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Il Vatican Information Service (VIS), istituito nell'ambito della Sala Stampa della Santa Sede, è un bollettino telematico che diffonde notizie relative all'attività magistrale e pastorale del Santo Padre e della Curia Romana...

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lunedì 11 novembre 2013

IL PAPA INVIA UN PRIMO CONTRIBUTO DI 150.000 DOLLARI IN SOCCORSO POPOLAZIONI DELLE FILIPPINE

Città del Vaticano, 11 novembre 2013 (VIS). Papa Francesco, tramite il Pontificio Consiglio "Cor Unum", ha stabilito di inviare un primo contributo di 150.000 dollari per il soccorso delle popolazioni delle Filippine colpite dal tifone Haiyan che, nel fine settimana, ha colpito con straordinaria veemenza il territorio del Paese, in particolare le isole di Leyte e di Samar, causando - secondo i dati al momento accertati, ma non ancora definitivi - oltre 10 mila vittime.

Tale somma, che verrà ripartita attraverso la Chiesa locale nelle regioni maggiormente toccate dalla calamità, sarà impiegata a sostegno delle opere di assistenza svolte in favore degli sfollati e degli alluvionati, e vuole essere - precisa un Comunicato di "Cor Unum" - una prima e immediata espressione concreta dei sentimenti di spirituale vicinanza e paterno incoraggiamento del Sommo Pontefice nei confronti delle persone e dei territori devastati dalle inondazioni.


CORDOGLIO DEL SANTO PADRE PER LA SCOMPARSA DEL CARDINALE DOMENICO BARTOLUCCI

Città del Vaticano, 11 novembre 2013 (VIS). Pubblichiamo di seguito il telegramma di cordoglio per la morte, avvenuta stamattina, all'età di 96 anni, del Cardinale Domenico Bartolucci, Diacono dei SS. Nomi di Gesù e Maria in via Lata, già Maestro della Cappella Musicale Pontificia "Sistina", inviato dal Santo Padre ai congiunti del Porporato.

"Appresa la notizia della morte del venerato Cardinale Domenico Bartolucci, desidero esprimere all’omonima Fondazione, ai familiari e alla comunità diocesana fiorentina sentimenti di profondo cordoglio pensando con affetto a questo caro e stimato sacerdote, illustre compositore e musicista, che ha esercitato il suo lungo e intenso ministero specialmente mediante la musica sacra che nasce dalla fede ed esprime la fede. Ricordo con viva gratitudine la sua feconda opera quale direttore della Cappella Sistina e la valorizzazione sapiente del prezioso tesoro della polifonia, tesa ad elevare il cuore nella lode a Dio. Innalzo fervide preghiere al Signore affinché, per intercessione della Beata Vergine Maria, accolga questo suo generoso servitore e insigne uomo di chiesa nel gaudio e nella pace eterna, e di cuore imparto a quanti ne piangono la scomparsa la confortatrice Benedizione Apostolica".

La Liturgia Esequiale del Cardinale Bartolucci sarà celebrata mercoledì 13 novembre 2013, alle ore 15:30, all’Altare della Cattedra della Basilica Vaticana, dal Cardinale Angelo Sodano, Decano del Collegio Cardinalizio, insieme con i Cardinali, Arcivescovi e Vescovi. Al termine della Celebrazione Eucaristica, il Santo Padre Francesco presiederà il rito dell’Ultima "Commendatio" e della "Valedictio".


ANGELUS: LA FEDELTÀ DI DIO È ETERNA

Città del Vaticano, 10 novembre 2013 (VIS). Con Gesù "il nostro pellegrinaggio va dalla morte alla vita", ha detto Papa Francesco affacciandosi questa mattina alla finestra del suo studio per recitare l'Angelus con le migliaia di fedeli che lo attendevano in Piazza San Pietro. Come di consueto, il Santo Padre ha commentato il Vangelo odierno che ci presenta l'incontro di Gesù con i sadducei, i quali negavano la risurrezione. "Ed è proprio su questo tema che essi rivolgono una domanda a Gesù, per metterlo in difficoltà e ridicolizzare la fede nella risurrezione dei morti. Partono da un caso immaginario: 'Una donna ha avuto sette mariti, morti uno dopo l’altro', e chiedono a Gesù: 'Di chi sarà moglie quella donna dopo la sua morte?'".

"Gesù, sempre mite e paziente - ha spiegato il Pontefice - per prima cosa risponde che la vita dopo la morte non ha gli stessi parametri di quella terrena. La vita eterna è un’altra vita, in un’altra dimensione dove, tra l’altro, non ci sarà più il matrimonio, che è legato alla nostra esistenza in questo mondo. I risorti – dice Gesù – saranno come gli angeli, e vivranno in uno stato diverso, che ora non possiamo sperimentare e nemmeno immaginare. E così Gesù spiega. Ma poi Gesù, per così dire, passa al contrattacco. E lo fa citando la Sacra Scrittura, con una semplicità e un’originalità che ci lasciano pieni di ammirazione per il nostro Maestro, l’unico Maestro! La prova della risurrezione Gesù la trova nell’episodio di Mosè e del roveto ardente, là dove Dio si rivela come il Dio di Abramo, di Isacco e di Giacobbe".

"Il nome di Dio è legato ai nomi degli uomini e delle donne con cui Lui si lega, e questo legame è più forte della morte. E noi possiamo dire anche del rapporto di Dio con noi, con ognuno di noi: Lui è il nostro Dio! (...) Come se Lui portasse il nostro nome. Piace a Lui dirlo, e questa è l’alleanza. Ecco perché Gesù afferma: 'Dio non è dei morti, ma dei viventi; perché tutti vivono per lui'. E questo è il legame decisivo, l’alleanza fondamentale, l’alleanza con Gesù: Lui stesso è l’Alleanza, Lui stesso è la Vita e la Risurrezione, perché con il suo amore crocifisso ha vinto la morte. In Gesù Dio ci dona la vita eterna, la dona a tutti, e tutti grazie a Lui hanno la speranza di una vita ancora più vera di questa".

"La vita che Dio ci prepara non è un semplice abbellimento di questa attuale: essa supera la nostra immaginazione, perché Dio ci stupisce continuamente con il suo amore e con la sua misericordia. (...) Non è questa vita a fare da riferimento all’eternità, (...), ma è l’eternità - quella vita - a illuminare e dare speranza alla vita terrena di ciascuno di noi! Se guardiamo solo con occhio umano, siamo portati a dire che il cammino dell’uomo va dalla vita verso la morte. (...) Ma questo è soltanto se lo guardiamo con occhio umano. Gesù capovolge questa prospettiva e afferma che il nostro pellegrinaggio va dalla morte alla vita: la vita piena!".

"La morte sta dietro, alle spalle, non davanti a noi. Davanti a noi sta il Dio dei viventi, il Dio dell’alleanza, il Dio che porta il mio nome, il nostro nome (...) Sta la definitiva sconfitta del peccato e della morte, l’inizio di un nuovo tempo di gioia e di luce senza fine. Ma già su questa terra, nella preghiera, nei Sacramenti, nella fraternità, noi incontriamo Gesù e il suo amore, e così possiamo pregustare qualcosa della vita risorta. L’esperienza che facciamo del suo amore e della sua fedeltà accende come un fuoco nel nostro cuore e aumenta la nostra fede nella risurrezione. Infatti, se Dio è fedele e ama, non può esserlo a tempo limitato: la fedeltà è eterna, non può cambiare. L’amore di Dio è eterno, non può cambiare! Non è a tempo limitato: è per sempre! È per andare avanti! Lui è fedele per sempre e Lui ci aspetta, ognuno di noi, accompagna ognuno di noi con questa fedeltà eterna".

IL PAPA PREGA PER LE FILIPPINE E RINNOVA LA SUA SOLIDARIETÀ AL POPOLO EBRAICO NEL 75° ANNIVERSARIO NOTTE DEI CRISTALLI

Città del Vaticano, 10 novembre 2013 (VIS). Come tutte le domeniche, al termine della recita dell'Angelus, Papa Francesco ha salutato i fedeli presenti in Piazza San Pietro. Nel ricordare il tifone che ha devastato le Filippine causando in questi giorni moltissime vittime e ingenti danni materiali, il Papa ha assicurato la sua vicinanza e le sue preghiere alle popolazioni delle Filippine. "Preghiamo un attimo, in silenzio, e poi alla Madonna, per questi nostri fratelli e sorelle e cerchiamo di far giungere ad essi anche il nostro aiuto concreto. Preghiamo in silenzio”. È seguita la recita dell'Ave Maria con i fedeli. Papa Francesco ha anche dedicato alcune parole a Maria Teresa Bonzel, fondatrice delle Povere Suore Francescane dell'Adorazione Perpetua, proclamata Beata nel pomeriggio di oggi a Paderborn (Germania).

"Ricorre oggi - ha proseguito il Pontefice - il settantacinquesimo anniversario della cosiddetta 'Notte dei cristalli': le violenze della notte tra il 9 e il 10 novembre 1938 contro gli ebrei, le sinagoghe, le abitazioni, i negozi segnarono un triste passo verso la tragedia della Shoah. Rinnoviamo la nostra vicinanza e solidarietà al popolo ebraico, i nostri fratelli più grandi, maggiori. E preghiamo Dio affinché la memoria del passato, la memoria dei peccati passati ci aiuti ad essere sempre vigilanti contro ogni forma di odio e di intolleranza".

Infine Papa Francesco ha ricordato che in questa domenica, in Italia, si celebra la "Giornata del Ringraziamento": "Unisco la mia voce a quella dei Vescovi esprimendo la mia vicinanza al mondo agricolo, specialmente ai giovani che hanno scelto di lavorare la terra. Incoraggio quanti si impegnano perché a nessuno manchi un’alimentazione sana e adeguata".


TELEGRAMMA AL PRESIDENTE DELLE FILIPPINE COLPITE DAL TIFONE HAIYAN

Città del Vaticano, 10 novembre 2013 (VIS). L'Arcivescovo Pietro Parolin, Segretario di Stato, ha inviato, a nome del Santo Padre, un telegramma al Signor Benigno Aquino III, Presidente della Repubblica delle Filippine, per il passaggio nel Paese del tifone Haiyan che ha colpito diverse regioni causando centinaia di vittime e la distruzione di abitazioni e raccolti.

"Sua Santità Papa Francesco, profondamente addolorato dalla distruzione e dalla perdita di vite umane causate dal tifone - si legge nel testo - esprime la sua sentita solidarietà a tutti coloro che sono stati colpiti dalla tempesta e dalle sue conseguenze. Il Papa ricorda in particolare quanti piangono la perdita dei loro cari e coloro che hanno avuto la casa distrutta. Il Santo Padre prega per tutto il popolo filippino ed offre incoraggiamento alle autorità civili e al personale di soccorso che assistono le vittime dell'uragano ed invoca per la Nazione le benedizioni divine della fortezza e della consolazione".

PREGHIERA E SOFFERENZA PERSONE MALATE: RISORSA SPIRITUALE E PATRIMONIO PER OGNI COMUNITÀ CRISTIANA

Città del Vaticano, 9 novembre 2013 (VIS). Questa mattina, nell'Aula Paolo VI, Il Papa ha ricevuto in udienza i settemila partecipanti al pellegrinaggio dell'Unione Nazionale Italiana trasporto ammalati a Lourdes e Santuari internazionali (UNITALSI), l'associazione che da 110 anni si dedica alle persone ammalate o in condizioni di fragilità. "Da 110 anni la vostra associazione - ha detto il Papa - si dedica alle persone ammalate con uno stile tipicamente evangelico. Infatti, la vostra opera non è assistenzialismo o filantropia, ma genuino annuncio del Vangelo della carità e ministero della consolazione".

"Penso ai tanti soci dell'UNITALSI (...): siete uomini e donne (...) che, mossi dall’amore per Cristo e sull’esempio del Buon Samaritano, di fronte alla sofferenza non voltate la faccia dall’altra parte. (...) I poveri, anche i poveri di salute - ha affermato il Papa - sono una ricchezza per la Chiesa; e voi dell’UNITALSI, insieme a tante altre realtà ecclesiali, avete ricevuto il dono e l’impegno di raccogliere questa ricchezza, per aiutare a valorizzarla, non solo per la Chiesa stessa ma per tutta la società".

"Il contesto culturale e sociale di oggi è piuttosto incline a nascondere la fragilità fisica, a ritenerla soltanto come un problema, che richiede rassegnazione e pietismo o alle volte scarto delle persone. L’UNITALSI è chiamata ad essere segno profetico e andare contro questa logica mondana, aiutando i sofferenti ad essere protagonisti nella società, nella Chiesa e anche nella stessa associazione. (...) Si tratta di valorizzare realmente la presenza e la testimonianza delle persone fragili e sofferenti, non solo come destinatari dell’opera evangelizzatrice, ma come soggetti attivi di questa stessa azione apostolica".

Papa Francesco ha invitato i malati presenti a non considerarsi "solo oggetto di solidarietà e di carità", ma a sentirsi "inseriti a pieno titolo nella vita e nella missione della Chiesa. Voi avete un vostro posto, un ruolo specifico (...) in ogni ambito ecclesiale. La vostra presenza (...) la vostra preghiera, l’offerta quotidiana delle vostre sofferenze in unione a quelle di Gesù crocifisso per la salvezza del mondo (...) sono una risorsa spirituale, un patrimonio per ogni comunità cristiana. Non vergognatevi di essere un tesoro prezioso della Chiesa!".

"L’esperienza più forte che l’UNITALSI vive nel corso dell’anno è quella del pellegrinaggio ai luoghi mariani, specialmente a Lourdes. Anche il vostro stile apostolico e la vostra spiritualità fanno riferimento alla Vergine Santa. Riscopritene le ragione più profonde! In particolare, imitate la maternità di Maria, la cura materna che Lei ha di ciascuno di noi". Il Papa ha ricordato a questo proposito il miracolo delle Nozze di Cana, e l'intervento di Maria presso suo Figlio perché l'acqua diventi vino, migliore di quello servito fino ad allora.

"Questo intervento di Maria presso il suo Figlio - ha concluso il Pontefice - mostra la cura della Madre verso gli uomini. È una cura attenta ai nostri bisogni più veri: Maria sa di che cosa abbiamo bisogno! Lei si prende cura di noi, intercedendo presso Gesù e chiedendo per ciascuno il dono del 'vino nuovo', cioè l’amore, la grazia che ci salva".

CARDINALE CLÁUDIO HUMMES, OFM, INVIATO SPECIALE DEL PAPA IN PARAGUAY

Città del Vaticano, 9 novembre 2013 (VIS). Questa mattina è stata pubblicata la Lettera, redatta in latino e datata 10 ottobre, con la quale il Santo Padre nomina il Cardinale Cláudio Hummes, OFM, Prefetto emerito della Congregazione per il Clero, suo Inviato Speciale alla celebrazione conclusiva del pellegrinaggio nazionale delle reliquie di San Roque González de Santa Cruz e dei Compagni martiri, nel 25° anniversario della loro canonizzazione, in programma ad Asunción (Paraguay) il 15 novembre 2013.

Il Cardinale Inviato Speciale sarà accompagnato da una Missione composta da Don Virgilio Rodi Alonso, Parroco-Rettore della Cattedrale metropolitana di Asunción e Vicario Giudiziale del Tribunale Interdiocesano e dal Padre Alberto Luna, S.I., Provinciale dei Gesuiti in Paraguay.

UDIENZE

Città del Vaticano, 11 novembre 2013 (VIS). Il Santo Padre ha ricevuto questa mattina in udienza:

- L'Arcivescovo André Dupuy, Nunzio Apostolico nei Paesi Bassi.

- L'Arcivescovo Jude Thaddeus Okolo, Nunzio Apostolico nella Repubblica Dominicana.

- L'Arcivescovo Joseph Marino, Nunzio Apostolico in Malaysia e in Timor Orientale; Delegato Apostolico in Brunei.

- L'Arcivescovo Jean-Claude Périsset, Nunzio Apostolico.

- Il Vescovo Rudolf Voderholzer, di Regensburg (Repubblica Federale di Germania).

Sabato 9 novembre il Santo Padre ha ricevuto in udienza:

- L'Arcivescovo Gerhard Ludwig Müller, Prefetto della Congregazione per la Dottrina della Fede.

- L'Arcivescovo Nikola Eterović, Nunzio Apostolico nella Repubblica Federale di Germania.


ALTRI ATTI PONTIFICI

Città del Vaticano, 11 novembre 2013 (VIS). Il Santo Padre ha nominato il Vescovo Marcelino Hernández Rodríguez, Vescovo di Colima (superficie: 11.391; popolazione: 682.000; cattolici: 621.000; sacerdoti: 121; religiosi: 230), Messico. Finora Vescovo di Orizaba (Messico), succede al Vescovo José Luis Amezcua Melgoza, del quale il Santo Padre ha accettato la rinuncia al governo pastorale della medesima Diocesi, presentata per raggiunti limiti d'età.

Domenica 10 novembre il Santo Padre ha accettato la rinuncia al governo pastorale del Vicariato Apostolico di Nekemte (Etiopia), presentata dal Vescovo Theodorus van Ruijven, C.M., per raggiunti limiti di età. Gli succede il Vescovo Varghese Thottamkara, C.M., Coadiutore del medesimo Vicariato Apostolico.

Sabato 9 novembre il Santo Padre ha nominato:

- Il Monsignore Mark O'Toole, Vescovo di Plymouth (superficie: 12.831; popolazione: 3.494.000; cattolici: 68.685; sacerdoti: 103; religiosi: 133; diaconi permanenti: 31), Inghilterra, Gran Bretagna. Il Vescovo eletto è nato a Londra nel 1963 ed è stato ordinato sacerdote nel 1990. Dal 1996 al 2002 è stato Decano degli studi del seminario di Allen Hall. Nel 2002 è stato nominato Segretario Personale del Cardinale Cormac Murphy O'Connor. Finora Rettore del Seminario di Allen Hall, succede al Vescovo Hugh Christopher Budd, del quale il Santo Padre ha accettato la rinuncia al governo pastorale della medesima diocesi, presentata per raggiunti limiti d'età.

- il Professor Shinya Yamanaka, Docente di biologia cellulare all'Università di Kyoto (Giappone), Membro Ordinario della Pontificia Accademia delle Scienze.

- Il Professor Juan Martín Maldacena, Docente di fisica teorica all'"Institute for Advanced Study" di Princeton, New Jersey (Stati Uniti d'America), Membro Ordinario della Pontificia Accademia delle Scienze.

- Il Professore Stefano Zamagni, Docente di economia all'Università di Bologna (Italia), Membro Ordinario della Pontificia Accademia delle Scienze Sociali.

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