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Il Vatican Information Service (VIS), istituito nell'ambito della Sala Stampa della Santa Sede, è un bollettino telematico che diffonde notizie relative all'attività magistrale e pastorale del Santo Padre e della Curia Romana...

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mercoledì 22 aprile 2009

ALTRI ATTI PONTIFICI

CITTA' DEL VATICANO, 22 APR. 2009 (VIS). Il Santo Padre ha nominato:

- Il Padre Charles Morerod, Decano della Facoltà di Filosofia della Pontificia Università San Tommaso d'Aquino in Roma e docente di Teologia dogmatica, Segretario Generale della Commissione Teologica Internazionale, nonché Consultore della Congregazione per la Dottrina della Fede.

- L'Arcivescovo Justo Mullor García, Nunzio Apostolico, Membro della Congregazione delle Cause dei Santi.

- I Signori Pablo Adrian Cavallero e Marcela Estale Benhaim Varela (Argentina), Membri del Pontificio Consiglio per la Famiglia.

- Il Monsignor Juan Miguel Ferer Grenesche, Vicario Generale dell'Arcidiocesi di Toledo (Spagna), Consultore della Congregazione per il Culto Divino e la Disciplina dei Sacramenti.

- Il Monsignor Wilhelm Imkamp, del Clero della Diocesi di Augsburg (Germania),
Consultore della Congregazione per il Culto Divino e la Disciplina dei Sacramenti.
NA/.../...                                       VIS 20090422 (140)


CALENDARIO CELEBRAZIONI PRESIEDUTE DAL SANTO PADRE

CITTA' DEL VATICANO, 22 APR. 2009 (VIS). Di seguito riportiamo il calendario delle celebrazioni presiedute dal Santo Padre e delle visite che effettuerà nel mese di maggio:

- Domenica 3: IV Domenica di Pasqua: alle ore 9:00, nella Basilica Vaticana, Ordinazione presbiterale dei Diaconi della Diocesi di Roma.

- Venerdì 8 - venerdì 15: Viaggio Apostolico in Terra Santa.

- Domenica 24: Solennità dell'Ascensione del Signore: Visita Pastorale a Montecassino (Italia).

Domenica 31: Solennità di Pentecoste. Alle ore 9:30, nella Basilica Vaticana, Santa Messa.
OCL/CALENDARIO:MAGGIO/...                                             VIS 20090422 (90)

COMMISSIONE BENI CULTURALI ADERISCE ADOZIONE MONUMENTO

CITTA' DEL VATICANO, 22 APR. 2009 (VIS). La Pontificia Commissione per i Beni Culturali della Chiesa, facendo seguito all'appello lanciato il 9 aprile 2009 tramite gli organi stampa e in perfetta sintonia con le strutture centrali ed abruzzesi del Ministero per i Beni e le Attività Culturali, si è assunta l'incarico di raccogliere le adesioni scritte per 'adottare' il restauro di una o più opere d'arte mobili lesionate dal recente sisma che ha colpito l'Abruzzo.

  La Pontificia Commissione per i Beni Culturali della Chiesa - informa un Comunicato reso pubblico oggi - invita perciò, tutti gli Istituti finanziari, culturali e museali, i laboratori di restauro pubblici e privati e i restauratori diplomati che non lo avessero già fatto, a perfezionare per iscritto la loro spontanea e gratuita adesione e la disponibilità all''adozione' di un'opera d'arte mobile con la formula 'da chiodo a chiodo', al seguente indirizzo e-mail: beniculturali@beniculturali.va

  Si prega, infine, di allegare alla domanda un essenziale curriculum dove siano chiaramente esplicitate la formazione e l'attività professionale svolta.
.../ADOZIONE MONUMENTO/BENI CULTURALI               VIS 20090422 (180)


GRANDE ATTUALITÀ DI SANT'ANSELMO

CITTA' DEL VATICANO, 22 APR. 2009 (VIS). Questa mattina è stato reso pubblico il Messaggio del Santo Padre Benedetto XVI al Cardinale Giacomo Biffi, Arcivescovo emerito di Bologna (Italia) ed Inviato Speciale del Papa alle celebrazioni del IX centenario della morte di Sant'Anselmo, che si svolgeranno ad Aosta (Italia), città natale del Dottore della Chiesa, nel corso di una settimana di iniziative culturali e religiose.

  L'anniversario della morte di Anselmo, avvenuta a Canterbury il 21 aprile 1109, scrive il Santo Padre costituisce "un'opportunità da non perdere per rinnovare la memoria di una tra le figure più luminose nella tradizione della Chiesa e nella stessa storia del pensiero occidentale europeo".

  "L'esemplare esperienza monastica di Anselmo, il suo metodo originale nel ripensare il mistero cristiano, la sua sottile dottrina teologica e filosofica, il suo insegnamento sul valore inviolabile della coscienza e sulla libertà come responsabile adesione alla verità e al bene, la sua appassionata opera di pastore d'anime, dedito con tutte le forze alla promozione della 'libertà della Chiesa', non hanno mai cessato di suscitare nel passato il più vivo interesse, che il ricordo della morte sta felicemente riaccendendo e favorendo in diversi modi e in vari luoghi".

  "L'intensa brama di sapere e l'innata propensione alla chiarezza e al rigore logico spingeranno Anselmo verso le 'scholae' del suo tempo. Egli approderà così al monastero di Le Bec (Normandia), dove verrà soddisfatta la sua inclinazione per la dialettica, e soprattutto si accenderà la sua vocazione claustrale. (...) Il Santo mirava a raggiungere la visione dei nessi logici intrinseci al mistero, a percepire la 'chiarezza della verità', e perciò a cogliere l'evidenza delle 'ragioni necessarie', intimamente sottese al mistero".

  "In realtà" - prosegue il Pontefice - "la sua ricerca dell''intelletto (intellectus)' disposto tra la 'fede (fides)' e la 'visione (species)' proviene, come fonte, dalla stessa fede ed è sostenuta dalla confidenza nella ragione, mediante la quale la fede in certa misura si illumina. (...) In Anselmo, priore ed abate di Le Bec, rileviamo poi alcune caratteristiche che ne definiscono ulteriormente il profilo personale. (...) Si resta affascinati dalla sua genialità educativa, che si esprime in quel metodo del discernimento - lui lo qualifica via discretionis (Ep. 61) -  che è lo stile un po' di tutta la sua vita, uno stile in cui si compongono la misericordia e la fermezza".

  "Nominato Arcivescovo di Canterbury (Inghilterra)", da Papa Urbano II "e iniziatosi così, il suo cammino più tribolato, appariranno in tutta la loro luce il suo 'amore della verità' (Ep. 327), la sua rettitudine, la sua rigorosa fedeltà alla coscienza, la sua 'libertà episcopale' (Ep. 206), la sua 'onestà episcopale' (Ep. 314), la sua insonne opera per la liberazione della Chiesa dai condizionamenti temporali e dalle servitù di calcoli non compatibili con la sua natura spirituale".

  "Si comprende come (...) Anselmo conservi tuttora una grande attualità e un forte fascino, e quanto possa essere proficuo rivisitare e ripubblicare i suoi scritti, e insieme rimeditare sulla sua vita.  (...) Affido a Lei, venerato Fratello, il compito di recare ai fedeli dell'antica e cara Città di Aosta l'esortazione a guardare con ammirazione e affetto a questo grande loro concittadino, la cui luce continua a brillare in tutta la Chiesa, soprattutto là dove sono coltivati l'amore per le verità della fede e il gusto per il loro approfondimento mediante la ragione".
MESS/CENTENARIO SANT'ANSELMO/BIFFI                   VIS 20090422 (550)


AMBROGIO AUTPERTO SEPPE SCOPRIRE VERO VOLTO CHIESA

CITTA' DEL VATICANO, 22 APR. 2009 (VIS). Questa mattina, proseguendo le catechesi sui grandi scrittori medioevali della Chiesa d'Oriente e d'Occidente, il Santo Padre Benedetto XVI ha dedicato la catechesi dell'Udienza Generale di questo mercoledì, tenutasi in Piazza San Pietro, ad Ambrogio Autperto.

  "Oggi vorrei parlare di Ambrogio Autperto" - ha detto Benedetto XVI - un autore dell'VIII secolo - piuttosto sconosciuto: le sue opere infatti erano state attribuite in gran parte ad altri personaggi più noti, da Sant'Ambrogio di Milano a Sant'Ildefonso".

  "Nato in Provenza, da distinta famiglia, Ambrogio Autperto - secondo il suo tardivo biografo Giovanni - fu alla corte del re franco Pipino il Breve ove, oltre all'incarico di ufficiale, svolse in qualche modo anche quello di precettore del futuro imperatore Carlo Magno. Probabilmente al seguito di Papa Stefano II, (...) Autperto venne in Italia ed ebbe modo di visitare la famosa abbazia benedettina di San Vincenzo, alle sorgenti del Volturno, nel ducato di Benevento. (...) Poco dopo la sua visita, Ambrogio Autperto decise di abbracciare la vita religiosa ed entrò in quel monastero (...). Intorno all'anno 761 venne ordinato sacerdote e il 4 ottobre del 777 fu eletto abate". Morì il 30 gennaio 784.

  "Ambrogio Autperto fu monaco ed abate" - ha affermato Benedetto XVI - "in un'epoca segnata da forti tensioni politiche, che si ripercuotevano anche sulla vita all'interno dei monasteri. Di ciò si hanno echi frequenti e preoccupati nei suoi scritti. Egli denuncia, ad esempio, la contraddizione tra la splendida apparenza esterna dei monasteri e la tiepidezza dei monaci (...)". Nel trattato ascetico "'Conflictus vitiorum et virtutum' ('Conflitto tra i vizi e le virtù'), (...) Ambrogio Autperto intende ammaestrare i monaci in modo concreto sul come affrontare il combattimento spirituale giorno per giorno".

  "Autperto osserva poi che l'avidità di guadagno dei ricchi e dei potenti nella società del suo tempo" - ha proseguito il Pontefice - "esiste anche nell'interno delle anime dei monaci e scrive perciò un trattato intitolato 'De cupiditate', in cui, con l'apostolo Paolo, denuncia fin dall'inizio la cupidigia come la radice di tutti i mali".

  "Rilievo questo" - ha ribadito il Santo Padre - "che alla luce della presente crisi economica mondiale, rivela tutta la sua attualità. Vediamo che proprio da questa radice della cupidigia tale crisi è nata".

  L'insegnamento di Autperto vale "anche per l'uomo di questo mondo, anche per il ricco vale di dovere di combattere contro la cupidigia, contro la voglia di possedere, di apparire, contro il concetto falso di libertà come facoltà di disporre di tutto secondo il proprio arbitrio. Anche il ricco deve trovare l'autentica strada della verità, dell'amore e così della retta via".

  "L'opera più importante di Ambrogio Autperto" - ha ricordato il Papa - "è sicuramente il suo commento in dieci libri all''Apocalisse': esso costituisce, dopo secoli, il primo commento ampio nel mondo latino all'ultimo libro della Sacra Scrittura. In quest'opera l'Autore sottolinea che "la Chiesa non può mai essere separata da Gesù Cristo"

  Ambrogio "guarda a Maria come a modello della Chiesa. (...) Autperto vede un ruolo decisivo della Vergine Maria nell'opera della Redenzione (...). Con buona ragione quindi Ambrogio Autperto è considerato il primo grande mariologo in Occidente. Alla pietà che, secondo lui, deve liberare l'anima dall'attaccamento ai piaceri terreni e transitori, egli ritiene debba unirsi il profondo studio delle scienze sacre, soprattutto la meditazione delle Sacre Scritture".

  "Possiamo vedere oggi in Ambrogio Autperto una personalità vissuta in un tempo di forte strumentalizzazione politica della Chiesa, in cui nazionalismo e tribalismo avevano sfigurato il volto della Chiesa. Ma lui, in mezzo a tutte queste difficoltà che conosciamo anche noi, seppe scoprire il vero volto della Chiesa in Maria, nei Santi. E seppe così capire che cosa vuol dire essere cattolico, essere cristiano, vivere della Parola di Dio, entrare in questo abisso e così vivere il mistero della Madre di Dio. (...) Ascoltiamo questo messaggio e preghiamo il Signore" - ha concluso il Pontefice - "perché ci aiuti a vivere il mistero della Chiesa oggi, in questo nostro tempo".
AG/AMBROGIO AUTPERTO/...                           VIS 20090422 (670)


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