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Il Vatican Information Service (VIS), istituito nell'ambito della Sala Stampa della Santa Sede, è un bollettino telematico che diffonde notizie relative all'attività magistrale e pastorale del Santo Padre e della Curia Romana...

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martedì 5 novembre 2002

GIOVANNI PAOLO II RICORDA LE VITTIME DEL TERREMOTO


CITTA' DEL VATICANO, 1 NOV. 2002 (VIS). Alle 12:00 di oggi, Solennità di Tutti i Santi, il Santo Padre Giovanni Paolo II si è affacciato alla finestra del suo studio nel Palazzo Apostolico Vaticano per recitare l'Angelus con i fedeli convenuti in Piazza San Pietro. Nel pomeriggio il Papa si è recato nelle Grotte Vaticane per pregare per tutti i defunti.

  "Oggi la Chiesa, come dice la Liturgia" - ha detto il Santo Padre - "ha 'la gioia di celebrare in un'unica festa i meriti e la gloria di tutti i Santi': non solo di quelli che essa ha proclamato nel corso dei secoli, ma anche degli innumerevoli uomini e donne la cui santità, nascosta in questo mondo, è ben nota a Dio e risplende nel suo Regno eterno".

  Il Santo Padre Giovanni Paolo II ha proseguito affermando che: "La festa odierna ci invita a volgere lo sguardo al Cielo, meta del nostro pellegrinaggio terreno. Là ci attende la festosa comunità dei Santi. Là ci ritroveremo con i nostri cari defunti, per i quali s'eleverà la preghiera nella grande commemorazione liturgica di domani".

  "Il 2 novembre, però, ci chiede di non dimenticare, anzi, in un certo senso di privilegiare nella preghiera le anime di tanti defunti che nessuno ricorda. (…) Prego soprattutto per le vittime dei fatti di sangue, che nei mesi scorsi ed anche in questi giorni hanno continuato ad affliggere l'umanità. La commemorazione di tutti i defunti non può non essere anche una corale invocazione di pace: pace per chi ha vissuto, pace per chi vive, pace per chi vivrà".

  Dopo la preghiera dell'Angelus, il Santo Padre riferendosi ai terremoti che hanno colpito la Sicilia e altre zone dell'Italia centro-meridionale, "che hanno provocato gravi sofferenze e disagi a quelle care popolazioni", ha espresso la sua profonda "vicinanza spirituale alle persone colpite da questi tragici eventi, pensando specialmente ai bambini coinvolti nel crollo di un edificio scolastico a San Giuliano di Puglia. Mentre elevo al Signore la mia accorata preghiera per le vittime e per i loro familiari, rivolgo una affettuosa parola di incoraggiamento ai sopravvissuti e a quanti sono impegnati nei soccorsi, auspicando che siano sostenuti dalla solidarietà dell'intera Nazione".

  La sera dello stesso giorno, come ogni anno, il Santo Padre si è recato in visita nelle Grotte Vaticane per pregare per i Sommi Pontefici defunti e per tutti i defunti ed ha pronunciato la seguente preghiera: "In queste Grotte vaticane affidiamo alla misericordia del Padre anzitutto le vittime del terremoto che ha colpito il sud dell'Italia e in particolare i numerosi bambini che hanno perso la vita, i loro genitori e le loro famiglie. Preghiamo anche per coloro che hanno qui il loro sepolcro e attendono la risurrezione della carne: in particolare i Sommi Pontefici, che hanno svolto il servizio di Pastori della Chiesa Universale, perché siano partecipi dell'eterna liturgia del cielo".
ANG/SANTI:DEFUNTI/…                         VIS 20021105 (490)

ANGELUS: COMMEMORAZIONE DEFUNTI E VITTIME TERREMOTO


CITTA' DEL VATICANO, 3 NOV. 2002 (VIS). Alle 12:00 di oggi, il Santo Padre Giovanni Paolo II è apparso alla finestra del suo studio nel Palazzo Apostolico Vaticano per recitare l'Angelus con i fedeli convenuti in Piazza San Pietro. Nell'introdurre la preghiera mariana, il Papa ha ricordato la Commemorazione di Tutti i Fedeli Defunti ed ha chiesto di pregare per le vittime del terremoto che ha colpito l'Italia centromeridionale.

  Ricordando la Commemorazione liturgica di tutti i fedeli defunti il Papa ha detto: "Dalla Chiesa, sparsa nel mondo, si è levata una corale invocazione al Dio della vita e della pace, perché accolga nel suo Regno di luce infinita tutte le anime, specialmente le più abbandonate e bisognose della sua misericordia" ed ha aggiunto che: "Il mondo di oggi ha più che mai bisogno di riscoprire il senso del vivere e del morire nella prospettiva della vita eterna. Al di fuori di essa, la cultura moderna, nata per esaltare l'uomo e la sua dignità, si trasforma paradossalmente in cultura di morte".

  Il Santo Padre, ricordando che domani, 4 novembre, si celebra la memoria liturgica di San Carlo Borromeo, Suo giorno onomastico, ha espresso la sua "gratitudine a quanti, ricordando la ricorrenza di San Carlo, mi hanno fatto pervenire gli auguri per l'onomastico. Ringrazio soprattutto per le preghiere assicuratemi e di cuore le ricambio".

  Dopo l'Angelus il Santo Padre ha detto: "Oggi abbiamo tutti partecipato spiritualmente al dolore della comunità di San Giuliano di Puglia, tanto provata dalla tragica scomparsa di numerosi suoi figli. Ancora una volta desidero dire a quelle care famiglie che il Papa è loro vicino e che prega per loro, implorando dal Signore, per intercessione di Maria, Madre di misericordia, il conforto della fede e della speranza cristiana".

  Nelle prime ore della mattinata il Santo Padre aveva affidato all'Arcivescovo Paolo Romeo, Nunzio Apostolico in Italia, un Messaggio alla comunità di San Giuliano di Puglia che nella stessa mattina celebrava i funerali delle 29 vittime del terremoto, in gran parte bambini, morti nel crollo della loro scuola.

  Queste le parole del Santo Padre: "In quest'ora di profondo dolore per tante famiglie di San Giuliano di Puglia, che, affrante dal dolore, si apprestano a porgere l'estremo addio ai loro cari, desidero esprimere nuovamente loro tutta la mia paterna vicinanza, affidando nelle mani del Padre che sta nei cieli le giovani vite di chi ci ha lasciato, ed implorando per tutti il conforto della fede e della speranza cristiana. Per la diletta comunità di San Giuliano chiedo poi al Signore il dono della serenità in questa tragica circostanza, sicuro che questa susciterà in tutti quei sentimenti di profonda solidarietà, che sono prezioso patrimonio del popolo italiano".
ANG/VITTIME TERREMOTO/…                     VIS 20021105 (460)

UDIENZE


CITTA' DEL VATICANO, 4 NOV. 2002 (VIS). Lunedì 4 novembre il Santo Padre ha ricevuto i Cardinali: Opilio Rossi, Antonio Innocenti, Paul Augustin Mayer, Alfons M. Stickler, Angelo Felici, Giovanni Canestri, Antonio M. Javierre Ortas, José T. Sanchez, Fiorenzo Angelini, Luigi Poggi, Gilberto Agustoni e Giovanni Cheli.
AP/…/…                                   VIS 20021105 (50)

SANTA MESSA COMMEMORAZIONE PRELATI DEFUNTI ULTIMO ANNO


CITTA' DEL VATICANO, 5 NOV. 2002 (VIS). Questa mattina, nella Basilica Vaticana, il Santo Padre Giovanni Paolo II ha tenuto l'omelia della Santa Messa, celebrata dal Cardinale Angelo Sodano, Segretario di Stato, per tutti i Cardinali, Arcivescovi e Vescovi morti negli ultimi dodici mesi. 

 "La solennità di Tutti i Santi e la Commemorazione di Tutti i Fedeli Defunti" - ha ricordato il Santo Padre - "suscitano ogni anno nella Comunità ecclesiale un intenso e diffuso clima di preghiera. Un clima (…) in cui la consolante certezza della comunione dei santi lenisce il dolore, mai del tutto sopito, per le persone scomparse".

  Il Papa affermando che i Presuli defunti "sono vivamente presenti al nostro spirito" ha ricordato che: "Ad alcuni di loro mi legavano vincoli di profonda amicizia" ed ha menzionato in particolare i Cardinali morti negli ultimi dodici mesi: "Paolo Bertoli, Franjo Kuharic, Louis-Marie Billé, Alexandru Todea, Johannes Joachim Degenhardt, Lucas Moreira Neves, François Xavier Nguyên Van Thuân, John Baptist Wu Cheng-Chung".

  "Questi nostri Fratelli sono arrivati alla meta" - ha proseguito il Pontefice. "C'è stato un giorno in cui ciascuno di loro, fresco ancora di energie, ha pronunciato il suo 'eccomi!' al momento di essere ordinato Sacerdote. (…) Nell'ora della morte, hanno pronunciato l'ultimo 'eccomi', unito a quello di Gesù, che morì affidando il suo spirito nelle mani del Padre".

  Il Santo Padre ha ricordato che i defunti di cui si celebra oggi la commemorazione: "Sono stati Pastori, Pastori del gregge di Cristo. (…) Con il servizio della predicazione, hanno instillato nei cuori dei fedeli la sconvolgente e consolante verità dell'amore di Dio. (…) Nel nome del Dio d'amore, le loro mani hanno benedetto, le loro parole confortato, la loro presenza - anche silenziosa - ha testimoniato con eloquenza che la misericordia di Dio non ha fine, che è inesauribile la sua compassione".

  "Alcuni di loro" - ha detto il Santo Padre al termine dell'omelia - "hanno avuto la grazia di offrire tale testimonianza in modo eroico, affrontando dure prove e disumane persecuzioni".
HML/MEMORIA PRELATI DEFUNTI/…             VIS 20021105 (350)

IN MEMORIAM


CITTA' DEL VATICANO, 5 NOV. 2002 (VIS). Nelle scorse settimane sono deceduti i Prelati:

- Il Vescovo Philippe Chebaya, emerito di Baalbek - Deir El-Ahmar dei Maroniti, (Libano), il 9 ottobre, all'età di 82 anni.
- L'Arcivescovo Octavio Nicolás Derisi, già Ausiliare di La Plata (Argentina), il 22 ottobre, all'età di 95 anni.
- Il Vescovo Denzil Reginald D'Souza, emerito di Aizawl (India), il 25 ottobre, all'età di 73 anni.
- L'Arcivescovo José Sebastian Laboa, Nunzio Apostolico, il 24 ottobre, all'età di 79 anni.
- Il Vescovo Christopher Mwoleka, emerito di Rulenge (Tanzania), il 16 ottobre, all'età di 75 anni.
- Il Vescovo Louis Bertrand Tirilly, SS.CC., emerito di Taiohae o Tefenuaenata (Isole Marchese, Polinesia Francese), il 25 ottobre, all'età di 90 anni.
…/DECEDUTI/…                             VIS 20021105 (130)
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