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Il Vatican Information Service (VIS), istituito nell'ambito della Sala Stampa della Santa Sede, è un bollettino telematico che diffonde notizie relative all'attività magistrale e pastorale del Santo Padre e della Curia Romana...

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lunedì 17 marzo 2003

GIOVANI: FEDELI AI PRINCIPI MORALI E SPIRITUALI


CITTA' DEL VATICANO, 15 MAR. 2003 (VIS). Questa sera, nell'Aula Paolo VI, il Santo Padre Giovanni Paolo II ha partecipato ad una veglia di preghiera con migliaia di giovani universitari in occasione della celebrazione della prima Giornata Europea degli Universitari, sul tema: "La Carità intellettuale, anima della nuova Europa".

L'incontro, iniziato alle 18:00 con una serie di riflessioni sulla Lettera Apostolica di Giovanni Paolo II "Rosarium Virignis Mariae", prevedeva anche collegamenti via satellite con gli universitari di Bratislava (Slovacchia), Colonia (Germania), Cracovia (Polonia), Fatima (Portogallo), Uppsala (Svezia) e Vienna (Austria). Alle 19:00, il Santo Padre è giunto nell'Aula Paolo VI e ha guidato la recita del Rosario davanti all'Icona "Maria Sedes Sapientiae", rivolgendo infine ai giovani parole di saluto.

"Questa sera" - ha detto Giovanni Paolo II - "abbiamo pregato per l'Europa, in un momento importante della sua storia. I giovani possono e debbono partecipare alla costruzione della nuova Europa, con il loro contributo di aspirazioni e di ideali, di studio e di lavoro, di creatività e di generosa dedizione. I giovani cristiani, in special modo, sono chiamati ad annunciare e testimoniare Cristo e ad essere, in suo nome costruttori di unità nella diversità, di libertà nella verità, di pace nella giustizia, di quella pace di cui il mondo ha oggi particolarmente bisogno".

Il Papa ha affidato ai giovani "un desiderio che tanto mi sta a cuore: che cioè le nuove generazioni possano essere fedeli agli alti principi spirituali e morali che in passato hanno ispirato i padri dell'Europa unita".

Dopo aver dato appuntamento ai giovani per giovedì 10 aprile, in Piazza San Pietro, in previsione della celebrazione della Giornata Mondiale della Gioventù che si terrà la Domenica delle Palme, il Santo Padre ha detto: "Faremo insieme un solenne atto di affidamento alla Madonna, chiedendoLe di vegliare su di voi e di proteggere il vostro cammino di giovani del terzo millennio".
AC/VEGLIA UNIVERSITARI/… VIS 20030317 (320)

CONCLUSA SETTIMANA ESERCIZI SPIRITUALI PAPA E CURIA ROMANA


CITTA' DEL VATICANO, 15 MAR. 2003 (VIS). Questa mattina il Santo Padre Giovanni Paolo II, a conclusione della settimana dedicata agli esercizi spirituali con i membri della Curia Romana nella Cappella Redemptoris Mater in Vaticano, ha detto che i giorni trascorsi si sono rivelati: "occasione privilegiata per incontrare il Signore".

Il Papa ha espresso il suo "cordiale ringraziamento" al Predicatore degli Esercizi Spirituali, Arcivescovo Angelo Comastri, Prelato di Loreto, il quale "con tatto pastorale, con ricchezza di indicazioni ascetiche, con sapienza e devoto afflato, ha guidato i nostri passi all'incontro con il Dio dell'amore e della misericordia. (…) Insieme con Lei abbiamo ripercorso numerose pagine della Scrittura, scoprendovi prospettive nuove e affascinanti. (…) Abbiamo ascoltato inoltre esempi e testimonianze del nostro tempo, che ci hanno rinvigorito nella decisione di abbandonarci con fiducia nelle braccia di Dio, la cui misericordia 'si estende di generazione in generazione'".

"Lei ha portato la nostra attenzione" - ha proseguito il Santo Padre - "sulla Madonna, additandola come la creatura più fedele perché la più umile. Nella Vergine di Nazaret l'esperienza di Dio è giunta al vertice: grazie al suo 'fiat' alla volontà divina".

Infine il Santo Padre ha detto: "Vorrei poi ringraziare coloro che ci hanno aiutato in questi giorni, curando la liturgia, i canti e gli incontri in questa Cappella 'Redemptoris Mater', dove i mosaici ci fanno sentire vicini nella preghiera i nostri fratelli orientali". Il Papa ha concluso ringraziando "tutti coloro che ci sono stati vicini in questi giorni con la loro preghiera".

Al termine degli Esercizi Spirituali il Papa ha imposto il Sacro Pallio al Cardinale Joseph Ratzinger, Decano del Collegio Cardinalizio.
AC/CONCLUSIONE ESERCIZI SPIRITUALI/… VIS 20030317 (280)

UDIENZE

CITTA' DEL VATICANO, 17 MAR. 2003 (VIS). Il Santo Padre ha ricevuto oggi in udienze separate:

Sei Presuli della Conferenza Episcopale dell'Indonesia, in Visita "ad Limina Apostolorum":

- Il Cardinale Julius Riyadi Darmaatmadja, Arcivescovo di Giacarta.

- L'Arcivescovo Jakobus Duivenvoorde, di Merauke.

- L'Arcivescovo Hieronimus Herculanus Bumbun, di Pontianak.

- L'Arcivescovo Johannes Liku Ada', di Makassar.

- L'Arcivescovo Longinus da Cunha, di Ende.

- L'Arcivescovo Peter Turang, di Kupang.

Sabato 15 marzo il Santo Padre ha ricevuto in udienze separate:

- Sua Beatitudine il Cardinale Ignace Moussa I Daoud, Prefetto della Congregazione per le Chiese Orientali.

- Il Cardinale Peter Seiichi Shirayanagi, Arcivescovo emerito di Tokyo (Giappone).

- L'Arcivescovo Pedro López Quintana, Nunzio Apostolico in India e Nepal.

- L'Arcivescovo Angelo Comastri, Prelato di Loreto (Italia) e Predicatore degli Esercizi Spirituali.

- Il Cardinale Pio Laghi, Prefetto emerito della Congregazione per l'Educazione Cattolica.
AP/…/… VIS 20030317 (150)

LETTERA IV CENTENARIO NASCITA DI SAN GIUSEPPE DA COPERTINO


CITTA' DEL VATICANO, 17 MAR. 2003 (VIS). Questa mattina è stato reso pubblico il testo di una Lettera del Santo Padre Giovanni Paolo II al Padre Joachim Giermek, Ministro Generale dell'Ordine Francescano dei Frati Minori Conventuali, in occasione del quarto centenario della nascita di San Giuseppe da Copertino. Il Santo Padre scrive che: "Questo fedele discepolo del Poverello d'Assisi (…) conosciuto popolarmente come il 'Santo dei voli' a motivo delle sue frequenti estasi e della straordinarietà delle esperienze mistiche (…) continua a risplendere ai nostri giorni come faro che illumina il cammino quotidiano di quanti ricorrono alla sua celeste intercessione".

"Patrono degli studenti" - scrive ancora il Pontefice - "San Giuseppe da Copertino incoraggia il mondo della cultura, in particolare della scuola, a fondare il sapere umano sulla sapienza di Dio. Ed è proprio grazie a questa sua interiore docilità ai suggerimenti della sapienza divina che questo singolare Santo può proporsi come guida spirituale di ogni categoria di fedeli. Ai sacerdoti e ai consacrati, ai giovani e agli adulti, ai bambini e agli anziani".

Il Santo Padre ricorda la spiritualità di San Giuseppe, contraddistinta dal grande amore per il mistero dell'Incarnazione e dell'Eucaristia e dalla sua commovente partecipazione al mistero della Passione di Cristo ed osserva che "Il Crocifisso gli era sempre presente nella mente e nel cuore, tra le sofferenze di una vita incompresa e spesso ostacolata. Le lacrime gli scendevano copiose al pensiero della morte di Gesù sulla Croce, soprattutto perché, come amava ripetere, sono stati i peccati a trafiggere il corpo immacolato del Redentore col martello dell'ingratitudine, dell'egoismo e dell'indifferenza".

"San Giuseppe da Copertino" - scrive ancora il Papa - "si distinse per la semplicità e l'obbedienza. Distaccato da tutto, visse continuamente in cammino, spostandosi da un convento all'altro come i Superiori stabilivano, abbandonandosi in ogni circostanza nelle mani di Dio. (…) Nutrì un profondo attaccamento al Successore di Pietro ed ebbe un senso vivo della Chiesa, che amò in modo incondizionato. (…) E che dire della sua devozione filiale e commovente per la Vergine Santa? (…) Per lui Maria fu una vera madre con cui intratteneva rapporti filiali di semplice e sincera confidenza".

"Alla sua scuola" - conclude il Pontefice - "possano tutti imparare a percorrere la strada che conduce ad una santità 'feriale', contrassegnata dal compimento fedele del proprio quotidiano dovere".
GPII-LETTERA/GIUSEPPE DA COPERTINO/GIERMEK VIS 20030317 (400)

IL PAPA ESORTA COMUNITÀ INTERNAZIONALE "MAI PIÙ LA GUERRA!"


CITTA' DEL VATICANO, 16 MAR. 2003 (VIS). Oggi, durante la recita dell'Angelus, il Santo Padre Giovanni Paolo II ha lanciato un fortissimo appello ai Paesi Membri del Consiglio di Sicurezza dell'Organizzazione delle Nazioni Unite, affinché si rinunci all'uso delle armi in Iraq ed ha detto: "l'uso della forza rappresenta l'ultimo ricorso" e ha esortato l'Iraq a cooperare pienamente con la comunità internazionale. Ricordando di appartenere a quella generazione che ha vissuto la Seconda Guerra Mondiale il Santo Padre ha esclamato: "Mai più la guerra!".

Nelle riflessioni prima della recita dell'Angelus, il Papa ha detto: "Solo Cristo può rinnovare i cuori e ridare speranza ai popoli. L'odierna liturgia, presentando il misterioso evento della Trasfigurazione, ci fa sperimentare la potenza della sua luce, che vince le tenebre del dubbio e del male".

"In questa prospettiva di fede" - ha proseguito il Pontefice - "desidero rinnovare un pressante appello a moltiplicare l'impegno della preghiera e della penitenza, per invocare da Cristo il dono della sua pace. Senza conversione del cuore non c'è pace".

"I prossimi giorni saranno decisivi per gli esiti della crisi irachena. Preghiamo, perciò, il Signore perché ispiri a tutte le Parti in causa coraggio e lungimiranza. Certo, i Responsabili politici di Baghdad hanno l'urgente dovere di collaborare pienamente con la comunità internazionale, per eliminare ogni motivo d'intervento armato. A loro è rivolto il mio pressante appello: le sorti dei loro concittadini abbiano sempre la priorità!".

"Ma vorrei pure ricordare" - ha detto ancora il Papa - "ai Paesi membri delle Nazioni Unite, ed in particolare a quelli che compongono il Consiglio di Sicurezza, che l'uso della forza rappresenta l'ultimo ricorso dopo aver esaurito ogni altra soluzione pacifica, secondo i ben noti principi della stessa Carta dell'O.N.U.".

"Ecco perché - di fronte alle tremende conseguenze che un'operazione militare internazionale per le popolazioni dell'Iraq e per l'equilibrio dell'intera regione del Medio Oriente, già tanto provata, nonché per gli estremismi che potrebbero derivarne - dico a tutti: c'è ancora tempo per negoziare; c'è ancora spazio per la pace; non è mai troppo tardi per comprendersi e per continuare a trattare".

"Riflettere sui propri doveri" - ha concluso il Pontefice - "impegnarsi in fattivi negoziati non significa umiliarsi, ma lavorare con responsabilità per la pace. Inoltre, noi cristiani, siamo convinti che la pace autentica e duratura non è solo frutto di pur necessari accordi politici e intese fra individui e popoli, ma è dono di Dio a quanti si sottomettono a Lui e accettano con umiltà e gratitudine la luce del Suo Amore".

Infine, il Santo Padre, parlando a braccio, ha detto: "Io appartengo a quella generazione che ha vissuto la Seconda Guerra Mondiale ed è sopravvissuta. Ho il dovere di dire a tutti i giovani, a quelli più giovani di me, che non hanno avuto quest'esperienza: 'Mai più la guerra!', come disse Paolo VI nella sua prima visita alle Nazioni Unite. Dobbiamo fare tutto il possibile! Sappiamo bene che non è possibile la pace ad ogni costo. Ma sappiamo tutti quanto è grande, anzi grandissima, questa responsabilità. E quindi preghiera e penitenza!".
ANG/APPELLO PACE/… VIS 20030317 (520)

ALTRI ATTI PONTIFICI


CITTA' DEL VATICANO, 17 MAR. 2003 (VIS). Il Santo Padre ha nominato il Padre Martin Musonde Kivuva, finora Co-Direttore della Società Cattolica di produzione televisiva "Ukweli Video" di Nairobi (Kenya), Vescovo di Machakos (superficie: 13.698; popolazione: 2.008.889; cattolici: 648.209; sacerdoti: 132; religiosi: 142), Kenya. Il Vescovo eletto è nato nel 1952 a Muthetheni (Kenya) ed è stato ordinato sacerdote nel 1978. Il Vescovo Kivuva succede al Vescovo Urbanus Joseph Kioko, del quale il Santo Padre ha accettato la rinuncia al governo pastorale della medesima Diocesi presentata in conformità al canone 401, paragrafo 2, del Codice di Diritto Canonico.

Sabato 15 marzo è stato reso noto che il Santo Padre:

- Ha accettato la rinuncia al governo pastorale della Diocesi di Garzón (Colombia), presentata dal Vescovo Libardo Ramírez Gómez, in conformità al canone 401, paragrafo 2, del Codice di Diritto Canonico.

- Ha nominato il Sacerdote Callistus Rubaramira Vescovo di Kabale (superficie: 5.330; popolazione: 1.468.800; cattolici: 606.900; sacerdoti: 106; religiosi: 167), Uganda. Il Vescovo eletto è nato nel 1950 nella Diocesi di Kabale (Uganda) ed è stato ordinato sacerdote nel 1975. Finora è stato economo diocesano e membro della Commissione economica della stessa Conferenza Episcopale. Il Vescovo Rubaramira succede al Vescovo Robert Gay, M.Af., del quale il Santo Padre ha accettato la rinuncia al governo pastorale della medesima Diocesi presentata per raggiunti limiti d'età.

- Ha nominato il Vescovo Francisco Javier Martínez Fernández, finora Vescovo di Cordoba (Spagna), Arcivescovo Metropolita di Granada (superficie: 6.945; popolazione: 693.000; cattolici: 674.828; sacerdoti: 457; religiosi: 1.711; diaconi permanenti: 1), Spagna. L'Arcivescovo eletto è nato a Madrid (Spagna) nel 1947, è stato ordinato sacerdote nel 1972 e nel 1985 ha ricevuto la consacrazione episcopale.

- Ha nominato il Padre Martin Musonde Kivuva, finora Co-Direttore della Società Cattolica di produzione televisiva "Ukweli Video" di Nairobi (Kenya), Vescovo di Machakos (superficie: 13.698; popolazione: 2.008.889; cattolici: 648.209; sacerdoti: 132; religiosi: 142), Kenya. Il Vescovo eletto è nato nel 1952 a Muthetheni (Kenya) ed è stato ordinato sacerdote nel 1978. Il Vescovo Kivuva succede al Vescovo Urbanus Joseph Kioko, del quale il Santo Padre ha accettato la rinuncia al governo pastorale della medesima Diocesi presentata in conformità al canone 401, paragrafo 2, del Codice di Diritto Canonico.
RE:NER/…/…. VIS 20030317 (370)
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