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lunedì 14 marzo 2005

CONVERSIONE PRESUPPONE CONFESSIONE PROPRI PECCATI


CITTA' DEL VATICANO, 12 MAR. 2005 (VIS). Oggi è stato reso pubblico un Messaggio del Santo Padre Giovanni Paolo II al Cardinale James Francis Stafford, Penitenziere Maggiore della Penitenzieria Apostolica, ai suoi collaboratori, ai Penitenzieri delle Patriarcali Basiliche di Roma, ed ai sacerdoti che partecipano al Corso sul Foro interno, organizzato dal Tribunale della Penitenzieria Apostolica.

"Viviamo in una società" - scrive il Santo Padre nel Messaggio datato 8 marzo - "che sembra spesso aver smarrito il senso di Dio e del peccato. Più urgente si fa, pertanto, in questo contesto, l'invito di Cristo alla conversione, che presuppone la consapevole confessione dei propri peccati e la relativa domanda di perdono e di salvezza".

Giovanni Paolo II ricorda che: "Nella tradizione della Chiesa la riconciliazione sacramentale è sempre stata considerata in stretta relazione con il banchetto sacrificale dell'Eucaristia, memoriale della nostra redenzione. In quest'anno, particolarmente dedicato al Mistero eucaristico, mi pare quanto mai utile richiamare la vostra attenzione sul vitale rapporto esistente tra questi due Sacramenti".

"Nel rito della Santa Messa" - si legge ancora nel Messaggio - "molti elementi sottolineano quest'esigenza di purificazione e di conversione: dall'atto penitenziale iniziale alle preghiere per ottenere il perdono, dal segno della pace, alle preghiere che i sacerdoti e i fedeli recitano prima della comunione. Solo chi ha sincera coscienza di non aver commesso un peccato mortale può ricevere il corpo di Cristo".

"Carissimi fratelli" - esorta infine il Papa - "siate solleciti nel celebrare voi stessi il Mistero eucaristico con purezza di cuore e amore sincero. Il Signore ci ammonisce a non diventare tralci recisi dalla vite. Con chiarezza e semplicità predicate la retta dottrina circa la necessità del sacramento della Riconciliazione per accostarsi alla comunione, quando si è consapevoli di non essere nella grazia di Dio. Al tempo stesso incoraggiate i fedeli a ricevere il corpo e il sangue di Cristo per essere purificati dai peccati veniali e dalle imperfezioni, in modo che le Celebrazioni eucaristiche risultino gradite a Dio e ci associno all'offerta della Vittima santa ed immacolata, con il cuore contrito ed umiliato, confidente e riconciliato. Siate per tutti ministri assidui, disponibili e competenti del sacramento della Riconciliazione, vere immagini del Cristo, santo e misericordioso".
MESS/RICONCILIAZIONE:EUCARISTIA/STAFFORD VIS 20050314 (370)

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