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Il Vatican Information Service (VIS), istituito nell'ambito della Sala Stampa della Santa Sede, è un bollettino telematico che diffonde notizie relative all'attività magistrale e pastorale del Santo Padre e della Curia Romana...

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mercoledì 14 febbraio 2007

ALTRI ATTI PONTIFICI


CITTA' DEL VATICANO, 14 FEB. 2007 (VIS). Il Santo Padre:

- Ha nominato il Sacerdote John Moolachira, Vescovo di Diphu (superficie: 15.222; popolazione: 1.090.150; cattolici: 44.840; sacerdoti: 44; religiosi; 133), India. Il Vescovo eletto, già Rettore del Seminario Minore di Tezpur e Parroco di Udalguri (India), è nato nel 1951 a Puthusserykadavu (India), ed è stato ordinato sacerdote nel 1978.

- Ha nominato il Monsignore Daniel Fernández Torres, Vescovo Ausiliare dell'Arcidiocesi di San Juan de Puerto Rico (superficie: 1.056; popolazione: 1.427.970; cattolici: 1.063.808; sacerdoti: 296; religiosi: 690; diaconi permanenti. 225), Porto Rico. Il Vescovo eletto, finora Parroco di "Nuestra Señora del Carmen" in Arecibo (Porto Rico), è nato a Chicago (Stati Uniti d'America), nel 1964 ed è stato ordinato sacerdote nel 1995.
NER:NEA/.../MOOLACHIRA:FERNÁNDEZ                   VIS 20070214 (130)


TELEGRAMMA DI CORDOGLIO DEL PAPA ATTENTATO BEIRUT


CITTA' DEL VATICANO, 14 FEB. 2007 (VIS). Riportiamo di seguito il testo del telegramma di cordoglio che il Santo Padre Benedetto XVI ha fatto pervenire, tramite il Cardinale Segretario di Stato Tarcisio Bertone, al Cardinale Nasrallah Pierre Sfeir, Patriarca di Antiochia dei Maroniti (Libano), per le vittime dell'attentato, avvenuto ieri mattina alla periferia nord di Beirut, nel quale hanno perso la vita tre persone e venti sono rimaste ferite:

  "Profondamente addolorato per il grave attentato che ha colpito il Libano questa mattina, Sua Santità Papa Benedetto XVI prega Vostra Beatitudine di esprimere ai feriti ed alle famiglie delle vittime, la sua vicinanza spirituale e la sua preghiera. Affidando alla misericordia divina coloro che sono periti tragicamente, il Santo Padre invoca la protezione materna della Vergine Maria su tutta la Nazione libanese e supplica il popolo libanese e i suoi dirigenti di respingere all'unanimità la violenza e di ritrovare, in questo momento drammatico, le ragioni di uno slancio a favore dell'unità nazionale e del bene comune".
TGR/ATTENTATO LIBANO/SFEIR                       VIS 20070214 (170)


LE DONNE NON ABBANDONARONO GESÙ ORA DELLA PASSIONE


CITTA' DEL VATICANO, 14 FEB. 2007 (VIS).  L'Udienza Generale di questa mattina si è svolta in due diversi momenti: alle ore 10.30, nella Basilica Vaticana, il Santo Padre Benedetto XVI ha incontrato i Presuli della Conferenza Episcopale delle Marche, in Visita "ad Limina Apostolorum", accompagnati dalle Autorità civili e dai fedeli in pellegrinaggio dalle diocesi marchigiane.

  Papa Benedetto XVI ha invitato a partecipare numerosi alla "Agorà giovani" in programma a Loreto il 1° e 2 settembre prossimo, ed infine, dando lettura di una preghiera a Maria di sua composizione, ha invocato la Vergine affinché questo incontro "sia il terreno fecondo della Chiesa italiana".

  Successivamente, nell'Aula Paolo VI, il Papa ha salutato i circa 20.000 diversi gruppi di pellegrini e fedeli provenienti dall'Italia e da ogni parte del mondo, ed ha dedicato la catechesi dell'Udienza Generale di oggi "alle molte figure femminili che hanno svolto un effettivo e prezioso ruolo nella diffusione del Vangelo".

  "Gesù" - ha ricordato il Pontefice - "scelse tra i suoi discepoli dodici uomini come Padri del nuovo Israele, gli scelse perché 'stessero con lui e anche per mandarli a predicare' (Mc 3,14-l5) (...), ma, oltre ai Dodici, colonne della Chiesa, padri del nuovo Popolo di Dio, sono scelte nel numero dei discepoli anche molte donne (...) che hanno svolto un ruolo attivo nel quadro della missione di Gesù. In primo luogo, il pensiero va naturalmente alla Vergine Maria, che con la sua fede e la sua opera materna collaborò in modo unico alla nostra Redenzione, (...). Divenuta discepola del Figlio, Maria manifestò a Cana la totale fiducia in Lui (cfr Gv 2,5) e lo seguì fin sotto la Croce, dove ricevette da Lui una missione materna per tutti i suoi discepoli di ogni tempo, rappresentati da Giovanni (cfr Gv 19,25-27)".

  Dopo aver menzionato le protagoniste di numerose pagine evangeliche, quali Marta e Maria, le sorelle di Lazzaro e Susanna, il Papa ha sottolineato che "i Vangeli ci informano che le donne, a differenza dei Dodici, non abbandonarono Gesù nell'ora della Passione (cfr Mt 27,56.61; Mc 15,40). Tra di esse spicca in particolare la Maddalena, che non solo presenziò alla Passione, ma fu anche la prima testimone e annunciatrice del Risorto (cfr Gv 20,1.11-18). Proprio a Maria di Magdala San Tommaso d'Aquino riserva la singolare qualifica di 'apostola degli apostoli'".

  Riferendosi successivamente alle prime comunità cristiane, Benedetto XVI ha precisato che: "Anche nell'ambito della Chiesa primitiva la presenza femminile è tutt'altro che secondaria. (...) Dobbiamo a San Paolo una più ampia documentazione sulla dignità e sul ruolo ecclesiale della donna. Egli parte dal principio fondamentale, secondo cui per i battezzati non solo 'non c'è più né giudeo né greco, né schiavo, né libero', ma anche 'né maschio, né femmina'. Il motivo è che 'tutti siamo uno solo in Cristo Gesù' (Gal 3,28), cioè tutti accomunati nella stessa dignità di fondo, benché ciascuno con funzioni specifiche (cfr 1 Cor 12,27-30). L'Apostolo ammette come cosa normale che nella comunità cristiana la donna possa 'profetare' (1 Cor 11,5), cioè pronunciarsi apertamente sotto l'influsso dello Spirito, purché ciò sia per l'edificazione della comunità e fatto in modo dignitoso".

  "Pertanto la successiva, ben nota, esortazione a che 'le donne nelle assemblee tacciano' (1 Cor 14,34) va piuttosto relativizzata" - ha rilevato il Santo Padre - "Il conseguente problema, molto discusso, della relazione tra la prima parola - le donne possono profetare nell'assemblea - e l'altra - non possono parlare -, della relazione tra queste due indicazioni, apparentemente contraddittorie, lo lasciamo agli esegeti".

  "La storia del cristianesimo" - ha detto ancora il Papa - "avrebbe avuto uno sviluppo ben diverso se non ci fosse stato il generoso apporto di molte donne. Per questo, come ebbe a scrivere il mio venerato e caro Predecessore Giovanni Paolo Il nella Lettera apostolica 'Mulieris dignitatem', 'la Chiesa rende grazie per tutte le donne e per ciascuna... La Chiesa ringrazia per tutte le manifestazioni del 'genio' femminile apparse nel corso della storia, in mezzo a tutti i popoli e nazioni; ringrazia per tutti i carismi che lo Spirito Santo elargisce alle donne nella storia del Popolo di Dio, per tutte le vittorie che essa deve alla loro fede, speranza e carità: ringrazia per tutti i frutti della santità femminile' (n. 31)".

    "Anche noi ci uniamo a questo apprezzamento ringraziando il Signore" - ha concluso il Pontefice - "perché egli conduce la sua Chiesa, generazione dopo generazione, avvalendosi indistintamente di uomini e donne, che sanno mettere a frutto la loro fede e il loro battesimo per il bene dell'intero Corpo ecclesiale, a maggior gloria di Dio".

  Al termine dell'Udienza i familiari dei soldati israeliani Ehud Goldwaser e Eldad Regev che, dal giugno 2006, sono nelle mani degli Hezbollah in Libano, e di Gilad Shalit, prigioniero di Hamas dal 25 giugno, hanno consegnato al Papa una lettera per chiedere la liberazione immediata e senza condizioni dei militari.
AC/FIGURE FEMMINILI/...                        VIS 20070214 (820)


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