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lunedì 17 giugno 2013

IL PAPA INCONTRA IL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA BOLIVARIANA DEL VENEZUELA: LOTTA ALLA POVERTÀ E AL NARCOTRAFFICO

Città del Vaticano, 17 giugno 2013 (VIS). Nella mattina di lunedì 17 giugno 2013, il Santo Padre Francesco ha ricevuto in udienza, nel Palazzo Apostolico Vaticano, il Presidente della Repubblica Bolivariana di Venezuela, il Signor Nicolás Maduro Moros, il quale ha successivamente incontrato il Cardinale Tarcisio Bertone, Segretario di Stato, accompagnato dall’Arcivescovo Dominique Mamberti, Segretario per i Rapporti con gli Stati.

Nel corso dei colloqui, che si sono svolti in un clima di cordialità, ci si è soffermati sulla situazione sociale e politica del Paese, dopo la recente scomparsa del Presidente Hugo Chávez Frías, come pure su alcune problematiche attuali, quali la povertà e la lotta alla criminalità e al narcotraffico.

Nel prosieguo dei colloqui si è fatto riferimento alla presenza storica della Chiesa cattolica nel Paese e al suo decisivo apporto nell’ambito della carità, dell’assistenza sanitaria e dell’educazione, convenendo sulla necessità di un dialogo sincero e costante tra la Conferenza Episcopale e lo Stato, per lo sviluppo dell’intera Nazione.

Infine, si è parlato della situazione regionale, con particolare riferimento al processo di pace in Colombia.




IL FINE DELL’ECONOMIA E DELLA POLITICA È PROPRIO IL SERVIZIO AGLI UOMINI

Città del Vaticano, 17 giugno 2013 (VIS). Nella giornata di ieri è stata pubblicata la Lettera del Santo Padre Francesco al Primo Ministro del Regno Unito David Cameron, in risposta al messaggio del Primo Ministro britannico, del 5 giugno scorso, relativo alla Presidenza Britannica del G8 e del prossimo Vertice del 17 e 18 giugno, sul tema: "A G8 meeting that goes back to first principles".

"Affinché tale tema abbia il suo più ampio e profondo significato - sottolinea il Santo Padre nella Lettera - occorre assicurare ad ogni attività politica ed economica nazionale ed internazionale un riferimento all’uomo. Infatti, dette attività devono, da una parte, consentire la massima espressione della libertà e della creatività individuale e collettiva e, dall’altra, promuovere e garantire che esse si esercitino sempre responsabilmente e nel senso della solidarietà, con una particolare attenzione ai più poveri".

"Le priorità che la Presidenza britannica ha fissato per il Vertice di Lough Erne - ricorda il Papa - riguardano soprattutto il libero commercio internazionale, il fisco, la trasparenza dei governi e degli agenti economici. Non manca, comunque, un’attenzione fondamentale all’uomo, concretizzata nella proposta di un’azione concertata del Gruppo per eliminare definitivamente il flagello della fame e per garantire la sicurezza alimentare. Parimenti, è segno di attenzione per la persona umana il fatto che uno dei temi centrali dell’agenda sia la protezione delle donne e dei bambini dalla violenza sessuale in situazioni di conflitto, anche se occorre non dimenticare che il contesto indispensabile per lo sviluppo di tutte le accennate azioni politiche è quello della pace internazionale. Purtroppo, la preoccupazione per le gravi crisi internazionali non manca mai nelle delibere del G8, e quest’anno non si potrà non considerare con attenzione la situazione nel Medio Oriente e, particolarmente, in Siria. Per quest'ultima auspico che il Vertice contribuisca ad ottenere un cessate il fuoco immediato e duraturo, e a portare tutte le parti in conflitto al tavolo dei negoziati".

"Le azioni incluse nell’agenda della Presidenza Britannica del G8, che intendono puntare sulla legalità come il filo rosso dello sviluppo, con i conseguenti impegni per evitare l’evasione fiscale e assicurare la trasparenza e la responsabilità dei governanti, sono misure che puntano alle radici etiche profonde dei problemi, giacché, come ben aveva segnalato il mio predecessore, Benedetto XVI, la presente crisi globale dimostra che l’etica non è qualcosa di esterno all’economia, ma è una parte integrale e ineludibile del pensiero e dell’azione economica".

"Sia le misure di lungo respiro per assicurare un'adeguata cornice di legalità che guidi tutte le azioni economiche, sia le misure congiunturali di urgenza per risolvere la crisi economica mondiale, devono essere guidate dall’etica della verità, che comprende, innanzitutto, il rispetto della verità sull’uomo, il quale non è un fattore economico in più, o un bene scartabile, ma qualcosa che ha una natura e una dignità non riducibili a meri calcoli economici. Perciò la preoccupazione per il benessere materiale e spirituale fondamentale di ogni uomo è il punto di partenza di ogni soluzione politica ed economica e la misura ultima della sua efficacia e della sua eticità".

"Ogni teoria o azione economica e politica devi adoperarsi per fornire ad ogni abitante della terra quel minimo benessere che consenta di vivere con dignità, nella libertà, con la possibilità di sostenere una famiglia, di educare i figli, di lodare Dio e di sviluppare le proprie capacità umane".

"Ho voluto condividere con Lei, Primo Ministro - conclude il Pontefice - questi pensieri, nel desiderio di contribuire a sottolineare quello che è implicito in tutte le istanze politiche, ma che a volte si può dimenticare: l’importanza primordiale di mettere l’uomo, ogni singolo uomo e donna, al centro di ogni attività politica ed economica nazionale ed internazionale, perché l’uomo è la più vera e più profonda risorsa della politica e dell’economica e, allo stesso tempo, il fine primordiale di esse".


IL PAPA NELLA GIORNATA DELLA "EVANGELIUM VITAE": DIO, IL VIVENTE, È MISERICORDIOSO; GLI IDOLI UMANI ALLA FINE SONO PORTATORI DI NUOVE SCHIAVITÙ E DI MORTE

Città del Vaticano, 16 giugno 2013 (VIS). Alle 10.30 di questa mattina, Papa Francesco ha presieduto, sul Sagrato della Basilica Vaticana, la Santa Messa per la Giornata dell'"Evangelium Vitae", in occasione dell'Anno della fede. Prima di celebrare l'Eucaristia il Papa ha percorso in papamobile Via della Conciliazione per salutare le decine di migliaia di persone venute da tutto il mondo per assistere a questa celebrazione.

Di seguito riportiamo un'ampia sintesi dell'omelia nella quale il Santo Padre ha proposto tre spunti di meditazione: la Bibbia ci rivela il Dio Vivente; Gesù Cristo dona la vita, e lo Spirito Santo ci mantiene nella vita; seguire la via di Dio conduce alla vita, mentre seguire gli idoli conduce alla morte.

"La prima Lettura, tratta dal Secondo Libro di Samuele, ci parla di vita e di morte. Il re Davide vuole nascondere l’adulterio commesso con la moglie di Uria l’Hittita, un soldato del suo esercito, e per fare questo ordina di collocare Uria in prima linea perché sia ucciso in battaglia. La Bibbia ci mostra il dramma umano in tutta la sua realtà, il bene e il male, le passioni, il peccato e le sue conseguenze. Quando l’uomo vuole affermare se stesso, chiudendosi nel proprio egoismo e mettendosi al posto di Dio, finisce per seminare morte. (...) E l’egoismo porta alla menzogna, con cui si cerca di ingannare se stessi e il prossimo. Ma Dio non si può ingannare (...). Il re viene messo di fronte alle sue opere di morte (...) comprende e chiede perdono: (...) Il Dio misericordioso che vuole la vita e sempre ci perdona, lo perdona, gli ridona vita (...). Tutta la Scrittura ci ricorda che Dio è il Vivente (...). Penso all’inizio del Libro della Genesi: Dio plasma l’uomo con polvere del suolo, soffia nelle sue narici un alito di vita e l’uomo diviene un essere vivente. (...) Il Dio che si rende presente nella storia, che libera dalla schiavitù (dalla schiavitù d'Egitto, n.d.r.), dalla morte, e porta vita al popolo perché è il Vivente. Penso anche al dono dei Dieci Comandamenti: una strada che Dio ci indica per un vita veramente libera, per una vita piena; non sono un inno al 'no' (...) Sono un inno al 'sì' a Dio, all’Amore, alla vita".

"Il brano del Vangelo di oggi ci fa fare un passo avanti. Gesù incontra una donna peccatrice durante un pranzo in casa di un fariseo, suscitando lo scandalo dei presenti: Gesù si lascia avvicinare da una peccatrice e addirittura le rimette i peccati, dicendo: 'Sono perdonati i suoi molti peccati, perché ha molto amato. Invece colui al quale si perdona poco, ama poco'. Gesù è l’incarnazione del Dio Vivente (...). Gesù accoglie, ama, solleva, incoraggia, perdona e dona nuovamente la forza di camminare, ridona vita. In tutto il Vangelo noi vediamo come Gesù con i gesti e le parole porta la vita di Dio che trasforma. (...) Dio, il Vivente, è misericordioso".

"È stata questa anche l’esperienza dell’apostolo Paolo, come abbiamo ascoltato nella seconda Lettura: 'Questa vita, che io vivo nel corpo, la vivo nella fede del Figlio di Dio, che mi ha amato e ha consegnato se stesso per me'. (...) E chi ci introduce in questa vita? È lo Spirito Santo (...). È Lui che ci introduce nella vita divina come veri figli di Dio, come figli nel Figlio Unigenito, Gesù Cristo. (...) Il cristiano è un uomo spirituale, e questo non significa che sia una persona che vive 'nelle nuvole', fuori della realtà (...). No! Il cristiano è una persona che pensa e agisce nella vita quotidiana secondo Dio, una persona che lascia che la sua vita sia animata, nutrita dallo Spirito Santo (...). E questo significa realismo e fecondità. Chi si lascia condurre dallo Spirito Santo è realista, sa misurare e valutare la realtà, ed è anche fecondo: la sua vita genera vita attorno a sé".
"Dio è il Vivente, è il Misericordioso. Gesù ci porta la vita di Dio, lo Spirito Santo ci introduce e ci mantiene nella relazione vitale di veri figli di Dio. Ma spesso - lo sappiamo per esperienza - l’uomo non sceglie la vita, non accoglie il 'Vangelo della vita', ma si lascia guidare da ideologie e logiche che mettono ostacoli alla vita, che non la rispettano, perché sono dettate dall’egoismo, dall’interesse, dal profitto, dal potere, dal piacere e non sono dettate dall’amore, dalla ricerca del bene dell’altro. È la costante illusione di voler costruire la città dell’uomo senza Dio, senza la vita e l’amore di Dio - una nuova Torre di Babele; è il pensare che il rifiuto di Dio, del Messaggio di Cristo, del Vangelo della Vita, porti alla libertà, alla piena realizzazione dell’uomo. Il risultato è che al Dio Vivente vengono sostituiti idoli umani e passeggeri, che offrono l’ebbrezza di un momento di libertà, ma che alla fine sono portatori di nuove schiavitù e di morte".

"Cari fratelli e sorelle, guardiamo a Dio come al Dio della vita, guardiamo alla sua legge, al messaggio del Vangelo come a una via di libertà e di vita. Il Dio Vivente ci fa liberi! Diciamo sì all’amore e no all’egoismo, diciamo sì alla vita e no alla morte, diciamo sì alla libertà e no alla schiavitù dei tanti idoli del nostro tempo; in una parola diciamo sì a Dio, che è amore, vita e libertà, e mai delude, a Dio che è il Vivente e il Misericordioso".


PAPA FRANCESCO AFFIDA ALLA MADONNA OGNI VITA UMANA, SPECIALMENTE QUELLA PIÙ FRAGILE, INDIFESA E MINACCIATA

Città del Vaticano, 16 giugno 2013 (VIS). "Al termine di questa Eucaristia dedicata al Vangelo della Vita - ha detto il Papa prima della recita dell'Angelus - sono lieto di ricordare che ieri, a Carpi, è stato proclamato Beato Odoardo Focherini, sposo e padre di sette figli, giornalista. Catturato e incarcerato in odio alla sua fede cattolica, morì nel campo di concentramento di Hersbruck (Germania) nel 1944, a 37 anni. Salvò numerosi ebrei dalla persecuzione nazista. Insieme con la Chiesa che è in Carpi, rendiamo grazie a Dio per questo testimone del Vangelo della Vita!"

Successivamente il Papa ha ringraziato tutte le persone venute a Roma da tante parti d'Italia e del mondo e in particolare "le famiglie e quanti operano più direttamente per la promozione e la tutela della vita". Il Papa ha inoltre salutato i 150 membri dell'Associazione "Grávida" (Argentina), riuniti nella città di Pilar esortandoli con queste parole: "Grazie tante per quello che fate! Coraggio, e andate avanti!".

"Infine - ha aggiunto il Pontefice - "saluto i numerosi partecipanti al raduno motociclistico Harley-Davidson e anche a quello del Motoclub Polizia di Stato".

"Ci rivolgiamo ora alla Madonna, affidando ogni vita umana, specialmente quella più fragile, indifesa e minacciata, alla sua materna protezione".

IL PAPA RICEVE IL PRESIDENTE DELLA COMMISSIONE EUROPEA

Città del Vaticano, 15 giugno 2013 (VIS). Papa Francesco ha ricevuto questa mattina nel Palazzo Apostolico Vaticano, il Presidente della Commissione Europea, Signor José Manuel Durão Barroso, il quale ha successivamente incontrato il Cardinale Tarcisio Bertone, Segretario di Stato, accompagnato dall'Arcivescovo Dominique Mamberti, Segretario per i Rapporti con gli Stati.

"I cordiali colloqui hanno permesso un utile scambio di opinioni sulla situazione internazionale con particolare attenzione al processo di integrazione europea, come pure alla perdurante crisi economica che ha conseguenze gravissime sull’occupazione, soprattutto giovanile, e riflessi negativi sulla vita delle famiglie".

"Nel prosieguo dei colloqui ci si è soffermati sul contributo positivo che la Chiesa cattolica può offrire nell’attuale congiuntura per il benessere materiale e spirituale dell’Europa".

"Infine, particolare attenzione è stata data alla promozione dei diritti umani, in special modo alla libertà religiosa, e alla tutela delle minoranze cristiane nel mondo".

PAPA FRANCESCO: IL PRINCIPIO DI LAICITÀ NON DEVE SIGNIFICARE IN SÉ OSTILITÀ ALLA REALTÀ RELIGIOSA, O UN'ESCLUSIONE DELLA RELIGIONE DALLA SFERA SOCIALE

Città del Vaticano, 15 giugno 2013 (VIS). "Il principio di laicità che governa le relazioni tra lo Stato francese e le diverse confessioni religiose non deve significare in sé un’ostilità alla realtà religiosa, o un’esclusione delle religioni dal campo sociale e dai dibattiti che lo animano". Queste le parole di Papa Francesco ai membri del Senato e dell'Assemblea Nazionale della Repubblica francese che ha ricevuto questa mattina.

L'incontro è stata occasione per il Pontefice di sottolineare le relazioni di fiducia che esistono generalmente in Francia tra i responsabili della vita pubblica e quelli della Chiesa cattolica. "Ci si può rallegrare del fatto che la società francese - ha detto il Santo Padre - riscopra proposte fatte dalla Chiesa, tra le altre, che offrono una certa visione della persona e della sua dignità in vista del bene comune. La Chiesa desidera così offrire il proprio contributo specifico su questioni profonde che impegnano una visione più completa della persona e del suo destino, della società e del suo destino. Questo contributo non si situa solamente nell’ambito antropologico o sociale, ma anche negli ambiti politico, economico e culturale".

"In quanto eletti da una Nazione verso la quale gli occhi del mondo si rivolgono spesso - ha ricordato il Papa ai parlamentari francesi - è vostro dovere, ritengo, contribuire in modo efficace e costante al miglioramento della vita dei vostri concittadini" e a rispondere alle loro necessità. "Il vostro compito è certamente tecnico e giuridico, e consiste nel proporre leggi, nell’emendarle o anche nell’abrogarle. Ma è anche necessario infondere in esse un supplemento, uno spirito, direi un’anima, che non rifletta solamente le modalità e le idee del momento, ma che conferisca ad esse l’indispensabile qualità che eleva e nobilita la persona umana".

Prendendo congedo dai parlamentari Papa Francesco ha detto: "Formulo (...) a voi il mio incoraggiamento più caloroso a proseguire la vostra missione, cercando sempre il bene della persona e promuovendo la fraternità nel vostro bel Paese. Che Dio vi benedica".

FONDAZIONE "POPULORUM PROGRESSIO": COMUNITÀ INDIGENE E CONTADINE DELL'AMERICA LATINA RISCHIANO DI ESSERE LE PERIFERIE "UMANE" IN UN CONTINENTE CHE VIVE UNA FASE DI SVILUPPO

Città del Vaticano, 15 giugno (VIS). Dal 18 al 21 giugno avrà luogo ad Arequipa, (Perù), la riunione annuale del Consiglio di Amministrazione della Fondazione Autonoma "Populorum Progressio". Come ogni anno, i Presuli che compongono il Consiglio di Amministrazione delibereranno il finanziamento di progetti in favore delle comunità indigene, meticce, afroamericane e contadine dell'America Latina e dei Caraibi. La "Populorum Progressio", fin dalla sua fondazione nel 1992, è affidata al Pontificio Consiglio "Cor Unum".

Membri del Consiglio di Amministrazione sono: il Cardinale Robert Sarah, Presidente ex officio della Fondazione; l'Arcivescovo Edmundo Luis Flavio Abastoflor Montero, di La Paz (Bolivia), Presidente del Consiglio di Amministrazione; l'Arcivescovo Antonio Arregui Yarza, di Guayaquil (Ecuador), Vicepresidente; l'Arcivescovo Óscar Urbina Ortega, di Villavicencio (Colombia); l'Arcivescovo Murilo Sebastião Ramos Krieger, di São Salvador de Bahia (Brasile); l'Arcivescovo Javier Augusto del Río Alba, di Arequipa (Perù); il Monsignor Segundo Tejado Muñoz, Rappresentante del Pontificio Consiglio "Cor Unum".

È la prima riunione sotto il Pontificato di Papa Francesco, che ha parlato con grande chiarezza di una "Chiesa povera e per i poveri", che vive il potere come un umile servizio, attenta alle periferie, ai villaggi, agli ultimi, ricca solo della carità che le viene dall'Alto. I membri della Fondazione auspicano che queste parole siano punto di riferimento per le decisioni da prendere. I primi beneficiari della "Populorum Progressio", in particolare le comunità indigene e contadine, rischiano di essere le periferie 'umane' in un continente che vive una fase di sviluppo economico significativo, ma che è caratterizzato da grandi diseguaglianze sociali, che penalizzano soprattutto quelle fasce di popolazione che restano ai margini di tale sviluppo.

In tal senso, l'auspicio di tutti i membri del Consiglio stesso è di organizzare, l'anno prossimo, tale riunione a Roma, per avere la possibilità di ricevere direttamente da Papa Francesco indicazioni e orientamenti sulle prospettive future per la Fondazione stessa.
Quest'anno sono stati presentati 222 progetti da parte di 18 Paesi, in particolare Colombia, Brasile, Perù ed Ecuador. I progetti sono caratterizzati da un approccio ampiamente partecipativo da parte delle comunità locali che contribuiscono in tutte le fasi del lavoro: dall’ideazione, alla realizzazione concreta in caso di approvazione. Tali iniziative serviranno a rispondere alle necessità in vari settori: produzione (agricoltura e allevamento, artigianato, microimprese): infrastrutture comunitarie (acqua potabile, latrine, saloni comunitari); educazione (formazione, attrezzature scolastiche, pubblicazioni); sanità (campagne di prevenzione, attrezzature mediche per dispensari); edilizia (centri educativi e sanitari).
Tra i maggiori sostenitori della "Populorum Progressio", oltre a singoli fedeli e a qualche Fondazione, si annovera la Conferenza Episcopale Italiana.

MONSIGNOR BATTISTA RICCA PRELATO "AD INTERIM" DELLO IOR

Città del Vaticano, 15 giugno 2013 (VIS). In una dichiarazione rilasciata questa mattina, Padre Federico Lombardi, S.I., Direttore della Sala Stampa della Santa Sede, ha reso noto che: "La Commissione cardinalizia di vigilanza dell’Istituto per le Opere di Religione, con l’approvazione del Santo Padre, ha nominato 'ad interim' Monsignor Battista Mario Salvatore Ricca, Prelato dell’Istituto stesso".

"In tale funzione Monsignor Ricca svolgerà il ruolo di segretario degli incontri della Commissione cardinalizia e assisterà agli incontri del Consiglio di Sovrintendenza, secondo gli Statuti dell’Istituto".

"Monsignor Battista Ricca, nato nel 1956 a Offlaga in provincia di Brescia, fa parte del Servizio Diplomatico in servizio presso la Prima Sezione della Segreteria di Stato ed è Direttore della 'Domus Sanctae Marthae', della 'Domus Internationalis Paulus VI', della 'Domus Romana Sacerdotalis' e della 'Casa San Benedetto'".

"Come si ricorderà, il precedente Prelato era Monsignor Piero Pioppo, attualmente Nunzio in Camerun e Guinea Equatoriale, che aveva occupato tale funzione dal 2006 al 2010".

"Con la nomina di Ernst von Freyberg come Presidente e di Monsignor Battista Ricca come Prelato, la Commissione cardinalizia ha occupato le due importanti posizioni previste dagli Statuti dello IOR, che erano rimaste vacanti per diverso tempo. La nomina di Mons. Ricca ha effetto immediato".


UDIENZE

Città del Vaticano, 17 giugno 2013 (VIS). Il Santo Padre ha ricevuto questa mattina in udienza:

- Il Signor Rowsch N. Shaways, Vice Primo Ministro della Repubblica dell’Iraq, e Seguito

- Il Cardinale Joseph Ze-Kiun, Vescovo emerito di Hong Kong.

Sabato 15 giugno il Santo Padre ha ricevuto in udienza nella Casa Santa Marta:

- Il Cardinale Stanisław Dziwisz, Arcivescovo di Kraków (Polonia).

- Il Cardinale Marc Ouellet, P.S.S., Prefetto della Congregazione per i Vescovi

ALTRI ATTI PONTIFICI

Città del Vaticano, 15 giugno 2013 (VIS). Il Santo Padre ha nominato:

- Il Monsignore Xavier Munyongani, Vescovo della Diocesi di Gweru (superficie: 29.158; popolazione: 2.313.000; cattolici: 368.000; sacerdoti: 54; religiosi: 216), Zimbabwe. Il Vescovo eletto è nato nel 1950 a Mutero Mission (Zimbabwe) ed è stato ordinato sacerdote nel 1977. Dal 1977 al 1981 è stato Vicario parrocchiale della "St. Anthony's Mission" a Zaka; dal 1982 al 1983 Parroco della "St. Alois Mission"; dal 1983 al 1985 Direttore Spirituale della Società di "St. Paul Brothers" a Serima; dal 1990 al 1998 Professore nel Seminario Maggiore Regionale di Chishawasha e dal 1998 al 2004 Vice-Rettore del medesimo Seminario Maggiore; dal 2005 al 2006 promotore e Direttore Spirituale della "St. Joseph Association", nella Diocesi di Masvingo; dal 2006 al 2007 Direttore della "St. Anne's Association" e Vicario Parrocchiale della Missione "Silveira"; dal 2007 Cappellano della Comunità Cattolica Zimbabwena a Londra.

- Il Padre Alphonse Nguyen Huu Long, P.S.S., Vescovo Ausiliare della Diocesi di Hung Hoá (superficie: 54.352; popolazione: 7.187.000; cattolici: 235.000; sacerdoti: 63; religiosi: 242), Viêt Nam. Il Vescovo eletto è nato ad Hanoi (Viêt Nam) nel 1953, è stato ordinato sacerdote nel 1990 ed è entrato a far parte della Compagnia dei Sacerdoti di San Sulpizio. Nella Diocesi di Da Nang, è stato Vicario parrocchiale di Tam Ky (1990-1994), parroco di Hà Lam (1999-2001) e Parroco di Trà Kieu (2001-2003); dal 2003 al 2011 Direttore Spirituale e Professore di Diritto Canonico di Storia della Chiesa e di Catechesi al Seminario Maggiore di Hué; dal 2011 Rettore del Seminario di Maggiore di Hué.

- Il Reverendo Pierre Nguyen Van Vien, Vescovo Ausiliare della Diocesi di Vinh (superficie: 30.594; popolazione: 6.285.000; cattolici: 506.992; sacerdoti: 197; religiosi: 1.882), Viêt Nam. Il Vescovo eletto è nato nel 1965 a Huong Phuong (Viêt Nam) ed è stato ordinato sacerdote nel 1999. Dal 2009 è stato Vice-Rettore e Professore di Dogmatica nel Seminario Maggiore di Vinh Thanh e dal 2010 Vicario Generale della Diocesi di Vinh.

- Il Cardinale Audrys Juozas Backis, Arcivescovo di Vilnius (Lituania), Suo Inviato Speciale alle celebrazioni del 1025° anniversario del battesimo della Rus (Ucraina), previste a Kyiv nei giorni 17-18 agosto 2013.

- Il Cardinale Jaime Lucas Ortega y Alamino, Arcivescovo di San Cristóbal de La Habana (Cuba), Suo inviato Speciale alla celebrazione conclusiva del 1° centenario dell'elevazione ad Arcidiocesi metropolitana di San Salvador (El Salvador), e dell'erezione delle Diocesi di Santa Ana e di San Miguel ed alla cerimonia di chiusura del Congresso Eucaristico nazionale di El Salvador, in programma l'11 agosto 2013.




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