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Il Vatican Information Service (VIS), istituito nell'ambito della Sala Stampa della Santa Sede, è un bollettino telematico che diffonde notizie relative all'attività magistrale e pastorale del Santo Padre e della Curia Romana...

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martedì 13 gennaio 2009

ALTRI ATTI PONTIFICI

CITTA' DEL VATICANO, 12 GEN. 2009 (VIS). Il Santo Padre:

- Ha nominato il Monsignor Richard F. Stika, Vescovo di Knoxville (superficie: 36.872; popolazione: 2.236.573; cattolici: 56.068; sacerdoti: 70; religiosi: 53; diaconi permanenti. 25), Stati Uniti d'America. Il Vescovo eletto è nato a Saint Louis (Stati Uniti d'America), nel 1957 ed è stato ordinato sacerdote nel 1985. E' stato finora Parroco della "Church of the Annunziata" a Ladue e Vicario Episcopale dello "Office of Child and Youth Protection".

- Ha nominato il Vescovo Anton Bal, Vescovo di Kundiawa (superficie: 6.181; popolazione: 315.000; cattolici: 105.283; sacerdoti: 26; religiosi: 41), Papua Nuova Guinea. Il Vescovo Bal, finora Ausiliare della medesima Diocesi, succede al Vescovo Henk Te Maarssen, S.V.D., del quale il Santo Padre ha accettato la rinuncia al governo pastorale della medesima Diocesi, presentata per raggiunti limiti d'età.

- Ha nominato l'Arcivescovo Andrés Carrascoa Cosa, finora Nunzio Apostolico nella Repubblica del Congo e in Gabon, Nunzio Apostolico in Panamá.

- Ha nominato il Monsignore Luigi Bianco, finora Consigliere della Nunziatura Apostolica in Spagna, Nunzio Apostolico in Honduras, elevandolo in pari tempo alla dignità di Arcivescovo. L'Arcivescovo eletto è nato a Montemagno (Italia), nel 1960 ed è stato ordinato sacerdote nel 1985.

  Sabato 10 gennaio è stato reso noto che il Santo Padre:

- Ha accettato la rinuncia al governo pastorale della Diocesi  di Chioggia (Italia), presentata dal Vescovo Angelo Daniel, per raggiunti limiti d'età.

- Ha accettato la rinuncia all'ufficio di Ausiliare dell'Arcidiocesi di Milano (Italia), presentata dal Vescovo Marco Ferrari, per raggiunti limiti d'età.
NER:RE:NN/.../                                           VIS 20090112 (260)

GAZA: CESSATE IL FUOCO E RIPRESA NEGOZIATI

CITTA' DEL VATICANO, 13 GEN. 2009 (VIS). Nel pomeriggio di ieri è stato reso pubblico il testo dell'intervento dell'Arcivescovo Silvano Tomasi, C.S., Osservatore Permanente della Santa Sede presso l'Ufficio delle Nazioni Unite ed Istituzioni Specializzate a Ginevra, nel quadro del dibattito in corso nella Nona Sessione Speciale del Consiglio dei Diritti Umani sulla situazione nei Territori Occupati palestinesi e nella Striscia di Gaza.

  Il discorso, tenuto il 9 gennaio scorso, ha avuto per tema: "Solidarietà con le popolazioni vittime di una violenza inaudita. Appello per il cessate il fuoco e la ripresa dei negoziati". L'Arcivescovo esprime "la solidarietà della Santa Sede sia alle gente di Gaza, che muore e soffre a causa dell'offensiva militare da parte delle Forze di Difesa Israeliane, sia alla gente di Sderot, Ashkelon ed altre città israeliane che vivono nel costante terrore di attacchi di missili lanciati dai militanti palestinesi dalla Striscia di Gaza, che hanno causato morti e numerosi feriti".

  Il Presule ricorda l'iniziativa dei Patriarchi e dei Capi delle Chiese cristiane di Gerusalemme che hanno dichiarato domenica 4 gennaio, giornata di preghiera per "la  fine del conflitto nella Striscia di Gaza e per ristabilire la pace e la giustizia in Terra Santa", e cita anche gli interventi del Papa nell'Angelus della stessa domenica e l'incontro con i rappresentanti del Corpo Diplomatico presso la Santa Sede dell'8 gennaio scorso, quando Benedetto XVI ha affermato che: "l'opzione militare non  una soluzione le a violenza, da qualunque parte provenga e qualsiasi forma assuma, va condannata fermamente".

  "E' evidente" - afferma l'Osservatore Permanente della Santa Sede - "che le parti in conflitto non sono in grado di uscire dal circolo vizioso della violenza senza l'aiuto della comunità internazionale che deve perciò assumere le proprie responsabilità, intervenire attivamente per far cessare lo spargimento di sangue, deve provvedere l'accesso all'assistenza umanitaria di emergenza e deve far cessare ogni forma di conflitto".

  "Allo stesso tempo, la comunità internazionale deve impegnarsi a rimuovere le cause alla base del conflitto la cui risoluzione si trova soltanto nel quadro di una soluzione duratura del più ampio conflitto fra israeliani e palestinesi, che si fonda sulle risoluzioni internazionali adottate nel corso degli anni".
DELSS/CONFLITTO GAZA/ONU:TOMASI                           VIS 20090113 (370)

IL PAPA RICORDA MISSIONE SACERDOTALE CARDINALE PIO LAGHI

CITTA' DEL VATICANO, 13 GEN. 2009 (VIS). Nell'omelia pronunciata al termine della Santa Messa esequiale, il Santo Padre ha ricordato la figura del Cardinale Pio Laghi, Prefetto emerito della Congregazione per l'Educazione Cattolica, mancato dopo una lunga malattia, domenica 11 gennaio, all'età di 86 anni La Santa Messa è stata celebrata dal Cardinale Angelo Sodano, Decano del Collegio Cardinalizio.

  Benedetto XVI ha citato nell'omelia il testamento spirituale del Porporato, redatto il 14 novembre 2008, nel quale aveva scritto: "Offro a Dio di nuovo la mia vita per la Chiesa, per il Santo Padre e per la santificazione dei miei confratelli nel sacerdozio" ed ha ricordato che "l'intera missione sacerdotale del Cardinale Pio Laghi si è consumata al diretto servizio della Santa Sede".

  "Sempre egli si ispirò" - ha proseguito il Pontefice - "alle parole rivolte da Pietro a Gesù, in occasione della pesca miracolosa: 'Maestro, abbiamo faticato tutta la notte e non abbiamo preso nulla; ma sulla tua parola getterò le reti (...). Scelse queste parole come motto del suo ministero di Vescovo (...) perché quando il 22 giugno del 1969 ricevette l'ordinazione episcopale, la liturgia di quel giorno domenicale prevedeva appunto il racconto evangelico della pesca miracolosa".

  Il Papa ha quindi ripercorso le tappe della vita del defunto Cardinale, sottolineando che nacque in una famiglia "all'interno della quale ricevette una salda formazione umana e cristiana, e che nel suo testamento spirituale definisce 'cristiana cattolica laboriosa ed onesta". Benedetto XVI ha menzionato i suoi studi a Faenza e nel Pontificio Seminario Maggiore di Roma e ha ricordato la data della sua ordinazione sacerdotale, 20 aprile 1946.

  "Dopo aver conseguito le lauree in Teologia e in Diritto canonico presso la Pontificia Università Lateranense" - ha proseguito il Pontefice - "iniziò il suo lungo itinerario diplomatico e pastorale nelle Nunziature di diverse Nazioni: dal Nicaragua a Washington negli Stati Uniti d'America, a Delhi in India, tornando in seguito per cinque anni presso la Segreteria di Stato". Nel 1969 Papa Paolo VI "lo designò quale suo Delegato in Gerusalemme e in Palestina con l'incarico anche di Pro-Nunzio a Cipro e di Visitatore Apostolico per la Grecia. Nell'aprile del 1974 divenne Nunzio Apostolico in Argentina dove restò sino al dicembre del 1980 quando fu chiamato ad assumere la missione di Delegato Apostolico negli Stati Uniti. Fu proprio durante questi anni" - ha ricordato il Pontefice - "che vennero allacciati i rapporti ufficiali tra la Santa Sede e il Governo di Washington".

  "La lunga esperienza e conoscenza della Chiesa spinse il mio amato Predecessore Giovanni Paolo II a sceglierlo quale Prefetto della Congregazione per l'Educazione Cattolica ed a crearlo Cardinale nel Concistoro del 28 giugno del 1991, assegnandogli anche, dal maggio del 1993, l'alto ruolo di Patrono del Sovrano Ordine di Malta".

  "E' altresì doveroso ricordare con gratitudine" - ha aggiunto il Papa - "le speciali missioni che furono affidate a questo compianto Porporato: nel maggio del 2001, presso Israele e presso l'Autorità Palestinese, per consegnare un autografo messaggio pontificio al fine di incoraggiare le parti ad un pronto cessate-il-fuoco e alla ripresa del dialogo; due anni dopo, il 1° marzo del 2003 fu incaricato di recarsi come inviato speciale a Washignton per rimettere al Presidente degli Stati Uniti un messaggio pontificio e per illustrare la posizione e le iniziative intraprese dalla Santa Sede per contribuire al disarmo e alla pace in Medio Oriente. Missioni delicate che egli cercò di compiere, come sempre, con fedele dedizione a Cristo e alla sua Chiesa".

  "Una speciale menzione" - ha detto ancora Benedetto XVI - "merita lo zelo che egli ha posto nella promozione delle vocazioni e nella formazione dei sacerdoti. (...) "Nel momento in cui ci congediamo da lui" - ha concluso il Pontefice - "il nostro cuore si anima della salda speranza che, come ci ha ricordato la liturgia odierna, 'resta piena di immortalità', la speranza che ha illuminato la vita sacerdotale ed apostolica del Cardinale Pio Laghi".
HML/ESEQUIE/LAGHI                               VIS 20090113 (650)

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