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Il Vatican Information Service (VIS), istituito nell'ambito della Sala Stampa della Santa Sede, è un bollettino telematico che diffonde notizie relative all'attività magistrale e pastorale del Santo Padre e della Curia Romana...

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venerdì 10 febbraio 2006

UDIENZE

CITTA' DEL VATICANO, 10 FEB. 2006 (VIS). Il Santo Padre ha ricevuto questa mattina in udienze separate:

- Il Cardinale Miloslav Vlk, Arcivescovo di Praga (Repubblica Ceca).

- Il Cardinale Christoph Schönborn, Arcivescovo di Vienna (Austria).

Due Presuli della Conferenza Episcopale della Repubblica Democratica del Congo, in Visita "ad Limina Apostolorum":

- Il Vescovo Faustin Ngabu, di Goma.

- Il Vescovo Pierre-Célestin Tshitoko Mamba, Vescovo eletto di Luebo.
AP:AL/.../... VIS 20060210 (70)

RAFFORZARE LA LOTTA CONTRO LA POVERTÀ


CITTA' DEL VATICANO, 10 FEB. 2006 (VIS). Ieri a New York, l'Arcivescovo Celestino Migliore, Osservatore Permanente della Santa Sede presso l'Organizzazione delle Nazioni Unite, è intervenuto alla 44a Sessione della Commissione per lo Sviluppo Sociale del Consiglio Economico e Sociale dell'O.N.U. (ECOSOC), riunita per esaminare i risultati del Primo Decennio del progetto di Eliminazione della Povertà nel mondo, negli anni dal 1997 al 2006.

Il Nunzio ha dapprima precisato che sebbene la percentuale della popolazione mondiale che vive in condizioni di povertà estrema, sia calata, fra il 1981 e il 2001, dal 40 al 21 per cento, "ancora sono numerose le nazioni e le popolazioni che vivono in condizioni di povertà estrema".

"Nonostante (...) i progressi incoraggianti compiuti per ridurre la povertà in diversi paesi asiatici" - ha proseguito l'Arcivescovo Migliore - "il quadro globale è molto diversificato, con l'Africa sub-sahariana dove il progresso nella riduzione della povertà è scarso o addirittura nullo negli anni '90. Se continuano queste tendenze, solo otto paesi africani dimezzeranno la povertà estrema per il 2015. (...) Il numero di africani che vive attualmente con meno di un dollaro al giorno è quasi raddoppiato dal 1980, passando da 165 milioni a 315 milioni".

L'Osservatore Permanente della Santa Sede ha lanciato un appello alla comunità internazionale a raddoppiare gli sforzi per eliminare la povertà concentrandosi su tre obiettivi fra loro collegati: "migliorare le condizioni del commercio; raddoppiare gli aiuti allo sviluppo e potenziare la riduzione del debito".

"L'esperienza di alcuni paesi in via di sviluppo, particolarmente in Asia, rendono chiaro che la rapida riduzione della povertà non può verificarsi senza una crescita economica sostenibile nella quale i poveri condividano equamente i benefici. Di conseguenza occorre incoraggiare ed assistere i responsabili dei paesi in via di sviluppo a mettere a punto politiche che consentano alle loro nazioni di realizzare indici più alti di crescita economica rispetto a quelli realizzati a partire dall'anno 2000".

L'Arcivescovo Migliore ha concluso il suo intervento ribadendo che la Santa Sede ritiene che l'ECOSOC ricopra un ruolo chiave nell'analisi dei progressi nel conseguire gli Obiettivi di Sviluppo del Millennio (MDG) nei paesi più poveri ed ha posto l'accento sulla necessità che tale analisi si compia con scadenza annuale, nell'approssimarsi del 2015, data prefissata per la riduzione della metà dei livelli di povertà nel mondo.
DELSS/DECADE ELIMINAZIONE POVERTÀ/MIGLIORE VIS 20060210 (400)

IN GESÙ CRISTO RISIEDE COMPIMENTO OGNI ASPIRAZIONE UMANA


CITTA' DEL VATICANO, 10 FEB. 2006 (VIS). Questa mattina, il Santo Padre Benedetto XVI, nel ricevere i partecipanti all'Assemblea Plenaria della Congregazione per la Dottrina della Fede, ha ricordato che la Congregazione è chiamata "a favorire e richiamare proprio la centralità della fede cattolica, nella sua autentica espressione".

Il Papa ha ribadito che "Quando si affievolisce la percezione di questa centralità, anche il tessuto della vita ecclesiale perde la sua originale vivacità e si logora, decadendo in uno sterile attivismo o riducendosi a scaltrezza politica dal sapore mondano. Se la verità della fede è invece posta con semplicità e decisione al centro dell'esistenza cristiana, la vita dell'uomo viene innervata e ravvivata da un amore che non conosce soste né confini".

"Gesù Cristo" - ha proseguito il Pontefice - "è la Verità fatta Persona, che attira a sé il mondo. La luce irradiata da Gesù è splendore di verità. Ogni altra verità è un frammento della Verità che Egli è ed a Lui rimanda. Gesù è la stella polare della libertà umana: senza di Lui essa perde il suo orientamento, poiché senza la conoscenza della verità la libertà si snatura, si isola e si riduce a sterile arbitrio".

Benedetto XVI ha sottolineato che Gesù Cristo "attira a sé il cuore di ogni uomo, lo dilata e lo colma di gioia. Solo la verità è infatti capace di invadere la mente e di farla gioire compiutamente. È questa gioia che allarga le dimensioni dell'animo umano, risollevandolo dalle angustie dell'egoismo e rendendolo capace di amore autentico".

"L'amore alla verità" - ha detto ancora il Santo Padre - "ispira ed orienta anche l'approccio cristiano al mondo contemporaneo e l'impegno evangelizzatore della Chiesa. (...) I grandi progressi del sapere scientifico, cui abbiamo assistito nel secolo scorso, hanno aiutato a comprendere meglio il mistero della creazione. (...) I progressi della scienza tuttavia sono stati a volte così rapidi da rendere assai complesso riconoscere come essi siano compatibili con la verità rivelata da Dio sull'uomo e sul mondo. Talora, alcune affermazioni del sapere scientifico sono state addirittura contrapposte a tali verità. (...) È perciò di vitale importanza ogni studio che si proponga di approfondire la conoscenza delle verità scoperte dalla ragione, nella certezza che non vi è 'competitività alcuna tra la ragione e la fede".

Il Papa ha ribadito ancora che: "Il dialogo fra fede e ragione, religione e scienza, offre non solo la possibilità di mostrare all'uomo di oggi, in modo più efficace e convincente, la ragionevolezza della fede in Dio, ma altresì di mostrare che in Gesù Cristo risiede il compimento definitivo di ogni autentica aspirazione umana. In questo senso, un serio sforzo evangelizzatore non può ignorare gli interrogativi che sorgono anche dalle odierne scoperte scientifiche ed istanze filosofiche".

Il Santo Padre ha concluso il suo discorso sottolineando che "il servizio alla pienezza della fede" prestato dai Membri e dai Consultori della Congregazione "è un servizio alla verità e perciò alla gioia, una gioia che proviene dalle profondità del cuore (...). Da questo punto di vista, il vostro ministero dottrinale, in modo appropriato, può essere definito 'pastorale'. Il vostro servizio è infatti un servizio alla piena diffusione della luce di Dio nel mondo!".
AC/FEDE:RAGIONE:VERITÀ/CDF VIS 20060210 (540)
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