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Il Vatican Information Service (VIS), istituito nell'ambito della Sala Stampa della Santa Sede, è un bollettino telematico che diffonde notizie relative all'attività magistrale e pastorale del Santo Padre e della Curia Romana...

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lunedì 14 marzo 2005

ALTRI ATTI PONTIFICI

CITTA' DEL VATICANO, 12 MAR. 2005 (VIS). Il Santo Padre:

- Ha nominato l'Arcivescovo André Vingt-Trois, di Parigi, (Francia), Ordinario per i cattolici di rito orientale residenti in Francia e sprovvisti di Ordinario proprio.

- Ha accettato la rinuncia all'ufficio di Ordinario per i cattolici di rito orientale residenti in Francia e sprovvisti di ordinario proprio, canonicamente presentata dal Cardinale Jean-Marie Lustiger, Arcivescovo emerito di Parigi (Francia).

Sabato 12 marzo è stato reso noto che il Santo Padre ha nominato il Monsignore Joseph Kariyil, finora Vicario Generale della Diocesi di Cochin (India), Vescovo di Punalur (superficie: 5.052; popolazione: 2.482.000; cattolici: 46.708; sacerdoti: 50; religiosi: 237), India. Il Vescovo eletto è nato ad Arthunkal (India), nel 1949 ed ha ricevuto l'ordinazione sacerdotale nel 1973. Il Vescovo Kariyil succede al Vescovo Mathias Kappil, del quale il Santo Padre ha accettato la rinuncia al governo pastorale della medesima Diocesi presentata per raggiunti limiti d'età.
NA:NER:RE/.../ VIS 20050314 (160)

IL CARDINALE TAURAN ALL'INAUGURAZIONE MUSEO OLOCAUSTO


CITTA' DEL VATICANO, 14 MAR. 2005 (VIS). Il Dr.Joaquín Navarro-Valls, Direttore della Sala Stampa della Santa Sede, ha rilasciato questa mattina la seguente dichiarazione: "

"Domani, 15 marzo, l'Eminentissimo Cardinale Jean-Louis Tauran, Archivista e Bibliotecario di Santa Romana Chiesa, prenderà parte, in qualità di Rappresentante del Santo Padre, all'inaugurazione del nuovo Museo della Storia dell'Olocausto a Yad Vashem, a Gerusalemme".
OP/MUSEO OLOCAUSTO/GERUSALEMME:TAURAN VIS 20050314 (70)

APPELLO SANTA SEDE SOLUZIONE CRISI PROFUGHI DARFUR


CITTA' DEL VATICANO, 14 MAR. 2005 (VIS). Oggi è stato reso pubblico il testo dell'intervento, del 10 marzo scorso, del Monsignor Fortunatus Nwachukwu, Consigliere di Nunziatura della Missione Permanente della Santa Sede presso l'Ufficio delle Nazioni Unite e delle Istituzioni Specializzate a Ginevra, alla 32° Riunione del Comitato Permanente del Comitato Esecutivo dell'Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i Rifugiati (ACNUR), tenutasi a Ginevra dall'8 all'11 marzo.

"La situazione dei profughi in Africa" - ha detto il Monsignor Nwachukwu nel suo intervento dedicato alla crisi delle popolazioni di profughi del Darfur (Sudan), "è una profonda ferita per tutta la famiglia umana. Le condizioni tragiche e precarie di questi milioni di persone sradicate con la forza dai loro villaggi e dalle loro terre esige decisioni rapide e concrete che ne allevino le sofferenze e ne proteggano i diritti".

Il Monsignor Nwachukwu ha ricordato che: "fra i segnali positivi dell'anno passato vi è stato il rimpatrio volontario ed organizzato dei profughi, grazie al quale la vita di decine di migliaia di persone ha cominciato a normalizzarsi". Tuttavia lo stanziamento di fondi è stato "insufficiente" e si è avuto un "intensificarsi della violenza e dei maltrattamenti delle popolazioni di profughi del Darfur dove la situazione umanitaria è critica. Attacchi sistematici alle popolazioni civili, la distruzione di infrastrutture e di interi villaggi e l'eliminazione del bestiame e dei raccolti provocano l'aumento incessante del dislocamento delle popolazioni civili".

"Se sono fortunati" - ha aggiunto il Delegato della Santa Sede - "le persone diventano profughi passando il confine e finendo in un campo profughi in Ciad dove trovano protezione ed una relativa sicurezza. (...) La sorveglianza militare dell'Unione Africana è insufficiente numericamente e manca del necessario supporto logistico".

In conclusione, ha affermato Monsignor Nwachukwu, nonostante "la coraggiosa presenza ed assistenza dell'UNHCR, e di altre agenzie delle Nazioni Unite, e di molte Organizzazioni non governative, (...) è urgente che le Nazioni Unite assumano una guida forte, e vi sia un coordinamento globale affidato ad un'unica agenzia di assistenza esterna e di protezione dei profughi interni, sia nei campi profughi che in altri luoghi. (...) Come comunità internazionale dobbiamo sviluppare un sistema affidabile che protegga effettivamente coloro che sono rimasti nel proprio paese, ma hanno dovuto abbandonare le proprie case".
DELSS/PROFUGHI/GINEVRA:NWACHUWKU VIS 20050314 (370)

GIOVANNI PAOLO II RIENTRA IN VATICANO DAL GEMELLI


CITTA' DEL VATICANO, 13 MAR. 2005 (VIS). Questa mattina, poche ore prima il suo rientro in Vaticano, il Santo Padre Giovanni Paolo II è apparso alla finestra della sua stanza d'ospedale per l'Angelus di mezzogiorno e per benedire i fedeli convenuti nel piazzale antistante il Policlinico Gemelli. L'Arcivescovo Leonardo Sandri, Sostituto della Segreteria di Stato per gli Affari Generali, ha guidato la recita della preghiera mariana in Piazza San Pietro ed ha letto le meditazioni del Papa. I pellegrini hanno potuto vedere il Santo Padre Giovanni Paolo II che recitava l'Angelus dalla sua stanza d'ospedale, su alcuni maxi schermi collocati in Piazza San Pietro.

Il Santo Padre ha dedicato le sue riflessioni ai mass media. "In questi giorni di degenza ospedaliera, qui al 'Gemelli'" - si legge nel Messaggio letto dall'Arcivescovo Sandri - "avverto in modo particolare la presenza e l'attenzione di tanti operatori dei mass media. Oggi desidero rivolgere ad essi una parola di gratitudine, perché so che non senza sacrificio svolgono il loro apprezzato servizio, grazie al quale i fedeli, in ogni parte del mondo, possono sentirmi più vicino ed accompagnarmi con l'affetto e la preghiera".

"Molto importante è il ruolo dei mass media nella nostra epoca di comunicazione globale. Grande è pure la responsabilità di quanti operano in questo campo, chiamati a fornire un'informazione puntuale, rispettosa della dignità della persona umana e attenta al bene comune".

"In questo tempo di Quaresima, che invita a nutrirsi più abbondantemente della Parola di Dio, mi è caro ricordare che è possibile alimentare il proprio spirito anche mediante radio, televisione e internet. Sono grato a coloro che si dedicano a queste nuove forme di evangelizzazione valorizzando i mass media".

Il Messaggio si conclude esprimendo la speranza del Papa "di vedere numerosi giovani prendere parte, in Piazza San Pietro, alla solenne Liturgia della Domenica delle Palme, che idealmente ci proietta verso la Giornata Mondiale della Gioventù, in programma a Colonia in Germania".

Poco prima delle 18:30, il Santo Padre Giovanni Paolo II è stato dimesso dal Policlinico Gemelli, dove era stato ricoverato per la seconda volta nello stesso mese il 24 febbraio scorso. A bordo di un autoveicolo grigio, seduto al lato del conducente, salutato dai fedeli che affollavano le vie adiacenti e Piazza San Pietro, il Papa ha fatto poco dopo ritorno in Vaticano, dove, come ha precisato il Dr. Joaquín Navarro-Valls, continuerà le terapie e la convalescenza.
ANG/MEDIA:DIMISSIONE GEMELLI/... VIS 20050314 (380)

NOMINE ASSEMBLEA SINODO SULL'EUCARISTIA IN OTTOBRE


CITTA' DEL VATICANO, 12 MAR. 2005 (VIS). Il Santo Padre ha nominato i Presidenti Delegati per l'Undicesima Assemblea Generale Ordinaria del Sinodo dei Vescovi, che avrà luogo in Vaticano, dal 2 al 29 ottobre 2005, sul tema: "L'Eucaristia fonte e culmine della vita e della missione della Chiesa".

I Presidenti Delegati sono: il Cardinale Francis Arinze, Prefetto della Congregazione per il Culto Divino e la Disciplina dei Sacramenti; il Cardinale Juan Sandoval Íñiguez, Arcivescovo di Guadalajara (Messico); il Cardinale Telesphore Placidus Toppo, Arcivescovo di Ranchi (India). Il Relatore Generale sarà il Cardinale Angelo Scola, Patriarca di Venezia (Italia) ed il Segretario Speciale sarà l'Arcivescovo Roland Minnerath, di Dijon (Francia).
.../NOMINE SINODO 2005/.. VIS 20050314 (120)

CONVERSIONE PRESUPPONE CONFESSIONE PROPRI PECCATI


CITTA' DEL VATICANO, 12 MAR. 2005 (VIS). Oggi è stato reso pubblico un Messaggio del Santo Padre Giovanni Paolo II al Cardinale James Francis Stafford, Penitenziere Maggiore della Penitenzieria Apostolica, ai suoi collaboratori, ai Penitenzieri delle Patriarcali Basiliche di Roma, ed ai sacerdoti che partecipano al Corso sul Foro interno, organizzato dal Tribunale della Penitenzieria Apostolica.

"Viviamo in una società" - scrive il Santo Padre nel Messaggio datato 8 marzo - "che sembra spesso aver smarrito il senso di Dio e del peccato. Più urgente si fa, pertanto, in questo contesto, l'invito di Cristo alla conversione, che presuppone la consapevole confessione dei propri peccati e la relativa domanda di perdono e di salvezza".

Giovanni Paolo II ricorda che: "Nella tradizione della Chiesa la riconciliazione sacramentale è sempre stata considerata in stretta relazione con il banchetto sacrificale dell'Eucaristia, memoriale della nostra redenzione. In quest'anno, particolarmente dedicato al Mistero eucaristico, mi pare quanto mai utile richiamare la vostra attenzione sul vitale rapporto esistente tra questi due Sacramenti".

"Nel rito della Santa Messa" - si legge ancora nel Messaggio - "molti elementi sottolineano quest'esigenza di purificazione e di conversione: dall'atto penitenziale iniziale alle preghiere per ottenere il perdono, dal segno della pace, alle preghiere che i sacerdoti e i fedeli recitano prima della comunione. Solo chi ha sincera coscienza di non aver commesso un peccato mortale può ricevere il corpo di Cristo".

"Carissimi fratelli" - esorta infine il Papa - "siate solleciti nel celebrare voi stessi il Mistero eucaristico con purezza di cuore e amore sincero. Il Signore ci ammonisce a non diventare tralci recisi dalla vite. Con chiarezza e semplicità predicate la retta dottrina circa la necessità del sacramento della Riconciliazione per accostarsi alla comunione, quando si è consapevoli di non essere nella grazia di Dio. Al tempo stesso incoraggiate i fedeli a ricevere il corpo e il sangue di Cristo per essere purificati dai peccati veniali e dalle imperfezioni, in modo che le Celebrazioni eucaristiche risultino gradite a Dio e ci associno all'offerta della Vittima santa ed immacolata, con il cuore contrito ed umiliato, confidente e riconciliato. Siate per tutti ministri assidui, disponibili e competenti del sacramento della Riconciliazione, vere immagini del Cristo, santo e misericordioso".
MESS/RICONCILIAZIONE:EUCARISTIA/STAFFORD VIS 20050314 (370)

FERVIDO AMORE EUCARISTIA ARDA NEL VOSTRO CUORE


CITTA' DEL VATICANO, 12 MAR. 2005 (VIS). Il Santo Padre Giovanni Paolo II ha indirizzato un Messaggio ai membri della Congregazione dei Chierici Mariani sotto il Titolo della Immacolata Concezione della Beata Vergine Maria, (Padri Mariani), in occasione del Capitolo Generale dell'Istituto. Il Messaggio reso pubblico oggi dal Policlinico Gemelli, è datato 10 marzo.

La Congregazione dei Padri Mariani è stata fondata in Polonia nel 1673 dal Servo di Dio Stanislao di Gesù e Maria Papczynski il quale, scrive il Papa, "ha saputo diffondere e difendere con coraggio la verità dell'Immacolata Concezione prima ancora che fosse definita come dogma di fede. Seguite fedelmente il suo esempio e propagate attorno a voi la devozione mariana".

"In quest'anno, particolarmente dedicato al mistero dell'Eucaristia" - scrive il Santo Padre - "fate ancor più di questo mirabile Sacramento il centro della vostra esistenza personale e comunitaria, ponendovi con docilità alla scuola della Vergine Santa, 'Donna eucaristica'. (...) Se arderà nel vostro cuore un fervido amore per l'Eucaristia e per la Madonna rendete i santuari nei quali in diverse parti del mondo prestate il vostro apprezzato servizio, sempre più veri 'cenacoli' di preghiera e di accoglienza".

Ricordando "i religiosi esemplari" della Congregazione "che hanno servito la Chiesa in svariati campi, trovandosi non di rado in situazioni difficili e rischiose", fino a dare la vita, il Papa esorta i Padri Mariani con queste parole: "Intensificate il vostro slancio apostolico, impegnandovi con rinnovato entusiasmo nel promuovere le vocazioni sacerdotali e religiose e preparando adeguatamente gli aspiranti del vostro Istituto ad essere generosi operai nella vigna del Signore. Cresca pure la vostra collaborazione pastorale con i fedeli laici, dedicando speciale cura ai giovani e ai bisognosi, agli emarginati e agli anziani. Per tutti siate apostoli e testimoni della Misericordia Divina".

"'Pro Christo et Ecclesia': continui ad essere questo il programma della vostra Famiglia religiosa alla quale auguro una messe abbondante di frutti apostolici".
MESS/CAPITOLO GENERALE/MARIANI VIS 20050314 (330)
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