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Il Vatican Information Service (VIS), istituito nell'ambito della Sala Stampa della Santa Sede, è un bollettino telematico che diffonde notizie relative all'attività magistrale e pastorale del Santo Padre e della Curia Romana...

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lunedì 22 novembre 2010

RIFLESSIONI CARDINALI “DOMINUS IESUS”, ”ANGLICANORUM COETIBUS” E NORME CANONICHE SU ABUSI MINORI

CITTA' DEL VATICANO, 20 NOV. 2010 (VIS). La sessione pomeridiana dell’Incontro di preghiera e di riflessione del Santo Padre con i Membri del Collegio Cardinalizio in occasione del Concistoro, è iniziata alle ore 17:00 di ieri, con la celebrazione del Vespro ed è poi continuata con le tre comunicazioni in programma.

“L’Arcivescovo Angelo Amato ha parlato su ‘La Dichiarazione ‘Dominus Iesus’ della Congregazione per la Dottrina della Fede a dieci anni dalla pubblicazione. Ha osservato che essa ha fatto chiarezza su alcune fondamentali verità cristologiche ed ecclesiologiche e ha rilanciato i dialoghi ecumenici ed interreligiosi a partire da una precisa identità cattolica; allo stesso tempo non ha chiuso le vie di ricerca positive indicate dal Concilio sulla grande questione della salvezza dei non cristiani. La ‘Dominus Iesus’, mettendo in guardia da un malinteso pluralismo, resta un valido richiamo di chiarezza dottrinale e pastorale, come base della catechesi, della nuova evangelizzazione e della ‘missio ad gentes’”.

“Il Cardinale William Levada ha poi svolto le due comunicazioni a lui affidate, rispettivamente su ‘Risposta della Chiesa ai casi di abuso sessuale: verso un orientamento comune’, e su ‘La Costituzione apostolica ‘Anglicanorum coetibus’’. Nella prima il Cardinale ha offerto un aggiornamento circa la legislazione canonica riguardante il delitto di abuso sessuale sui minori, e ha quindi svolto alcune osservazioni circa la più ampia responsabilità dei Vescovi per la tutela dei fedeli loro affidati. In ciò si è ispirato alle parole del Santo Padre, al suo esempio di ascolto e di accoglienza per le vittime, e ha parlato della collaborazione con le autorità civili e della necessità di un efficace impegno di protezione dei bambini e dei giovani e di un’attenta selezione e formazione dei futuri sacerdoti e religiosi. Infine ha informato sul lavoro di preparazione di una Lettera circolare della Congregazione alle Conferenze episcopali sulle linee guida da offrire per un programma coordinato ed efficace nella direzione sopra descritta”.

“Nella seconda comunicazione, il Cardinale Levada ha illustrato la natura e l’origine della Costituzione Apostolica sulla istituzione degli ordinariati per i fedeli anglicani che desiderano entrare ‘corporativamente’ nella piena comunione con la Chiesa cattolica. Ha spiegato il contesto ecumenico e la situazione attuale circa la costituzione di Ordinariati, il primo dei quali sarà eretto in Gran Bretagna, come è stato comunicato oggi stesso in uno ‘Statement’ della Conferenza Episcopale d’Inghilterra e Galles”.

“Nella successiva discussione sono intervenuti 12 cardinali (quindi il numero totale di interventi nella giornata è stato di 30). Alcuni si sono riferiti ancora, con ulteriori approfondimenti, ai temi presentati nella mattinata, cioè la libertà religiosa e la liturgia, mentre altri si sono riferiti ai nuovi temi del pomeriggio, in particolare quello della risposta della Chiesa ai casi di abuso sessuale. È stato suggerito, tra l’altro, di incoraggiare le Conferenze Episcopali a sviluppare piani efficaci, tempestivi, articolati, completi e decisi di protezione dei minori, che tengano conto dei molteplici aspetti del problema e delle necessarie linee di intervento, sia per il ristabilimento della giustizia, sia per l’assistenza delle vittime, sia per la prevenzione e la formazione, anche nei paesi dove il problema non si è manifestato in modo drammatico come in altri”.

“Nel corso del dibattito si è anche deciso di manifestare la solidarietà del Collegio cardinalizio – unito con il Santo Padre - con i popoli dell’Iraq e di Haiti, oggi particolarmente provati, e di avviare una iniziativa concreta di raccolta di offerte caritative da inviare tramite ‘Cor Unum’”.
OP/ VIS 20101122 (560)

ASSUMERE STILE FIGLIO DI DIO: SERVIZIO E OFFERTA ALLA CHIESA

CITTA' DEL VATICANO, 20 NOV. 2010 (VIS). Questa mattina, nella Basilica Vaticana, il Santo Padre Benedetto XVI ha tenuto il terzo Concistoro Ordinario Pubblico del suo Pontificato, per la creazione di 24 nuovi Cardinali.

Dopo il saluto liturgico, il Santo Padre ha letto la formula di creazione e ha solennemente proclamato i nomi dei nuovi Cardinali. Il primo, Cardinale Angelo Amato, S.D.B., Prefetto della Congregazione delle Cause dei Santi, ha rivolto al Papa, a nome di tutti, un indirizzo di omaggio e gratitudine.

Dopo la proclamazione del Santo Vangelo il Santo Padre ha tenuto l’omelia.

Il Papa ha detto che i nuovi Membri del Collegio Cardinalizio, da oggi, “entrano a far parte di quel ‘coetus peculiaris’, che presta al Successore di Pietro una collaborazione più immediata e assidua, sostenendolo nell’esercizio del suo ministero universale”.

Nel commentare il brano del Vangelo appena proclamato, il Papa ha spiegato che in esso “viene posta davanti ai nostri occhi l’icona di Gesù come il Messia - preannunziato da Isaia - che non è venuto per farsi servire, ma per servire: il suo stile di vita diventa la base dei nuovi rapporti all’interno della comunità cristiana e di un modo nuovo di esercitare l’autorità”.

“Qual è allora” – si è chiesto il Pontefice – “la via che deve percorrere chi vuole essere discepolo? È la via del Maestro, è la via della totale obbedienza a Dio”.

“Nella Chiesa nessuno è padrone” – ha sottolineato il Papa – “ma tutti sono chiamati, tutti sono inviati, tutti sono raggiunti e guidati dalla grazia divina. E questa è anche la nostra sicurezza! Solo riascoltando la parola di Gesù, che chiede ‘vieni e seguimi’, solo ritornando alla vocazione originaria è possibile intendere la propria presenza e la propria missione nella Chiesa come autentici discepoli”.

“Il criterio della grandezza e del primato secondo Dio non è il dominio, ma il servizio; la diaconia è la legge fondamentale del discepolo e della comunità cristiana (...). Il Figlio dell’uomo, che è venuto per servire; sintetizza cioè la sua missione sotto la categoria del servizio, inteso non in senso generico, ma in quello concreto della Croce, del dono totale della vita come ‘riscatto’, come redenzione per molti, e lo indica come condizione per la sequela. È un messaggio che vale per gli Apostoli, vale per tutta la Chiesa, vale soprattutto per coloro che hanno compiti di guida nel Popolo di Dio. Non è la logica del dominio, del potere secondo i criteri umani, ma la logica del chinarsi per lavare i piedi, la logica del servizio, la logica della Croce che è alla base di ogni esercizio dell’autorità. In ogni tempo la Chiesa è impegnata a conformarsi a questa logica e a testimoniarla per far trasparire la vera ‘Signoria di Dio’, quella dell’amore”.

“Venerati Fratelli eletti alla dignità cardinalizia, la missione, a cui Dio vi chiama quest’oggi e che vi abilita ad un servizio ecclesiale (...) richiede una volontà sempre maggiore di assumere lo stile del Figlio di Dio, (...). Si tratta di seguirlo nella sua donazione d’amore umile e totale alla Chiesa sua sposa, sulla Croce. (...) Per questo occorre un radicamento ancora più profondo e saldo in Cristo. Il rapporto intimo con Lui (...) costituisce l’esigenza primaria perché il nostro servizio sia sereno e gioioso e possa dare il frutto che si attende da noi il Signore”.

Successivamente ha avuto luogo la professione di fede dei nuovi Cardinali davanti al popolo di Dio e il giuramento di fedeltà e obbedienza al Papa e ai suoi successori.

I nuovi Cardinali, secondo l’ordine di creazione, si sono inginocchiati davanti al Papa che ha imposto loro la berretta rossa e ha assegnato ad ognuno una chiesa di Roma (Titolo o Diaconia), in segno di partecipazione alla sollecitudine pastorale del Papa per la città.

Il Santo Padre ha poi consegnato la Bolla di creazione dei Cardinali e ha scambiato un abbraccio di pace con ognuno dei nuovi Membri del Collegio Cardinalizio, il quale a sua volta ha scambiato un abbraccio con gli altri nuovi Membri.

La celebrazione si è conclusa con la preghiera dei fedeli, la recita del Padre Nostro e la benedizione finale.
BXVI-CONCISTORO/ VIS 20101122 (700)

CHIESE TITOLARI E DIACONIE DEI NUOVI CARDINALI

CITTA' DEL VATICANO, 20 NOV. 2010 (VIS). Durante il Concistoro di questa mattina il Santo Padre Benedetto XVI ha assegnato ai nuovi Cardinali nel momento della creazione, i seguenti Titoli e Diaconie:

1. Cardinale Angelo Amato, S.D.B., Diaconia di Santa Maria in Aquiro.

2. Cardinale Antonios S.B. Naguib.

3. Cardinale Robert Sarah, Diaconia di San Giovanni Bosco in via Tuscolana.

4. Cardinale Francesco Monterisi, Diaconia di San Paolo alla Regola.

5. Cardinale Fortunato Baldelli, Diaconia di Sant’Anselmo all’Aventino.

6. Cardinale Raymond Leo Burke, Diaconia di Sant’Agata de’ Goti.

7. Cardinale Kurt Koch, Diaconia di Nostra Signora del Sacro Cuore.

8. Cardinale Paolo Sardi, Diaconia di Santa Maria Ausiliatrice in via Tuscolana.

9. Cardinale Mauro Piacenza, Diaconia di San Paolo alle Tre Fontane.

10. Cardinale Velasio De Paolis, C.S., Diaconia di Gesù Buon Pastore alla Montagnola.

11. Cardinale Gianfranco Ravasi, Diaconia di San Giorgio in Velabro.

12. Cardinale Medardo Joseph Mazombwe, Titolo di Santa Emerenziana a Tor Fiorenza.

13. Cardinale Raúl Eduardo Vela Chiriboga, Titolo di Santa Maria in Via.

14. Cardinale Laurent Monsengwo Pasinya, Titolo di Santa Maria “Regina Pacis” in Ostia mare.

15. Cardinale Paolo Romeo, Titolo di Santa Maria Odigitria dei Siciliani.

16. Cardinale Donald William Wuerl, Titolo di San Pietro in Vincoli.

17. Cardinale Raymundo Damasceno Assis, Titolo dell’Immacolata al Tiburtino.

18. Cardinale Kazimierz Nycz, Titolo dei Santi Silvestro e Martino ai Monti.

19. Cardinale Albert Malcolm Ranjith Patabendige Don, Titolo di San Lorenzo in Lucina.

20. Cardinale Reinhard Marx, Titolo di San Corbiniano.

21. Cardinale José Manuel Estepa Llaurens, Titolo di San Gabriele Arcangelo all’Acqua Traversa.

22. Cardinale Elio Sgreccia, Diaconia di Sant’Angelo in Pescheria.

23. Cardinale Walter Brandmüller, Diaconia di San Giuliano dei Fiamminghi.

24. Cardinale Domenico Bartolucci, Diaconia dei Santissimi Nomi di Gesù e Maria in via Lata.
.../ VIS 20101122 (310)

MINISTERO PETRINO: LOGICA DELL’UMILTÀ E DEL SERVIZIO

CITTA' DEL VATICANO, 21 NOV. 2010 (VIS). Alle ore 9:30 di oggi, Solennità di Nostro Signore Gesù Cristo Re dell’Universo, nella Basilica Vaticana il Santo Padre Benedetto XVI ha presieduto la concelebrazione eucaristica con i nuovi 24 Cardinali creati nel Concistoro di ieri ed ha consegnato loro l’Anello cardinalizio.

“Il primo servizio del Successore di Pietro è quello della fede” – ha detto il Papa nell’omelia – “Il dramma che si svolge sotto la croce di Gesù è un dramma universale; riguarda tutti gli uomini di fronte a Dio che si rivela per quello che è, cioè Amore. In Gesù crocifisso la divinità è sfigurata, spogliata di ogni gloria visibile, ma è presente e reale. Solo la fede sa riconoscerla: la fede di Maria, che unisce nel suo cuore anche questa ultima tessera del mosaico della vita del suo Figlio; Ella non vede ancora il tutto, ma continua a confidare in Dio, ripetendo ancora una volta con lo stesso abbandono Ecco la serva del Signore’".

“Il ministero di Pietro” – ha sottolineato il Pontefice – “consiste tutto nella sua fede, una fede che Gesù riconosce subito, fin dall’inizio, come genuina, come dono del Padre celeste; ma una fede che deve passare attraverso lo scandalo della croce, per diventare autentica, davvero ‘cristiana’, per diventare ‘roccia’ su cui Gesù possa costruire la sua Chiesa”.

“È difficile questo ministero, perché non si allinea al modo di pensare degli uomini – a quella logica naturale che peraltro rimane sempre attiva anche in noi stessi. (...) E questa regalità paradossale, dobbiamo testimoniarla e annunciarla come ha fatto Lui, il Re, cioè seguendo la sua stessa via e sforzandoci di adottare la sua stessa logica, la logica dell’umiltà e del servizio, del chicco di grano che muore per portare frutto”.

“L’efficacia del nostro servizio alla Chiesa, la Sposa di Cristo, dipende essenzialmente da questo, dalla nostra fedeltà alla regalità divina dell’Amore crocifisso. Per questo, sull’anello che oggi vi consegno, sigillo del vostro patto nuziale con la Chiesa, è raffigurata l’immagine della Crocifissione. E per lo stesso motivo il colore del vostro abito allude al sangue, simbolo della vita e dell’amore. Il Sangue di Cristo che, secondo un’antica iconografia, Maria raccoglie dal costato trafitto del Figlio morto sulla croce; e che l’apostolo Giovanni contempla mentre sgorga insieme con l’acqua, secondo le Scritture profetiche”.

“Il primato di Pietro e dei suoi Successori” – ha concluso il Pontefice – “è totalmente al servizio di questo primato di Gesù Cristo, unico Signore; al servizio del suo Regno, cioè della sua Signoria d’amore, affinché essa venga e si diffonda, rinnovi gli uomini e le cose, trasformi la terra e faccia germogliare in essa la pace e la giustizia”.
HML/ VIS 20101122 (450)

GESÙ DAL TRONO CROCE ACCOGLIE UOMO CON MISERICORDIA

CITTA' DEL VATICANO, 21 NOV. 2010 (VIS). Al termine della Concelebrazione eucaristica con i nuovi Cardinali creati nel Concistoro di ieri, il Santo Padre Benedetto XVI si è affacciato alla finestra del suo studio per recitare l’Angelus con i fedeli convenuti in Piazza San Pietro.

Il Papa ha ricordato la Solennità di Cristo Re dell’Universo che si celebra oggi, istituita da Papa Pio XI nel 1925, e, che, dopo il Concilio Vaticano II, fu collocata a conclusione dell’anno liturgico.

“Il Vangelo di san Luca presenta, come in un grande quadro” – ha detto il Pontefice – “la regalità di Gesù nel momento della crocifissione. I capi del popolo e i soldati deridono ‘il primogenito di tutta la creazione’ e lo mettono alla prova per vedere se Egli ha il potere di salvare se stesso dalla morte. Eppure, proprio ‘sulla croce Gesù è all’’altezza’ di Dio, che è Amore. Lì si può ‘conoscerlo’. […] Gesù ci dà la ‘vita’ perché ci dà Dio”.

“Infatti, mentre il Signore sembra confondersi tra due malfattori, uno di essi, consapevole dei propri peccati, si apre alla verità, giunge alla fede e prega ‘il re dei Giudei’: ‘Gesù, ricordati di me quando entrerai nel tuo regno’. Da Colui che ‘è prima di tutte le cose e tutte in lui sussistono’ il cosiddetto ‘buon ladrone’ riceve immediatamente il perdono e la gioia di entrare nel Regno dei Cieli. ‘In verità io ti dico: oggi con me sarai nel paradiso’. Con queste parole, Gesù, dal trono della croce, accoglie ogni uomo con infinita misericordia”.

“Cari amici, la via dell’amore, che il Signore ci rivela e che ci invita a percorrere, la possiamo contemplare anche nell’arte cristiana” – ha spiegato il Santo Padre – “Infatti, anticamente, ‘nella conformazione degli edifici sacri […] diventò abituale rappresentare sul lato orientale il Signore che ritorna come re - l’immagine della speranza - [e …] sul lato occidentale […] il Giudizio finale come immagine della responsabilità per la nostra vita’: speranza nell’amore infinito di Dio e impegno di ordinare la nostra vita secondo l’amore di Dio”.

“Quando contempliamo le raffigurazioni di Gesù ispirate al Nuovo Testamento” – ha concluso il Papa – “come insegna un antico Concilio – siamo condotti a ‘comprendere […] la sublimità dell’umiliazione del Verbo di Dio e […] a ricordare la sua vita nella carne, la sua passione e morte salvifica, e la redenzione che di lì è derivata al mondo’”.
ANG/ VIS 20101122 (410)

VICINANZA DEL PAPA CRISTIANI CHE SOFFRONO DISCRIMINAZIONI

CITTA' DEL VATICANO, 21 NOV. 2010 (VIS). Dopo la recita dell’Angelus il Papa ha ricordato che: “Oggi, in Italia, su invito dei Vescovi, le comunità ecclesiali pregano per i cristiani che soffrono persecuzioni e discriminazioni, specialmente in Iraq. Mi unisco a questa corale invocazione al Dio della vita e della pace, affinché in ogni parte del mondo sia assicurata a tutti la libertà religiosa. Sono vicino a questi fratelli e sorelle per l’alta testimonianza di fede che rendono a Dio”.

“Nell’odierna memoria della Presentazione al Tempio della Beata Vergine Maria” – ha proseguito il Santo Padre – “la Chiesa si stringe con particolare affetto alle monache e ai monaci di clausura: è la ‘Giornata pro Orantibus’, che rinnova anche l’invito a sostenere concretamente queste comunità. Ad esse imparto di cuore la mia benedizione”.

“Oggi ricorre anche la ‘Giornata delle vittime della strada’. Mentre assicuro il mio ricordo nella preghiera, incoraggio a proseguire nell’impegno della prevenzione, che sta dando buoni risultati, ricordando sempre che la prudenza e il rispetto delle norme sono la prima forma di tutela di sé e degli altri”.

Benedetto XVI ha espresso la sua vicinanza “a tutte le persone colpite dalle alluvioni che negli ultimi giorni hanno devastato gran parte della Colombia. Auspicando che gli appelli alla solidarietà siano ascoltati, mi unisco a quanti elevano preghiere al Signore per le vittime e per quanti vivono ore di angoscia e tribolazione”.
ANG/ VIS 20101122 (240)

NOTA DIRETTORE SALA STAMPA PAROLE SANTO PADRE NEL LIBRO “LUCE DEL MONDO” SULL’USO DEL PROFILATTICO

CITTA' DEL VATICANO, 21 NOV. 2010 (VIS). Di seguito riportiamo la Nota di Padre Federico Lombardi, S.I., Direttore della Sala Stampa della Santa Sede, sulle parole del Santo Padre nel libro “Luce del mondo”, sull’uso del profilattico.

“Alla fine del capitolo 11 del libro ‘Luce del mondo’, il Papa risponde a due domande circa la lotta contro l’AIDS e l’uso del profilattico, domande che si ricollegano alla discussione seguita ad alcune parole pronunciate dal Papa sul tema nel corso del suo viaggio in Africa nel 2009”.

“Il Papa ribadisce chiaramente che egli allora non aveva voluto prendere posizione sul problema dei profilattici in generale, ma aveva voluto affermare con forza che il problema dell’AIDS non si può risolvere con la sola distribuzione di profilattici, perché bisogna fare molto di più: prevenire, educare, aiutare, consigliare, stare vicini alle persone, sia affinché non si ammalino sia nel caso che siano ammalate”.

“Il Papa osserva che anche nell’ambito non ecclesiale si è sviluppata una analoga consapevolezza, come appare dalla cosiddetta teoria ABC (Abstinence – Be Faithful – Condom), in cui i primi due elementi (astinenza e fedeltà) sono molto più determinanti e fondamentali per la lotta all’AIDS, mentre il profilattico appare in ultimo luogo come scappatoia, quando mancano gli altri due. Deve essere quindi chiaro che il profilattico non è la soluzione del problema”.

“Il Papa allarga poi lo sguardo e insiste sul fatto che concentrarsi solo sul profilattico equivale a banalizzare la sessualità, che perde il suo significato come espressione di amore fra persone e diventa come una ‘droga’. Lottare contro la banalizzazione della sessualità è ‘parte del grande sforzo perché la sessualità venga valutata positivamente e possa esercitare il suo effetto positivo sull’essere umano nella sua totalità’".

“Alla luce di questa visione ampia e profonda della sessualità umana e della sua problematica odierna, il Papa riafferma che ‘naturalmente la Chiesa non considera i profilattici come la soluzione autentica e morale’ del problema dell’AIDS”.

“Con ciò il Papa non riforma o cambia l’insegnamento della Chiesa, ma lo riafferma mettendosi nella prospettiva del valore e della dignità della sessualità umana come espressione di amore e responsabilità”.

“Allo stesso tempo il Papa considera una situazione eccezionale in cui l’esercizio della sessualità rappresenti un vero rischio per la vita dell’altro. In tal caso, il Papa non giustifica moralmente l’esercizio disordinato della sessualità, ma ritiene che l’uso del profilattico per diminuire il pericolo di contagio sia ‘un primo atto di responsabilità’, ‘un primo passo sulla strada verso una sessualità più umana’, piuttosto che il non farne uso esponendo l’altro al rischio della vita”.

“In ciò, il ragionamento del Papa non può essere certo definito una svolta rivoluzionaria”.

“Numerosi teologi morali e autorevoli personalità ecclesiastiche hanno sostenuto e sostengono posizioni analoghe; è vero tuttavia che non le avevamo ancora ascoltate con tanta chiarezza dalla bocca di un Papa, anche se in una forma colloquiale e non magisteriale”.

“Benedetto XVI ci dà quindi con coraggio un contributo importante di chiarificazione e approfondimento su una questione lungamente dibattuta. È un contributo originale, perché da una parte tiene alla fedeltà ai principi morali e dimostra lucidità nel rifiutare una via illusoria come la ‘fiducia nel profilattico’; dall’altra manifesta però una visione comprensiva e lungimirante, attenta a scoprire i piccoli passi – anche se solo iniziali e ancora confusi - di una umanità spiritualmente e culturalmente spesso poverissima, verso un esercizio più umano e responsabile della sessualità”.
OP/ VIS 20101122 (580)

ESSERE NELLA CHIESA ATTENTI ASCOLTATORI VARIE VOCI

CITTA' DEL VATICANO, 22 NOV. 2010 (VIS). Questa mattina, nell’Aula Paolo VI, il Santo Padre ha ricevuto in udienza i 24 nuovi Cardinali, creati sabato 20 novembre, accompagnati dai familiari e dai fedeli delle loro diocesi, convenuti a Roma per il Concistoro.

Il Papa ha rivolto parole di saluto in italiano, inglese, francese, tedesco, portoghese e polacco ai nuovi porporati, e ha esortato quanti li accompagnavano “ad assicurare il sostegno della loro preghiera, perché possiate perseverare fedelmente nei rispettivi compiti a vantaggio del Vangelo e dell'intero popolo cristiano”.

“Il vostro ministero” – ha detto il Papa ai Cardinali – “si arricchisce di un ulteriore impegno nel sostenere il Successore di Pietro, nel suo universale servizio alla Chiesa. Confido tanto in voi, nella vostra preghiera e nel vostro prezioso aiuto. Con fraterna stima, vi incoraggio a proseguire nella vostra missione spirituale e apostolica, che ha conosciuto una tappa molto importante. Mantenete fisso lo sguardo su Cristo, attingendo da Lui ogni grazia e spirituale conforto, sull'esempio luminoso dei Santi Cardinali, intrepidi servitori della Chiesa che nel corso dei secoli hanno reso gloria a Dio con esercizio eroico delle virtù e tenace fedeltà al Vangelo”.

“Invoco su di voi e sui presenti la materna protezione della Vergine Maria, Madre della Chiesa, e della martire santa Cecilia, di cui oggi celebriamo la memoria. La patrona della musica e del bel canto” – ha auspicato il Pontefice – “accompagni e sostenga il vostro impegno di essere nella Chiesa attenti ascoltatori delle varie voci, per rendere più profonda l’unità dei cuori”.
AC/ VIS 20101122 (260)

MESSAGGIO PAPALE IN OCCASIONE SIMPOSIO CARDINALE NEWMAN

CITTA' DEL VATICANO, 22 NOV. 2010 (VIS). Benedetto XVI ha indirizzato un Messaggio al Padre Hermann Geissler, F.S.O. Direttore dell’”International Centre of Newman Friends”, in occasione del Simposio che il Centro ha organizzato a Roma sul tema: “Il primato di Dio nella vita e negli scritti del beato John Henry Newman”.

Il Papa ricorda che Newman, dopo aver attraversato nella sua gioventù un periodo di difficoltà e di dubbi, ricevette la grazia della conversione e si lasciò guidare da due criteri fondamentali che “manifestano appieno il primato di Dio nella sua vita. Il primo: ‘la santità piuttosto che la pace’ , documenta la sua ferma volontà di aderire al Maestro interiore con la propria coscienza, di abbandonarsi fiduciosamente al Padre e di vivere nella fedeltà alla verità riconosciuta. (...) Il secondo motto scelto da Newman: ‘la crescita è la sola espressione di vita’, esprime compiutamente la sua disposizione ad una continua conversione, trasformazione e crescita interiore, sempre fiduciosamente appoggiato a Dio”.

“Scoprì così” – scrive ancora il Papa – “la sua vocazione al servizio della Parola di Dio e, rivolgendosi ai Padri della Chiesa per trovare maggiore luce, propose una vera riforma dell’anglicanesimo, aderendo infine alla Chiesa cattolica”.

“Il primato di Dio si traduce dunque, per Newman” – sottolinea Benedetto XVI – “nel primato della verità, una verità che va cercata anzitutto disponendo la propria interiorità all’accoglienza, in un confronto aperto e sincero con tutti, e che trova il suo culmine nell’incontro con Cristo, ‘via, verità e vita’”.

“Presentando e difendendo la Verità, Newman fu sempre attento anche a trovare il linguaggio appropriato, la forma giusta ed i1 tono adeguato. Cercò di non offendere mai e di rendere testimonianza alla gentile luce interiore (“kindly light”), sforzandosi di convincere con l’umiltà, l’allegria e la pazienza”.

“Al beato John Henry Newman, maestro nell’insegnarci che il primato di Dio è il primato della verità e dell’amore, affido le riflessioni e il lavoro del presente Simposio, mentre, per intercessione della Vergine Maria, Madre della Chiesa, sono lieto di impartire a Lei e a tutti i partecipanti l’implorata Benedizione Apostolica, pegno di abbondanti favori celesti”.
MESS/ VIS 20101122 (360)

CORDOGLIO MORTE DEL CARDINALE URBANO NAVARRETE

CITTA' DEL VATICANO, 22 NOV. 2010 (VIS). Il Santo Padre ha fatto pervenire un telegramma di cordoglio al Padre Adolfo Nicolás Pachón, Preposito Generale della Compagnia di Gesù, per la morte, avvenuta quest’oggi, all’età di 90 anni, del Cardinale Urbano Navarrete, S.I., Diacono di San Ponziano.

Il Papa esprime il suo “profondo cordoglio” al Preposito, “all’intera Compagnia di Gesù ed ai familiari del caro Porporato” e ricorda “il lungo e competente servizio prestato dall’insigne giurista alla Pontificia Università Gregoriana come pure alla Santa Sede”.

La Liturgia Esequiale del Cardinale Urbano Navarrete, S.I., sarà concelebrata dal Cardinale Angelo Sodano, Decano del Collegio Cardinalizio, e dai Membri del Collegio Cardinalizio, il 24 novembre, alle 11:30, all’Altare della Cattedra della Basilica di San Pietro.

Al termine della celebrazione eucaristica, il Santo Padre rivolgerà alcune parole ai presenti e presiederà il rito della Ultima Commendatio e della Valedictio.
TGR/ VIS 20101122 (150)

UDIENZE

CITTA' DEL VATICANO, 22 NOV. 2010 (VIS). Il Santo Padre ha ricevuto questa mattina in udienze separate:

- Il Cardinale Jaime Lucas Ortega y Alamino, Arcivescovo di San Cristobal de la Habana (Cuba).

- Il Cardinale José T. Sanchez, Prefetto emerito della Congregazione per il Clero.

- Il Cardinale Ricardo J. Vidal, Arcivescovo emerito di Cebu (Filippine).
AP/... VIS 20101122 (60)

ALTRI ATTI PONTIFICI



CITTA' DEL VATICANO, 22 NOV. 2010 (VIS). Il Santo Padre ha nominato:

- Il Padre José Bonello, O.F.M., Vescovo Coadiutore di Juticalpa (superficie: 24.341; popolazione: 578.000; cattolici: 530.000; sacerdoti: 23; religiosi: 49), Honduras. Il Vescovo eletto è nato a Xaghra (Malta), nel 1961, ha emesso la professione solenne nel 1983 ed ha ricevuto l’ordinazione sacerdotale nel 1985. È stato finora Vicario Generale della Diocesi di Comayagua (Honduras) e Parroco di “Santa Ana” in La Libertad.

- Il Vescovo Vincenzo Di Mauro, Vescovo Coadiutore di Vigevano (superficie: 1.509; popolazione: 184.356; cattolici: 174.869; sacerdoti: 118; religiosi: 198; diaconi permanenti: 10), Italia, con il titolo di Arcivescovo “ad personam”. L’Arcivescovo eletto è nato a Monza (Italia), nel 1951, è stato ordinato sacerdote nel 1976 ed ha ricevuto l’ordinazione episcopale nel 2007. È stato finora Segretario della Prefettura degli Affari Economici della Santa Sede.

Sabato 20 novembre il Santo Padre ha nominato l’Arcivescovo Adolfo Tito Yllana, Nunzio Apostolico nella Repubblica Democratica del Congo. È stato finora Nunzio Apostolico in Pakistan.
NEC:NN/ VIS 20101122 (170)
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