini, Docente presso la Facoltà di Sociologia dell'Università Cattolica del Sacro Cuore, Milano.

- Il Monsignore Robert Gołębiowski, Difensore del Vincolo Sostituto del Tribunale della Rota Romana, finora Notaio del medesimo Tribunale.
NER:NA/ VIS 20110131 (410)

Copyright © VIS - Vatican Information Service