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Il Vatican Information Service (VIS), istituito nell'ambito della Sala Stampa della Santa Sede, è un bollettino telematico che diffonde notizie relative all'attività magistrale e pastorale del Santo Padre e della Curia Romana...

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venerdì 4 giugno 2004

IN MEMORIAM


CITTA' DEL VATICANO, 4 GIU. 2004 (VIS). Di seguito riportiamo i dati relativi ai Presuli deceduti nelle ultime settimane:

- Il Cardinale Hyacinthe Thiandoum, Arcivescovo emerito di Dakar (Senegal), il 18 maggio, all'età di 83 anni.

- Il Vescovo Kevin Michael Britt, di Grand Rapids (Stati Uniti d'America), il 14 maggio, all'età di 59 anni.

- Il Vescovo Apparecido José Dias, S.V.D., di Roraima (Brasile), il 29 maggio, all'età di 72 anni.

- Il Vescovo Rafael González Moralejo, emerito di Huelva (Spagna), il 28 maggio, all'età di 86 anni.

- L'Arcivescovo Hubert Michon, emerito di Rabat (Marocco), il 14 maggio, all'età di 76 anni.

- L'Arcivescovo Geraldo Majela Reis, emerito di Diamantina (Brasile), il 27 maggio, all'età di 79 anni.

- Il Vescovo Ciriaco Scanzillo, già Ausiliare di Napoli (Italia), il 31 maggio, all'età di 84 anni.

- Il Vescovo Jose Salazar, O.P., Ausiliare di Lipa (Filippine), il 30 maggio, all'età di 67 anni.
…/DECEDUTI/… VIS 20040604 (160)

ALTRI ATTI PONTIFICI


CITTA' DEL VATICANO, 4 GIU. 2004 (VIS). Il Santo Padre ha nominato il Ragioniere Evandro Vercelli, Capo Ufficio della Sezione Ordinaria dell'Amministrazione del Patrimonio della Sede Apostolica, finora Responsabile Informatico nella Sezione Straordinaria della medesima Amministrazione.
NA/…/VERCELLI VIS 20040604 (40)

TERZO INCONTRO DEL SANTO PADRE CON IL PRESIDENTE BUSH


CITTA' DEL VATICANO, 4 GIU. 2004 (VIS). Questa mattina il Santo Padre Giovanni Paolo II ha ricevuto per la terza volta in Vaticano il Presidente degli Stati Uniti d'America Signor Goerge Walker Bush, con la Consorte e Seguito. I precedenti incontri ebbero luogo il 23 luglio 2001 a Castel Gandolfo al termine del Vertice G8 di Genova, e il 28 maggio 2002, a Roma.

"La ringrazio" - ha detto il Papa - "di aver voluto incontrarmi ancora, con la sua Consorte ed i Membri della sua Delegazione, nonostante gli importanti impegni della sua visita in Europa e in Italia, e la mia partenza domani per l'incontro con i giovani cattolici in Svizzera".

Il Papa ha ricordato che il Viaggio del Presidente Bush si iscrive nel quadro delle commemorazioni "del sessantesimo anniversario della fine della Seconda Guerra Mondiale e per onorare la memoria dei tanti soldati americani che diedero la vita per il loro Paese e per la libertà dei popoli dell'Europa. Mi unisco a lei nel ricordare il sacrificio di quei valorosi e nel chiedere a Dio che gli errori del passato, che hanno dato luogo a spaventose tragedie, non si ripetano. Oggi ripenso con emozione ai tanti soldati polacchi che morirono per la libertà dell'Europa".

Giovanni Paolo II ha anche ricordato la ricorrenza quest'anno del ventesimo anniversario dell'instaurazione di rapporti diplomatici tra la Santa Sede e gli Stati Uniti d'America all'epoca della Presidenza di Ronald Reagan ed ha detto: "Invio i miei saluti al Presidente Reagan e alla Signora Reagan, che gli è accanto nella malattia".

"La sua visita a Roma" - ha detto il Papa - "ha luogo in un momento di grande preoccupazione per l'aggravarsi della situazione in Medio Oriente, in Iraq e in Terra Santa. Lei conosce bene la netta posizione della Santa Sede al riguardo, espressa in numerosi documenti, attraverso contatti diretti ed indiretti, e nei numerosi contatti diplomatici stabiliti dalla sua ultima visita".

"È evidente il desiderio di tutti che tale situazione si normalizzi il più rapidamente possibile con l'attiva partecipazione della comunità internazionale, e, in particolare, dell'Organizzazione delle Nazioni Unite, per assicurare un rapido ristabilimento della sovranità dell'Iraq, in condizioni di sicurezza per tutto il suo popolo. La recente nomina del Capo di Stato in Iraq e la formazione di un governo iracheno ad interim, rappresentano un passo incoraggiante verso il conseguimento di tale obiettivo. Che una simile speranza di pace si riaccenda anche in Terra Santa e porti a nuovi negoziati, dettati da un sincero e deciso impegno al dialogo, fra il Governo di Israele e l'Autorità Palestinese".

"La minaccia del terrorismo internazionale" - ha proseguito il Pontefice - "rimane fonte di costante inquietudine ed influisce gravemente sui normali e pacifici rapporti fra gli Stati ed i popoli sin dalla tragica data dell'11 settembre 2001, che non ho esitato a definire 'un giorno buio nella storia dell'umanità'".

Il Papa, esprimendo il suo apprezzamento per l'impegno dimostrato dal Presidente Bush, "nel promuovere i valori morali nella società americana, in particolare il rispetto per la vita e la famiglia", ha invitato ad una "più profonda e piena comprensione fra gli Stati Uniti d'America e l'Europa, decisiva nella soluzione dei gravi problemi che abbiamo ricordato. Nelle ultime settimane sono venuti alla luce deplorevoli avvenimenti che hanno sconvolto la coscienza civile e religiosa di tutti, ed hanno reso più difficile un sereno e risoluto impegno nella condivisione dei valori umani. In assenza di tale impegno non si potranno mai sconfiggere né la guerra, né il terrorismo. Che Dio conceda forza e successo a tutti coloro che non cessano di sperare e di adoperarsi per la comprensione fra i popoli, nel rispetto della sicurezza e dei diritti delle nazioni e di ogni uomo e di ogni donna".

Al termine dell'incontro, il Presidente Bush ha donato al Papa la "Medaglia Presidenziale della Libertà", massima onorificenza civile degli Stati Uniti d'America. "Giovanni Paolo II" - ha detto il Presidente Bush - "sostenitore della causa dei poveri, dei deboli, degli affamati, degli emarginati, ha difeso l'unica dignità di ogni vita e la validità di tutta la vita. Con la sua fede e i suoi convincimenti morali, ha invitato tutti a 'non aver paura' di lottare contro l'ingiustizia e l'oppressione. La sua decisa presa di posizione a favore della pace e della libertà, è stata di ispirazione per milioni di persone ed ha contribuito a sconfiggere il comunismo e la tirannia. Gli Stati Uniti d'America rendono omaggio a questo Figlio della Polonia, diventato Vescovo di Roma ed Eroe del nostro tempo".
AC/PRESIDENTE BUSH/… VIS 20040604 (670)

UDIENZE

CITTA' DEL VATICANO, 4 GIU. 2004 (VIS). Il Santo Padre ha ricevuto questa mattina in udienza il Cardinale Giovanni Battista Re, Prefetto della Congregazione per i Vescovi.
AP/…/… VIS 20040604 (30)

ROTTURA TRA VANGELO E CULTURA: 'CRISI DEL SENSO'


CITTA' DEL VATICANO, 4 GIU. 2004 (VIS). Questa mattina il Santo Padre Giovanni Paolo II, nel ricevere i Presuli della Regione Ecclesiastica del Colorado, Wyoming, Utah, Arizona, New Mexico e Texas Occidentale (Stati Uniti d'America), al termine della Visita "ad Limina Apostolorum", ha affermato di voler riflettere sul "munus propheticum" del Vescovo e "sull'urgente missione dell'evangelizzazione della cultura".

"L'osservazione del mio predecessore Papa Paolo VI, secondo la quale: 'la rottura tra Vangelo e cultura è senza dubbio il dramma della nostra epoca', si manifesta oggi come 'crisi del senso'. Atteggiamenti morali, la deformazione della ragione al servizio di interessi particolari, e l'assolutizzazione del soggettivismo, sono solo alcuni esempi di una prospettiva di vita che manca di cercare la verità e abbandona la ricerca del fine ultimo e del significato dell'umana esistenza".

Il Santo Padre ha sottolineato che: "Alcuni oggi vedono il Cristianesimo gravato da sovrastrutture e non rispondente alle esigenze spirituali dell'individuo. Tuttavia, lontano dall'essere un qualcosa di meramente istituzionale, l'essenza della vostra predicazione del Vangelo è l'incontro con nostro Signore".

"È evidente che tutte le vostre attività devono tendere all'annuncio di Cristo. Il vostro dovere di integrità personale rende contraddittoria ogni separazione fra missione e vita. (…) Vi esorto perciò ad essere vicini ai vostri sacerdoti e ai vostri fedeli. (…) Traendo ispirazione dai grandi Pastori che ci hanno preceduto, come San Carlo Borromeo, la sollecitudine verso i vostri sacerdoti e fedeli, il contatto diretto con gli emarginati, saranno 'quasi anima episcopalis regiminis'".

"Sulla scia della crescente secolarizzazione e frammentazione della conoscenza" - ha sottolineato il Pontefice - "sono sorte 'nuove forme di povertà', particolarmente in quelle culture che godono di benessere materiale, che riflettono la 'disperazione per la mancanza di significato della vita'. La sfiducia nella grande capacità di conoscenza dell'essere umano, l'accettazione di 'verità parziali e provvisorie' e l'insulso inseguimento delle novità, tutto chiama al sempre più difficile compito di trasmettere alle persone - in particolare ai giovani - la comprensione dell'autentico fondamento e fine della vita umana".

Ricordando "la mirabile collezione di carismi degli Istituti Religiosi", il Santo Padre ha ribadito che occorre concentrare il proprio impegno "sull'apostolato della 'carità intellettuale', sulla "carità al servizio dell'intelligenza", attraverso la promozione dell'eccellenza nelle scuole, l'impegno nella dottrina, e l'articolazione del rapporto tra fede e cultura (…) particolarmente importante nelle culture minate del secolarsimo".

Riguardo alla "missione profetica dei laici", il Santo Padre ha detto: "Negli ultimi quaranta anni, mentre l'attenzione politica per la soggettività umana si è concentrata sui diritti individuali, nella sfera pubblica vi è stata una crescente riluttanza ad ammettere che tutti gli uomini e le donne ricevono la propria dignità comune ed essenziale da Dio e con essa la capacità di volgersi verso la verità e la bontà. Separati da questa visione dell'unità fondamentale e dal fine di tutta la famiglia umana, i diritti sono alle volte ridotti ad esigenze centrate sull'io: la crescita della prostituzione e della pornografia in nome della facoltà di scelta dell'età adulta, l'accettazione dell'aborto in nome dei diritti della donna, l'approvazione di unioni fra persone dello stesso sesso in nome dei diritti omosessuali".

"Di fronte a simili modi di pensare erronei e diffusi" - ha concluso il Pontefice - "voi dovete fare tutto il possibile per incoraggiare i laici a seguire la loro 'speciale responsabilità', nella 'evangelizzazione della cultura (…) e nella promozione dei valori cristiani nella società e nella vita pubblica".
AL/EVANGELIZZAZIONE CULTURA/USA VIS 20040604 (570)
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