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Il Vatican Information Service (VIS), istituito nell'ambito della Sala Stampa della Santa Sede, è un bollettino telematico che diffonde notizie relative all'attività magistrale e pastorale del Santo Padre e della Curia Romana...

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lunedì 28 novembre 2011

PRESULI U.S.A. ESERCITINO DIMENSIONE PROFETICA MINISTERO EPISCOPALE

CITTA' DEL VATICANO, 26 NOV. 2011 (VIS). Questa mattina Benedetto XVI ha ricevuto un gruppo di Presuli della Conferenza dei Vescovi Cattolici degli Stati Uniti d’America al termine della Visita “ad Limina Apostolorum". (Regioni I, II, III). L’odierno è stato il primo incontro del Papa con i Vescovi americani, dopo il Viaggio Apostolico negli Stati Uniti (2008) compiuto “per incoraggiare i cattolici americani nell’ora degli scandali e del disorientamento causato dalla crisi degli abusi sessuali degli ultimi decenni”.

  “Desideravo personalmente riconoscere le sofferenze inflitte alle vittime e gli onesti sforzi compiuti per garantire la sicurezza dei nostri bambini e per trattare in modo appropriato e trasparente le denunce presentate. Auspico che i coscienziosi sforzi della Chiesa nell’affrontare questa realtà aiutino la comunità più ampia a riconoscere le cause, l’effettiva estensione e le conseguenze devastanti degli abusi sessuali, e a rispondere efficacemente a questo flagello che interessa ogni strato della società. Per la stessa ragione, proprio come alla Chiesa vengono giustamente richieste norme più severe, tutte le altre istituzioni, senza eccezione, devono adeguarsi alle medesime norme”.

  Il Pontefice si è quindi soffermato sul secondo obiettivo del suo Viaggio: invitare la Chiesa in America a riconoscere l’urgenza della nuova evangelizzazione in un’epoca di grandi cambiamenti sociali e religiosi. “Molti di voi” - ha detto il Papa - “hanno condiviso con me la preoccupazione per le difficili sfide rappresentate da una coerente testimonianza cristiana in una società sempre più secolarizzata. Considero significativo, tuttavia, che ci sia anche un crescente senso di preoccupazione da parte di molti uomini e donne, di vedute religiose e politiche diverse, per il futuro delle nostre società democratiche. Essi vedono un preoccupante crollo delle fondamenta della vita intellettuale, culturale, morale e sociale, e un crescente senso di confusione ed insicurezza, specialmente fra i giovani, davanti a cambiamenti sociali epocali”.

  “Nonostante i tentativi di soffocare la voce della Chiesa nell’agorà, molte persone di buona volontà continueranno a rivolgersi alla Chiesa alla ricerca di saggezza, intelligenza e solida guida nel trattare questa crisi di così vaste proporzioni. Il momento attuale può essere considerato, in termini positivi, come un appello ad esercitare la dimensione profetica del vostro ministero episcopale testimoniando, umilmente ma insistentemente, in difesa della verità morale, ed offrendo una parola di speranza, capace di aprire i cuori e le menti alla verità che ci rende liberi”.

 “Gli ostacoli alla fede e alla pratica cristiana innalzati dalla cultura secolarizzata colpiscono la vita dei credenti, portando alle volte ad un ‘logoramento silenzioso’ da parte della Chiesa. (...) Immersi in questa cultura, i credenti sono quotidianamente assediati dalle obiezioni, da difficili problemi e dal cinismo di una società che sembra aver perso le sue radici, da un mondo in cui l’amore di Dio si è raffreddato nel cuore di molti. L’evangelizzazione appare così non semplicemente una missione da intraprendere ‘ad extra’; noi stessi siamo i primi ad aver bisogno di una rievangelizzazione”.

  Il Santo Padre ha espresso ai Vescovi americani il suo apprezzamento per i progressi conseguiti nell’affrontare questi problemi, illustrati nei loro ultimi documenti sulla cittadinanza responsabile e sull’istituzione del matrimonio ed ha espresso la sua gratitudine per l’impegno profuso dall’episcopato nel completamento della traduzione riveduta del Messale Romano per assicurarsi che questa nuova tradizione “ispiri una catechesi che sottolinei la vera natura della liturgia e, innanzitutto, il valore unico del sacrificio salvifico di Cristo per la redenzione del mondo”

  “Un indebolimento del significato e dell’importanza del culto cristiano può solo portare ad un indebolimento della vocazione specifica ed essenziale dei laici che è quella di impregnare l’ordine temporale con lo spirito del Vangelo. L’America ha una orgogliosa tradizione di rispetto per le feste comandate; questa eredità deve essere consolidata come un appello al servizio del Regno di Dio e del rinnovamento del tessuto sociale in accordo con la sua verità immutabile”.
AL/                              VIS 20111128 (640)

VOLTO SALVATORE MORENTE CI INSEGNA A CUSTODIRE LA VITA

CITTA' DEL VATICANO, 26 NOV. 2011 (VIS). Questa mattina, nella Sala Clementina, il Santo Padre ha ricevuto i 500 partecipanti alla Conferenza Internazionale ”La Pastorale sanitaria a servizio della vita alla luce del magistero del Beato Giovanni Paolo II”, organizzata dal Pontificio Consiglio per gli Operatori Sanitari (per la Pastorale della Salute). Fu proprio il Papa Beato a istituire questo Pontificio Consiglio, a stabilire la celebrazione della Giornata Mondiale del Malato e a costituire la Fondazione “Il Buon Samaritano”, strumento di una nuova azione caritativa verso i malati più poveri in diversi Paesi.

  Riportiamo di seguito alcuni estratti del discorso pronunciato da Benedetto XVI nel corso dell’Udienza:

  “Nei lunghi e intensi anni di Pontificato il Beato Giovanni Paolo II ha proclamato che il servizio alla persona malata nel corpo e nello spirito costituisce un costante impegno di attenzione e di evangelizzazione per tutta la comunità ecclesiale, secondo il mandato di Gesù ai Dodici di sanare gli infermi”. (...)

  “Il mistero del dolore sembra offuscare il volto di Dio, rendendolo quasi un estraneo o, addirittura, additandolo quale responsabile del soffrire umano, ma gli occhi della fede sono capaci di guardare in profondità questo mistero. Dio si è incarnato, si è fatto vicino all’uomo, anche nelle sue situazioni più difficili; non ha eliminato la sofferenza, ma nel Crocifisso risorto, nel Figlio di Dio che ha patito fino alla morte e alla morte di croce, Egli rivela che il suo amore scende anche nell’abisso più profondo dell’uomo per dargli speranza. (...) Nel Figlio ‘dato’ per la salvezza dell’umanità, la verità dell’amore viene, in un certo senso, provata mediante la verità della sofferenza, e la Chiesa, nata dal mistero della Redenzione nella Croce di Cristo, ‘è tenuta a cercare l’incontro con l’uomo in modo particolare sulla via della sua sofferenza’”.

  “Il servizio di accompagnamento, di vicinanza e di cura ai fratelli ammalati, soli, provati spesso da ferite non solo fisiche, ma anche spirituali e morali, vi pone in una posizione privilegiata per testimoniare l’azione salvifica di Dio, il suo amore per l’uomo e per il mondo, che abbraccia anche le situazioni più dolorose e terribili. Il Volto del Salvatore morente sulla croce (...) ci insegna a custodire e a promuovere la vita, in qualunque stadio e in qualsiasi condizione si trovi, riconoscendo la dignità e il valore di ogni singolo essere umano, creato a immagine e somiglianza di Dio e chiamato alla vita eterna”.

  “Questa visione del dolore e della sofferenza illuminata dalla morte e risurrezione di Cristo ci è stata testimoniata dal lento calvario, che ha segnato gli ultimi anni di vita del Beato Giovanni Paolo II (...). La sua profonda umiltà, radicata nell’intima unione con Cristo, gli ha permesso di continuare a guidare la Chiesa e a dare al mondo un messaggio ancora più eloquente proprio nel tempo in cui le forze fisiche gli venivano meno”.

  “Cari amici, (...) nel servizio che prestate nei diversi ambiti della pastorale della salute, possiate sperimentare che ‘solo il servizio al prossimo apre i miei occhi su quello che Dio fa per me e su come Egli mi ama’”.
AC/                              VIS 20111128 (530)

VISITA DEGLI ESPERTI DI MONEYVAL IN VATICANO

CITTA' DEL VATICANO, 26 NOV. 2011 (VIS). Un Comunicato della Sala Stampa della Santa Sede rende noto che si sono tenuti dal 21 al 26 novembre 2011 gli incontri degli esperti di MONEYVAL (il gruppo del Consiglio d’Europa che si occupa della valutazione dei sistemi antiriciclaggio dei Paesi membri) con i rappresentanti delle Autorità vaticane competenti nella materia della prevenzione e contrasto del riciclaggio e del finanziamento del terrorismo.

  “La visita in loco degli esaminatori - prosegue il Comunicato - costituisce un passo nella procedura di valutazione MONEYVAL, promossa su richiesta della Santa Sede dopo l’emanazione della Legge n. CXXVII del 30 dicembre 2010 e iniziata con l’invio il 14 settembre 2011 di un documento preliminare illustrativo del quadro giuridico della Santa Sede e dello Stato della Città del Vaticano, nonché delle iniziative assunte per l’adeguamento agli standard internazionali in materia ( 40+9 Raccomandazioni del GAFI/FATF (Gruppo di Azione Finanziaria Antiriciclaggio) e  metodologia di valutazione concordate con FMI (Fondo Monetario Internazionale) e Banca Mondiale)”.

  “Il gruppo di esperti legali, finanziari e di ‘law enforcement’, - provenienti da diversi paesi (Federazione Russa, Regno Unito, Belgio, Paesi Bassi, Liechtenstein) e coordinati dal Segretariato di MONEYVAL – hanno incontrato rappresentanti della Segreteria di Stato, del Governatorato, degli Uffici Giudiziari, del Corpo della Gendarmeria, della Prefettura degli Affari Economici, dello IOR (Istituto per le Opere di Religione), dell’APSA (Amministrazione del Patrimonio della Sede Apostolica), e della neoistituita Autorità di Informazione Finanziaria”.

  “L’esito di questa procedura sfocerà nel rapporto finale di valutazione che sarà sottoposto alla discussione dell’assemblea plenaria MONEYVAL, presumibilmente a metà del prossimo anno 2012”.
OP/                  VIS 20111128 (250)

CONCERTO IN ONORE DEL PAPA: LA MUSICA CI INNALZA AL MONDO DI DIO

CITTA' DEL VATICANO, 26 NOV. 2011 (VIS).  Nel pomeriggio di oggi, nell’Aula Paolo VI, il Governo del Principato delle Asturie (Spagna) ha offerto un concerto in onore del Pontefice. L’Orchestra Sinfonica del Principato ha interpretato opera di de Falla, Albéniz, Rueda, Strauss e Rimsky-Korsakov. Al termine Benedetto XVI ha rivolto alcune parole agli artisti e al pubblico.

  “Questa sera, per così dire, è stato trasferito in quest’Aula un ‘pezzo’ di Spagna. Abbiamo avuto modo non solo di ascoltare musiche di alcuni tra i più celebri compositori di quella terra, (...)  anche del tedesco Richard Strauss e del russo Nikolai Rimsky-Korsakov, affascinati da quello che, nel libretto di sala, viene definito ‘more hispano’, cioè la maniera ‘ispanica’ di essere, come pure di comporre e di interpretare la musica. Ed è proprio questo l’elemento che accomuna i pezzi così vari che abbiamo ascoltato; essi hanno una caratteristica di fondo: la capacità di comunicare musicalmente sentimenti, emozioni, anzi direi quasi il tessuto quotidiano della vita. E questo soprattutto perché chi compone ‘more hispano’ è quasi naturalmente portato a fondere in armonia gli elementi del folclore, della canzone popolare, che vengono dal vivere di ogni giorno, con quella che chiamiamo ‘musica colta’". (...)
  “C’è un altro elemento che emerge costantemente nelle composizioni ‘more hispano’ ed è quello religioso di cui è profondamente intrisa la gente della Spagna; lo aveva colto molto bene Rimsky-Korsakov, che nello splendido Capriccio Spagnolo, utilizzando canti e balli folcloristici di Spagna, include vari temi di melodie popolari religiose (...). Sono le meraviglie che opera la musica, questo linguaggio universale che ci permette di superare ogni barriera e di entrare nel mondo dell’altro, di una Nazione, di una cultura, e ci permette anche (...) di innalzarci al mondo di Dio”.
BXVI-CONCERTO/                VIS 20111128 (310)

AVVENTO: RICHIAMO A RICORDARCI VITA NON HA SOLO DIMENSIONE TERRENA

CITTA' DEL VATICANO, 27 NOV. 2011 (VIS). Nelle riflessioni che precedono l’Angelus domenicale, Benedetto XVI ha ricordato che oggi inizia il Tempo di Avvento che apre il nuovo Anno liturgico. Nel Tempo di Avvento “si risveglia nei cuori l’attesa del ritorno di Cristo e la memoria della sua prima venuta, quando si spogliò della sua gloria divina per assumere la nostra carne mortale”.
  Nel citare il Vangelo di oggi, il Papa ha detto che Gesù invita i discepoli a “vegliare”, sottolineando che si tratta di “un richiamo salutare a ricordarci che la vita non ha solo la dimensione terrena, ma è proiettata verso un ‘oltre’”.

  “Anche Isaia, il profeta dell’Avvento, ci fa riflettere oggi con una preghiera accorata, rivolta a Dio a nome del popolo. Egli riconosce le mancanze della sua gente, e a un certo punto dice: ‘Nessuno invocava il tuo nome, nessuno si risvegliava per stringersi a te; perché tu avevi nascosto da noi il tuo volto, ci avevi messo in balìa della nostra iniquità’. Come non rimanere colpiti da questa descrizione? Sembra rispecchiare certi panorami del mondo post-moderno: le città dove la vita diventa anonima e orizzontale, dove Dio sembra assente e l’uomo l’unico padrone, come se fosse lui l’artefice e il regista di tutto: le costruzioni, il lavoro, l’economia, i trasporti, le scienze, la tecnica, tutto sembra dipendere solo dall’uomo. E a volte, in questo mondo che appare quasi perfetto, accadono cose sconvolgenti, o nella natura, o nella società, per cui noi pensiamo che Dio si sia come ritirato, ci abbia, per così dire, abbandonati a noi stessi”.

  “In realtà, il vero ‘padrone’ del mondo non è l’uomo, ma Dio. Il Vangelo dice: ‘Vegliate dunque: voi non sapete quando il padrone di casa ritornerà, se alla sera o a mezzanotte o al canto del gallo o al mattino; fate in modo che, giungendo all’improvviso, non vi trovi addormentati’. Il Tempo di Avvento viene ogni anno a ricordarci questo, perché la nostra vita ritrovi il suo giusto orientamento, verso il volto di Dio. Il volto non di un ‘padrone’, ma di un Padre e di un Amico”, ha concluso Benedetto XVI.

  Al termine della recita dell’Angelus, nel ricordare che: “Domani cominceranno a Durban, in Sud Africa, i lavori della Convenzione dell’ONU sui cambiamenti climatici e del Protocollo di Kyoto”. Il Papa ha affermato: “Auspico che tutti i membri della comunità internazionale concordino una risposta responsabile, credibile e solidale a questo preoccupante e complesso fenomeno, tenendo conto delle esigenze delle popolazioni più povere e delle generazioni future”.
ANG/                              VIS 20111128 (430)

ALTRI ATTI PONTIFICI


CITTA' DEL VATICANO, 28 NOV. 2011 (VIS). Il Santo Padre ha nominato:

- Il Reverendo Fidelis Lionel Emmanuel Fernando, Vescovo Ausiliare dell’Arcidiocesi di Colombo (superficie: 3.838; popolazione: 5.891.000; cattolici: 634.202; sacerdoti: 588; religiosi: 1.502), Sri Lanka.  Il Vescovo eletto è nato nel 1948 a Jaffna (Sri Lanka) ed è stato ordinato sacerdote nel 1973. Dal 1978 al 2001 è stato Professore presso il Seminario Nazionale di Kandy; dal 1991 al 1998 è stato Rettore del Seminario Nazionale di Kandy; dal 2010 è stato Vicario Episcopale per i fedeli di origine Tamil nell’Arcidiocesi di Colombo.

- Il Reverendo Sampathawaduge Maxwell Grenville Silva, Vescovo Ausiliare dell’Arcidiocesi di Colombo, Sri Lanka. Il Vescovo eletto è nato nel 1953 a Willorawatte (Sri Lanka) ed è stato ordinato sacerdote nel 1981. Dal 1981 al 1983 è stato Vicario parrocchiale della parrocchia “San Francesco di Sales” a Dalugam; dal 1983 al 1986 è stato Parroco della Parrocchia di Thibbotugoda; dal 1986 al 1993 è stato Parroco della Parrocchia di Mabola, Wattala; dal 1992 al 1998 è stato Professore al “St. Joseph College” Grandpass; dal 1998 al 2001 è stato Professore al “Basilica College” di Ragaama e dal 2001 Preside della scuola statale “St. Thomas’ College” di Kotte.

  Sabato 26 novembre il Santo Padre ha nominato:

- Il Monsignore Charles John Brown, Nunzio Apostolico in Irlanda, elevandolo in pari tempo alla dignità di Arcivescovo.  L’Arcivescovo eletto è nato a New York nel 1959 ed è stato ordinato sacerdote nel 1989. Dal 1989 al 1991 è stato Vicario parrocchiale nella parrocchia di San Brendan a New York; dal 1994 è stato Officiale della Congregazione per la Dottrina della Fede e nel 2009 è stato nominato Segretario Aggiunto della Commissione Teologica Internazionale.

- Il Monsignore Marek Solczynski, Nunzio Apostolico in Georgia, elevandolo in parti tempi alla dignità di Arcivescovo. L’Arcivescovo eletto è nato a Stawiszyn (Polonia) nel 1961 ed è stato ordinato sacerdote nel 1987. Entrato nel Servizio diplomatico della Santa Sede nel 1993 ha lavorato nelle Rappresentanze Pontificie in Paraguay, Russia, presso l’O.N.U. a New York, Stati Uniti d’America, Turchia, Repubblica Ceca e Spagna. È stato finora Consigliere di Nunziatura.

- Il Padre Antonio De Luca, C.SS.R., Vescovo della Diocesi di Teggiano-Policastro (superficie: 1.986; popolazione: 117.200; cattolici: 116.400; sacerdoti: 81; religiosi: 107; diaconi permanenti: 3), Italia. Il Vescovo eletto, finora Pro-Vicario Episcopale per la Vita Consacrata nell’Arcidiocesi di Napoli (Italia), è nato a Torre del Greco (Italia) nel 1956, entrato nella Congregazione del Santissimo Redentore nel 1973, è stato ordinato sacerdote nel 1981. Dal 1981 al 1990 è stato Direttore della Scuola Missionaria Redentorista; dal 1993 al 1999 è stato Superiore della Comunità dello Studentato Redentorista e Segretario provinciale della Formazione; dal 1998 al 2003 è stato Docente di Teologia Morale per gli Operatori pastorali; dal 1999 al 2008 Superiore Provinciale della Campania; dal 2001 è Presidente della C.I.S.M. in Campania; dal 2007 è Provicario Episcopale per la Vita Consacrata dell’Arcidiocesi di Napoli; dal 2009 è Assistente Spirituale dell’Augustissima Arciconfraternita della Santissima Trinità dei Pellegrini in Napoli.

- Il Vescovo Johannes Wilhelmus Maria Liesen, finora Ausiliare di ‘s-Hertogenbosch (Paesi Bassi), Vescovo della Diocesi di Breda (superficie: 3.368; popolazione: 1.114.000; cattolici: 491.323; sacerdoti: 251; religiosi: 974; diaconi permanenti: 25), Paesi Bassi.
NN:NER:NEA/                VIS 20111128 (350)

UDIENZE



CITTA' DEL VATICANO, 28 NOV. 2011 (VIS). Il Santo Padre ha ricevuto questa mattina in udienza:

- Il Cardinale Marc Ouellet, P.S.S., Prefetto della Congregazione per Vescovi.

- Il Cardinale Justin Francis Rigali, Arcivescovo emerito di Philadelphia (Stati Uniti d'America).
AP/                 VIS 20111128 (40)

NON C’È FUTURO PER UMANITÀ SENZA RESPONSABILITÀ PER CREATO

CITTA' DEL VATICANO, 28 NOV. 2011 (VIS). Questa mattina, nell’Aula Paolo VI, il Santo Padre ha ricevuto in udienza 7.000 studenti che hanno partecipato all’Incontro promosso dalla Fondazione italiana “Sorella Natura”. Benedetto XVI ha rivolto ai giovani un discorso di cui pubblichiamo di seguito alcuni estratti.

  “Cari giovani, è proprio per voi che ho voluto questo incontro, e vorrei dirvi che apprezzo molto la vostra scelta di essere ‘custodi del creato’, e che in questo avete il mio appoggio”.

  “Prima di tutto dobbiamo ricordare che la vostra Fondazione e questo stesso incontro hanno una profonda ispirazione francescana. Anche la data odierna è stata scelta per fare memoria della proclamazione di San Francesco d’Assisi quale Patrono dell’ecologia da parte del mio amato Predecessore, il Beato Giovanni Paolo II, nel 1979”. (...)

  “Frate Francesco, fedele alla Sacra Scrittura, ci invita a riconoscere nella natura un libro stupendo, che ci parla di Dio, della sua bellezza e bontà. Pensate che il Poverello di Assisi chiedeva sempre al frate del convento incaricato dell’orto, (...) di curare una bella aiuola di fiori, perché le persone passando elevassero il pensiero a Dio, creatore di tanta bellezza”. 

  “Cari amici, la Chiesa, considerando con apprezzamento le più importanti ricerche e scoperte scientifiche, non ha mai smesso di ricordare che rispettando l’impronta del Creatore in tutto il creato, si comprende meglio la nostra vera e profonda identità umana. (...) Se infatti, nel suo lavoro, l’uomo dimentica di essere collaboratore di Dio, può fare violenza al creato e provocare danni che hanno sempre conseguenze negative anche sull’uomo (...). Oggi più che mai ci appare chiaro che il rispetto per l’ambiente non può dimenticare il riconoscimento del valore della persona umana e della sua inviolabilità, in ogni fase della vita e in ogni sua condizione. Il rispetto per l’essere umano e il rispetto per la natura sono un tutt’uno, ma entrambi possono crescere ed avere la loro giusta misura se rispettiamo nella creatura umana e nella natura il Creatore e la sua creazione. Su questo, cari ragazzi, sono convinto di trovare in voi degli alleati, dei veri ‘custodi della vita e del creato’”.

  “E ora vorrei cogliere questa occasione per rivolgere una parola specifica anche agli insegnanti e alle Autorità qui presenti. Vorrei sottolineare la grande importanza che ha l’educazione anche in questo campo dell’ecologia. (...) È infatti ormai evidente che non c’è un futuro buono per l’umanità sulla terra se non ci educhiamo tutti ad uno stile di vita più responsabile nei confronti del creato. E questo stile si impara prima di tutto in famiglia e nella scuola. Incoraggio, pertanto, i genitori, i dirigenti scolastici e gli insegnanti a portare avanti con impegno una costante attenzione educativa e didattica con questa finalità. Inoltre, è indispensabile che questo lavoro delle famiglie e delle scuole sia sostenuto dalle istituzioni preposte”. (...)

  “San Francesco ci insegni a cantare, con tutta la creazione, un inno di lode e di ringraziamento al Padre celeste, datore di ogni dono”.
AC/                  VIS 20111128 (510)

VISITA PRESIDENTE DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI DEL LIBANO

CITTA' DEL VATICANO, 28 NOV. 2011 (VIS). Di seguito riportiamo un Comunicato relativo all’udienza al Presidente del Consiglio dei Ministri del Libano:

  “Oggi, nel Palazzo Apostolico, il Santo Padre Benedetto XVI ha ricevuto in Udienza Sua Eccellenza il Signor Najib Mikati, Presidente del Consiglio dei Ministri del Libano. Successivamente, il Primo Ministro ha reso visita all’Eminentissimo Segretario di Stato, Cardinale Tarcisio Bertone, il quale era accompagnato dall’Eccellentissimo Segretario per i Rapporti con gli Stati, Monsignor Dominique Mamberti”.

  “Nel corso dei cordiali colloqui sono stati messi in rilievo il ruolo che il Libano riveste per la regione e per il mondo intero e la sua vocazione a offrire un messaggio di libertà e di rispettosa convivenza delle diverse comunità cristiane e musulmane che lo compongono”.

  “Si è auspicata una maggiore stabilità politica e una più proficua collaborazione e dialogo fra i diversi responsabili della vita sociale e istituzionale, anche per poter affrontare efficacemente le sfide che si presentano al Paese a livello interno e internazionale”.

  “Nel prosieguo dei colloqui ci si è soffermati sulla situazione del Medio Oriente, con riferimento anche alla delicata situazione in Siria. Al riguardo si è sottolineata l’urgenza che tutti si impegnino per una convivenza pacifica, fondata sulla giustizia, sulla riconciliazione e sul rispetto della dignità della persona e dei suoi diritti inalienabili. Si è richiamato, infine, il contributo fondamentale che a tale scopo possono offrire i Cristiani chiamati a essere artefici di concordia e di pace e la cui permanenza è essenziale per il bene della Regione”.
OP/                              VIS 20111128 (270)
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