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Il Vatican Information Service (VIS), istituito nell'ambito della Sala Stampa della Santa Sede, è un bollettino telematico che diffonde notizie relative all'attività magistrale e pastorale del Santo Padre e della Curia Romana...

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lunedì 5 giugno 2006

PRIMO MINISTRO BLAIR RICEVUTO DAL PAPA


CITTA' DEL VATICANO, 3 GIU. 2006 (VIS). Di seguito riportiamo il testo della dichiarazione del Dr. Joaquín Navarro-Valls, Direttore della Sala Stampa della Santa Sede, rilasciata a seguito dell'Incontro del Santo Padre Benedetto XVI con il Primo Ministro di Gran Bretagna, Signor Tony Blair:

"Nel corso del cordiale colloquio l'argomento principale è stato il ruolo della religione nella politica e nelle società. È stato evidenziato il contributo che i valori comuni fra le religioni possono dare al dialogo, in particolare con l'Islam moderato, soprattutto nei temi della solidarietà e della pace".

"Si è parlato inoltre dell'Africa evidenziando l'esigenza che la comunità mondiale favorisca e sostenga con ogni mezzo la pacifica convivenza e lo sviluppo di quel Continente".

"Si è preso atto, infine, dei progressi decisivi del processo di pace in Irlanda del Nord".
OP/UDIENZA BLAIR/NAVARRO-VALLS VIS 20060605 (140)

UDIENZE

CITTA' DEL VATICANO, 3 GIU. 2006 (VIS). Il Santo Padre ha ricevuto questa mattina in udienze separate:

- Il Cardinale Giovanni Battista Re, Prefetto della Congregazione per i Vescovi.

- Il Cardinale Telesphore Placidus Toppo, Arcivescovo di Ranchi (India).

- Il Vescovo Nikolaus Messmer, S.I., Amministratore Apostolico del Kyrgyzstan.

- Il Vescovo Athanasius Schneider, O.R.C., Ausiliare di Karaganda (Kazakhstan).
AP/.../... VIS 20060605 (60)

PIÙ DI 400.000 PERSONE INCONTRO MOVIMENTI ECCLESIALI


CITTA' DEL VATICANO, 3 GIU. 2006 (VIS). Alle 17:30 di oggi pomeriggio, il Santo Padre Benedetto XVI ha incontrato più di 400.000 rappresentanti dei Movimenti Ecclesiali e delle Nuove Comunità.

Prima dell'inizio della Veglia di Pentecoste, il Papa ha percorso in autovettura panoramica scoperta Piazza San Pietro e l'adiacente Via della Conciliazione, salutando e benedicendo i presenti.

Dopo l'indirizzo di omaggio al Santo Padre del Presidente del Pontificio Consiglio per i Laici, Arcivescovo Stanislaw Rylko, e la lettura di un Messaggio della Fondatrice dell'Opera di Maria (Movimento dei Focolari), Chiara Lubich, ha avuto luogo il Canto dei Vespri della Veglia di Pentecoste.

Alla lettura di ognuno dei tre Salmi sono seguite le riflessioni di Andrea Riccardi, Fondatore della Comunità di Sant'Egidio, di Kiko Argüello, Fondatore del Cammino Neo-Catecumenale e di Monsignor Julián Carrón, Presidente della Fraternità di Comunione d Liberazione.

Il Santo Padre ha quindi pronunciato l'omelia ricordando che Giovanni Paolo II convocò il primo Incontro analogo nel maggio 1998 e, definendolo "Grande evangelizzatore della nostra epoca", ha affermato che il defunto Pontefice, definì "provvidenziali" le Associazioni e le Comunità ecclesiali.

"La Pentecoste" - ha proseguito Benedetto XVI - "non è solo l'origine della Chiesa e perciò, in modo speciale, la sua festa; la Pentecoste è anche una festa della creazione. Il mondo non esiste da sé; proviene dallo Spirito creativo di Dio, dalla Parola creativa di Dio. (...) Proprio chi, come cristiano, crede nello Spirito Creatore, prende coscienza del fatto che non possiamo usare ed abusare del mondo e della materia come di semplice materiale del nostro fare e volere; che dobbiamo considerare la creazione come un dono affidatoci non per la distruzione, ma perché diventi il giardino di Dio e così un giardino dell'uomo".

"Egli ci viene incontro attraverso la creazione. Tuttavia, la creazione buona di Dio, nel corso della storia degli uomini, è stata ricoperta con uno strato massiccio di sporco che rende, se non impossibile, comunque difficile riconoscere in essa il riflesso del Creatore".

Ribadendo che "Vita e libertà - sono le cose a cui tutti noi aneliamo", Benedetto XVI ha affermato: "La vita la si trova soltanto donandola; non la si trova volendo impossessarsene. È questo che dobbiamo imparare da Cristo; e questo ci insegna lo Spirito Santo, che è puro dono, che è il donarsi di Dio".

Il Papa ha sottolineato che: "I Movimenti ecclesiali vogliono e devono essere scuole di libertà, di questa libertà vera. (...) In questo mondo, così pieno di libertà fittizie che distruggono l'ambiente e l'uomo, vogliamo, con la forza dello Spirito Santo, imparare insieme la libertà vera; costruire scuole di libertà; dimostrare agli altri con la vita che siamo liberi e quanto è bello essere veramente liberi nella vera libertà dei figli di Dio".

"Lo Spirito Santo, dando vita e libertà, dona anche unità. Sono tre doni, questi, inseparabili tra di loro. (...) Lo Spirito nei suoi doni è multiforme - lo vediamo. Se guardiamo la storia, se guardiamo questa assemblea qui in Piazza San Pietro - allora ci accorgiamo come Egli susciti sempre nuovi doni; vediamo quanto diversi siano gli organi che Egli crea, e come, sempre di nuovo, Egli operi corporalmente".

"Ma in Lui" - ha aggiunto il Pontefice - "molteplicità e unità vanno insieme. Egli soffia dove vuole. Lo fa in modo inaspettato, in luoghi inaspettati e in forme prima non immaginate. (...) Ed è anche proprio qui che la multiformità e l'unità sono inseparabili tra di loro. Egli vuole la vostra multiformità, e vi vuole per l'unico corpo, nell'unione con gli ordini durevoli - le giunture - della Chiesa, con i successori degli apostoli e con il successore di San Pietro".

Il Santo Padre ha esortato i presenti dicendo loro: "Prendete parte all'edificazione dell'unico corpo! I pastori staranno attenti a non spegnere lo Spirito e voi non cesserete di portare i vostri doni alla comunità intera".

"Lo Spirito Santo vuole l'unità, vuole la totalità. Perciò la sua presenza si dimostra soprattutto anche nello slancio missionario. Chi ha incontrato qualcosa di vero, di bello e di buono nella propria vita - l'unico vero tesoro, la perla preziosa! -, corre a condividerlo ovunque, in famiglia e nel lavoro, in tutti gli ambiti della propria esistenza".

"Cari amici" - ha concluso il Pontefice - "vi chiedo di essere, ancora di più, molto di più, collaboratori nel ministero apostolico universale del Papa, aprendo le porte a Cristo. Questo è il miglior servizio della Chiesa agli uomini e in modo tutto particolare ai poveri, affinché la vita della persona, un ordine più giusto nella società e la convivenza pacifica tra le nazioni trovino in Cristo la 'pietra angolare' su cui costruire l'autentica civiltà, la civiltà dell'amore".

A conclusione dell'omelia, ha avuto luogo la memoria del Sacramento della Confermazione caratterizzata dal rito del fuoco, dall'invocazione allo Spirito Santo e dalla professione di fede.

Dopo il canto del Magnificat, due rappresentanti dei Movimenti Ecclesiali: Luis Fernando Figari, Fondatore del Movimento di Vita Cristiana e Patti Gallagher Mansfield, del Rinnovamento Carismatico Cattolico, hanno ringraziato il Papa.
HML/INCONTRO MOVIMENTI ECCLESIALI/... VIS 20060605 (850)

DICHIARAZIONE RELATIVA SANTA SEDE ED IRAN


CITTA' DEL VATICANO, 3 GIU. 2006 (VIS). Il Dr. Joaquín Navarro-Valls, Direttore della Sala Stampa della Santa Sede, ha rilasciato nella tarda mattinata di oggi, la dichiarazione che di seguito riportiamo:

"Alcuni giornalisti hanno chiesto di conoscere come la Santa Sede veda i recenti sviluppi delle trattative internazionali sul programma nucleare iraniano".

"Assunte le dovute informazioni, questa Sala Stampa è in grado di comunicare che la Santa Sede appoggia, come sempre, ogni iniziativa rivolta ad un dialogo aperto e costruttivo. Essa è fermamente persuasa che anche le presenti difficoltà possano e debbano essere superate per via diplomatica, impiegando tutti i mezzi di cui la stessa diplomazia dispone".

"Appare in particolare necessario che, attraverso contatti confidenziali si rimuovano quegli elementi che oggettivamente impediscono la fiducia reciproca, senza mai scartare alcun segno di buona volontà dato da una parte o dall'altra, ed avendo riguardo all'onore ed alla sensibilità di ogni Paese. Si potranno così compiere passi di reciproco avvicinamento".
OP/SANTA SEDE:IRAN/NAVARRO-VALLS VIS 20060605 (160)

SPIRITO SANTO RISTABILISCE PONTE COMUNICAZIONE TERRA CIELO


CITTA' DEL VATICANO, 4 GIU. 2006 (VIS). Alle 10:00 di questa mattina, Solennità di Pentecoste, sul sagrato della Basilica Vaticana, il Santo Padre Benedetto XVI ha presieduto la Celebrazione dell'Eucaristia, concelebrata con alcuni Cardinali, alla quale hanno assistito decine di migliaia di persone, molte delle quali avevano partecipato, ieri, all'Incontro del Papa con i Movimenti ecclesiali e le nuove Comunità.

"Il giorno di Pentecoste" - ha detto il Santo Padre nell'omelia - "lo Spirito Santo scese con potenza sugli Apostoli; ebbe così inizio la missione della Chiesa nel mondo. Gesù stesso aveva preparato gli Undici a questa missione apparendo loro più volte dopo la sua risurrezione. (...) Restare insieme fu la condizione posta da Gesù per accogliere il dono dello Spirito Santo; presupposto della loro concordia fu una prolungata preghiera".

"Troviamo in tal modo delineata una formidabile lezione per ogni comunità cristiana" - ha spiegato il Papa -. "Si pensa talora che l'efficacia missionaria dipenda principalmente da un'attenta programmazione e dalla successiva intelligente messa in opera mediante un impegno concreto. Certo, il Signore chiede la nostra collaborazione, ma prima di qualsiasi nostra risposta è necessaria la sua iniziativa: è il suo Spirito il vero protagonista della Chiesa. Le radici del nostro essere e del nostro agire stanno nel silenzio sapiente e provvido di Dio".

Successivamente Benedetto XVI ha commentato le immagini - il vento e il fuoco - con le quali San Luca descrive "l'irrompere dello Spirito Santo", e che ricordano "il Sinai, dove Dio si era rivelato al popolo di Israele e gli aveva concesso la sua alleanza e con le quali l'Evangelista rappresenta "la Pentecoste come un nuovo Sinai, come la 'festa del nuovo Patto', in cui l'Alleanza con Israele è estesa a tutti i popoli della Terra".

In ragione di ciò "La Chiesa è cattolica e missionaria fin dal suo nascere. L'universalità della salvezza viene significativamente evidenziata dall'elenco delle numerose etnie a cui appartengono coloro che ascoltano il primo annuncio degli Apostoli. Il Popolo di Dio (...) viene quest'oggi ampliato fino a non conoscere più alcuna frontiera né di razza, né di cultura, né di spazio né di tempo. A differenza di quanto era avvenuto con la torre di Babele, quando gli uomini, intenzionati a costruire con le loro mani una via verso il cielo, avevano finito per distruggere la loro stessa capacità di comprendersi reciprocamente, nella Pentecoste lo Spirito, con il dono delle lingue, mostra che la sua presenza unisce e trasforma la 'confusione' in 'comunione'. (...) Lo Spirito Santo (...) rende i cuori capaci di comprendere le lingue di tutti, perché ristabilisce il ponte dell'autentica comunicazione fra la Terra e il Cielo. Lo Spirito Santo è l'Amore".

Per conoscere il "mistero dello Spirito Santo" è necessario ricordare le parole pronunciate da Gesù nell'Ultima Cena, quando gli Apostoli vennero presi da un senso di smarrimento e di tristezza nell'ascoltare l'annuncio della sua morte e della sua dipartita.

Gesù "Per confortarli spiega il significato del suo distacco: se ne andrà, ma tornerà; nel frattempo non li abbandonerà, non li lascerà orfani. Manderà il Consolatore, lo Spirito del Padre, e sarà lo Spirito a far conoscere che l'opera di Cristo è opera di amore: amore di Lui che si è offerto, amore del Padre che lo ha dato".

"Questo è il mistero della Pentecoste: lo Spirito Santo illumina lo spirito umano e, rivelando Cristo crocifisso e risorto, indica la via per diventare più simili a Lui, essere cioè 'espressione e strumento dell'amore che da Lui promana'"

Al termine della Celebrazione Eucaristica, Benedetto XVI ha recitato il "Regina Coeli" con i presenti esortandoli a riflettere sulla Pentecoste che "ci invita a tornare alle origini della Chiesa" ed ha citato la Costituzione Apostolica "Lumen Gentium" nella quale è scritto che lo Spirito "guida la Chiesa verso la verità tutta intera, la unifica nella comunione e nel servizio, la provvede di diversi doni gerarchici e carismatici, coi quali la dirige e la abbellisce dei suoi frutti".

"Tra le realtà suscitate dallo Spirito nella Chiesa" - ha sottolineato il Papa - "vi sono i Movimenti e le Comunità ecclesiali, che ieri ho avuto la gioia di incontrare in questa Piazza, in un grande raduno mondiale. Tutta la Chiesa, come amava dire il Papa Giovanni Paolo II, è un unico grande movimento animato dallo Spirito Santo, un fiume che attraversa la storia per irrigarla con la grazia di Dio e renderla feconda di vita, di bontà, di bellezza, di giustizia, di pace".
HML/PENTECOSTE/... VIS 20060605 (750)

ALTRI ATTI PONTIFICI


CITTA' DEL VATICANO, 3 GIU. 2006 (VIS). Il Santo Padre ha nominato:

- Il Vescovo Pius Mlungisi Dlungwane, finora Ausiliare della Diocesi di Marianhill, Vescovo della medesima Diocesi (superficie: 12.612; popolazione: 1.567.000; cattolici: 308.400; sacerdoti: 63; religiosi: 328), Sud Africa.

- Il Monsignore Mosè Marcia, Vescovo Ausiliare dell'Arcidiocesi di Cagliari (superficie: 4.041; popolazione: 563.061; cattolici: 562.857; sacerdoti: 349; religiosi: 1.139; diaconi permanenti: 30), Italia. Il Vescovo eletto, finora Economo della medesima Arcidiocesi e Padre Spirituale al Seminario Regionale Sardo, è nato a S. Sperate (Cagliari) nel 1943 ed è stato ordinato presbitero nel 1973.

- Il Dottor Domenico Giani, Direttore dei Servizi di Sicurezza e Protezione Civile dello Stato della Città del Vaticano e Ispettore Generale del Corpo della Gendarmeria, finora Vice Ispettore Vicario del medesimo Corpo.
NER:NEA:NA/.../DLUNGWANE:MARCIA:GIANI VIS 20060605 (140)
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