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Il Vatican Information Service (VIS), istituito nell'ambito della Sala Stampa della Santa Sede, è un bollettino telematico che diffonde notizie relative all'attività magistrale e pastorale del Santo Padre e della Curia Romana...

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giovedì 22 maggio 2003

COOPERARE INSIEME ALLA PACE E ALLA GIUSTIZIA NEL MONDO


CITTA' DEL VATICANO, 22 MAG. 2003 (VIS). Questa mattina, il Santo Padre ha ricevuto in udienza un gruppo di rappresentanti del Congresso Mondiale Ebraico e del Comitato Internazionale Ebraico per le Consultazioni Interreligiose.

Giovanni Paolo II ha affermato che: "Anche se il mondo di oggi è spesso segnato dalla violenza, dalla repressione e dallo sfruttamento, queste realtà non rappresentano l'ultima parola sul nostro umano destino. Dio promette un Nuovo Paradiso e una nuova Terra. Sappiamo che Dio tergerà tutte le lacrime, e che il cordoglio e il dolore non esisteranno più. Gli Ebrei e i Cristiani credono che le nostre vite siano un cammino verso la realizzazione delle promesse di Dio".

"Alla luce del ricco patrimonio religioso comune che noi condividiamo, possiamo considerare il presente come una opportunità piena di sfide per l'impegno comune di pace e di giustizia nel nostro mondo. La difesa della dignità di ogni essere umano creato ad immagine e somiglianza di Dio, è una causa che deve impegnare tutti i credenti. Questo tipo di cooperazione pratica fra cristiani ed ebrei richiede coraggio e intuizione, fiducia che è Dio a trarre il bene dai nostri sforzi".
AC/…/CONGRESSO MONDIALE EBRAICO VIS 20030522 (210)

DIFENDERE IL DIRITTO ALL'EDUCAZIONE DEI GIOVANI INDIGENI


CITTA' DEL VATICANO, 22 MAG. 2003 (VIS). L'Arcivescovo Celestino Migliore, Osservatore Permanente della Santa Sede presso l'Organizzazione delle Nazioni Unite, ha partecipato ieri alla Sessione relativa all'Educazione nell'ambito del Foro Permanente sui problemi degli Indigeni, in corso a New York.

L'Arcivescovo Migliore ha ricordato che le Nazioni Unite celebrano il Decennio Internazionale dei Popoli Indigeni del Mondo e che la Santa Sede accoglie con favore la decisione del Foro Permanente di scegliere "'L'Infanzia e la gioventù indigena' come tema della Seconda Sessione. "La Convenzione sui diritti del bambino" - ha affermato l'Arcivescovo - "firmata anche dalla Santa Sede, è il primo trattato internazionale sui diritti umani che riconosca l'infanzia indigena come un gruppo di soggetti di diritto, e specificatamente identifica i popoli indigeni come un gruppo discriminato in rapporto al rispetto della maggior parte dei diritti contemplati nel Documento".

"La Convenzione riafferma" - ha proseguito l'Arcivescovo Migliore - "che a un bambino indigeno 'non sia negato il diritto, in comunità con altri membri del suo gruppo, di beneficiare dalla propria cultura, di professare e praticare la propria religione, di usare la propria lingua". Però, nonostante i numerosi impegni internazionali, "i bambini rimangono particolarmente vulnerabili alle violazioni relativamente al diritto all'educazione, e per i bambini e i giovani indigeni questa sfida è accompagnata dal razzismo, dalla xenofobia e da intolleranze che continuano a colpire i bambini nella loro specificità e unicità culturale".

"Il diritto all'educazione non si limita solo all'accesso all'istruzione, ma anche ad assicurare un contenuto che possa dare tutti gli strumenti necessari ai bambini indigeni per affrontare il loro futuro. (…) Per proteggere il diritto all'educazione dell'infanzia e della gioventù indigena, la comunità internazionale può dare efficace sostegno agli sforzi delle comunità indigene in difesa del proprio patrimonio culturale e della propria identità. (…) La sfida alla quale devono rispondere gli individui e le organizzazioni e tutta la comunità internazionale, è quella di garantire che l'infanzia e la gioventù indigena non siano private del proprio presente e del proprio futuro".
DELSS/EDUCAZIONE INDIGENI/ONU:MIGLIORE VIS 20030522 (340)

TELEGRAMMA DI CORDOGLIO PER IL TERREMETO IN ALGERIA


CITTA' DEL VATICANO, 22 MAG. 2003 (VIS). Di seguito riportiamo il testo del telegramma fatto pervenire, a nome del Santo Padre, dal Cardinale Angelo Sodano, Segretario di Stato, all'Arcivescovo Augustine Kasujja, Nunzio Apostolico in Algeria, per il terremoto che ha colpito la notte scorsa il Paese:

"Dopo il terribile sisma che ha colpito la regione di Algeri, il Papa prega l'Onnipotente perché accolga nella sua misericordia tutte le persone morte in questa tragedia ed ugualmente prega per i numerosissimi feriti, per i soccorritori ancora impegnati nei soccorsi e per tutte le famiglie toccate da questo dramma, auspicando che esse trovino il conforto di cui hanno bisogno, particolarmente nell'espressione della solidarietà. Il Santo Padre presenta al Capo dello Stato, al Governo e alle famiglie delle vittime, l'espressione del suo vivo cordoglio e assicura tutto il popolo algerino della sua vicinanza spirituale in questa nuova prova".
TGR/TERREMOTO ALGERIA/SODANO:KASUJJA VIS 20030522 (150)

NON PUÒ ESSERCI PACE AUTENTICA SENZA RISPETTO DELLA VITA


CITTA' DEL VATICANO, 22 MAG. 2003 (VIS). Il Santo Padre Giovanni Paolo II ha ricevuto questa mattina, nella Sala Clementina, i membri del Movimento per la Vita Italiano, che da 25 anni, e precisamente "dal 22 maggio del 1978" quando "venne legalizzato l'aborto in Italia - non ha mai smesso di operare a difesa della vita umana, uno dei valori cardini della civiltà dell'amore".

"Il Signore vi aiuti a operare incessantemente perché tutti, credenti e non credenti" - ha affermato il Papa - "comprendano che la tutela della vita umana fin dal concepimento è condizione necessaria per costruire un futuro degno dell'uomo".

Ricordando le parole della Venerabile Madre Teresa di Calcutta: "L'aborto è il principio che mette in pericolo la pace nel mondo", il Papa ha ribadito che: "Non può esserci pace autentica senza rispetto della vita, specie se innocente e indifesa qual è quella dei bambini non ancora nati. Un'elementare coerenza esige che chi cerca la pace difenda la vita. Nessuna azione per la pace può essere efficace se non ci si oppone con la stessa forza agli attacchi contro la vita in ogni sua fase".

Il Santo Padre ha quindi precisato che il Movimento per la Vita è impegnato affinché il Parlamento italiano approvi una legge che rispetti i diritti del bambino non ancora nato: "anche se concepito con metodiche artificiali di per sé moralmente inaccettabili". In tal senso, il Papa ha espresso l'auspicio che: "si concluda rapidamente l'iter legislativo in corso e si tenga conto del principio che tra i desideri degli adulti e i diritti dei bambini ogni decisione va misurata sull'interesse dei secondi".

"Non scoraggiatevi e non stancatevi, carissimi Fratelli e Sorelle, di proclamare e testimoniare il vangelo della vita; siate al fianco delle famiglie e delle madri in difficoltà", ha detto il Papa al termine del suo discorso. Infine, rivolgendosi in particolare alle donne, ha rinnovato l'invito: "a difendere l'alleanza tra la donna e la vita, e di farvi 'promotrici di un 'nuovo femminismo' che, senza cadere nella tentazione di rincorrere modelli 'maschilisti', sappia riconoscere ed esprimere il vero genio femminile in tutte le manifestazioni della convivenza civile, operando per il superamento di ogni forma di discriminazione, di violenza e di sfruttamento'".
AC/…/MOVIMENTO DIFESA VITA VIS 20030522 (380)

ALTRI ATTI PONTIFICI


CITTA' DEL VATICANO, 22 MAG. 2003 (VIS). Il Santo Padre ha nominato:

- Il Sacerdote Guy Harpigny, Vescovo di Tournai (superficie: 3.796; popolazione: 1.284.761; cattolici: 900.000; sacerdoti: 593; religiosi: 1.212; diaconi permanenti: 39), Belgio. Il Vescovo eletto è nato a Luttre (Belgio) nel 1948 ed è stato ordinato sacerdote nel 1973. Dal 1997 è stato Decano principale di Mons e Parroco di diverse parrocchie.

- Il Reverendo Claude-Joseph Azéma, Vescovo Ausiliare dell'Arcidiocesi di Montpellier (superficie: 6.101; popolazione: 900.000; cattolici: 670.000; sacerdoti: 272; religiosi: 614; diaconi permanenti: 19), Francia. Il Vescovo eletto è nato nel 1943 a Vailhauquès (Francia), ed è stato ordinato sacerdote nel 1969. Finora è stato Vicario Generale della medesima Arcidiocesi.

- Il Monsignor Luigi De Magistris, Pro-Penitenziere Maggiore, Membro della Pontificia Commissione "Ecclesia Dei".
NER:NEA:NA/…/HARPIGNY:AZEMA:DE MAGISTRIS VIS 20030522 (130)

UDIENZE

CITTA' DEL VATICANO, 22 MAG. 2003 (VIS). Il Santo Padre ha ricevuto oggi in udienze separate:

- Quattro Presuli della Conferenza Episcopale dell'India (Regione di Imphal), in Visita "ad Limina Apostolorum":

- L'Arcivescovo Joseph Mittathany, di Imphal, con il Coadiutore Vescovo Dominic Lumon.

- Il Vescovo Thomas Pulloppillil, di Bongaigaon.

- Il Vescovo Jose Mukala, di Kohima.

- Il Cardinale Jean Marie Lustiger, Arcivescovo di Paris (Francia).
AL:AP/…/… VIS 20030522 (70)

IL BAMBINO DEVE CRESCERE IN SANO AMBIENTE FAMILIARE


CITTA' DEL VATICANO, 22 MAG. 2003 (VIS). L'Arcivescovo Javier Lozano Barragán, Presidente del Pontificio Consiglio per la Pastorale della Salute, ha pronunciato ieri un discorso a Ginevra (Svizzera), nel corso della XLVI Assemblea Plenaria dell'Organizzazione Mondiale della Sanità.

Nel suo discorso, reso pubblico nel pomeriggio di ieri, l'Arcivescovo Lozano ha affermato che: "Negli ultimi dieci anni più di due milioni di bambini sono stati uccisi in conflitti armati, sei milioni sono rimasti invalidi, decine di migliaia sono rimasti mutilati a causa delle mine antiuomo; nel 2002, 300.000 bambini sono stati reclutati per fare i soldati; più di 4.300.000 bambini sono morti recentemente di Aids, ogni giorno in Africa rimangono contagiati da questa malattia 7.000 bambini, e più di 14 milioni sono gli orfani. La povertà rimane la causa principale delle malattie infantili. (…) Anche nei paesi più ricchi, un bambino su sei vive sotto la soglia di povertà. Il divario fra ricchi e poveri si accresce sempre più; il 30% dei bambini di meno di cinque anni soffre la fame o di malnutrizione, il 50% di tutta la popolazione africana subsahariana soffre per la mancanza di acqua potabile".

Il Presidente del Pontificio Consiglio ha anche ricordato che "250 milioni di bambini minori di 15 anni lavorano, fra i 50 e i 60 milioni dei quali in condizioni di pericolo. Secondo l'Organizzazione Mondiale del Lavoro 120 milioni di bambini e bambine fra i 5 e i 14 anni lavorano a tempo pieno, molti di loro sei giorni la settimana e alcuni sette giorni. Questi bambini sono obbligati molto spesso a vivere rinchiusi in locali senza ventilazione, mal illuminati e con guardie armate per impedire loro la fuga".

"Oggi, molti bambini e adolescenti sono abbandonati a se stessi" - ha continuato l'Arcivescovo - "molte famiglie hanno rinunciato al dovere educativo".

L'Arcivescovo Lozano ha ribadito che occorre "dare priorità alla salute materna e infantile, (…) in particolare in materia di fornitura d'acqua, igiene e cure sanitarie, (…) e di attenzione ai bambini in particolari situazioni di rischio".

"Insistiamo" - ha aggiunto l'Arcivescovo Lozano Barragán - "su due punti urgenti per creare un ambiente adeguato per il bambino: combattere la povertà con mezzi adeguati nell'ambito dell'attuale economia globalizzata. (…) La disuguaglianza esistente fra paesi sviluppati e paesi in via di sviluppo, non è più assolutamente sostenibile. Non meno importante è la condotta e lo sviluppo psico-sociale del bambino" che "deve sapere chi è, che cosa desidera, cosa gli è di beneficio e cosa lo danneggia; in questa complessità ha bisogno di una guida chiara e ferma".

Il Presidente del Pontificio Consiglio per la Pastorale della Salute ha concluso il suo discorso affermando che: "l'ambiente principale per l'auto comprensione del bambino si trova nell'affetto, nell'amore e nella protezione assicurata dai genitori e da tutta la famiglia. (…) La scuola, nell'ambito della comunità educativa che davvero formi il bambino, deve essere un ambiente che prolunghi la famiglia nel senso più ampio".
DELSS/SALUTE:MALATTIA BAMBINI/LOZANO VIS 20030522 (490)
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