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Il Vatican Information Service (VIS), istituito nell'ambito della Sala Stampa della Santa Sede, è un bollettino telematico che diffonde notizie relative all'attività magistrale e pastorale del Santo Padre e della Curia Romana...

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martedì 21 maggio 2002

ALTRI ATTI PONTIFICI


CITTA' DEL VATICANO, 21 MAG. 2002 (VIS). Il Santo Padre:

- Ha eretto l'Eparchia di "Saint Peter the Apostle of San Diego" dei Caldei per smembramento del territorio dell'attuale Eparchia di "Saint Thomas the Apostle of Detroit" dei Caldei, (Stati Uniti d'America), ed ha nominato il Sacerdote Sarhad Jammo, dal 1982 Protosincello dell'Eparchia di Saint Thomas the Apostle of Detroit" dei Caldei, primo Vescovo della nuova Eparchia. Il Vescovo eletto è nato a Baghdad (Iraq), nel 1941 ed è stato ordinato sacerdote nel 1964.

- Ha nominato il Padre Yves-Marie Péan, C.S.C., finora Rettore della Sezione Filosofica del Seminario Maggiore di Port-au-Prince (Haïti), Vescovo Coadiutore di Les Gonaïves (superficie: 4.831; popolazione: 1.331.180; cattolici: 764.570; sacerdoti: 60; religiosi: 126), Haïti. Il Vescovo eletto è nato a Pilate (Haïti), nel 1954. Ha fatto la prima professione religiosa nella Congregazione della Santa Croce nel 1976, quella perpetua nel 1983 ed è stato ordinato sacerdote nello stesso anno.

- Ha elevato la Prefettura Apostolica di Kontagora (Nigeria) al rango di Vicariato Apostolico con la medesima denominazione e configurazione territoriale. Ha nominato il Padre Timothy Joseph Carroll, S.M.A., attuale Prefetto Apostolico di Kontagora, primo Vicario Apostolico di Kontagora (superficie: 50.000; popolazione: 1.250.000; cattolici: 20.000; sacerdoti: 19; religiosi: 22), Nigeria. Il Vescovo eletto è nato a Millstreet (Irlanda) nel 1940 ed è stato ordinato sacerdote nel 1965.
ECE:NER:NEC/…/… VIS 20020521 (210)

VIDEOCONFERENZA ARCIVESCOVO FOLEY: CHIESA E INTERNET


CITTA' DEL VATICANO, 21 MAG. 2002 (VIS). L'Arcivescovo John P. Foley, Presidente del Pontificio Consiglio delle Comunicazioni Sociali, ha partecipato ieri ad una Videoconferenza, sul tema: "Chiesa e Internet", promossa dall'Università Cattolica San Antonio di Murcia (Spagna). L'Arcivescovo, intervenendo ad un Incontro svoltosi oggi, a Venezia (Italia), ha parlato su: "Etica nelle comunicazioni sociali, nella pubblicità e in Internet".

Parlando della Chiesa e delle nuove tecnologie dell'informazione, l'Arcivescovo Foley, che domenica scorsa ha celebrato il quarantesimo anniversario di ordinazione sacerdotale, ha affermato: "La Chiesa non intende semplicemente usare i mezzi di comunicazione, ma vuole servirsi di essi per promuovere la comunione ed il progresso dei popoli; soprattutto la Chiesa intende riflettere sul loro impiego alla luce del Vangelo e proporre alcuni criteri di utilizzazione".

In merito ai Documenti pubblicati dal Pontificio Consiglio delle Comunicazioni Sociali il 22 febbraio scorso: "Etica in Internet" e "Chiesa e Internet", il Presidente del Dicastero ha sottolineato che ambedue "evidenziano il valore intrinseco del mezzo elettronico", ma ha anche sottolineato che "dal riconoscimento della novità del mezzo informatico scaturisce l'esigenza della formazione ed informazione riguardo alle sue caratteristiche".

I due Documenti, ha proseguito l'Arcivescovo, "individuano chiaramente virtù e rischi dei mezzi di informazione elettronici. Non li idealizzano, né li condannano in sé", ma proclamano "la centralità della persona e della comunità reale nell'ambito di tale contesto 'virtuale'. Il contatto diretto fra gli individui non potrà mai essere sostituito dalla vita della fede".

"L'ultimo aspetto che desidero sottolineare" - ha concluso l'Arcivescovo - "riguarda la sensibilità sociale dei due Documenti che invitano la Chiesa ad adoperarsi per evitare il 'divario digitale', cioè il divario esistente fra 'info-poveri' e 'info-ricchi'".
…/CHIESA:INTERNET/SPAGNA:FOLEY VIS 20020521 (290)

MESSAGGIO 50° ANNIVERSARIO CONFERENZA EPISCOPALE ITALIANA


CITTA' DEL VATICANO, 21 MAG. 2002 (VIS). Ieri sera, a Roma, ha avuto inizio la XLIX Assemblea Generale della Conferenza Episcopale Italiana - di cui quest'anno ricorre il 50° anniversario di costituzione - durante la quale è stata data lettura di un Messaggio di Giovanni Paolo II indirizzato ai Vescovi italiani.

Il Papa ricorda la bimillenaria "tradizione di fede, di santità e di cultura cristiana" dell'Italia e scrive che la C.E.I. "ha molto contribuito a conservare e rinnovare nelle attuali circostanze storiche, questa eredità e questa tradizione". Il Santo Padre ricorda anche "i molteplici insegnamenti ed iniziative della C.E.I." nel corso degli anni, quali "la pubblicazione dei nuovi catechismi per la vita cristiana" e "l'istituzione della Caritas italiana".

Sottolineando "la speciale unione e piena sintonia" dei Vescovi "con il Successore di Pietro, Vescovo di Roma e Primate d'Italia", il Santo Padre scrive: "Desidero (…) confermarvi il mio affetto, il mio sostegno e la mia vicinanza spirituale".

Il Santo Padre esorta quindi i Vescovi con queste parole: "Perseverate con grande carità (…) nell'esercizio delle vostre responsabilità pastorali. Continuate, in particolare, a dedicare speciale attenzione alla famiglia e all'accoglienza e difesa della vita, promuovendo la pastorale familiare e sostenendo i diritti della famiglia fondata sul matrimonio. Abbiate sempre grande fiducia nei ragazzi e nei giovani e non risparmiate gli sforzi per favorire la loro genuina educazione, anzitutto nella famiglia, nella scuola e nelle stesse comunità ecclesiali".

Il Papa esorta nuovamente i Vescovi a dedicarsi "con passione a promuovere autentiche vocazioni cristiane e in particolare le vocazioni al sacerdozio e alla vita consacrata".

"Continuate ad essere testimoni credibili di solidarietà" - prosegue Giovanni Paolo II - "e generosi operatori di pace. Di autentica pace ha, infatti, grande bisogno il nostro mondo, sempre più interdipendente e tuttavia attraversato da profonde e tenaci divisioni". Anche la Nazione italiana ha bisogno di "concordia sociale (…) per dare tutto il proprio contributo alla costruzione di rapporti internazionali più giusti e solidali".

Al termine del Messaggio il Santo Padre afferma che: "L'Italia, in virtù della sua storia, della sua cultura, della sua attuale vitalità cristiana, può davvero svolgere un grande ruolo perché l'Europa che si va edificando non perda le proprie radici spirituali, ma al contrario trovi nella fede vissuta dei cristiani ispirazione e stimolo nel suo cammino verso l'unità".
MESS/CEI/ITALIA VIS 20020521 (390)
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