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Il Vatican Information Service (VIS), istituito nell'ambito della Sala Stampa della Santa Sede, è un bollettino telematico che diffonde notizie relative all'attività magistrale e pastorale del Santo Padre e della Curia Romana...

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giovedì 28 novembre 2002

ALTRI ATTI PONTIFICI


CITTA' DEL VATICANO, 28 NOV. 2002 (VIS). Il Santo Padre ha nominato il Vescovo André Fort, finora di Perpignan-Elne, Vescovo di Orléans (superficie: 6.811; popolazione: 618.126; cattolici: 448.200; sacerdoti: 189; religiosi: 301; diaconi permanenti: 30), Francia.
NER/…/FORT                                VIS 20021128 (40)

UDIENZE


CITTA' DEL VATICANO, 28 NOV. 2002 (VIS). Il Santo Padre ha ricevuto oggi in udienze separate:

- Il Signor Leonid Kuchma, Presidente della Repubblica di Ucraina, con la consorte e seguito;

- Il Cardinale Vinco Puljic, Arcivescovo di Vrhbosna, Sarajevo (Bosnia ed Erzegovina).
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GLOBALIZZAZIONE ED EDUCAZIONE SUPERIORE CATTOLICA


CITTA' DEL VATICANO, 28 NOV. 2002 (VIS). Oggi, presso la Sala Stampa della Santa Sede, è stata presentata la Conferenza Internazionale sul tema: "Globalizzazione e Educazione Superiore Cattolica: Speranze e Sfide". Organizzata dalla Congregazione per l'Educazione Cattolica e dalla Federazione Internazionale delle Università Cattoliche (F.I.U.C.), la conferenza si terrà in Vaticano dal 2 al 6 dicembre.

  Alla conferenza stampa sono intervenuti il Cardinale Zenon Grocholewski, l'Arcivescovo Giuseppe Pittau, S.J., e Monsignor Angelo Vincenzo Zani, rispettivamente Prefetto, Segretario e Sotto-Segretario della Congregazione per l'Educazione Cattolica, e inoltre il Padre Jan Peters, S.J., e Monsignor Guy-Réal Thivierge, rispettivamente presidente e Segretario della F.I.U.C.

  Nel suo intervento, il Cardinale Grocholewski ha ricordato che vi sono 950 università cattoliche ripartite in tutti i continenti e che esse raccolgono circa 3.800.000 studenti, molti dei quali appartengono ad altre confessioni cristiane o ad altre religioni. "Le Università Cattoliche possono essere erette dalla Santa Sede, ma anche dai Vescovi diocesani, dalle Conferenze episcopali, dagli Istituti religiosi o da altre persone ecclesiastiche o laiche".

  Alla Conferenza parteciperanno Rettori di Università Cattoliche provenienti da tutto il mondo, così come i responsabili di Conferenze episcopali impegnati nell'educazione, provenienti dal Kenya, dalla Repubblica Democratica del Congo, dall'Argentina, dall'Australia, dalla Germania, dai Paesi Bassi e dall'Ungheria, i responsabili di alcune Fondazioni che aiutano le Università e i Membri di diversi Dicasteri.

  Successivamente l'Arcivescovo Pittau ha spiegato che il tema della globalizzazione, scelto per la Conferenza, "non è certamente estraneo all'ambiente cattolico e specialmente a quello delle Università.

  "L'Università" - ha detto l'Arcivescovo - "dovrebbe formare cittadini responsabili e virtuosi che, con il loro esempio e la loro parola, promuovano una globalizzazione capace di rispettare l'uomo nella sua integrità".

  Monsignor Thivierge ha quindi parlato dello svolgimento della Conferenza. Il primo giorno, ha detto, saranno presentate "le diverse realtà di 'globalizzazione' come sono vissute nelle nostre società". Sarà quindi approfondita "la questione della globalizzazione nei suoi rapporti con l'educazione cattolica".

  Il secondo giorno sarà dedicato alla discussione dei rapporti tra la globalizzazione e i valori cristiani nel quadro dell'educazione superiore cattolica. E' inoltre prevista una video-conferenza, che vedrà l'intervento di alcuni dirigenti dell'UNESCO e ex Ministri dell'educazione da Parigi e di alcuni Rettori dall'Aula del Sinodo. Durante la video-conferenza saranno trasmessi alcuni discorsi di Giovanni Paolo II, nei quali il Pontefice ha affrontato il tema della globalizzazione. Il terzo giorno sarà dedicato al problema delle proposte e delle azioni da promuovere all'interno del mondo universitario cattolico.

  Padre Jan Peters, Presidente della Federazione Internazionale delle Università Cattoliche, ha affermato che la Federazione "è varia proprio come il mondo in cui i suoi membri cercano di svolgere la loro missione. Tra i duecento membri vi sono importanti Università di ricerca degli Stati Uniti, dell'Europa e del Giappone, ma anche istituzioni giovani, povere e vulnerabili di tutta l'Africa; vi sono sia delle Università che occupano un ruolo di rilievo nello sviluppo della scienza moderna o nell'attuazione dell'economia moderna, sia Università, come per esempio in India, che cercano di garantire un futuro alle persone meno privilegiate e a quanti sono vittima del processo di globalizzazione. Questa diversità tra i suoi membri rappresenta un vero patrimonio per la nostra Federazione, nonché la sua maggiore sfida".

  Padre Peters ha sottolineato che "ambire all'eccellenza nell'insegnamento e nella ricerca, non in un ambito chiuso bensì nell'apertura verso i colleghi che si trovano in situazioni meno favorevoli e che possono davvero contribuire in maniere rilevante alla consapevolezza delle conseguenze della ricerca moderna, fa parte della missione di un'Università cattolica".

  "I Paesi del nostro mondo sono sempre più collegati tra loro e, tuttavia, al contempo i divari si stanno allargando", ha aggiunto Padre Peters. "Le nostre Università trovano il loro spazio in mezzo a queste tendenze e devono farvi fronte". Padre Peters ha osservato che "la Conferenza che si terrà la prossima settimana si concentrerà sui cambiamenti dei contesti socio-economico, politico e culturale delle nostre Università. Questi sviluppi, in cui i nostri Atenei sono protagonisti e allo stesso tempo vittime, hanno un impatto diverso a seconda se parliamo dalla prospettiva delle grandi e evolute Università di ricerca negli Stati Uniti o da quella delle piccole Università cattoliche in Africa. I temi in discussione non sono semplici, né le risposte saranno sufficienti o generalmente accettate ".

  Padre Peters ha affermato che, "poiché le Università cattoliche sono luoghi privilegiati di riflessione per le nostre comunità cattoliche e per la Chiesa nel suo insieme, è fondamentale una collaborazione autentica e aperta affinché esse possano dare un valido contributo (…). Questo presuppone ciò che Papa Giovanni Paolo II nella sua Costituzione Apostolica sulle Università cattoliche 'Ex corde ecclesiae' ha definito una 'fiducia reciproca' tra la gente dell'università e le guide della Chiesa".
OP/UNIVERSITÁ:GLOBALIZZAZIONE/GROCHOLEWSKI      VIS 20021128 (780)
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