tag:blogger.com,1999:blog-12977596431154193822024-02-07T07:11:10.358+01:00VIS notizie - Sala Stampa della Santa SedeVatican Information Service - ItalianoVIS - Holy See Press Officehttp://www.blogger.com/profile/00864309219040519020noreply@blogger.comBlogger12777125tag:blogger.com,1999:blog-1297759643115419382.post-9929523150949305702014-10-16T09:14:00.001+02:002014-10-16T09:14:25.870+02:00Comunicato: cessazione della trasmissione del VIS in lingua italiana
<div style="font-style: normal; margin-bottom: 0.2cm; margin-top: 0.2cm; text-decoration: none;">
</div>
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-family: Arial, sans-serif;">Città
del Vaticano, 14 ottobre 2014 (VIS) Informiamo i nostri lettori che
dal 15 ottobre 2014, il Vatican Information Service in lingua
italiana sospenderà la trasmissione della Newsletter (webpage:
www.vis.va) e del Blog (www.visnews.org).</span></div>
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">
<br />
</div>
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-family: Arial, sans-serif;">Tale
cambiamento si inserisce nel quadro di un coordinamento delle
attività di comunicazione della Santa Sede, programmato da tempo e
reso più urgente dall'inizio della III Assemblea Generale
Straordinaria del Sinodo dei Vescovi, il 5 ottobre 2014, che obbliga
a razionalizzare le risorse umane disponibili.</span></div>
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">
<br />
</div>
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-family: Arial, sans-serif;">La
cessazione della nostra attività non diminuisce l'informazione della
Santa Sede, che anzi aumenta. Il VIS si spegne ma ha già contribuito
a dar vita a un nuovo canale informativo plurilingue news.va
(http://www.news.va/it) e parte del suo personale va ad arricchire il
Bollettino della Sala Stampa della Santa Sede, organo ufficiale del
Governo Centrale della Chiesa, che ha in programma un servizio
plurilingue. </span>
</div>
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">
<br />
</div>
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-family: Arial, sans-serif;">Inoltre,
i nostri lettori possono trovare un'informazione costantemente
aggiornata sulla Radio Vaticana, sia sulle frequenze FM 105 che sul
sito web http://it.radiovaticana.va Ringraziamo cordialmente i nostri
lettori per la loro fedeltà e per il loro sostegno e li invitiamo a
continuare a seguire l'informazione sul Papa e la Chiesa.</span></div>
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">
<br />
</div>
Unknownnoreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-1297759643115419382.post-59299169713600406302014-10-14T14:56:00.008+02:002014-10-14T14:56:53.800+02:00Dichiarazione del Direttore della Sala Stampa a nome della Segreteria Generale del Sinodo
<div style="font-style: normal; margin-bottom: 0.2cm; margin-top: 0.2cm; text-decoration: none;">
</div>
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-family: Arial, sans-serif;">Città
del Vaticano, 14 ottobre 2014
(VIS). La Segreteria Generale del Sinodo, in seguito alle reazioni e
discussioni seguite alla pubblicazione della Relatio post
disceptationem, e al fatto che le è stato spesso attribuito un
valore che non corrisponde alla sua natura, ribadisce che tale testo
è un documento di lavoro, che riassume gli interventi e il dibattito
della prima settimana, e ora è proposto alla discussione dei membri
del Sinodo riuniti nei Circoli minori, secondo quanto prevede il
Regolamento del Sinodo stesso.</span></div>
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">
<br />
</div>
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-family: Arial, sans-serif;">Il
lavoro dei Circoli minori verrà presentato all’Assemblea nella
Congregazione generale del prossimo Giovedì mattina.</span></div>
VIS Archive 01http://www.blogger.com/profile/14770843140503322692noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-1297759643115419382.post-84886634087275446282014-10-14T14:56:00.005+02:002014-10-14T14:56:35.383+02:00Dibattito libero dei Padri Sinodali dopo la Relatio post disceptationem
<div style="font-style: normal; margin-bottom: 0.2cm; margin-top: 0.2cm; text-decoration: none;">
</div>
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-family: Arial, sans-serif;">Città
del Vaticano, 14 ottobre 2014
(VIS). L’undicesima Congregazione generale ha visto la
presentazione, in Aula, della ''Relatio post disceptationem'', letta
dal Relatore generale, card. Peter Erdö. </span>
</div>
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">
<br />
</div>
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-family: Arial, sans-serif;">Subito
dopo, è iniziato il dibattito libero dei Padri Sinodali. In
generale, la ''Relatio post disceptationem'' è stata apprezzata
nella sua capacità di ''fotografare'' bene gli interventi che si
sono susseguiti in Aula in questi giorni, cogliendo lo spirito
dell’Assemblea ed evidenziando l’accoglienza come tema principale
dei lavori. Dal documento, si è detto, emerge l’amore della Chiesa
per la famiglia fedele a Cristo, ma anche la sua capacità di essere
vicina all’uomo in ogni momento della sua vita, di comprendere che,
dietro alle sfide pastorali, ci sono tante persone che soffrono. Lo
sguardo del Sinodo – è stato ribadito – dovrebbe essere quello
del pastore che dà la vita per le sue pecore, non che le giudica a
priori. </span>
</div>
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">
<br />
</div>
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-family: Arial, sans-serif;">Inoltre,
poiché tale Relazione raccoglie diversi punti di vista per fornire
una base di lavoro ai Circoli minori, sono state suggerite alcune
riflessioni aggiuntive: ad esempio, fermo restando che la Chiesa deve
accogliere chi si trova in difficoltà, sarebbe bene parlare più
diffusamente anche delle famiglie che restano fedeli agli
insegnamenti del Vangelo, ringraziandole e incoraggiandole per la
testimonianza che offrono. Dal Sinodo dovrebbe emergere con più
chiarezza che il matrimonio indissolubile, felice, fedele per sempre,
è bello, è possibile ed è presente nella società, evitando quindi
di focalizzarsi principalmente sulle situazioni familiari imperfette.
</span>
</div>
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">
<br />
</div>
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-family: Arial, sans-serif;">Altre
riflessioni hanno suggerito di dare maggiore accento al tema della
donna, della sua tutela e della sua importanza per la trasmissione
della vita e della fede; di integrare qualche considerazione sulla
figura dei nonni all’interno del nucleo familiare; di inserire un
riferimento più specifico alla famiglia come ''Chiesa domestica'' ed
alla parrocchia come ''famiglia di famiglie'', così come alla Sacra
Famiglia, modello di riferimento essenziale. In quest’ottica, è
stato suggerito anche di valorizzare di più la prospettiva
missionaria della famiglia, il suo annunciare il Vangelo nel mondo
contemporaneo. </span>
</div>
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">
<br />
</div>
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-family: Arial, sans-serif;">Necessario
è approfondire e chiarire il tema della ''gradualità'', che può
essere all’origine di una serie di confusioni. Per quanto riguarda
l’accesso ai sacramenti per i divorziati risposati, ad esempio, è
stato detto che è difficile accogliere delle eccezioni senza che in
realtà diventino una regola comune. </span>
</div>
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">
<br />
</div>
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-family: Arial, sans-serif;">E’
stato pure rilevato che la parola ''peccato'' non è quasi presente
nella Relatio. Come pure è stato ricordato il tono profetico delle
parole di Gesù, per evitare il rischio di conformarsi alla mentalità
del mondo presente.</span></div>
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">
<br />
</div>
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-family: Arial, sans-serif;">In
relazione agli omosessuali, inoltre, è stata evidenziata la
necessità di accoglienza, ma con la giusta prudenza, affinché non
si crei l’impressione di una valutazione positiva di tale
orientamento da parte della Chiesa. La stessa attenzione è stata
auspicata nei riguardi delle convivenze. </span>
</div>
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">
<br />
</div>
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-family: Arial, sans-serif;">Altri
spunti di riflessione hanno indicato la necessità di ribadire
l’importanza del sacramento del Battesimo, essenziale per
comprendere fino in fondo la sacramentalità del matrimonio ed anche
il suo essere un ''ministero'' nell’annuncio del Vangelo. </span>
</div>
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-family: Arial, sans-serif;">Riguardo
allo snellimento delle procedure per le cause di nullità
matrimoniale, qualche perplessità è stata sollevata riguardo alla
proposta di affidare maggiori competenze al vescovo diocesano,
gravandone eccessivamente le spalle, mentre una riflessione più
approfondita ed articolata è stata auspicata per i casi di poligamia
– soprattutto per chi si converte e vuole accostarsi ai sacramenti
– e per la diffusione della pornografia (in particolare quella su
web), rischio reale per l’unità familiare. Infine, in relazione
all’apertura alla vita da parte delle coppie, si sottolinea la
necessità di affrontare in modo più approfondito e deciso non solo
il tema dell’aborto, ma anche quello della maternità surrogata. </span>
</div>
VIS Archive 01http://www.blogger.com/profile/14770843140503322692noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-1297759643115419382.post-86396980829073484582014-10-14T14:56:00.002+02:002014-10-14T14:56:11.942+02:00Cessazione della trasmissione del VIS in lingua italiana
<div style="font-style: normal; margin-bottom: 0.2cm; margin-top: 0.2cm; text-decoration: none;">
</div>
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-family: Arial, sans-serif;">Città
del Vaticano, 14 ottobre 2014
(VIS). Informiamo i nostri lettori che dal 15 ottobre 2014, il
Vatican Information Service in lingua italiana sospenderà la
trasmissione della Newsletter (webpage: www.vis.va) e del Blog
(www.visnews.org).</span></div>
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">
<br />
</div>
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-family: Arial, sans-serif;">Tale
cambiamento si inserisce nel quadro di un coordinamento delle
attività di comunicazione della Santa Sede, programmato da tempo e
reso più urgente dall'inizio della III Assemblea Generale
Straordinaria del Sinodo dei Vescovi, il 5 ottobre 2014, che obbliga
a razionalizzare le risorse umane disponibili.</span></div>
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">
<br />
</div>
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-family: Arial, sans-serif;">La
cessazione della nostra attività non diminuisce l'informazione della
Santa Sede, che anzi aumenta. Il VIS si spegne ma ha già contribuito
a dar vita a un nuovo canale informativo plurilingue news.va
(http://www.news.va/it) e parte del suo personale va ad arricchire il
Bollettino della Sala Stampa della Santa Sede, organo ufficiale del
Governo Centrale della Chiesa, che ha in programma un servizio
plurilingue. </span>
</div>
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">
<br />
</div>
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-family: Arial, sans-serif;">Inoltre,
i nostri lettori possono trovare un'informazione costantemente
aggiornata sulla Radio Vaticana, sia sulle frequenze FM 105 che sul
sito web http://it.radiovaticana.va </span>
</div>
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">
<br />
</div>
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-family: Arial, sans-serif;">Ringraziamo
cordialmente i nostri lettori per la loro fedeltà e per il loro
sostegno e li invitiamo a continuare a seguire l'informazione sul
Papa e la Chiesa.</span></div>
VIS Archive 01http://www.blogger.com/profile/14770843140503322692noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-1297759643115419382.post-85775476741534590092014-10-13T14:34:00.005+02:002014-10-13T14:34:51.044+02:00Relatio post disceptationem: Ascoltare la famiglia e discutere le prospettive pastorali con lo sguardo posto in Cristo
<div style="font-style: normal; margin-bottom: 0.2cm; margin-top: 0.2cm; text-decoration: none;">
</div>
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-family: Arial, sans-serif;">Città
del Vaticano, 13 ottobre 2014
(VIS). La ''Relazione dopo la discussione'' del Sinodo straordinario
sulla famiglia presentata questa mattina nell’Aula del Sinodo dal
Relatore generale dell’Assemblea, il cardinale Peter Erdo,
raccoglie le principali riflessioni dei Padri Sinodali sorte
nell’Aula in questi giorni, e serve come base al documento finale
del Sinodo.</span></div>
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">
<br />
</div>
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-family: Arial, sans-serif;">La
''Relazione dopo la discussione'' del Sinodo straordinario sulla
famiglia viene presentata dal Relatore generale dell’Assise, card.
Peter Erdö. Essa raccoglie le principali riflessioni dei Padri
Sinodali emerse in Aula in questi giorni e fa da base ai documenti
finali del Sinodo.</span></div>
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">
<br />
</div>
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-family: Arial, sans-serif;">La
Relazione detta, principalmente, tre linee-guida: ascoltare il
contesto socio-culturale in cui vivono le famiglie oggi; confrontarsi
sulle prospettive pastorali da intraprendere e soprattutto guardare a
Cristo, al suo Vangelo della famiglia. </span>
</div>
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">
<br />
</div>
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-family: Arial, sans-serif;">La
famiglia, dunque: realtà ''decisiva e preziosa'', ''grembo di gioie
e di prove, di affetti profondi e di relazioni a volte ferite'',
''scuola di umanità'', va innanzitutto ascoltata, nella sua
''complessità''. L’individualismo esasperato, la ''grande prova''
della solitudine, ''l’affettività narcisistica'' legata alla
''fragilità'' dei sentimenti, ''l’incubo'' della precarietà
lavorativa, insieme a guerra, terrorismo, migrazioni, deteriorano,
infatti, sempre più le situazioni familiari. E’ qui, allora – si
legge nella Relazione – che la Chiesa deve dare ''speranza e
senso'' alla vita dell’uomo contemporaneo, facendogli conoscere di
più ''la dottrina della fede'', ma proponendola ''insieme alla
misericordia''. </span>
</div>
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">
<br />
</div>
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-family: Arial, sans-serif;">Poi,
lo sguardo a Cristo, che ''riafferma l’unione indissolubile tra
uomo e donna'', ma che permette anche di ''leggere in termini di
continuità e novità l’alleanza nuziale''. Il principio – spiega
il card. Erdö – deve essere quello della ''gradualità'' per i
coniugi di matrimoni falliti, in una ''prospettiva inclusiva'' per le
''forme imperfette'' della realtà nuziale: Rendendosi necessario un
discernimento spirituale, riguardo alle convivenze e ai matrimoni
civili e ai divorziati risposati, compete alla Chiesa di riconoscere
quei semi del Verbo sparsi oltre i suoi confini visibili e
sacramentali. (…) La Chiesa si volge con rispetto a coloro che
partecipano alla sua vita in modo incompiuto e imperfetto,
apprezzando più i valori positivi che custodiscono, anziché i
limiti e le mancanze.</span></div>
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">
<br />
</div>
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-family: Arial, sans-serif;">Occorre,
dunque, una ''dimensione nuova della pastorale familiare'', che
sappia nutrire i semi in maturazione, come quei matrimoni civili
connotati da stabilità, affetto profondo, responsabilità nei
confronti dei figli e che possono portare al vincolo sacramentale.
Anche perché spesso le convivenze o le unioni di fatto non sono
dettate da un ''rigetto dei valori cristiani'', ma da esigenze
pratiche, come l’attesa di un lavoro fisso. Vera ''casa paterna'',
''fiaccola in mezzo alla gente'' – continua il porporato – la
Chiesa, allora, deve accompagnare ''con pazienza e delicatezza'',
''con attenzione e premura i suoi figli più fragili, quelli segnati
dall’amore ferito e smarrito'', dando loro ''fiducia e speranza''.</span></div>
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">
<br />
</div>
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-family: Arial, sans-serif;">In
terzo luogo, la ''Relazione dopo la discussione'' affronta le
''istanze pastorali più urgenti'' da affidare ''alla
concretizzazione nelle singole Chiese locali'', sempre in comunione
con il Papa. Al primo posto, c’è ''l’annuncio del Vangelo della
famiglia'', da attuare non per ''condannare, ma per guarire la
fragilità umana''. E tale annuncio riguarda anche i fedeli:
Evangelizzare è responsabilità condivisa di tutto il popolo di Dio,
ognuno secondo il proprio ministero e carisma. Senza la testimonianza
gioiosa dei coniugi e delle famiglie, l’annunzio, anche se
corretto, rischia di essere incompreso o di affogare nel mare di
parole che caratterizza la nostra società. Le famiglie cattoliche
sono chiamate ad essere esse stesse i soggetti attivi di tutta la
pastorale familiare.</span></div>
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">
<br />
</div>
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-family: Arial, sans-serif;">Il
Vangelo della famiglia è ''gioia'', sottolinea il card. Erdö, e per
questo richiede ''una conversione missionaria'', così da non
fermarsi ad un ''annuncio meramente teorico, sganciato dai problemi
reali delle persone''. Allo stesso tempo, è necessario agire anche
sul linguaggio: La conversione deve essere quella del linguaggio
perché esso risulti effettivamente significativo. (…) Non si
tratta soltanto di presentare una normativa ma di proporre valori,
rispondendo al bisogno di essi che si constata oggi anche nei paesi
più secolarizzati.</span></div>
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">
<br />
</div>
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-family: Arial, sans-serif;">Essenziale,
poi, una ''adeguata preparazione al matrimonio cristiano'', perché
esso non è solo ''una tradizione culturale o un’esigenza
sociale'', bensì ''una decisione vocazionale''. Senza ''complicare i
cicli di formazione'', dunque, l’obiettivo è quello di ''andare in
profondità'', non limitandosi ad ''orientamenti generali'', ma
rinnovando anche ''la formazione dei presbiteri'' sull’argomento,
grazie al coinvolgimento delle stesse famiglie, la cui testimonianza
va ''privilegiata''. L’accompagnamento della Chiesa viene suggerito
anche per dopo il matrimonio, periodo ''vitale e delicato'' in cui i
coniugi maturano la consapevolezza del sacramento, il suo significato
e le sfide che esso comporta. </span>
</div>
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">
<br />
</div>
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-family: Arial, sans-serif;">Allo
stesso modo, la Chiesa – continua la Relazione – deve
incoraggiare e sostenere i laici impegnati nella cultura, nella
politica e nella società, perché non manchi la denuncia di quei
fattori che impediscono ''l’autentica vita familiare, determinando
discriminazioni, povertà, esclusioni, violenza''. </span>
</div>
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">
<br />
</div>
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-family: Arial, sans-serif;">Guardando,
quindi, a separati, divorziati e divorziati risposati, il card. Erdö
sottolinea che ''non è saggio pensare a soluzioni uniche o ispirate
alla logica del ‘tutto o niente’''; il dialogo deve continuare,
perciò, nelle Chiese locali, ''con rispetto ed amore'' per ogni
famiglia ferita, pensando a chi ha subito ingiustamente l’abbandono
del coniuge, evitando atteggiamenti discriminatori e tutelando
bambini: E’ indispensabile farsi carico in maniera leale e
costruttiva delle conseguenze della separazione o del divorzio sui
figli: essi non possono diventare un ''oggetto'' da contendersi e
vanno cercate le forme migliori perché possano superare il trauma
della scissione familiare e crescere in maniera il più possibile
serena. </span>
</div>
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-family: Arial, sans-serif;">Riguardo
allo snellimento delle procedure per il riconoscimento della nullità
matrimoniale, il Relatore generale del Sinodo ricorda le proposte
avanzate in Aula: superare l’obbligo della doppia sentenza
conforme, determinare la via amministrativa a livello diocesano,
avviare un processo sommario in casi di nullità notoria, ma anche
dare rilevanza alla fede dei nubendi per riconoscere o meno la
validità del vincolo. Il tutto richiede - sottolinea il porporato -
personale chierico e laico adeguatamene preparato, ed una maggiore
responsabilità dei vescovi locali. </span>
</div>
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">
<br />
</div>
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-family: Arial, sans-serif;">Quanto
all’accesso al sacramento dell’Eucaristia per i divorziati
risposati, la Relazione elenca i principali suggerimenti emersi dal
Sinodo: mantenere la disciplina attuale; attuare una maggiore
apertura per casi particolari, insolubili senza nuove ingiustizie o
sofferenze; oppure optare per la via ''penitenziale'': L’eventuale
accesso ai sacramenti occorrerebbe fosse preceduto da un cammino
penitenziale – sotto la responsabilità dal vescovo diocesano –,
e con un impegno chiaro in favore dei figli. Si tratterebbe di una
possibilità non generalizzata, frutto di un discernimento attuato
caso per caso, secondo una legge di gradualità, che tenga presente
la distinzione tra stato di peccato, stato di grazia e circostanze
attenuanti.</span></div>
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">
<br />
</div>
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-family: Arial, sans-serif;">Resta
ancora aperta, inoltre, la questione della ''comunione spirituale'',
per la quale viene sollecitato un maggiore approfondimento teologico,
così come viene richiesta una maggiore riflessione sui matrimoni
misti e sui ''problemi gravi'' legati alla diversa disciplina nuziale
delle Chiese ortodosse. </span>
</div>
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">
<br />
</div>
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-family: Arial, sans-serif;">Quanto
alle persone omosessuali, viene sottolineato che esse hanno ''doti e
qualità da offrire alla comunità cristiana'': la Chiesa sia dunque,
per loro, ''casa accogliente'', fermo restando il no alle unioni
omosessuali e a quelle pressioni di organismi internazionali che
legano gli aiuti finanziari all’introduzione di normative ispirate
all’ideologia del gender. Senza negare le problematiche morali
connesse alle unioni omosessuali si prende atto che vi sono casi in
cui il mutuo sostegno fino al sacrificio costituisce un appoggio
prezioso per la vita dei partners. Inoltre, la Chiesa ha attenzione
speciale verso i bambini che vivono con coppie dello stesso sesso,
ribadendo che al primo posto vanno messi sempre le esigenze e i
diritti dei piccoli.</span></div>
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">
<br />
</div>
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-family: Arial, sans-serif;">Nell’ultima
parte, la Relazione riprende i temi dell’Enciclica Humanae Vitae di
Paolo VI e si concentra sulla questione dell’apertura alla vita,
definendola ''esigenza intrinseca dell’amore coniugale''. Di qui,
il bisogno di un ''linguaggio realista'' che sappia spiegare ''la
bellezza e la verità'' di aprirsi al dono di un figlio, anche grazie
ad un ''adeguato insegnamento circa i metodi naturali di regolazione
della fertilità'' e ad una ''comunicazione armoniosa e consapevole
tra i coniugi, in tutte le sue dimensioni''. Centrale, inoltre, la
sfida educativa, in cui la Chiesa ha ''un ruolo prezioso di
sostegno'' alle famiglie, per sostenerle nelle scelte e nelle
responsabilità. </span>
</div>
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">
<br />
</div>
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-family: Arial, sans-serif;">Infine,
il card. Erdö sottolinea che il dialogo sinodale si è svolto ''in
grande libertà e in uno stile di reciproco ascolto'' e ricorda che
le riflessioni proposte fino ad ora non sono decisioni già prese: il
cammino, infatti, proseguirà con il Sinodo generale ordinario,
sempre sul tema della famiglia, in programma ad ottobre 2015. </span>
</div>
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">
<br />
</div>
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-family: Arial, sans-serif;">Per
leggere il testo completo:</span></div>
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-family: Arial, sans-serif;">http://press.vatican.va/content/salastampa/it/bollettino/pubblico/2014/10/13/0751/03037.html</span></div>
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">
<br />
</div>
VIS Archive 01http://www.blogger.com/profile/14770843140503322692noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-1297759643115419382.post-27097563293581953322014-10-13T14:34:00.003+02:002014-10-13T14:34:31.015+02:00La vocazione e la missione della famiglia nella Chiesa e nel mondo contemporaneo, tema del prossimo Sinodo
<div style="font-style: normal; margin-bottom: 0.2cm; margin-top: 0.2cm; text-decoration: none;">
</div>
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-family: Arial, sans-serif;">Città
del Vaticano, 13 ottobre 2014
(VIS). Nel corso dell'odierna Congregazione generale del Sinodo è
stato annunciato che il Santo Padre Francesco ha convocato la XIV
Assemblea Generale Ordinaria del Sinodo dei Vescovi sul Tema "La
vocazione e la missione della famiglia nella Chiesa e nel mondo
contemporaneo", che si svolgerà in Vaticano dal 4 al 25 ottobre
2015. </span>
</div>
VIS Archive 01http://www.blogger.com/profile/14770843140503322692noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-1297759643115419382.post-76531643904099756382014-10-13T14:34:00.001+02:002014-10-13T14:34:12.845+02:00Concistoro Ordinario Pubblico
<div style="font-style: normal; margin-bottom: 0.2cm; margin-top: 0.2cm; text-decoration: none;">
</div>
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-family: Arial, sans-serif;">Città
del Vaticano, 13 ottobre 2014 (VIS).- Lunedì 20 ottobre 2014, alle
ore 9, nella Nuova Aula del Sinodo, il Santo Padre Francesco
presiederà la celebrazione dell’Ora Terza e il Concistoro
Ordinario Pubblico per la Canonizzazione dei Beati:Joseph Vaz,
sacerdote dell’Oratorio di San Filippo Neri, fondatore
dell’Oratorio della Santa Croce Miracolosa a Goa e apostolo di
Ceylon (Sri Lanka) e Canara (India) e Maria Cristina dell’Immacolata
Concezione, fondatrice della Congregazione delle Suore Vittime
Espiatrici di Gesù Sacramentato e per informare i membri del
Collegio Cardinalizio circa l’attuale situazione dei cristiani in
Medio Oriente e l’impegno della Chiesa per la pace in quella
Regione.</span></div>
VIS Archive 01http://www.blogger.com/profile/14770843140503322692noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-1297759643115419382.post-52405214104127096422014-10-13T14:33:00.006+02:002014-10-13T14:33:44.898+02:00Messa di ringraziamento per i nuovi santi canadesi
<div style="font-style: normal; margin-bottom: 0.2cm; margin-top: 0.2cm; text-decoration: none;">
</div>
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-family: Arial, sans-serif;">Città
del Vaticano, 11 ottobre 2014 (VIS).- Questa mattina è stata
celebrata nella Basilica di San Pietro una Santa Messa di
ringraziamento per la canonizzazione dei santi canadesi François de
Laval e Marie dell'Incarnazione. Il Santo Padre, nell'omelia, ha
parlato dei missionari che, come i nuovi santi, sono persone docili
allo Spirito Santo che hanno avuto il coraggio di vivere il Vangelo.
</span>
</div>
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">
<br />
</div>
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-family: Arial, sans-serif;">''Hanno
accolto la chiamata del Signore -ha detto Francesco- sono usciti a
chiamare tutti, agli incroci del mondo, e così hanno fatto tanto
bene alla Chiesa, perché se la Chiesa si ferma e si chiude si
ammala, si può corrompere, sia con i peccati sia con la falsa
scienza separata da Dio, che è il secolarismo mondano.</span></div>
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-family: Arial, sans-serif;">I
missionari hanno rivolto lo sguardo a Cristo crocifisso, hanno saputo
vivere nella povertà e nell’abbondanza, nella sazietà e nella
fame''.</span></div>
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">
<br />
</div>
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-family: Arial, sans-serif;">Il
Papa ha dato due consigli ai pellegrini canadesi. ''Ricordatevi dei
vostri capi, i quali vi hanno annunciato la parola di Dio.
Considerando attentamente l’esito finale della loro vita, imitatene
la fede'' e ''richiamate alla memoria quei primi giorni: dopo aver
ricevuto la luce di Cristo, avete dovuto sopportare una lotta grande
e penosa…Non abbandonate la vostra franchezza, alla quale è
riservata una grande ricompensa. Avete solo bisogno di
perseveranza... ''.</span></div>
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">
<br />
</div>
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-family: Arial, sans-serif;">Prima
di terminare, Francesco ha detto loro di non dimenticarsi dei tanti
missionari canadesi, perché il loro esempio non li porti ad
abbandonare la franchezza e il coraggio. Ha sottolineato che ''il
diavolo è invidioso e non tollera che una terra sia così feconda di
missionari” e ha chiesto di pregare il Signore perché il “Québec
torni su questa strada della fecondità, per dare al mondo tanti
missionari” e che i nuovi santi canadesi “ci aiutino come
intercessori”.</span></div>
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">
<br />
</div>
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">
<br />
</div>
VIS Archive 01http://www.blogger.com/profile/14770843140503322692noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-1297759643115419382.post-26005483526618572612014-10-13T14:33:00.003+02:002014-10-13T14:33:25.992+02:00Angelus. Un'unica condizione per rispondere all'invito del Signore: Indossare il vestito della festa
<div style="font-style: normal; margin-bottom: 0.2cm; margin-top: 0.2cm; text-decoration: none;">
</div>
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-family: Arial, sans-serif;">Città
del Vaticano, 13 ottobre 2014
(VIS). A mezzogiorno, come ogni domenica, il Santo Padre si è
affacciato alla finestra del suo studio del Palazzo Apostolico
Vaticano per pregare l'Angelus con i fedeli e i pellegrini riuniti in
Piazza San Pietro. Prima di recitare la preghiera mariana, Francesco
ha riflettuto sul Vangelo di oggi di San Matteo, dove Dio,
rappresentato da un re, ha invitato a partecipare ad un banchetto di
matrimonio determinate persone, ma alcune di quelle si sono mostrate
indifferenti, ed anche infastidite. Il Papa ha spiegato le tre
caratteristiche di questo invito: la gratuità, la larghezza,
l'universalità. ''Dio è buono verso di noi, -ha detto- ci offre
gratuitamente la sua amicizia, ci offre gratuitamente la sua gioia,
la salvezza, ma tante volte non accogliamo i suoi doni, mettiamo al
primo posto le nostre preoccupazioni materiali, i nostri interessi e
anche quando il Signore ci chiama, tante volte sembra che ci dia
fastidio''.</span></div>
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">
<br />
</div>
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-family: Arial, sans-serif;">''Alcuni
invitati -ha continuato- addirittura maltrattano e uccidono i servi
che recapitano l’invito. Ma, nonostante le mancate adesioni dei
chiamati, il progetto di Dio non si interrompe. Di fronte al rifiuto
dei primi invitati Egli non si scoraggia, non sospende la festa, ma
ripropone l’invito allargandolo oltre ogni ragionevole limite e
manda i suoi servi nelle piazze e ai crocicchi delle strade a
radunare tutti quelli che trovano''. </span>
</div>
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">
<br />
</div>
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-family: Arial, sans-serif;">''La
bontà di Dio non ha confini e non discrimina nessuno -ha
sottolineato-: per questo il banchetto dei doni del Signore è
universale, per tutti. A tutti è data la possibilità di rispondere
al suo invito, alla sua chiamata; nessuno ha il diritto di sentirsi
privilegiato o di rivendicare un’esclusiva'' e ha aggiunto prima di
terminare che ''siamo chiamati a dilatare la Chiesa alle dimensioni
del Regno di Dio. C'è soltanto una condizione: indossare l’abito
nuziale. Cioè testimoniare la carità verso Dio e verso il
prossimo''.</span></div>
VIS Archive 01http://www.blogger.com/profile/14770843140503322692noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-1297759643115419382.post-43154053713435773782014-10-13T14:33:00.000+02:002014-10-13T14:33:08.308+02:00Genova nelle preghiere del Papa
<div style="font-style: normal; margin-bottom: 0.2cm; margin-top: 0.2cm; text-decoration: none;">
</div>
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-family: Arial, sans-serif;">Città
del Vaticano, 13 ottobre 2014
(VIS). Nel terminare l'Angelus il Papa ha dedicato alcune parole alla
città di Genova, di nuovo duramente colpita dalle inondazioni.
''Assicuro la mia preghiera -ha detto- per la vittima e per quanti
hanno subito gravi danni. La Madonna della Guardia sostenga la cara
popolazione genovese nell’impegno solidale per superare la dura
prova''.</span></div>
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">
<br />
</div>
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-family: Arial, sans-serif;">E
prima di andarsene, ha salutato tutti i fedeli e i pellegrini, in
modo particolare il gruppo dei canadesi arrivati a Roma per la Santa
Messa di ringraziamento della canonizzazione di François de Laval e
Marie de l’Incarnation. “Che i due santi suscitino nel cuore dei
giovani canadesi fervore apostolico”. </span>
</div>
VIS Archive 01http://www.blogger.com/profile/14770843140503322692noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-1297759643115419382.post-37768012280039403432014-10-13T14:32:00.007+02:002014-10-13T14:46:12.775+02:00Padri sinodali per la stesura della Relatio Synodi<div style="font-style: normal; margin-bottom: 0.2cm; margin-top: 0.2cm; text-decoration: none;">
</div>
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-family: Arial, sans-serif;">Città
del Vaticano, 11 ottobre 2014 (VIS).-Il Santo Padre, per la stesura
della Relatio Synodi, ha deciso di affiancare al Relatore Generale,
al Segretario Speciale e al Segretario Generale i seguenti Padri
Sinodali: i cardinali Gianfranco Ravasi e Donald William Wuerl , gli
arcivescovi Victor Manuel Fernández e Carlos Aguiar Retes, il
vescovo Peter Kang U-Il e il Rev. P. Adolfo Nicolás Pachón, S.I.</span></div>
VIS Archive 01http://www.blogger.com/profile/14770843140503322692noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-1297759643115419382.post-32496714484245894882014-10-13T14:32:00.005+02:002014-10-13T14:32:26.418+02:00Decima Congregazione: I Delegati Fraterni
<div style="font-style: normal; margin-bottom: 0.2cm; margin-top: 0.2cm; text-decoration: none;">
</div>
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-family: Arial, sans-serif;">Cittá
del Vaticano, 11 ottobre 2014 (VIS).-La decima Congregazione
generale, svoltasi ieri pomeriggiom ha visto l’audizione di sette
Delegati Fraterni di diverse confessioni cristiane. L’intervento
dell’ottavo Delegato, Sua Eminenza Hilarion, Presidente del
Dipartimento per le Relazioni esterne del Patriarcato di Mosca, verrà
pronunciato nei prossimi giorni.</span></div>
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">
<br />
</div>
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-family: Arial, sans-serif;">Nei
loro interventi, i Delegati Fraterni hanno espresso, al Santo Padre
ed ai Padri Sinodali, gratitudine per l’invito a partecipare
all’Assise. Quindi, ciascuno ha presentato la questione della
famiglia nell’ambito della propria confessione cristiana.</span></div>
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">
<br />
</div>
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-family: Arial, sans-serif;">Nel
complesso, è stato sottolineato come le sfide e le speranze
riversate sul nucleo familiare siano comuni a tutti i cristiani: la
famiglia – si è detto – è fondamentale per la società, è base
fondamentale della comunione nella giustizia. Certo, le difficoltà
non mancano: la crisi economica incalza, i mass media riducono i
momenti di dialogo tra le mura domestiche, proponendo a volte anche
modelli che inducono all’adulterio; le guerre, le migrazioni, la
globalizzazione, il dramma di malattie come l’Aids e l’ebola, il
fondamentalismo islamico presente in alcuni Paesi, mettono
continuamente in pericolo il bene della famiglia, in ogni suo
contesto.</span></div>
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">
<br />
</div>
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-family: Arial, sans-serif;">Comune
tra i cristiani anche la necessità di un’adeguata preparazione al
matrimonio e di una riflessione adeguata sulle nozze tra credenti e
non credenti. Per quanto riguarda i divorziati risposati, è stato
detto che spesso la loro accoglienza nella Chiesa può donare nuova
speranza, ispirando una grande vita familiare che crea una grande
società. Essenziale, dunque, l’ascolto, da parte delle confessioni
cristiane, di chi si trova in situazioni familiari difficili, nei cui
confronti servono ogni giorno misericordia e compassione, perché le
Chiese vogliono essere sempre d’aiuto per i sofferenti, guardando
sia alla Sacra Scrittura sia ai problemi della contemporaneità.</span></div>
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">
<br />
</div>
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-family: Arial, sans-serif;">E’
stata espressa volontà di ascolto e comprensione, lontane da ogni
tipo di condanna, nei confronti delle persone omosessuali, pur
ribadendo che il matrimonio è l’unione tra un uomo ed una donna.
Attenzione particolare è stata manifestata anche per i bambini nati
in contesti difficili e per tutte le vittime di violenza, soprattutto
donne e minori, perché è comune, tra i cristiani, la difesa dei più
vulnerabili, di coloro che non hanno voce, siano essi credenti o no.</span></div>
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">
<br />
</div>
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-family: Arial, sans-serif;">Altro
tema centrale, negli interventi dei Delegati fraterni, è stato
quello dell’annuncio del Vangelo: la famiglia – si è detto – è
la prima scuola di fede, è il luogo in cui si impara a conoscere e a
diffondere la Buona Novella ed è quindi essenziale che i cristiani
condividano la "gioia del Vangelo", quel "evangelii
gaudium" richiamato spesso da Papa Francesco.</span></div>
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">
<br />
</div>
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-family: Arial, sans-serif;">Alcune
diversità di approccio si sono riscontrate, ad esempio sul tema
della regolazione delle nascite, sottolineando la libertà di
coscienza dei credenti, pur sempre nel rispetto del senso dell’amore
e del matrimonio. Inoltre, in relazione alle seconde nozze, è stato
detto da parte ortodossa che esse rappresentano comunque una
deviazione e che vengono sì celebrate, ma dopo un periodo di
accompagnamento da parte della Chiesa, per cercare di portare i
coniugi alla riconciliazione.</span></div>
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">
<br />
</div>
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-family: Arial, sans-serif;">In
particolare, poi, dai Delegati fraterni di Chiese presenti nel Medio
Oriente è giunto un ringraziamento al Santo Padre per la Veglia di
preghiera per la pace in Siria e nel resto del mondo, indetta il 7
settembre 2013; in questo contesto, è stata ribadita la
responsabilità delle famiglie cristiane mediorientali
nell’evangelizzazione all’interno di un contesto per lo più
islamico.</span></div>
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">
<br />
</div>
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-family: Arial, sans-serif;">Infine,
tutti gli interventi si sono conclusi con l’auspicio che il Sinodo
straordinario sulla famiglia abbia successo, anche in vista
dell’Assise ordinaria in programma per il 2015. </span>
</div>
VIS Archive 01http://www.blogger.com/profile/14770843140503322692noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-1297759643115419382.post-26221877137104517192014-10-13T14:32:00.002+02:002014-10-13T14:32:08.486+02:00Dichiarazione del Direttore della Sala Stampa della Santa Sede
<div style="font-style: normal; margin-bottom: 0.2cm; margin-top: 0.2cm; text-decoration: none;">
</div>
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-family: Arial, sans-serif;">Città
del Vaticano, 11 ottobre 2014 (VIS).-In risposta alle domande dei
giornalisti circa l’incontro tra il Santo Padre Francesco e il
Primo Ministro della Repubblica Socialista del Viêt Nam, S.E. il
Sig. Nguyên Tán Dung, il Direttore della Sala Stampa della Santa
Sede, Rev. P. Federico Lombardi, S.I., ha rilasciato la seguente
dichiarazione:</span></div>
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">
<br />
</div>
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-family: Arial, sans-serif;">Come
d’intesa, il Santo Padre Francesco riceverà in Vaticano S.E. il
Sig. Nguyên Tán Dung, Primo Ministro della Repubblica Socialista
del Viêt Nam, sabato 18 ottobre 2014. L’incontro servirà anche
per approfondire le relazioni bilaterali tra il Viêt Nam e la Santa
Sede.</span></div>
VIS Archive 01http://www.blogger.com/profile/14770843140503322692noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-1297759643115419382.post-17291614499331637282014-10-13T14:31:00.005+02:002014-10-13T14:31:47.610+02:00Udienze
<div align="JUSTIFY" style="font-style: normal; margin-bottom: 0.2cm; margin-top: 0.2cm; text-decoration: none;">
</div>
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-family: Arial, sans-serif;">Città
del Vaticano, 11 ottobre 2014 (VIS).-Il Santo Padre ha ricevuto in
udienze separate:</span></div>
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">
<br />
</div>
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-family: Arial, sans-serif;">-il
Cardinale Marc Ouellet, P.S.S, Prefetto della Congregazione per i
Vescovi.</span></div>
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">
<br />
</div>
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-family: Arial, sans-serif;">-il
Cardinale Geraldo Majella Agnelo, arcivescovo emerito di San Salvador
de Bahía (Brasile).</span></div>
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">
<br />
</div>
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-family: Arial, sans-serif;">-l'Arcivescovo
Francesco Moraglia, Patriarca di Venezia (Italia).</span></div>
VIS Archive 01http://www.blogger.com/profile/14770843140503322692noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-1297759643115419382.post-84841883554466337872014-10-13T14:31:00.002+02:002014-10-13T14:31:33.606+02:00Altri atti pontifici
<div style="font-style: normal; margin-bottom: 0.2cm; margin-top: 0.2cm; text-decoration: none;">
</div>
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-family: Arial, sans-serif;">Città
del Vaticano, 11 ottobre 2014 (VIS).-Il Santo Padre ha nominato: </span>
</div>
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">
<br />
</div>
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-family: Arial, sans-serif;">-il
Vescovo Djalwana Laurent Lompo come arcivescovo di Niamey (superficie
200.000, popolazione 7. 637.000, cattolici 20.600, sacerdoti 39,
religiosi 81) nel Niger. Mons. Djalwana Laurent Lompo è stato fino
ad ora ausiliare della stessa arcidiocesi e succede all'arcivescovo
Michael Cartatéguy SMA, di cui è stata accettata la rinuncia al
governo pastorale di Niamey in conformità al canone 401, paragrafo 2
del CIC. </span>
</div>
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">
<br />
</div>
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-family: Arial, sans-serif;">-l'Arcivescovo
Vincenzo Pelvi, fino ad ora Ordinario Militare dell'Italia, come
arcivescovo metropolitano di Foggia-Bovino (superficie 1.666,
popolazione 215.000, cattolici 212.000, sacerdoti 154, religiosi 228,
diaconi permanenti 10) in Italia. Succede all'arcivescovo Francesco
Pio Tamburrino, di cui è stata accettata la rinuncia al governo
pastorale dell'arcidiocesi per limite di età.</span></div>
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">
<br />
</div>
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-family: Arial, sans-serif;">-il
Vescovo Jan Piotrowski, fino ad ora ausiliare di Tarnow (Polonia),
come vescovo di Kielce (superficie 8.319, popolazione 813.525,
cattolici 768.743, sacerdoti 729, religiosi 437) in Polonia. Succede
al vescovo Kazimierz Ryczan, di cui è stata accettata la rinuncia al
governo pastorale della diocesi per limite di età. </span>
</div>
VIS Archive 01http://www.blogger.com/profile/14770843140503322692noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-1297759643115419382.post-71954840541734713882014-10-10T14:35:00.006+02:002014-10-10T14:35:51.732+02:00Ottava Congregazione Generale: L'educazione cristiana in situazioni familiari difficili
<div style="background: transparent; font-style: normal; margin-bottom: 0.2cm; margin-top: 0.2cm; text-decoration: none;">
</div>
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-family: Arial, sans-serif;">Città
del Vaticano, 10 ottobre 2014 (VIS).-Ieri pomeriggio nel corso
dell’ottava Congregazione generale, seguendo lo schema
dell’Instrumentum Laboris, il dibattito generale ha affrontato il
tema de ''La Chiesa e la famiglia di fronte alla sfida educativa (III
parte, cap. 2) La sfida educativa in genere/ L’educazione cristiana
in situazioni familiari difficili''.</span></div>
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">
<br />
</div>
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-family: Arial, sans-serif;">Innanzitutto,
è stata ribadita la vocazione alla vita come elemento fondante della
famiglia; di qui, l’invito ai fedeli affinché approfondiscano la
conoscenza dell’ Enciclica di Paolo VI Humanae Vitae, comprendendo
così meglio anche il significato del ricorso ai metodi naturali di
regolazione della fertilità e della non accettazione della
contraccezione. Unione e procreazione – si è detto – non sono
separate dall’atto coniugale. Ribadita, quindi, cin forza la
condanna della manipolazione genetica e della crioconservazione degli
embrioni. </span>
</div>
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">
<br />
</div>
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-family: Arial, sans-serif;">Da
più parti, inoltre, è stata evidenziata la tendenza di alcuni Paesi
ed organizzazioni del mondo occidentale di presentare, in particolare
nel contesto dell’Africa, alcuni concetti (tra cui l’aborto e le
unioni omosessuali), come ''diritti umani'', legando gli aiuti
economici e forti campagne di pressione alla recezione di tali
concetti. A tal proposito, è stato anche evidenziato che
l’espressione ''diritti alla salute sessuale e riproduttiva'' non
ha, nell’ambito del diritto internazionale, una definizione
precisa, finendo per racchiudere in sé principi in contraddizione
tra loro, come la condanna dell’aborto forzato e la promozione
dell’aborto sicuro, oppure la tutela della maternità e la
promozione della contraccezione. Pur se privi di valore vincolante,
tuttavia la promozione di tali ''diritti'' rappresenta un rischio,
perché può influenzare l’interpretazione di altre norme, in
particolare nel campo della lotta contro la discriminazione della
donna. </span>
</div>
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">
<br />
</div>
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-family: Arial, sans-serif;">Si
è tornati, poi, a ribadire l’importanza di una adeguata
preparazione al matrimonio, poiché la sua celebrazione sembra
ridursi sempre più alla dimensione sociale e giuridica, invece che
religiosa e spirituale. Il percorso preparatorio – è stato notato
– spesso viene percepito dai nubendi come un’imposizione, un
compito da assolvere senza convincimento e risulta essere troppo
breve. Poiché, invece, il matrimonio è una vocazione per la vita,
la sua preparazione dovrebbe essere lunga ed approfondita, come
avviene per la vita religiosa. E’ stata anche evidenziata, nei
nubendi, una frequente mancanza di consapevolezza del valore
sacramentale del vincolo matrimoniale. Tanto che la celebrazione del
rito matrimoniale, è stato detto, non è automaticamente la
celebrazione del sacramento matrimoniale. </span>
</div>
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">
<br />
</div>
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-family: Arial, sans-serif;">Riguardo
allo snellimento delle procedure per i processi di verifica della
nullità matrimoniale, è stata ricordata la Commissione speciale di
studio per la riforma del processo matrimoniale canonico, istituita
dal Santo Padre Francesco in data 20 settembre 2014, ed è stato poi
auspicato il raggiungimento di una procedura più semplice, purché
una ed unica per tutta la Chiesa. Sulla doppia sentenza conforme
conseguente all’obbligatorietà dell’appello, inoltre, ci si è
chiesti se sia possibile ipotizzare di lasciare al discernimento del
vescovo la determinazione di ricorrere o meno in appello. Al
contempo, si è auspicata una maggiore presenza di giudici laici
opportunamente preparati, in particolare anche donne, nei Tribunali
ecclesiastici. </span>
</div>
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">
<br />
</div>
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-family: Arial, sans-serif;">Quindi,
si è insistito sulla necessità che anche i sacerdoti siano ben
preparati sulla pastorale del matrimonio e della famiglia e possano
utilizzare anche le omelie come ad un momento privilegiato ed
efficace per annunciare ai fedeli il Vangelo della famiglia. C’è
bisogno, si è detto, di formazione e informazione, perché la
santità spirituale del sacerdote, la sua creatività ed il suo
rapporto diretto con le famiglie sono particolarmente apprezzati dai
fedeli. </span>
</div>
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-family: Arial, sans-serif;">Ancora:
si è riflettuto sul rapporto tra migrazioni e famiglia, ribadendo
che il nucleo familiare è un diritto fondamentale da riconoscere per
ogni migrante ed esortando le politiche migratorie internazionali a
tutelare il diritto all’unità familiare. Per i migranti – si è
detto – la famiglia è elemento essenziale per l’integrazione nei
Paesi di destinazione. </span>
</div>
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">
<br />
</div>
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-family: Arial, sans-serif;">Durante
l’ora dedicata al dibattito libero - tra le 18.00 e le 19.00 –
sono emersi, in particolare, tre temi: riguardo ai divorziati
risposati, è stata evidenziata la necessità di un percorso
penitenziale, accompagnato anche da una riflessione sui divorziati
rimasti soli, che spesso soffrono in silenzio, ai margini della vita
sociale. In secondo luogo, si è sottolineato il bisogno di tutelare
i figli di coniugi divorziati dalle ricadute psicologiche del
divorzio su di loro. In quest’ambito, è stato ricordato che
un’adeguata pastorale dei bambini spesso può riavvicinare i loro
genitori alla Chiesa. </span>
</div>
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">
<br />
</div>
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-family: Arial, sans-serif;">In
terzo luogo, è stata richiamata l’importanza del rapporto tra la
famiglia e l’educazione dei figli, con particolare riferimento al
diritto dei genitori di scegliere il progetto educativo più adatto
per i loro figli, così che questi ultimi possano ricevere
un’educazione di qualità. </span>
</div>
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-family: Arial, sans-serif;">Infine,
il Segretario generale del Sinodo, card. Lorenzo Baldisseri, ha reso
noto che, nel corso delle otto Congregazioni generali, gli interventi
dei Padri Sinodali sono stati in totale 180, a cui sono da
aggiungere gli 80 avvenuti nelle ore di dibattito libero. </span>
</div>
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">
<br />
</div>
VIS Archive 01http://www.blogger.com/profile/14770843140503322692noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-1297759643115419382.post-46836701358629134662014-10-10T14:35:00.004+02:002014-10-10T14:35:35.828+02:00Nona Congregazione Generale: Ascoltare maggiormente i laici
<div lang="es-ES" style="background: transparent; font-style: normal; margin-bottom: 0.2cm; margin-top: 0.2cm; text-decoration: none;">
</div>
<div align="JUSTIFY" lang="es-ES" style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-family: Arial, sans-serif;">Città
del Vaticano, 10 ottobre 2014 (VIS).- La nona Congregazione generale
ha visto l’audizione di 15 Interventi (6 di coppie e 9 di singoli
uditori), quasi tutti laici impegnati nell’ambito della Pastorale
familiare, della bioetica e dell’ecologia umana. Provenienti da
diverse Paesi del mondo, in rappresentanza di quasi tutti i
continenti, gli Uditori hanno portato in Aula la loro testimonianza
viva, di apostolato familiare vissuto nella quotidianità.</span></div>
<div align="JUSTIFY" lang="es-ES" style="margin-bottom: 0cm;">
</div>
<div align="JUSTIFY" lang="es-ES" style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-family: Arial, sans-serif;">Innanzitutto,
sono state ricordate le difficoltà che vivono le famiglie del Medio
Oriente, in particolare dell’Iraq: i numerosi conflitti – si è
detto – si ripercuotono gravemente sulla famiglia, disgregata dalla
morte dei suoi membri, costretta a migrare in cerca di un luogo
sicuro in cui vivere, privata di un futuro per i giovani, sottratti
alla scolarizzazione, e per gli anziani, abbandonati a se stessi.
L’unità della famiglia cristiana in Medio Oriente è profondamente
scossa, con conseguenze anche sull’unità sociale e nazionale dei
Paesi appartenenti alla regione. Di fronte a tali drammatici scenari,
dunque, la Chiesa rappresenta davvero un porto sicuro, una “famiglia
di famiglie” che offre conforto e speranza. Ed è necessario anche
preparare le coppie di coniugi ad essere “mediatrici” di pace e
di riconciliazione. </span>
</div>
<div align="JUSTIFY" lang="es-ES" style="margin-bottom: 0cm;">
<br />
</div>
<div align="JUSTIFY" lang="es-ES" style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-family: Arial, sans-serif;">Altro
punto evidenziato dagli Uditori è stata la necessità che la Chiesa
ascolti maggiormente i laici nella ricerca di soluzioni ai problemi
delle famiglie, in particolare per quanto riguarda la sfera
dell’intimità della vita di coppia. Per questo, è stata ribadita
l’importanza di una sinergia tra il mondo accademico ed il mondo
pastorale, per formare non “tecnici”, ma agenti pastorali che
conoscano e sappiano promuovere i temi della famiglia e della vita,
attraverso una “cosmovisione” antropologica cattolica ben salda. </span>
</div>
<div align="JUSTIFY" lang="es-ES" style="margin-bottom: 0cm;">
<br />
</div>
<div align="JUSTIFY" lang="es-ES" style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-family: Arial, sans-serif;">Inoltre,
gli Uditori hanno rimarcato la necessità di un maggior dialogo tra
Chiesa e Stato, anche attraverso l’impegno di fedeli laici che,
lontani da ambizioni personali, sappiano promuovere la tutela dei
diritti della famiglia e la difesa della vita, lavorando per uno
Stato dal volto umano. I laici – è stato rimarcato – devono
essere attivi e competenti nella difesa pubblica dei valori della
vita e della famiglia. </span>
</div>
<div align="JUSTIFY" lang="es-ES" style="margin-bottom: 0cm;">
<br />
</div>
<div align="JUSTIFY" lang="es-ES" style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-family: Arial, sans-serif;">Gli
interventi si sono, quindi, soffermati sul bisogno di formare in modo
adeguato e permanente i sacerdoti sui temi della famiglia, in
particolare sull’apertura alla vita, affinché riescano a spiegare
ed a parlare con naturalezza e chiarezza dell’amore coniugale.
Anche perché, ad esempio, è stato notato che se la pianificazione
naturale della famiglia viene spiegata in modo approfondito,
evidenziandone il valore positivo, essa rinsalda la vita di coppia.
In quest’ottica, è stato ricordato che le omelie, se ben
preparate, fanno sì che i fedeli partecipino di più alla
celebrazione della Messa. </span>
</div>
<div align="JUSTIFY" lang="es-ES" style="margin-bottom: 0cm;">
<br />
</div>
<div align="JUSTIFY" lang="es-ES" style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-family: Arial, sans-serif;">Un
ulteriore spunto di riflessione ha messo in luce l’importanza della
testimonianza: i giovani non hanno bisogno di tanta teoria, si è
detto, ma comprendono molto bene la centralità della famiglia se
essa viene dimostrata dalle famiglie stesse, testimoni credibili e
soggetto di evangelizzazione. Per questo, si è riflettuto sulla
necessità che le coppie siano accompagnate da un’adeguata
pastorale anche dopo il matrimonio e non soltanto prima. </span>
</div>
<div align="JUSTIFY" lang="es-ES" style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-family: Arial, sans-serif;">Quindi,
gli Uditori hanno dato voce alle sofferenze di chi perde un
familiare, come le persone vedove, orfane o i genitori che perdono un
figlio. Per esse, è fondamentale l’accompagnamento della Chiesa e
di gruppi di ascolto e di condivisione, affinché non si smarriscano
davanti al profondo strazio della perdita, alla paura di un “deserto”
degli affetti, ma restino ben saldi nella fede. </span>
</div>
<div align="JUSTIFY" lang="es-ES" style="margin-bottom: 0cm;">
<br />
</div>
<div align="JUSTIFY" lang="es-ES" style="margin-bottom: 0cm;">
<br />
</div>
<div align="JUSTIFY" lang="es-ES" style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-family: Arial, sans-serif;">E’
emersa, poi, l’importanza di una “ecologia umana”, che aiuti a
contrastare gli effetti negativi della globalizzazione economica,
spesso portatrice di modelli contrari alla dottrina cattolica. Ferma
condanna, inoltre, è stata espressa per tutte le forme di violenza
domestica, in particolare sulle donne, evidenziando come spesso essa
sia perpetrata da persone giovani. </span>
</div>
<div align="JUSTIFY" lang="es-ES" style="margin-bottom: 0cm;">
<br />
</div>
<div align="JUSTIFY" lang="es-ES" style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-family: Arial, sans-serif;">Infine,
è stato ribadito il bisogno della comunicazione all’interno della
famiglia, poiché la condivisione tra i coniugi, la compartecipazione
all’educazione dei figli, e soprattutto la preghiera tra le mura
domestiche, contribuiscono a rinsaldare il nucleo familiare. </span>
</div>
VIS Archive 01http://www.blogger.com/profile/14770843140503322692noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-1297759643115419382.post-77776551453752692192014-10-10T14:35:00.000+02:002014-10-10T14:35:09.323+02:00Messaggio dei Padri Sinodali per le famiglie in paesi di guerra
<div lang="es-ES" style="background: transparent; font-style: normal; margin-bottom: 0.2cm; margin-top: 0.2cm; text-decoration: none;">
</div>
<div align="JUSTIFY" lang="es-ES" style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-family: Arial, sans-serif;">Città
del Vaticano, 10 ottobre 2014 (VIS).-Riproduciamo a continuazione il
Messaggio della III Assemblea Generale Straordinaria del Sinodo dei
Vescovi per le famiglie che soffrono a causa dei conflitti.</span></div>
<div align="JUSTIFY" lang="es-ES" style="margin-bottom: 0cm;">
<br />
</div>
<div align="JUSTIFY" lang="es-ES" style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-family: Arial, sans-serif;">''Riuniti
attorno al Successore dell’Apostolo Pietro, noi Padri sinodali
della III Assemblea Generale Straordinaria del Sinodo dei Vescovi,
insieme a tutti i partecipanti, condividiamo la paterna sollecitudine
del Santo Padre, esprimendo profonda vicinanza a tutte le famiglie
che soffrono a causa dei numerosi conflitti in corso.</span></div>
<div align="JUSTIFY" lang="es-ES" style="margin-bottom: 0cm;">
<br />
</div>
<div align="JUSTIFY" lang="es-ES" style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-family: Arial, sans-serif;">In
particolare, eleviamo al Signore la nostra supplica per le famiglie
irachene e siriane, costrette, a causa della fede cristiana che
professano o dell’appartenenza ad altre comunità etniche o
religiose, ad abbandonare tutto e a fuggire verso un futuro privo di
ogni certezza. Con il Santo Padre Francesco ribadiamo che ''nessuno
può usare il nome di Dio per commettere violenza'' e che ''uccidere
in nome di Dio è un grande sacrilegio!'' . Nel ringraziare le
Organizzazioni internazionali e i Paesi per la loro solidarietà,
invitiamo le persone di buona volontà ad offrire la necessaria
assistenza e l’aiuto alle vittime innocenti della barbarie in atto,
e allo stesso tempo chiediamo alla Comunità internazionale di
adoperarsi per ristabilire la convivenza pacifica in Iraq, in Siria e
in tutto il Medio Oriente.</span></div>
<div align="JUSTIFY" lang="es-ES" style="margin-bottom: 0cm;">
<br />
</div>
<div align="JUSTIFY" lang="es-ES" style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-family: Arial, sans-serif;">Parimenti,
il nostro pensiero va alle famiglie lacerate e sofferenti nelle altre
parti del mondo, che subiscono persistenti violenze. A loro vogliamo
assicurare la nostra costante preghiera perché il Signore
misericordioso converta i cuori e doni pace e stabilità a quanti ora
sono nella prova.</span></div>
<div align="JUSTIFY" lang="es-ES" style="margin-bottom: 0cm;">
<br />
</div>
<div align="JUSTIFY" lang="es-ES" style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-family: Arial, sans-serif;">La
Santa Famiglia di Nazareth che ha patito la ''via dolorosa
dell’esilio'' faccia di ogni famiglia, ''comunità di amore e di
riconciliazione'' una sorgente di speranza per il mondo intero. </span>
</div>
<div align="JUSTIFY" lang="es-ES" style="margin-bottom: 0cm;">
<br />
</div>
VIS Archive 01http://www.blogger.com/profile/14770843140503322692noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-1297759643115419382.post-39964193638368518722014-10-10T14:34:00.004+02:002014-10-10T14:36:23.140+02:00''Inutile strage'': Credenti e Santa Sede durante la I Guerra Mondiale <div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-family: Arial, sans-serif;">Città
del Vaticano, 10 ottobre 2014
(VIS). Questa mattina, alle 11, ha avuto luogo nella Sala Stampa
della Santa Sede, la presentazione del Convegno Internazionale
-''Inutile strage''. I cattolici e la Santa Sede nella Prima Guerra
Mondiale-, promosso dal Comitato Pontificio di Scienze storiche. Alla
conferenza stampa sono intervenuti padre Bernard Ardura, O. Praem.,
Presidente del Pontificio Comitato di Scienze storiche, e il Prof.
Roberto Morozzo della Rocca, dell’Università degli Studi di “Roma
Tre”.</span></div>
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">
<br /></div>
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-family: Arial, sans-serif;">''L'iniziativa
del Pontificio Comitato di Scienze Storiche intende coinvolgere
numerosi specialisti di questo argomento, per proporre una rilettura
del conflitto non soltanto visto ma anche vissuto da parte dei
credenti – in maggioranza cattolici, ma anche protestanti e
ortodossi – e più specificamente da parte della Santa Sede che,
allora ancora priva di territorio proprio, si è trovata sul
territorio dell’Italia coinvolta nel conflitto, cercando per quanto
fosse possibile di salvaguardare la sua specifica natura''. </span>
</div>
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">
<br /></div>
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-family: Arial, sans-serif;">Il
tema del congresso “Inutile strage” sono due parole che esprimono
la drammaticità della Prima guerra mondiale, oggetto del nostro
Convegno internazionale. Cento anni dopo lo scoppio della prima
guerra mondiale, il Pontificio Comitato di Scienze Storiche, in
collaborazione con l’Accademia di Ungheria in Roma e la Commission
Internationale d’Histoire et d’Études du Christianisme, ha
ritenuto opportuno offrire l’occasione di una rivisitazione della
storiografia con particolare attenzione all’impegno dei cattolici e
della Santa Sede nel conflitto. L’iniziativa si è potuta
realizzare, grazie alla generosa disponibilità di ventiquattro
docenti universitari che rappresentano molti degli Stati coinvolti
nel conflitto. </span>
</div>
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">
<br /></div>
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-family: Arial, sans-serif;">Padre
Bernard Ardura ha spiegato che benché il nostro Convegno abbia
principalmente come soggetto i Cattolici e la Santa Sede nella Prima
guerra mondiale, abbiamo riservato vari interventi che ci offriranno
l’opportunità di ascoltare vari Storici che ci parleranno di Stati
dove furono predominanti protestanti e ortodossi.</span></div>
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-family: Arial, sans-serif;">Inoltre
ha messo in evidenza che esiste il proposito di organizzare un
secondo convegno nel 2018 sulle conseguenze del Trattato di
Versailles, che furono, almeno in parte, all’origine della Seconda
guerra mondiale e le cui conseguenze si sarebbero ancora fatte
sentire all’alba del secolo XXI. </span>
</div>
VIS Archive 01http://www.blogger.com/profile/14770843140503322692noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-1297759643115419382.post-9442788837545146182014-10-10T14:34:00.001+02:002014-10-10T14:34:24.613+02:00Altri Atti Pontifici
<div align="JUSTIFY" style="font-style: normal; margin-bottom: 0.2cm; margin-top: 0.2cm; text-decoration: none;">
</div>
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-family: Arial, sans-serif;">Città
del Vaticano, 10 ottobre 2014
(VIS). Il Santo Padre ha nominato il reverendo José João dos Santos
Marcos come Vescovo coadiutore di Beja (superficie 12.300,
popolazione 211.964, cattolici 175.946, sacerdoti 54, religiosi 75,
diaconi permanenti 10) in Portogallo. Il Vescovo appena eletto è
nato nel 1949 a Monte Perobolso (Portogallo) ed è stato ordinato
sacerdote nel 1974. Durante il suo ministero pastorale è stato, tra
le altre cose: membro del gruppo sacerdotale di formazione, parroco
di varie parrocchie, direttore spirituale di vari seminari, membro
del Consiglio Pastorale del patriarcato di Lisbona.</span></div>
VIS Archive 01http://www.blogger.com/profile/14770843140503322692noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-1297759643115419382.post-42555297998993590982014-10-09T15:36:00.002+02:002014-10-09T15:36:11.549+02:00Sesta Congregazione Generale: La Chiesa non è una dogana, ma una casa paterna, e non deve mostrarsi indifferente davanti alla debolezza.
<div style="background: transparent; font-style: normal; margin-bottom: 0.2cm; margin-top: 0.2cm; text-decoration: none;">
</div>
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-family: Arial, sans-serif;">Città
del Vaticano, 9 ottobre 2014 (VIS).- Durante la Sesta Congregazione
Generale, che ha avuto luogo ieri, mercoledì, nel pomeriggio, i
padri sinodali hanno continuato la discussione sul tema previsto
nell’indice dell’Instrumentum laboris: ''Le situazioni pastorali
difficili (Parte II, cap. 3). Situazioni familiari / Riguardo alle
unioni tra persone dello stesso sesso''.</span></div>
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">
<br />
</div>
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-family: Arial, sans-serif;">La
sesta Congregazione generale ha visto il proseguimento del dibattito
generale sul tema previsto, secondo l’indice dell’Instrumentum
Laboris: ''Le situazioni pastorali difficili (II parte, cap. 3).
Situazioni familiari/Circa le unioni tra persone dello stesso sesso. </span>
</div>
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-family: Arial, sans-serif;">In
primo luogo, è stato sottolineato che la Chiesa non è una dogana,
ma una casa paterna e quindi deve offrire un accompagnamento paziente
a tutte le persone, anche a coloro che si trovano in situazioni
pastorali difficili. La vera Chiesa cattolica racchiude famiglie sane
e famiglie in crisi e quindi lo sforzo quotidiano di santificazione
non deve mostrare indifferenza nei confronti della debolezza, perché
la pazienza implica l’aiutare attivamente il più debole. </span>
</div>
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">
<br />
</div>
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-family: Arial, sans-serif;">Quanto
ai processi di dichiarazione di nullità matrimoniale, in generale è
stata riscontrata da molti l’esigenza di snellimento nelle
procedure (e di integrare più laici competenti nei Tribunali
ecclesiastici), ma è stato anche rilevato il pericolo di
superficialità e la necessità di salvaguardare sempre il rispetto
della verità e i diritti delle parti. Anche perché – si è detto
– il processo non è contrario alla carità pastorale e la
pastorale giudiziale deve evitare idee colpevolizzanti, incoraggiando
una trattazione serena dei casi. Sempre a proposito della nullità
matrimoniale, si è riflettuto sull’ipotesi di ricorrere alla via
amministrativa, non sostitutiva di quella giudiziale, bensì
complementare ad essa. Si è proposto che spetti al vescovo decidere
quali richieste di verifica di nullità trattare per tale via
amministrativa. </span>
</div>
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">
<br />
</div>
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-family: Arial, sans-serif;">E’
stato poi ribadito fortemente che occorre un atteggiamento di
rispetto per i divorziati risposati, perché spesso vivono anche
situazioni di disagio o ingiustizia sociale, soffrono in silenzio e
cercano in molti casi cercano, attraverso un percorso graduale, di
arrivare a partecipare più pienamente alla vita ecclesiale. La
pastorale dovrà essere, quindi, non repressiva, ma colma di
misericordia. </span>
</div>
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">
<br />
</div>
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-family: Arial, sans-serif;">Riguardo
alla poligamia, da una parte è stato sottolineato che si tratta di
una realtà in via di diminuzione perché favorita per lo più dal
contesto rurale, mentre oggi avanza l’urbanizzazione; dall’altra,
si è ricordato che vi sono poligami convertiti al cattolicesimo e
che desiderano ricevere i sacramenti dell’iniziazione cristiana, e
ci si è domandati se vi siano misure pastorali specifiche per venire
incontro a queste situazioni con l’opportuno discernimento. </span>
</div>
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">
<br />
</div>
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-family: Arial, sans-serif;">Si
è tornati sulla necessità di una maggiore preparazione al
matrimonio, soprattutto fra i giovani ai quali va presentata la
bellezza dell’unione sacramentale, insieme ad una adeguata
educazione affettiva, che non sia solo un’esortazione moralistica,
che finisce per generare una sorta di analfabetismo religioso e
umano. E’ necessaria, nel percorso matrimoniale, una vera crescita
della persona. </span>
</div>
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">
<br />
</div>
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-family: Arial, sans-serif;">Durante
l’ora di dibattito libero – tra le 18.00 e le 19.00 – gli
interventi hanno presentato esperienze e modelli concreti di una
pastorale per i divorziati risposati che faccia ampio uso di gruppi
di ascolto. E’ importante – si è detto – evitare attentamente
di dare un giudizio morale, di parlare di ''stato permanente di
peccato'', cercando, invece, di far comprendere che la non ammissione
al sacramento dell’Eucaristia non elimina del tutto la possibilità
della grazia in Cristo ed è dovuta piuttosto alla situazione
oggettiva della permanenza di un precedente legame sacramentale
indissolubile. In quest’ottica, è stata ribadita più volte
l’importanza della comunione spirituale. In ogni caso è stato
ribadito che anche queste proposte manifestano dei limiti e che
certamente non vi sono soluzioni ''facili''di questa problematica. </span>
</div>
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">
<br />
</div>
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-family: Arial, sans-serif;">Anche
per la pastorale per le persone omosessuali si è insistito sulla
importanza dell’ascolto, e anche di gruppi di ascolto.</span></div>
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">
<br />
</div>
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-family: Arial, sans-serif;">Ulteriori
interventi si sono soffermati sulla questione dei cattolici che
mutano confessione cristiana, e viceversa, con tutte le difficili
conseguenze che ne derivano per i matrimoni interconfessionali e la
valutazione della loro validità, alla luce delle possibilità di
divorzio previste dalle Chiese ortodosse. </span>
</div>
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">
<br />
</div>
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-family: Arial, sans-serif;">Ricordando
poi il Sinodo ordinario tenutosi nel 1980 e dedicato al tema de ''La
famiglia cristiana'', si è osservata la grandissima evoluzione
avvenuta da allora nella cultura giuridica internazionale e la
necessità che la Chiesa ne sia consapevole e che le istituzioni
culturali – come le Università cattoliche – si confrontino con
questa situazione per conservare un ruolo nel dibattito in corso. </span>
</div>
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">
<br />
</div>
VIS Archive 01http://www.blogger.com/profile/14770843140503322692noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-1297759643115419382.post-58110946643609898042014-10-09T15:35:00.005+02:002014-10-09T15:35:45.767+02:00Settima Congregazione Generale: Le sfide pastorali circa l’apertura alla vita
<div style="font-style: normal; margin-bottom: 0.2cm; margin-top: 0.2cm; text-decoration: none;">
</div>
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-family: Arial, sans-serif;">Città
del Vaticano, 9 ottobre 2014
(VIS). La settima Congregazione generale di questa mattina, è stata
suddivisa in due momenti: il primo ha visto un ulteriore
proseguimento del dibattito generale sul tema del pomeriggio
precedente, ovvero ''Le situazioni pastorali difficili (II parte,
cap. 3). Situazioni familiari/Circa le unioni tra persone dello
stesso sesso''. Il secondo momento, invece, ha affrontato l’argomento
successivo, ossia ''Le sfide pastorali circa l’apertura alla
vita''. </span>
</div>
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">
<br />
</div>
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-family: Arial, sans-serif;">Nella
prima parte, dunque, si è tornati a riflettere sulla questione
dell’accesso al sacramento dell’Eucaristia per i divorziati
risposati. Innanzitutto, è stata ribadita l’indissolubilità del
matrimonio, senza compromessi, basata sul fatto che il vincolo
sacramentale è una realtà oggettiva, opera di Cristo nella Chiesa.
Tale valore va difeso e curato con una adeguata catechesi
prematrimoniale, affinché i nubendi siano pienamente consapevoli del
carattere sacramentale del vincolo e della sua natura vocazionale. E’
opportuno, inoltre, un accompagnamento pastorale per le coppie anche
dopo le nozze. </span>
</div>
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">
<br />
</div>
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-family: Arial, sans-serif;">Allo
stesso tempo, è stato detto che bisogna guardare ai singoli casi,
alle situazioni concrete anche di grande sofferenza, distinguendo, ad
esempio, tra chi ha abbandonato il coniuge e chi è stato
abbandonato. Il problema c’è – si è ripetuto varie volte in
Aula – e la Chiesa non lo trascura. La pastorale non deve essere
esclusiva, del ''tutto o niente'', ma misericordiosa, perché il
mistero della Chiesa è un mistero di consolazione. </span>
</div>
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">
<br />
</div>
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-family: Arial, sans-serif;">E’
stato comunque ricordato che per i divorziati risposati il fatto di
non potersi accostare all’Eucaristia non significa assolutamente
che non siano membri della comunità ecclesiale, anzi, si è invitato
a riconsiderare che esistono diverse responsabilità che essi possono
esercitare. Inoltre, è stata sottolineata anche la necessità di
semplificare e accelerare i procedimenti per la dichiarazione di
nullità matrimoniale. </span>
</div>
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">
<br />
</div>
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-family: Arial, sans-serif;">Circa
il concubinato in certe regioni si è rilevato che spesso è dovuto a
motivi economici e sociali e non ad una sorta di rifiuto degli
insegnamenti della Chiesa. Spesso, inoltre, queste e altre situazioni
di unioni di fatto sono vissute conservando il desiderio della vita
cristiana, e quindi necessitano di una pastorale adeguata. Parimenti,
ribadendo l’impossibilità di riconoscere il matrimonio tra persone
dello stesso sesso, è stato comunque sottolineato il bisogno di un
approccio rispettoso e non discriminante nei confronti degli
omosessuali. </span>
</div>
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">
<br />
</div>
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-family: Arial, sans-serif;">Ulteriori
riflessioni si sono soffermate sulla questione dei matrimoni misti,
evidenziando che, oltre alle difficoltà, è bene guardare anche alla
possibilità, che essi offrono, di testimoniare l’armonia ed il
dialogo interreligioso. Affrontato poi, nuovamente, il tema del
linguaggio affinché la Chiesa riesca a coinvolgere credenti e non
credenti, e tutte le persone di buona volontà per individuare
modelli di vita familiare che favoriscano lo sviluppo integrale della
persona umana ed il benessere della società. Il suggerimento – si
è detto – è quello di parlare di famiglia con una ''grammatica
della semplicità'' che arrivi ai cuori dei fedeli. </span>
</div>
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">
<br />
</div>
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-family: Arial, sans-serif;">Nella
seconda parte della Congregazione, è stato affrontato anche il tema
della paternità responsabile, ribadendo che il dono della vita (così
come la virtù della castità) sono valori fondanti del matrimonio
cristiano e sottolineando la gravità di un crimine come l’aborto.
Allo stesso tempo, sono stati evidenziati i tanti drammi che vivono
molte famiglie, ad esempio in certi contesti asiatico, dove si
verificano casi di infanticidio, violenza sulle donne, traffico degli
esseri umani. E’ stata, perciò, sottolineata la necessità di dare
risalto al concetto di giustizia tra le virtù fondanti della
famiglia. </span>
</div>
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">
<br />
</div>
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-family: Arial, sans-serif;">Quindi,
il dibattito ha affrontato la questione della responsabilità dei
genitori nell’educare i figli alla fede e agli insegnamenti che
essa offre: tale responsabilità è primordiale – si è detto –
ed è importante porvi la giusta attenzione. Tra l’altro, è stato
notato come la pastorale dei bambini possa creare un punto di
contatto con le famiglie che si trovano in situazioni difficili. </span>
</div>
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">
<br />
</div>
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-family: Arial, sans-serif;">A
proposito di bambini, è stato sottolineato l’impatto negativo
della contraccezione sulla società, che ha comportato l’abbassamento
della natalità. Di fronte a tale scenario – si è detto – i
cattolici non devono restare in silenzio, bensì devono portare un
messaggio di speranza: i bambini sono importanti, donano vita e gioia
ai loro genitori e rafforzano la fede e le pratiche religiose. </span>
</div>
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">
<br />
</div>
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-family: Arial, sans-serif;">Infine,
si è tornati a parlare del ruolo essenziale dei laici
nell’apostolato della famiglia e nella sua evangelizzazione, così
come dei movimenti laicali che possono accompagnare i nuclei
familiari in difficoltà. </span>
</div>
VIS Archive 01http://www.blogger.com/profile/14770843140503322692noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-1297759643115419382.post-91740020882976320882014-10-09T15:35:00.002+02:002014-10-09T15:40:41.316+02:00Possesso cardinalizio<div lang="es-ES" style="background: transparent; font-style: normal; margin-bottom: 0.2cm; margin-top: 0.2cm; text-decoration: none;">
</div>
<div align="JUSTIFY" lang="es-ES" style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-family: Arial, sans-serif;">Città
del Vaticano, 9 ottobre 2014 (VIS).- L’Ufficio delle
Celebrazioni Liturgiche del Sommo Pontefice dà comunicazione della
seguente Presa di Possesso:</span></div>
<div align="JUSTIFY" lang="es-ES" style="margin-bottom: 0cm;">
<br /></div>
<div align="JUSTIFY" lang="es-ES" style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-family: Arial, sans-serif;">Il
sabato, 11 ottobre 2014, alle ore 18.30, il Cardinale Pietro
Parolin, Segretario di Stato, prenderà possesso del Titolo dei Santi
Simone e Giuda Taddeo a Torre Angela, Via di Torrenova, 162.</span></div>
VIS Archive 01http://www.blogger.com/profile/14770843140503322692noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-1297759643115419382.post-79039673400144044052014-10-08T15:38:00.004+02:002014-10-08T15:38:27.452+02:00Udienza generale: ''Le divisioni tra i cristiani feriscono Cristo''
<div style="font-style: normal; margin-bottom: 0.2cm; margin-top: 0.2cm; text-decoration: none;">
</div>
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-family: Arial, sans-serif;">Città
del Vaticano, 8 ottobre 2014 (VIS).- Puntuale come al solito, il
Santo Padre è uscito in Piazza San Pietro con la sua Jeep
decappottabile e ha salutato i fedeli e i pellegrini lì riuniti. Il
Papa ha dedicato l'Udienza generale del mercoledì ai ''tanti
fratelli che condividono con noi la fede in Cristo, ma che
appartengono ad altre confessioni o a tradizioni differenti dalla
nostra''. Francesco, evidenziando che ancora oggi i rapporti non sono
sempre improntati al rispetto e alla cordialità, ha domandato “E
noi, come ci poniamo di fronte a tutto questo? Siamo anche noi
rassegnati, se non addirittura indifferenti? Oppure crediamo
fermamente che si possa e si debba camminare nella direzione della
riconciliazione e della piena comunione?''.</span></div>
<div align="JUSTIFY">
<br /><br />
</div>
<div align="JUSTIFY">
<span style="font-family: Arial, sans-serif;">Il Papa ha
sottolineato che le divisioni tra i cristiani feriscono la Chiesa e
Cristo, e ha ricordato che Gesù desiderava che i suoi discepoli
fossero uniti nel suo amore. Già in quel tempo, ha spiegato
Francesco, questa unità era minacciata, e Gesù esortava i suoi
discepoli a parlare con unanimità ''perché non vi siano divisioni
tra voi, ma siate in perfetta unione di pensiero e di sentire''.</span></div>
<div align="JUSTIFY">
<br /><br />
</div>
<div align="JUSTIFY">
<span style="font-family: Arial, sans-serif;">Il Vescovo di Roma ha
parlato di come il maligno, durante tutta la storia, ha tentato la
Chiesa cercando di dividerla. Come per disgrazia, la Chiesa è stata
segnata da separazioni gravi e dolorose, che a volte si sono
protratte a lungo nel tempo, arrivando fino ai nostri giorni ''per
cui risulta difficile ricostruirne tutte le motivazioni e soprattutto
trovare delle possibili soluzioni -ha detto, sottolineando che-
dietro queste lacerazioni ci sono sempre la superbia e l’egoismo,
che sono causa di ogni disaccordo e che ci rendono intolleranti,
incapaci di ascoltare e di accettare chi ha una visione o una
posizione diversa dalla nostra''.</span></div>
<div align="JUSTIFY">
<br /><br />
</div>
<div align="JUSTIFY">
<span style="font-family: Arial, sans-serif;">''Di fronte a tutto
questo -ha continuato- c’è qualcosa che ognuno di noi, come membri
della santa madre Chiesa, possiamo e dobbiamo fare? Senz’altro non
deve mancare la preghiera...e insieme a questa, il Signore ci chiede
una rinnovata apertura: ci chiede di non chiuderci al dialogo e
all’incontro, ma di cogliere tutto ciò che di valido e di positivo
ci viene offerto anche da chi la pensa diversamente da noi o si pone
su posizioni differenti. Ci chiede di non fissare lo sguardo su ciò
che ci divide, ma piuttosto su quello che ci unisce...È un dolore...
ma siamo divisi fra di noi. Ma tutti abbiamo qualcosa in comune:
tutti crediamo in Gesù Cristo, il Signore... nel Padre, nel Figlio e
nello Spirito Santo. Tutti camminiamo insieme, siamo in cammino.
Aiutiamoci l’un l’altro!...Facciamo la comunione in cammino.
Questo si chiama ecumenismo spirituale: camminare il cammino della
vita tutti insieme nella nostra fede, in Gesù Cristo il Signore.''.</span></div>
<div align="JUSTIFY">
<br /><br />
</div>
<div align="JUSTIFY">
<a href="https://www.blogger.com/null" name="_GoBack"></a><span style="font-family: Arial, sans-serif;">Continuando
con il tema della comunione, il santo Padre ha raccontato ai fedeli
che oggi è molto grato al Signore perché si compiono settant'anni
dalla sua prima comunione. ''Ricevere la Prima Comunione significa
entrare in comunione con gli altri, con i fratelli della nostra
Chiesa e anche con tutti quelli che appartengono a comunità diverse,
ma che credono in Gesù''.</span></div>
<div align="JUSTIFY">
<br /><br />
</div>
<div align="JUSTIFY">
<span style="font-family: Arial, sans-serif;">Prima di concludere,
Francesco ha incoraggiato tutti ad andare avanti insieme verso la
piena unità. ''La storia ci ha separato, ma siamo in cammino verso
la riconciliazione e la comunione! E quando la meta ci può sembrare
troppo distante, quasi irraggiungibile, e ci sentiamo presi dallo
sconforto -ha detto- ci rincuori l’idea che Dio non può chiudere
l’orecchio alla voce del proprio Figlio Gesù e non esaudire la sua
e la nostra preghiera, affinché tutti i cristiani siano davvero una
cosa sola''.</span></div>
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">
<br />
</div>
VIS Archive 01http://www.blogger.com/profile/14770843140503322692noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-1297759643115419382.post-61568322164396495672014-10-08T15:38:00.001+02:002014-10-08T15:39:51.272+02:00Quarta Congregazione: I Padri Sinodali parlano delle proposte attuali nella pastorale della famiglia e ricordano la situazione del continente africano colpito dal virus dell'ebola.<div lang="es-ES" style="background: transparent; font-style: normal; margin-bottom: 0.2cm; margin-top: 0.2cm; text-decoration: none;">
</div>
<div align="JUSTIFY" lang="es-ES" style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-family: Arial, sans-serif;">Città
del Vaticano, 8 ottobre 2014 (VIS).-Ieri pomeriggio, durante la
quarta congregazione generale, i padri sinodali hanno discusso sulle
proposte attuali nella pastorale della famiglia.</span></div>
<div align="JUSTIFY" lang="es-ES" style="margin-bottom: 0cm;">
<br /></div>
<div align="JUSTIFY" lang="es-ES" style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-family: Arial, sans-serif;">In
primo luogo, è stato sottolineato il legame tra crisi della fede e
crisi della famiglia: la prima genera la seconda, si è detto. Questo
perché la fede viene vista perlopiù come un insieme di contributi
dottrinali, mentre essa è anzitutto un atto libero con cui ci si
affida a Dio. Di qui, fra l’altro, il suggerimento di pensare ad un
“Vademecum” dedicato alla catechesi sulla famiglia, così che
possa rafforzare la sua missione evangelizzatrice. E’ stata
sottolineata, inoltre, la debolezza di fede di molti battezzati, che
spesso porta al matrimonio senza che i coniugi ne abbiano la giusta
consapevolezza. </span>
</div>
<div align="JUSTIFY" lang="es-ES" style="margin-bottom: 0cm;">
<br /></div>
<div align="JUSTIFY" lang="es-ES" style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-family: Arial, sans-serif;">In
secondo luogo, è stata evidenziata una grande sfida che oggi la
famiglia deve affrontare, ovvero la “dittatura del pensiero unico”
che mira ad introdurre nella società quei controvalori che
distorcono la visione del matrimonio come unione tra uomo e donna. La
crisi di valori, il secolarismo ateo, l’edonismo, l’ambizione del
potere oggi distruggono la famiglia, la snaturano, indeboliscono le
persone e, di conseguenza, rendono fragile anche la società. E’
importante, allora, recuperare nei fedeli la consapevolezza di
appartenere alla Chiesa, perché la Chiesa cresce per attrazione e
sono le famiglie della Chiesa che attraggono le altre famiglie. </span>
</div>
<div align="JUSTIFY" lang="es-ES" style="margin-bottom: 0cm;">
<br /></div>
<div align="JUSTIFY" lang="es-ES" style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-family: Arial, sans-serif;">Dal
suo canto, la Chiesa, esperta di umanità, deve sottolineare la
bellezza e la necessità che ciascuno ha della famiglia, poiché essa
è insostituibile. Bisogna risvegliare nell’uomo il senso di
appartenenza al nucleo familiare. Non solo: in quanto riflesso
dell’amore di Dio, che non è mai un amore isolato, la famiglia
apre ai rapporti ed alle relazioni con gli altri, divenendo
fondamento della società. </span>
</div>
<div align="JUSTIFY" lang="es-ES" style="margin-bottom: 0cm;">
<br /></div>
<div align="JUSTIFY" lang="es-ES" style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-family: Arial, sans-serif;">Si
è anche ricordata l’importanza del legame tra sacerdoti e
famiglie: essi accompagnano le famiglie in tutte le tappe più
importanti della vita, condividendone gioie e difficoltà; le
famiglie, a loro volta, aiutano i sacerdoti a vivere il celibato come
affettività piena, equilibrata, e non come rinuncia. Non solo: la
famiglia è stata definita “culla di vocazioni” perché è
proprio tra le mura domestiche, nella preghiera vissuta in comune,
che nasce frequentemente la chiamata al sacerdozio. </span>
</div>
<div align="JUSTIFY" lang="es-ES" style="margin-bottom: 0cm;">
<br /></div>
<div align="JUSTIFY" lang="es-ES" style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-family: Arial, sans-serif;">Un
ulteriore legame che è stato sottolineato è quello tra il battesimo
ed il matrimonio: senza una iniziazione cristiana seria ed
approfondita il significato del sacramento coniugale viene sminuito.
Di qui, il richiamo al fatto che il matrimonio cristiano non può
essere solo una tradizione culturale o un’esigenza sociale, ma deve
essere inteso come una decisione vocazionale, intrapresa con la
dovuta preparazione, che non può essere improvvisata in pochi
incontri, ma va avviata per tempo. </span>
</div>
<div align="JUSTIFY" lang="es-ES" style="margin-bottom: 0cm;">
<br /></div>
<div align="JUSTIFY" lang="es-ES" style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-family: Arial, sans-serif;">Quindi,
si è riflettuto su come il lavoro si ripercuota sulle dinamiche
familiari: si tratta di due dimensioni che necessitano di essere
conciliate – è stato detto – anche a causa di orari lavorativi
sempre più flessibili, nuovi modelli contrattuali, distanze
geografiche tra abitazione e luogo di lavoro. Non solo: la tecnologia
porta il lavoro nelle case, rendendo difficile il dialogo familiare. </span>
</div>
<div align="JUSTIFY" lang="es-ES" style="margin-bottom: 0cm;">
<br /></div>
<div align="JUSTIFY" lang="es-ES" style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-family: Arial, sans-serif;">Numerosi
interventi, in particolare relativi all’Africa, hanno richiamato
l’attenzione sulle tante sfide che devono affrontare le famiglie in
questo continente: poligamia, levirato, sètte, guerra, povertà, il
doloroso dramma della migrazione, la pressione internazionale per il
controllo delle nascite. Si tratta di problemi che minano la
stabilità familiare, mettendola in crisi. Di fronte a tali sfide, è
necessario rispondere con: un’evangelizzazione approfondita, capace
di promuovere i valori della pace, della giustizia e dell’amore;
una adeguata promozione del ruolo della donna nella società;
un’accurata educazione dei bambini e la tutela dei diritti per
tutte le vittime di violenza. </span>
</div>
<div align="JUSTIFY" lang="es-ES" style="margin-bottom: 0cm;">
<br /></div>
<div align="JUSTIFY" lang="es-ES" style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-family: Arial, sans-serif;">Nell’ora
dedicata agli interventi liberi – tra le 18.00 e le 19.00 – si è
tornati a parlare dell’esigenza di un nuovo linguaggio
nell’annuncio del Vangelo, con particolare riferimento alle nuove
tecnologie mediatiche. Quanto all’indissolubilità del matrimonio,
è stato evidenziato che oggi sembra che la legge si contrapponga al
bene della persona. In realtà, la verità del legame coniugale e
della sua stabilità è iscritta nella persona stessa, quindi non si
tratta di contrapporre legge e persona, ma di comprendere come
aiutare a non tradire la propria verità. </span>
</div>
<div align="JUSTIFY" lang="es-ES" style="margin-bottom: 0cm;">
<br /></div>
<div align="JUSTIFY" lang="es-ES" style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-family: Arial, sans-serif;">E’
stata suggerita, inoltre, una riflessione sulle famiglie che non
hanno avuto il dono dei figli pur desiderandolo, così come su quelle
delle regioni colpite dal virus Ebola. </span>
</div>
<div align="JUSTIFY" lang="es-ES" style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-family: Arial, sans-serif;">Infine,
è stata richiamata l’immagine della Chiesa come luce, con
l’auspicio che essa non sia solo la luce di un faro, che rimane
fermo ed illumina da lontano, ma sia fiaccola, ovvero “luce
gentile” che accompagna gli uomini nel loro cammino, passo dopo
passo. </span>
</div>
<div align="JUSTIFY" lang="es-ES" style="margin-bottom: 0cm;">
<br /></div>
<div align="JUSTIFY" lang="es-ES" style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-family: Arial, sans-serif;">Il
Pontificio Consiglio per la Famiglia ha fatto dono ai membri del
Sinodo di una copia del voluminoso Enchiridion sulla famiglia. </span>
</div>
VIS Archive 01http://www.blogger.com/profile/14770843140503322692noreply@blogger.com0